Ultime notizie. Mosca bombarda granai: perse 40mila tonnellate di grano. Intesa Sp chiude ufficio di rappresentanza a Mosca
I punti chiave
Crisi migranti a New York, ipotesi Central Park per ospitarli
L’emergenza migranti peggiora e la città di New York valuta la possibilità di installare strutture per ospitarli a Central Park. “Tutte le ipotesi sono sul tavolo”, afferma il vice sindaco per i servizi sociali e la sanità Anne Williams-Isom. Il sindaco Eric Adams sta analizzando 3.000 possibili aree nella città per ospitarli e una decisione non è ancora stata presa per i 95.000 richiedenti di asilo arrivati negli ultimi 15 mesi. La scelta di Central Park o Park Slope a Brooklyn consentirebbero ad Adams di attirare l’attenzione sul problema ma lo esporrebbe a forti critiche.
Senato Usa, rientrato allarme
E’ rientrato l’allarme al Senato degli Stati Uniti, evacuato dopo le notizie di un uomo armato arrivate con una telefonata al 911 che segnalava una sparatoria. Secondo la polizia di Washington, citata da AbcNews, si sarebbe trattato di un errore. «Non ci sono feriti e non c’è nessun uomo armato», ha detto un portavoce.
Evacuato edificio Senato Usa, possibile uomo armato
L’edificio del Senato al Capitol Hill di Washington è stato evacuato dopo che le autorità sono state allertate sulla possibile presenza di un uomo armato. Lo riporta Nbc citando alcune fonti, secondo le quali gli agenti del Capitol Police stanno controllando l’area. L’allarme arriva a 24 ore dall’attesa apparizione di Donald Trump in tribunale a Washington per la sua incriminazione. La città è in allerta e si sta preparando all’arrivo dell’ex presidente. Le perquisizioni in corso all’edificio del Senato non hanno finora portato risultati e non ci sono conferma né di armi né di spari.
Mosca bombarda granai nel Danubio, allarme in Romania
La Russia ha inferto un colpo durissimo nella guerra del grano: i suoi droni hanno attaccato il principale porto ucraino sul Danubio, Izmail, infrastruttura cruciale per le esportazioni di Kiev dopo il blocco reimposto da Mosca nel Mar Nero. I danni sono stati ingenti, decine di navi si sono dovute fermare prima dell’attracco, ed è scattato l’allarme in Romania, paese Nato i cui confini si trovano sulla sponda opposta del fiume.
Anche Recep Tayyp Erdogan si è detto preoccupato per questa escalation. Il leader turco, principale mediatore del patto sul grano decaduto a metà luglio, ne ha parlato al telefono con Vladimir Putin. Chiedendo al presidente russo di rientrare nell’intesa o quanto meno di non “alzare ulteriormente la tensione”.
Il porto fluviale di Izmail, nella regione di Odessa, che insieme a quello di Reni è diventato il principale snodo d’uscita dei prodotti agricoli ucraini, è stato colpito dai russi nella notte. Nelle ore successive l’esercito ucraino ha diffuso un video che mostrava un grosso incendio ad un edificio di una compagnia di navigazione, altre strutture gravemente danneggiate, mentre il grano fuoriusciva da almeno due silos distrutti. Non ci sono state vittime, ma le operazioni di carico sono state sospese e le navi mercantili straniere hanno gettato l’ancora alla foce del Danubio.
Secondo il ministero ucraino delle infrastrutture questo raid è costato 40mila tonnellate di grano, che erano dirette in Cina, Israele e Africa. E i prezzi sul mercato internazionale sono schizzati, tanto che Volodymyr Zelensky ha parlato di un “attacco alla sicurezza alimentare mondiale”.
