Ucraina ultime notizie. Casa Bianca, video sul drone dimostra la nostra versione
I punti chiave
- Casa Bianca, video sul drone dimostra la nostra versione
- Varsavia consegnerà 4 Mig-29 all’Ucraina fra pochi giorni
- Pechino a Kiev, riprendere colloqui di pace Ucraina-Russia
- Polonia: ministro, smantellata rete spionaggio russo
- Mattarella, l'aggressione russa mina sicurezza alimentare
- Israele approva licenze per vendita sistemi antidrone a Kiev
- Assad riconosce nuovi confini Russia con territori annessi
- Ambasciatore Russia a Washington: «Contatti con Usa per prevenire incidenti»
- Casa Bianca, resti drone sono senza valore intelligence
- Cnn, russi sul luogo dove è caduto drone Usa
Mantovano: servizi non hanno evidenze su minacce a Crosetto
Non risulta alcuna evidenza di intelligence riguardanti concrete minacce nei confronti del ministro della Difesa Guido Crosetto. Così, a quanto si apprende da fonti di governo, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, avrebbe risposto in una lettera inviata al presidente del Copasir Lorenzo Guerini, che aveva chiesto informazioni in merito. La lettera confermerebbe inoltre l’impegno dell’intero comparto sicurezza nel continuare a vigilare e a mantenere alta l’attenzione.
Kiev, russi non costruttivi in negoziati centrale Zaporizhzhia
La posizione dell’Ucraina riguardo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dai russi non cambia, i negoziati sono in corso ma i russi non sono ancora costruttivi. Lo ha detto il ministro dell’Energia ucraino Herman Galushchenko citato da Ukrainska Pravda. “Abbiamo discusso a lungo con l’Aiea e (il direttore dell’agenzia) Rafael Grossi su alcuni parametri dell’accordo di neutralità della centrale di Zaporizhzhia. La posizione dell’Ucraina non cambia: la completa smilitarizzazione della stazione, la ritiro di tutte le formazioni militari della Federazione Russa, comunque si chiamino, ritiro di attrezzature militari pesanti, ritiro degli specialisti Rosatom”, ha detto Galushchenko. Secondo lui, il direttore generale dell’Aiea Grossi sta davvero cercando di intrattenere colloqui con i russi, “per spingerli a fare dei passi concreti”. “Gli siamo molto grati per questo, lo sosteniamo in tutti i modi, ma le trattative sono ancora in corso e purtroppo non possiamo dire che ci sia un risultato”, ha affermato il ministro, sottolineando che non c’è ancora un approccio costruttivo da parte dei russi riguardo ai negoziati.
Casa Bianca, «decisione Polonia non cambia nostra su F16»
La “decisione sovrana” presa dalla Polonia di inviare caccia Mig 29 in Ucraina non cambiera quella di Joe Biden di non mandare gli F16. Lo ha detto il portavoce del consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, commentando l’annuncio di Varsavia riguardo i suoi quattro caccia. “Non cambia la nostra valutazione rispetto agli F16”, ha detto. “Queste sono decisioni sovrane che ogni Paese prende e noi le rispettiamo possono determinare cosa dare e come spiegarlo”, ha aggiunto Kirby che non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni nel merito della decisione della Polonia, sottolineando che non spetta agli Stati Uniti “spiegare le decisioni della Polonia in un senso o in un altro”.
Kuleba, 33 Paesi a favore tribunale speciale per crimini russi
“Sono grato all’Austria per essersi unita alla coalizione di paesi che lavorano per istituire il Tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l’Ucraina. 33 Stati fanno già parte del gruppo principale. Con l’aumentare del numero, cresce anche la fiducia che la leadership russa sarà ritenuta responsabile”. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
Casa Bianca, escalation con Russia non è inevitabile
Anche alla luce dell’incidente nel Mar Nero, l’escalation con la Russia “non è inevitabile”. Lo ha sottolineato il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, John Kirby, rilevando che i canali di comunicazione con Mosca “rimangono aperti” e che gli Stati Uniti “non cercano” un conflitto con la Russia.
Usa, continueremo azioni sorveglianza per sicurezza Kiev
“Continuiamo e continueremo le operazioni di sorveglianza per la sicurezza della regione del Mar Nero e dell’Ucraina”: lo ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa John Kirby dopo l’incidente tra un jet russo e un drone americano.
Usa plaudono ai Mig polacchi a Kiev ma escludono gli F16
“I mig polacchi all’Ucraina? Decisione sovrana, che rispettiamo”: lo ha detto il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale John Kirby lodando il grande sforzo di Varsavia per Kiev ma precisando che la mossa “non cambia la posizione” Usa: “la fornitura di F16 per ora non è sul tavolo”, ha ribadito.
