Ucraina ultime notizie. Abbattuto drone su palazzo presidenziale a Kiev. Rientrato allarme aereo
I punti chiave
- Bombe russe su Ucraina dopo attacco al Cremlino
- Nella notte distrutti 18 droni russi su 24
- Nella notte a Kiev l’attacco russo più intenso del 2023
- Russia, a fuoco serbatoio di stoccaggio in raffineria dopo attacco drone
- Reznikov: A Kiev non serve attaccare criminali guerra, se ne occuperà la Corte
- Zelensky oggi in Olanda, interverrà all’Aja
- A Odessa abbattuti 12 droni su 15, nessuna vittima
- Russia: Risponderemo ad attacco a Cremlino quando necessario
- Le notizie di ieri
Italia-Usa: Meloni vede McCarthy, focus su parternariato e Ucraina
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha oggi incontrato una delegazione composta da esponenti di entrambi i partiti politici della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, guidata dallo Speaker Kevin McCarthy.
Meloni, si legge nella nota di Palazzo Chigi, ha sottolineato l'importanza del ruolo svolto dai parlamenti nelle nostre nazioni. Al centro dei colloqui il partenariato strategico bilaterale e le principali questioni internazionali, a partire dall’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina e dalla stabilità nel Mediterraneo allargato.
È stato condiviso il fermo impegno comune nel promuovere la pace e la stabilità in tutti i teatri di crisi ormai interconnessi, investendo nello stretto coordinamento tra alleati e partner, in particolare in ambito G7, Nato e Ue.
Casa Bianca, Biden e Zelensky comunicano spesso e con regolarità
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il leader ucraino Volodymyr Zelensky ’’comunicano spesso e con regolarità’’. Lo ha dichiarato il conferenza stampa John Kirby, portavoce del Consiglio Nazionale di Sicurezza della Casa Bianca, aggiungendo di non poter indicare con precisione quando avverrà il prossimo colloquio tra i due presidenti.
Dopo mezz’ora è rientrato l’allarme aereo a Kiev
Dopo circa mezz’ora, è rientrato l’allarme aereo diramato a Kiev. «Durante l’ultimo allarme aereo, un velivolo senza pilota è stato registrato sopra Kiev. L’oggetto è stato abbattuto dalle forze e dai mezzi di difesa antiaerea».
Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare della città di Kiev, Serhii Popko, su Telegram. Sui social media vengono condivisi alcuni video - ripresi dai media ucraini - che mostrano un drone in volo nei cieli della città.
Commissario Ue Breton visita la fabbrica d’armi di Rheinmetall
Thierry Breton, Commissario europeo per il mercato interno e i servizi, ha visitato oggi a sorpresa lo stabilimento dell’azienda d’armi tedesca Rheinmetall a Unterluess, in Bassa Sassonia. Il Commissario ha parlato di ulteriore supporto all’Ucraina. Lo riporta Handelsblatt.
«Possiamo fornire fino a 600 mila proiettili di artiglieria all’anno», ha dichiarato al quotidiano economico Armin Papperger, amministratore delegato di Rheinmetall. Attualmente l’azienda produce nei suoi vari impianti circa 450.000 proiettili all’anno. Ma Papperger ha sottolineato che, se necessario, «possiamo espandere la nostra produzione a 600.000-700.000», con tempistiche tra un anno e un anno e mezzo e costi supplementari fino a 250 milioni di euro.
La visita di Breton presso Rheinmetall avviene dopo la presentazione del progetto Ue di fornire all’Ucraina fino a un milione di proiettili di artiglieria all’anno. Un piano che deve però superare il problema dell’attuale disponibilità limitata di munizioni dei vari Stati europei.
Israele ha fornito a Kiev sistema «Red alert»
Israele ha trasferito in prova all’Ucraina ’Red alert’, il sistema di allarme che segnala l’arrivo di razzi o droni e consente il trasferimento tempestivo nei rifugi. Lo ha detto, citato dai media israeliani e internazionali, l’ambasciatore ucraino in Israele Yevgen Korniychuk secondo cui il sistema è attualmente testato a Kiev.
«Il sistema consente l’identificazione di differenti oggetti, inclusi - ha spiegato riferito da Reuters - missili balistici e il calcolo di dove siano diretti. Questo ci permette di chiudere certe parti del Paese piuttosto che l’intera Ucraina».
