Ucraina, ultime notizie. Russi bombardano Kharkiv poche ore dopo visita Baerbock
I punti chiave
- Russi bombardano Kharkiv poche ore dopo visita Baerbock
- Onu conferma la morte di quasi 7.000 civili
- Soldati ucraini negli Usa per addestramento sui Patriot
- Meloni, garantire tutto il sostegno a Kiev
- Stoltenberg, “esaurite scorte armi, aumentare produzione”
- Zelensky, nostri soldati stanno resistendo a Bakhmut e Soledar
- Media, Usa verso invio corazzati Stryker a Kiev
- Pentagono, in Donbass combattimenti feroci, Bakhmut devastata
Russi bombardano Kharkiv poche ore dopo visita Baerbock
I russi hanno colpito Kharkiv in serata, poche ore dopo la visita della ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, alla città ucraina devastata: lo scrive il governatore dell’oblast, Oleg Synegubov, su Telegram. “Restate nei rifugi. Gli invasori stanno bombardando di nuovo!”, scrive, rivolto ai concittadini, il governatore. Fonti giornalistiche sul posto affermano di aver udito diverse esplosioni.
Zelensky, «ringrazio leader che ci aiutano con mezzi potenti»
L’invasione russa “può essere contrastata solo con attrezzature militari moderne di livello superiore che l’Ucraina può ricevere dai suoi partner”: lo scrive il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, su Telegram. Zelensky ringrazia “tutti i leader che ci stanno aiutando, per aver compreso che ora è il momento di soluzioni nuove e potenti. Il mondo libero ha quello che serve per fermare l’aggressione russa e portare lo stato terrorista a una sconfitta storica”. Questo è “importante per la democrazia nel mondo e per tutti coloro che apprezzano la libertà”, aggiunge il leader ucraino che ringrazia i combattenti ucraini e in particolare quella della 46/ma brigata aerotrasportata “per il loro coraggio e la loro resistenza nella difesa di Soledar”.
Esercito ucraino: “Possibile attacco a Kiev da Bielorussia”
L’esercito ucraino si sta preparando a un possibile nuovo attacco delle truppe di terra russe dalla Bielorussia in direzione della capitale Kiev. “A tal fine, le posizioni difensive nel nord del paese sono già state preparate e rafforzate”, ha detto il tenente generale Oleksiy Pavlyuk, responsabile della difesa di Kiev. “Al fine di impedire una rapida avanzata dei carri armati da parte delle unità russe - ha dichiarato - sono stati posti campi minati più grandi in tutti i punti accessibili ai carri armati. Se gli attaccanti non riuscissero a superare queste barriere, sarebbe più facile per l’artiglieria ucraina abbattere le concentrazioni di truppe”.
Proprio all’inizio della guerra di Russia, nel febbraio dello scorso anno, le forze ucraine hanno respinto un’avanzata delle truppe russe fuori dalla Bielorussia e dirette verso Kiev. Una colonna di carri armati e veicoli russi lunga molti chilometri è stata decimata nelle fitte foreste a nord di Kiev e costretta a ritirarsi. La leadership ucraina teme un altro attacco dell’esercito russo, che da diverse settimane sta schierando unità lungo il confine con l’Ucraina in Bielorussia.
Onu conferma la morte di quasi 7.000 civili
L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha confermato la morte di 6.952 persone e 11.144 casi di feriti civili in Ucraina a seguito dell’invasione su vasta scala della Russia. L’Onu ha sottolineato che il bilancio effettivo delle vittime è molto più alto perché ci sono ritardi nel ricevere informazioni da alcuni luoghi dove sono in corso i combattimenti e molti rapporti devono ancora essere confermati. “Questo vale, ad esempio, per gli insediamenti di Mariupol (regione di Donetsk), Izyum (regione di Kharkiv), Lysychansk, Popasna e Severodonetsk (regione di Luhansk), dove, secondo i rapporti, si sono verificati numerosi casi di morte o ferimento di civili”, aggiunge l’organizzazione.
Russia apre 3 nuovi ospedali militari nella regione di Zaporizhzhia
Come risultato delle sempre più pesanti perdite sul campo di battaglia russo, gli ospedali nella zona occupata di Berdiansk, nell’oblast sud-orientale di Zaporizhzhia, “sono pieni di soldati russi feriti”. Lo ha dichiarato lo stato maggiore delle forze armate ucraine nel suo bollettino serale, aggiungendo che, in risposta all’aumento delle vittime, la scorsa settimana in città sono stati attrezzati altri tre ospedali militari.
Pentagono conferma, dalla prossima settimana per militari ucraini training su Patriot in Usa
Il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, ha confermato in un briefing con la stampa che dalla prossima settimana inizierà negli Stati Uniti il training di forze ucraine sull’uso dei Patriot. L’addestramento, come anticipato dalla Cnn, si svolgerà a Fort Sill, in Oklahoma. Quanto ai tempi, normalmente il training sui Patriot dura “un anno ma gli Stati Uniti stanno lavorando con Kiev per accelerare i tempi”.
