Ucraina ultime notizie. Onu, distruzione diga avrà conseguenze enormi
I punti chiave
- Zelensky, attacco diga è bomba ambientale di distruzione massa
- Russia a Onu, atto terroristico su diga dal regime di Kiev
- Onu, distruzione diga avrà conseguenze enormi
- Riunione urgente del Consiglio Onu sulla diga alle 22
- Diga, Zelensky convoca consiglio di Sicurezza
- Michel: «L’attacco alla diga è un crimine di guerra»
- Agenzia idroelettrica ucraina: centrale Kakhovka totalmente distrutta
- Agenzia ucraina Energoatom: danni alla diga mettono in pericolo la centrale di Zaporizhzhia, ma per ora la situazione è sotto controllo
- Kiev: «colpita la centrale idroelettrica di Kakhovka»
- Mosca, diga Nova Kakhovka semidistrutta da bombe ucraine
- Come era fatta la diga di Kakhovka
- Capo Wagner contro Mosca, il bilancio delle perdite ucraine è «fantasioso»
Zelensky, attacco diga è bomba ambientale di distruzione massa
«Il mondo intero saprà di questo crimine di guerra russo, il crimine dell’ecocidio. Questa deliberata distruzione della diga e di altre strutture HPP da parte degli occupanti russi è una bomba ambientale di distruzione di massa. Per il bene della propria sicurezza, il mondo dovrebbe ora dimostrare che la Russia non se la caverà con tanto terrore». Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel quotidiano messaggio alla popolazione. «Sono grato a tutti i leader e stati, tutte le nazioni e le organizzazioni internazionali che hanno sostenuto l’Ucraina e sono pronte ad aiutare il nostro popolo e i nostri sforzi di disoccupazione - ha detto -. Il Procuratore Generale ha già fatto appello all’Ufficio del Procuratore della Corte Penale Internazionale per coinvolgere la giustizia internazionale nelle indagini sull’esplosione della diga».
Grossi (Aiea), guiderò gruppo in prossima visita Zaporizhzhia
«Dopo gli sviluppi relativi alla distruzione della diga di Kakhovka, guiderò il prossimo turno della nostra Missione di supporto e assistenza alla centrale nucleare di Zaporizhzhya la prossima settimana con un team rinforzato». Lo ha scritto su twitter il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Mariano Grossi dopo aver sentito al telefono il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiugendo che si tratta di “un momento cruciale per la sicurezza nucleare”. In un intervento al board dell’Aiea Grossi aveva affermato: «Il mio viaggio alla ZNPP la prossima settimana era stato programmato e ora è indispensabile. Ci andrò».
Telefonata Zelensky-Grossi su centrale Zaporizhzhia
«In una telefonata, ho informato il Direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi sulle conseguenze su larga scala dell’atto terroristico russo alla diga di Kakhovka. Abbiamo discusso dei modi per ridurre al minimo i rischi per la sicurezza della Znpp. Abbiamo concordato la visita di Grossi in Ucraina». Lo riferisce il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Twitter, in seguito a una telefonata con il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Mariano Grossi.
Usa a Onu, diga è conseguenza tragica dell’invasione russa
Quanto è successo oggi è un’altra «conseguenza tragica» dell’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha detto il vice ambasciatore americano all’Onu, Robert A. Wood, durante la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza. La distruzione della diga «ha portato alluvioni devastanti con un impatto sulla vita e sui mezzi di sussistenza di decine di migliaia di ucraini lungo il fiume», ha aggiunto. «Voglio dire chiaramente che è stata la Russia a iniziare questa guerra e a occupare quest’area dell’Ucraina», ha sottolineato, ricordando che «gli attacchi deliberati su oggetti civili sono proibiti dalle leggi di guerra».
Russia a Onu, atto terroristico su diga dal regime di Kiev
«La distruzione della diga di Kakhovka da parte del regime di Kiev è stato un crimine impensabile che si può identificare come un atto terroristico». È l’accusa lanciata dall’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia, durante la riunione urgente del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina. «Abbiamo avvertito la comunità internazionale e la leadership Onu su questa minaccia», ha sottolineato, ribadendo che il regime di Kiev «con l’incoraggiamento dagli alleati occidentali ha deciso di portare avanti il suo piano terroristico».
Onu, distruzione diga avrà conseguenze enormi
«La gravità di questo episodio sarà comprensibile nei prossimi giorni, ma è già chiaro che avrà conseguenze enormi per migliaia di persone». Lo ha detto il capo degli Affari Umanitari dell’Onu, Martin Griffiths, alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza convocata in seguito alla distruzione della diga di Kakhovka, che è appena cominciata a Palazzo di Vetro.
«Siamo molto preoccupati anche dal rischio di contaminazione di mine con il movimento dell’acqua. La contaminazione delle mine riguarda il 30% del territorio ucraino e l’oblast di Kherson e’ una delle piu’ colpite», ha continuato il capo degli Affari Umanitari dell’Onu, Martin Griffiths, sottolineando che «non poter portare aiuti a migliaia di persone che hanno bisogno di assistenza potrebbero essere catastrofiche».
Diga Kakhovka, Kiev, «nessun problema a Zaporizhzhia se rispettate misure emergenza»
Eventuali problemi alla centrale di Zaporizhzhia dovuti al crollo della diga Kakhovka potranno essere evitati se “verranno prese le misure necessarie”. Lo ha dichiarato l’ispettorato statale per la regolamentazione nucleare dell’Ucraina. La centrale, la più grande d’Europa, utilizza l’acqua della diga che è crollata per raffreddare i suoi reattori nucleari. L’agenzia nucleare statale ucraina Energoatom aveva considerato il “possibile impatto di una diminuzione del livello dell’acqua nel bacino idrico di Kakhovka” prima del crollo della diga e aveva “approntato piani per fronteggiare una simile eventualità”, si legge nella dichiarazione dell’ispettorato. Se queste misure vengono attuate e tutte le unità della centrale elettrica vengono chiuse, la diminuzione del livello dell’acqua “non dovrebbe influire sulla sicurezza dalle radiazioni nucleari della centrale nucleare di Zaporizhzhia”.
