Ucraina, ultime notizie. Ministro Esteri cinese: chiediamo a Kiev e Mosca di finire la guerra. Ucciso giornalista Afp
I punti chiave
- Ministro Esteri cinese, chiediamo a Kiev e Mosca di finire la guerra
- Scholz, ’l’Ucraina europea è la risposta migliore a Mosca
- Putin, contro di noi scatenata una guerra, Occidente vuole distruggerci
- Ucraina: esplosioni a Kiev, allerta in 14 regioni
- Usa, altri 1,2 miliardi di aiuti Usa a Kiev a lungo termine
- Prigozhin, «unità russa fuggita da Bakhmut, munizioni non arrivano»
Macron omaggia giornalista ucciso in Ucraina Armand Soldin
“Un giornalista dell’Agenzia France Presse, un nostro connazionale, Arman Soldin, è stato ucciso in Ucraina. Con coraggio, dalle prime ore del conflitto, era al fronte per stabilire i fatti. Per informarci. Condividiamo il dolore dei suoi cari e di tutti i suoi colleghi”: lo scrive in un tweet il presidente francese, Emmanuel Macron.
Stoltenberg, tutti concordi su adesione a Nato, domanda è quando
“Tutti i membri della Nato concordano sul fatto che l’Ucraina diventerà un membro dell’Alleanza. La domanda è quando e su questo non posso dare date specifiche”. Lo ha detto il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista al Washington Post. “Il compito urgente ora è garantire la vittoria dell’Ucraina come stato sovrano e indipendente, perché se Kiev non vince, non ci sarà nulla da discutere”, ha aggiunto Stoltenberg.
Kiev, missili russi su Kupyansk, tre feriti
L’esercito russo ha lanciato in serata un attacco missilistico contro la città di Kupyansk, nella regione di Kharkov, a seguito del quale tre persone sono rimaste ferite. Lo ha detto il capo dell’amministrazione statale regionale Oleg Sinegubov su Telegram. Lo riporta Ukrainksa Pravda. “Almeno cinque edifici residenziali sono stati colpiti - ha spiegato - due donne e un uomo sono rimasti feriti. I soccorsi sono sul posto”.
Kiev, per controffensiva varie opzioni sul tavolo
“I piani definitivi per la controffensiva delle forze armate ucraine non sono ancora stati approvati. Abbiamo diverse opzioni. Tutte sono in lavorazione. A seconda delle circostanze, verrà presa l’una o l’altra decisione”. Lo ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale e della difesa dell’Ucraina Oleksiy Danilov.
Blinken, “Kiev ha ciò di cui ha bisogno per riconquistare suo territorio”
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato di ritenere che l’Ucraina abbia le risorse di cui ha bisogno per riconquistare, attraverso una controffensiva, il territorio occupato dalla Russia. “Hanno ciò di cui hanno bisogno per continuare ad avere successo nel riconquistare il territorio che è stato preso con la forza dalla Russia negli ultimi 14 mesi”, ha detto Blinken in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri britannico James Cleverly. “Non è solo una questione di armi, ma di addestramento”, ha aggiunto Blinken. “Dobbiamo essere sicuri che gli ucraini possano mantenere i sistemi che forniamo loro, ed è importante, ovviamente, che abbiano i piani giusti, ancora una volta, per avere successo”.
Kiev, raid missilistico russo a Kupiansk, tre feriti
“L’esercito russo a fine giornata ha lanciato un attacco missilistico sulla città di Kupiansk, nella regione di Kharkiv, ferendo tre civili”. A renderlo noto è stato il governatore dell’oblast Oleh Syniehubov, riporta Ukrinform. “Il nemico ha appena lanciato un altro attacco missilistico su Kupiansk. È stata colpita una struttura industriale civile. Almeno cinque edifici residenziali sono stati danneggiati. Sfortunatamente, ci sono feriti”, ha precisato. Secondo le prime informazioni si tratta di due donne e di un uomo. Uno dei feriti è stato curato sul posto, mentre gli altri due sono stati ricoverati in ospedale.
Giornalista dell’Afp ucciso da razzi nell’est dell’Ucraina
Un giornalista dell’Afp, Arman Soldin, è stato ucciso dal lancio di razzi nell’est dell’Ucraina. Lo rende noto la stessa agenzia di stampa francese.
Soldin, coordinatore video dell’Afp in Ucraina, è stato ucciso nel pomeriggio in un attacco con razzi Grad, secondo i colleghi della stessa France Presse che lo accompagnavano. Il bombardamento è avvenuto verso le 16.30 ora locale (le 15.30 in Italia) nei dintorni di Chasiv Yar, località vicino a Bakhmut, che è quotidianamente presa di mire dalle forze russe.
