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Ucraina ultime notizie. Polonia cauta sui caccia a Kiev: ne abbiamo pochi. Russi bombardano isola dei Serpenti

Le forze russe hanno attaccato con droni la notte scorsa tre infrastrutture energetiche nella regione di Dnipropetrovsk, nell’Ucraina centrale, provocando ingenti danni. Gli Usa parleranno con partner e alleati, compreso l’Opec, dopo la decisione di Mosca di tagliare la produzione petrolifera. Primo lotto di antiaerea lituana arrivato nel Paese. Intelligence Kiev: Mosca non ha risorse per vasta offensiva

Macron: "Jet a Ucraina impossibili nelle prossime settimane"
  • Sanremo: gli ucraini in piazza, non ci arrenderemo

    «Se la Russia finisce di combattere finisce la guerra, se l’Ucraina finisce di combattere, finisce l’Ucraina». È questo lo slogan portante della manifestazione a sostegno del popolo ucraino, che si è svolta nel pomeriggio, in piazza Muccioli, a Sanremo, a trecento metri da Pian di Nave, dove nel frattempo, in occasione del Festival del disarmo - contro la presenza di Zelensky al Festival (seppur con una lettera) e la propaganda - sventolavano le bandiere della Russia. «Siamo qui per gridare al mondo, che se finiamo di combattere, finisce l’Ucraina - afferma Nadia, che da sei anni vive in Italia - contro Putin, la guerra e il regime totalitario. Loro sono sotto dittatura totale, noi lottiamo per la libertà e siamo più liberi». Al termine, Olga, una delle organizzatrici della manifestazione, ha preso la parola chiedendo al pubblico di osservare un minuto di silenzio «per tutte le vittime di Putin e del suo Stato terroristico. Quante sofferenze e quante lacrime - ha detto a conclusione del proprio intervento -. E voi chiedete a noi di fermarci? Dovete vergognarvi, l’Ucraina non si arrenderà». E’ seguita una commemorazione di tutte le vittime della guerra, a quasi un anno dall’inizio del conflitto.

  • Estonia:sostegno a Kiev centrale

    Vi sono tutte le premesse perché l’Estonia e i Paesi dell’ASEAN possano rafforzare la loro collaborazione per «difendere i principi sanciti nel Carta delle Nazioni Unite insieme». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri estone Urmas Reinsalu durante l’incontro avvenuto a Tallinn con i diplomatici degli Stati membri dell’ASEAN (Indonesia, Malesia, Thailandia e Vietnam). Nel corso dell’incontro, il ministro ha sottolineato la centralità del sostegno all’Ucraina e, in particolare, che «la pace in Ucraina può arrivare solo alle condizioni dell’Ucraina». Reinsalu ha inoltre ribadito la necessità di istituire un tribunale speciale per i crimini russi in Ucraina.

  • Polonia cauta sui caccia a Kiev: ne abbiamo pochi

    La Polonia, tra i più stretti alleati dell’Ucraina e tra i principali fornitori di armi pesanti a Kiev, ha messo in dubbio la possibilità di inviare al presidente Volodymyr Zelensky anche gli aerei da combattimento, almeno nel breve termine. Il presidente Andrzej Duda, in un’intervista alla Bbc, ha spiegato che l’invio di caccia F-16 a Kiev sarebbe una «decisione molto seria non facile da prendere». Perché l’aeronautica polacca dispone di meno di 50 apparecchi, «non abbastanza» per la sicurezza del Paese. Inoltre gli F-16 hanno «bisogno di molta manutenzione», quindi non è sufficiente inviare solo pochi aerei. E qualsiasi decisione sugli aerei da combattimento dovrebbe essere una «decisione congiunta» dei Paesi Nato, ha aggiunto Duda, che ieri ha ricevuto Zelensky nell’ultima tappa del tour europeo del leader ucraino. La Bbc ricorda che anche il Regno Unito, pur aprendo alla fornitura di caccia a Kiev, ha chiarito che questo non sarebbe realistico nell’immediato futuro. Perché prima sarebbe necessario l’addestramento dei piloti.

