Ucraina, ultime notizie: Cina e India riconoscono «l’aggressione di Mosca» all’Onu. Kiev: pronte 8 brigate per la controffensiva
I punti chiave
- Cina e India riconoscono «l’aggressione russa» all’Onu
- Bombe russe su Pavlohrad, 2 morti e 40 feriti
- Polonia, ingresso Kiev in Ue è esigenza storica
- Governatore russo, bombe ucraine nella regione di Bryansk
- Ucraina: esplosione a Melitopol
- Mosca, distrutto carico munizioni Kiev a Kramatorsk
- Le notizie di ieri
Il premier polacco Morawiecki in visita ufficiale a Vilnius
La prima ministra lituana, Ingrida Šimonytė, ha incontrato il suo omologo polacco, Mateusz Morawiecki, attualmente in visita ufficiale a Vilnius. Al termine dell’incontro, la premier lituana ha affermato che Lituania e Polonia si trovano, oggi come ieri, ad affrontare assieme le sfide della sicurezza regionale e a proteggere l’Europa dalle mire di Mosca: «Risulta necessario aiutare l’Ucraina - ha detto Šimonytė - poiché sta difendendo non solo la sua libertà e la nostra, ma anche la democrazia e un ordine mondiale garantito dalla certezza del diritto contro l’aggressione russa».
La Lettonia proroga lo stato d’emergenza al confine bielorusso
Il governo della Lettonia ha prorogato lo stato di emergenza al confine con la Bielorussia fino al prossimo 23 agosto. La decisione è stata presa in conseguenza del rapido aumento dei tentativi di attraversare illegalmente il confine lettone-bielorusso e quello lituano-bielorusso. Si tratta della settima proroga dopo la dichiarazione dello stato di emergenza nel 2021. Dall’inizio dell’anno, i respingimenti alla frontiera lettone-bielorussa hanno superato le 2mila unità, mentre sono più di 11mila i migranti respinti dall’agosto del 2021. Commentando la decisione di prorogare la misura, il ministro dell’Interno lettone, Māris Kučinskis, ha ribadito che la Bielorussia, alleata della Russia contro l’Ucraina, sta utilizzando i migranti come strumento di destabilizzazione nei confronti del confine orientale dell’Unione Europea e della Nato.
Esplosione nella Crimea occupata
I canali Telegram russi hanno riportato un’esplosione nella Crimea occupata. L’esplosione, precedentemente localizzata a Sebastopoli, sarebbe invece avvenuta in una ex base di addestramento per le guardie di frontiera vicino al villaggio di Shkolnoye, a pochi chilometri dall’aeroporto di Simferopol, secondo Radio Free Europe.
Kiev: 8 nuove brigate per la controffensiva
Otto nuove brigate d’assalto di soldati ucraini sono state formate per prendere parte alla futura controffensiva. Lo ha detto il ministro dell’Interno ucraino Igor Klymenko, in un’intervista a Interfax Ukraine. «Le brigate sono completamente formate. Ci sono 8 brigate. Abbiamo in programma di formare brigate aggiuntive, perché c’è richiesta e abbiamo le opportunità» per farlo, ha detto Klymenko. Il ministero degli Interni ucraino ha «formato completamente» le brigate iniziali «d’assalto», che comprendono fino a 40mila soldati, ma ha aggiunto che avranno bisogno di ulteriore addestramento prima di essere pronte.
Mosca: treno a Bryansk deragliato per ordigno esplosivo
Il treno merci nella regione russa di Bryansk, al confine con l’Ucraina, è deragliato dopo che un «ordigno esplosivo» è esploso sui binari per il secondo giorno consecutivo. Lo ha dichiarato martedì il governatore locale Alexander Bogomaz. «Un ordigno esplosivo non identificato è esploso vicino alla stazione di Snejetskaya», ha detto Bogomaz, un giorno dopo un deragliamento simile nella stessa regione. «L’incidente ha provocato il deragliamento di una locomotiva e di diversi vagoni», ha concluso il governatore di Bryansk.
