Europa

Ucraina, ultime notizie. Mosca: obiettivo è controllo Donbass, guerra finirà il 9 maggio. Centro comando aviazione di Kiev colpito da missili russi

Nuova fornitura di armi e denaro dal Regno Unito. Il presidente Usa Biden chiede che la Russia venga esclusa dal gruppo del G20. I leader Ue respingono minaccia di Putin su pagamenti in rubli del gas

Biden: "Favorevole a esclusione Russia dal G20"
  • Pentagono: finora lanciati oltre 1.250 missili russi. Mosca tenta di portare rinforzi dalla Georgia

    Finora Mosca ha lanciato oltre 1250 missili dall’inizio dell’invasione in Ucraina. Lo ha riferito un alto ufficiale del Pentagono durante un briefing, nel corso del quale ha anche sottolineato come le forze russe non continuino l’avanzata verso Kiev e si trovino ora in posizione difensiva. L’armata russa insomma sta dando priorità al Donbass con l’obiettivo di ottenere il controllo dell’intera regione nell’est dell’Ucraina, compresa Mariupol. Mosca sta cercando di portare rinforzi in Ucraina attingendo alle sue truppe in Georgia, ha riferito l’alto ufficiale del Pentagono, precisando però di non essere in grado di quantificare i movimenti.

  • Documentati attacchi russi a ospedali e ambulanze

    Nel corso dell’ultimo mese, le forze russe hanno ripetutamente attaccato ospedali, ambulanze, medici, pazienti e neonati in Ucraina, secondo la Associated Press (citata dal Guardian) la quale afferma di aver documentato in maniera indipendente 34 attacchi di questo tipo, che potrebbero pesare su un eventuale processo alla Russia e ai suoi dirigenti per crimini di guerra. «Per ottenere una condanna - scrive la Ap - i procuratori dovranno dimostrare che gli attacchi non sono incidenti o danni collaterali. Ciò che sta emergendo, documentato giorno per giorno dalla Ap, mostra la prova di un regolare ed implacabile assalto contro un’infrastruttura civile che serve a salvare vite e proteggere i più vulnerabili in Ucraina. I giornalisti della Ap in Ucraina hanno visto di persona i risultati mortali degli attacchi russi a obiettivi civili: i momenti finali di bambini i cui piccoli corpi sono stati dilaniati dalle schegge, o che hanno avuto gli arti strappati; decine di cadaveri tra cui quelli di bambini, ammucchiati nelle fosse comuni. Gli attacchi deliberati agli ospedali saranno una priorità per i procuratori che indagheranno sui crimini di guerra».

  • Più di 7.300 persone evacuate in un giorno

    Più di 7.300 persone sono state evacuate dall’Ucraina attraverso corridoi umanitari, più del doppio rispetto ai 3.343 che sono riusciti a fuggire nella giornata di giovedì. Lo afferma un alto funzionario ucraino. Il vice primo ministro dal paese Iryna Vereshchuk ha dichiarato che 2.800 persone hanno lasciato la città di Mariupol utilizzando un mezzo di trasporto privato.

  • Difesa Usa: l’avanzata russa si è fermata

    L’avanzata militare della Russia su Kiev si sarebbe fermata, con i russi che si sarebbero concentrati sul mantenere il controllo in altre regioni del paese, come il Donbas. Lo afferma un alto funzionario della Difesa degli Stati Uniti che ha voluto mantenere l’anonimato. Proprio in giornata il colonello Sergei Rudskoi, vice capo dello stato maggiore russo, ha affermato che l’obiettivo principale della prima fase dell’operazione, ridurre la capacità di combattimento dell’Ucraina «è stato raggiunto», cosa che ha permesso alle forze russe di concentrarsi «sull’obiettivo principale, la liberazione del Donbass».

  • Kiev: anche l’Italia potrebbe essere garante della sicurezza ucraina

    Potrebbe esserci anche l’Italia tra i Paesi garanti della sicurezza dell’Ucraina. Lo ha detto in un’intervista con i media georgiani Andriy Yermak, capo di gabinetto del presidente Volodymyr Zelensky. «I membri permanenti (del Consiglio di sicurezza) delle Nazioni Unite devono essere i garanti della nostra sicurezza. Vorremmo aggiungere anche la Turchia, la Germania, il Canada, Israele». E ci sono «anche informazioni di un interesse dell’Italia a unirsi a questo processo», ha scritto Yermak su Telegram, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda.

  • Putin, nuova legge: 15 anni per “informazioni false” su forze armate

    Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato questa sera una legge che punisce con pene di reclusione fino a 15 anni chi diffonde “informazioni false” sull’azione di Mosca all’estero. Il provvedimento sanziona la “divulgazione pubblica di informazioni consapevolmente false” sulle “attività degli organi statali russi al di fuori del territorio russo”. La legge era stata esaminata ed approvata dalla Duma e dal Consiglio della Federazione in giornata, rende noto la Tass, precisando che il codice penale russo è stato aggiornato con l’articolo 207.3 riguardante la “diffusione pubblica di informazioni deliberatamente false sull’uso delle forze armate della Federazione Russa”.

  • Spotify sospende il servizio in Russia

    La piattaforma di musica e podcast Spotify ha sospeso il suo servizio in Russia, a causa della nuova legge che - dice un portavoce dell’azienda al Guardian - «restringe ulteriormente l’accesso all’informazione, riduce la libera espressione e criminalizza un certo tipo di notizie, mettendo a rischio i nostri dipendenti e forse anche i nostri ascoltatori. Dopo aver considerato attentamente le nostre opzioni e le attuali circostanze, siamo giunti alla difficile decisione di sospendere completamente il nostro servizio in Russia», ha aggiunti. Il gigante della musica in streaming è l’ennesima azienda occidentale a sospendere o abbandonare l’attività in Russia dopo l’inizio della guerra in Ucraina.

