Ucraina ultime notizie. Zelensky: inaccettabile eccezione su turbine Canada per Nord Stream
I punti chiave
- Prime navi straniere nei porti ucraini per caricare grano
- Calcio: campionato ucraino riprende ad agosto senza pubblico
- Grano, Erdogan sente Zelensky su creazione corridoi sicuri
- Kiev, nuovo attacco russo sulla regione di Odessa
- Già evacuato l’80% dei civili del Donetsk
- Gentiloni (Ue), economia resiliente però minata da elevata incertezza
- Eurogruppo: Donohoe, ministri in stretto coordinamento su risposta a crisi
- Gazprom riduce forniture a Austria, 70% in meno
- Incontro Cartabia-Draghi su Codice crimini internazionali
- Magnate Akhmetov lascia attività media dopo legge anti-oligarchi
- Sale a 30 il numero delle vittime di Chasiv Yar
- Gas: Madrid alle aziende, ridurre importazioni dalla Russia
Zelensky: inaccettabile eccezione su turbine Canada per Nord Stream
«Il ministero degli Affari Esteri ucraino ha dovuto convocare il rappresentante del Canada nel nostro Paese a causa di un’eccezione assolutamente inaccettabile al regime di sanzioni contro la Russia». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale commentando la decisione del governo canadese di far rientrare le turbine impiegate nel Nord Stream 1 e bloccate in Canada dopo la manutenzione. L’Unione europea oggi ha dichiarato che le sanzioni non si applicano a beni o tecnologie legate al trasporto del gas.
«La decisione sull’eccezione alle sanzioni sarà percepita a Mosca esclusivamente come una manifestazione di debolezza. Questa è la loro logica. E ora, non c’è dubbio che la Russia cercherà non solo di limitare il più possibile, ma di chiudere completamente la fornitura di gas all’Europa nel momento più acuto», ha aggiunto Zelensky. «Questo è ciò che dobbiamo prepararci per ora, questo è ciò che viene provocato ora - ha aggiunto -. Perché ogni concessione in tali condizioni è percepita dalla dirigenza russa come un incentivo per ulteriori, più forti pressioni. Naturalmente, questa decisione su una turbina, che porta molti altri problemi, può ancora essere rivista. La Russia non ha mai rispettato le regole nel settore energetico e non giocherà ora a meno che non veda la forza».
Calcio: campionato ucraino riprende ad agosto senza pubblico
Il campionato di calcio ucraino riprenderà ad agosto, nonostante l’invasione della Russia iniziata alla fine di febbraio, ha annunciato lunedì il ministro della Gioventù e dello Sport dell’Ucraina. La nuova stagione del “campionato di calcio ucraino inizierà il 23 agosto”, ha dichiarato su Facebook Vadym Gutzeit. Le squadre di calcio ucraine hanno deciso il 26 aprile di terminare anticipatamente la stagione precedente, sospesa a febbraio a causa dell’offensiva russa, senza designare un campione.
La capolista Shakhtar Donetsk aveva due punti di vantaggio sulla Dynamo kyiv quando le autorità ucraine hanno deciso di concludere la stagione. Vadym Gutzeit ha inoltre assicurato che le partite della nuova stagione si svolgeranno in territorio ucraino, ma senza spettatori e nel rispetto obbligatorio delle regole di sicurezza. “Durante i raid aerei, le partite saranno interrotte e calciatori, allenatori e personale dovranno spostarsi rapidamente per ripararsi”, ha detto il ministro.
Prime navi straniere nei porti ucraini per caricare grano
Le prime 8 navi straniere sono arrivate nei porti dell’Ucraina per esportare prodotti agricoli, mentre la Marina militare ucraina è impegnata a garantire un trasporto sicuro. Lo ha annunciato su Facebook il servizio stampa della Marina, riporta Ukrinform. “Su richiesta del ministero delle Infrastrutture, unità navali delle Forze Armate ucraine garantiscono il trasporto di prodotti agricoli da parte di navi civili attraverso l’imboccatura di Bystre del canale Danubio-Mar Nero”, ha precisato la Marina. L’uso del canale è diventato possibile con la liberazione dell’Isola dei Serpenti dagli occupanti russi.