Gli Stati Uniti e gli alleati internazionali forniranno agli ucraini “non solo mezzi per difendersi, ma anche per riconquistare territori”, ha riferito il portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder, rispondendo ad una domanda sulla richiesta da parte ucraina di carri armati e altri mezzi corazzati.
Per approfondire: Zelensky al Congresso: «I vostri soldi non sono beneficenza, ma investimento»
Ft, “Pechino riorienta sua politica estera per prendere le distanze dalla Russia di Putin”
La Cina pianifica di riorientare la sua politica estera per prendere le distanze dalla Russia nel timore di un declino dell’economia e del potere politico di Mosca in seguito della disastrosa operazione in Ucraina, hanno spiegato al Financial Times diverse fonti a Pechino. Anche se nel loro ultimo colloquio a dicembre Xi Jinping e Vladimir Putin hanno concordato di continuare a rafforzare le relazioni bilaterali, cresce ai vertici politici del Partito comunista la diffidenza per il Presidente russo. “La decisione dell’invasione è stata presa da un gruppo ristretto di persone. La Cina non deve limitarsi a seguire la Russia. Putin è matto”, ha spiegato un esponente cinese.
Al Senato in corso esame Dl armi, domani voto finale
È in corso in Senato l’esame del dl sulla proroga di cessione di materiali militari all’Ucraina. Ad aprire la discussione in Aula la presidente della Commissione Affari Esteri Stefania Craxi. Il provvedimento è in prima lettura e domani è previsto il voto finale.
Kuleba, senza Leopard da Berlino altri civili moriranno
“Ci saranno vittime civili” finché la Germania non consegnerà i suoi tank all’Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, mentre Berlino non ha ancora risposto positivamente alla richiesta di carri armati Leopard. “Più si rinvia la decisione, più ci saranno vittime, più ci saranno morti tra i civili”, ha detto Kuleba al termine della visita della collega tedesca, Annalena Baerbock, a Kharkiv nel nordest del Paese. In un tweet il ministro ucraino ha tuttavia dichiarato di “non avere dubbi sul fatto che arriveranno ulteriori aiuti militari tedeschi”. “Oggi Baerbock e io abbiamo visitato Kharkiv in guerra, dove la Russia ha causato enormi sofferenze. Kharkiv è ora un simbolo delle controffensive ucraine di successo che dimostrano che l’Ucraina vincerà con un sostegno sufficiente dei partner”, ha sottolineato.
Russia: ministero finanze, deficit pubblico al 2,3% del Pil nel 2022
Il deficit pubblico russo è stato pari al 2,3% del Pil nel 2022, un livello relativamente basso ma in aumento in particolare a causa dell’aumento delle spese militari nel contesto della guerra in Ucraina. Secondo i dati resi noti dal ministro delle Finanze russo Anton Siluanov, nel 2022, il deficit di bilancio è stato pari a 3.300 miliardi di rubli (circa 47 miliardi di dollari), ovvero il 2,3% del Pil”. Il risultato è quindi leggermente superiore all’obiettivo fissato nei mesi scorsi dai leader russi, al 2% del Pil. Secondo il ministero delle finanze nel 2021 il bilancio russo era stato in leggero avanzo. Il deficit di bilancio previsto per il 2023 nella legge di finanziamento presentata al parlamento russo lo scorso settembre è pari al 2% del Pil. Circa il 20% della spesa sarà destinato alla Difesa.
Intelligence svedese avverte di spionaggio e sabotaggio russi
Il servizio di intelligence svedese Sapo ha dichiarato di aspettarsi un aumento delle attività di intelligence russe nel paese. L’invasione russa dell’Ucraina ha cambiato radicalmente l’ordine di sicurezza europeo e anche la situazione della sicurezza in Svezia, ha affermato Sapo sul suo sito web, avvertendo che la Russia sta cercando di ottenere informazioni più di prima con l’aiuto di cittadini, istituzioni e società russe in Svezia, potrebbe effettuare attacchi informatici e utilizzare il sabotaggio, la disinformazione e gli estremisti violenti per destabilizzare la società svedese. Lo spionaggio e il sabotaggio possono essere particolarmente presenti in settori come l’approvvigionamento energetico, le telecomunicazioni e il trasporto di beni critici, e le persone devono essere caute, ha scritto il Sapo. avvertendo che gli attacchi contro la Svezia in questi settori potrebbero anche significare danni per il resto d’Europa. “Le azioni del regime russo sono imprevedibili e la Russia rappresenta anche una seria minaccia per la sicurezza interna della Svezia”, ha affermato il capo della Sapo Charlotte von Essen, aggiungendo che questa minaccia deve essere presa in considerazione dal momento che la Russia considera la Svezia parte dell’Europa e anche parte dell’alleanza militare Nato. “Possiamo aspettarci che le attività russe contro la Svezia che minacciano la sicurezza aumentino”. Svezia e Finlandia hanno chiesto di aderire alla Nato lo scorso maggio 2022. 28 dei 30 membri dell’Alleanza hanno ratificato la richiesta, ma il processo è attualmente ritardato dal veto da parte della Turchia.
