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Ucraina, ultime notizie: Usa, l'Ucraina userà le bombe a grappolo a breve

In almeno metà dell’Ucraina sono scattati allarmi nella notte. Esplosioni a Kharkiv, allarmi anche a Sumi, Poltava e Zaporizhzhia. Diverse fonti russe hanno riferito che la leadership militare russa ha destituito un altro generale: Vladimir Seliverstov

Ucraina, presidente Sud Corea in visita a sorpresa a Kiev
  • Kiev, i russi bombardano Kherson, almeno 2 civili feriti

    “Gli occupanti russi hanno bombardato la regione di Kherson. Il raccolto è stato distrutto”, mentre “nel villaggio di Rozlyv, l’esercito russo ha colpito delle case private e una donna di 54 anni e un uomo di 49 anni sono rimasti feriti”. Lo riferisce l’amministrazione militare regionale di Kherson, scrive Ukrinform.

  • Putin, studieremo armamenti Occidente sottratti a forze Kiev

    Gli specialisti russi studieranno gli armamenti occidentali sottratti alle forze di Kiev. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in un’intervista alla tv Rossiya-1, di cui riferisce l’agenzia di stampa russa Tass. “Se c’è l’opportunità di guardare all’interno e vedere se c’è qualcosa che può essere applicato a noi, beh, perché no?”, ha detto Putin rispondendo a una domanda dell’intervistatore in merito.

  • Mosca prende controllo delle azioni russe di Danone e Carlsberg

    Mosca ha preso il controllo degli asset in Russia della francese Danone e della danese Carlsberg, che avevano annunciato l’intenzione di uscire dal mercato russo dopo l’invasione in Ucraina. E’ quanto contenuto in un decreto presidenziale del 25 aprile scorso, pubblicato oggi nella gazzetta ufficiale russa. Il 98,56% delle azioni del birrificio russo Baltika, appartenente a Carlsberg, e decine di migliaia di azioni appartenenti a Danone sono poste “temporaneamente” sotto il controllo dell’Agenzia federale per la gestione delle proprietà statali, si legge sulle agenzie russe

  • Ucraina: Putin, «se Usa lo chiedessero, leader europei pronti ad impiccarsi»

    Se gli Stati Uniti lo chiedessero, i leader europei sarebbero pronti ad impiccarsi. Così Vladimir Putin, intervistato dalla tv pubblica russa, ha denunciato la completa dipendenza dell’Europa dagli Stati Uniti. “Se domani gli dicessero, ’abbiamo deciso di impiccarvi tutti’, loro farebbero una sola domanda, con gli occhi bassi per la sorpresa della loro audacia: ’possiamo farlo usando delle corde prodotte internamente?”, ha detto il presidente russo, prendendo in giro i leader europei, secondo quanto riferisce la Tass. “Credo che sarebbe un fiasco per loro, perché è improbabile che gli americani rinuncino ad un così ampio contratto per la loro industria tessile”, ha concluso, ironizzando, Putin.

  • Zelensky, «il mondo crede in noi, è ispirato dai nostri eroi»

    “Il mondo crede nell’Ucraina, è ispirato dal nostro coraggio, dai nostri eroi”. E’ quanto scrive su Twitter Volodymyr Zelenskiy, pubblicando immagini della guerra. “E’ la cosa più importante, gli ucraini credono nell’Ucraina, gli ucraini vedono quello di cui siamo capaci quando siamo insieme, siamo i più forti quando siamo uniti”, ha poi aggiunto il presidente ucraino.

  • Ucraina: Sullivan, «moralità invio bombe a grappolo? Difendiamo Kiev da invasione»

    “La nostra autorità morale e quella dell’Ucraina in questo conflitto viene dal fatto che stiamo sostenendo un Paese che affronta un brutale, feroce attacco da parte di un vicino, con missili e bombe che piovono sulle sue città, uccidendo civili, distruggendo scuole, chiese ed ospedali”. Così Jake Sullivan, intervistato da Nbc, replica a chi afferma che Washington ha perso la sua autorità morale fornendo a Kiev le controverse bombe a grappolo, che sono bandite da una convenzione firmata da oltre 100 Paesi, ma non da Stati Uniti e Ucraina. “Trovo discutibile l’idea che fornire all’Ucraina un’arma per difendere la propria terra, proteggere i civili sia in qualche modo una sfida alla nostra autorità morale”, ha poi aggiunto. “Io dico che ci stiamo facendo avanti per dare all’Ucraina quello di cui ha bisogno per non essere senza difese di fronte alla carneficina della Russia, non lasceremo l’Ucraina senza difese”, ha continuato il consigliere di Joe Biden. Sullivan ha comunque spiegato che l’amministrazione Biden non intende “ricostituire gli arsenali” delle controverse bombe, concentrandosi sulla produzione di altre munizioni. “Abbiamo iniziato il processo mesi fa ma ci vuole tempo - ha continuato - ed è per questo che ci deve essere un ponte tra oggi, in cui abbiamo bisogno di fare all’Ucraina le munizioni necessarie per i prossimi mesi, e quando saremo in grado di fornire munizioni unitarie”.