Il Parlamento ucraino definisce «fascista» il regime di Putin
Verchovna Rada, il parlamento ucraino, ha adottato una risoluzione che definisce il regime del presidente russo Vladimir Putin «ruscism», (una crasi tra le parole «russian» e «fascism»). Lo riporta il Kyiv Independent. Secondo la risoluzione, la guerra della Russia in Ucraina ha messo in luce la «vera essenza» del regime di Putin, una «dittatura neo-imperiale e totalitaria che imita le peggiori pratiche del passato e incarna le idee del fascismo e del nazionalsocialismo nella versione moderna del fascismo russo«. La risoluzione mira a incoraggiare la condanna da parte degli Stati del mondo delle politiche della Russia moderna, che portano a «crimini di guerra e al genocidio del popolo ucraino», riporta la nota della Verchovna Rada. Il termine era stato usato per la prima volta durante la prima guerra cecena del 1995 per poi apparire nuovamente dopo l’invasione della Georgia e, adesso, durante la guerra della Russia contro l’Ucraina.
Cina e India riconoscono «l’aggressione russa» all’Onu
Cina e India, finora contrarie a condannare Mosca per l’invasione dell’Ucraina, hanno votato una risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu relativa ai rapporti tra le Nazioni Unite e il Consiglio d’Europa in cui si fa esplicito riferimento alla “aggressione della Federazione russa dell’Ucraina”. Il via libera al testo della risoluzione (approvata la settimana scorsa con 122 voti favorevoli, 5 contrari e 18 astensioni) rappresenta un primo cambio di rotta diplomatico nella posizione di Delhi e Pechino nei confronti della guerra di Vladimir Putin in Ucraina. Un passo apprezzato dall’Alto rappresentante Ue Josep Borrell su Twitter.
«Treno merci deraglia nella regione russa di Bryansk»
Nella regione di Bryansk, una locomotiva e vagoni di un treno merci sono deragliati. Lo riferiscono le ferrovie russe citate da Ria Novosti. Secondo quanto riportato dall’agenzia russa, l’incidente è stato causato dalla manomissione del trasporto ferroviario da parte di persone non autorizzate. Stando alle informazioni preliminari, non ci sono vittime, non ci sono incendi e il traffico sulla tratta è stato sospeso.
Ue adotta misure eccezionali per prodotti agricoli
Dopo le proteste di cinque Stati membri La Commissione Europea ha adottato misure «eccezionali e temporanee» sull’importazione di alcuni prodotti dall’Ucraina, dopo le proteste di cinque Stati dell’Ue che confinano o sono vicini al Paese invaso dalla Russia. Le misure si sono rese necessarie per le «gravi strozzature logistiche» riscontrate in cinque Stati membri, che hanno provocato proteste da parte degli agricoltori locali, davanti al crollo dei prezzi provocati dai prodotti ucraini.
Le norme varate oggi riguardano quattro prodotti (frumento, mais, semi di colza e semi di girasole) originari dell’Ucraina e mirano ad allentare le «strozzature logistiche» relative a questi prodotti in Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia. Le misure entrano in vigore oggi e dureranno fino al 5 giugno prossimo. Durante questo periodo, grano, mais, colza e semi di girasole originari dell’Ucraina potranno continuare ad essere immessi in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea diversi dai cinque Stati membri in prima linea: Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia. I prodotti potranno continuare a transitare attraverso questi cinque Stati membri mediante una procedura di transito doganale comune, per essere trasportati in altri Stati, Ue o extra Ue.
Mosca, attentato a Melitopol contro funzionario russo amministrazione Zaporizhzhia
Il Comitato investigativo della Federazione Russa ha reso noto che è stato compiuto un attentato a Melitopol contro il vice capo del ministero dell’Interno della regione di Zaporizhzia. Il funzionario russo stamattina «ha aperto il cancello della sua casa e un ordigno è esploso», ha dichiarato il sindaco di Meliotopol, aggiungendo che l’uomo «è ora ricoverato in ospedale e che è stato aperto un procedimento penale».
Putin fa ripartire il tram a Mariupol in video collegamento
Il presidente russo Vladimir Putin si è collegato in video con Mariupol da San Pietroburgo, in occasione di un primo viaggio del tram nella città occupata. «Ho ricevuto la missione di chiedere il permesso a nome del nostro team per fare un giro e guardare dal tram i nostri lavori di restauro delle strutture», ha detto il vice governatore di San Pietroburgo, Valery Pikalev. «Non mi limito ad autorizzare, chiedo anzi di farlo.
Congratulazione per l’avvio del traffico», ha risposto Putin, secondo quanto riferisce la Tass. Il Cremlino ha affidato a San Pietroburgo la ricostruzione di Mariupol, la città ucraina praticamente rasa al suolo durante il lungo e drammatico assedio russo dell’anno scorso in cui morirono migliaia di persone. Secondo un recente video denuncia del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, corredato con il raffronto fra immagini satellitari del 2021 e di oggi, la città è ancora distrutta per oltre il 90%.