Lula: «Se si vuole la pace non si fa la guerra»
Il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha ribadito la necessità di avviare un processo di pace sulla guerra in Ucraina e ha affermato che per riuscirci “il primo passo è non partecipare alla guerra”. Lo ha dichiarato durante una conferenza stampa a Brasilia con i corrispondenti internazionali durante la quale ha ribadito la posizione del suo governo di non voler sostenere nessun Paese in particolare. Lula si è detto in questo senso “rammaricato” per la posizione di molti paesi dell’Europa, che ha definito come “un continente con una lunga tradizione democratica”. Il presidente brasiliano ha condannato d’altra parte anche “l’invasione russa” e ha ribadito che il Brasile parteciperà al vertice internazionale sui negoziati per il conflitto, che si svolgerà il 5 e 6 agosto in Arabia Saudita.
Mosca limita traffico aerei e navi nello stretto di Kerch
Il ministero della Difesa russo ha disposto limitazioni al traffico di navi e aerei nello stretto di Kerch, che collega il mar Nero al Mar d’Azov. Il provvedimento, pubblicato sul sito, riguarda le imbarcazioni di superficie e subacquee e gli aerei, ad eccezione delle navi della Marina, dell’Fbs e della Guardia nazionale che navigano durante le ore diurne lungo le vie navigabili e le rotte raccomandate attraverso lo Stretto di Kerch, in transito o verso i porti dello stretto.
Kiev: 10.749 civili uccisi da inizio guerra, 499 bambini
L’ufficio del procuratore generale ucraino ha reso noto che i civili morti dall’inizio della guerra su vasta scala sono 10.749 e 15.599 i feriti. Lo riporta Ukrinform. “Di questi, 499 erano bambini e 1.90 bambini sono stati feriti”, ha detto il capo del Dipartimento per la lotta ai crimini commessi nelle condizioni di conflitto armato, Yury Belousov, “siamo consapevoli che queste cifre sono solo la punta dell’iceberg. Quando non ci sarà più l’occupazione dei nostri territori, i numeri aumenteranno di molte volte, forse di dieci volte. Penso che ci saranno decine di migliaia di morti solo a Mariupol”.
Usa, condannato a morte il killer della sinagoga di Pittsburgh
Un tribunale federale di Pittsburgh ha condannato a morte Robert Bowers, colpevole di aver ucciso 11 persone, e averne ferito sette, nell’attacco alla sinagoga della città della Pennsylvania nel 2018. I 12 giurati hanno infatti deciso all’unanimità per la pena capitale, altrimenti Bowers sarebbe stato condannato all’ergastolo ostativo. Si tratta della prima condanna a morte imposta da un tribunale federale durante la presidenza di Joe Biden, che ha reintrodotto la moratoria delle esecuzioni federali che era stata interrotta da Donald Trump.
Rublo in calo, euro a quota 103 per prima volta da marzo 2022
Rublo russo in calo nei confronti di dollaro ed euro alla Borsa di Mosca. Secondo la Tass, il dollaro Usa ha superato oggi i 94 rubli mentre l’euro ha toccato i 103 rubli: in entrambi i casi si tratta del valore massimo raggiunto sul rublo dalle due valute dal 28 marzo dello scorso anno.
Mosca, appello al dialogo in Niger
La Russia lancia un appello al «dialogo» in Niger dopo il colpo di stato militare che ha deposto il presidente eletto Mohamed Bazoum. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova citata dalla Tass. «Riteniamo che sia estremamente importante evitare un ulteriore deterioramento della situazione nel Paese. Chiediamo un dialogo nazionale per ripristinare la pace civile, la legge e l’ordine» e «riteniamo che la minaccia di usare la forza in un Paese sovrano non contribuirà alla de-escalation e alla risoluzione della situazione nel paese», ha sottolineato Zakharova.
Kiev, stiamo preparando summit per la pace in Arabia Saudita
«Continuiamo a preparare il secondo incontro a livello di consiglieri per la sicurezza nazionale e consiglieri politici dei leader di stato in Arabia Saudita». È quanto scrive in un messaggio su Telegram il capo dell’Ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak. L’incontro «sarà dedicato ai principi chiave della pace basati sulla formula della pace del presidente Volodymyr Zelensky», ha sottolineato Yermak, «il nostro obiettivo in Arabia Saudita è quello di sviluppare una visione unificata della formula di pace ucraina e di elaborare le possibilità di tenere un Global Peace Summit in futuro».