Gela il terreno, attesa ripresa ostilità nel Luhansk
L’abbassamento delle temperature, che fa gelare il terreno, rende probabile una ripresa dei combattimenti nell’oblast di Luhansk, permettendo ai tank di avanzare senza impantanarsi nel fango. “Ci aspettiamo una intensificazione dei combattimenti. Il terreno sta gelando, così che saranno coinvolti anche mezzi pesanti”, ha previsto oggi su Facebook il capo dell’amministrazione militare ucraina della regione, Serhii Haidai. Secondo Haidai, i russi stanno cercando di tenere le posizioni a Kremina, dove sono state trasferite diverse unità di parà e nuovi tank. Unità, aggiunge, prese di mira ogni notte dalle forze ucraine.
Usa, “gruppo contatto” su Ucraina a Ramstein il 20 gennaio
Il ministro della Difesa americano LLyd Austin ha invitato i ministri del cosiddetto gruppo di contatto sull’Ucraina ad un incontro nella base Usa di Ramstein, nel Land della Renania Palatinato, in Germania. L’incontro si terrà il 20 gennaio, secondo quanto ha fatto sapere la base Usa. Ci si attende che in questa occasione i ministri della Difesa e gli alti militari di diversi Paesi discuteranno di come fornire ulteriore sostegno all’Ucraina nella guerra contro la Russia. Come avvenuto nei due incontri precedenti di questo tipo, verranno invitati anche stavolta anche Paesi che non fanno parte della Nato.
Michel a Zelensky, ”garantiamo aiuti militari”
“Nella telefonata con Volodymyr Zelensky ho ribadito il fermo sostegno dell’Ue all’Ucraina. Ci impegniamo a fornire il supporto militare necessario”. Lo afferma il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dopo un colloquio telefonico con il presidente ucraino, durante il quale i due hanno discusso anche della preparazione del prossimo vertice Ue-Ucraina in programma il 3 febbraio.
Baerbock a Kharkiv, prima volta di un ministro occidentale
La ministra degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha visitato Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina: è la prima volta di un alto funzionario occidentale nella città devastata dalla guerra vicina al confine con la Russia. Lo rende noto il ministero degli Esteri tedesco. Invitata dal suo omologo “e amico” Dmytro Kubela, Baerbock ha detto che la popolazione ucraina può “contare sulla nostra solidarietà e sul nostro sostegno” nel fornire generatori, trasformatori, carburante o coperte per sopravvivere al gelido inverno, secondo le dichiarazioni rilasciate dalla seconda città del Paese, e trasmesse dal ministero tedesco.
Perego (Difesa), non da escludere invio Samp-T da Italia
“L’aviazione e la marina russe prendono di mira le centrali elettriche ucraine e molte infrastrutture civili. A fronte di questa situazione, il Congresso americano ha deliberato l’invio del sistema Patriot, cioè il fiore all’occhiello della difesa antiaerea statunitense. Non è da escludere, dunque, che anche l’Italia possa muoversi lungo questo direttrice ad esempio con il sistema del programma italofrancese (SAMP-T Sol-Air Moyenne-Portee/Terrestre) per la difesa terra-aria”. Lo afferma il sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago.
In Ucraina aperti 57.584 procedimenti penali per crimini militari russi
Dall’inizio dell’invasione su vasta scala della Federazione Russa, gli investigatori della polizia ucraina hanno avviato 57.584 procedimenti penali su crimini commessi sul territorio dell’Ucraina da militari russi. Lo rende noto il servizio stampa del ministero degli Interni ucraino, sottolineando che il maggior numero di procedimenti - quasi 46mila - è stato avviato in base all'articolo sulle “violazioni delle leggi e degli usi della guerra”. Nell’elenco dei crimini imputati ai russi, compaiono inoltre “intrusioni nell’integrità territoriale e inviolabilità dell’Ucraina”, “attività di collaborazione”, “tradimento”, “sabotaggio”.
Soldati ucraini negli Usa per addestramento sui Patriot
I soldati ucraini inizieranno l'addestramento sui Patriot negli Stati Uniti la prossima settimana. Lo hanno detto alla Cnn due funzionari Usa. Il training si svolgerà a Fort Sill, in Oklahoma, dove le forze americane normalmente svolgono i loro programmi di addestramento sul sistema di difesa anti-aerea.
Emergenza scuola in Germania, oltre 200mila studenti da Kiev
Le scuole tedesche fanno sempre più fatica a gestire il consistente numero di studenti arrivati dall’Ucraina a causa della guerra. Come riporta Tagesspiegel, sono oltre 200.000 gli studenti ucraini iscritti alle scuole tedesche dall’inizio del conflitto. La Renania Settentrionale-Vestfalia ha registrato il maggior numero di presenze (38.151), seguita dalla Baviera (29.405) e dal Baden-Württemberg (28.549). Nel settembre 2022, il numero di scolari in Germania era di 10,8 milioni.