Ex capo sicurezza di Yanukovich accusato di «complicità con Stato aggressore»
Il servizio di sicurezza ucraino (Sbu) ha accusato Viacheslav Zanevski, ex capo della squadra di sicurezza dell’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich, di presunta “complicità con uno Stato aggressore (la Russia ndr)”. L’intelligence ucraina ha precisato che si terrà un processo ’in absentia’, dato che Zanevski è attualmente in Russia, e ha indicato che esistono “prove sufficienti contro di lui”. La Sbu ha spiegato che l’imputato, che avrebbe agito sotto la copertura di uno dei suoi figli, militare delle forze russe, “ha aiutato il regime russo e ha soppresso i movimenti di resistenza ucraina” nelle zone di Kherson e Mykolaiv, “consigliando le truppe di Mosca sulle tattiche da seguire per affrontare le forze ucraine”, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ukrinform. Presidente dal 2010 al 2014, quando venne destituito in seguito alla rivolta nota come Euromaidan, Yanukovich, filorusso, è stato condannato a 13 anni di carcere con l’accusa di alto tradimento.
Difesa: Breton, domani piano Ue per 1 milione di munizioni l’anno
“Domani proporrò al Collegio dei commissari europei un testo, che spero verrà adottato, per garantire che saremo in grado di dare all’industria della difesa ciò di cui ha bisogno per rafforzare la produzione di munizioni” per supportare l’Ucraina. Lo ha annunciato il commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton, partecipando al Forum sul Mercato unico a Stoccolma. “Sono fiducioso che nei prossimi dodici mesi avremo la capacità di aumentare la produzione ad almeno un milione di munizioni su base annuale”, ha aggiunto il commissario, riferendo di aver “individuato undici Paesi che hanno una forte industria della difesa” e “quindici aziende” del settore per arrivare all’obiettivo.
Prigozhin evoca possibile uccisione capo forze difesa territoriale
Il capo e fondatore del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha evocato la possibile uccisione del maggiore generale Ihor Tantsiura, comandante delle forze di difesa territoriale dell’esercito ucraino. In un messaggio audio diffuso dal canale Telegram dell’organizzazione di mercenari, Prigozhin ha spiegato che unità di artiglieria della Wagner hanno colpito un’auto blindata sulla quale “presumibilmente” si trovava Tantsiura, che si stava dirigendo a Bakhmut. “Stiamo attualmente esaminando quest’informazione”, ha aggiunto Prigozhin.
Zelensky, possiamo vincere, obiettivo liberare tutto il Paese
“Il nostro Stato ha già dimostrato di poter vincere. Abbiamo dimostrato che possiamo liberare la nostra terra dall’occupante”. Lo scrive su telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Tutti coloro che assicurano la liberazione hanno dimostrato che, insieme alla bandiera blu e gialla, torna la vita normale per ogni persona e per ogni famiglia. Il nostro obiettivo è restituire questa vita a tutta l’Ucraina, a tutte quelle aree che sono ancora temporaneamente sotto occupazione”, ha aggiunto.
Putin inaugura la nuova rete di tram a Mariupol
Il presidente russo Vladimir Putin ha inaugurato oggi con una cerimonia in videoconferenza la nuova rete di tram costruita a Mariupol, la città nel sud-est dell’Ucraina conquistata lo scorso anno dai russi. La Russia, ha detto Putin, citato dalla Tass, non risparmierà alcuno sforzo per riportare alla normalità la vita nelle quattro regioni annesse in Ucraina.
Comandante ucraino Kiev a Bakhmut, “avanti per sconfiggere il nemico”
“Una serie di decisioni necessarie per garantire una difesa efficace e infliggere il maggior numero di perdite al nemico” sono state prese durante la vista del comandante delle forze di terra delle Forze Armate ucraine, Oleksandr Syrskyi, ai soldati schierati in prima linea a Bakhmut, nel Donetsk. E’ quanto ha affermato via Telegram lo stesso colonnello generale Syrskyi secondo le dichiarazioni riportate da The Kyiv Independent mentre per i militari ucraini proseguono i preparativi dell’annunciata controffensiva contro le forze russe. “Abbiamo parlato anche con i difensori del fronte orientale. Le persone, dal soldato al comandante di brigata, devono essere sempre al centro dell’attenzione - ha detto - Non bisogna lasciare nessuno da parte, perché è grazie alla loro dedizione e professionalità che Bakhmut resiste”. Syrskyi ha ringraziato i soldati per il loro “coraggio ed eroismo”.