Manovre militari Gb nelle Falkland-Malvine, l’Argentina protesta
Il governo argentino ha ribadito oggi il suo “rifiuto energico” degli esercizi militari organizzati dalla Gran Bretagna nelle isole Falkland, denominate Malvine da Buenos Aires. In un comunicato ufficiale il ministero degli Esteri fa riferimento a “una nuova edizione in corso delle esercitazioni militari ’Cape Bayonet’, che coinvolgono diverse forze britanniche” di quella che viene definita “l’occupazione illegale da parte del Regno Unito delle Isole Malvine”. Queste esercitazioni, si sostiene, “costituiscono una dimostrazione ingiustificata di forza che non tiene conto delle numerose risoluzioni delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni internazionali, che sollecitano Argentina e Gran Bretagna a riprendere i negoziati al fine di trovare una soluzione pacifica e definitiva alla controversia di sovranità sull’arcipelago”. In particolare, si dice infine, “l’insistenza della Gran Bretagna nella realizzazione delle esercitazioni viola in modo specifico la risoluzione 31/49 dell’Assemblea generale dell’Onu che esorta entrambe le parti ad astenersi dall’adottare decisioni unilaterali che coinvolgono l’introduzione di modifiche alla situazione mentre le isole stanno attraversando il processo di negoziazione raccomandato”.
Parigi, Mosca mette a rischio la sicurezza alimentare mondiale
La Francia “condanna con la più grande fermezza la nuova ondata di raid russi sull’Ucraina, che hanno colpito l’infrastruttura portuale di Izmail, situata sul Danubio” nella notte tra ieri e oggi: è quanto si legge in una nota pubblicata dal ministero degli Esteri della Francia. “Dopo aver rimesso in discussione l’iniziativa per i cereali del Mar Nero, la Russia torna in modo ancora più deliberato a mettere in pericolo la sicurezza alimentare mondiale distruggendo infrastrutture essenziali per l’export di cereali”, sottolinea la diplomazia francese deplorando la distruzione, tra l’altro, di hangar di cereali, magazzini e uffici amministrativi. “Facendo salire i prezzi dei prodotti agricoli e cercando di impedire ad uno dei suoi principali concorrenti di esportare le proprie produzioni”, Mosca “non fa che ricercare il proprio interesse alle spese delle popolazioni piu’ vulnerabili”, ammoniscono le autorità francese assicurando che Parigi “proseguirà il suo aiuto in materia alimentare ai Paesi più colpiti dall’insicurezza alimentare generata dall’aggressione russa”. Questi raid, sottolinea il Quai d’Orsay, “colpiscono nuovamente infrastrutture civili, in violazione del diritto internazionale umanitario. Come sottolineato dalla ministra degli Esteri, Catherine Colonna, questi atti inaccettabili costituiscono crimini di guerra e non possono restare impuniti”. “In stretto coordinamento con i suoi partner - si conclude a Parigi - la Francia continuerà a fornire sostegno militare all’Ucraina per rafforzare le sue capacità di difesa antiaerea, come anche appoggio alle giurisdizioni ucraine e alla Corte Penale Internazionale per lottare contro l’impunità di tali crimini”.
Zaporizhzhia: studio, incidente avrebbe conseguenze su Paesi vicini
Secondo uno studio scientifico, un grave incidente nucleare nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia avrebbe probabilmente ripercussioni sull’agricoltura e sulla natura nei Paesi vicini. I calcoli del modello meteorologico dell’esperto nucleare austriaco Nikolaus Müllner hanno mostrato che un’area da 20 a 30 chilometri intorno alla centrale nucleare occupata dai russi sarebbe molto probabilmente così contaminata dal cesio che dovrebbe essere istituita una zona di contenimento e dovrebbero essere adottate restrizioni nell’agricoltura e nella pesca, così come per il consumo di funghi e selvaggina. È meno probabile che questa zona possa estendersi fino a 200 chilometri in determinate direzioni, ha affermato l’esperto.