  • Michel: sull’energia al Consiglio Ue decisione difficile

    Al Consiglio europeo è stata presa sull’«energia una decisione difficile perché ovunque in Europa sentiamo l’impatto della situazione attuale (in Ucraina). Vogliamo mostrare la nostra volontà di lavorare con il consiglio». Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo. «Rispetto allo stoccaggio» è emersa la decisione di «costituire dei meccanismi di acquisizione congiunta» tenendo conto delle questioni che «la Commissione ha condiviso con noi per identificare nel modo più veloce più possibile quali sono le migliori misure».

  • Kuleba ad Ankara: non ci sono intese con Mosca

    L’Ucraina è «grata» alla Turchia per il sostegno umanitario e gli sforzi diplomatici per porre fine alla guerra, ma allo stesso tempo sottolinea che non c’è ancora un’intesa su molti dei punti oggetto del negoziato con Mosca, al contrario di quanto affermi Ankara. Lo ha detto il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba. «Non c’è consenso con la Russia sui quattro punti citati dalla Turchia. In particolare, la lingua ucraina è e sarà l’unica lingua di stato in Ucraina», ha sottolineato Kuleba, aggiungendo che «la classificazione degli argomenti chiave dei negoziati in quattro o altri punti non è corretta. Molte questioni diverse vengono discusse contemporaneamente nei sottogruppi di delegazioni. E il processo negoziale è molto difficile».

    Il vertice di Antalya tra Lavrov e Kuleba (Epa)

    Quanto a Kiev, ha assicurato, «insistiamo prima di tutto su un cessate il fuoco, garanzie di sicurezza e integrità territoriale dell’Ucraina». Nei giorni scorsi la Turchia ha riferito che ci sarebbe un accordo di massima su quattro punti, ossia la dichiarazione di neutralità di Kiev, la smilitarizzazione dell’Ucraina in cambio di garanzie di sicurezza, la cosiddetta «denazificazione» e la revoca delle restrizioni sull’uso del russo in Ucraina. Gli altri due punti vertono sullo status della regione separatista del Donbass e della Crimea, annessa dalla Russia nel 2014.

  • Telefonata Zelensky-Erdogan: impegno Nato per l’integrità dell’Ucraina

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in una telefonata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha affermato di aver sottolineato l’impegno della Nato per l’integrità territoriale dell’Ucraina al vertice dell’organizzazione del giorno precedente. Lo riporta il Guardian. Erdogan ha detto di aver riferito, in colloqui bilaterali, degli sforzi diplomatici «efficaci» compiuti dalla Turchia. Al centro del colloquio anche la situazione sul campo e lo stato dei colloqui di pace tra Kiev e Mosca .

  • Pentagono: la Russia non ha più il pieno controllo di Kherson

    La Russia non ha più il pieno controllo di Kherson, la prima città ucraina che le forze russe avevano occupato. Lo afferma un funzionario del Pentagono, citato dal New York Times.

  • Centro comando aviazione di Kiev colpito da missili russi

    Le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico contro il centro di comando dell’aeronautica militare di Kiev a Vinnytsia, nell’Ucraina centro-occidentale. Sono stati sparati sei missili da crociera, alcuni dei quali abbattuti dalla contraerea, mentre gli altri hanno colpito diversi edifici, provocando danni alle infrastrutture, attualmente in corso di valutazione. Lo riferiscono le forze armate di Kiev, citate da Ukrinform.

  • Ucraina: la contraerea ha abbattuto tre missili cruise a Odessa

    La contraerea ucraina ha abbattuto in giornata tre missili cruise lanciati dalle navi russe nel Mar Nero e diretti nell’aerea di Odessa. È quanto fa sapere il Comando operativo dell’esercito a Odessa spiegando che la situazione, nella zona, «è sotto controllo. Il nemico - aggiungono i militari - continua ad esercitare pressione sulla popolazione civile di Odessa attaccando la fascia costiera». L’esercito ucraino non spiega quando sia avvenuto l’abbattimento dei tre missili. Poco dopo pranzo, tuttavia, l’azione della contraerea ucraina si è sentita distintamente nei quartieri cittadini più vicini al mare.

  • Viminale,622 beni confiscati a mafie per profughi

    Sono 622 i beni confiscati alle mafie disponibili per dare ospitalità ai profughi ucraini arrivati in Italia. Lo fa sapere il Viminale. Si tratta di 234 tra strutture abitative e ricettive che l’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata assegnerà in comodato gratuito e temporaneo alla prefettura del luogo in cui si trovano per l’esclusivo scopo di accoglienza dei profughi. In più ci sono altri 388 immobili confiscati già trasferiti agli enti locali e non ancora utilizzati, individuati dalle prefetture e dagli stessi comuni, potenzialmente fruibili per le finalità di accoglienza, che l’Agenzia metterà a disposizione.

  • Ucraina: pressing Draghi per intesa Ue su tetto prezzo gas

    Raggiungere un’intesa sull’energia che inserisca, già nelle conclusioni del Consiglio Ue di oggi, il tetto al prezzo del gas tra gli strumenti per intervenire contro il caro-energia. E’ il pressing che, secondo quanto si apprende, ha portato avanti il premier Mario Draghi con gli altri leader Ue nel vertice ancora in corso a Bruxelles. Si tratterebbe di un primo segnale politico cui fare seguire entro maggio una proposta “dettagliata” da parte della Commissione.

    Mario Draghi (Reuters)

  • Papa, guerra insensata minaccia il mondo

    La consacrazione del mondo, e in particolare di Russia e Ucraina, al Cuore di Maria “è il gesto del pieno affidamento dei figli che, nella tribolazione di questa guerra crudele e insensata che minaccia il mondo, ricorrono alla Madre, come i bambini spaventati vanno dalla madre a piangere, cercando protezione, gettando nel suo Cuore paura e dolore, consegnando sé stessi a lei”. Il Papa, sottolineando “i beni preziosi della fraternità e della pace” chiede alla Madonna di “proteggerci e custodirci”. Dio ha “progetti di pace e non di sventura” e il ’sì’ di Maria “è la partecipazione più stretta al suo piano di pace per il mondo. Ci consacriamo a Maria per entrare in questo piano, per metterci a piena disposizione dei progetti di Dio”. “La Madre di Dio”, ha detto ancora il Papa, “prenda oggi per mano il nostro cammino: lo guidi attraverso i sentieri ripidi e faticosi della fraternità e del dialogo, lo guidi sulla via della pace”.