Cremlino, ”100mila soldati persi? Cifre a casaccio”
Gli Stati Uniti non hanno dati affidabili sulle perdite della Russia nel conflitto ucraino, e quindi le informazioni su centomila tra morti e feriti sono cifre “prese assolutamente a casaccio”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax “Washington non ha modo di fornire cifre corrette, non hanno tali dati”, ha aggiunto Peskov. Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby aveva detto ieri che la Russia ha avuto 20.000 morti e 80.000 feriti da dicembre e che metà dei deceduti sono miliziani della Wagner.
Vedi anche: Usa: 100mila soldati russi morti, 20mila da dicembre
Kiev: attacco russo a oblast di Kherson, tre morti e 5 feriti
Le forze russe hanno nuovamente bombardato l’oblast ucraino di Kherson, uccidendo tre civili e ferendone altri cinque in diversi villaggi della regione. Lo ha reso noto su Telegram il governatore militare dell’oblast, Oleksandr Prokudin, riferisce Ukrainska pravda.
Moldova: Ue vuole prorogare di un anno stop dazi alle importazioni
La Commissione europea ha proposto oggi di rinnovare ed estendere per un altro anno la sospensione dei dazi all’importazione e dei contingenti sulle esportazioni moldave verso l’Unione europea, note come misure commerciali autonome. La proposta rinnoverebbe per un altro anno l’attuale sospensione dei dazi all’importazione sulle esportazioni dalla Moldova verso l’Ue ed estenderebbe tale sospensione a tutti i restanti dazi e contingenti tariffari sulle importazioni dalla Moldova. Lo comunica l’Esecutivo comunitario in una nota.
Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo e Commissario per il commercio, ha dichiarato: “La guerra di aggressione non provocata e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina continua ad avere un grave impatto sulla regione, compresa la sua economia. Dall’inizio della guerra, l’Ue ha dimostrato la sua piena solidarietà alla regione. Abbiamo lavorato sodo per fornire tutto il supporto necessario per far andare avanti l’economia della Moldavia. Questo incrollabile sostegno dell’Ue ha aiutato la Moldavia a mantenere la sua posizione commerciale con il resto del mondo, approfondendo ulteriormente le sue relazioni commerciali con l’Ue”.
Shoigu, ’in un mese forze Kiev hanno perso oltre 15.000 uomini’
L’Esercito ucraino “ha perso più di 15.000 uomini” nell’ultimo mese di combattimenti “nonostante gli aiuti militari senza precedenti” ricevuti dagli alleati di Kiev. Lo ha affermato il ministro russo della Difesa, Sergei Shoigu, in dichiarazioni riportate dall’agenzia russa Interfax. “Nonostante gli aiuti militari senza precedenti da parte dei Paesi occidentali, il nemico subisce perdite significative - ha detto Shoigu - Solo nell’ultimo mese hanno perso più di 15.000 unità”. In queste settimane, ha aggiunto, le forze russe hanno distrutto otto velivoli, 277 droni, 430 carri armati e altri mezzi blindati, oltre a 225 pezzi di artiglieria e mortai. “Continuiamo a eliminare le armi fornite dall’Occidente”, ha detto ancora il ministro russo della Difesa. Secondo il bollettino giornaliero dello Stato Maggiore ucraino sarebbero più di 191mila i soldati russi morti dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, il 24 febbraio del 2022. Gli ultimi numeri confermati da Mosca risalgono allo scorso settembre, quando Shoigu parlò della morte di 5.937 militari.
Kiev, mediazione Vaticano? Non ne sappiamo nulla
L’Ucraina non è al corrente di alcuna mediazione del Vaticano per una soluzione del conflitto con la Russia, mediazione cui ha accennato ieri il Papa sul volo lo riportava a Roma dopo il viaggio in Ungheria. Lo ha detto alla Cnn una fonte vicina alla presidenza ucraina, secondo cui “il presidente Zelensky non ha dato alcun consenso ad una discussione di questo tipo per conto dell’Ucraina: se colloqui sono in corso, stanno avvenendo senza che noi ne siamo a conoscenza e senza la nostra benedizione”.
