Ucraina ultime notizie. Zelensky: parlo con Putin ma senza ultimatum. In fiamme un’altra nave russa
I punti chiave
- Zelensky: pronto a parlare con Putin ma senza ultimatum
- Autorità di Odessa: In fiamme un’altra nave russa
- Nato: Scholz assicura il pieno sostegno alla Finlandia
- Draghi, tutti a un tavolo: Biden deve chiamare Putin
- Twitter congela assunzioni: Colpa di situazione macro e guerra in Ucraina
- Draghi aggiorna ministri su missione Usa, obiettivo pace
- Onu, oltre 6 milioni di persone sono fuggite dall’Ucraina
- Conte: dopo terzo decreto basta armi dall’Italia
- Mattarella e Macron: aumentare il sostegno europeo all’Ucraina
- Media, Russia minaccia stop del gas alla Finlandia da domani
Casa Bianca: la Nato non è un’alleanza offensiva
«La Nato è un’alleanza difensiva, non offensiva. Non c’è alcun intento aggressivo in qualsiasi espansione della Nato». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki rispondendo a una domanda sulla minaccia di ritorsioni da parte di Mosca in caso di adesione di Finlandia e/o Svezia all’Alleanza.
Vaticano, Gallagher: «Invio armi? Sì, Kiev ha diritto di difendersi»
L'invio di armi in Ucraina a scopo difensivo? “Sì, certo. Credo che la cosa deve essere proporzionata: non vogliamo entrare di nuovo in una corsa alle armi. Abbiamo anche di fronte a noi una guerra più pericolosa che mai perché c'è la dimensione del nucleare”. Così monsignor Paul Gallagher, Segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, in collegamento con Tg2 Post. Poi ribadisce: “L'Ucraina ha il diritto di difendersi e ha bisogno di armi per farlo. Però bisogna essere molto prudenti”.
Arcivescovo Kiev, «prove di orribili abusi sui prigionieri di guerra»
“Abbiamo prove di orribili abusi sui prigionieri di guerra. Di terribili violenze, di tutti i tipi di tortura. Questi fatti diventeranno noti all’umanità a tempo debito e devono anche essere condannati come crimine contro l’umanità e come violazione delle regole di guerra”. Lo ha denunciato l'arcivescovo di Kiev nel 78esimo giorno di guerra in Ucraina. “Siamo particolarmente preoccupati per i nostri prigionieri di guerra, di cui non abbiamo informazioni complete. Tra questi, - ha detto nel videomessaggio del giorno Sviatoslav Shevchuk- ci sono i soldati della nostra Guardia nazionale che stavano difendendo la centrale nucleare di Chornobyl nei primi giorni di guerra, durante l’invasione russa in quella zona. Non abbiamo informazioni su di loro, ma insieme alle loro mogli, ai loro figli, preghiamo per la salvezza delle persone care”. In particolare, Shevchuk pensa “ai difensori di Mariupol, anche loro finiti in un pesante assedio. E oggi chiediamo un miracolo al Signore Dio e l’intervento della comunità internazionale per salvarli. Ieri le loro consorti hanno avuto l’opportunità di incontrare di persona papa Francesco e di trasmettergli tutto il dolore delle famiglie che pregano e piangono per i loro cari a Mariupol”.
In Svizzera congelati patrimoni russi per 6,3 mld di franchi
Attualmente in Svizzera sono congelati patrimoni russi per 6,3 miliardi di franchi svizzeri, circa 6 miliardi di euro. Lo ha indicato oggi a Berna Erwin Bollinger, il capo del campo di prestazioni Relazioni economiche bilaterali presso la Segreteria di Stato dell’economia (Seco) facendo punto sui beni congelati nell’ambito delle sanzioni contro la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Rispetto al mese di aprile si tratta di 1,2 miliardi di franchi svizzeri in meno: un’evoluzione, questa, dovuta al fatto che fondi bloccati a titolo precauzionale sono stati sbloccati dopo verifiche. Lo scorso 7 aprile nella Confederazione elvetica, infatti, erano congelati beni russi per 7,5 miliardi di franchi svizzeri (circa 7,17 mld di euro). Da allora sono stati congelati altri 2,2 miliardi di franchi di beni ma sono stati anche sbloccati 3,4 miliardi di franchi che erano stati congelati in via precauzionale. Dopo il blocco, in collaborazione con la Seco e autorità estere, gli istituti di credito conducono “un’analisi approfondita” e decidono definitivamente se confermare il blocco dei beni o liberarli. Il blocco di patrimoni, in assenza di ragioni fondate, esporrebbe a procedimenti giuridici, ha indicato Lukas Regli, vicecapo del settore Sanzioni presso la Seco.
Gallagher, Usa e Cina hanno ruolo importante da assolvere
“Credo che tutti abbiano la responsabilità morale di giocare il proprio ruolo in questo momento di grande crisi per il mondo. E' vero che le nostre istituzioni sono state un po' indebolite da queste guerre, dall'incapacità di portare rapidamente ad una soluzione, alla pace. Non dobbiamo abbandonare le strutture di sicurezza, il multilateralismo”. Così monsignor Paul Gallagher, Segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, in collegamento con Tg2 Post.
“Credo che grandi potenze come Stati Uniti e Cina, membri del Consiglio di sicurezza, abbiano un ruolo molto importante in questo momento, e dobbiamo fare loro un appello affinché assolvano alle loro responsabilità con un profondo senso di morale e di urgenza”, conclude
Nato: Scholz assicura il pieno sostegno alla Finlandia
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha espresso il pieno sostegno del governo federale all’ingresso della Finlandia nella Nato. In una telefonata con il presidente Sauli Niinisto, di cui riferisce il portavoce Steffen Hebestreit in una nota, il Bundeskanzler ha salutato con favore la dichiarazione del capo dello Stato e della premier Sanna Marin per un veloce ingresso nell’Alleanza. Nel colloquio si è affrontata la questione della sicurezza dell’Europa alla luce dell’attacco all’Ucraina, secondo il comunicato.