Casa Bianca, video sul drone dimostra la nostra versione
Il video del drone Usa caduto nel Mar Nero dopo le manovre del jet russo “dimostra al mondo la nostra versione” con “ prove chiare e convincenti” e rivela le “menzogne” della Russia: lo ha detto il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale John Kirby in un briefing telefonico.
Estonia a Germania, sosteniamo insieme l’industria della difesa
“Viviamo in un momento in cui i Paesi europei devono effettuare investimenti più significativi nel settore della loro difesa e garantire l’autosufficienza in tema di armi e munizioni. L’industria del comparto della difesa ha bisogno di essere coordinata e i nostri governi possono indicare la direzione in cui muoversi”. Lo ha affermato oggi la prima ministra estone Kaja Kallas durante il suo incontro con il presidente tedesco Franz-Walter Steinmeier, al secondo giorno della sua visita nel Paese baltico. Kallas ha aggiunto che l’industria europea della difesa deve essere potenziata per poter incrementare il volume e il ritmo della produzione. Il primo obiettivo di tale potenziamento è la fornitura a breve di un milione di munizioni da 155 mm per l’Ucraina. Steinmeier ha, dal canto suo, ribadito l’avvenuto avvicinamento tra la Germania e gli Stati baltici e l’impegno del suo Paese a difendere la frontiera orientale dell’Alleanza atlantica, già espresso nella giornata di ieri durante la visita alla base Nato di Ämari. Oltre che di difesa, Kallas e Steinmaier hanno discusso di collaborazione nell’ambito delle energie rinnovabili e della costruzione di parchi eolici offshore nel Baltico. Nello scorso agosto, i Paesi del bacino del mar Baltico hanno sottoscritto un accordo che prevede, entro il 2030, un incremento di sette volte dell’energia prodotta attraverso impianti di questo tipo.
Zelensky sente Sunak, risultati concreti per la nostra difesa
“Una bella conversazione con il primo ministro del Regno Unito Rishi Sunak. L’ho informato della situazione al fronte, difesa di Bakhmut. Abbiamo scambiato opinioni sui recenti avvenimenti internazionali. Come sempre, abbiamo risultati concreti nell’aumentare la difesa e il sostegno economico all’Ucraina. Apprezziamo la posizione del Regno Unito!”. Lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Intelligence Kiev, russi si preparano alla difesa in Crimea
L’esercito russo mantiene “una potente componente di terra e aviazione” nella Crimea ucraina, costruendo fortificazioni e preparandosi alla difesa nella penisola occupata. A dichiararlo è Vadym Skibitskyi, vice capo dell’intelligence militare ucraina. Secondo Skibitskyi, quasi 90 aerei da combattimento e 60 elicotteri d’attacco sono attualmente di stanza nella Crimea, riporta Ukrainska Pravda. Secondo quanto riferito, le truppe russe hanno istituito un gruppo speciale nella penisola, che ora sta assemblando fortificazioni e linee di difesa mentre Mosca mantiene la sua infrastruttura militare in Crimea pronta al combattimento. “La direzione principale dell’intelligence monitora costantemente tutto ciò che riguarda le attività del gruppo militare nella Crimea temporaneamente occupata. Si stanno davvero preparando per azioni difensive sul territorio della penisola”, ha dichiarato Skibitskyi, aggiungendo che le forze russe stanno costruendo linee più difensive nel nord della penisola di Crimea e nel sud dell’oblast di Kherson. Inoltre, le truppe russe stanno scavando trincee sulle spiagge nelle aree dove potrebbe aver luogo un’operazione navale anfibia.
Kiev, con Cina discusso significato integrità territoriale
“Durante la mia telefonata odierna con il consigliere di Stato e ministro degli Esteri cinese Qin Gang, abbiamo discusso del significato del principio dell’integrità territoriale. Ho sottolineato l’importanza della Formula di Pace del presidente Volodymyr Zelensky per porre fine all’aggressione e ripristinare la giusta pace in Ucraina”. Lo ha scritto su twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
Canada sosterrà difesa aerea con missili e munizioni
Il Canada sosterrà la difesa aerea ucraina inviando missili e munizioni. Lo ha reso noto il ministero della Difesa. Nello specifico Kiev riceverà circa 8mila proiettili in munizioni di artiglieria e oltre dieci missili di difesa aerea. Saranno anche inviati 1800 proiettili in munizioni da addestramento per i Leopard 1, i carri amanti donati da Danimarca, Germania e Olanda. Il Canada ha anche annunciato che donerà otto Leopard 2, arriveranno in Ucraina nelle prossime settimane. Il primo ministro Justin Trudeau, con il suo governo progressista, è uno dei più aperti sostenitori internazionali dell’Ucraina. Dall’inizio dell’invasione russa un anno fa ha impegnato oltre un miliardo di dollari in aiuti militari.