  • Zelensky: proteggiamo l’Ucraina da chi collabora con i russi

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato “risultati significativi” nella protezione dell’Ucraina da coloro che hanno lavorato per russi nel Paese. «Il servizio di sicurezza dell’Ucraina, l’ufficio investigativo statale e l’ufficio del procuratore generale hanno ottenuto risultati significativi nella protezione del nostro Paese da coloro che hanno lavorato per lo Stato aggressore», ha dichiarato Zelensky nel suo discorso giornaliero riportato da Ukrinform. «Voglio ringraziare tutti i lavoratori del nostro settore della difesa e della sicurezza e tutti i funzionari delle forze dell’ordine che hanno a cuore lo stato, che lo rafforzano», ha aggiunto.

  • Kiev: riconquistate e rafforzate posizioni al fronte

    Le forze ucraine hanno riconquistato e rafforzato posizioni al fronte che in precedenza erano state perse. Lo ha detto il comandante delle forze ucraine, generale Valerii Zaluzhnyi, dopo aver parlato con il capo degli Stati maggiori riuniti Usa, generale Mark Milley, secondo quanto riferisce Ukrainska Pravda. «La situazione è molto tesa sul fronte di Donetsk, dove il nemico lancia fino a 50 attacchi al giorno. Violente battaglie continuano nelle aree di Vuhledar e Marinka - ha detto il generale - stiamo tenendo la difesa. In alcune parti del fronte, abbiamo riconquistato posizioni perse in precedenza e le abbiamo rafforzate. Malgrado la costante pressione del nemico, continuiamo a mantenere Bakhmut sotto controllo e intraprendiamo passi per stabilizzare il fronte attorno alla città».

  • Kiev: abbattuti 20 droni iraniani lanciati dai russi

    Sono venti i droni Shahed-136 di fabbricazione iraniana che l’aeronautica militare ucraina ha abbattuto ieri. Lo riferiscono oggi le autorità militari di Kiev. «Durante l’attacco il nemico ha utilizzato 32 missili guidati antiaerei S-300 e 74 missili da crociera lanciati dall’aria e dal mare, 61 dei quali sono stati distrutti dai nostri difensori», si legge in una nota dell’aeronautica ucraina, aggiungendo che le forze russe hanno anche sparato più di 90 volte da più sistemi di razzi di lancio»

  • Mosca: abbiamo bloccato linee ferroviarie rifornimento armi occidentali

    Mosca sostiene di aver bloccato le vie ferroviarie di rifornimento di armi occidentali per l’Ucraina. L’annuncio è del portavoce del ministero della Difesa russa, Igor Konashenkov, che però non ha fornito dettagli su quali vie siano state bloccate. Ieri la Russia ha lanciato un massiccio attacco missilistico contro le infrastrutture ucraine. Il bollettino militare russo di oggi afferma che «tutti gli obbiettivi sono stati raggiunti», con la distruzione di infrastrutture di rifornimento dei militari e della rete dei trasporti. L’Ucraina ha rivendicato di aver distrutto la gran parte dei missili russi.

  • Intelligence Kiev: Mosca non ha risorse per vasta offensiva

    «Secondo le nostre informazioni, il comando russo non ha sufficienti risorse per una offensiva su larga scala» in occasione dell’anniversario dell’invasione dell’Ucraina, il 24 febbraio. A dirlo è Andrii Cherniak, portavoce dell’intelligence militare ucraina, intervistato da Kyiv Post. Cherniak ritiene che Mosca cercherà di aumentare i suoi sforzi in Ucraina orientale, dove «sta cercando punti deboli nella nostra difesa». «Tuttavia - prosegue - secondo le nostre informazioni, il comando russo non ha sufficienti risorse per una offensiva su larga scala. Il principale obiettivo delle forze russe rimane di ottenere almeno qualche successo tattico in Ucraina orientale. La Russia deve confrontarsi ad una scarsità di armi ad alta precisione e malgrado ciò continua ad usare il terrore dei missili contro i civili in Ucraina. I Russi hanno ormai usato l’80% dei loro missili di precisione. Cercano di ripristinare la loro produzione, ma finora non vi sono riusciti»

  • Ucraina, primo lotto di antiaerea lituana arrivato nel Paese

    Il primo lotto di cannoni antiaerei donati dalla Lituania a Kiev è arrivato in Ucraina. Lo ha annunciato il ministro della Difesa lituano Arvydas Anusauskas su Twitter. «Un lotto di cannoni e munizioni antiaerei L-70 inviato dalla Lituania, che aiuteranno a difendere le infrastrutture critiche, è già arrivato in Ucraina», si legge nel tweet. Anusauskas non ha specificato il numero di attrezzature consegnate. Secondo quanto spiegato da Kyiv Independent, a gennaio la Lituania ha annunciato che consegnerà dozzine di cannoni antiaerei L-70 all’Ucraina come parte del suo ultimo pacchetto di aiuti militari, che comprende anche due elicotteri Mi-8 e munizioni. Il 9 febbraio, Anusauskas ha anche affermato che la Lituania fornirà all’Ucraina 36 sistemi antiaerei portatili per «contrastare efficacemente i droni di fabbricazione iraniana che la Russia sta usando per attaccare il Paese».