PER APPROFONDIRE / Finlandia nella Nato: sì di premier e presidente. Mosca «risponderà alla minaccia»
Autorità di Odessa: In fiamme un’altra nave russa
In fiamme nel Mar Nero un’altra nave russa. Lo sostiene il portavoce dell’Amministrazione militare regionale di Odessa, secondo cui la “Vsevolod Bobrov”, nave di supporto, è stata rimorchiata verso il porto di Sebastopoli dall’area vicino all’Isola dei serpenti dopo avere preso fuoco.
PER APPROFONDIRE / Il ruolo degli 007 Usa dietro i successi militari ucraini
Draghi, tutti a un tavolo: Biden deve chiamare Putin
In apertura del Cdm, parlando ai ministri dell’obiettivo della pace, secondo quanto riferiscono i presenti, il premier Mario Draghi ha ribadito che lo sforzo iniziale è che tutti gli alleati, ma in particolare ovviamente la Russia e gli Stati Uniti, si trovino seduti a un tavolo. Un tavolo in cui, ovviamente, l’Ucraina sia l’attore principale. In questo contesto, ha riferito il premier, Biden deve chiamare Putin. I contatti - ha spiegato il premier - devono essere riavviati, intensificati a tutti i livelli, con la capacità non di dimenticare, perché “impossibile”, ma di “guardare al futuro”.
PER APPROFONDIRE / La retorica di Mosca per nascondere il fallimento militare in Ucraina (almeno per ora)
Twitter congela assunzioni: Colpa di situazione macro e guerra in Ucraina
In una lettera ai dipendenti, ottenuta dal Wall Street Journal, l’amministratore delegato di Twitter, Parag Agrawal, ha annunciato che la società ha deciso di congelare le assunzioni e annunciato che potrebbe ritirare alcune offerte di posti di lavoro. L’amministratore delegato ha giustificato la scelta con l’attuale situazione macroeconomica e con la guerra in Ucraina, rassicurando poi sul fatto che l’azienda non ha attualmente in programma una riduzione del personale. Il titolo di Twitter perde oggi lo 0,3%.
PER APPROFONDIRE / Come potrebbe cambiare Twitter con Elon Musk al timone
Draghi aggiorna ministri su missione Usa, obiettivo pace
Il premier Mario Draghi, a quanto riferiscono alcuni presenti alla riunione, all’inizio del Cdm ha aggiornato i ministri sulla visita a Washington che, ha spiegato, ha permesso di mettere a fuoco la questione strategica: la guerra ha preso una fisionomia nuova e adesso il vero obiettivo è chiedersi in che modo si costruisce il futuro, la pace, il percorso negoziale verso la pace e, soprattutto, che tipo di pace si vuole. Il ragionamento di Draghi è partito dalla premessa che la pace è quella che vorranno gli ucraini, non imposta e sostenibile negli anni a venire. “Su questo dobbiamo portare le parti al tavolo”, la sua posizione.
PER APPROFONDIRE / Spread a 200 e tassi: perché Draghi non vuole fare nuovo deficit per gli aiuti
Onu, oltre 6 milioni di persone sono fuggite dall’Ucraina
Oltre 6 milioni di persone hanno lasciato l’Ucraina dal 24 febbraio, data di inizio dell’invasione russa. Lo riporta l’Unhcr precisando che il numero esatto è di 6.029.705. La maggior parte dei profughi si sono rifugiati nell’Unione europea attraverso i confini di Polonia, Slovacchia, Ungheria e Romania. Altri otto milioni sono sfollati all’interno del Paese secondo l’Oim, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni.
PER APPROFONDIRE / Sul bus di chi ritorna a Odessa, nonostante la guerra
Conte: dopo terzo decreto basta armi dall’Italia
«Io credo che dopo un terzo decreto» di invio di armi all’Ucraina «avremo già dato come Italia un contributo» sufficiente avendo «fatto la nostra parte: ora dobbiamo caratterizzarci per essere in prima linea su un altro fronte, quello di spingere fortemente per un negoziato ed una soluzione politica». Così il leader M5s Giuseppe Conte alla registrazione di Piazza Pulita dove aggiunge: «Lo ripeto, credo che ci sia una concentrazione di armamenti in Ucraina sufficiente».
Il leader del M5S torna poi a chiedere che Draghi riferisca al parlamento sullo stato della guerra: «Non stiamo fissando bandierine ma stiamo facendo un discorso chiaro e trasparente: stiamo vivendo uno scenario di emergenza assolutamente imprevisto. Il governo era nato per affrontare l’emergenza pandemica e il Pnrr, ma di fronte ad uno scenario imprevisto non possiamo pensare che il governo vada avanti da sé, decidendo di volta in volta cosa fare e come posizionarsi perché non ha un mandato politico».
Mattarella e Macron: aumentare il sostegno europeo all’Ucraina
Sergio Mattarella ed Emmanuel Macron si sono detti d’accordo «a continuare ad accrescere il sostegno europeo all’Ucraina»: lo si è appreso da fonti dell’Eliseo dopo una telefonata oggi pomeriggio fra i due capi di Stato in cui - informa la presidenza francese - «è stato affrontato il tema della guerra in Ucraina sottolineando l’importanza di mantenere l’unità e lo stretto coordinamento che prevalgono fra partner europei dall’inizio del conflitto». Il presidente Mattarella si è detto anche «in pieno accordo» con il capo dello Stato francese Emmanuel Macron sulla sua proposta di una «comunità politica europea», rilanciano fonti dell’Eliseo.