Kiev, estranei a incendio Rostov ma guardiamo con piacere
Kiev nega di avere avuto alcun ruolo nell’incendio avvenuto oggi in un edificio dei servizi di sicurezza russi (Fsb) a Rostov, nella regione russa confinante con l’Ucraina, ma afferma di “guardare con piacere” a incidenti come questo nella Federazione Russa. Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale Mikhaylo Podolyak. “Ogni edificio dell’Fsb che brucia o esplode in Russia, particolarmente nella regione di Rostov - afferma Podolyak -, è una manifestazione di panico, di indebolimento del potere e della transizione della Federazione Russa verso un grande conflitto interno. L’Ucraina non interferisce, ma guarda con piacere”.
Colloquio telefonico Blinken-Kuleba
Il segretario di Stato Antony Blinken ha avuto un colloquio telefonico col suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba. Al centro della discussione, riferisce il dipartimento di Stato, la situazione sul campo di battaglia e il sostegno Usa all’Ucraina per fronteggiare l’invasione russa.
Pechino a Kiev, riprendere colloqui di pace Ucraina-Russia
Il ministro degli Esteri cinese Qin Gang ha avuto oggi un colloquio telefonico con la sua controparte ucraina Dmytro Kuleba. Lo riferiscono i media ufficiali di Pechino, secondo cui Qin ha invitato Russia e Ucraina a far ripartire i colloqui “il prima possibile”.
Video del Pentagono mostra danni al drone Usa abbattuto da jet russi
Il Pentagono ha pubblicato oggi un video che mostra come il jet russo ha intercettato il drone Usa abbattuto sul Mar Nero due giorni fa, il primo contatto diretto tra le due superpotenze dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. La rara mossa del Pentagono arriva il giorno dopo la telefonata tra i due ministri della Difesa di Usa e Russia sull’incidente.
Rapporto Onu, Russia ha commesso crimini di guerra
La Russia ha commesso crimini di guerra in Ucraina e possibili crimini contro l’umanità che necessitano ulteriori indagini. Lo denuncia la Commissione internazionale indipendente d’inchiesta sull’Ucraina in un nuovo rapporto reso noto oggi a Ginevra. Le autorità russe - afferma la Commissione - hanno commesso una vasta gamma di violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario in varie regioni dell’Ucraina, molte delle quali costituiscono crimini di guerra. Questi includono attacchi contro civili e infrastrutture legate all’energia, uccisioni volontarie, reclusioni illegali, tortura, stupro e altre violenze sessuali, nonché trasferimenti illegali e deportazioni di bambini, afferma un comunicato della Commissione, istituita dal Consiglio Onu per i diritti umani. Per gli esperti della Commissione, gli attacchi delle forze armate russe alle infrastrutture energetiche dell’Ucraina dal 10 ottobre 2022 al febbraio 2023, che sono stati “diffusi e sistematici”, potrebbero costituire crimini contro l’umanità e “dovrebbero essere ulteriormente indagati”.
Intelligence Kiev, ’non ci sono dati su trasferimento missili iraniani alla Russia’
Il rappresentante della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, Vadym Skibitskyi, afferma che non ci sono dati sul trasferimento di missili balistici dall’Iran alla Russia, e che Teheran starebbe ancora in una “posizione di attesa”. “La Russia ha iniziato a sperimentare una carenza di munizioni - ha affermato Skibitskyi - Sappiamo per certo che stanno lavorando attivamente con l’Iran. Sono in corso trattative con il Myanmar, i Paesi del continente africano e il Medio Oriente. L’Iran fornisce munizioni. La Federazione Russa sta cercando di ottenere altre armi, in particolare UAV. Inoltre, la Russia è interessata a ricevere missili balistici”. Secondo il rappresentante del Gur, non ci sono ancora informazioni sul trasferimento di queste ultime armi alla Russia. “L’Iran sta ancora aspettando, ha assunto una posizione attendista su questo tema”, ha aggiunto Skibitskyi.
Kiev, anche edifici amministrativi, trasporti tra target russi
Dopo gli attacchi missilistici alle infrastrutture energetiche, in primavera Mosca potrebbe iniziare a bombardare le infrastrutture di trasporto, gli impianti idrotecnici e per il trattamento delle acque, provocando disastri ambientali. Lo ha detto il portavoce dell’aeronautica militare ucraina in un’intervista allaTv locale Canale24, rispondendo a una domanda su dove la Russia possa indirizzare i suoi missili nel prossimo futuro. Ignat ha anche parlato di «edifici governativi» i cosiddetti «centri decisionali», ha affermato. «Possono sparare a tutto ciò che vogliono . Hanno obiettivi prioritari: edifici governativi, edifici delle forze armate e del ministero della Difesa. Cioè, come li chiamano, «centri decisionali». Anche infrastrutture di trasporto, strutture idrotecniche, impianti di depurazione», ha sottolineato Ignat. Il portavoce ha inoltre notato che obiettivo di attacchi possono essere gli edifici governativi non solo nella capitale Kiev, ma anche in altre grandi città, come Kharkiv e Mykolaiv, quindi i residenti - ha esortato - devono seguire le raccomandazioni sulla sicurezza.