  • Usa, l’Ucraina userà le bombe a grappolo a breve

    “Se non l’ha ancora fatto, l’Ucraina userà le bombe a grappolo nelle prossime ore e giorni”. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan in un’intervista alla Cnn confermando che le forze di Kiev hanno ricevuto le bombe a grappolo americane e sono pronte a usarle

    Ucraina, 507° giorno di guerra

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  • Kiev, peggiora il fronte est, i russi avanzano su Kupyansk

    Difficoltà sul fronte orientale nella regione di Kharkiv e progressi a Bakhmut. E’ la situazione sul terreno descritta dalle forze armate ucraine, secondo quanto riferisce la viceministra della Difesa Hanna Malyar. “A est la situazione è leggermente peggiorata. Il nemico ha avanzato attivamente per due giorni consecutivi in direzione di Kupyansk nella regione di Kharkiv. Siamo sulla difensiva. Ci sono feroci battaglie, le posizioni cambiano più volte al giorno”, spiega. Invece, “nella direzione di Bakhmut stiamo gradualmente andando avanti. Sul fianco meridionale intorno a Bakhmut c’è un’avanzata quotidiana”.

  • Kiev, avanzati di un chilometro in direzione di Berdyansk

    L’esercito ucraino sta registrando progressi nella direzione di Berdyansk, avanzando di oltre un chilometro. Lo ha dichiarato il portavoce delle Forze di difesa della regione di Tavria, Valery Shershnya, in un intervento tv rilanciato da Rbc-Ucraina. “Nella direzione di Melitopol, la situazione non è cambiata, ma nella direzione di Berdyansk, siamo avanzati nella difesa nemica di oltre un chilometro lungo una certa linea del fronte”, ha affermato. Il portavoce ha sottolineato che sono in corso intensi combattimenti in direzione di Berdyansk.

  • Putin: la controffensiva ucraina non ha successo

    Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che la controffensiva ucraina «non ha successo», valutando invece «positivamente» il corso dell’operazione militare speciale russa in Ucraina dove l’esercito di Mosca «sta agendo in modo eroico». Lo riporta la Tass.

  • Iran: polizia torna in strada per fermare donne senza velo

    Le forze di polizia - in auto o a piedi - torneranno oggi a pattugliare le strade delle città iraniane per punire le donne che non osservano l’obbligo di indossare l’hijab. Lo ha annunciato il portavoce della polizia Saeed Montazermahdi, citato dalla tv di Stato. Le pattuglie, istituite dopo la Rivoluzione islamica del 1979, sono scomparse dalle strade dopo la morte di Mahsa Amini, deceduta in custodia della polizia dopo il suo arresto a settembre 2022. La morte ha scatenato proteste a livello nazionale in Iran. «Coloro che non rispettano le regole saranno affrontati e perseguiti dalla magistratura», ha aggiunto Montazermahdi.

  • Partita da Odessa ultima nave dell’accordo su grano

    L’ultima nave a cui è stato concesso un passaggio sicuro dall’accordo sul grano del Mar Nero ha lasciato il porto di Odessa. Lo riporta Sky News, ricordando che il termine per prorogare l’accordo si avvicina rapidamente: Ucraina e Russia hanno tempo fino a domani per il rinnovo dell’intesa, sul quale si attende l’ok di Mosca. Il presidente russo Vladimir Putin ha ripetutamente minacciato di porre fine all’accordo, considerato cruciale per scongiurare una crisi alimentare mondiale e combattere la fame nei Paesi in via di sviluppo.

    Venerdì il premier turco Erdogan ha detto di aver parlato con Putin e di aver avuto rassicurazioni sull’estensione. L’accordo è stato firmato lo scorso luglio e poi rinnovato, fino alla scadenza di domani.