  • Casa Bianca, non useremo armi chimiche in nessuna circostanza

    Gli Stati Uniti non ricorreranno ad armi chimiche “in nessuna circostanza”, indipendentemente da cosa farà la Russia in Ucraina. Lo ha detto il Consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, chiarendo alcune dichiarazioni del presidente americano. Ieri Biden aveva detto a Bruxelles che avrebbe risposto “allo stesso modo” di fronte ad un ipotetico attacco chimico russo in Ucraina, ma non aveva fornito altri dettagli. Sullivan ha voluto oggi chiarire che Mosca pagherà “un alto prezzo” se ricorrerà ad armi chimiche. Ma ha voluto sottolineare che “gli Stati uniti non hanno intenzione di usare armi chimiche. Punto. In nessuna circostanza”.

  • Russia riprende i voli verso Israele, Egitto e Turchia

    La Russia riprende i collegamenti aerei con Israele, Egitto e Turchia. Ne dà notizia l’agenzia Interfax, precisando che i voli saranno gestiti dalla compagnia Rossija, controllata da Aeroflot. Tutti i voli di compagnie statali russe, esclusi quelli per la Bielorussia, erano stati interrotti dopo l’invasione russa dell’Ucraina e l’imposizione di sanzioni a Mosca da parte dei Paesi occidentali. In marzo erano ripresi verso Kirghizistan, Armenia e Azerbaigian. Il 7 aprile riprenderanno quelli per Israele e Turchia e il giorno dopo quelli per l’Egitto.

  • Usa valutano nuovo ricorso riserve petrolifere strategiche

    L’amministrazione Biden sta valutando il ricorso a ulteriori riserve petrolifere strategiche per far fronte alla volata dei prezzi del petrolio legata l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando un funzionario dell’amministrazione, secondo il quale una delle ipotesi è il rilascio di più di 30 milioni di barili

  • Biden, in gioco non solo Ucraina ma democrazia nel mondo

    «La posta in gioco non è solo la difesa dell’Ucraina ma la democrazia nel mondo» lo ha detto Joe Biden parlando alle truppe Usa in Polonia, ricordando che «siamo nel mezzo di una battaglia tra democrazie e autocrazie».

  • Kiev, colloqui difficili ma non rinunciamo a richieste

    I negoziati in corso con Mosca sono “molto difficili”, ma Kiev “non rinuncerà alle proprie richieste”. Lo afferma il governo ucraino.

  • Ucraina: suonano le sirene a Leopoli

    Suonano le sirene dell’allarme antiaereo a Leopoli, nell’ovest dell’Ucraina. Lo riferisce la Cnn.

  • Mosca, obiettivo prioritario è il controllo del Donbass

    Il primo obiettivo per le forze russe in Ucraina è il controllo dell’intera regione del Donbass, nell’est del Paese. Lo ha detto il ministero della Difesa di Mosca citato dalla Tass. “Le forze armate russe si concentreranno sulla completa liberazione del Donbass”, si legge in una nota del ministero. Gli attacchi per infliggere perdite alle forze ucraine nei territori assediati, si aggiunge nel comunicato, hanno lo scopo di impedire che Kiev invii rinforzi verso il Donbass.

    Mostra di foto di bambini del Donbass a Mosca

  • Mosca, nessun progresso negoziati su nodi politici

    “De facto non stiamo facendo progressi sulle principali questioni politiche”. Lo ha detto il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax, a proposito dei colloqui tra Russia e Ucraina. Le posizioni stanno invece diventando “più vicine” su questioni secondarie, ha aggiunto

  • Cnn, atterraggio emergenza aereo presidente Duda

    L’aereo che trasportava il presidente polacco Andrzej Duda per incontrare Joe Biden Biden a Rzeszów, ha fatto un atterraggio di emergenza dopo essere tornato a Varsavia. Lo riferisce la Cnn

  • Mosca, 6.600 stranieri da 62 Paesi combattono per Kiev

    Il ministero della Difesa russo ha detto che sono quasi 6.600 i combattenti arrivati da 62 Paesi stranieri in Ucraina, su invito delle autorità di Kiev, per combattere contro l’invasione russa. Si tratta, afferma il ministero, citato dalla Tass, di “mercentari e terroristi”.

  • Mosca, 1.351 i caduti russi in Ucraina

    Sono 1.351 i soldati russi morti finora nell’invasione dell’Ucraina, secondo il ministero della Difesa di Mosca. Secondo la stessa fonte, citata dalla Tass, i feriti sono 3.825.

  • Oms, saliti a 72 attacchi confermati a sanità con 71 morti

    Il numero di attacchi verificati all’assistenza sanitaria in Ucraina dal 24 febbraio, data dell’invasione russa, “è salito a 72, con 71 morti e 37 feriti in totale”. E’ l’ultimo aggiornamento dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), riportato via Twitter dall’ufficio Oms del Paese alle prese con il conflitto.

  • Kiev, le forze russe hanno creato corridoio Crimea-Donetsk

    Le forze russe hanno creato un parziale corridoio terrestre verso la Crimea dal territorio della regione di Donetsk. Lo ha affermato il ministero della Difesa ucraino, secondo quanto riporta il Guardian. “Il nemico è riuscito in parte a creare un corridoio terrestre tra la Repubblica Autonoma di Crimea temporaneamente occupata e parte della regione di Donetsk”, hanno riferito le fonti ucraine.

  • Ucciso vicino Kherson generale russo Ryasantsev

    A Chornobaivka vicino a Kherson l’esercito ucraino ha ucciso il generale comandante della 49esima armata russa Yakov Ryasantsev.Lo ha comunicato in un video il consigliere dell’ufficio del presidente dell’Ucraina Oleksiy Arestovych.