Incendio in sede Fsb a Rostov, 1 morto e 2 feriti
È di un morto e due feriti il bilancio di un incendio avvenuto oggi nella sede delle guardie di frontiera dei servizi di sicurezza russi (Fsb) a Rostov, capoluogo dell’omonima regione confinante con l’Ucraina. Lo riferiscono i servizi d’emergenza, secondo i quali le fiamme si sono sprigionate dopo un’esplosione. Lo scrive l’agenzia Tass.
Varsavia, rete di spionaggio russa arrestata preparava sabotaggi
“Il gruppo avrebbe dovuto condurre i preparativi per attività di sabotaggio” in Polonia e “aveva lo scopo di destabilizzare le relazioni polacco-ucraine”. Lo ha affermato il coordinatore dei servizi speciali polacchi, Mariusz Kamiński - secondo quanto riporta il sito Onet - nel briefing di annuncio dell’arresto di una “rete di spionaggio russa finanziata” da Mosca. “L’Agenzia per la sicurezza interna ha fermato nove sospetti di collaborazione con i servizi russi: sei di loro sono stati arrestati mentre per altri tre il procedimento è ancora pendente”, ha aggiunto spiegando che “tutti i detenuti sono stranieri provenienti da oltre il confine orientale”.
“Il gruppo avrebbe dovuto condurre i preparativi per le attività di sabotaggio nel nostro Paese. In particolare - ha sottolineato, secondo quanto riferisce Onet - il gruppo criminale puntava al monitoraggio dei percorsi ferroviari e soprattutto il trasporto di armi. Le telecamere e i trasmettitori Gps, dovevano essere posizionati sui trasporti di aiuti per l’Ucraina, e sono stati messi in sicurezza”, ha detto Kamiński. “Grazie alle azioni dei servizi è stato impedito un diversivo volto a destabilizzare le relazioni polacco-ucraine”, ha ribadito.
Vedi anche: Polonia: ministro, smantellata rete spionaggio russo
In fiamme edificio Fsb a Rostov, in Russia, diversi i feriti
Un grande incendio si è sviluppato in un edificio utilizzato dal servizio di intelligence interna russa (Fsb) a Rostov, nel sud della Russia. Lo rende noto l’agenzia di stampa Tass citando i servizi di emergenza e spiegando che la struttura appartiene alla sezione dell’Fsb incaricata di pattugliare il confine. Almeno due persone sono rimaste ferite. Sui social media sono stati condivisi video nei quali si vedono alte fiamme avvolgere parti dell’edificio e colonne di fumo visibili in tutta la città. Gli abitanti di Rostov hanno riferito di aver sentito ’’una forte esplosione’’ prima dell’incendio, come riferisce Nexta. L’Fsb è il servizio di sicurezza interna della Russia ed è responsabile del controspionaggio, della sicurezza delle frontiere e dell’antiterrorismo.
Cremlino, nessun piano russo su controllo Moldavia
Mosca ha smentito l’esistenza di un piano russo per il controllo della Moldavia. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta l’agenzia Tass. “Non so nulla dell’esistenza di un tale piano. Non escludo che si tratti di una sorta di falsificazione, di cui oggi i media occidentali parlano molto”, ha detto Peskov, “la Russia è sempre stata e rimane aperta alla costruzione di relazioni di buon vicinato e reciprocamente vantaggiose, anche con la Moldavia”. Nella giornata di ieri i media tedeschi Wdr, Ndr e Sueddeutsche Zeitung avevano rivelato il contenuto di un documento strategico su un ’piano strategico’ di Mosca secondo cui la Russia prevedeva un controllo politico della Moldavia entro il 2030.
Turchia, annessione russa della Crimea ”illegittima”
L’annessione della Crimea alla Federazione Russa è il risultato di “un referendum illegittimo in violazione del diritto internazionale”. Lo afferma il ministero degli Esteri di Ankara con un comunicato in occasione del nono anniversario del voto referendario che ha portato all’annessione della Crimea da parte della Russia. “Ribadiamo il nostro sostegno all’integrità territoriale e alla sovranità dell’Ucraina”, si legge nel comunicato.
Media, la Francia rallenta l’Ue su invio munizioni a Kiev
La Francia è stata accusata ieri di rallentare i piani dell’Unione Europea per ricostituire le scorte di proiettili di artiglieria in diminuzione dell’Ucraina chiedendo che le munizioni siano fabbricate solo entro i confini dell’Europa. Lo rivela il Telegraph citando fonti europee secondo cui Parigi vuole garanzie che un accordo da 2 miliardi di euro per l’acquisto congiunto di armi vada a vantaggio solo delle aziende con sede nell’Ue.