  • Putin: useremo le bombe a grappolo se lo fa Kiev

    La fornitura di munizioni a grappolo all’Ucraina e il loro utilizzo «devono essere considerati un crimine». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un’intervista ripresa dalla Tass, sottolineando che anche Mosca «ha uno stock sufficiente di tali bombe» che «finora non ha usato», ma «se vengono utilizzate contro di noi, ci riserviamo il diritto di usarle come misura speculare a tali azioni».

  • Kiev: nessuna vittima per gli attacchi notturni su Kharkiv


    Nella notte, le forze russe hanno lanciato quattro missili sul territorio di Kharkiv: due sono esplosi in aria mentre altri due sono caduti senza tuttavia provocare vittime. A riferirlo il capo dell’amministrazione militare della regione ucraina, Oleg Sinegubov, in un aggiornamento su Telegram.

  • Kiev: 2 morti per gli attacchi russi sul Donetsk in 24 ore

    Nelle ultime 24 ore due persone sono state uccise a causa degli attacchi russi sulla regione ucraina di Donetsk. Ad affermarlo è il capo dell’amministrazione militare dell’oblast, Pavlo Kyrylenko, in un aggiornamento su Telegram. «Il 15 luglio, i russi hanno ucciso 2 residenti della regione di Donetsk: a Chasiv Yar e Aleksandro-Shultyny. Un’altra persona è rimasta ferita durante il giorno», ha scritto il funzionario. In un altro messaggio Kyrylenko ha poi detto che «nel cuore della notte, i russi hanno lanciato un attacco missilistico su Kramatorsk, prendendo di mira un’impresa» e «il nemico ha bombardato Avdiivka».

  • Fonti russe: un altro generale è stato destituito

    Diverse fonti russe hanno riferito che la leadership militare russa ha destituito il generale Vladimir Seliverstov, comandante della 106sima divisione aviotrasportata, come riporta il Kyiv Independent. L’Institute for the Study of War ha affermato nella sua ultima valutazione che il motivo del licenziamento di Seliverstov è attualmente sconosciuto, ma fonti russe hanno ipotizzato che potrebbe essere “associato alla reputazione di Seliverstov di parlare a nome dei suoi soldati”. Non ci sono però ancora conferme ufficiali del suo allontanamento. Fonti russe hanno affermato che la 106a divisione aviotrasportata opera nell’area di Bakhmut da gennaio.

  • Mosca: esplosioni a Sebastopoli, respinto attacco ucraino con droni

    Esplosioni sono state udite nella città di Sebastopoli, nella Crimea occupata, durante la notte del 16 luglio. Lo affermano funzionari nominati dalla Russia a Sebastopoli. Il governatore filorusso di Sebastopoli, Mikhail Razvozhaev afferma che la difesa aerea russa e la flotta hanno respinto gli attacchi dei droni. L’attacco ha avuto luogo nell’area della baia di Sebastopoli e di Balaklava. Al momento non sono disponibili informazioni su vittime o danni alle infrastrutture civili o critiche, riporta il Kyiv Independent. La penisola di Crimea è sotto l’occupazione russa dal 2014 a seguito di un falso referendum organizzato dalla Russia per annettere il territorio.

  • Ansa: esplosioni a Kharkiv e in altre città

    Diverse esplosioni sono state udite nella notte a Kharkiv, in Ucraina e allarmi aerei sono ancora in atto a Sumy, Poltava e Zaporizhzhia. I colpi potrebbero essere partiti da degli S-300, e hanno spinto i residenti nei rifugi, incluso l’inviato dell’ANSA che ne ha riferito. Il sindaco di Kharkiv Igor Terekhovha ha confermato la circostanza sul suo canale Telegram, citando l’allarme aereo ma senza fornire ulteriori dettagli. Secondo RBC-Ucraina, le esplosioni a Kharkiv sono state almeno tre.

  • Azeirbaigian, Russia inadempiente sul Nagorno

    L’Azerbaigian ha accusato la Russia di non aver adempiuto ai suoi obblighi ai sensi dell’accordo di cessate il fuoco mediato da Mosca del 2020 per porre fine ai combattimenti con l’Armenia per il controllo della regione del Nagorno-Karabakh. Secondo Baku, Mosca “non ha fatto nulla per impedire” che le forniture militari dell’Armenia raggiungessero le forze separatiste nell’irrequieta enclave. In almeno metà dell’Ucraina, intanto, sono scattati allarmi nella notte. Esplosioni a Kharkiv, allarmi anche a Sumi, Poltava e Zaporizhzhia.

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