Podolyak, Mosca cerca di provocare controffensiva anticipata
Mosca ha cambiato tattica nella guerra in Ucraina, ha iniziato a colpire in modo deliberato zone abitate con attacchi missilistici nel tentativo di provocare una controffensiva affrettata da parte delle forze di Kiev. E’ quanto affermano le autorità ucraine, passato oltre un anno dall’invasione russa dell’Ucraina dopo che durante i mesi più freddi la Russia ha colpito per lo più le infrastrutture energetiche del Paese. “Non c’è dubbio che stiano effettuando attacchi diretti contro case abitate da civili o zone con molte case appartenenti alla popolazione civile”, ha denunciato in televisione Mykhailo Podolyak, capo dell’ufficio del presidente ucraino, secondo il quale uno degli obiettivi è provocare una controffensiva anticipata delle forze ucraine, un’operazione che Kiev sta pianificando da tempo per riprendere il controllo dei territori occupati dai russi. Per il consigliere di Zelensky, gli ultimi attacchi missilistici erano volti a testare se l’Ucraina sia in grado di difendere il suo spazio aereo.
Bombe russe sul Donetsk, 2 feriti
Due persone sono rimaste ferite nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale, in seguito ai bombardamenti russi la notte scorsa: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Pavel Kirilenko, come riportano i media ucraini. I feriti, ha precisato Kirilenko, sono stati segnalati a Kramatorsk e Siversk. In particolare, a Kramatorsk è stata danneggiata anche una scuola. Da parte sua, il sindaco della città, Alexander Goncharenko, ha affermato che oltre alla scuola sono stati danneggiati 14 condominii, un ospedale e un centro di riabilitazione per bambini.
Kuleba, i caccia arriveranno, dipenderà da controffensiva
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba è convinto che prima o poi gli alleati occidentali decideranno di fornire all’Ucraina caccia F-16 occidentali. Lo ha detto paralando in un’intervista tv come riporta Ukrainska Pravda. “Ci saranno gli F-16, è una questione di tempo. Penso che dipenderà dalla decisione degli Stati Uniti e dai risultati della controffensiva”, ha detto Kuleba. Certo, ammette, “se avessimo già gli F-16 adesso, la nostra controffensiva sarebbe molto più veloce e saremmo in grado di salvare molte più vite”, ha aggiunto il ministro degli Esteri.
Mosca, abbiamo evacuato anche ucraini dal Sudan
Ci sono anche cittadini dell’Ucraina e della Moldavia tra i circa 200 evacuati oggi dal Sudan dalle forze speciali russe. Lo ha fatto sapere il ministero degli Esteri di Mosca. Gli evacuati, sottolinea il ministero, sono cittadini russi, di ex repubbliche dell’Unione sovietica o di Paesi amici, tra cui appunto Ucraina, Moldavia, Bielorussia, Kazakhstan, Kirghizistan, Bangladesh e lo stesso Sudan. I voli delle forze aerospaziali russe che hanno fatto uscire questi cittadini dal Sudan sono decollati dalla base di Al Shahid Mukhtar, 35 chilometri da Khartoum. L’ambasciata russa a Khartoum continua a essere operativa.
Agricoltori Ue, costo del grano di Kiev via terra insostenibile
“La solidarietà ha un prezzo”, ma “portare cereali” dal confine con l’Ucraina ai porti del Mar del Nord “costa 200 euro la tonnellata, un prezzo più alto di quello del grano sui mercati mondiali, la soluzione ottimale è sminare il Mar Nero in modo che l’Ucraina ritrovi la piena possibilità di esportare via mare”. Così in conferenza stampa Christiane Lambert, presidente del Copa, l’associazione delle maggiori organizzazioni europee di agricoltori. A causa della prolungata siccità il raccolto di cereali spagnolo “crollerà dell’80%” ha sottolineato Lambert. Ma anche in Consiglio agricoltura, martedì scorso, i ministri di Spagna e Portogallo avevano sottolineato la difficoltà di approvvigionarsi via terra dall’Ucraina. “Vanno bene le compensazioni” agli agricoltori di Polonia, Ungheria, Bulgaria, Romania e Slovacchia, ha puntualizzato il segretario generale dell’organizzazione Pekka Pesonen, “ma è dall’epoca del Piano Juncker che sosteniamo la necessità di investimenti nelle infrastrutture per l’approvvigionamento all’interno dell’Ue, senza essere ascoltati”.