PER APPROFONDIRE / Grano, Erdogan sente Zelensky su creazione corridoi sicuri
Kiev, nuovo attacco russo sulla regione di Odessa
Un nuovo attacco missilistico russo è stato lanciato in serata nella regione di Odessa, in Ucraina. Lo ha annunciato il capo dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Maksym Marchenko, riferisce Ukrinform. “Per fortuna non ci sono state vittime”, ha precisato la stessa fonte. Il funzionario ha ricordato che per tutta la giornata aerei da guerra russi nell’area del Mar Nero hanno lanciato missili contro Odessa, uno dei quali ha colpito un’abitazione privata, mentre altri hanno danneggiato le infrastrutture, comprese quelle del porto. Marchenko ha sottolineato che gli invasori hanno puntato verso oggetti civili. In mattinata le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico nella stessa regione.
Già evacuato l’80% dei civili del Donetsk
L’ottanta per cento circa degli abitanti del Donetsk è già stato evacuato in luoghi sicuri dalla regione orientale ucraina dove attualmente restano quasi 340mila civili. “Il 24 febbraio, 1.670.000 persone vivevano nel territorio controllato dal governo della regione di Donetsk. Circa 340.000 persone sono rimaste lì”, ha dichiarato Pavlo Kyrylenko, capo dell’Amministrazione militare regionale, citato da Ukrinform.
“Tuttavia - ha aggiunto - si tratta di un numero piuttosto elevato e queste persone devono essere ospitate in tutto il territorio ucraino in aree relativamente sicure”. Kyrylenko ha sottolineato che negli ultimi giorni sono state evacuate 252 persone dai distretti di Bakhmut e Pokrovske, la maggior parte delle quali dal distretto di Bakhmut: “Lavoriamo per rendere l’evacuazione ancora più efficace”, ha dichiarato il capo dell’amministrazione. Nella regione intanto proseguono i bombardamenti russi.
Gentiloni (Ue), economia resiliente però minata da elevata incertezza
L’economia dell’area dell’euro “ha mostrato resilienza agli choc causati dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, nello stesso tempo, sappiamo tutti che la nostra economia sta navigando in acque agitate. L’invasione russa dell’Ucraina ha intaccato la fiducia, spinto l’inflazione al rialzo e creato una situazione di elevata incertezza”. Lo ha detto il commissario all'economia Paolo Gentiloni al termine della riunione dell'Eurogruppo. Giovedì la Commissione presenterà le nuove stime economiche: ci si aspetta un taglio delle previsioni di crescita e un rialzo di quelle sull'inflazione.
Eurogruppo: Donohoe, ministri in stretto coordinamento su risposta a crisi
Il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, ha indicato con particolare enfasi la scelta dei ministri finanziari di mantenere “uno stretto coordinamento” sulle scelte di politica di bilancio e sulla risposta europea nel caso dovesse peggiorare il quadro economico in conseguenza degli effetti della guerra in Ucraina.
Gazprom riduce forniture a Austria, 70% in meno
Nuova riduzione delle forniture di gas dalla Russia all’Austria. La società austriaca Omv ha infatti annunciato che sta ricevendo da Gazprom, il colosso energetico russo, il 70% di gas in meno rispetto alla quantità ordinata mentre sono iniziati i lavori di manutenzione sul gasdotto Nord Stream 1 che collega la Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico.
Secondo l’autorità di regolamentazione E-Control, le quantità di gas assicurate attraverso altri mercati sono comunque sufficienti per il momento a garantire il fabbisogno energetico dell’Austria. “C’è abbastanza gas per coprire la domanda giornaliera austriaca e anche un po’ di eccedenza per lo stoccaggio”, ha affermato Wolfgang Urbantschitsch, membro del consiglio di amministrazione di E-Control. I livelli di stoccaggio del gas austriaco sono attualmente al 48% della capacità, corrispondenti a coprire una domanda di 6 mesi. L’obiettivo è raggiungere l’80% a novembre.
Incontro Cartabia-Draghi su Codice crimini internazionali
La ministra della Giustizia Marta Cartabia ha illustrato al presidente del Consiglio Mario Draghi gli esiti dei lavori della Commissione sui crimini internazionali, nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi. Lo si è apprende da fonti di via Arenula. Cartabia, è giunta alle 15 a Palazzo Chigi, accompagnata dal capo di Gabinetto, Raffaele Piccirillo
Presieduta dai professori Francesco Palazzo e Fausto Pocar, la Commissione ha consegnato il 21 giugno scorso a Cartabia la relazione finale con la proposta di un Codice per i crimini internazionali (di guerra, contro l’umanità, genocidio e aggressione), che servirà a dare attuazione agli obblighi assunti dall’Italia con la ratifica dello Statuto di Roma.
