Ucraina: ultime notizie. Kiev respinge attacchi russi a Bakhmut, dura battaglia anche a Soledar
I punti chiave
- Kiev, ”Russia ha lanciato attacco contro località vicino Bakhmut”
- Kiev, forze speciali Wagner a Soledar per attacco a città
- Dobass, Kiev: respinti attacchi dai Russi
- Missili sul mercato di Kharkiv, morte due donne, altre ferite
- Doni ai bambini ucraini da Ambasciata d’Italia
- Kadyrov minaccia Zelensky, va colpito,difende il satanismo
- Berlino, nessuna richiesta Nato per consegna Leopard a Kiev
- Russia lascia convenzione anti-corruzione Consiglio d’Europa
- Berlino, consegna carri Marder a Kiev sarà puntuale
Kiev, razzo russo centra un’auto a Karamatorsk, due morti
Un razzo lanciato dalle forze russe ha colpito un’automobile causando la morte di due persone a Kramatorsk, nella regione del Donetsk. Lo ha scrive su Telegram il vicecapo dell’ufficio di presidenza dell’Ucraina Kyrylo Tymoshenko, citato da Ukrinform. “Attacco con un razzo sulla città. Gli occupanti hanno colpito una strada e un’auto con dentro persone”, ha scritto, aggiungendo che due passeggeri sono morti.
Casa Bianca, ”aiuti a Kiev per il 2023 sono solidi come la roccia”
“Solidi come la roccia”. Così il consigliere per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan, definisce gli aiuti finanziari e militari all’Ucraina già stanziati per il 2023, nonostante il cambio di maggioranza alla Camera, ora a guida a repubblicana. Rispondendo alle domande dei giornalisti durante la visita di Joe Biden in Messico, Sullivan ha ricordato che il Congresso ha già approvato 45 miliardi di dollari per l’Ucraina, una somma superiore ai 37 miliardi richiesti dalla Casa Bianca.
“Sono fondi che sono stati già stanziati e non vedo la possibilità che ci vengano tolti - ha aggiunto Sullivan - quindi la nostra capacità di avere le risorse per sostenre l’Ucraina a livello di sicurezza, economico, umanitario ed energetico è confermata. È solida come la roccia - ha concluso - per quasi tutto, se non tutto il 2023 considerato l’aumento dello stanziamento che ci ha dato il Congresso”. Biden ha firmato la legge di bilancio, che ha validità fino al prossimo settembre, alla fine di dicembre. Il nuovo Speaker della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy, ha più volte ripetuto che la nuova maggioranza non firmerà assegni in bianco a Kiev e fatto capire che potrebbe bloccare l’approvazione di nuovi pacchetti di aiuti.
Kiev, ”Russia ha lanciato attacco contro località vicino Bakhmut”
Le truppe russe hanno lanciato un “potente assalto” tentando l’avanzata verso Soledar, località vicino a Bakhmut, nella regione orientale di Donetsk. Lo ha annunciato la vice ministra ucraina della Difesa, Hanna Maliar, su Telegram. “Dopo un precedente tentativo fallito di catturare Soledar, il nemico si è riorganizzato, ha ripristinato le perdite, ha schierato ulteriori unità d’assalto, ha cambiato tattica e ha lanciato un potente assalto”, ha detto Maliar, secondo cui la Russia sta dispiegando sia truppe “regolari” che mercenari del gruppo Wagner.
Usa, ritardi Italia su invio aiuti? Con Roma colsultazioni regolari
“Ringraziamo l’Italia per essere un risoluto alleato della Nato e un attivo partner transatlantico. Ci consultiamo strettamente e regolarmente con l’Italia nel contesto bilaterale, Nato e G7 su come assistere al meglio l’Ucraina nel difendersi contro la brutale guerra di aggressione della Russia”. Così un portavoce del dipartimento di Stato Usa, risponde ad una domanda di LaPresse in merito alle notizie di stampa riguardanti presunti ritardi italiani nell’invio di aiuti militari all’Ucraina.
Crosetto, su mine italiane russi mentono sapendo di mentire
“L'ambasciata russa in Italia, come già il ministero degli Esteri russo, sulle presunte mine antiuomo prodotte e vendute dall'Italia mente sapendo di mentire. L'ultimo tweet dell'ambasciata russa contiene, in particolare, informazioni volutamente fuorvianti, non veritiere e gravemente denigratorie”. Lo scrive in una nota il ministro della Difesa Guido Crosetto
Incontro Meloni-Von der Leyen, ribadito pieno sostegno a Kiev
Anche il tema della guerra in Ucraina è stato toccato durante l’incontro, oggi a Palazzo Chigi, tra il premier Giorgia Meloni e la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. All’inizio del colloquio sarebbe stato affrontato il tema del conflitto, e ribadito il “pieno sostegno” a Kiev, riferiscono fonti di governo all’Adnkronos.