Le associazioni di categoria hanno lanciato l'allarme, lamentando soprattutto la carenza di insegnanti e di specialisti. Particolarmente complicata la situazione negli asili nido, dove scarseggiano i posti a disposizione. “C’è anche una questione di priorità: a chi dovrebbe essere assegnato il posto? Ad un bambino ucraino o ad uno locale?”, ha commentato a Tagespiegel, Alexander Handschuh dell'Associazione tedesca delle città e dei Comuni.
Russia, nel 2022 deficit record di 3.300 miliardi di rubli
Nel 2022 la Russia ha registrato un deficit di 3.300 miliardi di rubli, l'equivalente di 44,3 miliardi di euro, pari al 2,3% del prodotto interno lordo russo. I dati sono stati resi noti dal ministro delle Finanze, Anton Siluan, e sono stati definiti “non cattivi” da primo ministro, Mikhail Mishustin, secondo quanto riferisce l’agenzia Bloomberg, che sottolinea invece come si tratti di un deficit record per Mosca, le cui entrate hanno risentito delle restrizioni sull’export di petrolio e le cui spese sono lievitate per via della guerra in Ucraina.
A spingere in rosso i conti statali è stato il deficit di 3.900 miliardi di rubli registrato nel mese di dicembre, che ha eroso il surplus accumulato nel corso dei primi 11 mesi dell’anno. I dati preliminari diffusi da Mosca evidenziano spese annuali superiori di un terzo rispetto alle previsioni ante guerra. Se nel primo semestre gli incassi più alti dalla vendita di petrolio, gas e altre commodity hanno compensato l’aumento della spesa, la sospensione della vendita di gas all’Europa, l’embargo e il price cap sul petrolio russo stanno ora impoverendo il bilancio di Mosca. Che non a caso sta riducendo la spesa non collegata alla difesa e sta valutando un aumento delle tasse sulle grandi imprese.
Cnn, in molte zone fuoco di artiglieria russa diminuito fino al 75%
Funzionari statunitensi e ucraini hanno riferito alla Cnn che il fuoco dell’artiglieria russa è drasticamente diminuito rispetto al suo massimo, in alcune aree addirittura del 75%. Si ipotizza che la Russia potrebbe razionare i colpi di artiglieria a causa della scarsità di rifornimenti, o la decisione potrebbe essere parte di una più ampia rivalutazione delle tattiche di fronte al successo della controffensiva ucraina. In ogni caso, il notevole calo del fuoco di artiglieria è un’ulteriore prova della posizione sempre più debole di Mosca sul campo di battaglia dopo quasi un anno dall’inizio dell’invasione, hanno rilevato le fonti.
Esercito Kiev, Soledar oggi attaccata già per 86 volte
“Solo durante la giornata di oggi, Soledar e i suoi dintorni sono stati colpiti da 86 attacchi russi con diversi sistemi di artiglieria”: lo ha detto alla tv ucraina il capo del Gruppo orientale delle Forze Armate ucraine Sergiy Cherevaty, citato dall’Ukrainska Pravda. Nella cittadina a 10 km a nord di Bakhmut - al momento il principale obiettivo di Mosca - la battaglia infuria tra le truppe ucraine e i mercenari del gruppo Wagner di Yevgeny Prigozhin. Cherevaty ha dichiarato che “il nemico sta subendo perdite colossali, ma cerca di andare avanti, anche un piccolo avanzamento tattico viene presentato come un grande risultato”.
Mosca promuove generale Lapin, risposta a fazione dei falchi
La promozione del generale russo Aleksandr Lapin, da comandante del Distretto militare centrale a capo di stato maggiore delle forze di terra, non può essere non letta, se sarà confermata la notizia data dalla Tass, anche come una risposta a Ramzan Kadyrov, presidente ceceno ed esponente della fazione dei ’falchi’ che chiedono al Cremlino un impegno ancora più deciso e distruttivo nella guerra contro l’Ucraina. Fazione di cui fanno parte anche il fondatore e proprietario della società di mercenari Wagner, Evgheny Prigozhin, anche lui fautore come , nei mesi scorsi, dell’uscita di scena di Lapin, e il vice Presidente del Consiglio di sicurezza nazionale, Dmitry Medvedev.
Lapin era finito nel tritacarne mediatico di Kadyrov una prima volta all’inizio dello scorso ottobre, dopo la disfatta russa di Lyman, lo snodo strategico nel Donbass riconquistato dagli ucraini poche ore dopo l’annessione, da parte di Vladimir Putin, della regione di Donetsk in cui si trova la cittadina, insieme a quelle di Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson. In una inedita critica pubblica da parte dei fedelissimi del presidente russo all’operazione militare in corso, Kadyrov aveva parlato di Lapin come di un “mediocre”, riferendo di aver avvertito il capo di stato maggiore, Valery Gerasimov, del pericolo posto dalla sua pianificazione. Questi, aveva sbandierato ai quattro venti il presidente ceceno, “aveva assicurato di non avere dubbi sulla capacità di leadership di Lapin”.
