Ucraina ultime notizie. Aie, export greggio russo ai massimi dall’inizio della guerra. Fonti, salta ok a nuovo pacchetto sanzioni Ue
I punti chiave
- Fonti, salta ancora l’ok all’11esimo pacchetto sanzioni Ue
- Aie, export greggio russo ai massimi dall’inizio della guerra
- Zelensky riunisce lo stato maggiore dopo le visite in Europa
- Esplosioni a Kiev, allerta in tutte le regioni
- Isw, il Cremlino non farà niente per ora contro Prigozhin
- Gb, progressi tattici ucraini ai fianchi di Bakhmut
- Presidenza Ue, sì ad altre sanzioni ma ora evitare elusioni
- Filorussi, situazione tesa a Bakhmut, ma i russi avanzano
- Abbattuti tutti i 18 missili lanciati dai russi
- Sindaco Kiev, 3 feriti in raid sulla capitale
- Le notizie di ieri
Meloni a Zelensky: «Il mondo libero è grato all’Ucraina»
«A Zelensky voglio dire che l’intera Europa e tutto il mondo libero sono loro debitori. Il presidente Zelensky ci ha ringraziato per come stiamo aiutando l’Ucraina. Ma siamo noi debitori all’Ucraina: ha fatto capire al mondo intero quanto possa essere difficile piegare un popolo libero». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al summit dei capi di Stato e di governo del Consiglio d’Europa a Reykjavik.
Usa condannano arresto ex dipendente consolato in Russia
Gli Usa «condannano fortemente» l’arresto per spionaggio di Robert Shonov, un ex dipendente russo che ha lavorato per oltre 25 anni al consolato generale Usa di Vladivostok prima di essere impiegato da una compagnia che fornisce servizi all’ambasciata americana a Mosca «nello stretto rispetto delle leggi e delle norme russe». «Il suo essere preso di mira ai sensi dello statuto di “cooperazione confidenziale” evidenzia l’uso sfacciato da parte della Russia di leggi sempre più repressive contro i propri cittadini», ha detto il dipartimento di Stato Usa.
Meloni, il registro dei danni della guerra un segnale importante
“Il segnale concreto che emerge da questo vertice, l’istituzione del registro dei danni provocati dalla guerra, credo sia un segnale molto importante in una fase come questa”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al summit dei capi di stato e di governo del Consiglio d’Europa, a Reykjavik. “Qua va ribadita l’unità dell’Europa nel suo complesso nel difendere valori che in Ucraina sono stati colpiti, la democrazia, la libertà, l’indipendenza .- ha aggiunto -. E ovviamente un’istituzione che come questa nasce per difendere i diritti fondamentali dell’uomo non può non essere presente in un momento come questo”.
Fonti, salta ancora l’ok all’11esimo pacchetto sanzioni Ue
Fumata nera al Coreper - il comitato dei 27 rappresentanti permanenti presso l’Ue - sull’undicesimo pacchetto sanzioni. “Nessuna decisione è stata presa oggi e non sarà presa nemmeno domani”, dichiara una fonte diplomatica. “Speriamo che la prossima settimana sia fruttuosa”, ha aggiunto, precisando che tra la Commissione e gli Stati membri c’è stata “una discussione costruttiva”. Questo però significa che al G7 il blocco europeo arriverà senza una posizione comune sulle misure da adottare per combattere l’elusione delle sanzioni, tema su cui ruota il pacchetto.
Meloni, «unità Europa nel difendere valori colpiti»
«E’ questo il tema che qui vale la pena ribadire, l’unità dell’Europa nel suo complesso nel difendere valori che in Ucraina sono stati colpiti: democrazia, libertà, indipendenza. E ovviamente un’istituzione come questa, che nasce per difendere i diritti fondamentali dell’uomo, non può non essere presente in un momento come questo». Lo ha detto ai cronisti la premier Giorgia Meloni, arrivando all’Harpa Concert Hall di Reykjavik per i lavori del Consiglio d’Europa
Leader sei Paesi Africa avviano mediazione, «a Kiev e a Mosca al più presto»
I leader di sei Paesi africani, Zambia, Senegal, Repubblica del Congo, Uganda, Egitto e Sudafrica, hanno avviato un tentativo di mediazione fra Russia e Ucraina e si recheranno a Mosca e a Kiev “il prima possibile” nel tentativo di trovare una soluzione che porti alla fine della guerra, ha anticipato il Presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa. Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky “hanno accettato di ricevere la missione e i capi di Stato africani rispettivamente a Mosca e a Kiev”, ha aggiunto, dopo aver parlato al telefono, nei giorni scorsi, con i due leader. “Speriamo di avere discussioni intense”, ha precisato, denunciando che il conflitto in Ucraina ha avuto “effetti devastanti”, e che anche l’Africa “ne ha sofferto molto”.
Von der Leyen, bene registro danni, sostegno a piano pace di Zelensky
«Questo vertice viene al momento giusto e l’argomento principale sarà la responsabilità della Russia e a questo scopo la creazione del registro dei danni è molto importante perché la giustizia è la pre-condizione per una pace giusta e anche per rendere giustizia alle vittime in ottica di ricostruzione». Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen in conferenza stampa con il primo ministro islandese Katrin Jakobsdóttir. «La nostra posizione sulla formula per la pace è molto chiara - ha aggiunto von der Leyen -. Noi sosteniamo la proposta di pace del presidente Zelensky e il nostro principio di base è che non si decide nulla sull’Ucraina senza l’Ucraina. Il presidente Zelensky è aperto alle discussioni ma la sua proposta è la base su cui lavoriamo».
Russia: media, chiesti 9 anni di carcere per attivista
L’accusa ha chiesto 9 anni di carcere per l’attivista per i diritti umani Mikhail Krieger, sotto processo in Russia per i suoi post sui social. Per tutta risposta lui, alla fine dell’udienza, ha iniziato a cantare canzoni ucraine. Lo riferisce il media bielorusso Nexta, vicino all’opposizione contro il regime di Minsk. Krieger è accusato in particolare di aver “giustificato il terrorismo”.
Mosca su Budanov, «i servizi di Kiev terroristi»
I servizi segreti ucraini sono “terroristi” e “coloro che giustificano il regime di Kiev e lo sponsorizzano sono complici dei terroristi”. Lo afferma la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, dopo che il capo dell’intelligence militare ucraina, Kirill Budanov, ha ammesso la responsabilità nell’uccisione di alcune figure mediatiche russe. “L’Onu non ci farà caso nemmeno questa volta?”, chiede la portavoce in un commento sul suo canale Telegram.