Media, Russia minaccia stop del gas alla Finlandia da domani
I principali leader politici della Finlandia sono stati informati che la Russia potrebbe tagliare le forniture di gas a partire da domani, a seguito dell’annunciata intenzione del Paese scandinavo di entrare nella Nato. Lo riporta il giornale finlandese Iltalehti, sottolineando che in precedenza era stata evocata l’ipotesi di un’interruzione il 23 maggio, quando è previsto il prossimo pagamento da parte di Helsinki, che Mosca pretende avvenga in rubli.
Azov, tutti i civili che erano con noi sono stati evacuati
«Se parliamo della fabbrica Azovstal, i civili di cui eravamo a conoscenza, i civili che erano con noi, i civili di cui ci prendevamo cura, non sono più con noi. Sono riusciti a lasciare l’impianto». Lo ha detto alla Cnn il capitano Svyatoslav Palamar, vicecomandante del reggimento Azov, che nei giorni scorsi aveva riferito di un centinaio di civili ancora nell’acciaieria di Mariupol, nonostante Kiev e Mosca avessero confermato il completamento delle evacuazioni. «Magari c’è qualcun altro ancora più giù, perché nessuna organizzazione internazionale è mai riuscita a entrare e valutare la situazione», ha comunque aggiunto Palamar.
Francia: adesione Kiev a Ue sarà discussa al vertice di giugno
La richiesta dell’Ucraina di ottenere lo status di Paese candidato dell’Ue, attualmente «in corso d’esame da parte della Commissione, sarà oggetto di una discussione al livello di leader durante il Consiglio europeo del prossimo mese di giugno»: è quanto afferma il ministero degli esteri francese, ricordando che Emmanuel Macron e il ministro degli esteri Jean-Yves Le Drian, «hanno ripetuto più volte che l’Ucraina fa parte della famiglia europea». Nei giorni scorsi, la stessa presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha riferito che l’esecutivo Ue si esprimerà sulla richiesta di Kiev il mese prossimo.
Kiev: Mosca vuole rilasciare passaporti in zone occupate
«Le amministrazioni militari e civili russe stanno adottando misure per preparare l’integrazione dei territori occupati con la Russia. Tra queste, modifiche nelle divisioni amministrativo-territoriali, l’adeguamento delle forze dell’ordine, dei sistemi bancari e di frontiera al diritto russo e la preparazione del quadro giuridico per rilasciare passaporti russi». Lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzyanyk, citato da Ukrinform.
Unicef: nell’ultimo mese uccisi 100 bambini
«Ogni giorno che passa, sempre più bambini ucraini sono esposti agli orrori di questa guerra. Solo nell’ultimo mese l’Onu ha verificato che quasi 100 bimbi sono stati uccisi, e riteniamo che le cifre effettive siano considerevolmente più alte». Lo ha detto il vice direttore esecutivo di Unicef, Omar Abdi, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina, sottolineando che nel paese «anche l’istruzione è sotto attacco», pur rimanendo le scuole «un’ancora di salvezza».
Zelensky: pronto a parlare con Putin ma senza ultimatum
«Per quel che riguarda le trattative con la Russia, la questione si complica ogni giorno perché ogni giorno i russi occupano villaggi, perché molte persone hanno lasciato le loro case, sono state uccise dai russi e vedo tracce di torture e uccisioni. Questo complica molto la possibilità di condurre trattative, vogliamo che capiate che la nostra società è molto pacifica, da otto anni volevamo fare una trattativa. Io sono pronto a parlare con Putin, ma senza ultimatum». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky - intervistato da Bruno Vespa a Porta a Porta - dicendosi indisponibile a un accordo che comprenda la cessione di territori ucraini a Mosca (compresa, quindi, la Crimea).
«Noi non dobbiamo cercare una via d’uscita per la Russia. So che Putin voleva portare a casa qualche risultato ma non lo ha trovato. Proporre a noi di cedere qualcosa per salvare la faccia del presidente russo non è corretto da parte di alcuni leader, non siamo pronti a salvare la faccia a qualcuno pagando con i nostri territori, non penso sia una cosa giusta». Per il presidente ucraino, «i russi se ne devono andare e devono rispondere di quello che hanno fatto. Non possiamo accettare compromessi per la nostra indipendenza». «L’Ucraina - ha quindi aggiunto Zelensky - vuole la pace, cose normalissime come il rispetto della sovranità, dell’integrità territoriale, delle tradizioni del popolo, della lingua. Possono essere cose banali ma sono tutte cose violate dalla Russia e che devono essere ripristinate». «Dobbiamo liberare i villaggi e le case, bisogna restituire quello che è stato saccheggiato». Il presidente ucraino ha ringraziato l’Italia e Mario Draghi per aver adottato le sanzioni europee. «So che sono bloccati conti degli oligarchi russi per un valore di circa 1 miliardo, e sono grato all’Italia per questo passo», ha affermato Zelensky, secondo cui «non siamo in condizioni di parità, la Russia è più forte, ma il mondo è unito intorno a noi, e sentiamo che passo dopo passo possiamo vincere perché stiamo combattendo per la verità e non siamo da soli».
Kuleba: togliere ossigeno energetico alla Russia
«Deve essere tolto l’ossigeno energetico alla Russia». Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba a Berlino, in conferenza stampa con il vicecancelliere tedesco Robert Habeck. «La Russia ha dimostrato di essere un rifornitore inaffidabile», ha aggiunto.
Gas: vola il prezzo in Europa, fino a 115 euro al MWh
Vola il prezzo del gas naturale in Europa, con l’indice di riferimento, i future ad Amsterdam (+17,5%) a 111 euro al MWh, dopo avere toccato i 115 euro intorno alle 13.30, mentre la Germania ha reso noto che la Russia ha diminuito le erogazioni. L’Ue intanto ha deciso che verrà introdotto un tetto al prezzo solo in caso di emergenza, ovvero di interruzione improvvisa dell’erogazione di metano russo. Rally anche per il prezzo a Londra (+34,5%) a 188 penny al Mmbtu (Unità termica), dopo un picco a 196 penny alla stessa ora. Entrambi i valori, sia per Amsterdam che per Londra, sono però ben distanti dai picchi dello scorso 7 marzo, con i rincari dai primi giorni del conflitto in Ucraina, quando erano arrivati rispettivamente a 345 euro e a 800 penny. Nel frattempo Gazprom ha annunciato che smetterà di utilizzare un gasdotto chiave per il transito del gas attraverso la Polonia.