Il ’Red alert’ - secondo quanto accade in Israele - si attiva solo nelle zone che possono essere colpite. Se la prova avrà buon esito - hanno aggiunto i media - tutta Kiev potrebbe essere coperta dal sistema nel giro di due mesi. Israele - che ha messo in piedi il suo sistema di allerta aerea dal 1991 quando si trovò sotto attacco dei missili scud dall’Iraq nella prima Guerra del Golfo - ha scelto di fornire questa tecnologia con l’Ucraina lo scorso anno, anche se Kiev ha chiesto con insistenza la fornitura del sistema antimissili Iron Dome e di altri armi.
Mosca: «Abbattuto un drone vicino alla base russa di Sebastopoli»
Un drone è stato abbattuto dai sistemi di difesa aerea russi vicino all’aeroporto di Belbek a Sebastopoli, in Crimea. Lo afferma il governatore della città, Mikhail Razvozhaev, in un messaggio via Telegram. Lo riporta Ria Novosti. Il governatore ha precisato che non ci sono stati feriti a seguito dell’incidente e che la situazione è sotto controllo.
Kiev: «A Bakhmut il potenziale russo si sta esaurendo»
Le forze russe utilizzano a Bakhmut attrezzature obsolete e questo indica che il «loro potenziale si sta esaurendo». Lo ha detto durante una trasmissione televisiva il portavoce del gruppo orientale delle Forze armate ucraine, Serghei Cherevaty, come riportato da Ukrinform.
«Oggi Bakhmut è l’obiettivo principale del nemico», ha spiegato Cherevaty, che ha anche aggiunto come «il nemico dispone di scorte, ma facciamo di tutto per ridurle ogni giorno». «L’uso di equipaggiamenti obsoleti indica che il potenziale del nemico si sta esaurendo», ha concluso il portavoce.
Zelensky incontra re Paesi Bassi: «Grazie per ampio sostegno»
«Ho incontrato il re Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi. L’ho ringraziato per l’ampio sostegno dei Paesi Bassi all’Ucraina nella difesa della nostra libertà e indipendenza, nonché per la preoccupazione personale del re e della famiglia reale per gli ucraini giunti nei Paesi Bassi in cerca di rifugio dalla guerra».
Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «Sin dai primi giorni dell’attacco russo, abbiamo sentito che i Paesi Bassi e l’intero popolo olandese sono dalla parte dell’Ucraina», ha aggiunto.
Medvedev: «Attacco con droni a Cremlino porterà a escalation»
«L’attacco terroristico commesso dalle autorità di Kiev, guidate dagli Stati Uniti, e approvato dalla leadership dell’Ue» porterà «proprio a un’escalation del conflitto».
Lo ha scritto su Twitter il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, commentando le parole dell’Alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrel, che aveva chiesto a Mosca di non utilizzare il presunto attacco con droni al Cremlino «come scusa per continuare l’escalation della guerra» in Ucraina.
«Borrell si è espresso contro l’uso dell’attacco al Cremlino per una possibile ulteriore escalation del conflitto», ha scritto Medvedev, secondo cui l’escalation è «proprio quello che vogliono Washington e molti stupidi a Bruxelles».
Von der Leyen sente Trudeau: «Continuare il sostegno a Kiev»
«Buon colloquio con Justin Trudeau per discutere alcune delle questioni chiave all’ordine del giorno del vertice G7 di Hiroshima: proseguire nel sostegno all’Ucraina, finanziariamente e militarmente; garantire la nostra sicurezza economica; aumentare i finanziamenti globali per il clima e lo sviluppo». Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen dopo un colloquio telefonico con il primo ministro canadese.
Arrestato il sindaco di Odessa in un caso di corruzione
Il sindaco di Odessa Gennady Trukhanov è stato arrestato per il suo coinvolgimento in un caso di corruzione. Lo ha riferito la procura speciale anticorruzione ucraina su Telegram. Il primo cittadino è coinvolto in una vicenda risalente al 2016 conosciuta come “caso Krayan” nel quale è accusato con altre persone di appropriazione indebita di fondi di bilancio per un importo di oltre 92 milioni di grivnia.