Deputati francesi, “Wagner siano in lista terroristi Ue”
Unanime via libera dell’Assemblea Nazionale francese a una risoluzione che chiede di iscrivere il gruppo di mercenari russi Wagner sulla lista Ue delle organizzazioni terroristiche. Il testo non vincolante invita il governo francese a “mobilitarsi diplomaticamente” affinché l’Ue acceda a questa richiesta, permettendo così di sanzionare più efficacemente i miliziani di Wagner e chi li sostiene sul piano finanziario. “Assassini, tortura, stupri: i crimini del gruppo Wagner non possono restare senza risposta. Lavoriamo in questo senso, con i nostri partner europei”, ha twittato la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna.
Per approfondire: Wagner Group, così agisce la mano invisibile (e armata) della Russia di Putin
Regno Unito frena sulla controffensiva ucraina, ”forse non sarà decisiva”
Per il Regno Unito la tanto attesa controffensiva ucraina per respingere le truppe russe rischia di rivelarsi “non decisiva”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri britannico James Cleverly in visita negli Stati Uniti mostrando cautela e ridimensionando le aspettative di Kiev. Gli ucraini “hanno dimostrato di essere difensori molto efficaci del loro Paese, ma dobbiamo riconoscere che potrebbe non esserci una svolta rapida e decisiva”, ha detto Cleverly parlando al think tank Atlantic Council di Washington. “Dobbiamo essere realistici, questo è il mondo reale, non è un film di Hollywood”, ha aggiunto.
Kiev attira fondi per ricostruzione ospedali distrutti
Il governo ucraino punta ad attirare fondi per 350 milioni di grivna (quasi 8 milioni e 700mila euro) per favorire la ricostruzione degli ospedali e per il rafforzamento del sistema sanitario nazionale. Lo riporta Unian che cita quanto affermato dal premier ucraino, Denys Shmyhal, durante una riunione dell’esecutivo. “Si tratta del progetto Heal Ukraine, che stiamo implementando insieme al gruppo della Banca mondiale. Questi fondi ci aiuteranno a ricostruire gli ospedali distrutti e ad acquistare nuove attrezzature. Un elemento importante del programma è migliorare l’efficienza della fornitura di servizi medici nei territori occupati, in particolare, dotando gli ospedali di fonti energetiche alternative”, ha spiegato.
Gdf, da inizio conflitto 31 “congelamenti” di beni per 2 mld
La Guardia di finanza ha proseguito gli accertamenti economico-patrimoniali sugli individui e sulle entità listate nei provvedimenti restrittivi emanati dall'Unione europea, a fronte del conflitto russo-ucraino. Le verifiche, dal febbraio 2022, hanno riguardato oltre 1.600 soggetti, consentendo di adottare 31 misure di congelamento emesse dal Ministero dell'economia e delle finanze, su proposta del Comitato di Sicurezza Finanziaria, a carico di 25 persone e 4 entità designate, per un valore complessivo di circa 2 miliardi di euro. Sono i dati del bilancio operativo diffusi in occasione della cerimonia di avvicendamento nella carica di comandante generale della Gdf.
Von der Leyen, serve tribunale speciale su crimine aggressione
“Il padre di tutti i crimini è il crimine di aggressione della Russia. È una decisione di Putin quella di inviare senza motivo i suoi carri armati oltre un confine riconosciuto a livello internazionale e di scatenare l’esercito russo contro i principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite. Per questo sosterrò la creazione di un tribunale dedicato per il reato di aggressione. E il sostegno della comunità internazionale è fondamentale perché ciò avvenga”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al Summit sulla responsabilità dei crimini russi a Kiev.
“Come primo passo, dobbiamo raccogliere, conservare e analizzare tutte le prove relative al reato di aggressione, per eventuali processi futuri. E per questo l’Unione europea sta istituendo un ’Centro internazionale per il perseguimento del reato di aggressione contro l’Ucraina’, all’interno del Joint Investigation Team on Ukraine”, ha aggiunto.
Kiev, a Bakhmut uccisi oltre 160 soldati russi in un giorno
Nell’ultimo giorno di combattimenti a Bakhmut “sono stati uccisi 166 occupanti russi mentre altri 206 sono rimasti feriti”. Lo ha detto in diretta tv il portavoce del Gruppo orientale delle forze armate ucraine, Serhiy Cherevaty,. Lo riporta Ukrinform. “Il nemico continua a considerare la conquista di Bakhmut un obiettivo prioritario”, ha spiegato Cherevaty, aggiungendo che “nell’ultimo giorno il nemico ha bombardato questo settore 375 volte con varie tipologie e calibri di artiglieria”.
Venezuela: Maduro appoggia i piani di pace di Brasile e Cina
Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha dichiarato che il Venezuela sostiene le iniziative di dialogo e di pace portate avanti dal presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, e da quello cinese, Xi Jinping, volte «a offrire una soluzione al conflitto in Ucraina» e «allo scopo di innalzare le bandiere della pace».