Eppure, una settimana dopo, il generale aveva trasferito il suo quartier generale a Starobilsk, a un centinaio di chilometri dai suoi sottoposti, trasferendosi lui stesso a Luhansk. “Come può gestire con rapidità le sue unità trovandosi a 150 chilometri di distanza? A causa dell’assenza di una logistica militare di base, oggi abbiamo perso diversi insediamenti e un vasto territorio”, aggiungeva ’l’uomo forte’ del Caucaso sui suoi canali social.
Per approfondire: Putin e la linea dei falchi: «I missili la nostra vendetta»
Von der Leyen, ”Kiev deve avere tutte armi necessarie per difendersi”
“Credo che l’Ucraina debba avere tutto l’equipaggiamento militare necessario per difendersi e questo significa certamente sistemi di difesa aerea avanzati ed altro tipo di armamenti avanzati che siano necessari per difendere l’ucraina perché anche difendono i principi fondamentali della Carta dell’Onu e del diritto internazionale”. Così la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha risposto, durante la conferenza stampa oggi a Bruxelles, alla domanda riguardo al fatto che alcuni Paesi membri stanno valutando l’invio di mezzi corazzati pesanti, sottolineando che questa è la sua posizione “sin dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina”.
Meloni, garantire tutto il sostegno a Kiev
“Oltre a garantire tutto il sostegno all’Ucraina, vogliamo lavorare con la presidenza giapponese su alcune priorità proposte dal Giappone, come la tutela dell’ordine internazionale basato sulle regole, il rafforzamento della sicurezza economica, delle catene di approvvigionamento, la lotta ai cambiamenti climatici. Sono tutte sfide sulle quali c’è molto lavoro da fare, approfondiremo queste materie, le questioni legate alla politica internazionale, partendo dalle conseguenze della guerra in Ucraina”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni dopo l’incontro col primo ministro del Giappone Fumio Kishida, a Palazzo Chigi.
Autorità russe non riveleranno nomi soldati uccisi a Makiivka
Le autorità della regione russa di Samara hanno dichiarato che non verranno pubblicati i nomi dei soldati rimasti uccisi e feriti a Makiivka nell’attacco ucraino di Capodanno. Il governo regionale ha postato un video in cui il commissario militare Alexey Vdovin spiega che i nomi non possono essere diffusi per motivi di sicurezza. “Le agenzie straniere di intelligence potrebbero identificare i soldati e condurre provocazioni presso i loro parenti”, ha affermato Vdovin, citato dal sito 63.ru, scrive Meduza.
Gli uffici militari hanno contattato le famiglie o fornito informazioni su richiesta dei parenti, ha aggiunto. Secondo l'esercito russo l’attacco delle prime ore del 1 gennaio ha provocato la morte di 89 soldati, ma gli ucraini affermano di averne uccisi 400. Molti dei soldati uccisi provenivano dalla regione di Samara, dove sono state raccolte 49mila firme per chiedere la pubblicazione dei nomi di tutte le vittime.
Kuleba, Putin ha una sola opzione, accettare la sconfitta
“Il presidente russo Vladimir Putin ha solo un’opzione nella guerra che ha intrapreso: la sconfitta, ma non vuole accettarla”. Lo ha affermato il ministro degli Affari esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba, in un’intervista alla radio americana Npr. Lo riferisce Ukrinform. “La difficoltà e la tragedia di questo momento è che non vuole affrontare la realtà e cercare una via d’uscita”, aggiunge, “noi abbiamo fatto la nostra scelta. Combatteremo l’invasore finché potremo respirare”.
Capo della Wagner, Kiev difende Soledar «con onore»
Gli ucraini stanno difendendo Soledar “con onore”. Lo ha riconosciuto il fondatore della milizia Wagner, Evegny Prigozhin, mentre l’intelligence britannica sostiene che la città situata ad una quindicina di chilometri a nord di Bakhmut è quasi interamente sotto il controllo dei russi. In un post su Telegram Prigozhin sostiene che “le battaglie più dure e più sanguinose” per Soledar “devono ancora essere combattute”.
Bombardata Kherson, un civile è rimasto ucciso
Un uomo è morto nel bombardamento russo di questa mattina sulla città meridionale di Kherson: “Colpito questa mattina il distretto di Dnipro della città di Kherson. Purtroppo è morto un civile. Dopo meno di un’ora l’esercito russo ha bombardato nuovamente la città, ma non ci sono state altre vittime”, ha reso noto il capo militare regionale di Kherson Yaroslav Yanushevich, citato dai media ucraini.
Papa-Meloni, Ucraina, migranti, natalità tra temi colloqui
I temi legati “alla lotta alla povertà, alla famiglia, al fenomeno demografico e all’educazione dei giovani” e tra quelli di carattere internazionale, Europa, Ucraina e migranti, sono stati al centro dei colloqui tra il premier Giorgia Meloni e la Segreteria di Stato vaticana, nell’ambito dell’udienza con Papa Francesco. Lo riferisce il Vaticano.