Kiev, impossibile evacuare tutti i civili da Avdiivka
Vitaliy Barabash, capo dell’amministrazione militare di Avdiivka, una delle aree più calde della regione ucraina di Donetsk, dubita che sia possibile una completa evacuazione dei civili. Lo ha detto durante un intervento a Hromadske. Secondo Barabash, ci sono ancora 1.778 persone ad Avdiivka: in città sarebbe rimasto anche un bambino del quale le autorità stanno cercando, senza successo, i genitori. “È impossibile e irrealistico evacuare tutti, anche dal punto di vista legale. Cioè, non c’è la possibilità di evacuare tutti. Non esiste un meccanismo legale per farlo” ha spiegato il capo dell’amministrazione militare di Avdiivka, aggiungendo che “ieri sono state evacuate due persone, ma prima di allora per diversi giorni non è stato evacuato nessuno”. “La città è stata sottoposta a pesanti bombardamenti da un anno, ora non c’è più silenzio durante il giorno. Ma la gente non ha comunque fretta di andarsene” ha concluso Barabash.
Kiev, i russi distruggono deliberatamente la città di Avdiivka
Nella città di Avdiivka, una delle aree più calde della regione ucraina di Donetsk, la situazione rimane costantemente tesa, con le forze russe che distruggono deliberatamente la città e cercano di impossessarsi della sua parte vecchia. Lo ha dichiarato il vice capo dell’amministrazione militare della città di Avdiivka, Serghei Legenkyi, durante una trasmissione televisiva citata da Unian. “Al momento, la situazione rimane costantemente tesa. Il nemico continua a cercare di assaltare e attaccare la città. Ma non ci sta riuscendo”, ha detto Legenkyi aggiungendo che gli occupanti hanno sparato sulla città quasi tutto il tempo con razzi e artiglieria. Questo, spiega Legenkyi, significa che “la città viene distrutta di proposito” e che i russi “tengono costantemente Avdiivka e gli abitanti in uno stato di tensione”. Il vice capo dell’amministrazione militare della città ha concluso che “gli occupanti stanno cercando di condurre assalti in piccoli gruppi e stanno cercando di sfondare nella parte vecchia della città, ma non ci stanno riuscendo”.
Osce: «Timori di possibili torture sui bambini ucraini»
“Gli effetti cumulativi delle molteplici violazioni ai danni dei bambini ucraini deportati danno origine a preoccupazioni molto serie sul fatto che i diritti di questi bambini a essere liberi da torture e maltrattamenti o trattamenti inumani o degradanti siano stati violati”. Questa la conclusione del rapporto degli esperti Osce sulle deportazioni dei bambini ucraini. La relazione, visionata dall’ ANSA, è stata compilata da un team di esperti forensi internazionali convocato con tramite l’attivazione del cosiddetto Meccanismo di Mosca, ed è stata presentata questa mattina ai 56 membri del Consiglio Permanente dell’Osce a Vienna.
Usa, non incoraggiamo Kiev a colpire fuori da confini
“Siamo stati chiari pubblicamente e in privato: non li incoraggiamo” a colpire al di fuori dell’Ucraina. Lo ha detto John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, commentando le accuse di Mosca secondo cui Washington avrebbe ordinato a Kiev l’attacco con droni contro il Cremlino. A dirlo era stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov
Mosca, ’conquistati altri due quartieri a Bakhmut’
I gruppi d’assalto russi hanno preso il controllo di altri due quartieri di Bakhmut, secondo quanto annunciato dal ministero della Difesa di Mosca. I soldati russi “hanno conquistato altri due quartieri e continuano a distruggere il nemico nella parte occidentale della città di Artyomovsk (Bakhmut)”, ha affermato il ministero, citato dall’agenzia Ria Novosti. Inoltre il raggruppamento Sud delle forze russe, aggiunge la stessa fonte, “ha inflitto sconfitte ai soldati delle brigate ucraine 54/a, 60/a e 93/a nelle aree dell’insediamento di Krasnoe, nei sobborghi sud-occidentali di Artyomovsk e a Grigorovka”.
Prigozhin, «fuori discussione rispondere a un drone con atomica»
“Posso dire che l’uso di armi nucleari in risposta a un drone è, ovviamente, fuori discussione”. Lo ha scritto su Telegram il capo del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, commentando la possibile reazione di Mosca al presunto attacco ucraino sul Cremlino con i droni . Per Prigozhin “prima di tutto dobbiamo mettere alle strette il responsabile della guerra con i droni, capire come questo potrebbe accadere in linea di principio, e poi fare ogni sforzo per renderci una potenza leader nello sviluppo della tecnologia dei droni e rispondere esattamente con lo stesso tipo di droni”. “Così com’è - ha concluso il capo della Wagner -, sembriamo dei pagliacci che minacciano di ’bombardare’ per un drone per bambini”.