    TOPSHOT - Ukrainian artillerymen fire an L119 howitzer towards Russian positions at a front line in the Lugansk region on January 16, 2023, amid the Russian invasion of Ukraine. (Photo by Anatolii Stepanov / AFP)

  • Prigozhin: serviranno due anni per catturare regioni Luhansk e Donetsk’

    Secondo Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo di mercenari Wagner, ci vorranno un anno e mezzo-due per catturare le regioni ucraine orientali del Donetsk e Luhansk. E’ quanto ha detto in un’intervista video al blogger militare russo Semyon Pegov, ripresa da Nexta tv. “Se dovessimo arrivare al Dnipro ci vorrebbero tre anni”, ha aggiunto, riferendosi ad un’area più vasta che si estende anche a sud. A settembre il presidente russo Vladimir Putin ha proclamato formalmente l’annessione degli oblast ucraini di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia, ma non ne controlla militarmente tutto il loro territorio

  • Massolo: continuare con forniture militari a Kiev

    In merito alla guerra in Ucraina, «non credo che il campo ci restituirà una condizione in cui sarà facile aprire un negoziato, ma piuttosto potrà portarci a una situazione di sostanziale stallo sul terreno. Ora dobbiamo osservare i movimenti russi e i contromovimenti ucraini, e questa è la ragione per la quale dobbiamo continuare a dare forniture militari, per mettere gli ucraini nella miglior condizione possibile per non perdere troppo e guadagnare il più possibile». Lo ha dichiarato il presidente di Ispi Giampiero Massolo in una intervista a Class Cnbc

  • Capo Wagner:Mosca prenda Est Ucraina o si spinga oltre nel Paese

    Il fondatore del gruppo di mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin, ha affermato in un’intervista che Mosca deve stabilire obiettivi chiari nella sua campagna: stabilire con fermezza la propria presenza nell’Ucraina orientale o spingersi avanti per catturare una parte maggiore del Paese. Per farlo deve catturare la roccaforte di Bakhmut, ma le truppe di Kiev stanno opponendo una feroce resistenza. Lo riporta il Guardian. Prendere “Bakhmut è necessario affinché le nostre truppe possano operare. Perché lo chiamano tritacarne? Perché l’esercito ucraino sta inviando sempre più unità. Probabilmente è troppo presto per dire che siamo vicini. Ci sono molte strade in uscita e meno strade in entrata. Le truppe ucraine sono ben addestrate e come ogni grande città è impossibile catturarla frontalmente. Stiamo gestendo molto bene. Prima dobbiamo prendere Bakhmut e poi possiamo dire forte e chiaro che l’abbiamo presa”.

  • Mosca, l’attacco di ieri ha bloccato armi straniere a Kiev

    (Photo by Dimitar DILKOFF / AFP)

    Il massiccio attacco dell’esercito russo di ieri ha bloccato il rifornimento su ferrovia di armi e munizioni straniere all’Ucraina nelle zone di combattimento: ha dichiarato lo Stato maggiore della Federazione citato dalla Tass. “Ieri le Forze Armate russe hanno sferrato un massiccio attacco a strutture critiche del sistema energetico che garantiscono le operazioni dell’industria della difesa e dei trasporti ucraini”, ha dichiarato il portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. “Gli obiettivi sono stati raggiunti. È stato bloccato il dispiegamento di armi, hardware e truppe su ferrovia”.

  • 12 i feriti nell’attacco di ieri nel Paese, due gravi

    (Photo by Dimitar DILKOFF / AFP)

    Sono in tutto 12 le persone rimaste ferite nell’attacco ieri su vasta scala in Ucraina, il 14mo attacco missilistico russo. E’ il bilancio dei servizi di emergenza ucraini, citato da Kyiv Independent. Otto persone sono rimaste ferite nella città di Kharkiv, nell’Ucraina nordorientale, di cui due sono in condizioni gravi, stando al governatore locale Oleh Syniehubov. Nessun civile risulta essere deceduto per conseguenza diretta dell’attacco.