Capo 007 ucraini: «Uccisi esponenti dei media russi»
Il capo dell’intelligence militare ucraina, Kirill Budanov, ha ammesso oggi che i servizi di Kiev sono responsabili di uccisioni di persone del mondo dei media russi. In un’intervista su Youtube con il giornalista ucraino Valery Savchuk, circolata su vari canali Telegram ucraini, Budanov risponde così alla domanda se Kiev potrebbe cercare di uccidere il giornalista russo Vladimir Solovyov o il filosofo Alexander Dugin: “Ne abbiamo già raggiunti molti, comprese personalità pubbliche e dei media”.
«Bin Salman ha invitato Zelensky al summit di Gedda»
Il re saudita Bin Salman ha invitato il leader ucraino Volodymyr Zelenksy al summit di Gedda. Lo scrive la Dpa, citando fonti diplomatiche saudite. Zelensky sarebbe atteso come ospite d’onore e la sua partecipazione al vertice potrebbe offrire, secondo le fonti saudite, la possibilità di una soluzione al conflitto russo-ucraino. Secondo un diplomatico saudita si potrebbero discutere le vie per intraprendere le trattative fra Mosca e Kiev.
Aie, export greggio russo ai massimi dall’inizio della guerra
Le esportazioni di petrolio della Russia sono aumentate ad aprile al livello più alto dalla sua invasione dell’Ucraina, nonostante le sanzioni occidentali: lo riferisce l’Agenzia internazionale dell’energia. L’organizzazione con sede a Parigi afferma che il mese scorso le esportazioni russe sono aumentate di 50.000 barili al giorno fino a 8,3 milioni di barili al giorno, e stima che Mosca non abbia pienamente rispettato la minaccia di tagliare bruscamente la produzione.
Kiev, in pochi giorni presi 20 km quadrati intorno Bakhmut
Le forze ucraine hanno ripreso 20 chilometri quadrati dalle forze russe a nord e a sud di Bakhmut, mentre le truppe di Mosca hanno continuato ad avanzare nella città stessa. Lo ha riferito la viceministra della Difesa ucraina Hanna Malyar su Telegram. “In pochi giorni, le nostre truppe hanno liberato dal nemico circa 20 chilometri quadrati a nord e a sud della periferia di Bakhmut. Allo stesso tempo, il nemico sta avanzando un po’ nella stessa Bakhmut, distruggendo completamente la città con l’artiglieria”, ha affermato. “Le battaglie pesanti continuano con risultati diversi”.
Macron: «Forniremo missili con portata che consentirà a Kiev di resistere»
La Francia fornirà missili con una portata che “consentirà all’Ucraina di resistere”. Lo ha detto in un’intervista con il canale televisivo francese TF1 il presidente Emmanuel Macron, senza specificare il tipo di missili, ma sottolineando che la Francia sta fornendo all’Ucraina armi per difendersi dalla Russia, non per attaccarla. “Non stiamo conducendo una guerra con la Russia, stiamo aiutando l’Ucraina a resistere all’aggressore russo. Ciò significa che non stiamo fornendo armi che possono raggiungere il suolo russo o attaccare la Russia”, ha detto Macron. Il presidente Volodymyr Zelensky ha incontrato Macron a Parigi il 14 maggio durante il suo tour europeo che comprendeva anche viaggi in Germania, Regno Unito e Italia. “Il legame dell’Ucraina con l’Europa sta solo diventando più forte, mentre la pressione sulla Russia sta aumentando”, aveva detto Zelensky prima dell’incontro con Macron.
Cina ad ambasciate, «niente propaganda politica, rispettate nostre leggi»
Niente “propaganda politica” sulle facciate degli edifici che a Pechino ospitano ambasciate e sedi di organizzazioni internazionali. A chiederlo è la Cina, secondo quanto riporta l’agenzia Kyodo che cita varie fonti diplomatiche. Stando all’agenzia, potrebbe trattarsi di un apparente riferimento alle testimonianze di sostegno all’Ucraina, teatro dell’invasione russa dal 24 febbraio dello scorso anno. Sono varie, evidenzia la Kyodo, le sedi diplomatiche con bandiere dell’Ucraina e messaggi di sostegno a Kiev esposti all’esterno - incluse quelle di Canada, Germania e Polonia - mentre alcune hanno la bandiera arcobaleno. Le fonti parlano di una nota del ministero degli Esteri cinese del 10 maggio - che non sarebbe affatto piaciuta ai diplomatici stranieri nel gigante asiatico - in cui la Cina afferma che l’obiettivo è “evitare di provocare conflitti tra Stati”. La nota, secondo le fonti della Kyodo, ricorda anche che le rappresentanze diplomatiche sono obbligate al “rispetto delle leggi e delle norme cinesi”.
Kiev, 2mila difensori Azovstal ancora in mano russa
Circa 2mila ucraini che sono stati impegnati nei combattimenti per la difesa dell’acciaieria Azovstal di Mariupol risultano ancora in mano russa. Lo riporta Ukrinform che cita la responsabile dell’Ong “Consiglio delle mogli e delle madri ’Donne d’acciaio’”, Natalka Zarytska. “Quando è stata ordinata l’evacuazione dell’acciaieria circa 2mila e 500 difensori hanno lasciato il territorio dell’impianto. In 500 sono stati rimpatriati negli scorsi mesi. Ciò significa che circa 2mila tra ragazzi e ragazzi si trovano ancora nell’inferno della prigionia”, ha spiegato. La difesa di Mariupol è durata 84 giorni. I combattimenti per le acciaierie di Azovstal sono durati fino al 20 maggio 2022 quando Kiev ha ordinato ai difensori di arrendersi a seguito della conquista russa della città.
Mosca, cittadino ucraino arrestato per spionaggio
Il servizio federale russo di sicurezza (Fsb) ha arrestato un 25enne cittadino ucraino per spionaggio. Lo riporta la Tass che cita l’Fsb. L’uomo avrebbe raccolto e diffuso informazioni sulle forze armate russe. “Nel corso delle attività di ricerca operativa, sono state scoperte e interrotte le attività di spionaggio di un cittadino ucraino di 25 anni”, spiega l’Fsb, “su istruzione dei servizi speciali stranieri, l’indagato ha trasmesso informazioni riguardanti oggetti, equipaggiamento militare, fortificazioni e mezzi di combattimento delle forze armate della Federazione russa”.