«Gli oligarchi russi forniscono mercenari all’esercito regolare»
Alcuni oligarchi russi sono coinvolti in uno schema finanziario grazie al quale forniscono incentivi economici ai mercenari per arruolarsi nell’esercito russo e combattere in Ucraina. E’ questa la rivelazione fatta dal media investigativo IStories e ripresa anche da Meduza. Queste società, legate a personalità come Oleg Deripaska, Leonid Mikhelson, Gennady Timchenko, assumono un nuovo dipendente il giorno prima che firmi un contratto militare con il ministero della Difesa. Successivamente il contratto con le aziende degli oligarchi viene sospeso, ma questo lascia comunque motivi legali per pagargli uno stipendio mentre si trovano nella zona di guerra. Tra le persone ascoltate c’è Igor Sergienko, un comandante di plotone del battaglione Sokol (Falco in lingua slava) dell’esercito russo, dove è conosciuto con il nome di guerra “Shershen”, calabrone. Lo stipendio di Sergienko proviene da due fonti: 200.000 rubli al mese (poco meno di 2.000 euro) gli vengono pagati dal ministero della Difesa russo, mentre altri 100.000 rubli provengono da uno sponsor che Sergienko descrive come una “società del complesso militare-industriale”. Sokol è un battaglione di volontari, ma come la maggior parte delle milizie private fa parte delle forze armate russe (appartiene al 108° reggimento d’assalto aereo delle guardie ). Sergienko ha combattuto in Ucraina nel 2014 sotto il Gruppo Wagner, poi in Siria con la milizia Redut. Dal 2022 è tornato in Ucraina.
Grano: Kiev, danni a 40mila tonnellate cereali in attacchi russi
“I russi hanno attaccato magazzini ed elevatori di grano. Sono state danneggiate quasi 40.000 tonnellate di grano, che erano attese dai Paesi dell’Africa, dalla Cina e da Israele”. È quanto ha affermato il ministro ucraino delle infrastrutture Oleksandr Kubrakov, in un post sui social. L’esercito russo ha lanciato nella notte droni sulla regione di Odessa, danneggiando magazzini di grano e strutture portuali sul Danubio. “Il mondo deve resistere”, ha aggiunto Kubrakov, come riporta il Guardian, “gli attacchi ai porti ucraini sono una minaccia per il mondo”.
Kiev, «i russi mirano ai porti del grano e fanno progressi»
Il portavoce del Comando delle forze aeree ucraine Yuriy Ihnat ha spiegato che l’attacco notturno russo con i droni iraniani Shahed è arrivato da tre direzioni contemporaneamente: dalla regione di Kursk, da Chauda in Crimea e Primorsko-Akhtarsk nel territorio di Krasnodar. “I russi di solito utilizzano una o due direzioni. L’obiettivo attuale del nemico è l’infrastruttura portuale dell’Ucraina. Questa notte hanno scelto questo obiettivo (il porto fluviale sul Danubio di Izmail) e purtroppo stanno facendo progressi. Tuttavia, i nostri difensori cercano di fare tutto il possibile per distruggere il maggior numero possibile di droni”, ha sottolineato il portavoce.