Polonia, «decisione Finlandia grande notizia per sicurezza Europa»
La decisione della Finlandia di avviare il processo per entrare nella Nato «è una grande notizia per la sicurezza della Polonia e dell’Europa». Lo ha dichiarato su Twitter il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, congratulandosi con le autorità di Helsinki per la decisione «importante». La Polonia, ha aggiunto, «supporta» l’ingresso della Finlandia nella Nato «il più velocemente possibile».
Per approfondire: Finlandia pronta a entrare nella Nato, sì di premier e presidente
Attacco hacker filorussi, indagano pm antiterrorismo di Roma
I pm dell’Antiterrorismo di Roma, coordinati dall’aggiunto Michele Prestipino indagano sull’attacco hacker che ha interessato ieri alcuni siti istituzionali tra cui quello del Senato ma anche quelli dell’Istituto Superiore di Sanità e l’Aci. L’azione è stata rivendicata su Telegram dal collettivo filorusso “Killnet”. In Procura è stata trasmessa una prima informativa della Polizia Postale. Gli inquirenti, che procedono per accesso abusivo a sistema informatico, nelle prossime ore analizzeranno l’incartamento giunto dagli specialisti della Postale.
Piano d’emergenza Ue per export di cereali da Ucraina
Mobilitazione degli operatori della logistica nell’immediato e, in tempi più lunghi, accesso ai fondi europei per i progetti sui trasporti da e per l’Ucraina. È il piano della Commissione europea per stabilire «corridoi di solidarietà» con l’Ucraina, per facilitare le esportazioni di cereali da Kiev verso l’Ue e il resto del mondo. Bruxelles esorta anche le autorità nazionali ad applicare la «massima flessibilità» e «a garantire personale adeguato per accelerare le procedure ai valichi di frontiera». «20 milioni di tonnellate di cereali devono lasciare l’Ucraina in meno di tre mesi utilizzando le infrastrutture dell’Ue. Questa è una sfida gigantesca, quindi è essenziale coordinare e ottimizzare le catene logistiche, mettere in atto nuove rotte ed evitare, per quanto possibile, i colli di bottiglia», ha dichiaratola commissaria per i Trasporti Ue, Adina Valean,
Bachelet (Onu), «scioccante portata uccisioni illegali»
«È scioccante la portata delle uccisioni illegali, compresi indizi di esecuzioni sommarie in aree a nord di Kiev. Abbiamo informazioni di circa 300 uccisioni di questo genere, ma i dati continueranno ad aumentare man mano che saranno disponibili nuove prove». Si è espressa così l’Alto commissario Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet, che al Consiglio per i diritti umani ha ricordato che finora solo nella regione di Kiev sono stati recuperati oltre mille corpi di civili. Il suo Ufficio, ha puntualizzato, continua a verificare denunce di violazioni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina e molte potrebbero configurarsi come crimini di guerra. «Queste uccisioni di civili spesso sembrano essere intenzionali», commesse da «cecchini e soldati», ha detto. «Civili sono stati uccisi mentre attraversavano strade o lasciavano rifugi alla ricerca di cibo e acqua - ha proseguito nelle dichiarazioni rilanciate dalla Bbc - Altri sono stati uccisi mentre fuggivano con i propri mezzi. Uomini del posto, disarmati, sono stati uccisi perché i soldati russi hanno sospettato sostenessero le forze ucraine o fossero una potenziale minaccia e alcuni sono stati torturati prima di essere uccisi».
Documento Ue, razionamento coordinato se Mosca blocca gas
Nel caso di un’interruzione improvvisa totale o parziale delle forniture di gas russo, i Paesi europei dovrebbero procedere con un «razionamento coordinato» sulla base del principio di solidarietà. Lo indica la Commissione europea nella bozza del piano RePowerEu che sarà presentato mercoledì 18 maggio. Per principio di solidarietà, spiega l’esecutivo comunitario, si intende «una riduzione della domanda di gas negli Stati membri meno colpiti a vantaggio di quelli più colpiti».
Ue, pagare gas russo seguendo decreto Mosca viola sanzioni
“La posizione nostra è chiara ed è stata spiegata ai Paesi membri. La Banca centrale russa è sottoposta a sanzioni, pagare secondo quanto stabilito dal decreto del Cremlino violerebbe le sanzioni”. Lo afferma un portavoce della Commissione Ue, Tim McPhie, nel corso del briefing quotidiano a Bruxelles. Rispondendo ad una domanda in merito alle dichiarazioni del premier Mario Draghi ieri a Washington sui pagamenti in rubli che alcune aziende Ue potrebbero aver già fatto nei confronti di Gazprom, il portavoce ha aggiunto di “non fare commenti a riguardo”.
Kiev confisca le succursali delle banche russe Sberbank e Prominvestbank
Il parlamento ucraino ha approvato il decreto del presidente Zelensky sull’attuazione della decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale sul sequestro forzato di proprietà della Federazione Russa. Secondo la decisione del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’11 maggio, allegata al relativo disegno di legge (№7371) , è stato deciso di confiscare con la forza in Ucraina i diritti di proprietà della Federazione Russa e dei suoi residenti. E’ stato confiscato il 99,78 per cento dei diritti societari di Pjsc Joint-Stock Commercial Industrial and Investment Bank (Prominvestbank), di proprietà della State Development Corporation Web.Rf (Vnesheconombank), e tutti i diritti societari di Jsc “International Reserve Bank”, di proprietà della società per azioni pubblica “Sberbank of Russia”. Secondo il deputato del popolo Yaroslav Zheleznyak, il disegno di legge di approvazione del decreto è stato sostenuto da 334 deputati.