    A Kherson grande bandiera dell’Ucraina sul municipio

  • Ucraina: governatore Kharkiv, colpito policlinico in cui venivano distribuiti aiuti, 4 morti

    Il policlinico in cui venivano distribuiti gli aiuti questa mattina nel quartiere Osnovianskyy di Kharkiv è stato colpito dalle forze russe dal lanciarazzi multiplo Grad. Il bilancio attualmente è di 4 morti e 7 feriti. Lo rende noto sul suo canale Telegram Oleg Synegubov, il governatore regione di Kharkiv denunciando “un altro crimine di guerra commesso dai russi”. Per il Governatore “è evidente che il nemico vuole creare il panico e impedire la distribuzione degli aiuti umanitari. Ieri hanno attaccato un punto di distribuzione. Il bilancio è stato di 6 morti, 17 feriti”.

  • Usa ribadiscono, Russia pagherà se usa le armi chimiche

    La Russia si troverebbe a pagare un “prezzo severo” per l’uso di armi chimiche. Lo ribadisce il consigliere alla Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan, sottolineando che gli Stati Uniti non stanno spingendo l’Ucraina verso nessun particolare risultato

  • Media, partito Putin Russia Unita apre sede vicino Mariupol

    Russia Unita, il partito del presidente Vladimir Putin, ha aperto una sede nelle immediate vicinanze di Mariupol, città sotto assedio dell’Ucraina meridionale. Lo ha confermato il consiglio comunale della città. “Gli occupanti hanno aperto una sede del partito Russia Unita nel centro commerciale Metro, come ci hanno confermato i residenti”, ha riferito il consiglio comunale sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta il canale ucraino della rete russa Rbc. Il centro commerciale si trova precisamente nella zona ovest della città, all’ingresso nel nucleo urbano. Secondo i residenti di Mariupol, la sede è presentata come un “centro di aiuti umanitari” e sta distribuendo giornali del partito.

    Tank russo a Mariupol mentre una residente aspetta al checkpoint


  • Di Maio, Zelensky ha fatto aperture importanti, ma Putin non dà segnali

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “ha fatto delle aperture molto importanti sull’adesione alla Nato, anche sulle questioni della Crimea e del Donbass”, ma il presidente russo Vladimir Putin “non dà segnali”. A dirlo oggi a Rainews è il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Quello che dobbiamo fare noi come governi, come Ue, come alleati, è far vincere pace attraverso diplomazia”, ha affermato, sottolineando “l’importante opera di mediazione portata avanti dalla Turchia”.

  • Di Maio, sanzioni unica via, niente veti su quinta tranche

    “Le sanzioni servono a togliere linfa all’esercito di Putin. Stiamo lavorando al quinto pacchetto di sanzioni, c’è una discussione in corso: il tema dell’oil and gas vede alcuni paesi più sensibili, ma da parte dell’Italia abbiamo sempre detto che aspettiamo la proposta della commissione Ue e crediamo che non ci debbano essere veti, perché le sanzioni sono l’unico strumento pacifico abbiamo per fermare questa guerra colpendo l’esercito russo”. Lo ha detto il ministro degli esteri Luigi Di Maio a Rainews 24.

  • Biden, con von der Leyen uniti nel condannare la Russia

    “E’ stato un onore incontrare il presidente della commissione Europea von der Leyen. Siamo uniti nel condannare l’aggressione ingiustificata e non provocata della Russia contro l’Ucraina. Insieme abbiamo annunciato nuovi passi per ridurre la dipendenza dell’Europa dall’energia russa”. Lo twitta il presidente americano Joe Biden.

    Joe Biden e Ursula von der Leyen (Reuters)

  • Ucraina: Yellen, sanzioni a Cina non necessarie o appropriate

    “Non penso che siano necessarie o appropriate ora sanzioni alla Cina”. Lo afferma il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, rispondendo a chi le chiede se ritenga possibili e necessarie sanzioni a Pechino come partner della Russia.

  • Onu, fosse comuni a Mariupol, in una ci sarebbero 200 vittime

    Ci sono fosse comuni a Mariupol, la città del sud dell’Ucraina assediata dai russi. In una di queste sarebbero presenti duecento cadaveri. Lo denuncia la responsabile dell’agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, Matilda Bogner, che nel corso di una conferenza stampa ha spiegato che ’’abbiamo sempre più informazioni circa la presenza di fosse comuni a Mariupol’’. Tra le ’prove’ citate da Bogner ci sono le immagini satellitari. Secondo l’Onu sono almeno 1.035 i civili uccisi in Ucraina dall’inizio del conflitto e 1.650 quelli rimasti feriti.

    Il teatro di Mariupol bombardato


  • Mosca accusa figlio Biden per laboratori biologici ucraini

    La Russia afferma che il figlio del presidente Usa Joe Biden, Hunter, potrebbe essere coinvolto nella gestione di laboratori per lo sviluppo di armi biologiche in Ucraina. Rispondendo alla domanda di un giornalista nel suo briefing quotidiano, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto: “Naturalmente chiederemo delle spiegazioni (sul possibile coinvolgimento). E non solo noi. Come sapete la Cina ha già chiesto chiarimenti”. Hunter Biden è nella lista delle personalità americane prese di mira dalle controsanzioni russe.

    PER APPROFONDIRE/ Armi chimiche: il mondo ha distrutto il 99% delle scorte ma la Russia resta un grande buco nero

  • Media, «Mosca a soldati, fine guerra entro 9 maggio»

    Nonostante i diffusi resoconti sui problemi che le forze armate di Vladimir Putin stanno riscontrando sul terreno in Ucraina, i soldati russi stanno ricevendo dai loro superiori l’indicazione che la guerra debba finire entro il nove maggio. Lo riporta Sky News. I soldati ucraini riferiscono di un “costante lavoro di propaganda in corso nel personale delle forze armate russe” che fa riferimento al nove maggio, data in cui la Russia celebra - con una parata a Mosca - la ’giornata della vittoria’ in memoria della capitolazione della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale.