Nel corso del suo programma televisivo settimanale ’Con Maduro +’, ieri sera, il capo dello Stato venezuelano ha ricordato che in un incontro avuto in aprile Xi e Lula hanno convenuto che il dialogo e il negoziato sono l’unica via d’uscita praticabile dal conflitto in Ucraina. Dopo aver sottolineato che «il Venezuela punta con tutte le sue forze sulla pace», il leader chavista ha criticato le recenti dichiarazioni dell’Alto Rappresentante per la politica estera europea Josep Borrell che, in un’intervista alla tv Euronews, ha ribadito che «sfortunatamente, questo non è il momento di tenere colloqui diplomatici sulla pace».
Prigozhin (Wagner): «Se ci ritiriamo da Bakhmut saremo considerati traditori»
Il capo della compagnia militare privata russa Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha affermato che lui e i suoi mercenari sarebbero considerati “traditori” se dovessero ritirarsi da Bakhmut, dove hanno combattuto per diversi mesi. «Ieri è arrivato un ordine di combattimento che afferma chiaramente che se lasciamo le nostre posizioni sarà considerato un tradimento della madrepatria», ha riferito il servizio stampa di Prigozhin.
«Ma non ci sono munizioni - prosegue la dichiarazione - Allora lasceremo le nostre posizioni e saremo noi a chiedere chi sta davvero tradendo la madrepatria. A tradire la Russia è la persona che ha firmato l’ordine di fornire troppo poche munizioni».
Il Pentagono ufficializza nuovi aiuti per 1,2 miliardi
Il Pentagono ha ufficializzato il nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev da 1,2 miliardi di dollari, “per riaffermare il costante sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina”. L’obiettivo e’ “rafforzare le sue difese aeree e sostenere il suo fabbisogno di munizioni di artiglieria”. I fondi saranno forniti nell’ambito dell’Iniziativa di assistenza alla sicurezza in Ucraina (Usai).
Fonti Kiev: Lukashenko salta pranzo al Cremlino, rientro anticipato per motivi salute
Aleksandr Lukashenko non avrebbe partecipato al pranzo offerto al Cremlino da Vladimir Putin ai leader dei sette Paesi della Csi che avevano accettato il suo invito a Mosca, per partecipare oggi alle cerimonie per la Giornata della Vittoria. Una foto dell’evento, pubblicata da Anton Gersashenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino, su twitter indica solo cinque ospiti seduti al tavolo, oltre al presidente russo, nessuno dei quali, per corporatura, sembra il presidente bielorusso. Citando canali Telegram russi, Gerashenko sostiene che Lukashenko ha lasciato Mosca in anticipo per ragioni di salute ed è arrivato in aeroporto in ambulanza. Lukashenko aveva deposto, insieme agli altri leader stranieri, corone di fiori e fiori alla Tomba del milite ignoto, alle pendici del Cremlino, come ha reso noto l’agenzia bielorussa Belta, senza precisare altro, e come dimostrano le foto dell’evento pubblicate sul sito del Cremlino. Fonti non ufficiali hanno aggiunto tuttavia che Lukashenko, che ha 68 anni e già durante la parata non sembrava essere in gran forma, era arrivato alla Tomba a bordo di una macchinetta.
La Francia condanna i raid russi: «Sono crimini di guerra»
La Francia “condanna con la più grande fermezza i bombardamenti di missili e droni che hanno nuovamente colpito l’Ucraina in questi ultimi giorni, in particolare, la città di Kiev”. “Mentre Vladimir Putin pretende in modo menzognero che la Russia sia vittima di un’aggressione dell’”Occidente collettivo’, sono l’Ucraina ed il suo popolo a scontare bombardamenti massicci di missili e droni”, deplora in una nota la portavoce del ministero degli Esteri di Parigi, Anne-Claire Legendre, ricordando che questi “raid e bombardamenti hanno nuovamente colpito in modo deliberato obiettivi civili, in flagrante violazione del diritto internazionale umanitario”. E dimostrano “ancora una volta l’intenzione della Russia di proseguire l’escalation nella sua guerra di aggressione contro l’Ucraina”. Parigi ricorda che ieri e l’altroieri “un deposito della Croce Rossa ucraina pieno di aiuti umanitari è stato distrutto ad Odessa mentre un ospedale mobile è stato danneggiato a Mikolaiv a causa dei bombardamenti russi”. “Come ricordato più volte dal ministro dell’Europa e per gli Affari Esteri, Catherine Colonna, questi atti inaccettabili rappresentano crimini di guerra e non possono restare impuniti. La Francia - si conclude nella nota - continuerà a fornire il suo appoggio alle giurisdizioni ucraina e alla Corte penale internazionale per lottare contro l’impunità di questi crimini. Proseguirà anche il suo sostegno militare e civile per rafforzare la resilienza dell’Ucraina per tutto il tempo necessario”, si conclude a Parigi.