Dombrovskis, export anomali fuori Ue per aggirare sanzioni
“Gli Stati membri hanno recentemente iniziato a finalizzare i primi casi di esecuzione per violazioni delle sanzioni. La questione riguarda anche i paesi extra Ue dove i dati doganali hanno rivelato una serie di flussi commerciali anomali relativi alle sanzioni in quanto relativi alle esportazioni dell’Ue verso alcuni paesi vicini alla Russia, in particolare nell’Unione economica eurasiatica e verso alcuni altri paesi al di fuori dell’Unione europea che non sono in linea con le sanzioni dell’Ue”. Lo ha detto il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin.
Fonti, Zelensky invitato da re Salman a vertice arabo di Gedda
Re Salman dell’Arabia Saudita ha invitato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come “ospite d’onore”, al summit arabo di venerdì prossimo a Gedda. Lo dicono all’agenzia di stampa Dpa fonti diplomatiche convinte che sarebbe l’occasione per il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman per parlare con Zelensky di come porre fine al conflitto con negoziati tra Mosca e Kiev. Sinora non ci sono conferme da parte ucraina. L’Arabia Saudita si è più volte offerta di mediare tra Russia e Ucraina e lo scorso anno la monarchia del Golfo - che ha mantenuto relazioni con Mosca dopo l’invasione russa dell’Ucraina - aveva annunciato di aver mediato tra i due Paesi per il rilascio di dieci detenuti di diversi Paesi. Il summit di venerdì sarà anche il primo dal ritorno della Siria nella Lega Araba ed è stato invitato il leader siriano Bashar al-Assad, dopo più di dieci anni di isolamento a seguito della repressione delle proteste che nel 2011 sfociò presto in un lungo e sanguinoso conflitto.
Volkswagen: Mosca autorizza vendita attività russe per 125 milioni di euro
Il Gruppo Volkswagen ha ricevuto l’approvazione per la vendita delle sue attività in Russia per 125 milioni di euro al concessionario di automobili locale Avilon. Lo riferisce l’agenzia Interfax , secondo cui il via libera sarebbe arrivato già ad aprile. La casa automobilistica tedesca nel 2007 aveva aperto uno stabilimento a Kaluga, a circa 200 chilometri a sud-ovest di Mosca, impianto che occupa oltre 4 mila dipendenti. Nella primavera del 2022, dopo l’invasione russa in Ucraina, VW, insieme ad altre case automobilistiche occidentali, ha cessato la produzione nel paese. Avilon acquisirà il pieno controllo di Volkswagen Group Rus e delle sue sussidiarie, comprese diverse società per la vendita di camion a marchio Scania. La fabbrica di Kaluga è considerato l’asset più importante di VW in Russia. Secondo il vice primo ministro russo Denis Manturov, sarebbe in corso la ricerca di una società che si faccia carico di riavviare l’impianto di produzione.
La vendita è stata ritardata da una causa intentata dall’ex partner produttivo di VW, Gaz, noto in epoca sovietica per la realizzazione della limousine Volga. Gaz aveva citato in giudizio VW per danni per la risoluzione dell’accordo, richiesta respinta da un tribunale russo. Il ritiro delle case automobilistiche occidentali ha portato a un significativo calo della produzione di veicoli in Russia: secondo l’associazione delle imprese del settore AEB, nel 2022 sono state vendute solo 687.000 auto nuove, rispetto a 1,667 milioni nell’anno precedente. Nel frattempo alcuni impianti sono stati rilevati da investitori russi; spesso a un prezzo simbolico e con opzione di riacquisto. La scorsa estate, ad esempio, la casa automobilistica francese Renault ha ceduto allo stato russo la sua quota di maggioranza in Lada Avtovaz per 1 euro, ma con la possibilità di riacquistarla in futuro.
Sudafrica annuncia missione pace, “Putin e Zelensky ci ricevono”
Una missione di pace guidata da sei leader africani partirà per l’Ucraina e la Russia “il prima possibile” per cercare di “trovare una soluzione pacifica al devastante conflitto”, ha annunciato oggi il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa. I presidenti Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky hanno “accettato di ricevere la missione e i capi di Stato africani a Mosca e a Kiev”, ha dichiarato Ramaphosa in una conferenza stampa a Città del Capo, aggiungendo che oltre al Sudafrica, la missione includerà Senegal, Zambia, Congo, Uganda ed Egitto.
Sei morti tra Kharkiv e Donetsk
Sei persone sono rimaste uccise tra Kharkiv e Donetsk nelle ultime 24 ore. Lo hanno reso i governatori delle due regioni, secondo cui un uomo e una donna sono morti nel bombardamento del villaggio di Dvorichna, a Kharkiv, mentre un altro uomo è rimasto ferito. Altre quattro persone sono rimaste uccise negli attacchi russi ad Avdiivka, nel Donetsk. Tre persone sono state invece ferite a Chasiv Yar, a circa 15 chilometri a sud di Bakhmut.
Kiev, la bandiera ucraina issata al centro Nato di Tallin
Oggi la bandiera nazionale ucraina viene ufficialmente issata presso presso il centro di eccellenza per la difesa cibernetica della Nato nella capitale estone, Tallinn, ha twittato il ministero degli Esteri ucraino postando la foto della bandiera tra le altre della Nato ed esprimendo gratitudine al governo dell’Estonia per il suo sostegno e la sua assistenza nel percorso verso la Nato.
Cremlino, monitoriamo azioni Cia su territorio russo
La Cia e le altre agenzie di intelligence occidentali “non indeboliscono” la loro attività sul territorio della Russia. Lo ha affermato l’addetto stampa del presidente della Federazione Russa Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. “Non ho informazioni ma sono convinto che i nostri servizi speciali stiano monitorando adeguatamente anche questo spazio, in base al fatto, e lo sappiamo tutti molto bene, che la Cia e altri servizi segreti occidentali non indeboliscono le loro attività sul territorio del nostro Paese”, ha spiegato Peskov.
Putin nomina nuovo ambasciatore in Vaticano
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha nominato Ivan Soltanovsky come ambasciatore di Mosca in Vaticano. Lo riporta Ria Novosti, precisando che il leader del Cremlino ha contestualmente rimosso dall’incarico il precedente ambasciatore Alexander Avdeev. In passato Soltanovsky era stato il rappresentante permanente della Federazione russa presso il Consiglio d’Europa.