Peskov, ’Nato e Usa di fatto coinvolti nel conflitto’
Stati Uniti e Nato sono di fatto coinvolti nella guerra in Ucraina. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov concorda con quanto sostenuto dal segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev, secondo cui quello in corso in Ucraina è “uno scontro tra Russia e Nato”, più che tra Mosca e Kiev. “Indirettamente, indirettamente, la Nato e gli Stati Uniti sono certamente coinvolti in questo conflitto - ha detto Peskov - Di fatto, sono già diventati una parte indiretta di questo conflitto, pompando l’Ucraina con armi, tecnologia, informazioni di intelligence. Pertanto, il loro coinvolgimento in questo conflitto è ovvio”.
von der Leyen, armi hi-tech e carri armati? Sì se servono
“Ho detto molte volte dall’inizio dell’invasione della Russia in Ucraina che penso che l’Ucraina dovrebbe avere tutto l’equipaggiamento militare necessario di cui ha bisogno e che può gestire per difendere la patria. E questo significa ovviamente sistemi avanzati di difesa aerea, ma anche altri tipi di equipaggiamento militare avanzato, purché sia necessario per difendere l’Ucraina perché difendono anche i principi fondamentali della Carta dei diritti fondamentali delle Nazioni Unite e del diritto internazionale”. Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, rispondendo a una domanda sull’opportunità di inviare a Kiev carri armati avanzati come il Leopard 2, nella conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dopo la firma della dichiarazione sulla cooperazione Nato-Ue
Crosetto, su armi linea Governo chiara e atti seguiranno
“Ci sono quotidiani italiani che fanno una gara di fantasia, nell’inventarsi retroscena, con l’Ambasciata Russa.
Non si affrontano momenti drammatici come quello che stiamo vivendo, raccontando scenari che non esistono: la linea del Governo è chiara e gli atti seguiranno”. Lo scrive su Twitter il ministro della Difesa Guido Crosetto.
Stoltenberg, “esaurite scorte armi, aumentare produzione”
“E’ vero, i Paesi della Nato e dell’Ue hanno esaurito le loro scorte per fornire aiuti all’Ucraina. Ed è stata la cosa giusta da fare, perché si tratta della nostra sicurezza. Ho sempre detto che tra rispettare le linee guida della Nato sulle scorte di armi o sostenere l’Ucraina è più importante scegliere l’Ucraina”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg sottolineando che, “nel lungo periodo, la soluzione ora è aumentare la produzione di armamenti e i ministri della Difesa della Nato hanno preso la decisione di aumentare lo stock”.
Michel, finora quasi 50 mld di aiuti a Kiev da Ue e Stati
“Fin dal primo giorno, siamo stati al fianco del popolo ucraino con un forte sostegno militare, finanziario, diplomatico e politico. Insieme, l’Ue e i suoi Stati membri hanno contribuito con quasi 50 miliardi di euro e la Russia ha avvicinato l’Ue e la Nato. In effetti, oggi siamo più vicini che mai”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella conferenza stampa congiunta con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dopo la firma della terza dichiarazione sulla cooperazione Nato-Ue.
Ue, tank all’Ucraina? Dare a Kiev quello di cui ha bisogno
“Ho detto più volte che l’Ucraina va sostenuta con tutti gli armamenti di cui ha bisogno per difendere il proprio territorio e difendere il diritto internazionale”. Lo ha detto al presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, rispondendo ad una domanda sul possibile invio dei carri armati Leopard all’Ucraina. “Accolgo con favore l’accordo tra Usa, Germania e Francia nel provvedere all’invio di veicoli militari avanzati. La prossima settimana il gruppo di Contatto si vedrà a Ramestein e valuteremo con Kiev di cosa ha bisogno”, ha aggiunto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
Von der Leyen, da Ue nuove sanzioni a Bielorussia e Iran
“L’Ue farà tutto nel suo potere per supportare il coraggioso popolo ucraino, manterremo la pressione sul Cremlino e metterà in campo nuove sanzioni nei confronti di Bielorussia e Iran, che sostengono militarmente Mosca”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.
Peskov, Usa e Nato di fatto parte indiretta del conflitto
“Indirettamente, la Nato e gli Stati Uniti stanno sicuramente prendendo parte a questo conflitto”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta Tass. “De facto, sono già diventati una parte indiretta di questo conflitto, fornendo all’Ucraina armi, tecnologie e informazioni di intelligence. Pertanto, il loro coinvolgimento in questo conflitto è ovvio”, ha spiegato Peskov.