Esplosione in deposito munizioni in regione Russia Khabarovsk, vittime
Esplosione in un deposito di munizioni in una base militare del distretto di Amur, nella regione russa di Khabarovsk, rende noto l’agenzia Tass. Due persone sono state gravemente ustionate e ricoverate e un’altra è morta. Dall’inizio dell’operazione militare speciale in Ucraina, sono stati segnalati in Russia diversi incendi non spiegati.
Cremlino, «Finlandia in Nato è minaccia per Russia»
L’ingresso della Finlandia nella Nato rappresenta ’’sicuramente’’ una minaccia per la Russia e non aiuterà la stabilità e la sicurezza dell’Europa. Così il portavoce del Cremlino Dmytro Peskov ha reagito all’annuncio di Helsinki di voler presentare richiesta di adesione all’Alleanza Atlantica. La Russia, ha detto il Cremlino, “è pronta a dare la risposta più decisiva a chiunque cerchi di farsi coinvolgere in Ucraina e ostacolare l’operazione militare speciale”. Tutti, ha aggiunto il Cremlino, vogliono evitare uno scontro diretto tra la Russia e la Nato.
Ue, passo storico Finlandia contribuirà a sicurezza europea
“L’unità e la solidarietà della Nato e dell’Ue non sono mai state così vicine. Sauli Niinistö e Sanna Marin aprono la strada all’adesione della Finlandia alla Nato. Un passo storico, una volta compiuto, che contribuirà notevolmente alla sicurezza europea. Con la Russia che muove guerra all’Ucraina è un potente segnale di deterrenza”. Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
Bombardati villaggi di confine a Nord-Est, un morto
Bombardamenti su piccoli villaggi di confine dell’Ucraina nord-orientale sono partiti dal territorio russo questa mattina. Una vittima è stata registrata nell’insediamento di Novi Vykry, colpito da una raffica di 20 proiettili di artiglieria. Lo affermano i funzionari ucraini di Sumy, citati dalla Cnn, indicando che gli attacchi sugli insediamenti di confine, provenienti dal territorio russo, sono aumentati negli ultimi giorni, mentre le forze ucraine stanno avanzando verso un’altra sezione del confine nella regione di Kharkiv.
Helsinki, Zelensky appoggia passi Finlandia verso la Nato
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “appoggia pienamente” i passi che la Finlandia sta facendo per l’adesione alla Nato: lo ha reso noto oggi in un tweet il presidente finlandese, Sauli Niinistö, dopo un colloquio con il leader ucraino. Da parte sua, Niinistö ha ribadito l’appoggio della Finlandia all’Ucraina.
PER APPROFONDIRE/ Così la Finlandia, a un passo dalla Nato, dice addio all'energia russa
Giappone congela asset delle banche russe Sberbank e Alfa-Bank
Il governo giapponese ha congelato i beni della più grande banca russa, la Sberbank, e quelli della più grande banca privata Alfa-Bank, a causa dell’invasione russa dell’Ucraina. Lo riporta Kyodo News. Misure simili erano già state introdotte in precedenza dagli Stati Uniti e dalla Ue.
Nato: ministro Finlandia, «Russia imprevedibile, per noi problema imminente»
La guerra in Ucraina “avviata dalla Russia mette a rischio la sicurezza e la stabilità dell’intera Europa” e per la Finlandia “il comportamento imprevedibile della Russia è un problema imminente”. Lo spiega il ministro degli Esteri della Finlandia Pekka Haavisto, in audizione alla commissione Esteri del Parlamento Europeo a Bruxelles. Helsinki ha deciso di chiedere l’adesione alla Nato. In più, prosegue Haavisto, Mosca è “preparata a condurre operazioni che sono ad alto rischio per la stessa Russia, cosa che provocherebbe molte perdite anche per noi. Secondo, la Russia ha la capacità di mettere pressione sui suoi vicini dispiegando forze rapidamente e portando oltre 100mila soldati al confine, senza mobilitare la popolazione civile. Terzo, in Russia si parla senza freni dell’uso di armi non convenzionali, nucleari e chimiche, anche se l’uso di queste armi è vietato da accordi internazionali. Purtroppo, la Russia non rispetta le regole della guerra”. “Abbiamo visto - prosegue il ministro - diversi casi di crimini di guerra, con violazioni della convenzione di Ginevra. Sono casi che vanno investigati e dobbiamo sottolineare che in questo caso l’architettura di sicurezza europea non ha funzionato in modo appropriato: non sono state rispettate le regole dell’Onu, ma neppure quelle dell’Osce sulla risoluzione pacifica dei conflitti. Questo è molto spiacevole”. Comunque, “la comunità internazionale - conclude - ha risposto in modo forte all’aggressione russa, con un forte messaggio di unità dell’Ue”.
Gazprom, gas russo via Ucraina oggi diminuisce di un terzo
Il transito di gas russo verso l’Europa attraverso l’Ucraina diminuirà oggi di quasi un terzo rispetto a ieri. Lo afferma il gigante russo del gas Gazprom. Oggi dalla stazione di Soudja dovrebbero transitare 50,6 milioni di metri cubi di gas, rispetto ai 72 milioni del giorno precedente, secondo Gazprom, citata dalle agenzie russe. Da due giorni l’Ucraina afferma di non poter far passare il gas attraverso la stazione nei pressi di Sokhranivka, nella regione di Lugansk, a causa della presenza delle forze armate russe, provocando un calo delle forniture mentre Mosca afferma di non poter aumentare i volumi su un altro gasdotto.