Avdeev è stato rimosso anche da rappresentante part-time della Russia presso l’Ordine di MaltaOnu conferma la morte di 8.836 civili da inizio guerra
L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha confermato la morte di 8.836 civili e il ferimento di 14.985 in Ucraina a seguito dell’invasione su vasta scala della Russia. Questi sono i dati dell’organizzazione dal 24 febbraio 2022 al 14 maggio 2023. L’Onu ha sottolineato che il bilancio delle vittime non è aggiornato ed è molto più alto perché ci sono ritardi nel ricevere informazioni da alcuni luoghi dove sono in corso intensi combattimenti, e molti rapporti devono ancora essere confermati. “Questo vale, ad esempio, per gli insediamenti di Mariupol (regione di Donetsk), Lysychansk, Popasna e Severodonetsk (regione di Luhansk), dove, secondo i rapporti, si sono verificati numerosi casi di morte o ferimento di civili”, si legge nel messaggio dell’Onu, secondo cui, soltanto a maggio in Ucraina sono morti 93 civili e ne sono stati feriti 331.
Prigozhin, cittadino Usa morto in battaglia a Bakhmut
Un cittadino Usa sarebbe morto a Bakhmut. A sostenerlo in un video diffuso via Telegram è il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin. Lo riporta la Cnn che non ha potuto verificare l’autenticità dei documenti mostrati né la nazionalità dell’uomo ritratto nelle immagini. Un blogger militare filo-Cremlino, Alexander Simonov, introduce il filmato - girato di notte, con quello che sembra essere il rumore di colpi di mortaio - e afferma che “stiamo avanzando” verso gli avamposti nelle “regioni occidentali Artyomovsk”, il nome russo di Bakhmut. Prigozhin viene ritratto mentre controlla un corpo e documenti che sostiene essere statunitensi. “Lo consegneremo agli Stati Uniti, lo metteremo in una bara, metteremo la bandiera Usa per rispetto perché non è morto nel suo letto come un anziano, ma in guerra”, afferma Prigozhin nel video. Un soldato sostiene che l’uomo stesse rispondendo al fuoco quando è morto. “Stava sparando, è morto in battaglia - dice ancora Prigozhin - quindi domani mattina consegneremo i suoi documenti e prepareremo tutto, giusto?”.
Zelensky riunisce lo stato maggiore dopo le visite in Europa
Al ritorno dalle visite in Italia, Germania, Francia e Regno Unito, il presidente ucraino, appena arrivato a Kiev, ha riunito gli alti comandi dell’esercito sia per informarli sul programma di fornitura di armi e munizioni occidentali, sia per avere notizie delle ostilità in corso sulle linee del fronte. Lo ha scritto su Telegram lo stesso Zelensky. Che ha aggiunto: “Le bandiere nemiche non sventoleranno mai sulla nostra terra e il nostro popolo non sarà mai schiavizzato. La resistenza nelle battaglie di oggi, la forza delle nostre azioni attive, il coraggio e la precisione dei nostri guerrieri ogni giorno e ogni notte sono l’indipendenza dell’Ucraina che sarà permanente. Indipendenza che stiamo rafforzando e continueremo a farlo”.
Kiev, finora abbattuti 7 missili ipersonici russi Kinzhal
Le forze ucraine hanno abbattuto finora 7 missili ipersonici russi Kinzhal su un totale di 80 dell’arsenale di Mosca: lo ha reso noto in un tweet il ministro della Difesa ucraino, Alexei Reznikov. “Un altro incredibile successo per le Forze aeree ucraine! Ieri sera, i nostri difensori del cielo hanno abbattuto SEI missili ipersonici russi Kinzhal e altri 12 missili. 80-1-6=X - ha scritto Reznikov riferendosi anche al missile Kinzhal abbattuto nella notte del 4 maggio -. I terroristi russi non hanno alcuna possibilità di prevalere sull’Ucraina. Le loro armi possono e devono essere contrastate da quelle occidentali. Grazie ai membri dell’Aeronautica Militare e ai nostri Stati partner, che hanno investito nella sicurezza dei cieli sopra l’Ucraina e l’Europa intera. Vinciamo insieme!”.
Generale Usa: «Pace e vittoria arriveranno ma non saranno facili»
“Valerij Zaluzhnyj, comandante in capo delle forze armate ucraine finirà per liberare con il suo esercito gran parte - se non tutto - il territorio occupato dai russi con questa offensiva”: questa la previsione, esposta in un articolo per il Washington Post, del generale americano in pensione Mark Hertling, già a capo della 1a divisione corazzata durante il ’surge’ in Iraq, quindi a capo dell’esercito americano in Europa. “Conosco l’esercito ucraino, e conosco anche l’esercito russo, e non ho alcun dubbio sul fatto che quello sarà il risultato finale della campagna offensiva. Ma è impossibile stabilire con certezza come si svolgerà. Possiamo dare per scontato che si tratterà di un difficile scontro. Metterà duramente alla prova la forza ucraina da poco assemblata - scrive - Provocherà molte tragiche perdite e feriti su entrambi i fronti, metterà sotto pressione la volontà del presidente russo Vladimir Putin”. “Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky - prosegue il generale - dovrà anche prepararsi a ciò che accade dopo queste battaglie iniziali. I civili ucraini dei territori occupati avranno bisogno di assistenza umanitaria. Saranno necessarie massicce operazioni di sminamento, perché i russi hanno sparso mine e munizioni a grappolo nei campi in vista della controffensiva. Si dovrà ricostruire l’infrastruttura distrutta in maniera criminale. la Banca Mondiale ha stimato l’attuale costo di ricostruzione in circa 411 miliardi di dollari e il costo finale sarà certamente molto più alto”.
Cremlino, una fake news il divieto di dimettersi ai funzionari
Il Cremlino definisce “fake news” le notizie secondo cui agli alti funzionari è vietato lasciare il proprio posto fino alla fine dell’operazione militare speciale. Lo riporta la Tass. Ieri la testata investigativa iStories citando proprie fonti in un articolo ripreso anche dal Moscow Times, ha scritto che agli alti funzionari russi sarebbe stato informalmente proibito di dimettersi durante la guerra in Ucraina e alcuni sarebbero stati minacciati di ripercussioni penali nel caso in cui lo facessero
Cremlino, molte questioni da risolvere su accordo cereali
Per la Russia restano ancora «molte questioni» da risolvere prima di prolungare l’accordo per l’esportazione via mare dei cereali ucraini, che Mosca ha minacciato di abbandonare. «Restano ancora molte questioni senza risposta riguardo alla parte di accordo che ci riguarda. Dobbiamo prendere una decisione», ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, parlando alla stampa. Mosca afferma che ci sono ancora ostacoli alle proprie esportazioni di fertilizzanti e cereali e minaccia quindi di abbandonare l’accordo.