Usa, da Mosca accuse ridicole su nostro ruolo in attacco droni
John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha definito “ridicole” le accuse mosse da Mosca, secondo cui gli Stati Uniti avrebbero ordinato a Kiev l’attacco con droni contro il Cremlino. Lo riporta la Cnn. “Sappiamo bene che le decisioni su tali azioni e tali attacchi terroristici non vengono prese a Kiev, ma a Washington”, aveva detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Lavrov a Goa per ministeriale Sco, colloqui con colleghi India e Cina
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, è a Goa per partecipare alla ministeriale dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, la ’Sco’, blocco a trazione cinese che riunisce Russia, Cina, India, Pakistan, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan. Una visita programmata che arriva all’indomani delle accuse di Mosca a Kiev (e agli Usa) per i droni contro il Cremlino, un “attentato” alla vita del leader russo Vladimir Putin, che il 24 febbraio dello scorso ordinava l’ “operazione militare speciale” in Ucraina e che oggi, mentre il conflitto prosegue, appare sempre più solo. La riunione di Goa serve a preparare il summit dei capi di Stato previsto per il 3 e 4 luglio a Nuova Delhi (dopo quello del settembre dello scorso anno a Samarcanda, in Uzbekistan, occasione per un incontro tra Putin e il leader cinese Xi Jinping). In cima all’agenda ci sono questioni internazionali e regionali. E Lavrov ha in programma una serie di bilaterali, in particolare - evidenzia l’agenzia russa Tass - con i capi delle diplomazie di India, Cina e Pakistan. Quello con il ministro indiano Jaishankar è in corso. Secondo gli osservatori, è improbabile che la Russia si trovi di fronte a forti critiche e contraccolpi per l’invasione dell’Ucraina. Piuttosto la Russia - che ha bisogno di ’amici’ - potrebbe dare nuova prova della sua influenza sul ’gruppo di Shanghai’, mentre l’India potrebbe apparire preoccupata dal rapporto tra Mosca e Pechino.
Polizia indaga a Berlino sulla fuga di notizie su Zelensky
La polizia di Berlino ha aperto una inchiesta interna per verificare come sia avvenuta la fuga di notizie sulla prossima visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Berlino, prevista per il 13 maggio. Secondo una nota pubblicata sul sito della polizia, una commissione dell’Anticrimine regionale ha aperto delle indagini sul sospetto di “violazione del segreto”. In un articolo di un tabloid sono stati infatti pubblicati alcuni dettagli riservati circa la pianificazione delle misure di sicurezza previste, si legge. La polizia sottolinea di aver reso nota soltanto la data della visita, su richiesta di alcuni giornalisti.
Zelensky, minacce di morte? Non mi interessano
“Qualsiasi decisione della Russia non è interessante per noi oggi. Non mi interessa ciò che dicono ma ciò che fanno e vediamo un Paese demotivato, non vediamo un forte esercito russo sul campo di battaglia” e quanto alle minacce di morte, “non è un argomento interessante”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con i primi ministri olandese e belga, commentando le minacce di morte lanciate ieri da Dmitri Medvedev.
Mosca, da Kiev attacchi e sabotaggi senza precedenti
“L’attività terroristica e gli atti di sabotaggio delle forze armate ucraine stanno acquistando uno slancio senza precedenti”. Così in una nota il ministero russo degli Esteri tornando sul presunto attentato con droni contro il Cremlino per il quale Mosca ha accusato Kiev. Nel “condannare fermamente i tentati attentati terroristici contro il Cremlino” il dicastero russo afferma: “Non c’è dubbio che dietro questi attacchi ci sia il regime di Kiev.
Ha una lunga storia di supporto e utilizzo intenzionale di metodi terroristici contro infrastrutture civili, tra cui l’esplosione dell’8 ottobre 2022 sul ponte di Crimea e attacchi contro obiettivi non militari nelle regioni di Bryansk, Belgorod e Rostov, nonché altrettanti atti di sabotaggio. Adesso è arrivato il turno di Mosca”.Cremlino, Putin terrà discorso in Piazza Rossa per parata Vittoria
“Il presidente parlerà, come avviene di solito” durante la parata del Giorno della vittoria sulla Piazza Rossa a Mosca prevista per il 9 maggio, come da tradizione. È quanto ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta l’agenzia Tass. Nulla è cambiato in termini di preparazione di questo evento, ha assicurato Peskov, rispondendo a una domanda dei giornalisti che hanno chiesto se la parata potesse svolgersi in versione abbreviata a causa del recente attacco di droni sul Cremlino.