  • Mosca, bombe su città russa Shebekino, nella regione di Belgorod

    Bombardata la città russa di Shebekino, lo riferiscono le autorità della regione di Belgorod, citate dai media ucraini. Secondo il governatore Vyachelav Gladkov, tre razzi sono caduti su una struttura industriale, gli edifici sono stati distrutti. Altri proiettili - afferma il governatore - , hanno colpito il villaggio di Murom, nel distretto di Shebekinsky. In mattinata nella regione di Belgorod è stato annunciato un altro attacco, le autorità russe dicono che un drone avrebbe attaccato una infrastruttura.

  • Russi bombardano isola dei Serpenti

    Aerei russi Su-24 Ms hanno sganciato quattro bombe sull’Isola dei Serpenti. Catturata un anno fa dai russi, e poi riconquistata dagli ucraini, la strategica isoletta nel mar Nero è diventata uno dei simboli della guerra, specie per l’inconico : “russi andate a farvi f..”, lanciato da uno dei soldati di Kiev di cui era stata chiesta la resa all’inizio dell’invasione. Intanto tre missili anti nave Onyx sono stati lanciati dalla Crimea verso la costa ucraina. Lo ha reso noto il consiglio comunale di Odessa, rilanciato da Ukrainska pravda. Non vi sono morti o feriti.

  • Zelensky, incontro con J P Morgan su ricostruzione Ucraina

    EPA/OLIVIER HOSLET

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su Twitter di avere “avuto un incontro importante con i membri senior di J P Morgan e di avere partecipato al summit sugli investimenti online. Abbiamo discusso della creazione di una piattaforma per coinvolgere il capitale privato nella ricostruzione dell’Ucraina. Sono state discusse le fasi di crescita a lungo termine del dopoguerra. Abbiamo concordato una cooperazione”.

  • Kiev: i negoziati con Mosca sono fuori discussione

    “Nella sua retorica periodica su pace e negoziati il Cremlino afferma che non lascerà i territori ucraini e non sarà responsabile di crimini... È un’altra prova che i negoziati sono fuori discussione”. Lo ha scritto su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, ricordando che l’obiettivo è “la vittoria dell’Ucraina, altrimenti la guerra in Europa non finirà, e la Russia dominerà criminalmente il mondo”.

  • Missili russi su regione Kharkiv in mattinata

    (AP Photo/Andrii Marienko)

    Le forze di Mosca hanno attaccato questa mattina la città di Vovchansk, al confine con la Russia, nella regione di Kharkiv: lo ha reso noto su Telegram il capo della guarnigione militare regionale, Serhii Melnyk, come riportano i media ucraini. “Il nemico ha lanciato un attacco missilistico (con caccia, ndr) Su-35 nella regione di Kharkiv, in particolare a Vovchansk”, ha scritto Melnyk precisando che non ci sono ancora notizie di eventuali vittime o feriti.

  • Lukashenko intende visitare presto Teheran

    EPA/AARON UFUMELI

    Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha in programma di visitare presto Teheran. Lo ha riferito oggi il suo servizio stampa, scrive l’agenzia russa Tass. “Spero di visitare presto Teheran per discutere le questioni urgenti dell’agenda bilaterale, regionale e internazionale”, ha detto Lukashenko inviando un messaggio al suo omologo iraniano Ebrahim Raisi nel 44esimo anniversario della vittoria della Rivoluzione islamica. Secondo Lukashenko, l’Iran “è stato un attore importante nella regione e a livello globale, poiché ha mostrato una rapida crescita economica e sociale nelle complicate circostanze odierne”. “La Bielorussia è sempre rimasta vicina all’Iran, fedele all’amicizia e al dialogo paritario, e si è impegnata a dare attuazione agli accordi raggiunti”, ha precisato il leader bielorusso

  • Kiev, 136.880 soldati russi uccisi dall’inizio della guerra

    Circa 136.880 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione, inclusi 1.140 nella giornata di ieri, secondo l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito ucraino indica inoltre che si registrano anche 295 caccia, 286 elicotteri e 1.997 droni russi abbattuti. Lo riporta il Kyiv Independent. Le forze di Kiev affermano di aver distrutto anche 3.267 carri armati russi, 2.270 sistemi di artiglieria, 6.474 veicoli blindati da combattimento, 18 navi, 463 sistemi missilistici a lancio multiplo e 234 sistemi di difesa antiaerea.