Varsavia, «attuali relazioni diplomatiche con Kiev non sono delle migliori»
Il vice ministro degli Esteri polacco Pawel Jablosnki ha dichiarato che lo stato delle attuali relazioni diplomatiche con l’Ucraina “non è dei migliori”, dopo che Varsavia ha messo in dubbio la mancanza di gratitudine di Kiev per il costante aiuto finanziario e la fornitura di armi degli alleati. A seguito di queste critiche mosse dal capo dell’Ufficio presidenziale polacco per la politica internazionale Marcin Przydacz, Kiev ha convocato l’ambasciatore polacco, e a Polonia ha risposto oggi convocando a sua volta il rappresentante diplomatico ucraino nel Paese. “La conversazione sarà molto onesta. Sarà molto specifica, come sempre. Trasmetteremo le nostre valutazioni sullo stato attuale delle nostre relazioni, che purtroppo, a causa delle recenti dichiarazioni di alcune autorità ucraine, non è delle migliori”, ha detto Jablosnki alla stazione radio RMF24. “Ho l’impressione che ciò sia dovuto al fatto che, purtroppo, si sono manifestate alcune emozioni. Siamo in parte comprensivi perché, ovviamente, lo Stato è sotto attacco, ma non dovrebbe nemmeno attaccare i suoi alleati”, ha aggiunto il viceministro polacco. Jablosnki ha infine sottolineato che le misure adottate da Varsavia nei confronti dell’Ucraina e dell’invasione russa sono sempre andate nella direzione di favorire gli interessi nazionali. ”Sosteniamo l’Ucraina nella misura in cui è nell’interesse nazionale polacco. È sempre stato così e così sarà“.
Mosca, una bufala l’incontro di pace a Riad sul piano Zelensky
L’incontro di pace in Arabia Saudita che esamina la “formula per la pace” proposta dal presidente ucraino Zelensky è un “bufala”, il cui unico scopo è quello di creare una “alleanza” antirussa” guidata dai Paesi occidentali e dall’Ucraina: lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass. “L’incontro avviato dal regime di Kiev e dai suoi protettori occidentali per promuovere la formula [di pace] di Zelensky è una bufala”, ha detto Zakharova durante una conferenza stampa. “Questa non è né una conferenza di carattere scientifico o pratico, né un incontro di diplomatici per trovare soluzioni politiche, ma un tentativo di sfruttare le intenzioni sincere di un certo numero di Stati per creare una coalizione anti-russa”, ha aggiunto.
Droni russi colpiscono città ucraina al confine con la Romania cruciale per export grano
I droni russi oggi mercoledì hanno colpito una città portuale ucraina lungo il confine con la Romania, membro della NATO, causando danni significativi e un enorme incendio nelle strutture che sono fondamentali per le esportazioni di grano ucraine dopo la fine di un accordo con la Russia che consentiva le spedizioni ucraine ai mercati mondiali.
Putin chiede aiuto a Erdogan per esportare grano russo in Africa
Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto il sostegno del suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan per esportare i cereali russi e di fatto aggirare le sanzioni occidentali, pur rifiutandosi di rilanciare l’accordo sull’export del grano ucraino. “Tenuto conto delle necessità alimentari dei Paesi più bisognosi, sono in corso di elaborazione delle opzioni per permettere le forniture di cereali russi. Esiste una volontà di cooperare in questo settore con la Turchia”, ha riferito il Cremlino in un comunicato sulla telefonata tra i due leader
Russia: Putin chiede sponda turca su cereali, per Erdogan “evitare escalation”
Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto al presidente turco Recep Tayyip Erdogan un sostegno per l’export di cereali russi rifiutandosi di rilanciare l’iniziativa del Mar Nero che consentiva l’esportazione dei prodotti agricoli ucraini. In una nota del Cremlino che dà conto di una telefonata avvenuta tra i due presidenti, si parla di “opzioni in fase di elaborazione per consentire le consegne di cereali russi” e di “volontà di cooperare in questo campo con la Turchia”. Erdogan, secondo quanto riportato dall’agenzia turca Anadolu, ha confermato l’impegno del suo Paese per far ripartire l’accordo sul grano ucraino: “Nessuno trae beneficio della sospensione a lungo termine dell’iniziativa del Mar Nero” ha detto Erdogan che ha invitato Putin perché si evitino “passi che potrebbero far salire la tensione tra Russia e Ucraina”. Nel corso della telefonata Erdogan e Putin si sono accordati, secondo quanto riportato da Anadolu, per una visita del presidente russo in Turchia. Nella notte, droni russi hanno colpito le infrastrutture portuali ucraine sul Danubio da cui viene esportato il grano di Kiev.