Costituire la base giuridica perché in Italia si possano indagare e perseguire tutti i crimini internazionali, come sta facendo la Germania rispetto a quelli che si stanno compiendo in Ucraina, è l’obiettivo del Codice. Dotandosene, l’Italia assicurerebbe il compiuto adempimento degli obblighi assunti con la ratifica dello Statuto che ha istitutio nel 1998 la Corte penale internazionale.
Lo Statuto prevede che gli Stati aderenti possano esercitare la “giurisdizione universale” anche per fatti commessi all’estero che costituiscono crimini internazionali, in via sussidiaria, cioé possano indagare e far giudicare dai propri tribunali gli autori di quei reati, anche in mancanza di un legame con il proprio territorio. Per poterlo fare il singolo Stato ha bisogno però che la sua legge penale interna preveda quei reati.
Di qui l’importanza per l’Italia, che sinora non l’ha fatto ,di dotarsi del Codice sui crimini internazionali. Trattandosi di materia penale, le norme del nuovo Codice , quando saranno approvate, non potranno essere retroattive. Insomma, si potrà cominciare a indagare soltanto su fatti commessi dopo l’entrata in vigore del codice.
Grano, Erdogan sente Zelensky su creazione corridoi sicuri
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e quello ucraino Volodymyr Zelensky hanno avuto un colloquio telefonico.Lo riporta l’agenzia Anadolu. In giornata Erdogan aveva già parlato con Vladimir Putin. Durante il confronto, spiega una nota, “sono state discusse questioni relative alla guerra Ucraina-Russia e alla creazione di corridoi sicuri per le esportazioni di grano nel Mar Nero”.
Erdogan ha spiegato che si continua a lavorare “al piano preparato dalle Nazioni Unite per la consegna dei prodotti cerealicoli ucraini al mercato mondiale”. Il leader di Ankara infine ha sottolineato che la soluzione del conflitto tra Ucraina e Russia sarà “in ogni caso” attraverso la diplomazia e che il tavolo delle trattative dovrebbe “essere tenuto aperto”.
Magnate Akhmetov lascia attività media dopo legge anti-oligarchi
Il magnate ucraino Rinat Akhmetov, considerato tra gli uomini più ricchi del paese, ha annunciato in un comunicato che il suo gruppo ’Media Group Ukraine’ uscirà dalle attività legate ai media e cederà a beneficio dello stato ucraino “tutte le licenze ucraine dei nostri canali televisivi per la trasmissione terrestre e satellitare, nonché le licenze per la stampa.
Cesseremo anche le operazioni dei media online”.L’imprenditore ha motivato la scelta con l’entrata in vigore della legge anti-oligarchi in Ucraina, atta a prevenire possibili minacce alla sicurezza nazionale da parte di persone che esercitano un peso economico e politico significativo nella vita pubblica. “Essendo il più grande investitore privato nell’economia ucraina, ho ripetutamente affermato che non sono mai stato e non sarò mai un oligarca”, ha affermato Akhmetov, che ha poi spiegato che, a causa della guerra in Ucraina e dei tempi brevi previsti per la vendita di beni legati ai media, è impossibile vendere “l’attività mediatica a condizioni di mercato”.
Sale a 31 il numero delle vittime di Chasiv Yar
Sono 31 i civili rimasti uccisi nel crollo di una parte di un edificio residenziale colpito ieri da un missile Uragan lanciato dall’esercito russo sulla cittadina di Chasiv Yar, nella regione di Donetsk, in Ucraina orientale. Lo ha riferito il vice capo dell’ufficio del presidente Kyrylo Tymoshenko riportato da Ukrinform. “I soccorritori hanno estratto dalle macerie 9 feriti e 30 morti. I dipendenti del servizio di emergenza statale hanno smantellato il 65 per cento delle macerie. Hanno rimosso 170 tonnellate di detriti e lavori sono in corso”, ha affermato.