Diga Kakhovskaya, Casa Bianca, ’potrebbero esserci molti morti’
L’amministrazione americana presume che “potrebbero esserci molti morti” dopo la distruzione della diga di Kakhovskaya. Gli Stati Uniti “non possono dire con certezza cosa sia successo”, ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, aggiungendo che ci sono stati “danni significativi causati da un’esplosione”. Gli Stati Uniti “non sono ancora giunti a una conclusione definitiva”, ha detto ancora Kirby. “Stiamo cercando di raccogliere informazioni, ma è abbastanza chiaro che la distruzione deliberata di infrastrutture civili non è consentita dalle leggi di guerra”. Le autorità ucraine, che controllano la riva destra superiore del Dnipro, nella regione di Kherson, finora non hanno riportato vittime. Mancano informazioni sulla situazione nei territori occupati.
Biden, non ce ne andremo e aiuteremo Kiev
“Non ce ne andremo. Aiuteremo l’Ucraina”. Così il presidente Joe Biden ha risposto a un giornalista che gli chiedeva un commento sul disastro della diga di Nova Kakhovka e su quale messaggio intedesse inviare alla Russia. Il presidente Usa sta ora presiedendo alla Casa Bianca una riunione del suo Gabinetto.
Meloni, è criminale danneggiare la diga Nova Kakhovka
“Esprimo a nome del Governo italiano grande vicinanza alle popolazioni ucraine colpite dal criminale danneggiamento della diga di Nova Kakhovka. L’Italia è con voi. Non ci rassegneremo mai a questo cinismo e a questo orrore”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Zelensky, attacco alla diga non influenzerà controffensiva
La distruzione della diga “non influenzerà e non cambia i piani della controffensiva”. Lo ha detto il presidente ucranino Vlodymir Zelensky. “L’esplosione della diga non ha influito sulla capacità dell’Ucraina di liberare i propri territori”, ha detto il leader ucraino su Telegram dopo un incontro con il suo staff. “Lo stato di prontezza (delle truppe) è massimo”, ha aggiunto.
Armi belghe in attacco a Belgorod, Mosca convoca ambasciatore
L’ambasciatore belga a Mosca Mark Mikhelson è stato convocato al ministero degli Esteri russo in relazione all’uso di armi di fabbricazione belga da parte di gruppi di sabotaggio che hanno effettuato attacchi terroristici sul territorio del Belgorod lo scorso 22 maggio”. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo su Telegram. Bruxelles ha sottolineato che le armi erano destinate esclusivamente all’uso delle forze armate ucraine per “proteggere il loro territorio e la loro popolazione”. Secondo le autorità belghe, ciò è esplicitamente indicato nei documenti di accompagnamento di ogni spedizione.
W.Post, Cia sapeva di piano Kiev per sabotare Nord Stream
Tre mesi prima del sabotaggio al Nord Stream nel Baltico, l’amministrazione Biden aveva saputo da un stretto alleato che i militari ucraini avevano pianificato un attacco segreto al gasdotto sottomarino, affidato ad un piccolo gruppo di sommozzatori che rispondevano direttamente al comandante in capo delle forze ucraine. Lo scrive il Washington Post, affermando che i dettagli del piano, raccolti da un servizio d’intelligence europeo, erano stati condivisi con la Cia nel giugno 2022. Il rapporto d’intelligence era stato diffuso sulla piattaforma Discord, probabilmente dall’ex membro della Guardia nazionale Jack Teixeira, poi incriminato per la diffusione di documenti top secret. Il Washington post ha ottenuto il rapporto da uno degli amici online di Teixeira
Israele condanna attacco alla diga
“Israele è sconvolto per i gravi danni causati alla diga” di Kakohva, in Ucraina. Lo ha affermato in un comunicato il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Lior Hayat. “Migliaia di persone innocenti sono adesso esposte ad un pericolo a causa di quella terribile distruzione”. “Il danneggiamento intenzionale di infrastrutture e di persone - ha proseguito Hayat - deve essere condannato dall’intera comunità internazionale”. “I nostri pensieri e le nostre preghiere - ha concluso - vanno al popolo ucraino in questa ora così grave”.
Casa Bianca, monitoriamo incidente diga presto per dire cosa è accaduto
La Casa Bianca sta “monitorando da vicino” la distruzione della diga Nova Kakhovka in Ucraina. Lo ha riferito il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, riferendo che ci sono “vittime”, ma che al momento “non è possibile quantificarle”. Gli Usa stanno anche verificando le notizie che indicherebbero una responsabilità russa nella distruzione della diga, ma al momento “non possiamo dire cosa è accaduto”, ha riferito Kirby, né è possibile stabilire l’impatto che l’incidente avrà sul “campo di battaglia”.
Helsinki espelle nove dipendenti dell’ambasciata russa
La Finlandia espellerà nove dipendenti dell’ambasciata russa da Helsinki, con l’accusa di attività di intelligence. Lo ha dichiarato il governo finlandese, aggiungendo che “il ministero degli Esteri ne informerà l’ambasciatore russo”. In precedenza, il ministero degli Esteri russo aveva riferito all’ambasciatore finlandese Antti Helanterya a Mosca della riduzione della presenza consolare finlandese a Mosca.