Usa annunciano nuovo pacchetto armi da 1,2 mld di dollari
Gli Stati Uniti annunciano una nuovo pacchetto di armi per l’Ucraina per un valore di 1,2 miliardi di dollari. Il pacchetto “riafferma l’incrollabile sostegno Usa per l’Ucraina, rafforza la sua difesa aerea e sostiene le sue necessità di munizioni di artiglieria”, si legge in un comunicato del Pentagono che spiega come il nuovo invio di armi comprende sistemi di difesa aerea e munizioni per artiglieria, in particolare quelle da 155mm per i sistemi Howitzer. Sono compresi anche munizioni per i sistemi di difesa da droni e fondi per i servizi di immagini satellitari e per l’addestramento. Il pacchetto è finanziato dall’Ukraine Security Assistance Initiative (Usai) che permette all’amministrazione Biden di acquistare le armi da inviare dall’industria bellica invece che prenderle dagli arsenali militari Usa.
Pechino, reazione rigorosa se Ue sanziona nostre imprese
La Cina è pronta ad una “reazione rigorosa” nel caso in cui l’Ue dovesse sanzionare le imprese di Pechino che hanno rapporti con la Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri cinese, Qin Gan, durante la conferenza stampa congiunta con la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, a Berlino. Qin ha ribadito che la Cina “non consegna armi” ai Paesi coinvolti in un conflitto e che esistono dei “normali scambi economici” con la Russia da parte delle imprese cinesi.
La Lituania proibirà alcune esportazioni verso la Russia
La Lituania sta concordando con Bruxelles l’introduzione di uno speciale divieto di esportazioni, applicabile a un numero limitato di merci, verso la Russia. Il divieto, che sarebbe valido solamente nel Paese baltico e potrebbe entrare in vigore nel giro di un mese, dovrebbe aiutare a prevenire l’elusione delle sanzioni emesse dall’Unione Europea nei confronti di Mosca. Intervenendo in conferenza stampa, il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, ha ricordato che “il Diritto comunitario consente l’applicazione di alcune restrizioni, in particolare nei confronti di beni aventi uso molteplice, qualora la loro uscita dai confini dell’Unione Europea ne possa determinare il passaggio nelle mani di uno stato belligerante”. “Questo”, ha aggiunto il ministro, “è proprio il caso della Russia e della Bielorussia”.
Kiev, sorprendenti parole Guterres, pace possibile se Mosca si ritira
“La dichiarazione del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres per cui ’la pace in Ucraina in questo momento sia impossibile’ è alquanto sorprendente. Perché la pace è abbastanza possibile se... 1. All’aggressore vengono finalmente ricordati gli articoli pertinenti della Carta dell’Onu e gli si chiede ’gentilmente’ di lasciare il territorio straniero. 2. Se la Russia non è più considerata parte dell’organizzazione delle Nazioni Unite e del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. 3. Se la Russia ritirerà le sue truppe dall’Ucraina”. Lo scrive su Twitter Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Non c’è bisogno di creare idee e giustificare l’artificiale impotenza quando tutto è ovvio”, conclude il post di Podolyak.
Grano: nuovi colloqui su accordo a Istanbul il 10 e 11 maggio
La Turchia, la Russia, l’Ucraina e l’Onu discuteranno dell’accordo sull’esportazione di grano ucraino in sicurezza attraverso il Mar Nero in nuovi colloqui che si terranno il 10 e 11 maggio a Istanbul, in Turchia. Lo annuncia il ministro della Difesa turco, come riferisce l’agenzia turca Anadolu. L’accordo ora in vigore scadrà il 18 maggio e Mosca ha posto nuove condizioni per la sua proroga.
Ok Europarlamento a voto d'urgenza su norme per aumento munizioni
Il Parlamento europeo ha votato a favore della richiesta di adottare la procedura d’urgenza per il voto della proposta di regolamento che punta a sostenere l’aumento della capacità produttiva nella Difesa per poter fornire all’Ucraina almeno un milione di munizioni e altri armamenti entro un anno. Il voto finale si terrà a fine maggio. La proposta ha raccolto 518 voti a favore, 59 contrari e 31 astenuti. Il gruppo Pd ha indicato di essere contrario all'uso di qualunque fonte di finanziamento per questo programma proveniente dalle risorse del Pnrr e dei fondi di coesione.
Ministro Esteri cinese, chiediamo a Kiev e Mosca di finire la guerra
“Noi deploriamo che la guerra, iniziata oltre un anno fa, non sia ancora finita. Ed esortiamo entrambe le parti a chiudere questa guerra”. Lo ha detto il ministro degli Esteri cinese, Quin Gang, in conferenza stampa a Berlino con Annalena Baerbock. Il ministro ha ricordato il piano di pace presentato da Pechino e ha sostenuto che è stato “salutato positivamente sia dalla Russia sia dall’Ucraina”. “Noi continuiamo a spingere per i negoziati. La Russia ha detto di essere aperta al negoziato”, ha aggiunto.
WP: Regno Unito si prepara ad invio di missili a lungo raggio
La Gran Bretagna, che rivendica di essere in anticipo rispetto agli alleati nell’invio di nuovi sistemi di arma in Ucraina, ora appare pronta a consegnare e Kiev i missili a lungo raggio che gli Stati Uniti da tempo si rifiutano di inviare. In un bando di gara pubblicato la scorsa settimana all’International fund for Ukraine, un gruppo di Paesi dell’Europa settentrionale che ha predisposto un meccanismo per l’invio delle armi, il ministero della Difesa britannica ha chiesto “manifestazioni di interesse” per l’invio di missile con una gittata di oltre 300 chilometri.