Scholz, da agosto Kiev riceverà munizioni per carri Gepard
La Germania dovrebbe essere in grado di fornire all’Ucraina le munizioni per i corazzati antiaereo Gepard in dotazione all’esercito di Kiev a partire dal prossimo agosto. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in occasione di un suo intervento pubblico a Bendorf ieri sera, come riporta Handelsblatt. Scholz ha spiegato che la produzione delle munizioni è attualmente in fase di preparazione e che ci vorrà del tempo.
Zelensky, il nostro obiettivo è liberare tutta l’Ucraina
“Il nostro stato ha già dimostrato di poter vincere. Abbiamo dimostrato che possiamo liberare la nostra terra dall’occupante. Tutti coloro che assicurano la liberazione hanno dimostrato che, insieme alla bandiera blu e gialla, torna la vita normale per ogni persona e per ogni famiglia. Il nostro obiettivo è restituire questa vita a tutta l’Ucraina, a tutte quelle aree che sono ancora temporaneamente sotto occupazione”. Così in un post su Telegram il presidente ucraino Voldymyr Zelensky incoraggia le truppe
Difesa, mezzi dismessi richiesti da Kiev per fronteggiare Russia
“Alcuni quotidiani italiani hanno ripreso un articolo del Financial Times secondo il quale un anonimo consigliere del Ministro della Difesa ucraino avrebbe espresso disappunto per la qualità di alcune forniture militari, inviate da vari Paesi, per aiutare l’Ucraina. Tra i tanti, vengono citati alcuni mezzi forniti dall’Italia. Senza entrare nel dettaglio di decreti secretati dal precedente Governo, il Ministero della Difesa precisa che su richiesta Ucraina, tra i vari aiuti, sono anche stati donati mezzi che erano stati dismessi dalle Forze Armate italiane da molti anni e mai offerti proprio per il loro stato di manutenzione e vetustà”. Lo precisa con una nota il Ministro della Difesa, aggiungendo che “i mezzi sono stati richiesti, comunque, da parte ucraina, nonostante le condizioni, per essere revisionati e messi in funzione, vista la urgente necessità di mezzi per fronteggiare l’aggressione russa”. “Sull’esito della rimessa in efficienza il Ministero della Difesa italiano non è stato aggiornato, trattandosi solo di mezzi classificati come di non conveniente riparazione. Tanto si precisa al fine di dirimere eventuali equivoci, prevenire sterili polemiche e sottolineare quanto sia importante il sostegno all’Ucraina”, conclude la nota.
Gb, in esercito russo problemi logistici e scarsità munizioni
“I problemi logistici rimangono al centro della difficile campagna russa in Ucraina”. È quanto rileva il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence sulla guerra in Ucraina. “La Russia non ha abbastanza munizioni per avere successo nell’offensiva”, afferma il ministero del Regno Unito, e “la scarsità di munizioni provoca divisioni interne, in particolare tra il ministero della Difesa russo e il Gruppo Wagner. La Russia continua a dare la massima priorità alla mobilitazione della sua industria della difesa, ma non riesce a soddisfare le richieste in tempo di guerra”.
Yermak, i russi pagheranno per generazioni il prezzo della guerra
I russi dovranno pagare per generazioni il prezzo delle azioni compiute da Mosca in Ucraina. A scriverlo, su Telegram, è Andriy Yermak, a capo dell’ufficio della presidenza ucraina. “Quando parliamo dei danni ambientali che la Russia causa continuamente per effetto dei suoi attacchi contro l’Ucraina, dobbiamo dire chiaramente ai russi che dovranno pagare per ogni cosa”, ha scritto Yermak. “Per aver disseminato di mine i territori, per aver bombardato le strutture, per aver ucciso persone e sequestrato bambini”. “Le generazioni a venire pagheranno, e non avranno scelta. Inoltre, quelle generazioni avranno un serio problema, perché passeranno alla storia come discendenti dei terroristi russi che hanno commesso il genocidio del popolo ucraino. E a questo non si potrà sfuggire, in nessun paese del mondo”.