  • Vershinin: «Su negoziati non decide Kiev, ma Washington e Bruxelles»

    Sui negoziati per mettere fine al conflitto in Ucraina non decide Kiev, ma Washington e Bruxelles. E’ quanto ha affermato il viceministro degli Esteri della Federazione Russa Sergei Vershinin in un’intervista al canale televisivo Zvezda, rilanciata dall’agenzia Tass. Ricordando i negoziati di Minsk e di Istanbul, il diplomatico russo sottolinea che se questi sono stati interrotti dalla parte ucraina, “la decisione non è presa a Kiev, la decisione è presa a altre capitali, in primis a Washington, a Bruxelles, quindi bisogna fare domanda lì”. Riguardo poi alla possibilità di negoziare con Joe Biden ha detto: “Non dipende da noi, abbiamo chiaramente affermato la nostra posizione”, sottolineando la necessità che il presidente Usa ed il suo entourage mostrino “discrezione e saggezza”.

  • Colloqui Usa con alleati e Opec dopo taglio petrolio Mosca

    REUTERS/Dado Ruvic//File Photo

    Gli Usa parleranno con partner e alleati, compreso l’Opec, dopo la decisione di Mosca di tagliare la produzione petrolifera:lo ha detto il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale Usa Jonh Kirby. “La decisione russa di tagliare la produzione del petrolio dimostra la volontà di Vladimir Putin di usare l’energia come un’arma”, ha aggiunto. Ieri il greggio è salito del 2,57% a 80,06 dollari al barile dopo la conferma del vicepremier russo Alexander Novak di voler ridurre la produzione di 500 mila barili al giorno, come annunciato lo scorso dicembre per rispondere all’embargo e al tetto decisi in occidente e scattati lo scorso 4 febbraio.

  • Kiev: ieri l’Ucraina attaccata con 74 missili da crociera

    Le truppe russe hanno lanciato ieri sul territorio ucraino un totale di 106 razzi e 74 missili da crociera: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate del Paese nel suo rapporto mattutino pubblicato su Facebook, come riportano i media nazionali. Le forze di difesa aerea di Kiev hanno distrutto 61 dei 74 missili da crociera, ha confermato l’esercito precisando che i russi hanno utilizzato inoltre 32 missili guidati antiaerei S-300. Ieri vi sono stati 59 attacchi aerei, 28 dei quali con droni kamikaze Shahed-136: di questi, 22 sono stati intercettati e distrutti.

  • Infrastrutture energetiche colpite nella notte

    Le forze russe hanno attaccato con droni la notte scorsa tre infrastrutture energetiche nella regione di Dnipropetrovsk, nell’Ucraina centrale, provocando ingenti danni: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Serhiy Lysak, come riporta Ukrainska Pravada. “La notte nella regione di Dnipropetrovsk è trascorsa con allarmi e attacchi di droni nemici. Hanno mirato alla nostra infrastruttura critica. Gli Shahed (i droni di fabbricazione iraniana, ndr) hanno colpito due impianti energetici nel distretto di Kryvorizka e uno nel distretto di Nikopol. A Kryvorizky, lo stesso obiettivo è stato attaccato due volte”, ha scritto Lysak. Non ci sono vittime o feriti.

  • Diffusi blackout dopo nuovi attacchi missilistici russi

    Gli ultimi attacchi missilistici russi contro l’Ucraina hanno danneggiato notevolmente il sistema energetico, secondo il gestore enegetico Ukrenerho. I missili hanno colpito diverse centrali termiche e idroelettriche, ha detto alla televisione ucraina l’amministratore delegato dell’azienda Volodymyr Kudrytskyi, affermando che la situazione è particolarmente difficile nella regione di Kharkiv. L’attacco ha rallentato i piani per ripristinare l’approvvigionamento energetico dell’Ucraina, ha detto Kudrytskyi, aggiungendo che “ancora una volta, tuttavia, non si è verificato alcun disastro.” Il sistema elettrico ucraino non è stato distrutto dalla quattordicesima ondata di attacchi russi da ottobre, ha affermato. Tuttavia, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, le centrali nucleari di Rivne e dell’Ucraina meridionale hanno dovuto ridurre la produzione a causa dell’instabilità della rete. Uno dei reattori è stato spento nella centrale nucleare di Khmelnytskyi.

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