La richiesta è arrivata durante i colloqui su un nuovo piano guidato da Bruxelles per l’acquisto di un milione di proiettili di artiglieria da 155 mm per rafforzare le forniture a Kiev e riempire gli arsenali nazionali esauriti. In base al regime, scrive il Telegraph, gli Stati membri riceverebbero incentivi in denaro per centralizzare e coordinare gli appalti tra di loro nella speranza di effettuare ordini sufficientemente grandi da convincere i produttori di armi ad aumentare la produzione.
I funzionari francesi hanno sostenuto che solo le imprese di difesa con sede nell’Ue devono essere autorizzate ad accedere ai nuovi contratti redditizi. “Molti Stati membri hanno presentato opinioni diverse da quella della Francia - ha detto un diplomatico dell’Ue al giornale britannico - Se vogliamo agire subito, cosa necessaria, è molto importante far entrare nel regime le imprese extracomunitarie”. “Parigi favorisce chiaramente la spesa dell’Ue per le proprie industrie rispetto al sostegno all’Ucraina”, ha aggiunto una fonte europea.
Ucraina, 54 crimini di guerra contro giornalisti da inizio invasione, 29 morti
La polizia ucraina ha riferito che, dall’inizio dell’invasione russa del suo territorio, sono stati individuati 54 casi che potrebbero essere considerati crimini di guerra contro giornalisti e sono stati avviati procedimenti penali sulla base di questi ipotetici crimini. Il vice capo della polizia nazionale ucraina, Maxim Tsutzkiridze, ha riferito che ci sono stati 29 casi di giornalisti morti, 17 feriti e 12 che sono stati ritrovati nel territorio controllato dalla Russia, ai quali era stata negata la libertà di movimento.
“Alcuni giornalisti sono in carcere. Tutti questi eventi sono oggetto di indagine”, ha detto la polizia, aggiungendo che attualmente sta indagando su dieci casi, tra cui che riguarda la privazione della libertà di un giornalista ucraino, Oleg Baturin, scomparso nella regione di Kherson mentre copriva la guerra per il quotidiano ’Novy Den’: “È stato rilasciato e sta testimoniando in un processo che vede imputate le autorità di occupazione a Kherson”.
Cremlino, “rammarico” per Svezia e Finlandia nella Nato
Il Cremlino esprime “rammarico” per la volontà di Finlandia e Svezia di entrare nella Nato, perché “la Russia non rappresenta una minaccia per loro”. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe.
Per approfondire: Nato, giornata storica per Svezia e Finlandia
Kiev, respinti 75 attacchi russi a est in 24 ore in 5 aree
Le forze armate ucraine hanno respinto ieri oltre 75 attacchi russi in cinque aree del Paese: ha riferito lo Stato Maggiore dell’esercito nel suo aggiornamento quotidiano della situazione al fronte. Lo riporta il Kyiv Independent. Secondo il rapporto, le forze russe stanno concentrando le loro offensive nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka, Mariinka e Shakhtarsk nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale. Nelle ultime 24 ore, la Russia ha lanciato tre missili contro le infrastrutture civili a Kharkiv, oltre a 29 raid aerei e 79 attacchi con sistemi di razzi a lancio multiplo. La minaccia missilistica rimane alta, ha sottolineato l’esercito. Da parte sua, l’Aeronautica miliare ucraina ha effettuato 16 attacchi contro basi russe nel Paese, mentre altre tre basi sono state colpite dalle forze di terra con l’artiglieria pesante. Colpiti anche un posto di blocco, due stazioni radar, una stazione per la guerra elettronica e un sistema missilistico antiaereo. L’esercito ucraino, infine, ha abbattuto un caccia Su-25 e 13 droni.
Isw, offensiva della Wagner a Bakhmut è agli sgoccioli
Gli esperti dell’Istituto per lo studio della guerra (ISW) ritengono che le truppe russe abbiano rallentato le loro operazioni al fronte in Ucraina rispetto alle settimane precedenti. E sostengono che l’attacco del gruppo Wagner a Bakhmut sembra avvicinarsi agli sgoccioli per una serie di difficoltà tanto che, osserva l’istituto statunitense, “le forze russe dovrebbero probabilmente impegnare riserve significative” per sostenere l’accerchiamento di Wagner.