Mosca, «Zelensky un tossico entusiasta dell’atomica»
“Un tossicodipendente entusiasta della bomba atomica”: così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha definito in un commento su Telegram le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Corte penale internazionale, secondo le quali quella con la Russia deve essere “l’ultima guerra”.
Tajani, Italia sostiene tutte iniziative di pace da Cina e Vaticano
“Noi vogliamo e lavoriamo per la pace confermando però che c’è stata un’invasione in violazione del diritto internazionale da parte della Russia e la pace non può certamente essere la resa dell’Ucraina. Noi sosteniamo tutte le iniziative di pace: quella del Vaticano, quella della Cina, e mi auguro che portino ad una soluzione positiva. Noi vogliamo e lavoriamo per la pace confermando però che c’è stata un’invasione in violazione del diritto internazionale da parte della Russia e la pace non può certamente essere la resa dell’Ucraina”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, oggi a margine dei lavori di The State of the Union, l’evento organizzato dall’Istituto universitario europeo che ogni anno per due giorni, riunisce a Fiesole e Firenze politici, economisti, scienziati, accademici e personaggi del mondo della cultura che si confrontano sui temi principali dello scenario europeo e mondiale.
Zelensky insiste, «Corte speciale per l’aggressione russa»
“Dobbiamo trasformare l’esperienza del processo di Norimberga in una regola operativa. E’ per questo che insistiamo nella creazione di un tribunale” speciale per il crimine di aggressione della Russia. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando alla Corte penale internazionale all’Aia.
Kiev, assoluta messinscena l’attacco a Cremlino con droni
Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, definisce “una messinscena assoluta” il presunto attacco con droni sul Cremlino di cui la Russia ha accusato Kiev. “Il Cremlino, un drone, due organizzatori sui gradini del Palazzo del Senato, una pausa di 12 ore prima della pubblicazione, video simultanei da diverse angolazioni: una messa in scena. Assoluta..”, scrive Podolyak su Twitter. Poi prosegue: “Cosa NON è una messa in scena e cosa richiede una vera reazione.
Primo: L’omicidio di massa deliberato dalla Russia di 23 civili a Kherson nello stesso giorno. Secondo: il posizionamento dimostrativo di grandi quantità di esplosivo in una delle sale turbine della centrale nucleare di Zaporizhzhia”. “Stabilite le vostre priorità!”, conclude il post.
Zelensky, «vogliamo vedere Putin condannato qui all’Aia»
“Vogliamo tutti vedere qui un Vladimir diverso, Vladimir Putin, colui che merita di essere condannato per azioni criminali, qui all’Aia nella capitale del diritto internazionale”: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando all’Aia alla sede della Corte internazionale penale (Cpi). E ha aggiunto: “Sono sicuro che succederà”.
Filorussi, segnali dell’imminente controffensiva ucraina
Kiev ha ammassato decine di migliaia di soldati lungo la linea del fronte nella provincia di Zaporizhzhia e la controffensiva potrebbe cominciare in ogni momento. Lo ha detto Vladimir Rogov, membro dell’amministrazione della parte della regione sotto il controllo russo. Parlando con l’agenzia Tass, Rogov ha aggiunto che probabilmente le truppe ucraine non ingaggeranno combattimenti per conquistare Melitopol, ma la eviteranno passandole ad est e punteranno dritte verso il Mar d’Azov, a sud, con l’intento di tagliare le forze di Mosca nel Donbass da quelle in Crimea. Secondo Rogov, già ieri sera forze ucraine, dopo avere condotto un massiccio bombardamento di artiglieria, hanno cercato di compiere un’incursione di ricognizione vicino alla cittadina di Orekhovo, ingaggiando con le truppe russe una battaglia di circa un’ora. Rogov ha precisato che nella regione gli ucraini hanno schierato la 46/a brigata d’assalto aviotrasportata insieme alla 116/a e 118/a brigata che si aggiungono a 12.000 combattenti già presenti sulla linea del fronte. Intanto più a ovest, nella regione di Kherson, ci sono segnali di un innalzamento del livello delle operazioni militari ucraine. Il governatore filorusso Vladimir Saldo ha detto che le forze di Mosca, schierate sulla riva sinistra del Dnepr, hanno abbattuto ieri quattro droni inviati dalle truppe di Kiev, che occupano la riva destra. Da parte sua il portavoce del gruppo di combattimento russo del Dnepr, Alexey Rulyov, ha detto che bombardamenti russi sulla riva destra hanno colpito squadre di mortai e radar ucraini e, vicino ai villaggi di Burgunka e Lvov, hanno centrato veicoli blindati e “impedito la rotazione delle unità nemiche sulla linea del fronte”.