  • «India e Cina vogliono tregua immediata»

    India e Cina vogliono un cessate il fuoco immediato in Ucraina. Lo afferma il ministro indiano degli Esteri, Subrahmanyam JaishankarIndia, che dopo colloqui con il suo omologo cinese Wang Yi, fa sapere che i due concordano sull’importanza di un cessate il fuoco immediato in Ucraina, riferisce Sky News

  • Mosca nega violazione leggi internazionali bombe fosforo

    Il Cremlino ha negato oggi qualsiasi violazione delle leggi internazionali sulle bombe al fosforo in Ucraina.

    PER APPROFONDIRE/ Armi chimiche: il mondo ha distrutto il 99% delle scorte ma la Russia resta un grande buco nero

  • Francia: Parigi, da Macron nessuna condiscendenza con Putin

    Il portavoce del governo francese, Gabriel Attal, respinge al mittente le critiche mosse dal candidato ecologista alle elezioni presidenziali del 10 e del 24 aprile, Yannick Jadot, sui rapporti del presidente candidato Emmanuel Macron con Vladimir Putin. Con il presidente russo, ha detto Attal, non c’è nessuna forma di “ingenuità” o di “condiscendenza”, ha dichiarato il fedelissimo di Macron, assicurando che il presidente francese ha sempre detto le cose guardando l’omologo russo che ha scatenato la guerra in Ucraina “dritto negli occhi”. Attal ha poi osservato che la “Russia non traslocherà da nessuna parte, è un vicino, resterà un vicino e ci dovrà essere ad ogni modo un rapporto con la Russia”. Quindi, ha sottolineato ai microfoni di France Info, “bisogna continuare a dialogare ma dicendosi le cose”. Jadot aveva detto “non ci può essere ingenuità, arroganza, condiscendenza nei rapporti con la Russia”.

    Il presidente francese Macron al vertice Ue a Bruxelles

  • Sindaco Mariupol, si temono 300 morti nel teatro

    Si temono circa 300 morti nell’attacco russo al teatro di Mariupol del 16 marzo scorso. Lo fa sapere il sindaco cittadino citando dei testimoni. Sarebbero dunque circa trecento le vittime del raid aereo russo sferrato sul teatro, trecento persone che si troverebbero ancora sotto le macerie. Lo denuncia su Telegram il Consiglio comunale di Mariupol citando testimoni oculari che sarebbero sopravvissuti al bombardamento. “Volevamo credere che tutti si fossero salvati. Ma le testimonianze di coloro che erano all’interno dell’edificio durante questo attacco terroristico dicono il contrario”, si legge in una nota del consiglio comunale di Mariupol.

  • Germania, autonomi da carbone russo entro autunno

    “La Germania potrebbe essere completamente autonoma dal carbone russo entro l’autunno”. Lo ha detto il vicecancelliere tedesco Robert Habeck in conferenza stampa a Berlino.

  • Amb.russo, con Italia costruiti ponti, ora tutto rivoltato

    “Lavoro in Italia da 8 anni e ho lavorato con Renzi, Conte, Letta e adesso Draghi. Abbiamo fatto di tutto per costruire ponti, rafforzare i rapporti in economica, cultura e altri campi. Con rammarico adesso tutto è stato rivoltato”. Lo dice l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia Sergey Razov a piazzale Clodio per depositare un esposto, invitando i giornali a “seguire entrambi i messaggi e non solo quelli della parte Ucraina”.. “Ogni giorno - prosegue Razov - leggo la stampa italiana e vedo ogni giorno alcune foto la provenienza della quale è molto dubbiosa”.

  • Cina, false narrazioni? Da Nato benzina sul fuoco

    La Cina respinge e rimanda al mittente le accuse della Nato rivolte a Pechino sull’impegno ad amplificare “le false narrazioni” della Russia sulla guerra contro l’Ucraina. “A proposito delle accuse come la Cina che amplifica false narrazioni, sono fatte da coloro che gettano benzina sul fuoco per alimentare problemi: le bugie rimarranno sempre bugie e ciò che è falso non può diventare realtà”, ha commentato un portavoce della rappresentanza permanente cinese presso l’Ue, in merito alla riunione straordinaria del Patto Atlantico.

    PER APPROFONDIRE/ Guerra in Ucraina, perché alla Cina conviene scaricare Putin

  • Ambasciatore russo, prima finisce meglio è

    “Prima finisce meglio è: sono in corso trattative con l’Ucraina e speriamo in esiti positivi”. Lo dice l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, S.E. Sergey Razov, arrivato a piazzale Clodio per depositare un esposto per istigazione a delinquere e apologia di reato per alcuni articoli pubblicati dal quotidiano la Stampa.

  • Cina, Nato è un residuo della Guerra Fredda

    La Cina si oppone “con forza ad accuse e sospetti infondati, nonché a qualsiasi tentativo di esercitare coercizione e pressione”, ricordando che, “in quanto residuo della Guerra Fredda e la più grande alleanza militare del mondo, la Nato segue un concetto di sicurezza obsoleto”. E’ il commento di un portavoce della rappresentanza permanente cinese presso l’Ue sul vertice straordinario del Patto Atlantico, in cui i leader hanno invitato tutti gli Stati, inclusa la Cina, a sostenere l’ordine internazionale, compresi i principi di sovranità e di integrità territoriale, in merito all’invasione della Russia a danno dell’Ucraina.

  • Mosca, colpito maggiore deposito carburante esercito Kiev

    Il ministero russo della Difesa comunica che missili Kalibr hanno colpito e distrutto il maggiore deposito di carburante rimasto a disposizione dei militari ucraini, vicino Kiev. Lo riferisce Interfax.

  • Kiev, missili su struttura militare vicino a Dnipro

    Due missili hanno colpito la notte scorsa una struttura militare ucraina nella periferia di Dnipro, la terza città dell’Ucraina, nella parte centro-orientale del Paese. Lo fa sapere su Telegram il governatore del distretto di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko, secondo quanto riporta Ukrinform. Secondo Reznichenko l’attacco ha provocato “gravi danni” e i soccorritori sono al lavoro per capire se ci sono persone tra le macerie. “Una notte allarmante. Due attacchi missilistici contro un’unità militare alla periferia del Dnepr. Danni gravi”, si legge nel messaggio.