Fonti britanniche spiegano che la decisione finale comunque non è stata ancora presa, rifiutandosi di confermare il tipo e la quantità di armi che vengono prese in considerazione e neanche i tempi per l’invio. Ma la avviso di gara appare come un consistente passo avanti di Londra riguardo all’invio di questo tipo di missili le cui specifiche e capacità sembrano corrispondere ai missili Storm Shadow. Da tempo Kiev chiede all’Occidente di fornire i missili a lungo raggio che gli permetterebbero di cambiare il corso della guerra, prendendo di mira i centri di comando russi, le linee di rifornimento, i depositi di munizioni e carburante all’interno della Crimea e dei territori controllati dai russi nel Donbass. Una capacità ancora più cruciale ora che gli ucraini si preparano a lanciare l’annunciata controffensiva.
“L’Ucraina è pronta a fornire ogni garanzia del fatto che le vostre armi non saranno usate in attacchi sul territorio russo”, ha dichiarato nei mesi scorsi il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov ribadendo che con i missili in grado di colpire oltre i 300 chilometri, “l’esercito russo non sarebbe in grado di difendersi e sarebbe sconfitto”. In effetti i missili Storm Shadow potrebbero essere montati sui caccia di fabbricazione sovietica dell’Ucraina e raggiungere così il territorio russo. In risposta alle accuse di Mosca di attacchi con i droni in territorio russo, Kiev finora ha risposto negando ogni responsabilità ma anche rivendicando il diritto di colpire target russi con le proprie armi. Ed è proprio il timore che Kiev possa usare i missili a lungo raggio per operazioni di questo tipo che finora ha spinto Washington a respingere le richieste degli ucraini.
Von der Leyen a Zelensky: «Solidarietà Ue per tutto tempo necessario»
Nella lotta contro gli invasori russi “l’Unione Europea sta a fianco dell’Ucraina. Il 9 maggio simboleggia anche la solidarietà, nata dalle lezioni delle grandi guerre del XX secolo. E’ lo spirito della nostra democrazia e, caro presidente Zelensky, sono qui per assicurarti che puoi contare su questa solidarietà per tutto il tempo che sarà necessario”. Lo ribadisce la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a Kiev in conferenza stampa nel Giorno dell’Europa.
Von der Leyen, fiduciosa sul percorso dell’Ucraina verso Ue
“Molti progressi sono stati fatti dall’Ucraina” nel suo percorso verso il negoziato di adesione all’Ue “ma dobbiamo continuare” e “sono fiduciosa perchè abbiamo avuto una buona discussione sui diversi step. L’obiettivo è avere il report verbale a giugno ma ancora più importante è il report scritto di ottobre”, ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen oggi a Kiev. “La commissione ha proposto sette step che l’Ucraina deve realizzare prima che la Commissione possa raccomandare agli Stati membri di lanciare i negoziati di ingresso del Paese nell’Ue. L’Ucraina sta lavorando senza sosta e intensamente a questi step nonostante la difficoltà nel realizzare le riforme nella guerra”, ha aggiunto.
Von der Leyen, «Kiev cuore pulsante dei valori europei»
“Il 9 maggio è un giorno per celebrare la pace e l’unità in Europa, per ricordare la nostra storia e impegnarci per un futuro migliore per le nostre generazioni. Quindi è molto adatto essere qui per celebrare questo giorno. Accolgo con favore la decisione di rendere il 9 maggio il giorno dell’Europa in Ucraina. Kiev è il cuore pulsante dei valori europei di oggi. L’Ucraina è in prima linea nella difesa della nostra libertà, democrazia. Combatte per gli ideali europei che celebriamo oggi”: lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen oggi a Kiev.
Rutte, l’Olanda valuta con i partner l’invio di F16
Il governo dei Paesi Bassi sta valutando, con i partner europei, la donazione di caccia F-16 all’Ucraina. Lo afferma il primo ministro olandese, Mark Rutte, che esporrà la necessità di difendere l’Ucraina nella guerra con la Russia durante l’incontro di oggi a Brasilia con il presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, il quale invece in varie occasioni ha invece criticato l’invio di armi a Kiev. “Stiamo discutendo intensamente con Danimarca, Regno Unito, con alcune altre parti in Europa e anche con gli Stati Uniti sugli F-16”, ha affermato Rutte a San Paolo. Secondo il premier, la questione del sostegno all’Ucraina è “esistenziale” per l’Olanda, per l’Europa e oltre, visto che l’invasione russa ha messo a rischio i valori occidentali. “Se Putin avrà successo in Ucraina, e non credo che lo farà, non finirà qui. La gente è preoccupata per la propria sicurezza, ad Amsterdam, Berlino, Parigi e in Europa”, ha detto Rutte ai media. Rutte è in visita di tre giorni accompagnato da una delegazione di affari per colloqui incentrati sul commercio e la cooperazione per l’agricoltura sostenibile e la transizione energetica, in particolare per l’idrogeno.