Berlino prepara aiuti per regione colpita da attacco a diga
La Germania è pronta a fornire aiuto alla popolazione della regione colpita dopo l’attacco alla diga di Kakhovka in Ucraina. “Saremo al fianco dell’Ucraina per affrontare questa catastrofe nel bel mezzo della criminale guerra di aggressione guidata da Putin”, ha scritto su Twitter la minsitra dell’Interno tedesca, Nancy Faeser. “Soprattutto, vogliamo aiutare e poterci prendere cura delle persone evacuate”, ha scritto ancora Faser, spiegando che il Thv, l’organizzazione per le situazioni d’emergenza tedesca, sta “già preparando a ritmo sostenuto le consegne di aiuti tedeschi per la regione colpita”. “Faremo arrivare i nostri rifornimenti di soccorso il prima possibile”, ha assicurato la ministra tedesca. “Distruggere le infrastrutture civili, privare le persone dei loro mezzi di sussistenza, distruggere la terra e la natura: tutto questo mostra ancora una volta un’incredibile brutalità”, ha aggiunto Faeser.
Riunione urgente del Consiglio Onu sulla diga alle 22
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu terrà una riunione urgente sulla situazione presso la centrale idroelettrica di Kakhovka dopo la distruzione della diga oggi alle 16 locali, le 22 italiane. Lo conferma all’ANSA la missione degli Emirati Arabi Uniti all’Onu, presidente di turno del Consiglio di Sicurezza. L’incontro è stato chiesto sia dall’Ucraina (sostenuta dagli Stati Uniti) che dalla Russia.
«Usa avevano il piano di Kiev per sabotare il Nord Stream»
La Cia, nel giugno del 2022, tre mesi prima dell’esplosione del settembre dello stesso anno, è venuta a conoscenza di un piano dettagliato dell’Ucraina per sabotare il Nord Stream tramite un piccolo gruppo di subacquei. Lo riporta il Washington Post, sottolineando che i dettagli del piano sono stati raccolti dal servizio di intelligence europea e condivisi con l’agenzia Usa.
Ue in contatto con Kiev e Aie, no pericolo immediato centrale Zaporizhzhia
La commissaria Ue all’energia Kadri Simson e il ministro per l’energia ucraino, German Galushenko hanno convocato con urgenza una riunione ministeriale del Consiglio consultivo per l’Ucraina dopo l’attacco alla diga di Kakhova. Simson ha indicato che secondo le informazioni ucraine «la rottura della diga non rappresenta un pericolo immediato per la centrale di Zaporizhzhia perchè l’acqua di raffreddamento della centrale viene fornita da un laghetto che si trova accanto”. La Commissione in ogni caso “continua a monitorare la situazione in contatto con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica e le controparti ucraine”.
Milley, combattimenti aumentati ma battaglia sarà lunga
I combattimenti in Ucraina sono “aumentati”, ma è presto per attribuire un significato definitivo a quanto accade ogni giorno. E’ l’analisi tracciata dal generale Mark Milley, capo degli Stati maggiori riuniti Usa, in un’intervista all’Associated Press. “Come nella battaglia di Normandia o qualsiasi altra grande battaglia, la guerra è un dare e avere”, ha detto Milley parlando dalla Normandia, dove si trova per le commemorazioni del D-Day. “Ci saranno giorni nei quali vedremo molta attività e giorni nei quali ne vedremo poca. Ci saranno azioni offensive e azioni difensive” per “un considerevole lasso di tempo”, ha affermato il generale Usa.
Mosca, chiediamo riunione urgente Consiglio sicurezza Onu
La Russia chiede una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in relazione alla distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka. Lo ha affermato il rappresentante permanente russo all’Onu, Vasily Nebenzya.
Lo riporta Ria Novosti. “Convocheremo una riunione. È urgente”, ha detto, rispondendo alla domanda se la delegazione russa avesse in programma una riunione del genere. “Non conosco il momento esatto”, ha però aggiunto.
Mosca, «atto terroristico Kiev per fermare nostre truppe»
Kiev ha commesso “un atto di terrorismo” attaccando la diga di Kakhovka e provocando inondazioni con lo scopo di “impedire le operazioni offensive dell’esercito russo” sul fronte di Kherson. Lo ha detto il ministro della Difesa di Mosca, Serghei Shoigu, accusando gli ucraini di avere anche aumentato lo scarico delle acque da una diga a monte, quella di Dnipro, per rendere più gravi le inondazioni. “Questo fatto - ha affermato Shoigu - mostra un sabotaggio su vasta scala pianificato in anticipo dal regime di Kiev”.
Riunione urgente Ue-Kiev, «Zaporizhzhia per ora non a rischio»
La commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson e il ministro per l’Energia ucraino, German Galushenko, hanno convocato una “riunione urgente”, a livello ministeriale, del Consiglio Consultivo per l’Ucraina dopo l’attacco alla diga di Kakhova. “Galushenko ci ha informato della situazione, in particolare per quanto riguarda la sicurezza nucleare della centrale nucleare di Zaporizhzhia. L’attuale rottura della diga non rappresenta un pericolo immediato per la centrale di Zaporizhzhia, in quanto l’acqua di raffreddamento della centrale viene fornita da un laghetto in funzione accanto alla struttura. Continuiamo a monitorare da vicino la situazione in contatto con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) e con le nostre controparti ucraine”, ha scritto Simson in un tweet.
«Zuppi rientra a Roma, sulla visita a Mosca rifletterà col Papa»
Il nunzio apostolico in Ucraina, Visvaldas Kulbokas, confermando che stasera l’inviato di pace Zuppi tornerà a Roma, ha detto che le prossime tappe, compresa la possibile visita a Mosca, è un “qualcosa su bisognerà riflettere”. “Il cardinale Zuppi parlerà con il Santo Padre e lì vedrà quale possono essere i passi successivi. Nessuno sa, nè il cardinale né altri, bisogna riflettere su quali siano le possibilità”, ha sottolineato il nunzio parlando con i giornalisti.