Forze Kiev: «A Bakhmut uomini Wagner come topi in trappola»
“I combattenti Wagner sono entrati a Bakhmut come topi in una trappola. Sulla base del principio di difesa attiva, facciamo ricorso a operazioni di controffensiva in alcune direzioni nei pressi di Bakhmut”. Si è espresso così su Telegram il colonnello generale Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze di terra delle Forze Armate ucraine, secondo quanto riporta Ukrinform. “Il nemico ha più risorse, ma stiamo distruggendo i suoi piani”, ha ripetuto Syrskyi, riferendo di aver incontrato comandanti e soldati in prima linea.
Autorità Donetsk: «Mosca ha inviato rinforzi a Bakhmut»
Il leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk Denis Pushilin ha annunciato l’invio di rinforzi da parte delle forze russe nella città di Bakhmut nonostante le recenti polemiche intorno al capo del Gruppo Wagner Yevgeni Prigozhin che ha criticato la leadership dell’esercito russo per la mancanza di supporto nell’area. Pushilin, che ha definito la situazione “tesa”, ha sottolineato che le forze russe “continuano ad avanzare” man mano che vengono inviati rinforzi. “Vediamo che la situazione è complicata a Bakhmut”, ha aggiunto, “ma le truppe russe sono riuscite a rafforzarsi, quindi la situazione dovrebbe stabilizzarsi, anche se ancora non è possibile parlare di svolta”.
Mosca, distrutto un sistema di difesa Patriot americano
Le forze armate russe hanno distrutto un sistema di difesa aerea Patriot americano a Kiev con un missile ipersonico Kinzhal: lo ha detto il ministero della Difesa russo, come riferisce Ria Novosti. Secondo i vertici militari, i sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato sette missili da crociera a lungo raggio Storm Shadow nell’arco di 24 ore e distrutto nell’ultimo giorno 22 droni ucraini.
Attacco russo su Ucraina,Usa ringraziano forze di difesa di Kiev
L’ambasciatrice degli Stati Uniti in Ucraina, Bridget Brink, ha ringraziato oggi le forze di difesa aerea del Paese per il loro lavoro la notte scorsa di fronte agli attacchi russi: “Grata per il potente lavoro dei difensori aerei ucraini”, ha twittato la diplomatica, in lingua inglese e ucraina.
Kiev, dall’inizio di maggio 8 attacchi aerei sulla capitale
Il comandante delle forze congiunte delle forze armate dell’Ucraina, il tenente generale Sergei Naev, ha dichiarato che questa notte c’è stato l’ottavo attacco aereo su Kiev dall’inizio di maggio. “Questa notte è stato l’ottavo attacco aereo su Kiev dall’inizio di maggio. Il nemico ha lanciato un attacco da diverse direzioni, utilizzando tutte le risorse a sua disposizione, dai droni ai missili cruise” afferma come riporta Ukrainska Pravda.
Kiev, con i raid di stanotte Mosca accoglie l’inviato cinese
Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente, ha commentato il raid notturno di missili e droni russi su Kiev sostenendo che in questo modo la Russia ha accolto nella capitale il rappresentante speciale della Cina. Podolyak ha definito questo attacco già l’ottavo tentativo del “clan Putin” di attaccare Kiev su larga scala a maggio. “E una tale risata beffarda con un accento russo dietro le quinte: ’Esatto, l’Ucraina non ha bisogno dell’aviazione e dei razzi a lungo raggio. È più facile per noi dar loro incubi’... E poco dopo: ’Accogliamo con grande favore la missione di ’mantenimento della pace’ del rappresentante speciale della Repubblica popolare cinese a Kiev”, ha aggiunto.
Bombe russe sulla regione di Kherson, 6 feriti
Sei civili, tra cui un bambino, sono rimasti feriti in seguito ai bombardamenti russi di ieri nella regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale, che è stata attaccata 80 volte: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, come riporta Ukrinform. “Nell’ultima giornata il nemico ha lanciato 80 attacchi, sparando 407 proiettili da artiglieria pesante, carri armati, droni e aerei. Il nemico ha bombardato la città di Kherson 14 volte” con 60 proiettili, ha scritto Prokudin sottolineando che sono stati presi di mira quartieri residenziali nella regione e un istituto scolastico nell’omonima città.
Olena Zelenska a Seul, «serve sostegno più decisivo»
Visita in Corea del Sud per la first lady ucraina Olena Zelenska, che auspica un sostegno “più decisivo” per il suo Paese. A Seul ha incontrato il presidente Yoon Suk Yeol per una visita in qualità di rappresentante del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Yoon, riporta l’agenzia sudcoreana Yonhap citando un portavoce della presidenza, le ha assicurato “sostegno in modo attivo in stretto coordinamento con i Paesi Nato e la comunità internazionale”. “Il presidente ha trasmesso il sostegno e la solidarietà del governo e della popolazione sudcoreani all’Ucraina - ha riferito il portavoce Lee Do-woon - La first lady Zelenska ha detto di sperare nella fornitura di aiuti non letali, come strumenti per il rilevamento e la rimozione delle mine”, ringraziando per l’assistenza umanitaria assicurata sinora da Seul. E Zelenska, riporta la Yonhap, ha sollecitato anche la partecipazione delle aziende sudcoreane alla ricostruzione dell’Ucraina, dove prosegue il conflitto iniziato più di un anno fa con l’invasione russa. In un’intervista alla Yonhap, Zelenska ha definito la Corea del Sud come un “modello di resilienza e sviluppo”, sollecitando un sostegno “più decisivo” per la battaglia del suo Paese contro l’invasione russa che - ha detto - riguarda “il futuro del mondo intero”. La first lady ucraina, che ha invitato Yoon e la consorte Kim Keon Hee in visita in Ucraina, ha ribadito come Kiev accetterà solo “una pace che derivi dalla nostra vittoria”.