Kiev, ai russi siano vietate visite nell’Ue
“Ai russi dovrebbe essere vietato di visitare i Paesi europei. Le sanzioni dovrebbero essere dure, in modo che ognuno di loro capisca qual è il prezzo della guerra”. Lo ha scritto su Telegram il capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, a proposito dell’undicesimo pacchetto di sanzioni dell’Unione europea contro la Russia. Lo riporta Ukrinform
Zelensky, spero presto undicesimo pacchetto di sanzioni
“Abbiamo toccato anche il tema delle sanzioni russe. Contiamo sul fatto che l’undicesimo pacchetto di sanzioni Ue venga approvato nel prossimo futuro. Una parte dovrebbe riguardare anche il settore nucleare” russo. Così il presidente ucraino Voldymyr Zelensky nella conferenza stampa a Kiev con la presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen.
Kiev, in 24 ore l’esercito russo ha attaccato 10 regioni ucraine
Nelle ultime 24 ore l’esercito russo ha attaccato dieci regioni ucraine, 17 civili sono rimasti feriti, ha dichiarato l’ufficio stampa del ministero della Difesa ucraino citato dal Kyiv Independent. Sono stati usati mortai, armi leggere, lanciagranate, carri armati, artiglieria, sistemi di razzi a lancio multiplo (Mlrs), sistemi missilistici antiaerei, droni, aviazione strategica e tattica per colpire le regioni di Kiev, Sumy, Cherkasy, Chernihiv, Kharkiv, Kherson, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk, Lugansk e Donetsk. Danni e distruzioni sono stati registrati anche alle infrastrutture locali.
Zelensky, grazie all’Ue per le munizioni, arrivino presto
“Ho ringraziato Ursula per la prontezza dell’Unione europea di fornire all’Ucraina le necessarie munizioni, un miliardo di proiettili di artiglieria. Abbiamo discusso la questione chiave della velocità di consegna di queste munizioni perchè ne abbiamo bisogno ora sul campo di battaglia”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella conferenza stampa con la presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen.
Zelensky a Von der Leyen: «Ci serve una nuova vittoria»
“L’Europa è stata resa possibile dalla sconfitta del male dell’aggressione” e “insieme oggi stiamo combattendo di nuovo il male dell’aggressione e la politica di odio che la Russia ha riportato nel nostro continente, quindi ora abbiamo bisogno di una nuova vittoria e torniamo al senso delle parole della dichiarazione di Schuman. I nostri sforzi per un’Europa unita, per la sicurezza e la pace devono essere forti quanto le aspirazioni russe di distruggere la libertà in Europa”. Così il presidente ucraino Zelensky in conferenza stampa a Kiev con Ursula von der Leyen.
Scholz, ricostruzione grande opportunità per Kiev ed Europa
“Lo strumento europeo per la pace, l’approvvigionamento congiunto di munizioni per l’Ucraina, la più stretta cooperazione di molti dei nostri paesi nella difesa aerea, la nostra bussola strategica, la stretta cooperazione tra la Nato e l’Ue: questi sono tutti gli approcci giusti che vogliamo approfondire e accelerare. Dobbiamo impostare ora il corso per la ricostruzione dell’Ucraina”. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, nel suo discorso alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
“Ciò richiederà capitale politico e finanziario, e a lungo termine. E allo stesso tempo c’è una grande opportunità, non solo per l’Ucraina, ma per l’Europa nel suo insieme. Perché un’Ucraina prospera, democratica, europea è il rifiuto più chiaro della politica imperiale, revisionista e illegale di Putin nel nostro continente”, ha aggiunto
Guterres, impossibile negoziato di pace in questo momento
“Purtroppo, credo che in questa fase” della guerra in Ucraina “un negoziato di pace non sia possibile. Entrambe le parti sono convinte di poter vincere”. Lo ha detto in un’intervista a El Paìs il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres che oggi riceve nel monastero di Yuste, Caceres, il Premio Europeo Carlos V dal re di Spagna Felipe VI. “Si è trattato di un’invasione russa contro il diritto internazionale, contro la Carta delle Nazioni Unite, ma al momento non vedo la Russia disposta a ritirarsi dai territori che occupa e credo che l’Ucraina speri di riprenderli. Quello che stiamo facendo, per quanto possibile, è dialogare con le due parti per risolvere i problemi concreti, ha spiegato Guterres.