Gas: Madrid alle aziende, ridurre importazioni dalla Russia
“È conveniente che (le compagnie energetiche spagnole) cerchino di ridurre il più possibile l’origine di gas russo e di diversificare il più possibile i contratti”: è l’appello di Madrid alle società del Paese iberico dopo che è stato messo in luce che a giugno è stata importata una quantità di gas russo superiore a quello algerino.
La linea del governo spagnolo è stata resa nota in conferenza stampa dalla vicepremier e ministra della Transizione Energetica, Teresa Ribera. “Si tratta di importazioni corrispondenti, probabilmente, a contratti firmati prima (che iniziasse l’invasione dell’Ucraina). Ribera ha poi posto l’accento, come già fatto in precedenti occasioni, sul fatto che la dipendenza energetica della Spagna dalla Russia è minore rispetto a quella di altri Paesi europei.
Usa: Sosteniamo invio turbina gasdotto da Canada in Germania
“Noi sosteniamo la decisione del governo canadese di far tornare in Germania la turbina per il gas naturale per essere usata per l’oleodotto Nord Stream 1”. È quanto ha affermato il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Ned Price, sottolineando che “nel breve termine la turbina permetterà alla Germania ed altri Paesi europei di rifornire le loro riserve di gas, aumentando la loro sicurezza e resilienza energetica, contrastando i tentativi della Russia di usare l’energia come arma”.
Nella nota si ribadisce che gli Stati Uniti “sono uniti agli alleati e partner nell’impegno teso a promuovere la sicurezza energetica europea, riducendo la nostra dipendenza collettiva dall’energia Russia e mantenendo pressione sul Cremlino”. Questo comprende anche “l’esplorare modi per ridurre ulteriormente i proventi derivata dall’energia della Russia” e “intraprendere passi per limitare l’impatto della guerra di Putin sui mercati energetici globali e proteggere le nostre economie”.
Il governo canadese nei giorni scorsi ha annunciato che rimanderà in Germania una turbina necessaria per il funzionamento del gasdotto Nord Stream 1 che trasporta gas russo verso la Germania, dopo che l’invio del macchinario era stato inizialmente bloccato a causa delle sanzioni occidentali contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina. In riparazione presso uno stabilimento Siemens a Montreal, la turbina avrebbe dovuto essere inviata direttamente in Russia, ma ciò non era possibile per le sanzioni. Così verrà mandata in Germania.
Putin sente Erdogan, coordinare sforzi per sicurezza nel mar Nero
Nel corso del loro colloquio telefonico il presidente russo, Vladimir Putin, e quello turco Recep Tayyip Erdogan “hanno discusso della situazione intorno all’Ucraina, inclusa la garanzia della sicurezza della navigazione nel Mar Nero e delle esportazioni di grano”. Lo riferisce il Cremlino.
Kiev, 7.200 soldati scomparsi, si teme prigionieri dei russi
Il call center ucraino per la ricerca di persone scomparse ha registrato 7.200 militari ucraini scomparsi. Lo riporta Ukrinform citando il commissario Oleh Kotenko secondo cui la maggior parte dei soldati di cui si sono perse le tracce sarebbe stata catturata dai russi: “Sono vivi ma tenuti prigionieri”.
Rutte visita Kiev, sostegno anche se guerra sarà lunga
«La guerra potrebbe durare più a lungo di quanto tutti sperassimo o ci aspettassimo. Ma ciò non significa restare guardare passivamente. Dobbiamo rimanere concentrati e continuare a sostenere l’Ucraina in ogni modo possibile»: lo ha detto il premier olandese Mark Rutte, oggi in visita nel Paese, nel corso di una conferenza stampa con Volodymyr Zelensky. Rutte, prima di Kiev, ha visitato Irpin, Borodianka e Bucha.
Kiev, sale a 6 numero vittime bombardamenti Kharkiv
È salito a sei il numero delle vittime del bombardamento avvenuto questa mattina a Kharkiv da parte delle truppe russe. Lo ha riferito su Telegram il servizio stampa dell’ufficio del procuratore regionale di Kharkiv, secondo quanto riporta Ukrinform. «Secondo le ultime informazioni, 31 persone sono rimaste ferite, inclusi un bambino di 4 e un giovane di 16 anni. Sei civili sono stati uccisi, tra cui un ragazzo di 17 anni con il padre, che stavano passando in macchina durante il bombardamento di un’officina di pneumatici. I loro corpi sono stati mutilati dall’esplosione», si legge nel messaggio. Secondo Serhii Bolvinov, capo del dipartimento investigativo della Polizia di Stato della regione di Kharkiv, padre e figlio sono stati uccisi da un colpo diretto.