Attacco contro Belgorod in Russia, un morto e diversi feriti
Una persona è stata uccisa nella regione russa di confine di Belgorod e diverse altre sono state ferite dopo un attacco proveniente dall’Ucraina che ha parzialmente distrutto 17 case e sei auto nel villaggio di Solokhi. “Una persona ha perso la vita, è morta in ambulanza, e ci sono feriti”, ha scritto il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, in un messaggio su Telegram, denunciando la “situazione più difficile” per la sua regione dall’inizio dell’”operazione militare speciale” lo scorso 24 febbraio. Gladkov prima ha parlato di tre feriti, poi di sette. La regione russa confina con i distretti ucraini di Kharkiv e Dergachev. Solokhi è a undici chilometri dal confine.
Mosca: sale rischio scontro Russia-Nato e guerra nucleare
“Riempire l’Ucraina di armi dei Paesi Nato, addestrare le sue truppe all’uso di equipaggiamenti occidentali, schierare mercenari e tenere esercitazioni ai confini aumenta la probabilità di un conflitto aperto e diretto tra Russia e Nato”. Lo ha detto il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, secondo quanto riportano Tass e Interfax, aggiungendo che “un simile conflitto ha sempre il rischio di trasformarsi in una guerra nucleare totale. Sarebbe uno scenario disastroso per tutti”.
PER APPROFONDIRE/ Come procede la guerra? Dove puntano le truppe russe e il conto delle perdite militari
Kuleba, bene virata Scholz, ora Berlino battistrada in Ue
Il cancelliere Olaf Scholz ha cambiato atteggiamento e la Germania fa adesso da battistrada in Europa per l’Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuoleba, rispondendo a un’intervista alla tv Ard, a una domanda sulle recenti tensioni nei rapporti fra Kiev e Berlino. “I momenti negativi finiti sui media non vano sopravvalutati. Fra le due parti c’è stato un dialogo aperto, e si chiamavano le cose col loro nome”, ha affermato Kuleba, che fa tappa a Berlino per proseguire il viaggio verso il G7 dei ministri deglI esteri. “Vediamo come sia cambiato l’atteggiamento di Scholz sulla consegna delle armi e lo sviluppo della posizione del governo sulle sanzioni - ha sottolineato -. Vediamo tutti questi cambiamenti positivi e che la Repubblica federale ha assunto il ruolo di battistrada in Europa, e adesso suona il primo violino”.
Kiev, 26.650 soldati russi uccisi dall’inizio della guerra
Sono almeno 26.650 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione: lo rende noto l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito indica che dopo 78 giorni di conflitto si registrano anche 199 caccia, 161 elicotteri e 398 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.195 carri armati russi, 534 pezzi di artiglieria, 2.873 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 94 missili da crociera, 191 lanciamissili, 13 navi, 2.019 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 87 unità di difesa antiaerea e 41 unità di equipaggiamenti speciali.
Sindaco Kiev, per chi torna non possiamo garantire sicurezza
“Purtroppo oggi non possiamo garantire la sicurezza di ogni residente. Ogni angolo dell’Ucraina, ogni città e paese, è minacciato mentre la Russia continua la sua barbara guerra contro il nostro Paese”. Lo afferma il sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko, in un post su Telegram con una sua intervista alla Cnn in cui gli viene chiesto se gli abitanti di Kiev che che hanno lasciato la città possono già tornare a casa. Nell’intervista Klitschko spiega che “senza dubbio” la capitale è per i russi il “principale obiettivo” e si dice “preoccupato” che Putin possa usare armi nucleari.
Kiev, continuano attacchi aerei su Azovstal
A Mariupol “gli occupanti russi sono concentrati nel tentativo di distruggere le nostre unità nell’area dell’impianto Azovstal. Il nemico non smette di infliggere attacchi aerei”. Lo scrivono le forze armate ucraine in un report sull’andamento del conflitto pubblicato sulla loro pagina facebook.
Gb, prosegue contrattacco forze Kiev a nord di Kharkiv
Le forze ucraine stanno proseguendo il loro contrattacco a nord di Kharkiv dove hanno riconquistato alcuni villaggi in prossimità del confine russo. Lo afferma l’intelligence britannica nell’ultimo report sulla conflitto in corso, pubblicato dal ministero della Difesa di Londra.
Kiev, bombe a grappolo e al fosforo su Dnipropetrovsk
Le truppe russe hanno bombardato per tutta la notte il distretto di Kryvyi Rih nella regione di Dnipropetrovsk, nel sudest dell’Ucraina, usando anche munizioni vietate al fosforo e a grappolo. Lo riferisce su Telegram il capo dell’amministrazione militare di Kryvyi Rih, Oleksandr Vilkul, riporta Ukrinform. “Hanno bombardato tutta la notte”, spiega, usando anche le “munizioni vietate al fosforo e a grappolo”. Un attacco in mattinata anche su Zelenodolsk, sempre nell’oblast di Dnipropetrovsk, con sistemi lanciarazzi multipli MLRS, spiega Vilkul precisando che un civile è rimasto ucciso e un altro è stato ferito.
PER APPROFONDIRE/ Armi chimiche in Ucraina: una minaccia concreta?
Kiev fa saltare ponti nel Lugansk per frenare avanzata russi
Le forze armate ucraine hanno fatto saltare alcuni ponti sul fiume Siverskyi Donets per fermare l’avanzata russa nella regione di Lugansk. Lo comunica il ministero della Difesa di Kiev mostrando su twitter alcune immagini satellitari delle infrastrutture abbattute.