Usa, con droni a Mosca Iran può contribuire ai crimini di guerra
L’Iran potrebbe contribuire ai crimini di guerra in Ucraina fornendo droni a Mosca: lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan parlando con i reporter in Messico. “Le loro armi, che sono usate per uccidere in Ucraina e per tentare di ridurre le città al freddo e al buio, dal nostro punto di vista mettono l’Iran in una posizione tale da contribuire potenzialmente ad aumentare i crimini di guerra”, ha spiegato.
Mosca, è confronto militare Russia-Nato
“Gli eventi in Ucraina non sono uno scontro tra Mosca e Kiev, ma un confronto militare tra la Nato, e in particolare gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, e la Russia”. Lo ha detto Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza nazionale russo, in un’intervista al giornale Argumenty i Fakty, pubblicata oggi. “Prima i cittadini ucraini si renderanno conto che l’Occidente sta combattendo la Russia con le loro mani, più vite verranno salvate”, ha detto Patrushev
Russia: detenuti reclutati dalla Wagner erano già stati perdonati
I detenuti reclutati in Russia dalla Wagner, per andare a combattere in Ucraina, erano già stati perdonati prima di lasciare la colonia penale in cui scontavano la loro pena, quindi già all’inizio dello scorso luglio, non sei mesi più tardi come aveva sostenuto il fondatore del gruppo Evgheny Prigozhin, secondo cui il perdono sarebbe arrivato dopo sei mesi al fronte, ha scoperto l’esponente del Consiglio per i diritti umani del Cremlino, Eva Merkacheva, citando un decreto secretato firmato da Putin Prigozhin aveva quindi confermato nei giorni scorsi che il primo gruppo di mercenari ed ex detenuti, fra cui anche persone condannate per omicidio, era stato perdonato.
Presidenza svedese, vertice Ue-Zelensky si terrà in Ucraina
Il vertice tra Ue e il presidente Volodymyr Zelensky “si terrà il 3 febbraio in Ucraina”. E’ quanto ha confermato il rappresentante svedese presso l’Ue, Lard Danielsson, nel corso della presentazione delle priorità della presidenza di Stoccolma del semestre europeo. Presentando alla stampa i temi chiave dei prossimi sei mesi Danielsson ha incluso tra le priorità il sostegno all’Ucraina e il tema della ricostruzione. Sul percorso dell’Ucraina per diventare membro dell’Unione il diplomatico svedese ha sottolineato: “Abbiamo il fortissimo desiderio dell’Ucraina di sfruttare ogni possibilità per avvicinarsi all’Unione europea in un senso più politico, e il tema sarà trattato nel vertice del 3 febbraio”.
Kiev, forze speciali Wagner a Soledar per attacco a città
“L’esercito russo ha inviato le unità più esperte del gruppo Wagner per prendere d’assalto la città di Soledar nella regione di Donetsk”. Lo ha riferito il generale Oleksandr Syrski, comandante delle forze di terra dell’esercito ucraino, secondo quanto riporta il portale polacco Onet.
Perse le tracce di due volontari inglesi vicino Bakhmut
Due operatori umanitari britannici sono scomparsi in Ucraina, nei pressi di Bakhmut. Lo riportano diversi siti internazionali citando un post su Fb della polizia ucraina che ha ricevuto una denuncia per la scomparsa di “Andrew Bagshaw e Christopher Parry, di 28 e 48 anni”. I contatti si sono persi - precisa la polizia - dopo che i due volontari hanno lasciato Kramatorsk per Soledar, nel Donetsk.
Cremlino, armi Occidente non cambieranno esito operazione
- La fornitura di armi dall’Occidente all’Ucraina “fondamentalmente non sarà in grado di cambiare nulla. Non interromperà il processo di raggiungimento degli obiettivi dell’operazione speciale”- Lo ha affermato l’addetto stampa del presidente russo Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. “L’Ue, la Nato e gli Usa hanno già pompato decine di miliardi di dollari in Ucraina fornendo armi”, ha aggiunto.