Dombrovskis, possibile revisione crescita al ribasso
«La crescita economica si sta dimostrando ancora abbastanza resiliente quest’anno ma ci si può aspettare qualche revisione verso il basso e ancora di più per il prossimo anno perché ci sono molte incertezze e rischi e, purtroppo, l’inflazione continua a crescere e sarà ancora una volta rivista al rialzo». Lo ha detto il vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis arrivando alla riunione dell’Eurogruppo a Bruxelles.
Gentiloni, crescono rischi di uno scenario avverso
«Non siamo in uno scenario avverso ma i rischi di andarci stanno crescendo». Lo ha detto in merito alle previsioni economiche il commissario agli Affari economico Paolo Gentiloni arrivando all’Eurogruppo a Bruxelles. «In caso di un taglio delle forniture e di reali carenze nelle forniture questo potrebbe cambiare il quadro» economico, aveva sottolineato poco prima, ribadendo che «per il momento» l’impatto è limitato e c’è un rallentamento della crescita: «Non siamo in territorio negativo».
Kiev, 7mila soldati dispersi la maggior parte prigionieri dei russi
Sono circa 7mila i soldati di Kiev che risultano «dispersi» dall’inizio del conflitto. Lo rende noto il Commissario ucraino per le persone scomparse, Oleg Kotenko. Lo riporta Ukrainska Pravda. Il funzionario spiega che la maggior parte di loro sono prigionieri delle forze armate russe.
Almeno 29 i morti per i missili su Chasiv Yar
È salito a 29 il bilancio delle vittime per il raid russo che ha colpito un palazzo a Chasiv Yar. I servizi di emergenza ucraini su Telegram hanno riferito che 24 corpi sono stati recuperati dalle macerie, altri 5 sono stati individuati ma non ancora recuperati. Sono 9 invece i sopravvissuti tratti in salvo, mentre continua la ricerca di altri dispersi.
Governatore Luhansk, russi usano reclute come carne da cannone
Il governatore ucraino della regione di Luhansk, Serhiy Haidai, ha affermato nel suo briefing quotidiano che «una piccola parte della regione sta ancora resistendo, sono in corso feroci battaglie». Inoltre Haidai ha accusato i russi di usare le nuove reclute come «carne da cannone inviata ad attirare il fuoco in modo che i russi possano vedere dove sono basate le forze ucraine». Lo riporta Unian.
Kiev, «con armi occidentali cambia il corso della guerra»
«Le armi occidentali» stanno «già cambiando il corso della guerra» in Ucraina. A scriverlo su Twitter è Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina. «I vantaggi quantitativi dell’esercito russo sono annullati dalla precisione dei missili e dell’artiglieria dell’Ucraina - scrive - Le armi occidentali per le Forze armate dell’Ucraina stanno già cambiando il corso della guerra. E non abbiamo ancora iniziato». Danilov cita tra i «principali effetti delle moderne» armi occidentali «demoralizzazione, smilitarizzazione» e «la distruzione di posti di comando, equipaggiamento e depositi di munizioni» delle forze russe.
Mosca, a Kharkiv colpito un deposito di sistemi anticarro
«Le forze russe hanno distrutto un deposito che immagazzina oltre 200 sistemi anticarro di fabbricazione straniera con missili vicino a Kharkiv». Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, secondo quanto riporta l’agenzia russa Interfax, mentre dalla città ucraina arrivano le notizie di attacchi che hanno centrato un condominio di sei piani e ucciso almeno tre persone. «Un deposito che immagazzinava oltre 200 sistemi anticarro di fabbricazione straniera con missili» è stato colpito vicino a Kharkiv, ha detto Konashenkov.
«Negli ultimi giorni gli aerei tattici, l’aviazione dell’esercito e le forze missilistiche e di artiglieria hanno colpito 27 posti di comando appartenenti all’esercito ucraino, unità di artiglieria ucraine in postazioni di tiro in 53 aree e truppe e hardware militare in 156 aree», ha aggiunto, sottolineando che «tre depositi di munizioni sono stati distrutti vicino a Komsomolske e Partyzanske nella regione di Mykolaiv, e un complesso missilistico di difesa aerea Osa AKM è stato colpito vicino a Siversk».