Ucraina: Erdogan a Putin, fine accordo grano non giova a nessuno
«Una prolungata sospensione dell’accordo per l’esportazione di grano attraverso il Mar Nero non beneficia nessuno». Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un colloquio telefonico con il leader del Cremlino Vladimir Putin, che ha ritirato la Russia dall’accordo firmato il 22 luglio dello scorso anno a Istanbul. Erdogan ha quindi sottolineato l’importanza di far lavorare «la diplomazia».
La Russia annuncia esercitazioni militari nel Mar Baltico
È iniziata nel Mar Baltico un’esercitazione militare russa a cui prendono parte oltre 30 navi da guerra e imbarcazioni della Marina, più di 30 aerei e circa 6.000 militari, ha affermato il ministero della Difesa di Mosca, citato dalle agenzie russe. «Dal 2 agosto, nel Mar Baltico, sotto la guida del comandante in capo della Marina, ammiraglio Nikolai Evmenov, si è svolta l’esercitazione navale Ocean Shield-2023», ha affermato il ministero. «Si prevede di testare la prontezza delle forze della Marina a proteggere gli interessi nazionali della Federazione Russa in un’area operativamente importante».
Ucraina: Cremlino, in corso colloquio telefonico Putin-Erdogan
Il presidente russo Vladimir Putin sta tenendo un colloquio telefonico con il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan. Lo rende noto il Cremlino. La telefonata era stata annunciata nei giorni scorsi con l’obiettivo di concordare una data per l’incontro tra i due a metà agosto.
Romania, inaccettabili attacchi russi vicino al confine
«I continui attacchi della Russia contro le infrastrutture civili dell’Ucraina sul Danubio, in prossimità della Romania, sono inaccettabili. Sono crimini di guerra e compromettono ulteriormente la capacità d Kiev di trasferire i suoi prodotti alimentari a chi ne ha bisogno nel mondo». Lo ha scritto su Twitter il presidente romeno, Klaus Iohannis.
Kiev, a Mariupol avvelenati 17 ufficiali russi, 2 morti
Almeno 17 ufficiali russi sono stati avvelenati in un’azione di sabotaggio della resistenza ucraina a Mariupol, occupata dai russi, e di essi almeno due sono morti: lo scrive, citato dal canale Telegram di Rbc-Ucraina, il consigliere del sindaco di Mariupol, Petr Andryushchenko. «Il gruppo di resistenza di Mariupol Y ha compiuto un altro sabotaggio riuscito in occasione delle celebrazione del ’Giorno della Marina’ in una delle strutture militari, gli ufficiali sono stati avvelenati in massa. 17 militari russi sono stati ricoverati in ospedale in gravi condizioni, due di loro che sono morti ieri. Il destino di gli altri 15 non sono ancora noti», ha scritto Andryushchenko.
Droni su oblast Odessa, colpiti i porti del grano sul Danubio
Diversi incendi sono scoppiati nella notte in seguito agli attacchi russi alle strutture portuali e industriali ucraine di Izmail nel distretto di Odessa, sul fiume Danubio, al confine con la Romania. «Un silos di grano è stato danneggiato», ha riferito su Twitter il ministero della Difesa di Kiev, «il grano ucraino ha il potenziale per sfamare milioni di persone in tutto il mondo. Tuttavia, la Russia ha scelto la strada delle uccisioni, della fame e del terrorismo». «Il nemico ha attaccato le strutture portuali e le infrastrutture industriali sul Danubio», ha dichiarato l’ufficio del procuratore su Telegram, aggiungendo che «a seguito degli attacchi, sono stati danneggiati o distrutti un silos, capannoni per il grano, cisterne del terminal merci, magazzini e locali amministrativi».