Kiev, Mosca ci ha trasformato nel maggior campo minato al mondo
“La Russia ha trasformato l’Ucraina nel più grande campo minato del mondo, il che provoca, tra l’altro, gravi problemi in agricoltura, che è uno dei rami principali dell’economia ucraina”. Lo ha detto il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, secondo quanto riporta il sito polacco Onet.
Colpito deposito munizioni Melitopol, esplosioni per 5 ore
Un deposito di munizioni russe è stato distrutto nella città occupata di Melitopol, con le detonazioni che sono proseguite per cinque ore. Lo ha detto il sindaco ucraino della città, Ivan Fedorov, citato da Interfax-Ukraine. Il deposito è stato colpito la scorsa notte, le successive esplosioni sono durate dall’una alle sei del mattino e alle 13 il deposito era distrutto, ha riferito Fedorov. Le munizioni erano state stoccate nella fabbrica statale Hidromash, nel centro cittadino.
Mosca pianifica incontro commissari diritti umani Russia-Ucraina
La commissaria russa per i diritti umani Tatiana Moskalkova ha dichiarato di aver discusso con il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino, Dmitry Lubinets, della possibilità di incontrarsi in Turchia dal 12 al 14 gennaio. “Confermo che sto pianificando questo incontro. Ci sarà un grande forum in Turchia che il commissario turco sta organizzando. E abbiamo discusso la possibilità di un incontro e un ordine del giorno provvisorio”, ha detto ai giornalisti.
Polonia, “serve ampia coalizione per fornire tank” all’Ucraina
La Polonia esorta altri paesi a formare assieme a Varsavia un’ampia coalizione per fornire all’Ucraina moderni tank da combattimento, come i Leopard. Lo ha detto il vice ministro polacco degli Esteri, Pawel Jablonski, intervenendo alla radio pubblica, assieme ad altri alti funzionari. “La prima cosa da fare è capire cosa faranno i nostri alleati nei paesi occidentali”, ha sottolineato Jakub Kumoch, consigliere per la sicurezza del presidente polacco Andrzej Duda. La Polonia, ha aggiunto potrebbe far parte di una coalizione di questo tipo, ma non è nella posizione di muoversi da sola.
Secondo Kumoch, l’idea che la Polonia possa fornire a Kiev centinaia di tank da combattimento Leopard, o addirittura tutti quelli in suo possesso, è pura disinformazione. Al massimo si potrà parlare di “pochi o una dozzina di pezzi”, ha aggiunto, spiegando che il tema è in agenda nelle discussioni che il Consiglio nazionale di sicurezza avrà con Duda e altri. La Germania ha deciso di inviare 40 veicoli da combattimento per la fanteria Marder, ma per ora respinge la richiesta di fornire tank Leopard.
“Nessun paese sta fornendo tank da battaglia pesanti come i Leopard”, ha detto nel weekend Lars Klingbeil, co-leader del partito socialdemocratico del cancelliere Olaf Scholz. La fornitura di Leopard divide l’opinione pubblica: secondo un sondaggio pubblicato da Bild, il 50% dei tedeschi è contrario e solo il 38% è a favore. Quanto ai Marder, il 49% è contro al loro invio e solo il 40% lo approva.
Ministro Esteri cinese a Lavrov, “crisi va risolta tenendo conto di Carta Onu”
Il nuovo ministro degli Esteri cinese Qin Gang ha spiegato alla controparte russa Sergei Lavrov, con cui ha parlato oggi al telefono, che la Cina ritiene che il conflitto in Ucraina debba essere risolto tenendo in considerazione tutti i principi fondamentali del diritto internazionale, inclusa la Carta delle Nazioni Unite (che proibisce la minaccia o l’uso della forza nelle relazioni fra Paesi, ndr), come ha sottolineato una dichiarazione pubblicata sul sito del ministero degli Esteri cinese. La Cina, ha aggiunto il ministro già ambasciatore a Washington, chiede il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di ogni Paese coinvolto nella crisi. Pechino farà tutti gli sforzi per risolvere la questione ucraina in modo pacifico.
Kiev prevede inserimento di Rosatom in prossime sanzioni Ue
L’Ucraina “prevede” che l’Unione europea inserirà la società statale russa di energia nucleare Rosatom nel suo prossimo pacchetto di sanzioni sulla guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato il primo ministro Denys Shmyhal su Telegram, dopo l’incontro a Kiev con il vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans a Kiev. “Prevediamo che il decimo pacchetto conterrà restrizioni contro l’industria nucleare russa, in particolare Rosatom. L’aggressore deve essere punito per gli attacchi all’industria energetica ucraina e per i crimini contro l’ecologia”, ha scritto il funzionario Ue.