Zelensky, un milione di soldati per riconquistare il sud
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto ai capi militari di elaborare dei piani per radunare una forza di un «milione» di soldati equipaggiata con armi occidentali con l’obiettivo di riconquistare i territori meridionali occupati dalla Russia. Lo ha annunciato il ministro della Difesa di Kiev, Oleksii Reznikov, precisando in un’intervista al Times che Zelensky ha ordinato ai suoi militari di riprendere le aree intorno alle coste del Mar Nero ritenendole vitali per l’economia del Paese.
«Capiamo che, dal punto di vista politico, è assolutamente necessario per il nostro Paese. Il presidente ha dato ordine ai vertici militari di elaborare i piani», ha dichiarato Reznikov, sostenendo che è in corso una valutazione su cosa serva per raggiungere questo obiettivo. Reznikov ha aggiunto che sta inviando lettere ai suoi omologhi dei Paesi partner per spiegare «perché abbiamo bisogno di questo tipo di armi e poi prenderemo le decisioni politiche».
Il ministro ha quindi spiegato che il suo omologo britannico, Ben Wallace, è stato “la chiave” per aiutare a cambiare l’approccio riguardo le forniture da parte della Nato di artiglieria, sistemi di lancio multiplo di razzi teleguidati e droni ad alta tecnologia
Superindice Ocse, la crescita continua a perdere slancio
La crescita nell'area Ocse continua a perdere slancio. In questa direzione punta il superindice di giugno, l'indicatore calcolato dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) al fine di anticipare le svolte dell'economia rispetto al trend nei sei-nove mesi a venire. Tra le principali economie, anche gli Usa, che al precedente rilevamento erano accreditati di un ritmo di crescita costante, si uniscono al folto gruppo delle economie in frenata.
All'interno del G7 solo il Giappone può vantare ora una prospettiva di crescita a velocità invariata. Per il Regno Unito, il Canada, la Germania, la Francia e l'Italia il superindice continua ad anticipare una perdita di slancio, a causa dell'elevata inflazione, della minore fiducia dei consumatori e del calo dei prezzi delle azioni in Borsa.
Tra le principali economie emergenti, la prospettiva è di un minore dinamismo della crescita in Cina e di un rallentamento in Brasile, mentre l'India continua a mantenere la barra di una crescita a ritmo costante.
Come ricorda l'Ocse, organizzazione che riunisce i 38 Paesi industrializzati, il superindice si basa su una serie di indicatori anticipatori, tra cui gli ordinativi, gli indici di fiducia, i permessi per le costruzioni, i tassi di interesse di lungo termine e le immatricolazioni di auto nuove.
Papa ai giovani, legittimo ribellarsi a scempio guerra
«Cari giovani, mentre voi state svolgendo la vostra Conferenza, in Ucraina - che non è Ue, ma è Europa - si combatte una guerra assurda». Così il Papa alla “Eu Youth Conference” in corso a Praga. «Ora dobbiamo impegnarci tutti a mettere fine a questo scempio della guerra, dove, come al solito, pochi potenti decidono e mandano migliaia di giovani a combattere e morire - aggiunge Francesco nel suo messaggio -. In casi come questo è legittimo ribellarsi!».
Blocco verso Kaliningrad: possibile azione congiunta Mosca-Misk
Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko hanno discusso «possibili passi congiunti» a causa del blocco del transito delle merci verso Kaliningrad: lo ha reso noto il Cremlino, secondo quanto riporta la Tass. Proprio oggi la Lituania ha fatto sapere di aver ampliato le restrizioni verso l’enclave russa, includendo nella stretta bevande alcoliche, prodotti chimici industriali a base di alcol, legname e cemento.
Amministrazione regionale, «colpiti mezzi militari nel Kherson, morti soldati russi»
«A Kakhovka è stato distrutto un punto di comando mobile, mezzi militari, radar, antenne e il sistema di difesa antiaerea nemici. Ci sono morti tra i militari russi». Lo ha scritto su Telegram il consigliere del amministratore della regione di Kherson Serhii Khlan.