    Ucraini in fuga da Dnipro a Leopoli

  • Procuratore, per russi stupro «strumento guerra»

    Le forze russe usano lo stupro come uno “strumento di guerra”: lo ha affermato il procuratore ucraino, Iryna Venediktova, accusando i soldati di Mosca di avere violentato una donna in un’abitazione vicino a Kiev. Lo riporta l’Independent. I soldati, ha detto Venediktova, hanno fatto irruzione nella casa a Brovary, alla periferia orientale della capitale, dove hanno ucciso il marito della donna e poi hanno aggredito sessualmente sua moglie davanti agli occhi del figlio.

  • Gb, forze ucraine rioccupano zone a est di Kiev

    L’esercito ucraino è riuscito a riprendere il controllo di città e posizioni di difesa a est della capitale Kiev. Lo afferma l’intelligence britannica nel suo bollettino quotidiano. “La controffensiva ucraina, insieme al ripiegamento delle forze russe su linee di rifornimento troppo estese, ha permesso all’Ucraina di rioccupare città e posizioni di difesa fino a 35 chilometri a est di Kiev”, si legge sul bollettino pubblicato su Twitter dal Ministero della Difesa inglese. “Le Forze ucraine probabilmente tenteranno ancora di spingere indietro le forze russe lungo l’asse nord-occidentale da Kiev fino all’aeroporto di Hostomel”. Nel sud, invece, le forze russe “stanno ancora cercando di aggirare Mykolaiv con l’obiettivo di puntare ad ovest verso Odessa, ma i loro progressi vengono rallentati da motivi logistici e dalla resistenza ucraina”.

    Una barricata a Kiev

  • Autorità Mariupol, sempre più abitanti muoiono di fame

    “Sempre più morti per fame. Sempre più persone rimangono senza scorte di cibo. Tutti i tentativi di lanciare un’operazione umanitaria su larga scala per salvare la popolazione di Mariupol sono bloccati dalla parte russa. Perché gli occupanti non sono interessati alle persone e ai loro destini, solo un’immagine di propaganda mentre avviene la deportazione forzata della popolazione in Russia”. Così le autorità della città di Mariupol su Telegram. “In un ambiente in cui l’evacuazione di massa centralizzata non è possibile, vediamo centinaia e migliaia di esempi virtuosi di assistenza reciproca. Siamo grati ai volontari e alle persone premurose che aiutano ogni giorno a portare i residenti di Mariupol fuori dalla zona delle ostilità attive”, ha aggiunto.

    In fuga da Mariupol

  • Kiev, «uccisi 135 bambini da inizio invasione, 184 feriti»

    Sono 135 i bambini morti in Ucraina a causa dell’aggressione armata russa, mentre 184 sono rimasti feriti. Questo il tragico bilancio, aggiornato a questa mattina, secondo quanto riferisce in un tweet il Parlamento ucraino.

  • Stato maggiore Kiev, «alcune unità russe si ritirano oltre il confine»

    Alcune unità militari russe si starebbero ritirando da alcune aree a seguito delle pesanti perdite subite. E’ quanto riferisce lo Stato maggiore ucraino, affermando che alcune unità di Mosca si sarebbero spostate all’interno del confine russo dopo aver perso oltre la metà dei propri effettivi. A un mese dall’invasione russa dell’Ucraina, le linee del fronte tra le due parti sono “praticamente congelate”, ha detto Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo quanto riferisce lo Stato maggiore di Kiev, le forze russe continuano l’assedio di Kharkiv e Sumy, mentre alcune unità sembrerebbero prepararsi a una nuova offensiva contro Izyum, nella regione di Kharkiv. Mosca riesce a mantenere una parziale continuità territoriale tra la regione russa di Rostov, lungo il confine ucraino, e la penisola dell’Ucraina, annessa alla Russia nel 2014. Nella notte, le forze ucraine sono state attaccate nella regione Dnipropetrovsk, mentre la Russia ha condotto due attacchi missilistici alla periferia della città di Dnipro, secondo quanto riferiscono su Facebook le autorità locali.

    Combattenti ucraini a Kiev


  • Separatisti Luhansk, bombardamento forze Kiev su Zolote

    I leader separatisti filo russi nella regione orientale ucraina di Luhansk hanno riferito che le forze ucraine hanno bombardato con colpi di artiglieria la cittadina di Zolote. Secondo quanto riferito in un comunicato pubblicato su Telegram, nel bombardamento sarebbero andati distrutti un edificio residenziale e un capannone.

  • Mosca potrebbe accettare bitcoin per acquisto gas

    La Russia potrebbe accettare i Bitcoin da alcuni Paesi come pagamento per le forniture di petrolio e gas: lo scrive la Bbc, che cita il capo della commissione per l’energia della Duma, Pavel Zavalny. Zavalny ha inoltre affermato che Paesi “amici” possono anche essere autorizzati a pagare nelle loro valute locali ed ha menzionato la Cina e la Turchia tra i Paesi “non coinvolti nella pressione delle sanzioni”. Come è noto, Mosca vuole che i Paesi “ostili” comprino il gas e il petrolio in rubli, una decisione volta a rafforzare la valuta russa, che dall’inizio dell’anno ha già perso oltre il 20% di suo valore

    Biden: "A Ucraina due miliardi per armi e un miliardo per aiuti umanitari"
  • Bombe su Rubizhne (est), due morti

    Nella notte i bombardamenti russi hanno colpito la città di Rubizhne, una cittadina non lontana da Lugansk (est), uccidendo due guardie di frontiera. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian, che cita il capo dell’amministrazione civile e militare di Lugansk, Serhiy Haidai. La notte scorsa i russi hanno aperto il fuoco anche sulle città di Creminna, Novodruzhesk, Lysychansk, Popasna, Severodonetsk e Rubezhnoye. “Gli occupanti hanno sparato tutta la notte. Due guardie di frontiera sono rimaste uccise. A causa dei continui bombardamenti, i soccorritori non hanno potuto spegnere gli incendi causati dai bombardamenti. La linea del fronte è rimasta invariata”, ha scritto Haidai su Facebook, assicurando che le città restano tuttavia “sotto bandiera ucraina”. I corpi delle due vittime, ha riferito, sono stati trovati per strada a Rubizhne.