Shoigu, «controffensiva Kiev lanciata da 3 giorni senza risultati»
Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha affermato che le forze armate dell’Ucraina stanno cercando di passare all’offensiva da tre giorni in varie direzioni, ma senza successo. “In soli tre giorni di ostilità in tutte le direzioni - ha aggiunto - le perdite delle forze armate ucraine ammontano a 3.715 militari, 52 carri armati, 207 veicoli corazzati da combattimento, 134 veicoli, cinque aerei, 2 elicotteri, 48 pezzi di artiglieria da campo e 53 veicoli aerei senza equipaggio”. Secondo Shoigu, il 4 giugno, Kiev ha tentato un’offensiva in cinque direzioni con la 23a e la 31a brigata meccanizzata delle sue forze armate. “Il nemico - ha aggiunto - ha subito perdite significative: 300 militari, 16 carri armati, 26 veicoli corazzati da combattimento, 14 veicoli”. “Il 5 giugno, il regime di Kiev ha tentato un’offensiva in sette direzioni con le forze di cinque brigate. È stato fermato, ha subito perdite ancora più significative: più di 1.600 militari, 28 carri armati, inclusi otto Leopard e tre carri armati AMX-10, 136 unità di altra tecnologia militare, di cui 79 straniere. I tentativi di attacco sono stati sventati, il nemico è stato fermato, i soldati e gli ufficiali russi hanno mostrato coraggio ed eroismo in battaglia”.
Berlino, guerra della Russia responsabile per catastrofe diga
“C’è un solo responsabile di questo disastro ambientale causato dall’uomo: la criminale guerra d’aggressione della Russia contro l’Ucraina”. Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, durante il suo viaggio in America Latina, in merito all’attacco contro la diga di Kachowka. Con questo attacco una diga civile nei pressi di una centrale nucleare viene “utilizzata come arma da guerra” e la vita delle persone nella zona viene messa “in grave pericolo”, ha affermato Baerbock, assicurando che il governo tedesco sta lavorando “a pieno ritmo” per avere un quadro preciso della situazione. Ciò avverrà in stretto coordinamento con l’Ucraina, gli altri Paesi del G7 e l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).
Mosca, «in 3 giorni uccisi 3.700 ucraini, 71 morti russi»
Mosca assicura che anche i nuovi tentativi di controffensiva ucraina sono falliti. “Il regime di Kiev il 5 giugno ha provato un avanzamento in sette direzioni con cinque brigate dell’esercito ma è stato fermato e ha subito pesanti perdite, 1.600 soldati”, ha riferito il ministro della Difesa Serghei Shoigu, riporta la Tass. Il giorno prima, “due brigate ucraine hanno tentato l’offensiva in cinque direzioni ma sono state respinte ed hanno perso 300 militari”, ha aggiunto. “In tre giorni gli ucraini hanno perso oltre 3.700 militari e 52 tank in tutte le direzioni”, il suo bilancio. Mentre i soldati russi uccisi sono “71”.
Nunzio apostolico Kiev, incontro Zuppi-Zelensky importante
“Sincero, cordiale e importante”. Così il nunzio apostolico a Kiev, Visvaldas Kulbokas, ha commentato l’incontro avvenuto oggi nella capitale ucraina tra l’inviato del Papa, il cardinale Matteo Zuppi, e il presidente ucraino Volodymir Zelensky. “Il cardinale è stato molto grato per l’attenzione e per un colloquio importante volto a cogliere il pensiero e le riflessioni sulla situazione” politica e sulle possibilità umanitarie in Ucraina, “sulle quali dovrà poi riflettere insieme al Santo Padre”, ha detto monsignor Kulbokas ai giornalisti - tra cui l’ANSA - presenti davanti alla nunziatura di Kiev dove ha soggiornato Zuppi.
Canali Z russi accusano Kiev, «distruzione diga è diversione o mossa tattica contro difese»
I blogger ultra nazionalisti russi puntano compatti, con una unica eccezione, il dito contro l’Ucraina per l’esplosione della diga di Kakhovka. Si è trattato di una manovra di diversione, da parte delle forze di Kiev, o una azione tattica per disperdere le difese russe sulla riva del Dnipro in vista della contro offensiva. Il più vocale fra loro, Igor Girkin, che pure in passato non ha risparmiato critiche alle forze russe, ha scritto sul suo canale Telegram che la rottura della diga “sciacqua via le nostre forze sulla riva est del Dnipro, sotto Nova Kakhovka e le nostre fortificazioni difensive, tutti i campi minati, e i magazzini con munizioni saranno inondati”. I canali Z sono quindi tutti concordi nel sostenere la tesi del Cremlino: “è stato un atto di sabotaggio deliberato da parte ucraina”. Unica voce fuori dal coro è Egor Guzenko che ricorda di aver previsto molte volte che la diga sarebbe stato l’obiettivo di un attacco. “Non dirò chi lo ha fatto. Dal punto di vista tattico gli ucraini possono dimenticarsi di una offensiva nella direzione di Kherson. Se l’evacuazione delle forze russe militari russe procede bene e senza perdite, possiamo far saltare tutte le dannate dighe del Dnipro se ci serve”, ha scritto.
Kiev, attacco a diga non ci impedirà di avanzare
L’attacco alla diga di Kakhovka non fermerà l’avanzata delle truppe ucraine. Lo ha assicurato il comandante delle forze congiunte dell’Ucraina, Serhiy Naiev, partecipando a un evento in occasione della Giornata dei giornalisti. Lo riporta Ukrinform. “Il comando militare tiene pienamente conto dell’infida azione nemica. Questa non dovrebbe impedire la nostra avanzata lungo le direzioni dove potrebbero esserci allagamenti”, ha spiegato.
Kiev, «russi bombardano aree dove è in corso evacuazione»
Kiev accusa i russi di bombardare le aree nel sud dell’oblast di Kherson dove sono in corso evacuazioni di civili a causa della rottura della diga di Kakhovka. “I militari russi continuano a bombardare i territori dove sono in corso le misure di evacuazione. Un’ora fa, due poliziotti sono stati feriti nell’area. Al momento i bombardamenti continuano”, ha detto il ministro ucraino dell’Interno, Ihor Klymenko, alla televisione ucraina, secondo quanto riferisce il Guardian. Kiev accusa Mosca di aver fatto saltare deliberatamente la diga.