Procura Kiev, 480 bambini morti e 960 feriti in invasione russa
Sono almeno 480 i bambini morti in Ucraina dal 24 febbraio del 2022, quando la Russia ha iniziato l’invasione del Paese. Lo denuncia la procura di Kiev sul suo canale di Telegram, aggiungendo che altri 960 sono rimasti feriti ’’a causa dell’aggressione armata su larga scala da parte della Russia’’. Ma ’’questa cifra non è definitiva’’, ha aggiunto, perché ’’continua il lavoro’’ per individuare le vittime ’’nei luoghi dove sono ancora in corso le ostilità, nei territori temporaneamente occupati e in quelli che sono stati liberati’’. Il maggior numero di vittime infantili si registra nella provinca di Donetsk, dove la procura parla di 453 tra morti e feriti, seguita da quella di Charkiv con 275. Sono invece 128 i bambini morti o feriti nella provincia di Kiev e 94 quelli a Kherson. Nella provincia di Zaporizhzhia, dove si trova la centrale nucleare più grande d’Europa, sono 89 i bambini morti o feriti, mentre in quella di Mykolaiv sono 89, a Chernihiv 70, in quella di Dnipropetrovsk 67 e a Luhansk 66.
Isw, Mosca informa su attacchi per ridurre l’ansia nel Paese
Il ministero della Difesa russo ha cominciato a fornire informazioni sugli attacchi missilistici in territorio ucraino per ridurre il livello di ansia nel Paese sulla prevista controffensiva di Kiev: lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra (Isw), come riporta Ukrainska Pravda. Il centro studi statunitense cita come esempio l’attacco condotto dalle forze russe contro Pavlograd nella notte tra il 30 aprile e l’uno maggio, ricordando che ieri il ministero della Difesa russo ha dichiarato che l’attacco ha preso di mira le strutture militari-industriali ucraine e ha interrotto la produzione di risorse militari. “Recentemente, il ministero della Difesa russo ha cambiato la sua retorica e sta pubblicizzando ampiamente le sue campagne di attacchi, probabilmente nel tentativo di mostrare un approccio proattivo nella crescente preoccupazione nello spazio mediatico russo per una controffensiva ucraina”, scrivono gli esperti del think-tank.
Governatore russo, bombe ucraine nella regione di Bryansk
Il governatore di Bryansk, Alexander Bogomaz, ha affermato in un post sul suo canale Telegram che le forze ucraine hanno bombardato questa mattina un villaggio della regione russa vicino al confine con l’ Ucraina : lo riporta il Guardian. “Al mattino le Forze Armate dell’Ucraina hanno bombardato il villaggio di Kurkovichi nel distretto municipale di Starodubsky”, ha dichiarato Bogomaz. “Non ci sono state vittime. A seguito del bombardamento è scoppiato un incendio in una delle abitazioni. Tutti i servizi di emergenza sono sul posto”, ha aggiunto.
Esplosione a Melitopol
Un’esplosione ha scosso questa mattina la città di Melitopol occupata dai russi, nell’ Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il sindaco in esilio, Ivan Fedorov, come riporta Rbc-Ucraina. “Un’unica esplosione è stata udita alle 6:45 (le 5:45 in Italia) dai residenti dei quartieri settentrionali della città”, ha scritto Fedorov aggiungendo che la polizia e un’ambulanza si trovano sul posto.
Mosca, distrutto carico munizioni Kiev a Kramatorsk
Le truppe missilistiche e d’artiglieria del battaglione meridionale russo hanno colpito una stazione ferroviaria a Kramatorsk nell’area di Soledar-Bakhmut, distruggendo un carico di munizioni ucraine . Lo ha detto all’agenzia di stampa ufficiale russa Tass il portavoce militare Vadim Astafiev.
Polonia, ingresso Kiev in Ue è esigenza storica
La Polonia farà ogni sforzo possibile durante la sua presidenza del Consiglio europeo per garantire che l’ Ucraina e la Moldavia diventino membri dell’Ue, ha dichiarato ieri il presidente polacco Andrzej Duda. “Il primo ministro Mateusz Morawiecki e io sappiamo perfettamente cosa significa aspettare a lungo e voler far parte del libero Occidente”, ha detto Duda definendo la possibile ammissione dei due paesi nell’Ue “l’esigenza storica del momento”.
Bombe russe su Pavlohrad, 2 morti e 40 feriti
È di 2 morti e 40 feriti il bilancio dell’attacco missilistico russo di ieri notte su Pavlohrad, nell’oblast di Dnipro. Lo rendono noto le autorità ucraine , citate dai media di Kiev. Tra i feriti ci sono anche cinque bambini, secondo il governatore Serhiy Lysak.