Verso nuovi aiuti agricoli Ue ai Paesi confinanti con l’Ucraina
E’ previsto entro la fine di questa settimana il voto del comitato Ocm che dovrebbe dare il via libera al secondo pacchetto di aiuti Ue da 100 milioni di euro agli agricoltori dei Paesi confinanti con l’Ucraina (Polonia, Ungheria, Bulgaria, Slovacchia, Romania), che hanno denunciato un crollo dei prezzi alla produzione a causa delle importazioni a dazio zero da Kiev. L’indicazione è giunta dalla riunione del comitato speciale agricoltura, terminato ieri sera. Alla concessione degli aiuti è legata la revoca del blocco dell’import di grano dall’Ucraina decretata dalla Polonia e altri Paesi confinanti con l’Ucraina Gli aiuti, che potranno essere triplicati con fondi nazionali, rappresentano il secondo pacchetto di sostegni che l’Ue fornisce attraverso la riserva di crisi della Politica agricola comune. A quanto apprende l’ANSA, nel corso della riunione molti Paesi hanno chiesto alla Commissione maggiore trasparenza sull’attribuzione dei fondi e sull’utilizzo della riserva, che ammonta a circa 500 milioni di euro l’anno e che, con i 100 milioni attesi, per il 2023 risulterebbe già utilizzata per oltre 200 milioni. Di questi, 156 complessivi andrebbero ai cinque Paesi in questione. La Polonia ha inoltre già beneficiato di 17,5 milioni dalla riserva per l’emergenza aviaria. L’Esecutivo Ue ha invitato gli Stati a informarla dei problemi in altri settori e regioni che potrebbero giustificare il ricorso alla riserva.
Scholz, ’l’Ucraina europea è la risposta migliore a Mosca
“E’ importante preparare già adesso il futuro della nuova ucraina. Un’ucraina europea, democratica, prospera è la cosa migliore che possiamo opporre alle politiche revisionistiche e contro il diritto internazionale di Putin”. Lo ha detto il cancelliere Olaf Scholz intervenendo alla Plenaria del Pe in occasione della Giornata dell’Europa.
Prigozhin, «unità russa fuggita da Bakhmut, munizioni non arrivano»
’’Un’unita dell’esercito russo è fuggita da Bakhmut’’, la città dell’Ucraina orientale dove da mesi le forze armate di Mosca e il gruppo paramilitare Wagner combattono contro l’esercito di Kiev’. E’ l’accusa del leader e fondatore di Wagner, Yevgeny Prigozhin, che torna a puntare il dito contro Mosca. ’’Il ministero della Difesa della Federazione Russa non ha mai fornito a Wagner le munizioni promesse’’, ha affermato, dicendo che ’’ci è arrivato solo il 10 per cento delle munizioni richieste’’ Prigozhin in un video messaggio ha quindi ribadito la volontà di abbandonare l’epicentro dei combattimento se non dovessero essere soddisfatte le richieste fatte nei giorni scorsi. ’’La questione delle munizioni deve essere risolta’’ perché ’’gli ucraini lanceranno una controffensiva a breve’’, ha aggiunto.
Capo Wagner accusa, Stato incapace di difendere la Russia
«Lo Stato è incapace di difendere la Russia», ha affermato il capo della milizia privata Wagner Yevgeny Prigozhin e ha accusato i militari russi di fuggire dai combattimenti a Bakhmut, in Ucraina orientale, dove dall’estate scorsa infuriano i combattimenti, a cui prende parte in forze il gruppo paramilitare. «Oggi una delle unità del ministero della Difesa è fuggita da uno dei nostri fianchi. Hanno lasciato le loro posizioni, sono fuggiti tutti», ha detto Prigozhin, «Perché lo Stato non può difendere il Paese?», ha detto in un video postato su Telegram, mentre il presidente Putin era alla parata militare a Mosca.
Kiev: Ucraina più vicina all’adesione all’Unione europea
Secondo il primo ministro ucraino Denys Shmyhal l’Ucraina si avvicina ogni giorno di più all’obiettivo di aderire all’Unione Europea, riporta Ukrinform. “Oggi, per la prima volta, insieme ai Paesi dell’Ue, celebriamo la Giornata dell’Europa. Come si addice a un Paese che condivide i valori e i principi europei di libertà, uguaglianza e rispetto. Che è idealmente e spiritualmente parte di una famiglia europea unita e che sta gradualmente ma inesorabilmente tornando a casa”, ha detto Shmyhal, “ogni giorno ci avviciniamo al nostro obiettivo: l’adesione all’Unione Europea”. “Oggi siamo uniti e forti. Oggi stiamo costruendo insieme il nostro futuro europeo”, ha dichiarato.
Putin, contro di noi scatenata una guerra, Occidente vuole distruggerci
«Contro la Russia è stata scatenata una vera guerra ma abbiamo sconfitto il terrorismo». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso per il giorno della vittoria. L’Occidente, ha aggiunto Putin, vuole «dettare le sue regole al mondo» e «vuole distruggere» la Russia. Il popolo ucraino, ha aggiunto il leader russo, è diventato «un ostaggio nelle mani dell’Occidente».