“I recenti progressi di Wagner a nord di Bakhmut suggeriscono - afferma Isw - che la perdita di uomini, artiglieria, ed equipaggiamento nei combattimenti per Bakhmut limiteranno probabilmente la capacità di Wagner di completare uno stretto accerchiamento della città o di guadagnare un territorio rilevante nelle battaglie per le aree urbane. È estremamente improbabile che la conquistare di Zalizianske e di altre piccole città simili a nord di Bakhmut e ad est dell’autostrada E40 aumenti la capacità di Wagner di prendere la stessa Bakhmut o di ottenere altri guadagni significativi dal punto di vista operativo. È quindi probabile che l’offensiva di Wagner su Bakhmut sia sempre più vicina agli sgoccioli. Le forze russe dovrebbero probabilmente impegnare riserve significative per impedirlo. Potrebbero essere in grado di farlo, secondo Isw, che ha osservato elementi di reggimenti aviotrasportati russi dentro e intorno a Bakhmut che al momento non sembrano essere particolarmente impegnati nei combattimenti. I russi potrebbero anche impegnare elementi di altre unità convenzionali, inclusa forse la 2a divisione di fanteria motorizzata, o unità prelevate da altre parti del teatro di guerra. Ma sembra che l’offensiva di Wagner in sé non sarà sufficiente per impadronirsi di Bakhmut”.
Bombe russe su 7 regioni, un morto
Una persona è morta e altre 14 sono rimaste ferite in seguito agli attacchi russi nelle ultime 24 ore, che hanno colpito sette regioni ucraine: lo hanno reso noto le autorità locali, come riporta il Kyiv Independent. Le regioni colpite sono Donetsk, Kherson, Kharkiv, Chernihiv, Sumy, Zaporizhzhia e Luhansk, nell’Ucraina orientale, meridionale e settentrionale. La vittima si trovava a Bakhmut, ha riferito il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, dove sono state danneggiate oltre 25 case, cinque condomini, due scuole e alcune auto.
Polonia: ministro, smantellata rete spionaggio russo
Le autorità polacche hanno individuato e smantellato una rete di spie russe operativa nel paese. Secondo quanto riportato dall’emittente Rmf, i servizi di sicurezza di Varsavia hanno fermato sei persone sospettate di svolgere attività di spionaggio per conto di Mosca. Il gruppo avrebbe messo a punto azioni di sabotaggio. Il risultato dell’operazione è stato salutato dal ministro della Difesa Mariusz Blaszczak, che ha parlato di un “grande successo” che ha permesso di portare alla luce l’intera organizzazione.
Kiev, 20 navi russe nel Mar Nero, c’è attività atipica
L’esercito ucraino sta registrando “attività atipiche” della marina russa nel Mar Nero contando 20 navi di cui 4 portamissili: lo ha detto Natalya Humenyuk, portavoce delle forze sud, come riporta Unian. Secondo la portavoce, la presenza di navi russe è collegata alla disponibilità a lanciare attacchi missilistici sull’Ucraina e all’incidente dell’abbattimento di un drone americano da parte di caccia russi in acque internazionali.
Difesa Regno Unito: “Ultimi successi Kiev grazie ad adozione sistema anticarro Raam”
“Nell’ultima settimana, i tentativi russi di assaltare la città di Vuhledar nell’oblast di Donetsk sono quasi certamente rallentati. Ciò fa seguito a ripetuti ed estremamente costosi attacchi falliti nei tre mesi precedenti. Uno dei motivi delle pesanti perdite subite dalla Russia è stato il successo dell’adozione da parte dell’Ucraina dei sistemi di mine anticarro a distanza RAAM, un proiettile di artiglieria specializzato che disperde mine anticarro fino a 17 km di distanza dall’unità di fuoco”. Lo scrive si Twitter l’intelligence britannica.
“L’unico notevole successo tattico recente della Russia è stato nel settore di Bakhmut - prosegue il ministero della Difesa di Londra - che è dominato dalle forze mercenarie del Gruppo Wagner, attualmente impegnato in una faida pubblica con il Ministero della Difesa russo. Esiste una possibilità realistica che il Ministero della Difesa russo abbia insistito nella sua spinta al successo a Vuhledar, in parte perché vuole che il proprio successo competa con i risultati di Wagner”.
Consigliere militare Regno Unito, ”a Bakhmut uccisi fino a 30mila combattenti russi”
Fra truppe regolari e milizie Wagner, a Bakhmut sarebbero finora stati uccisi fino a 30mila combattenti russi. Lo stima il consigliere militare britannico Ian Stubbs, secondo cui i leader militari russi hanno sacrificato unità militari e sperperato risorse strategiche per piccoli guadagni tattici. “La Russia sta soffrendo tassi di vittime estremamente pesanti”, ha detto Stubbs.
“Dal maggio dello scorso anno, tra i 20 e i 30.000 Wagner e membri delle forze regolari russe sono stati uccisi e feriti nella sola area intorno a Bakhmut: un’enorme perdita di vite umane per un'avanzata territoriale totale di circa appena 25 chilometri”. Il Regno Unito ha stimato che si tratta di oltre 800 membri del personale russo uccisi o feriti per ogni chilometro guadagnato, la stragrande maggioranza dei quali sono combattenti Wagner.