Servizi Mosca, «Kiev pianifica attentati con bombe sporche»
I servizi segreti militari ucraini hanno pianificato “attacchi terroristici” in Russia anche con l’uso di cosiddette “bombe sporche”, che con la loro esplosione disperdono materiale radioattivo. Lo afferma il servizio d’intelligence interno russo (Fsb), citato dalle agenzie di Mosca. In un comunicato l’Fsb rende noto di essere venuto a conoscenza del piano durante le indagini su un tentativo di sabotaggio il mese scorso contro la base aerea di Severny, nella regione di Ivanovo. Nella nota si afferma che il capo dell’intelligence militare ucraina, Kirill Budanov, ha ordinato la creazione di una nuova unità, la numero 3449, denominata in codice ’Legione’, incaricata di utilizzare aerei leggeri per compiere atti di sabotaggio in Russia. Tra i suoi compiti vi sarebbe quello di trasportare e piazzare “bombe sporche” a tempo che servirebbero a distruggere obiettivi quali centrali per la produzione di energia e per il riscaldamento e a rendere l’ambiente inabitabile per un lungo periodo di tempo.
Ue: pronti a fornire aiuti immediati dopo attacco a diga
«Restiamo in contatto con le autorità ucraine per garantire l’assistenza immediata dell’Ue. Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze della Commissione europea (ERCC) sta monitorando attivamente la situazione ed è in stretto contatto con il Servizio di emergenza dello Stato ucraino. L’Ucraina può richiedere assistenza nell’ambito del Meccanismo di protezione civile dell’Ue (UCPM): siamo pronti a rispondere a qualsiasi necessità immediata, compresi cibo e acqua potabile». Così in una nota Josep Borrell e il Commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarčič.
Nella notte intercettati 35 razzi, molti diretti verso Kiev
L’Ucraina ha respinto l’ennesimo attacco missilistico notturno della Russia con le autorità che affermano di aver intercettato e distrutto tutti i 35 razzi lanciati, la maggior parte diretti verso Kiev. Secondo i militari - riporta il Kyiv Post - i russi hanno attaccato di nuovo dalla zona del Mar Caspio con sei bombardieri strategici Tu-95. Le sirene dei raid aerei hanno suonato nella capitale poco prima dell’una di notte.
Unicef: aperto in stazione Kiev il più grande spazio sicuro per bambini
Le Ferrovie ucraine (Ukrzaliznytsia) e l'UNICEF hanno aperto il più grande spazio sicuro per bambini alla stazione centrale di Kiev, dove i piccoli e i loro genitori possono riposare, fare giochi educativi e ricevere assistenza sanitaria e servizi di salute mentale.
Con un’area di 700 metri quadrati, il nuovo Spilno Child Spot è il più grande mai aperto finora, con altri punti aperti a Kharkiv e Leopoli. Presenta diverse sezioni: un’area sportiva e di gioco creata dal Movimento JuniorS Healthy Youth, un angolo di calcio dell’FC Lokomotiv e un museo della scienza con reperti ferroviari dell’Accademia minore delle scienze dell’Ucraina. Nel centro Spilno saranno presenti animatori professionisti e psicologi dell’UNICEF.
Oltre mille persone evacuate da aree allagate a Kherson
Oltre 1000 persone sono state evacuate dalle aree allagate nella regione ucraina annessa di Kherson, dopo l’attacco alla diga di Kakhovka. Lo riporta Ukrinform. Secondo i dipendenti del servizio di emergenza statale, la polizia e i volontari hanno evacuato più di 650 persone, mentre 420 hanno lasciato in autonomia le zone allagate. I residenti della regione di Kherson che sono stati evacuati riceveranno un riparo gratuito, ha fatto sapere il ministero del Reinserimento dei territori temporaneamente occupati.
Sánchez: «Solidarietà all’Ucraina per l’attacco alla diga»
Il governo spagnolo esprime la propria «solidarietà con il popolo ucraino per la distruzione della diga di Nova Kakhovka»: è quanto scritto su Twitter dal premier uscente Pedro Sánchez.
«Condanniamo la distruzione di infrastrutture civili, contraria al diritto internazionale umanitario. La Spagna sarà sempre a fianco dell’Ucraina di fronte alla brutale aggressione russa», aggiunge il messaggio di Sánchez.
Metsola: «Distruzione della diga è crimine contro l’umanità»
«Sono i bambini, le donne e gli uomini dell’Ucraina che soffrono le terribili conseguenze della distruzione della diga della centrale idroelettrica di Nova Kakhova. Questo è un atto contro l’umanità, un crimine di guerra che non possiamo lasciare senza risposte. Oggi, più che mai, l’Ucraina necessita del nostro aiuto».
Lo scrive in un tweet la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.
Cremlino: attacco Kiev a diga per togliere acqua a Crimea
Un attacco dell’Ucraina per privare di acqua la Crimea. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha descritto il crollo della diga di Novaya Kakhova.
Privare di acqua la Crimea è «uno degli obiettivi» dell’atto di «sabotaggio» compiuto dall’Ucraina alla diga di Novaya Kakhovka, ha affermato Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti. “Il livello dell’acqua nel bacino sta scendendo e, di conseguenza, la fornitura di acqua al canale è ridotto, è fortemente ridotto”, ha sottolineato il portavoce, riferendosi al canale che dalla diga porta acqua verso la penisola annessa alla Federazione russa nel 2014.
Ue: «Attacco brutale alla diga è una nuova escalation»
La distruzione della diga di Kakhovka «è l’ennesimo attacco brutale». «L’Unione Europea condanna fermamente questo attacco orribile e barbaro contro un pezzo così cruciale dell’infrastruttura con terribili conseguenze umanitarie e ambientali».