Procura, commessi oltre 22.500 crimini guerra
Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina la Russia ha commesso oltre 22.500 crimini di guerra nel Paese: lo ha reso noto su Telegram il procuratore generale ucraino, secondo quanto riporta Ukrinform. Gli ultimi dati indicano che le forze russe hanno commesso 22.504 crimini di guerra. Di questi, 21.677 sono legati a violazioni delle leggi e delle consuetudini di guerra, 73 alla pianificazione, alla preparazione e all’avvio della guerra, 21 alla propaganda di guerra e 733 ad altri reati.
Nord Stream 1, flusso interrotto. Eni: forniture ridotte di un terzo
Il flusso fisico di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1 si è interrotto poche ore dopo l’inizio delle riparazioni programmate, secondo i dati resi noti degli operatori di trasporto del gas come riporta Tass. È iniziata oggi, infatti, la prevista manutenzione di dieci giorni al Nord Stream 1, di proprietà della società russa Gazprom. I lavori sono programmati fino al prossimo 21 luglio.
L’Eni ha comunicato in una nota la riduzione di un terzo delle forniture dalla Russia. «Gazprom - scrive la compagnia italiana - ha comunicato che per la giornata di oggi fornirà a Eni volumi di gas pari a circa 21 milioni di metri cubi al giorno, rispetto a una media degli ultimi giorni pari a circa 32 milioni di metri cubi al giorno. Eni fornirà ulteriori informazioni in caso di nuove e significative variazioni dei flussi».
Kiev, morti 37.400 soldati russi, distrutti 1.645 tank
Ammonterebbero a 37.400 le perdite fra le fila russe dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.
Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 37.400 uomini, 1.645 carri armati, 3.828 mezzi corazzati, 838 sistemi d’artiglieria, 247 lanciarazzi multipli, 109 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 217 aerei, 188 elicotteri, 2.696 autoveicoli, 15 unità navali e 676 droni.
Media, «liberata località di Ivanivka nella regione di Kherson»
Gli ucraini annunciano di aver «liberato» la località di Ivanivka, nella regione di Kherson, riprendendo il controllo della zona. Secondo le notizie riportate da The Kyiv Independent che cita informazioni diffuse dalla 60esima brigata di fanteria dell’esercito ucraino, «i soldati ucraini stanno stabilendo contatti con la popolazione locale e fornendo assistenza a coloro che ne hanno bisogno».
Gas: contratti in Europa -11,5% a 155 euro/MWh in avvio
Inizio di seduta e di settimana in ribasso per i prezzi del gas. I contratti agosto scambiati ad Amsterdam sono in discesa dell’11,5% a 155 euro al megawattora, dopo avere segnato un primo prezzo a 159 euro. La Russia nel corso del weekend aveva fatto sapere che, a partire da oggi, fermerà per dieci giorni le forniture di gas alla Germania per lavori di manutenzione al gasdotto Nord Stream 1.
Missili sul Donetsk, salgono a 17 le vittime di Chasiv Yar
È salito ad almeno 17 il bilancio delle vittime provocate dall’attacco di ieri delle forze russe contro la cittadina di Chasiv Yar, nella regione di Donetsk dell’Ucraina orientale, dove un missile Uragan ha colpito un edificio residenziale. Lo riporta Unian. Almeno 22 persone, incluso un bambino di nove anni, potrebbero essere ancora intrappolate tra le macerie. Finora sono state tratte in salvo sei persone.
Intelligence britannica: ancora fuoco russo a est, ma nessun progresso sul campo
Non si è fermato ieri il fuoco di artiglieria delle forze russe nel Donbass settentrionale, ma probabilmente senza alcun progresso di rilievo sul terreno: lo scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. Allo stesso tempo, sottolinea il rapporto pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, i soldati ucraini hanno continuato ad esercitare una pressione localizzata sulla linea difensiva russa nella parte nordorientale della regione di Kherson, ma anche qui probabilmente senza passi avanti. Nel complesso, sottolinea l’intelligence, la mancanza di pause programmate per i soldati russi impegnati al fronte è molto probabilmente uno tra i fattori più dannosi che affliggono il ministero della Difesa di Mosca.