  • Stamattina il bilaterale Biden-von der Leyen

    Il presidente Joe Biden ospiterà questa mattina presso l’ambasciata Usa di Bruxelles la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per discutere della collaborazione Usa-Ue a fronte dell’invasione russa dell’Ucraina. A seguire, i due leader terranno una conferenza stampa. Nella tarda mattinata, il presidente Usa volerà in Polonia, dove hanno trovato rifugio centinaia di migliaia di profughi ucraini in fuga dalla guerra. Ad accogliere Biden all’aeroporto di Rzeszów ci sarà il presidente polacco Andrzej Duda.

    Biden parla dopo il vertice Nato


  • Giappone congela beni ad altri 25 cittadini russi

    Il Giappone congelerà i beni di altri 25 cittadini russi e vieterà le esportazioni verso 81 organizzazioni russe, ha affermato oggi il ministero delle Finanze del Paese asiatico in un comunicato stampa portando a 101 il numero totale di soggetti russi presi di mira dal congelamento di beni in Giappone. Tra i bersagli delle nuove sanzioni si sono Igor Shuvalov, ex vice primo ministro russo e presidente della grande banca statale Vnesheconombank, e cinque parenti dell’oligarca Sergey Chemezov. Anche l’esportazione di beni di lusso sarà vietata, ha affermato il governo nipponico.

  • Vertice Ue, garantire energia a Kiev e sicurezza centrali nucleari

    «L’Unione europea si impegna a garantire flussi di elettricità e gas continui e ininterrotti verso l’Ucraina. La recente sincronizzazione delle reti elettriche ucraine e moldave con le reti dell’Ue è un risultato straordinario. Mostra che i nostri futuri sono ora interconnessi. La sicurezza degli impianti nucleari ucraini deve essere garantita, anche con il sostegno dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica». È quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo.

  • Russia apre inchiesta sviluppo armi biologiche Kiev

    Il Comitato investigativo russo ha aperto un’indagine ufficiale sulla creazione di laboratori biologici segreti in Ucraina con il sostegno degli Stati Uniti per lo sviluppo di armi biologiche di sterminio di massa, ha affermato il presidente Alexander Bastrykin in un’intervista all’agenzia Tass. «Abbiamo richiesto i documenti disponibili al ministero della Difesa russo e stiamo accertando le circostanze di ciò che è accaduto nell’ambito del procedimento penale da noi aperto ai sensi dell’articolo sullo sviluppo e la produzione di armi biologiche per vittime di massa», ha affermato Bastrykin. L’Occidente nega la loro presenza, ha osservato. «Tuttavia, ricordiamo le dichiarazioni dei rappresentanti degli Stati Uniti che hanno affermato il contrario quando si parla della presenza di strutture biologiche in Ucraina. È difficile immaginare cosa potrebbe accadere se questi siti continuassero le loro operazioni», ha aggiunto Bastrykin.
    Prove di operazioni di pulizia d’emergenza delle tracce del programma biologico militare attuato da Kiev e finanziato dal dipartimento della Difesa americano sono stati trovati durante «l’operazione militare speciale», ha affermato in precedenza il portavoce ufficiale del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov.

  • Zelensky, militari russi senza dignità né coscienza

    In un messaggio rivolto agli stati membri dell’Ue pubblicato su Facebook e riportato dalla Cnn, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che «i militari russi non sanno cosa sia la dignità, cosa sia la coscienza; non capiscono perché apprezziamo così tanto la nostra libertà». Zelensky ha poi affermato che la Russia ha già distrutto 230 scuole e 155 asili, e ucciso 128 bambini in Ucraina. «Città intere e villaggi sono in cenere: non rimane nulla - ha detto -. I militari russi uccidono i giornalisti, anche se hanno visto la scritta ’Press’ su di loro. Potrebbe non essergli stato insegnato a leggere, ma solo a uccidere».

  • Consiglio europeo: Ue è al fianco dell’Ucraina, riconosce desiderio adesione

    «L’Unione Europea è al fianco dell’Ucraina e del suo popolo e il Consiglio europeo conferma la dichiarazione di Versailles, riconoscendo le aspirazioni d’ingresso nell’Ue. Il Consiglio rinnova la richiesta alla Commissione si consegnare le sue valutazioni in linea con le procedure d’ingresso dei trattati». Lo si legge nella conclusione del Consiglio europeo. «L’Unione Europea continuerà ad assicurare aiuti finanziari, politici, materiali ed umanitari all’Ucraina. Sinora ha approvato sanzioni massicce contro Russia e Bielorussia, che stanno avendo effetti pesanti, ed è pronta a chiudere scappatoie, contrastare possibili manovre evasive e imporre nuove misure coordinate per minimizzare la capacità di continuare l’aggressione», si legge ancora nella nota finale del Consiglio.

  • Biden incontrerà truppe in Polonia, a confine con Ucraina

    Joe Biden incontrerà alle 16 a Rzeszow, in Polonia a circa 100 chilometri dal confine con l’Ucraina, le truppe Usa stanziate «a difesa del fianco orientale della Nato». Lo riferisce la Casa Bianca in una nota sul programma della giornata del presidente americano. In serata Biden partirà alla volta di Varsavia, dove domani avrà un colloquio con il presidente polacco Andrzej Duda che lo accoglierà anche al suo arrivo a Rzeszow.

  • Leader Ue respingono minaccia di Putin su pagamenti in rubli del gas

    La minaccia del presidente Vladimir Putin di far pagare d’ora in poi alle nazioni “ostili” le esportazioni russe di gas naturale solo in rubli è stata respinta dai paesi dell’Unione europea. Diversi leader hanno affermato che sarebbe una grave violazione dei loro contratti. Dal cancelliere tedesco Olaf Scholz al primo ministro italiano Mario Draghi, hanno affermato che non avrebbero soddisfatto tali richieste. Gli economisti sostengono che una tale mossa sembra progettata per cercare di sostenere il rublo, che è crollato contro altre valute da quando la Russia ha invaso l’Ucraina e i paesi occidentali hanno risposto con sanzioni di vasta portata contro Mosca. Fare tali richieste, tuttavia, cambierebbe radicalmente i contratti e li renderebbe nulli, hanno affermato diversi leader europei durante il primo giorno del vertice dell’Ue.