Media, i servizi russi reclutano ex militanti dell’Isis
I servizi segreti russi (Fsb) reclutano ex militanti dell’Isis e cercano di introdurli come loro ’agenti’ nei battaglioni ucraini: è quanto emerge da un’indagine del media russo Meduza riportata da Ukrainska Pravda. In particolare, viene raccontata la storia dell’ex combattente russo Baurzhan Kultanov, che fuggì dall’Isis nel 2014 e si rifugiò in Turchia, dove chiese asilo politico all’Onu ma venne arrestato quando le autorità scoprirono il suo passato. In Russia venne aperto un dossier contro Kultanov e nel 2015 l’ex militante dell’Isis venne restituito da Istanbul a Mosca, dove fu condannato a una pena ridotta, di 4 anni e 4 mesi. Alla vigilia del verdetto, un ufficiale dell’Fsb - Oleksandr Gushchin - parlò per la prima volta con Baurzhan della possibilità di collaborare con l’agenzia: “Ti daremo una pena minima, e quando sarai libero ti nomineremo agente”, ha raccontato Kultanov. La collaborazione con l’Fsb, ha aggiunto, iniziò già nella colonia penale. Secondo Kultanov, che venne rilasciato nel 2019, Gushchyn gli avrerbbe detto che la Russia era interessata ad avere agenti in tutta l’Ucraina. Nello stesso anno Kultanov iniziò a prepararsi per l’introduzione in “gruppi ceceni e battaglioni tartari che vogliono combattere per le forze armate” ucraine. Nel 2021, i piani dell’Fsb per Kultanov cambiarono e l’ex combattente venne inviato in Turchia “nell’ambiente degli emigranti russi”. Meduza cita un altro tentativo dell’Fsb di reclutare un ex militante dell’Isis, un certo Karim del Daghestan, il quale ha detto di aver conosciuto Kultanov e di aver anche prestato servizio dopo essere tornato in Russia. Nel 2019, dopo il suo rilascio dal carcere, Karim fu contattato da un impiegato dell’Fsb di nome Petro, il quale gli chiese informazioni su persone dell’’Emirato del Caucaso’ o ’cellule dormienti’ dell’Isis. Karim ha precisato di non aver mai condiviso alcuna informazione, sottolineando che quando le domande di Peter si sono trasformate in vere e proprie richieste ha lasciato il Paese. Attualmente, Karim mantiene i contatti con le diaspore in vari Paesi. Tra i musulmani che hanno lasciato la Russia per l’Ucraina, sottolinea, ci sono conversazioni costanti sul reclutamento da parte dei servizi segreti: “Per questo nessuno si fida di nessuno”.
Lindner, inaccettabile che Paesi eludano sanzioni alla Russia
“Dobbiamo prendere in considerazioni ulteriori misure per prevenire l’elusione delle sanzioni. Siamo consapevoli che ci sono ancora Paesi che fanno consegne alla Russia e questo non può essere accettato”. Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, al suo arrivo alla riunione dell’Ecofin a Bruxelles. “Vogliamo esercitare pressione sulla Russia. Ci sono sanzioni pesanti che non possono essere eluse da altri Paesi che ne beneficiano aggirandole. Questo è inaccettabile”, ha detto ancora Lindner.
Kiev, ricorriamo ad azioni controffensive a Bakhmut
“Usando il principio della difesa attiva, ricorriamo ad azioni controffensive in alcune direzioni vicino a Bakhmut”. Lo ha dichiarato il comandante delle forze di terra delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky, che ha visitato i comandanti e i soldati al fronte di Bakhmut. “I Wagneriti (mercenari Wagner) sono entrati a Bakhmut come topi in una trappola”, ha detto Syrsky, sottolineando che “il nemico ha più risorse ma distruggiamo i suoi piani”.
Mosca, abbattuto un drone ucraino nella regione di Bryansk
Le forze di difesa aerea russe hanno abbattuto un drone a Klintsy, nella regione di Bryansk: lo ha dichiarato il governatore della regione Alexander Bogomaz sul suo canale Telegram, come riporta Ria Novosti. Secondo il governatore, il balcone di un edificio residenziale è stato danneggiato, i servizi operativi stanno lavorando sul posto.
Kiev, «quasi 200.000 militari russi uccisi da inizio guerra»
La Russia ha perso nell'ultimo giorno 520 uomini, facendo salire a 199.980 le perdite fra le sue fila dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di 199.980 uomini, 3.762 carri armati, 7.348 mezzi corazzati, 3.150 sistemi d’artiglieria, 562 lanciarazzi multipli, 316 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 308 aerei, 294 elicotteri, 6.048 autoveicoli, 18 unità navali e 2.732 droni.
481 bambini rimasti uccisi dall’inizio della guerra
Sono 481 i bambini ucraini rimasti uccisi e 974 quelli feriti dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio 2022. Lo ha dichiarato l’ufficio del Procuratore generale ucraino citato da Ukrinform. Nella maggior parte dei casi, si tratta di minorenni che vivevano nella regione di Donetsk.
Mosca,«Zelensky fa tour delle armi, Occidente vuole escalation»
Il “tour delle armi” di Zelensky in Europa dimostra la volontà dell’Occidente, in particolare del Regno Unito, di contribuire a una maggiore escalation del conflitto ucraino, ha dichiarato il diplomatico russo Konstantin Gavrilov commentando il viaggio dei giorni scorsi in Italia, Germania, Francia e Gran Bretagna del presidente ucraino. Lo riporta la Tass.
Mosca, alcuni Paesi Asia centrale verso adesione a sanzioni
Alcuni Paesi dell’Asia centrale potrebbero aderire alle sanzioni occidentali contro Mosca. Lo ha detto il viceministro russo degli Esteri Mikhail Galuzin, intervenendo alla terza conferenza dell’Asia centrale del Valdai international discussion club. Lo riporta la Tass. Secondo Galuzin, “nonostante condividano le posizioni sull’inaccettabilità e sull’illegittimità delle restrizioni economiche unilaterali, alcuni Paesi dell’Asia centrale non vogliono assumersi i relativi rischi e fanno capire di essere pronti a seguire le misure restrittive occidentali”. E, tuttavia, “rompere i legami con la Russia può provocare danni più gravi dei costi secondari di queste sanzioni”, ha avvertito.
Gentiloni, «usare dogane Ue contro aggiramento sanzioni»
Nell’Ecofin di oggi “avremo una importante discussione sulle sanzioni” contro la Russia per la guerra in Ucraina “e in particolare su come affrontare ed evitare l’aggiramento delle sanzioni. Informerò i ministri di alcuni dati che emergono dall’attività delle nostre dogane, che mostrano il rischio di aggiramento delle sanzioni. Anche questo farà parte del nuovo pacchetto” di misure restrittive, “come limitare ed evitare l’aggiramento delle sanzioni attraverso i controlli doganali”. Lo dice il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, a margine dell’Ecofin a Bruxelles.
Wagner, nella notte sfondate difese a Bakhmut ma Kiev resiste
“Il gruppo Wagner durante la notte ha continuato a sfondare la difesa nemica a Bakhmut. Le forze armate ucraine resistono. La loro artiglieria, i loro carri armati e i loro mortai stanno lavorando attivamente contro le nostre posizioni”: lo ha scritto la milizia su uno dei suoi account Telegram, il messaggio è stato rilanciato dal capo della forza paramilitare Yevgeny Prigozhin.