Siemens ha annunciato cessazione attività in Russia
Siemens lascerà il mercato russo a causa dell’invasione dell’Ucraina. Lo ha reso noto la società dopo aver ricordato di aver già sospeso, subito dopo l’inizio della guerra, nuove operazioni e forniture Russia e Bielorussia. “Forniamo assistenza umanitaria ai nostri colleghi e al popolo ucraino e sosteniamo le richieste della comunità mondiale per la pace”, ha dichiarato il ceo della Siemens Roland Bush. In Russia sono presenti Siemens e Siemens Energy. La prima ha una joint venture con il gruppo Sinara per la produzione di locomotive elettriche per il trasporto merci. La seconda è uno dei principali fornitori di apparecchiature per l’energia. La società, in particolare, possiede Siemens Transformers e il 65% nella JV con Power Machines - Siemens Gas Turbine Technology (STGT). Siemens Gamesa, parte di Siemens Energy, è anche partner di Enel Russia nella realizzazione di progetti di energia rinnovabile in Russia.
Gas:balzo +9% con rallentamento flussi Ucraina,a 102,5 euro
I prezzi del gas naturale europeo sono in aumento a causa delle preoccupazioni per le forniture dalla Russia in transito in Ucraina. Il contratto di riferimento, scambiato a Amsterdam, fa un balzo del 9% a 102,50 euro. Intanto Mosca ha anche sanzionato un commerciante di GNL , una controllata tedesca di Gazprom che la Germania ha sequestrato. Un portavoce del ministero dell’Economia tedesco ha affermato che sta “valutando questi annunci” in attesa di dettagli. “La sicurezza dell’approvvigionamento è attualmente garantita ed è costantemente controllata”, ha aggiunto.
Kiev, attacchi su regione Chernihiv, ci sono morti
Nella notte un aereo russo ha colpito Novgorod-Siversky nella regione di Chernihiv, nel nord est dell’Ucraina. Lo ha annunciato il capo dell’amministrazione militare regionale di Chernihiv Vyacheslav Chaus su Telegram, secondo quanto riferisce Ukrinform. “Nella notte sulla città di Novgorod-Siversky, i russi hanno sferrato diversi attacchi aerei su infrastrutture critiche”, tra cui scuole, ha detto Chaus precisando che ci sono morti e feriti. Sono stati inoltre danneggiati edifici amministrativi ed abitazioni
Sindaco Kiev, «la capitale resta l’obiettivo principale per Mosca»
Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko si dice preoccupato per la possibilità che il presidente russo Vladimir Putin utilizzi un’arma nucleare tattica sulla capitale. “La sicurezza è la priorità principale in questo momento ... Sì, certo, ci preoccupiamo e speriamo che i nostri militari ci difendano, ma il rischio è ancora lì e senza i nostri partner, senza Stati Uniti e paesi europei non possiamo sopravvivere”, ha dichiarato parlando con la Cnn. Per Klitschko “non c’è dubbio” che la capitale dell’Ucraina sia ancora “l’obiettivo principale” della Russia. Ai residenti che tornano in città, il sindaco ricorda i rischi: “Come sindaco di Kiev lo dico a chiunque, mi dispiace, è un vostro rischio personale, non possiamo darvi garanzie: gli attacchi russi potrebbero verificarsi da un momento all’altro”.
Mosca, salgono a 7 i feriti in bombardamento ucraino Russia
Sale a 7 il bilancio dei feriti nel bombardamento di ieri da parte delle forze ucraine sul villaggio di Solokhi nella regione russa di Belgorod. Lo fa sapere il governatore Vyacheslav Gladkov secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass. “Sette persone sono rimaste ferite. Stanno ricevendo cure mediche. Una persona è morta. Forniremo assistenza materiale a tutti i feriti e alla famiglia della vittima”, ha spiegato.
Kiev, bombe su regione Dnipropetrovsk, 1 morto
Un bombardamento russo sulla regione di Dnipropetrovsk, nel sud dell’Ucraina, ha provocato un morto e un ferito. Lo fa sapere il governatore dell’oblast Valentyn Reznichenko su Telegram, secondo quanto riporta il Kyiv Independet. Nella prima mattinata di oggi le forze russe hanno aperto il fuoco contro la cittadina di Zelenodolsk, ha spiegato il governatore. Nell’attacco è stata distrutto un impianto dell’infrastruttura energetica.
Kiev resiste al sud, intercettato missile su Odessa
Le forze armate ucraine hanno eliminato ieri 23 soldati russi, due carri armati e un deposito di munizioni in direzione sud. Lo fa sapere il comando operativo Sud con un post su Facebook ripreso da Ukrinform. «Nelle regioni di Mykolayiv e Kherson, il nemico continua a condurre operazioni militari sulla frontiera catturata. Le nostre unità non consentono agli invasori di attaccare o avanzare. Invece, l’uso efficace di armi missilistiche e di artiglieria ha eliminato 23 soldati russi, distrutto due carri armati nemici, due veicoli da combattimento della fanteria e un deposito di munizioni nella regione di Kherson». «Il nemico ha lanciato nuovamente un attacco missilistico sulla regione di Odessa - aggiunge la nota -, ma la risposta rapida e mirata delle unità di difesa aerea ucraine ha neutralizzato il missile». La flotta russa - ricorda Ukrinform - dispone di almeno una cinquantina di di missili sempre pronti ad essere lanciati dalle navi.
Von der Leyen, Russia è «minaccia all’ordine mondiale»
La Russia è la «minaccia più diretta» all’ordine internazionale a causa della sua invasione dell’Ucraina: lo ha detto a Tokyo la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. «Questo mi porta in Russia. Oggi è la minaccia più diretta all’ordine mondiale con la guerra barbara contro l’Ucraina, ed ha un patto preoccupante con la Cina», ha detto dopo aver incontrato il primo ministro giapponese Fumio Kishida insieme al presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
Giappone annuncia nuove sanzioni alla Russia
Nuove sanzioni finanziarie alla Russia decise dal Giappone, per allinearsi alle misure imposte dai Paesi del G7. Tokyo ha comunicato il congelamento di ulteriori asset della Sberbank e della sua consociata Alfa Bank, oltre al bando per i cittadini e le compagnie giapponesi di eseguire investimenti in Russia che garantiscano una partecipazione di oltre il 10% del capitale azionario, così come saranno vietati prestiti superiori alla durata di un anno. Secondo i dati del ministero delle Finanze nipponico, nel 2021 il Giappone ha investito 61,2 miliardi di yen, l’equivalente di 446 milioni di euro in Russia. Sebbene il divieto abbia lo scopo di colpire i nuovi investimenti nella Federazione Russa, l’impatto sulle aziende giapponesi sarà significativo, ammette il ministero. Attualmente tra gli imprenditori nipponici a Mosca prevalgono le difficoltà nella gestione della logistica per via della chiusura delle principali reti di scambio - che saranno accentuate dall’impossibilità di raccogliere nuovi fondi per sostenere le attività in essere.