È «un nuovo segnale di escalation, che porta la natura orribile e barbara dell’aggressione russa contro l’Ucraina a livelli senza precedenti». Lo ha detto il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell’Ue, Peter Stano, nel corso del briefing quotidiano della Commissione europea.
Cardinale Zuppi ricevuto da presidente Zelensky
Il cardinale Matteo Zuppi è stato ricevuto dal presidente Ucraino Volodymir Zelensky. Come riporta il quotidiano dei vescovi Avvenire l’incontro sarebbe stato molto cordiale. Oggetto dell’appuntamento tra i due alcuni punti chiave per un dialogo stabile e concreto. Il cardinale Zuppi, inviato dal Papa come unico interlocutore per Russia e Ucraina, è a Kiev da ieri e dovrebbe rientrare in Italia questa sera.Kiev: 80 villaggi a rischio allagamento dopo attacco a diga
«Questa notte le truppe russe hanno fatto saltare in aria la diga Kakhova. Ottanta villaggi rischiano di essere allagati». Così su Telegram il premier ucraino, Denys Shmyhal.
«Siamo impegnati nell’evacuazione dei residenti delle aree allagate. Sono attualmente in corso misure di evacuazione dal microdistretto di Ostriv a Kherson. Sono stati formati treni di evacuazione per Mykolaiv. Valutiamo le conseguenze per l’ambiente e la minaccia per la centrale nucleare di Zaporizhzhia», prosegue Shmyhal, secondo cui «la distruzione della diga è un atto terroristico da parte della Russia, che ne ha la piena responsabilità».
Stoltenberg su diga Kakhovka: «Atto atroce»
«Un atto atroce». In questi termini il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha condannato l’attacco alla diga Nova Kakhovka, vicino Kherson. «La distruzione della diga Kakhovka mette a rischio migliaia di civili», ha scritto il segretario generale della Nato in un tweet. E l’esplosione «ha causato gravi danni ambientali». L’incidente «dimostra ancora una volta la brutalità della guerra russa in Ucraina».
Belgorod sotto attacco, residenti nei rifugi
La regione russa di Belgorod, al confine con l’Ucraina, è sotto attacco. Lo hanno riferito le autorità locali sui social media, dove hanno avvertito le persone residenti nel distretto di Shebekino di mettersi al riparo nelle cantine. Mosca ha accusato l’Ucraina delle incursioni, ma Kiev ha preso le distanze dagli attacchi e due gruppi di militanti russi filo-ucraini ne rivendicano la responsabilità.
Johansson: 16 mln profughi entrati in Ue, 4 mln sono rimasti
«Abbiamo accolto tanti rifugiati dall’Ucraina: 16 milioni di ucraini sono entrati nell’Unione europea, 11 milioni sono tornati indietro, 1 milione è andato in altri paesi, principalmente Canada, Regno Unito e Stati Uniti, e 4 milioni sono rimasti nell’Unione europea. E la situazione è stabile da più di un anno». Lo ha detto la commissaria Ue agli Affari interni, Ylva Johansson, in un punto stampa nella sede della Commissione sulla situazione dei profughi ucraini. «Ci aspettavamo che arrivassero più persone durante l’inverno, quando la Russia ha distrutto in modo aggressivo l’approvvigionamento idrico e l’elettricità, ma ciò non si è concretizzato - ha precisato -. È stato anche un momento unico perché per la prima volta in assoluto abbiamo attivato la direttiva sulla protezione temporanea che esiste da 20 anni e che non è mai utilizzata prima».
Kiev, attacco a centrale duro colpo per sicurezza alimentare
L’attacco alla centrale idroelettrica di Kakhovska «da parte dei russi è un duro colpo per la sicurezza alimentare globale, che il nemico vuole minare, perché questo disastro interesserà il sistema di irrigazione nel sud dell’Ucraina»: lo scrive su Telegram il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak.
Aiea: no rischi per centrale Zaporizhzhia dopo attacco a diga
“L’agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) è a conoscenza della segnalazioni sui danni alla diga di Kakhovka in Ucraina”. Lo scrive l’agenzia sul suo profilo Twitter, aggiungendo che “gli esperti dell’Aiea presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia stanno monitorando da vicino la situazione; non c’è nessun rischio immediato per la sicurezza nucleare nell’impianto”. In precedenza l’Aiea aveva inviato i suoi esperti a Zaporizhzhia per verificare le condizioni dell’impianto.
Kiev: russi hanno provocato esplosione in sala macchine diga
Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha affermato che la diga di Novaya Kakhovpka è stata danneggiata da un’esplosione provocata nella sala macchine dalla 205ma Brigata motorizzata dell’esercito russo con lo scopo di creare inondazioni che blocchino la controffensiva di Kiev. Podolyak parlava in un’intervista su un canale Youtube. In un tweet il consigliere presidenziale ribadisce che scopo dell’operazione è «creare ostacoli insormontabili» all’avanzata delle truppe ucraine. Secondo Podolyak si tratta di «un altro crimine premeditato» di Mosca e la Russia «deve essere immediatamente riconosciuta come un Paese terrorista, con tutte le dure conseguenze legali».
Mosca, diga Nova Kakhovka colpita da truppe Kiev
La centrale idroelettrica di Shandors di Nova Kakhovka, nella regione di Kherson, è stata danneggiata dai bombardamenti delle truppe ucraine. Lo ha detto ai giornalisti il capo dell’amministrazione di Nova Kakhovka, Vladimir Leontyev. Lo riporta Interfax. «Verso le due del mattino (l’una in Italia), sono stati effettuati numerosi numerosi attacchi alla centrale idroelettrica di Kakhova, distruggendone le valvole. Di conseguenza, l’acqua del bacino di Kakhovka ha iniziato a essere scaricata a valle in modo incontrollato», ha spiegato. L’amministrazione comunale della città, su Telegram, ha poi riferito che una parte di Nova Kakhovka è stato interrotto il servizio elettrico «per motivi di sicurezza».