Zelensky, ultimo attacco a Odessa è attacco a sicurezza alimentare globale
«I terroristi russi hanno attaccato ancora una volta i porti, il grano e la sicurezza alimentare globale». Lo ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram, invitando la comunità internazionale a intervenire. «Il mondo deve reagire e la Russia può e deve essere fermata», ha aggiunto Zelensky riferendosi agli attacchi che hanno deliberatamente distrutto i silos ucraini a Odessa. Zelensky ha anche elogiato le unità di difesa aerea ucraine per un’altra notte “eroica”, dopo che l’aviazione ucraina ha abbattuto 23 droni iraniani Shahed-136/131 puntati su Odessa. «Un’altra notte di guerra, un’altra notte della nostra eroica difesa aerea. Ci stiamo difendendo al massimo delle nostre capacità», ha affermato il capo di Stato.
Kiev: colpite nella notte abitazioni a Kherson, feriti
I russi hanno bombardato durante notte il centro di Kherson, nel sud dell’Ucraina, colpendo un quartiere residenziale, ferendo due civili: una donna di 56 anni e un uomo di 59. Di mattina sono continuati i bombardamenti, che hanno colpito una banca, senza casusare feriti. Lo scrive Rbc-Ukraine sul suo canale Telegram. Ieri a Kherson era stato ucciso un medico che lavorava in un ospedale, colpito dai russi.
Attacchi russi nella notte: in allarme 5 oblast
I sistemi di difesa aerea sono entrati in azione questa notte contro droni russi a Kiev e nella circostante regione della capitale ucraina, così come nell’oblast meridionale di Odessa. Lo rendono noto i media locali, aggiungendo che l’allarme antiaereo è scattato anche nelle regioni di Vinnytsia, Zhytomyr e Chernihiv.
Sospeso il traffico sul ponte di Crimea
Il traffico automobilistico sul ponte di Crimea è stato temporaneamente chiuso, secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass citando fonti informate. «Si consiglia a coloro che si trovano sul ponte e nella zona di ispezione di mantenere la calma e di seguire le istruzioni degli agenti di sicurezza dei trasporti», viene detto sul canale Telegram che pubblica gli ultimi aggiornamenti sulla situazione sul ponte.
Attacco a Kiev: 10 droni russi abbattuti
Le forze russe hanno nuovamente sferrato un attacco con droni contro la capitale ucraina. Ad annunciarlo sono fonti dell’amministrazione militare della città citate dall’agenzia Ukrinform: la difesa aerea ucraina ha abbattuto tutti i 10 droni kamikaze, è stato annunciato. Stando inoltre alle prime informazioni, non si sarebbero registrati feriti o gravi danni. Per l’attacco sono stati usati droni Shahed di fabbricazione iraniana.
Droni russi contro il porto di Odessa: colpiti silos del grano
Un attacco di droni esplosivi russi ha danneggiato le infrastrutture portuali e provocato incendi nell’oblast di Odessa, nel sud dell’Ucraina. Lo ha annunciato stamattina il governatore regionale Oleg Kiper. «A causa dell’attacco sono scoppiati incendi nelle strutture portuali e nelle infrastrutture industriali della zona e un ascensore è stato danneggiato», ha scritto Kiper su Telegram. Al momento non vengono segnalati feriti. «L’obiettivo evidente del nemico erano le infrastrutture portuali e industriali della regione. Le forze di difesa aerea hanno lavorato instancabilmente per quasi tre ore», ha spiegato il governatore. Le forze russe hanno ripetutamente colpito i porti ucraini del Mar Nero nelle ultime settimane, in particolare a Odessa, da dove il grano ucraino veniva precedentemente esportato nel resto del mondo. Questi bombardamenti sono iniziati dopo che la Russia il 17 luglio ha messo fine a un accordo, sotto l’egida dell’Onu e della Turchia, che aveva consentito l’esportazione di 33 milioni di tonnellate di cereali ucraini, nonostante l’invasione russa. Da allora i piccoli porti fluviali sul Danubio, Reni e Izmail, nella regione di Odessa al confine con la Romania, sono diventati la principale via d’uscita per i prodotti agricoli ucraini. Ma anche questi porti sono diventati obiettivi: il 24 luglio quello di Reni è stato attaccato dalla Russia usando i droni.