Kim a Putin, supererai le sfide contro le forze ostili
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha inviato un messaggio di congratulazioni all’omologo russo Vladimir Putin per le celebrazioni di Mosca del Giorno della Vittoria, in onore della sconfitta della Germania nazista da parte dell’Unione Sovietica. Kim, secondo un dispaccio dell’agenzia Kcna, si è detto certo che la Russia “supererà tutte le sfide e le minacce delle forze ostili” a conclusione della sua “lotta sacra per realizzare la giustizia internazionale” e contro le “pratiche arbitrarie degli imperialisti”. Si tratta di giudizi a sostegno di Mosca nell’aggressione dell’Ucraina, a conferma dei rapporti rafforzati tra i due Paesi.
Kiev, oltre 195.000 morti russi, 650 nelle ultime 24 ore
Sarebbero ormai più di 195.000, secondo Kiev, i militari russi morti dall’inizio del conflitto in Ucraina, nel febbraio dello scorso anno, dopo l’invasione russa del Paese. L’ultimo aggiornamento dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine diffuso su Facebook parla di “circa 195.620” soldati russi “eliminati” nei combattimenti, 650 dei quali nelle ultime 24 ore. Le forze di Kiev confermano tra l’altro la distruzione di 3.734 tank, 3.031 sistemi di artiglieria e 307 sistemi di difesa aerea. Distrutti o abbattuti, stando agli ucraini, 2.618 droni e 955 missili da crociera. La Russia non ha più fornito un bollettino aggiornato delle perdite in terra ucraina da quando lo scorso settembre il ministro russo della Difesa, Sergei Shoigu, confermò la morte di 5.937 militari.
Shmyhal, avvieremo controffensiva quando tutto sarà pronto
L’Ucraina avvierà la sua controffensiva «quando sarà arrivato il momento giusto, quando sarà assolutamente pronta». «La avvieremo non appena la nostra leadership politica e militare prenderà la decisione». Ad affermarlo, in un’intervista rilasciata a Sky News è stato Denys Shmyhal, premier ucraino. «Ci stiamo preparando con molta attenzione perché è un’operazione molto importante e comprendiamo di dover dimostrare di avere successo in questa operazione alla nostra società, ai nostri partner, a tutto il mondo e al nostro nemico».
Kiev, Mosca inizia giorno della Vittoria lanciando missili
«Nella notte del ’sacro’ giorno del 9 maggio, giorno della Vittoria (uno dei giorni festivi più commemorati, che segna l’anniversario della sconfitta della Germania nazista nel 1945, ndr) gli occupanti russi hanno colpito il territorio dell’Ucraina con missili da crociera marittimi e aerei, con due ondate di bombardamenti sul Paese», ha detto il comandante dell’aeronautica militare ucraina Mykola Oleschuk, citato dall’Ukrainska Pravda.
Von der Leyen a Kiev, fa parte della famiglia europea
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è arrivata a Kiev dove incontrerà il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in occasione della giornata dell’Europa. “Accolgo con grande favore la decisione del presidente Zelensky di rendere il 9 maggio la giornata dell’Europa, l’Ucraina fa parte della nostra famiglia europea”, ha detto la presidente della Commissione europea ad un cronista del pool della European Newsroom, al suo arrivo nella capitale ucraina.
Von der Leyen, eviteremo che si eludano le sanzioni Ue
«Stiamo continuando ad aumentare la pressione sulla Russia. È uno dei punti su cui informerò il presidente Zelensky. L’attenzione è ora rivolta alla rigorosa attuazione delle sanzioni e all’adozione di misure contro l’elusione». Lo ha detto Ursula von der Leyen, al suo arrivo a Kiev, ad uno dei cronisti del pool della European Newsroom. «Siamo determinati a chiudere le scappatoie esistenti. Nessuno ne dubiti», ha proseguito von der Leyen, sottolineando: «La mia presenza a Kiev il 9 maggio è simbolica, ma è anche il segno di un dato cruciale e molto concreta: l’Ue lavora fianco a fianco con l’Ucraina su molte questioni».
Kiev, 25 missili sull’Ucraina, 15 abbattuti sulla capitale
Durante la notte l’esercito russo ha lanciato 25 missili sull’Ucraina, 15 su Kiev, la maggior parte è stata abbattuta dalla contraerea, rende noto questa mattina l’aeronautica militare ucraina, citata dai media. A Kiev non ci sono state vittime stando alle prime informazioni, secondo il capo dell’amministrazione militare della capitale Sergiy Popko . Detriti sono caduti su un’abitazione nel distretto di Holosiivskyi, nel sud-ovest della capitale ha detto il sindaco di Vitali Klitschko. «Kyev si è alzata di nuovo e si alzerà in futuro», ha detto Popko.
Usa, altri 1,2 miliardi di aiuti Usa a Kiev a lungo termine
Gli Stati Uniti forniranno 1,2 miliardi di dollari in più in aiuti militari a lungo termine a Kiev per rafforzare ulteriormente le sue difese aeree mentre la Russia continua a colpire l’Ucraina con droni, razzi e missili terra-aria: lo riferiscono media Usa, citando dirigenti americani. Il pacchetto di aiuti dovrebbe essere annunciato oggi e il denaro sarà fornito nell’ambito dell’Iniziativa di assistenza alla sicurezza dell’Ucraina.