Kiev, cresce il rischio disastro nucleare a Zaporizhzhia
Il pericolo di un “disastro nucleare” alla centrale di Zaporizhzhia “aumenta rapidamente”: lo afferma Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente ucraino Zelensky. “Il mondo è di nuovo sull’orlo di un disastro nucleare, perché la centrale nucleare di Zaporizhzhia ha perso la sua fonte di raffreddamento. E questo pericolo sta aumentando rapidamente”, ha dichiarato Podolyak in un messaggio ai media.
Kiev, la centrale idroelettrica è completamente distrutta
La centrale idroelettrica di Kakhovka è stata completamente distrutta «a seguito dell’esplosione della sala macchine dall’interno» e non è riparabile: lo riferisce l’emittente statale ucraina Suspilne, che cita la società statale Ukrhydroenergo. L’operatore gestisce numerose centrali idroelettriche lungo i fiumi Dnipro e Dniester.
Aiea: «Monitoriamo situazione, non c’è immediato rischio a Zaporizhzhia»
Dopo la distruzione della vicina diga di Nova Kakhokva, non c’è «un immediato rischio per la sicurezza nucleare» alla centrale di Zaporizhzhia. È quanto rende noto l’Agenzia atomica internazionale, sottolineando che i suoi esperti stanno «monitorando con attenzione la situazione». La diga assicura il rifornimento idrico a gran parte dell’Ucraina meridionale, compresa la centrale nucleare di Zaporizhzhia. In precedenza l’agenzia nucleare ucraina, Energoatom, aveva ricordato come la distruzione della diga potrebbe avere conseguenze negative per la centrale, aggiungendo che comunque la situazione è sotto controllo. «L’acqua del bacino di Kakhovka è necessaria all’impianto per i condensatori delle turbine ed i sistemi di sicurezza» hanno spiegato da Energoatom, assicurando che al momento la riserva per il sistema di raffreddamento «è pieno» e «il livello dell’acqua è di 16,6 metri, che è sufficiente alle necessità dell’impianto».
Kiev: «Fino a 80 insediamenti a rischio di inondazioni»
«Fino a 80 insediamenti rischiano di essere inondati» a causa dell’attacco alla centrale idroelettrica di Kakhovka da parte dei russi: «Siamo impegnati nell’evacuazione dei residenti delle aree inondate». Lo afferma su Telegram il premier ucraino Denys Shmyhal.
Michel: «L’attacco alla diga è un crimine di guerra»
«Sono sconvolto dall’attacco senza precedenti della diga Nova Kakhovka. La distruzione delle infrastrutture civili si qualifica chiaramente come un crimine di guerra, e faremo in modo che la Russia e i suoi alleati ne paghino le conseguenze». Così via Twitter il presidente del Consiglio Ue Charles Michel. «Solleverò la questione a giugno al Consiglio Ue e proporrò maggiore assistenza alle aree allagate. Il mio pensiero va a tutte le famiglie in Ucraina colpite da questa catastrofe», prosegue Michel.
Come era fatta la diga di Kakhovka
Costruita nel 1956 a 30 chilometri ad est da Kherson, la diga di Nova Kakhovka sul fiume Dnieper è alta 30 metri e larga diverse centinaia e il suo bacino conteneva circa 18 km cubici di acqua. Il suo danneggiamento ed eventuale distruzione, per i quali Kiev e Mosca si stanno accusando a vicenda, potrebbe quindi provocare l’inondazione dell’area circostante, compresa Kherson, che gli ucraini hanno riconquistato alla fine del 2022.
La diga e il suo bacino garantiscono il rifornimento idrico alla Crimea, annessa alla Russia dal 2014, ed alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, oltre ad alimentare la centrale idroelettrica di Kakhovka. Di grande importanza anche strategica, la diga è stata occupata dai russi subito dopo l’inizio dell’invasione e da allora è controllata da loro.
Kuleba: «Distruzione diga è un crimine orribile»
«La distruzione da parte dei russi della diga di Kakhova è probabilmente il più grande disastro tecnologico degli ultimi decenni in Europa e mette migliaia di civili a rischio». È quanto scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, sottolineando che questo è «un crimine orribile: l’unico modo per fermare la Russia, il più grande terrorista del 21esimo secolo, è cacciarla dall’Ucraina».
Agenzia idroelettrica ucraina: centrale Kakhovka totalmente distrutta
Secondo una dichiarazione dell’Agenzia idroelettrica statale ucraina, la centrale idroelettrica alimentata dalla diga di Kakhovka sarebbe stata «totalmente distrutta» dopo una esplosione nella sala delle turbine. La centrale, continua l’Agenzia, non potrà essere ripristinata.
Kiev: «16.000 persone in zona critica, evacuazione in corso»
A causa del bombardamento alla diga e alle conseguenti esplosioni alla centrale idroelettrica di Kakhovka, 16.000 persone si trovano in una “zona critica” sulla riva destra del fiume Dnipro ed è in corso un’evacuazione: lo ha affermato su Telethon il capo del dipartimento di polizia di Kherson, Alexander Prokudin, come riporta Rbc-Ucraina.
Agenzia di stampa russa: 22mila persone a rischio inondazioni dopo i danni alla diga
Secondo l’agenzia di stampa statale russa Ria, 22.000 persone che vivono in 14 insediamenti nella regione meridionale di Kherson in Ucraina sono a rischio di inondazioni dopo l’esplosione della diga Nova Kakhovka. Lo ha affermato il capo della regione insediato a Mosca, riportato dall’agenzia.