    PER APPROFONDIRE/ Perché non sarà facile per Putin tagliare il gas all'Europa e venderlo in Cina

  • Aiea, bombardamenti russi mettono a rischio personale Chernobyl

    «L’Ucraina ha informato oggi l’Aiea che le forze russe stavano bombardando i checkpoint ucraini a Slavutych, dove vivono molte persone che lavorano nella vicina centrale nucleare di Chernobyl, mettendole a rischio e impedendo un’ulteriore rotazione del personale». Lo rende noto l’Aiea.

    Il sarcofago che copre il reattore 4 della centrale nucleare di Chernobyl. (REUTERS/Gleb Garanich)

  • Zelensky, siamo vicini alla pace e alla vittoria

    «Ci stiamo avvicinando alla pace, ci stiamo avvicinando alla vittoria. Questa guerra non può essere senza vittoria. Così sarà. Non possiamo fermarci nemmeno per un minuto perché ogni minuto riguarda il nostro destino, il nostro futuro e la nostra sopravvivenza». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio alla nazione. «È passato un mese. Se la Russia avesse saputo che la aspettava questo, sono sicuro, avrebbe avuto paura di venire qui. In questo mese, abbiamo tenuto tutte le principali aree degli assalti russi. Il mondo ha imposto sanzioni distruttive, continuiamo a lavorare e a fare accordi per delle nuove», ha detto ancora Zelensky.

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy durante un videomessaggio alla nazione. (Ukrainian Presidential Press Office via AP)

  • Gb, forze Kiev stanno colpendo obiettivi importanti

    Nel suo ultimo rapporto di intelligence, il ministero della Difesa del Regno Unito sostiene che l’Ucraina sta colpendo “obiettivi di alto valore”. “Le forze ucraine - si legge in un comunicato citato dal Guardian - hanno lanciato attacchi contro obiettivi di alto valore nelle aree occupate dalla Russia, tra cui una nave da sbarco e depositi di munizioni a Berdyansk. È probabile che gli ucraini continueranno a prendere di mira le risorse logistiche nelle aree controllate dai russi. Ciò costringerà l’esercito russo a dare la priorità alla difesa della propria catena di approvvigionamento e a privarli del tanto necessario rifornimento per le forze armate. Questo - secondo il ministero britannico - ridurrà la capacità della Russia di condurre operazioni offensive e ulteriori danni faranno ulteriormente abbassare il morale”.

  • Kiev chiede a Usa mille missili antiaerei e anticarro al giorno

    L’Ucraina ha chiesto agli Stati Uniti 500 missili antiaerei Stinger di fabbricazione americana e 500 missili anticarro Javelin al giorno. È quanto emerge da un documento visionato dalla Cnn che descrive in dettaglio gli elementi richiesti da Kiev. Al 7 marzo, a meno di due settimane dall’invasione russa dell’Ucraina, gli Stati Uniti e altri membri della Nato avevano inviato in Ucraina circa 17.000 missili anticarro e 2.000 missili antiaerei. Da allora, i paesi della Nato, compresi gli Stati Uniti, hanno mantenuto il flusso di armi e attrezzature, anche se la Russia ha minacciato di prendere di mira le spedizioni. L’ultimo pacchetto americano di assistenza alla sicurezza da 350 milioni di dollari approvato a fine febbraio è arrivato in Ucraina negli ultimi giorni, ha affermato un alto funzionario della difesa, mentre i prossimi due pacchetti per un totale di 1 miliardo di dollari hanno già iniziato ad arrivare. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato a Bruxelles che «i sistemi di armamento, le munizioni e le nostre armi stanno fluendo in Ucraina mentre parlo».

  • Bbc, da Johnson altri 6.000 missili e 25 milioni di euro all’Ucraina

    Il primo ministro britannico Boris Johnson annuncerà oggi che il Regno Unito fornirà all’Ucraina altri 6.000 missili, secondo quanto anticipa la Bbc. In occasione degli incontri dei leader della Nato e del G7 a Bruxelles, Johnson - aggiunge la rete britannica - svelerà anche un finanziamento di 25 milioni di sterline (quasi 30 milioni di euro) per aiutare a pagare i soldati e i piloti ucraini. La nuova fornitura militare si aggiunge ai circa 4.000 missili già dati dal Regno Unito alle forze ucraine. L’ultimo finanziamento si somma invece ai 400 milioni di sterline (circa 480 milioni di euro) già impegnati in aiuti umanitari ed economici per Kiev.

    La solitudine di Boris Johnson mentre i leader della Nato parlano tra di loro
  • Ex cancelliere tedesco Schroeder: situazione in Ucraina conseguenza errori da crollo muro Berlino

    L’attuale situazione in Ucraina è la conseguenza di errori politici commessi dopo il crollo del muro di Berlino, secondo l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, citato dal quotidiano tedesco Die Welt e rilanciato dall’agenzia russa Tass. «Non abbiamo ancora creato l’architettura di sicurezza che possa affrontare la situazione venutasi a creare dopo il crollo del muro di Berlino», ha detto Schroeder parlando nella città turca di Kartepe. «La guerra in Ucraina è la conseguenza di questo fallimento politico», ha osservato l’ex cancelliere. «L’Europa dovrebbe assumersi maggiori responsabilità per la propria sicurezza, sia nell’Ue che nella Nato», secondo Schroeder. «Tuttavia, l’Europa non dovrebbe concentrarsi allo stesso tempo esclusivamente sulla sfera militare», ha aggiunto.

  • Biden chiede l’esclusione della Russia dal G20

    Il presidente statunitense Joe Biden ha chiesto l’esclusione della Russia dal gruppo del G20. Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno messo in guardia il leader russo Vladimir Putin dall’uso di armi biologiche, chimiche o nucleari in Ucraina.

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