Nato: Stoltenberg, Putin voleva dividerci ma ha fallito
“Il presidente Putin voleva prendere l’Ucraina in pochi giorni per dividerci su entrambi i fronti, ha chiaramente fallito”. Lo ha affermato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa congiunta con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dopo la firma della dichiarazione sulla cooperazione Nato-Ue. “Le truppe russe sono state respinte dalle coraggiose forze ucraine. L’Unione europea è rimasta unita a sostegno dell’Ucraina - ha aggiunto -. Il regime di Mosca vuole un’Europa diversa. Vuole controllare i suoi vicini e vede la democrazia come una minaccia. Ciò avrà conseguenze di lunga durata per la nostra sicurezza. Quindi dobbiamo continuare a rafforzare il legame transatlantico vitale nella Nato. Dobbiamo continuare a rafforzare il partenariato tra la Nato e l’Unione europea
Cremlino non conferma colloqui in Turchia tra Medvedev e Nuland
Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov non ha confermato le notizie pubblicate su Telegram, secondo le quali il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev avrebbe avuto colloqui in Turchia con l’ex rappresentante speciale degli Stati Uniti per i negoziati sull’Ucraina, Kurt Volker, e il sottosegretario di Stato Usa per gli Affari politici Victoria Nuland. Alla domanda se potesse confermare l’esistenza di tale incontro, ha risposto: “No, non posso. Posso solo ribadire la mia raccomandazione di ieri di non dare troppa importanza ai canali Telegram”.
Intesa su nuova cooperazione Ue-Nato, «più aiuti a Kiev»
“Il presidente Putin voleva dividerci ma ha fallito. Il regime a Mosca voleva un’Europa differente, e ciò avrebbe conseguenze sulla nostra sicurezza. quindi noi dobbiamo continuare sulla nostra alleanza transatlantica, sulla cooperazione Ue-Nato e rendere più forte il nostro supporto all’Ucraina”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg spiegando che la terza dichiarazione di cooperazione tra Ue e Alleanza porta la loro partnership “a un livello superiore”. “Approfondiremo la nostra eccellente cooperazione e la estenderemo a nuovi settori”, ha aggiunto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
Mosca, cinica reazione Kiev e Occidente a tregua di Natale
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha definito «incomprensibile, inspiegabile e piuttosto cinica» la reazione di Kiev e dell’Occidente alla tregua annunciata dalla Russia per il Natale ortodosso. Lo riporta l’agenzia Interfax. Secondo le autorità ucraine, la stessa Russia non ha rispettato la tregua effettuando diversi raid lo scorso sabato.
Tass, Lapin nominato nuovo capo di Stato maggiore russo
Il colonnello generale Alexander Lapin è stato nominato capo dello Stato Maggiore delle Forze di terra russe: lo hanno dichiarato alla Tass fonti vicine al Ministero della Difesa russo. «Il generale Lapin è stato effettivamente nominato capo dello Stato maggiore dell’esercito russo», ha confermato una fonte della Tass. Il Ministero della Difesa russo e altre agenzie statali non hanno ancora comunicato ufficialmente la nomina di Lapin. Se la notizia fosse confermata, Lapin prenderebbe il posto di Valerij Vasil’evič Gerasimov.
Soledar è coperta di cadaveri dei russi
«È estremamente difficile, non sono rimasti quasi muri interi... Grazie alla fermezza dei nostri soldati, a Soledar abbiamo guadagnato tempo aggiuntivo e forze aggiuntive. E lì cosa voleva vincere la Russia? Tutto è completamente distrutto, non c’è quasi più vita. Hanno perso migliaia di uomini: l’intera terra vicino a Soledar è coperta di cadaveri degli invasori e sfregiata dai colpi. Ecco com’è la follia»: lo ha detto ieri il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, come riporta Unian.
Kiev, potenti esplosioni a Kherson, allerta a Odessa e Mykolaiv
Potenti esplosioni sono in corso a Kherson questa mattina: «Un altro bombardamento russo a Kherson. Attenzione, potrebbero esserci ripetuti arrivi di missili«, ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio regionale di Yuriy Sobolevskyi, citato dai media locali. Intanto l’allarme aereo sta risuonando nelle regioni meridionali dell’Ucraina di Odessa e Mykolaiv.
Mosca, il conflitto in Ucraina è scontro tra Nato e Russia
«Gli eventi in Ucraina non sono uno scontro tra Mosca e Kiev, questo è uno scontro militare tra la Nato, e soprattutto Stati Uniti e Inghilterra, e la Russia. Temendo il contatto diretto, gli istruttori della Nato stanno portando i ragazzi ucraini a morte certa. Con l’aiuto di un’operazione militare speciale, la Russia sta liberando le sue regioni dall’occupazione e deve porre fine al sanguinoso esperimento dell’Occidente per distruggere il fraterno popolo ucraino». Lo afferma il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev, fedelissimo di Vladimir Putin, in un’intervista al giornale russo Argumenty i Fakty.
Tajani su mine italiane, russi mentono sapendo di mentire
«Mentono sapendo di mentire». Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani commenta le accuse russe sul presunto ritrovamento di mine italiane in Ucraina. «L’Italia - ha dichiarato intervenendo su Radio Anch’io - dal 1997 non produce più quelle mine». «Dai numeri che appaiono su alcune di quelle mine» nelle immagini «pubblicate sul sito dell’ambasciata russa, si tratta di mine prodotte in Estremo Oriente. L’Italia rispetta il diritto internazionale», ha sottolineato Tajani. «Dal 1997 non produce e non vende mine antiuomo, nell’assoluto rispetto del diritto internazionale: le informazioni date dalla Russia sono fake news, notizie false che non rispondono al vero».