Diga Nova Khakovka necessaria a russi per acqua a Crimea
La diga di Nova Khakovka, in Ucraina, controllata dai russi, che secondo le autorità locali è stata danneggiata oggi da un bombardamento ucraino, è un impianto strategico per il rifornimento di acqua alla Crimea, annessa alla Russia. Il capo della locale amministrazione filorussa, Vladimir Leontiev, citato dall’agenzia Ria Novosti, ha tuttavia detto che le forniture idriche alla penisola non dovrebbero essere interrotte.
Kiev: «Sono stati i russi a far saltare la diga, è ecocidio»
La diga di Nova Kakhova, nella zona controllata dagli ucraini della regione di Kherson, è stata fatta saltare dai russi. Lo dichiara oggi il comando meridionale delle forze ucraina. E il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, accusa Mosca di «ecocidio», affermando che le autorità regionali e nazionali stanno lavorando per assicurare la popolazioni locali dal rischio delle inondazioni.
Zelensky, «I terroristi russi vanno scacciati dal Paese»
«Terroristi russi. La distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka conferma per il mondo intero che devono essere scacciati da ogni angolo della terra ucraina. A loro non dovrebbe essere lasciato un solo metro, perché usano ogni metro per il terrore. Solo la vittoria dell’Ucraina restituirà la sicurezza. E questa vittoria arriverà. I terroristi non potranno fermare l’Ucraina con acqua, missili o altro. Tutti i servizi funzionano. Ho convocato il Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale. Si prega di diffondere solo informazioni ufficiali e verificate»: lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Agenzia ucraina Energoatom: danni alla diga mettono in pericolo la centrale di Zaporizhzhia, ma per ora la situazione è sotto controllo
Il danneggiamento della diga di Kakhovka da parte delle forze russe nel sud dell’Ucraina rappresenta una minaccia per la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ma la situazione nella struttura è sotto controllo. Lo ha detto martedì l’agenzia statale per l’energia atomica dell’Ucraina. «L’acqua del bacino idrico di Kakhovka è necessaria affinché la stazione riceva energia per i condensatori delle turbine e i sistemi di sicurezza», ha affermato Energoatom in una dichiarazione su Telegram.
«In questo momento lo stagno di raffreddamento della stazione è pieno: alle 8:00, il livello dell’acqua è di 16,6 metri, il che è sufficiente per le esigenze della stazione”.“Attualmente, la situazione è sotto controllo, il personale ucraino sta monitorando tutti gli indicatori”, ha affermato.
Amministrazione locale, diga Nova Kakhovka non è crollata
Alcuni meccanismi della diga di Nova Kakhovka, controllata dai russi, sono stati danneggiati per «un bombardamento ucraino» e c’è stato un innalzamento di 2,5 metri del livello dell’acqua nel bacino, ma la diga stessa «non è stata distrutta» (cfr la foto pubblicata sotto, ndr) e «non ci sarà una catastrofe». Lo ha detto il capo dell’amministrazione locale filorussa, Vladimir Leontyev, citato dall’agenzia Ria Novosti. Leontyev ha tuttavia aggiunto che potrebbe rendersi necessaria l’evacuazione di circa 300 case a valle, nelle località di Korsunki e Dnepryan.
Diga, Zelensky convoca consiglio di Sicurezza
Volodymyr Zelensky ha convocato una riunione di emergenza del consiglio di Sicurezza nazionale per la diga di Kakhova che, secondo quanto denunciato da Kiev, è stata fatta saltare dai russi. Intanto Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino, ha annunciato su Telegram che sono state ordinate le evacuazioni dei villaggi circostanti, che rientrano in quella che viene definita «la zona di pericolo» per inondazioni sulla riva destra del Dniepr. La popolazione viene anche esortata a tenere spente le apparecchiature elettriche.
Kiev: «colpita la centrale idroelettrica di Kakhovka»
La centrale idroelettrica di Kakhovka (Hpp) è stata fatta saltare in aria dalle forze russe: lo ha annunciato il Comando operativo sud dell’esercito ucraino, come riporta Ukrinform. «La centrale idroelettrica di Kakhovka è stata fatta saltare in aria dalle forze di occupazione russe. La portata della distruzione, la velocità e il volume dell’acqua, le probabili aree di allagamento sono attualmente in corso di verifica. Tutti i servizi funzionano. La situazione viene monitorata», ha affermato il Comando.
Mosca, diga Nova Kakhovka semidistrutta da bombe ucraine
La diga di Nova Kakhovka, nella provincia ucraina di Kherson, è stata «parzialmente distrutta» a causa di bombardamenti ucraini, secondo quanto afferma il ministero delle Emergenze russo, citato dall’agenzia Ria Novosti. Il ministero afferma che non c’è pericolo per la popolazione delle regione.
Capo Wagner contro Mosca, il bilancio delle perdite ucraine è «fantasioso»
Il leader del gruppo paramilitare Wagner, Evgenij Prigožin, ha definito «fantasie» i bilanci delle perdite ucraine rivendicati da Mosca, che afferma di aver respinto due grandi offensive in due giorni. «Queste sono solo farneticazioni», ha detto Prigožin in un messaggio su Telegram. Il ministero della Difesa russo ha affermato di aver respinto due offensive ucraine su larga scala domenica e lunedì nel Donbass meridionale, di aver ucciso «più di 1.500 soldati ucraini» e distrutto «28 carri armati». Il governo ucraino, pur rivendicando guadagni territoriali nei pressi della città devastata di Bakhmut, nell’est del Paese, ha relativizzato l’entità delle sue «azioni offensive» e non ha fornito alcuna valutazione.
Uccidere 1.500 soldati in un giorno è «un massacro infernale», ha ironizzato il capo di Wagner, prendendo in giro il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. «In realtà, perché non sommare tutti i numeri dati da Konashenkov. Penso che abbiamo già distrutto l’intero pianeta Terra cinque volte».
Prigožin rilascia spesso dichiarazioni sopra le righe contro lo stato maggiore russo, che accusa in particolare di non fornire abbastanza munizioni agli uomini di Wagner, in prima linea nei combattimenti intorno a Bakhmut.