Draghi: «guerra ha unito Usa e Ue e isolato Russia. Questa è l’ora dell’Europa»
«L’invasione russa dell’Ucraina ha causato quello che chiamiamo un cambio di paradigma nella geopolitica. Ha rafforzato i legami tra l’Ue e gli Stati Uniti, ha isolato Mosca, ha sollevato profonde domande per la Cina. Questi cambiamenti sono ancora in corso, ma una cosa è certa: sono destinati a rimanere con noi per molto, molto tempo». Lo ha detto il premier Mario Draghi, in un passaggio del suo intervento all’Atlantic Council dove è stato insignito del Distinguished Leadership. «Questa è l’ora dell’Europa e dobbiamo coglierla», ha aggiunto Draghi nel passaggio conclusivo del suo discorso. «Le scelte che la Ue affronta sono brutalmente semplici», ha aggiunto Draghi, parlando del contesto internazionale e alla luce del conflitto in Ucraina. «Possiamo essere artefici del nostro destino o schiavi delle decisioni altrui». Ma, ha proseguito, «la cosa che mi rende ottimista è sapere che non siamo soli», perché «in un momento di profondi cambiamenti, alcune cose rimangono invariate. Lo stretto rapporto tra Ue e Stati Uniti. Quel legame infinito che rafforza entrambi».
18 missili russi colpiscono vicino a Zaporizhzia
L’esercito russo ha lanciato 18 missili contro Komyshuvakha, nella regione di Zaporizhzhia, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Il governatore dell’Oblast di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh, ha scritto su Telegram che i missili sono stati lanciati contro aree residenziali della città. Yuri Karapetyan, sindaco di Komyshuvakha, ha detto che una persona è stata uccisa, tre sono rimaste ferite e circa 60 case sono state danneggiate.
Zelensky: siamo la nazione dei migliori difensori
«Siamo la nazione dei migliori difensori»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo messaggio videoregistrato alla serata dell’Atlantic Council, che vede tra i premiati il capo del governo italiano Mario Draghi. «Dietro il coraggio e la saggezza del nostro popolo ci sono migliaia di storie vere», ha sottolineato nella sua tradizionale t-shirt verde militare parlando in ucraino (sottotitolato), prima di lodare gli eroi ucraini «morti per difendere anche l’Europa».
Pelosi, Usa pronti a fare loro parte per libertà in Ucraina
«La lotta per la libertà in Ucraina è una lotta per la libertà nel mondo e gli Usa sono pronti a fare la loro parte».Lo ha detto la speaker della Camera americana, Nancy Pelosi, ad un evento dell’Atlantic Council durante il quale è stato premiato anche il premier italiano Mario Draghi
Draghi, Italia pronta a fare sua parte per pace. Ucraina ha bisogno di piano Marshall
«L’Ucraina ha bisogno di un piano Marshall per la ricostruzione»: lo ha proposto il premier Mario Draghi nel suo discorso per il premio dell’Atlantic Council a Washington. Il premier italiano ha anche sottolineato che la guerra in Ucraina «minaccia la nostra prosperità e la nostra sicurezza energetica. Ma come ha fatto tante volte nella sua grandiosa storia, l’Italia ha ripreso slancio e siamo pronti a fare la nostra parte con gli europei e con gli alleati transatlantici per andare oltre questo momento tragico e ripristinare la pace».
Usa: standing ovation per Zelensky a Atlantic Council
Applausi e standing ovation per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla serata dell’Atlantic Council a Washington, dove ha inviato un messaggio videoregistrato in occasione della premiazione del premier Mario Draghi per la sua leadership politica, insieme al ceo di Eni Claudio Descalzi per la sua leadership imprenditoriale.
Camera Usa approva quattro misure contro Russia e Bielorussia
La Camera americana approva quattro provvedimenti contro la Russia e la Bielorussia e a sostegno dell’Ucraina nonostante l’opposizione di alcuni repubblicani. La prima misura approvata punta a escludere funzionari russi dalla partecipazione a incontri del G20, del comitato di Basilea per gli standard bancari e dal Financial Stability Board. La seconda riguarda invece la sospensione dei pagamenti multilaterali dovuti da Kiev, mentre la terza chiarisce che le controllate estere di istituzioni americane devono rispettare le sanzioni imposte dall’amministrazione Biden a Russia e Bielorussia. Il quarto provvedimento vieta al Tesoro americano di prendere parte a transazioni che riguardano lo scambio di Special Drawing Rights, i diritti speciali di prelievo che sono la valuta del Fmi, controllati da Russia o Bielorussia.
Zelensky, nuovi fondi Usa sostegno a Ucraina e democrazia globale
«La Camera Usa ha votato per un nuovo e significativo pacchetto di sostegno al nostro Stato e alla democrazia globale. Quasi 40 miliardi di dollari. Una seconda votazione si terrà presto al Senato degli Stati Uniti. Questa decisione sarà poi firmata dal presidente Biden e avrà effetto. Sono grato al popolo americano e a tutti i nostri amici al Congresso e all’amministrazione per il loro sostegno». Lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.