Kiev, l’Ucraina vuole un totale di 40-50 caccia F-16
L’Ucraina chiede all’Occidente un totale di 40-50 caccia F-16 per formare tre o quattro squadroni a difesa dei suoi cieli dagli attacchi russi: lo ha detto Yuriy Sak, consigliere del ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov, come riporta Politico. Kiev, ha sottolineato Sak, sta dicendo ai leader occidentali che la necessità di jet moderni è diventata più acuta da quando - a marzo - l’aeronautica russa ha iniziato a utilizzare in modo diffuso le bombe plananti, che raggiungono obiettivi a distanze maggiori. L’Ucraina attualmente non ha “nulla per fermare” gli aerei russi che le trasportano, ha spiegato Sak.
Usa: Cia pubblica video su Telegram per arruolare spie russe
La Cia ha pubblicato un video per convincere i russi delusi dalla vita nel loro Paese o contrari alla guerra in Ucraina a rivelare informazioni sul proprio Paese. Oltre che sui canali Youtube, Twitter e Facebook, il video è stato pubblicato anche su Telegram, piattaforma molto utilizzata in Russia. Al termine della clip vengono fornite informazioni per mettersi in contatto con la Cia in modo anonimo e sicuro attraverso il deep web. I funzionari della Cia coinvolti nel progetto hanno affermato che si tratta di un’opportunità storica “per far venire i russi da noi a fornirci le informazioni di cui gli Stati Uniti hanno bisogno”.
Dombrovskis, al vaglio società che aiutano elusione sanzioni
Sull’elusione delle sanzioni “abbiamo anche istituito un inviato specifico che si occupa specificamente dell’applicazione delle sanzioni. Stiamo anche esaminando alcune entità nazionali che stanno aiutando ad aggirare le sanzioni e come affrontare meglio questo problema. E chiaramente le dogane hanno un ruolo importante da svolgere in questo senso. Stiamo discutendo di sanzioni, nuove sanzioni sono in arrivo, ma anche una maggiore attenzione all’attuazione delle sanzioni”. Lo ha detto il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, al suo arrivo alla riunione dell’Ecofin.
Kiev, «abbattuti 6 missili ipersonici russi»
L’Ucraina nel massiccio attacco della scorsa notte è riuscita ad abbattaere anche sei missili ipersonici russi. Lo afferma il comandante in capo delle forze armate dell’Ucraina Valeriy Zaluzhny su Telegram, come riporta Ukrainska Pravda. Oltre ai 6 missili aeroballistici Kh-47M2 Kinzhal, i russi hanno lanciato anche nove missili da crociera Caliber da navi nel Mar Nero e tre missili terrestri (S-400, Iskander-M). Tutti i 18 missili sono stati distrutti dalle forze e dai mezzi di difesa aerea dell’Aeronautica Militare delle Forze Armate dell’Ucraina.
Ifo, Paesi Nato aumentano lentamente spesa per la difesa
Nonostante l’attacco della Russia all’Ucraina, molti Paesi della Nato stanno aumentando la spesa per la difesa a un ritmo molto lento. Nel 2023, la maggior parte di essi rimarrà al di sotto dell’obiettivo di spendere il 2% del proprio prodotto economico per la difesa. Solo 11 Paesi su 30 superano questa soglia. “In Europa, l’obiettivo del 2% viene raggiunto quasi esclusivamente lungo il confine orientale della Nato. I Paesi membri più a ovest stanno aumentando la spesa per la difesa solo con cautela”, afferma Marcel Schlepper, esperto militare dell’Ifo. Rispetto al 2021, la Germania aumenterà la spesa di 0,1 punti percentuali, raggiungendo l’1,6% del suo prodotto economico, inclusa la spesa del fondo speciale del Paese per le Forze Armate Federali. Questo secondo i calcoli dell’Istituto ifo. La Germania si colloca così al 17° posto su 30 Paesi della Nato, oltre al Paese candidato Svezia. “In termini assoluti, quest’anno la Germania non raggiungerà l’obiettivo del 2% per 17 miliardi di euro. Si tratta del deficit maggiore tra tutti i Paesi”, afferma Florian Dorn, ricercatore dell’Ifo. Esclusi gli Stati Uniti, i Paesi della Nato spenderanno in media l’1,8% della loro produzione economica per la difesa nel 2023. Includendo gli Stati Uniti, la cifra è del 2,6%. Il tutto per una spesa totale di 1.200 miliardi di euro.
Borrell, «stop import carburanti indiani prodotti con petrolio russo»
Bruxelles è a conoscenza del fatto che le raffinerie indiane acquistano importanti volumi di greggio russo a basso costo poi raffinato e trasformato in carburanti da vendere a prezzo pieno in Europa. A dichiararlo al Financial Times è Josep Borrell, Alto Rappresentante dell’Ue per la politica estera, affermando per la prima volta che l’Unione Europea dovrebbe intervenire per mettere fine a questa prassi. “Se il diesel o la benzina stanno entrando in Europa . . . in provenienza dall’India, e sono prodotti con petrolio russo, si tratta certamente di un’elusione delle sanzioni e gli stati membri devono adottare misure”, ha affermato Borrell. L’India è diventata uno dei maggiori acquirenti di greggio russo dall’invasione dell’Ucraina: le sue raffinerie guadagnano ampi margini acquistando greggio fortemente scontato che ora è in gran parte escluso dall’Ue, prima di vendere combustibili a prezzo pieno in Europa. Il commercio è legale in base alle sanzioni Ue, ma è stato criticato da coloro che vogliono vedere sanzioni più severe imposte alla Russia e sostengono che si è così permesso a Mosca di continuare a guadagnare dalla vendita di petrolio. (segue) (Adnkronos) - Borrell ha riconosciuto che il tetto massimo del G7 - che mira a limitare le vendite di greggio russo ad altri paesi a 60 dollari al barile - ha contribuito a ridurre le entrate petrolifere della Russia. Ha poi definito comprensibile il fatto che l’India volesse approfittare del greggio a costo minore. Ma, ha lasciato intendere, è causa di disagio il fatto che gran parte di quel petrolio sta ora tornando in Europa sotto forma di combustibili raffinati. “Che l’India acquisti petrolio russo, è normale. E se, grazie alle nostre limitazioni sul prezzo del petrolio, l’India può acquistare questo petrolio molto più a buon mercato, beh, meno soldi ottiene la Russia, meglio è”, ha dichiarato Borrell. “Ma se lo usano per essere un centro in cui il petrolio russo viene raffinato e i prodotti derivati vengono venduti a noi . . . dobbiamo agire”. I commenti di Borrell arrivano alla vigilia prima di un incontro oggi con il ministro degli Esteri indiano, S Jaishankar, dove verrà sollevata la questione. È probabile che anche il primo ministro indiano Narendra Modi subisca pressioni da parte dei leader del G7 al vertice in Giappone, dove la questione dell’evasione delle sanzioni sarà argomento di discussione.