Attacco con droni anche a raffineria in regione di Krasnodar
Attacco con quattro droni contro la raffineria di petrolio di Ilsky, nel distretto di Seversky della regione russa di Krasnodar, rende noto l’agenzia Tass, precisando che le fiamme si sono sviluppate intorno alle tre di questa mattina in un’area di circa 400 metri quadrati. Non ci sono state vittime e le fiamme sono state spente. Sempre la scorsa notte, sarebbe stata colpita un’altra raffineria, nella regione di Rostov, sempre vicino al confine con l’Ucraina. Il governatore dell’oblast Vasilii Golubev ha dichiarato su Telegram che, anche in questo caso, l’incendio scaturito dall’esplosione è stato “immediatamente spento” e i danni alle infrastrutture sono stati “irrilevanti”. Dall’inizio della guerra, ci sono state numerose segnalazioni di incendi scoppiati in tutta la Russia e altri atti di sabotaggio che si ritiene siano stati compiuti dall’esercito ucraino o da gruppi partigiani locali.
Tajani, «passo avanti posizione Cina e India all’Onu»
“E’ un passo in avanti la posizione cinese ed indiana anche se poi si sono astenute sulla parte del preambolo pur votando il documento finale, comunque certamente mi auguro che si vada nella giusta direzione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a proposito del voto all’Onu di Cina e India con cui hanno riconosciuto che la guerra in Ucraina è nata da un’aggressione della Russia. “La Cina può svolgere un ruolo fondamentale per convincere la Russia a ritirarsi dall’Ucraina”, ha aggiunto Tajani, parlando con i giornalisti a margine della conferenza internazionale “The State of The Union” in corso all’Istituto Universitario Europeo di Fiesole.
Cina, «posizione su Ucraina non è cambiata dopo voto Onu»
La Cina ha detto che la sua posizione sulla guerra in Ucraina “non è cambiata” dopo il voto all’Onu del 26 aprile di sostegno alla risoluzione che descriveva il conflitto come “aggressione da parte della Federazione Russa”. La missione permanente cinese all’Onu, in una email al South China Morning Post (Scmp), ha chiarito che il voto era “sull’intero testo e non un’approvazione di quel paragrafo” specifico. “La posizione della Cina non è cambiata e il voto non ha nulla a che fare con la telefonata tra i capi due di stato” di Pechino e Kiev, Xi Jinping e Volodymyr Zelensky, avvenuta sempre il 26 aprile.
Mosca, «i Paesi Nato sono responsabili delle azioni di Kiev»
Stati Uniti, Gran Bretagna e i Paesi Nato in generale sono “i principali responsabili” delle azioni del governo di Kiev. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, dopo che ieri Mosca ha accusato l’Ucraina di avere attentato alla vita del presidente Vladimir Putin inviando due droni contro il Cremlino. Gli occidentali, scrive Zakharova su Telegram, “hanno distrutto il governo legittimo in Ucraina, messo al timone avventurieri e banditi, fornito loro denaro e armi, instillato un senso di assoluta permissività e impunità, fornito copertura politica e protezione militare”.
Mosca schiera 11 navi da guerra nel Mar Nero di cui 4 portamissili
La Russia ha schierato 11 navi da guerra nel Mar Nero, di cui 4 portamissili. Lo riporta su Facebook il comando operativo ucraino ’Sud’, precisando che i vettori missilistici possono contare su una dotazione totale di 32 razzi da crociera ’Calibre’
Zelensky incontra i premier Rutte e de Croo, poi il re olandese
L’addetto stampa del presidente ucraino Sergei Nikiforov ha reso noto che Volodymyr Zelensky, arrivato nella notte nei Paesi Bassi, oggi ha già incontrato il presidente del Senato Jan Braun e la presidente della Camera dei rappresentanti Vera Bergkamp. Seguiranno la visita alla Corte penale internazionale, un colloquio con il premier Mark Rutte e in formato trilaterale anche con il primo ministro belga Alexander de Croo. “Ci sarà anche un’udienza con il re Willem-Alexander e una visita alla base dell’aeronautica olandese”, ha aggiunto Nikiforov.