Sulla scia di ciò, il proprietario del Wagner Group Yevgeny Prigozhin sta trovando “sempre più difficile rifornire quello che ha definito il ’tritacarne nell’Ucraina orientale’”, secondo Stubbs. All’inizio di questo mese, per reclutare personale, Wagner ha istituito squadre di “sensibilizzazione” con sede in centri sportivi in almeno 40 località in tutta la Russia. Nei giorni scorsi, i reclutatori di Wagner hanno persino tenuto colloqui nelle scuole superiori di Mosca, distribuendo questionari dal titolo “candidatura di un giovane guerriero” per raccogliere i recapiti degli alunni interessati.
Mosca, Kiev non riconquisterà mai la Crimea
L’Ucraina non ha alcuna possibilità di riconquistare la Crimea a causa della fortificazione della regione: lo ha detto all’agenzia di stampa russa Tass il governatore della penisola annessa da Mosca nel 2014, Sergey Aksyonov, come riporta il Guardian. “Hanno capito che non hanno alcuna possibilità di riprendere la Crimea, tenendo conto delle misure che vengono attuate per conto del presidente (Vladimir Putin, ndr) - ha detto Aksyonov -. In questa zona nulla minaccia la Crimea e i crimeani possono dormire tranquilli. Le misure sono state prese al 100% e la loro attuazione permetterà di minimizzare il più possibile i possibili danni”. Aksyonov ha poi accusato Kiev di utilizzare droni acquistati dall’Occidente per cercare di sondare le difese russe in Crimea.
Bombe russe su Belopol, nella regione di Sumy
La località di Belopol, nella regione di Sumy nell’Ucraina orientale, è stata attaccata questa mattina dalle forze russe con artiglieria e lanciagranate: lo ha reso noto l’amministrazione militare regionale, come riportano i media locali. “Questa mattina sono stati registrati tre bombardamenti nemici (due con artiglieria e uno con lanciagranate) della comunità di Belopol”, si legge in un comunicato. Nel complesso sono stati registrati 23 colpi di artiglieria e 110 di lanciagranate AGS. Non ci sono state vittime o danni.
Mattarella, l'aggressione russa mina sicurezza alimentare
“La brutale aggressione della Federazione Russa all’Ucraina sta riportando i rapporti internazionali indietro di ottant’anni, quasi che non ci sia stato, in questo arco di tempo, un mirabile progresso sul terreno della indipendenza, della libertà e della democrazia, della crescita civile di tante nazioni. Siamo cresciuti nella interdipendenza tra i nostri destini e gravissime sono le conseguenze degli atti della Federazione Russa sulla sicurezza alimentare, su quella energetica di tanti Paesi, sulla pace, anche nel continente africano, e nel Medio Oriente”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’università di Nairobi.
Assad, “siriani vogliono vittoria Russia, mondo sarà più sicuro”
’’La maggior parte dei siriani vuole che la Russia vinca sull’Ucraina nell’operazione militare speciale’’. Perché, dopo, ’’il mondo sarà più sicuro e in pace’’. Lo ha detto il presidente siriano Bashar al-Assad nel corso di una intervista alla Ria Novosti a Mosca, dove si è recato per colloqui con il leader del Cremlino Vladimir Putin. “Quando la Federazione Russa vincerà questa guerra, come desidera la maggior parte dei siriani, emergerà sicuramente un nuovo mondo, più sicuro e pacifico. Questo è il vero impatto di questa guerra sulla percezione dei siriani”, ha detto Assad.
“Naturalmente, il popolo siriano sostiene la Russia con grande entusiasmo per una serie di motivi. Da un lato, si tratta di solidarietà poiché la Federazione Russa ha sostenuto i siriani nella lotta al terrorismo, dall’altro c’è il fatto che questa guerra inizierà a cambiare l’equilibrio globale. Perché parte della sofferenza in Siria, Iraq e molti altri paesi è causata dal mondo unipolare”, ha proseguito Assad.
Stato maggiore Ucraina: «Respinti 75 attacchi russi in 24 ore»
L’esercito ucraino ha respinto oltre 75 assalti russi in cinque aree nell’ultimo giorno. Lo ha riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine nel suo briefing mattutino. Secondo il rapporto, le forze russe stanno concentrando i loro sforzi sulla conduzione di offensive contro Lyman, Bakhmut, Avdiivka, Mariinka e Shakhtarsk nell’oblast di Donetsk.
Nelle ultime 24 ore, la Russia ha lanciato tre missili, prendendo di mira le infrastrutture civili a Kharkiv, oltre a 29 attacchi aerei e 79 attacchi MLRS contro l’Ucraina. La minaccia missilistica rimane alta, hanno detto i militari. L’aeronautica militare ucraina ha effettuato 16 attacchi su basi russe temporanee, mentre le forze missilistiche e di artiglieria ucraine hanno colpito altre tre basi temporanee russe, un punto di controllo, due stazioni radar, una stazione di guerra elettronica, un sistema missilistico antiaereo e hanno anche abbattuto un caccia Su-25 e 13 droni.