Regione Zaporizhzhia attaccata 600 volte da inizio anno
Le forze russe hanno attaccato la regione di Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale, oltre 600 volte dall’inizio di quest’anno, provocando quattro morti e sette feriti: lo ha reso noto il capo dell’Amministrazione militare regionale, Oleksandr Starukh, come riporta Ukrinform. «Dall’inizio dell’anno ci sono stati più di 600 attacchi a città e paesi pacifici: quattro morti e sette feriti», ha affermato Starukh aggiungendo che ieri i russi hanno lanciato 91 attacchi nella regione, di cui 70 hanno preso di mira le infrastrutture civili in 19 villaggi. Starukh ha sottolineato che l’amministrazione filorussa sta cercando di vietare la circolazione della valuta ucraina (la grivna) nei territori occupati della regione. I russi hanno inoltre introdotto dei «pass» per i residenti, senza i quali è vietato muoversi tra i villaggi occupati.
Intelligence Gb, russi e forze Wagner quasi in controllo Soledar
«Negli ultimi quattro giorni i russi e le forze Wagner hanno compiuto avanzate tattiche nella piccola città di Soledar, nel Donbass, e sono probabilmente in controllo della maggior parte dell’insediamento». Lo scrive l’intelligence britannica nell’aggiornamento sulla guerra in Ucraina, ricordando che Soledar si trova a una decina di chilometri a nord di Bakhmut, sotto assedio da settimane. Secondo l’intelligence, «è altamente probabile» che da parte russa ci sia il tentativo di «circondare Bakhmut da nord e di interrompere le linee di comunicazione», cosa che comunque «è improbabile» riesca alla Russia «nell’immediato, perché le forze ucraine mantengono linee difensive stabili in profondità e il controllo delle vie di rifornimento».
Bombe su Nikopol, danni a edifici residenziali
L’esercito russo ha bombardato nella notte il distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk (sud), con lanciarazzi multipli Grad e artiglieria pesante: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Valenyn Reznichenko, come riportano i media ucraini. «Nove ore di allarme, attacchi di Grad e artiglieria pesante. I russi hanno bombardato due volte il distretto di Nikopol durante la notte. La comunità di Marganets è finita sotto il fuoco nemico. Sono stati sparati più di 30 proiettili», ha scritto Reznichenko. Secondo le prime informazioni non ci sono feriti o vittime, ma edifici residenziali sono stati danneggiati.
Zelensky, nostri soldati stanno resistendo a Bakhmut e Soledar
«La battaglia per il Donbass continua. E sebbene gli occupanti abbiano ora concentrato i loro maggiori sforzi su Soledar, il risultato di questa difficile e prolungata battaglia sarà la liberazione di tutto il nostro Donbass».
Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto video discorso serale. «Ringrazio tutti i nostri soldati che proteggono il nostro Bakhmut» «tutti i combattenti di Soledar, che stanno resistendo ai nuovi e ancora più duri assalti degli invasori», ha aggiunto. «A Soledar abbiamo guadagnato tempo aggiuntivo e forze aggiuntive per l’Ucraina». Zelensky ha spiegato che in quelle zone «tutto è completamente distrutto, non c’è quasi più vita. L’intera terra sotto Soledar è ricoperta dai cadaveri degli invasori».Media, Usa verso invio corazzati Stryker a Kiev
Gli Stati Uniti stanno prendendo in considerazione l’invio di veicoli corazzati da combattimento Stryker in Ucraina in un imminente pacchetto di aiuti per aiutare Kiev a respingere un’attesa offensiva russa di primavera, secondo fonti vicine al dossier citate da Politico. La notizia segue l’annuncio della scorsa settimana dell’amministrazione Biden che invierà 50 veicoli da combattimento Bradley, un potente corazzato cingolato che trasporta un cannone automatico, una mitragliatrice e missili Tow. Secondo le fonti del quotidiano Usa, gli Stryker potrebbero far parte della prossima tranche di aiuti militari. L’amministrazione americana potrebbe annunciare il pacchetto, alla fine della prossima settimana, in concomitanza con la riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina in Germania.
Pentagono, in Donbass combattimenti feroci, Bakhmut devastata
Sebbene le linee del fronte tra invasori russi e difensori ucraini non siamo «cambiate molto», i combattimenti nella regione del Donbass «sono stati feroci». Lo riferisce un alto funzionario del Pentagono, sottolineando che i combattimenti nel settore di Bakhmut, nella regione di Donetsk hanno «devastato l’area con decine di migliaia di colpi di artiglieria». I russi, ha riferito ancora il funzionario Usa, «stanno spingendo» contro le forze ucraine «tentando di ricacciarle indietro dalla regione» e molti civili stanno abbandonando l’area. Nelle ultime due settimane, ha detto il funzionario del Pentagono non ci sono stati «aggiustamenti significativi» in termini di posizioni sul campo di battaglia, nonostante la spinta delle forze russe. Nel Mar Nero si trovano tre navi da guerra russe in grado di lanciare missili da crociera Kalibr e lo spazio aereo sopra l’Ucraina rimane conteso.