Fonti Difesa Gb: «Tutti sanno che Putin non sta al Cremlino»
“Lo sanno tutti che Putin non sta al Cremlino e non c’è nessun vantaggio per l’Ucraina nel colpirlo”. Lo sostiene un’importante fonte del ministero della Difesa britannica parlando con Sky news, riferendosi al drone che ieri è esploso sopra la cupola del Senato russo. “Tutto è possibile - afferma la fonte - ma non c’è alcun vantaggio per l’Ucraina nel farlo, non c’è alcun vantaggio militare, tutti sanno che Putin non rimane al Cremlino. Semmai l’episodio è a favore della Russia, che cerca così di ottenere sostegno contro l’Ucraina”.
Cina invita alla calma dopo attacco droni contro Cremlino
La Cina invita alla calma e alla moderazione dopo gli attacchi compiuti da droni contro il Cremlino, secondo quanto denunciato dalla Russia. La portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning ha affermato nel briefing quotidiano che la posizione di Pechino “sulla crisi ucraina è coerente e chiara: tutte le parti dovrebbero evitare di intraprendere qualsiasi azione che possa aggravare ulteriormente la situazione”.
Sui droni a Odessa scritte per Mosca e il Cremlino
“Per Mosca” e “Per il Cremlino ”: sono le scritte che si leggono sulla coda di due droni lanciati dall’esercito russo questa notte su Odessa, secondo alcune fotografie pubblicate su Facebook dal Comando operativo sud delle forze armate ucraine. “A Odessa di notte il nemico ha attaccato con 15 Shahed-131/136. Dodici sono stati distrutti dalla difesa aerea” e “tre hanno colpito i dormitori di un istituto scolastico di Odessa” ma “nessuno si è fatto male”, ha scritto il comando.
PER APPROFONDIRE / Drone sul Cremlino, come è stato possibile? Le ipotesi in campo
Sale a 23 il bilancio dei civili uccisi ieri a Kherson
È salito a 23 il bilancio dei civili rimasti uccisi ieri per i bombardamenti russi nella regione di Kherson, nel Sud dell’ Ucraina . I feriti sono 46, di cui due bambini, come riferisce Ukrinform citando il capo dell’amministrazione militare regionale Oleksandr Prokudin. L’esercito russo ha lanciato 98 attacchi contro la regione nelle ultime 24 ore: “Nell’ultima giornata il nemico ha lanciato 98 attacchi, sparando 539 proiettili di artiglieria pesante, Grad Mlrs, da carri armati, droni e aerei. Bombardata la città di Kherson 16 volte”, ha riferito Prokudin indicando che “la città di Kherson è stata colpita con particolare brutalità. Ottantadue proiettili hanno colpito la piazza Pryvokzalna, il territorio e i locali della stazione ferroviaria, una stazione di servizio, due stabilimenti commerciali, una fabbrica, un’azienda automobilistica, un passaggio a livello”.
Nella notte a Kiev l’attacco russo più intenso del 2023
“La scorsa notte Kiev ha subito l’attacco russo più intenso del 2023”, ha scritto su Telegram il capo dell’amministrazione militare della capitale ucraina Sergiy Popko. Lo Stato maggiore, nel report della mattina pubblicato su Facebook, ha reso noto che l’esercito russo ha lanciato nelle ultime 24 ore contro l’ Ucraina 68 attacchi aerei, 67 attacchi con lanciarazzi multipli, due missili: ci sono civili feriti, edifici residenziali e infrastrutture distrutti e danneggiati. Prese di mira le regioni settentrionali, centrali e meridionali dell’Ucraina, Secondo l’esercito ucraino, la probabilità di nuovi attacchi rimane alta.
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Russia, a fuoco serbatoio di stoccaggio in raffineria dopo attacco drone
Il serbatoio di stoccaggio dei prodotti petroliferi della raffineria di Ilskyn, nella parte meridionale della regione di Krasnodar, in Russia , è andato a fuoco in nottata a seguito dell’attacco di un drone non identificato. A renderlo noto è stata la Tass, citando il dipartimento regionale del ministero russo per le emergenze e precisando che l’incendio è stato domato poco dopo le 5 di questa mattina ora locale, due ore dopo l’intervento delle squadre di emergenza. Non ci sono stati feriti. Un altro serbatoio di stoccaggio di petrolio aveva preso fuoco nell’insediamento di Volna, nel territorio di Krasnodar, alle prime ore di ieri.