Presidenza Ue, fermare falle ed elusione sanzioni
“Discuteremo dell’Ucraina e delle sanzioni, in particolare di come possiamo bloccare le falle e fermare l’elusione”. Lo ha detto Elisabeth Svantesson, ministra delle Finanze della Svezia (alla presidenza di turno dell’Ue) all’arrivo alla riunione dei ministri dell’Economia dell’Ue a Bruxelles. “Quel che possiamo vedere naturalmente è che abbiamo bisogno di più sanzioni, ma dobbiamo anche far sì che le sanzioni che abbiamo in atto siano davvero applicate, che non ci siano scappatoie”, ha affermato Svantesson. “E’ molto importante possiamo. Probabilmente ne avremo bisogno. Ma dobbiamo anche vedere che tutti le stiano davvero implementando”.
Isw, il Cremlino non farà niente per ora contro Prigozhin
È improbabile che le accuse al capo della milizia Wagner di aver indicato alle forze ucraine posizioni delle truppe russe da bombardare inducano il Cremlino a rimuovere Yevgeny Prigozhin nel breve termine, ma possono contribuire agli sforzi per screditarlo. Lo scrive il think tank statunitense Isw (Institute fo the study of war) nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione in Ucraina.
“Il Cremlino probabilmente sospetta o è a conoscenza delle comunicazioni di Prigozhin con l’intelligence ucraina e probabilmente non è stato colto di sorpresa dalle notizie pubblicate dal Washington Post o dai documenti trapelati dell’intelligence statunitense”, scrive l’Isw, “il Cremlino sta probabilmente preparando dei meccanismi per screditare Prigozhin come traditore.
Fonti anonime del Cremlino hanno rivelato che l’amministrazione presidenziale russa sta preparando un’operazione di informazione per screditare pubblicamente Prigozhin, ma hanno fatto notare che è improbabile che il Cremlino minacci Prigozhin mentre le forze Wagner sono in prima linea”.
Gli analisti del think tank sottolineano che Prigozhin comanda le forze Wagner nel Donbass e la sua rimozione interromperebbe le linee russe a Bakhmut, un rischio che Putin difficilmente correrà. Inoltre, il Cremlino non è in grado di rimuovere e sostituire pubblicamente Prigozhin come capo de facto della Wagner, perché quest’ultima è una società indipendente e Prigozhin non occupa alcuna posizione ufficiale nel governo russo.
Rimuovere Prigozhin dal suo controllo su Wagner implicherebbe la dimostrazione del controllo diretto da parte del Cremlino sul gruppo di mercenari da cui Putin ha cercato di mantenere una distanza formale.
Gb, progressi tattici ucraini ai fianchi di Bakhmut
Le forze del Gruppo Wagner continuano a compiere progressi graduali nel centro di Bakhmut, nella regione di Donetsk, ma negli ultimi 4 giorni le forze ucraine hanno messo a segno progressi tattici stabilizzando i fianchi della città contesa a loro vantaggio: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.
Oltre ai progressi a sud della città, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter, gli assalti ucraini hanno fatto arretrare la linea del fronte russo a nord-ovest della città. E ciò ha probabilmente permesso alle forze ucraine di ristabilire un uso più sicuro della strada di rifornimento chiave 0506.
L’Ucraina sta bloccando le avanzate occidentali della Russia lungo la linea del canale Donets-Donbass, conclude il rapporto, trasformando il corso d’acqua in un ostacolo integrato in una profonda zona difensiva intorno alla città di Chasiv Yar.
Presidenza Ue, sì ad altre sanzioni ma ora evitare elusioni
“Discuteremo dell’ Ucraina e delle sanzioni. Ma soprattutto, di come possiamo fermare le scappatoie che vediamo con l’elusione”. Lo ha detto la ministra delle Finanze svedese, Elisabeth Svantesson, della presidenza di turno del consiglio ue, al suo arrivo alla riunione dell’Ecofin.
“Ovviamente abbiamo bisogno di più sanzioni, ma dobbiamo anche vedere che le sanzioni che abbiamo in atto siano davvero applicate, che non ci siano scappatoie. Possiamo avere molte più cose nel pacchetto, probabilmente ne avremo bisogno, ma dobbiamo anche vedere che tutte le misure siano davvero implementati”, ha aggiunto.
Filorussi, situazione tesa a Bakhmut, ma i russi avanzano
“La situazione a Bakhmut è tesa, ma le forze russe continuano ad avanzare e hanno inviato rinforzi”, ha detto l capo dell’amministrazione filorussa dell’autoproclamata repubblica del Donetsk, Denis Pushilin, citato dalla Tass. E ha aggiunto che le forze russe hanno conquistato diverse fortificazioni delle forze ucraine in direzione di Avdiivka, sempre nella regione orientale del Donetsk.
Abbattuti tutti i 18 missili lanciati dai russi
La contraerea ucraina ha abbattuto tutti i 18 missili lanciati nella notte dai russi contro Kiev. Lo ha reso noto il comandante in capo delle Forze armate ucraine, Valery Zalushny, secondo cui un totale di 18 “missili lanciati dal cielo, dal mare e da terra di diverso tipo” sono stati lanciati e “distretti” dalla difesa aerea.
Sindaco Kiev, 3 feriti in raid sulla capitale
Si contano tre feriti a seguito dei raid “eccezionali” condotti nella notte dalle forze russe su Kiev. Lo ha reso noto il sindaco della capitale ucraina Vitaliy Klitschko, secondo cui i rottami dei missili e dei razzi abbattuti dalla contraerea sono caduti su alcune auto parcheggiate, che si sono incendiate, e su un edificio nel distretto di Solomyanskyi, nella parte occidentale di Kiev.
Esplosioni a Kiev, allerta in tutte le regioni
Almeno dieci forti esplosioni sono state udite a Kiev durante la notte. Lo riportano i media locali, aggiungendo che deflagrazioni sono avvenute anche in altre parti della regione della capitale ucraina e in quella di Cherkasy. Il capo dell’ufficio presidenziale Andrii Yermak ha affermato che la difesa aerea è al lavoro. L’allarme antiaereo è attivo in tutti gli oblast dell’Ucraina, a causa della minaccia di attacchi missilistici russi.