Missili russi su Kharkiv, colpito condominio di 6 piani
Un missile russo ha colpito nelle prime ore di oggi un edificio residenziale di sei piani nella città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale, distruggendolo in parte: lo riportano i media del Paese, che citano il servizio di emergenza statale. Finora una donna anziana è stata estratta dalle macerie, mentre non si hanno ancora notizie di eventuali vittime.
Ministro delle Finanze ucraino: ora la Ue tentenna sugli aiuti
«Se penso a marzo o aprile, ora l'atteggiamento e il desiderio di sostenerci sono molto diversi. Ma la situazione in Ucraina è sempre la stessa. Non ci sono carri armati intorno alla capitale, ma resta una guerra a tutto campo con la Russia, con tutti i missili e l'artiglieria possibili. È una guerra di logoramento e in questo la Russia è più preparata. Certo riceviamo armi e aiuti militari, ma non bastano a vincere e nemmeno a conquistare una posizione di forza sulla Russia in alcune aree. È un chiaro segno che l'Unione europea e il mondo intorno all'Ucraina sono un po' stanchi di questa guerra. Posso capire che soffrano per i prezzi del petrolio e del gas». A dirlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è il ministro delle Finanze ucraino, Serhiy Marchenko. Che spiega: «L'Unione europea ha concordato un'assistenza finanziaria per l'Ucraina da 9 miliardi di euro, ma cosa vediamo al momento? Forse un miliardo questo mese. Poi potrebbe esserci una pausa: non c'è accordo tra i governi dell'Unione. Alcuni governi non sono pronti a sostenere l'Ucraina con una somma del genere. Durante i primi mesi di guerra l'Europa era unita. Ora vediamo opinioni diverse su come sostenere l'Ucraina».
Zelensky, puniremo responsabili del raid sui civili nel Donetsk
«Un attacco missilistico è stato lanciato sulla città di Chasiv Yar. Tutti coloro che impartiscono tali ordini e li eseguono, saranno sicuramente trovati e ritenuti responsabili». Lo ha assicurato Volodymyr Zelensky nel suo videomessaggio serale alla nazione, dopo il raid che oggi ha distrutto un edificio nella cittadina del Donetsk, provocando almeno 15 morti. «Tutti coloro che hanno effettuato questi bombardamenti, o altri attacchi missilistici, tutti coloro che hanno colpito le nostre città con l’artiglieria e i razzi, come è successo nelle regioni di Kharkiv, Zaporizhzhia, Kryvyi Rih, Siversk e Vuhledar nella regione di Donetsk, saranno tutti trovati>, ha aggiunto, ricordando che i criminali nazisti sono stati assicurati alla giustizia anche quando avevano 90 anni. «Certo, non vogliamo aspettare così a lungo. Ma faccio questo esempio per mostrare che la punizione è inevitabile», ha sottolineando. Ricordando che le forze dell’ordine ucraine hanno fatto tutto il necessario per registrare i crimini degli occupanti e per raccogliere prove dall’inizio di questa invasione. «I nostri partner di molti paesi sono coinvolti in questo lavoro».
Kiev, un milione di soldati pronti per liberare il sud
L’Ucraina sta raggruppando un milione di forze combattenti equipaggiate con armi occidentali per recuperare i territori meridionali occupati dalla Russia. Lo ha annunciato il ministro della difesa di Kiev Oleksii Reznikov in un’intervista al Sunday Times, affermando che il presidente Volodymyr Zelensky ha dato ordini di sviluppare piani per la liberazione delle zone costiere, considerate di vitale importanza per il Paese. «Comprendiamo che è politicamente necessario. Il presidente ha incaricato l’alto comando di sviluppare i piani, e lo stato maggiore comunicherà di cosa c’è bisogno», ha spiegato Reznikov.
Kiev rinnova l’appello all’evacuazione da Kherson e Zaporizhzhia
La vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk ha invitato ancora una volta i residenti dei distretti occupati delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia a evacuare il prima possibile con tutti i mezzi disponibili. «È necessario farlo affinché le forze armate ucraine non mettano in pericolo la popolazione civile durante le operazioni offensive», ha detto Vereshchuk durante il telethon nazionale, riferisce Ukrinform. Anche il Consiglio regionale di Kherson ha esortato i residenti della regione a lasciare il territorio catturato dai russi, rivolgendosi anche coloro che non hanno un posto dove ripararsi, cibo e scorte d’acqua.