Reznikov: A Kiev non serve attaccare criminali guerra, se ne occuperà la Corte
“L’ Ucraina non ha bisogno di attaccare i criminali di guerra russi nelle loro residenze a Mosca: di loro si occuperà il Tribunale”: in un tweet postato questa mattina, il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, senza nominare direttamente Putin, fa riferimento all’attacco al Cremlino, di cui Mosca attribuisce la responsabilità a Kiev. “L’inevitabile residenza dei criminali di guerra russi è l’edificio in Pompstationsweg 32, 2597 JW all’Aja, nei Paesi Bassi”, scrive, postando la foto del centro di detenzione vicino l’Aja, città dove ha sede la Corte penale internazionale, che a marzo ha spiccato mandato di cattura per il presidente russo.
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Zelensky oggi in Olanda, interverrà all’Aja
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky , sarà oggi in Olanda. Ad annunciarlo è stato il ministero degli Esteri olandese, precisando che il capo dello stato ucraino interverrà all’Aja con un discorso dal titolo “Non c’è pace senza giustizia per l’Ucraina”. Ieri Zelensky aveva effettuato una visita non preannunciata in Finlandia.
Russia: Risponderemo ad attacco a Cremlino quando necessario
“La Russia risponderà all’atto terroristico dell’Ucraina sotto forma di un tentativo di attacco con un drone al Cremlino quando lo riterrà necessario”. Lo ha dichiarato l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov, le cui parole sono state riportate dall’agenzia Tass. “Cosa farebbero gli americani se un drone colpisse la Casa Bianca, il Campidoglio o il Pentagono? La risposta è ovvia per chiunque: la punizione sarebbe dura e inevitabile. La Russia risponderà a questo atto di terrorismo sconsiderato e arrogante”, ha aggiunto Antonov, sottolineando che Mosca “risponderà quando lo riterrà necessario, in base alle valutazioni della minaccia che Kiev ha creato per la leadership del nostro Paese”. Le osservazioni dei funzionari di Washington “sono sorprendentemente ciniche e assurde”, ha aggiunto inoltre Antonov.
PER APPROFONDIRE / Drone sul Cremlino, come è stato possibile? Le ipotesi in campo
A Odessa abbattuti 12 droni su 15, nessuna vittima
Le forze russe hanno lanciato durante la notte 15 droni su Odessa , 12 dei quali sono stati distrutti: lo ha reso noto sui Facebook il Comando Operativo Sud di Kiev aggiungendo che tre velivoli hanno colpito i dormitori d una scuola senza provocare feriti o vittime. Lo riporta Rbc-Ucraina.
“A Odessa di notte, il nemico ha inviato un attacco di 15 Shahed-131/136”, si legge nel rapporto: 12 droni nemici sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea e dai gruppi mobili di fuoco, mentre “tre droni hanno colpito i dormitori di una delle istituzioni scolastiche di Odessa. Un incendio è stato rapidamente spento. Nessun è rimasto ferito”. Il Comando ha pubblicato le immagini di alcuni resti dei droni con le scritte “Per Mosca” e “Per il Cremlino”.
Nella notte distrutti 18 droni russi su 24
La Russia ha lanciato nella notte 24 droni kamikaze sull’Ucraina, di cui 18 sono stati distrutti: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica delle Forze Armate di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. Gli attacchi, ha precisato l’Aeronautica, sono stati effettuati dalle direzioni settentrionale e meridionale e sono stati lanciati dalla regione di Bryansk e dalla costa orientale del Mar d’Azov.
Bombe russe su Ucraina dopo attacco al Cremlino
Mosca ha lanciato nella notte attacchi aerei su Kiev ed altre città ucraine, inclusa Odessa, senza provocare vittime. Esplosioni sono state udite anche a Zaporizhzhia, mentre allarmi aerei sono risuonati in 7 regioni. Kiev ha distrutto 18 droni su 24. Gli attacchi seguono l’esplosione - nella notte tra martedì e mercoledì, secondo il servizio stampa di Putin - di un drone sulla cupola del Cremlino .
Nelle immagini circolate su Telegram, un oggetto bianco precipita verso la cupola e poi esplode. Il video è accompagnato dalla didascalia ’Moment udara’, il momento dell’attacco. Frammenti del drone sarebbero stati trovati nel palazzo. Mosca annuncia ritorsioni: ’Volevano uccidere il presidente’. Kiev smentisce: ’Non c’entriamo, è una mossa russa per attaccare su larga scala’. Cautela Usa: ’Non possiamo confermare nulla e comunque prenderei tutto quello che arriva da Mosca con le pinze’, ha detto il segretario di Stato Blinken. Zelenski: ’Non attacchiamo Putin, lo lasciamo al tribunale’.
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