Governatore: «A Bakhmut rimangono meno di 3mila residenti»
Meno di 3.000 residenti, fra cui 33 bambini, rimangono a Bakhmut. Lo ha riferito il governatore dell’oblast di Donetsk Pavlo Kyrylenko, secondo il quale «ci sono persone che si rifiutano assolutamente di andarsene».
Secondo Kyrylenko, mentre la scorsa settimana ad Avdiivka erano rimasti 42 bambini, ora ne sono rimasti solo 13. La città assediata di Bakhmut è stata l’obiettivo principale della Russia per oltre sette mesi. Nonostante sia circondata su tre lati dalle truppe russe, l’esercito ucraino si è impegnato nella difesa della città, probabilmente nel tentativo di logorare le forze del gruppo paramilitare Wagner.
Russi bombardano 4 villaggi nell’oblast di Sumy
Le forze russe hanno bombardato quattro comunità nell’oblast di Sumy, distruggendo le infrastrutture civili. Lo ha riferito l’amministrazione regionale, aggiungendo che non sono state segnalate vittime. I soldati di Mosca hanno attaccato le comunità di Krasnopillia, Khotyn, Shalyhyne e Novoslobidske. Sono stati segnalati oltre 160 colpi che hanno distrutto un fabbricato agricolo a Shalyhyne e un edificio per uffici a Khotyn.
Cnn: «Abbattuto drone cinese civile riadattato e armato»
Un drone per uso civile di fabbricazione cinese, riadattato e armato per la guerra, è stato abbattuto dall’esercito di Kiev nell’Ucraina orientale nella notte fra venerdì e sabato scorsi. Lo rende noto la Cnn, che ha potuto visionare il relitto del velivolo senza pilota colpito da armi automatiche A-47. Il drone era un Mugin-5, un uav commerciale realizzato da un produttore cinese con sede nella città portuale di Xiamen, sulla costa orientale della Cina. Alcuni blogger tecnologici affermano che le macchine sono conosciute come “droni Alibaba” in quanto erano disponibili per la vendita a un prezzo di circa 15.000 dollari sui siti web del mercato cinese tra cui Alibaba e Taobao. Mugin Limited ha confermato alla Cnn che si trattava di un loro prodotto, definendo l’incidente «profondamente sfortunato». È l’ultimo esempio di un drone civile che è stato adattato e trasformato in arma dall’invasione russa dell’Ucraina.
Assad riconosce nuovi confini Russia con territori annessi
«Damasco riconosce i nuovi confini della Russia con i territori che si sono uniti in seguito ai risultati dei referendum». Lo ha detto il presidente siriano Bashar al-Assad in un’intervista a Ria Novosti in merito alle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk e alle regioni ucraine di Kherson e Zaporizhzhia.
«Questi sono territori russi, e anche se la guerra non fosse avvenuta, questi sono storicamente territori russi», ha dichiarato.
Ambasciatore Russia a Washington: «Contatti con Usa per prevenire incidenti»
La Russia continua i contatti con gli Stati Uniti «per prevenire incidenti». Lo ha dichiarato l’ambasciatore di Mosca a Washington. Anatoly Antonov. Lo riporta Ria Novosti. «Non cerchiamo un conflitto con una potenza nucleare. Continuiamo a mantenere i contatti, anche attraverso il ministero della Difesa, al fine di prevenire collisioni involontarie. Vorrei che i politici americani avessero lo stesso atteggiamento nei confronti dei rapporti con la Russia», le sue parole espresse in una nota.
Israele approva licenze per vendita sistemi antidrone a Kiev
Israele avrebbe approvato le licenze di esportazione per la possibile vendita di sistemi di disturbo dei droni che potrebbero aiutare l’Ucraina a contrastare i droni iraniani utilizzati dalla Russia nel conflitto.
Lo riporta Ukrainska Pravda citando il portale di notizie Axios che spiega di aver avuto conferma della notizia da funzionari israeliani e ucraini. Secondo Axios l’approvazione delle licenze di esportazione da parte del segretario alla Difesa Yoav Gallan e del ministro degli Esteri Eli Cohen sarebbe arrivata a metà febbraio, ma una decisione finale non sarebbe ancora stata presa. In ogni caso - secondo i funzionari israeliani - non si tratterebbe di un cambiamento di politica perché i sistemi sono di natura difensiva.
Casa Bianca, resti drone sono senza valore intelligence
Il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, non conferma la notizia delle forze russe giunte nell’area del Mar Nero dove è caduto il drone Usa. Tuttavia, ha detto Kirby parlando alla Cnn, per i russi sarà «impossibile recuperare intelligence di valore» dai resti del drone. «Non c’è nulla di valore intrinseco» e «non siamo particolarmente preoccupati», ha aggiunto.