Indagati attore Smolyaninov e filantropo Zimin, critici Cremlino
Le autorità russe hanno annunciato oggi l’avvio di indagini in sede penale a carico di due critici di spicco del Cremlino, cioè l’attore cinematografico e teatrale Artur Smolyaninov, che ha lasciato la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina e ha ripetutamente criticato la guerra, e il filantropo Boris Zimin, che ha finanziato diversi media indipendenti russi e i progetti del leader dell’opposizione in carcere Alexei Navalny e si dice abbia lasciato la Russia nel 2015. A proposito di Boris Zimin, il ministero degli Interni russo lo ha inserito nell’elenco dei ricercati internazionali con l’accusa di frode. Navalny, il più feroce nemico del Cremlino, ha dichiarato che fu Zimin a pagare 79mila euro per il suo trasferimento medico a Berlino nell’agosto 2020, quando il politico fu avvelenato con un agente nervino e finì in coma nella città siberiana di Omsk.
Attacco russo su mercato Kharkiv, salgono a 2 i morti
È salito a 2 morti e 5 feriti, tra cui una 13enne, il bilancio dell’attacco missilistico russo che ha colpito il mercato del villaggio di Shevchenkove, nella regione ucraina di Kharkiv, nel nordest del Paese. Lo riferisce il governatore regionale di Kharkiv, Oleh Syniehubov, che ha pubblicato su Telegram immagini che mostrano padiglioni in macerie, alcuni dei quali ancora in fiamme. Secondo le autorità ucraine altre persone potrebbero essere intrappolate sotto le macerie ed è in corso un’operazione di ricerca.
Regno Unito, Mosca usa i caccia stealth Felon nella guerra
Nel suo ultimo aggiornamento sulla guerra in Ucraina, il ministero della Difesa britannico ha riferito che dal giugno 2022, le forze aeree russe hanno utilizzato il jet Su-57 Felon per condurre missioni contro l’Ucraina. Secondo quanto riportato da Sky News, il Felon è il caccia da combattimento supersonico di quinta generazione più avanzato della Russia, che impiega “tecnologie stealth e di avionica altamente avanzata”.
Secondo Londra, le missioni dei Felon “probabilmente si sono limitate a sorvolare il territorio russo” lanciando missili aria-superficie o aria-aria a lungo raggio in Ucraina. Immagini recenti hanno anche mostrato cinque Felon nella base aerea di Akhtubinsk, in Russia. “Poiché questa è l’unica base Felon conosciuta, questi aerei sono stati probabilmente coinvolti in operazioni contro l’Ucraina”, ha affermato il ministero.
Media Germania, Regno Unito valuta invio carri Challenger 2 a Kiev
Il governo del Regno Unito sta valutando la possibilità di consegnare una dozzina di moderni carri armati Challenger 2 all’esercito ucraino. Lo rivela Der Spiegel, secondo cui Londra potrebbe confermare la decisione in occasione del prossimo meeting di Ramstein, in programma il 20 gennaio presso l’omonima base militare statunitense in Renania-Palatinato. Il ministero della Difesa britannico non ha, al momento, né confermato, né smentito i piani per la consegna dei corazzati. “Il governo è determinato a continuare a sostenere l’Ucraina fino al 2022, e per questo consegneremo ancora più materiale militare”, ha detto un portavoce a Spiegel.
Osce si oppone a espulsione della Russia dall’organizzazione
Il segretario generale dell’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) Helga Schmid ha dichiarato al canale televisivo tedesco Welt che “ha senso” mantenere la Russia nell’organizzazione per avere canali diplomatici con Mosca. “Un giorno avremo di nuovo bisogno di canali di dialogo - ha affermato - e l’Osce è l’unica organizzazione in cui tutte le persone importanti per la sicurezza europea siedono allo stesso tavolo”.
Schmid ha sottolineato che l’Osce non ha un meccanismo di sospensione per escludere la Russia in quanto “non è un’organizzazione di persone che la pensano allo stesso modo come l’Ue o la Nato”. E ha spiegato che mantenere la Russia nell’Osce non significa che tutti i membri che ne fanno parte siano d’accordo con le sue azioni, aggiungendo che la Polonia, che ha presieduto l’Osce nel 2022, ha inserito la guerra della Russia contro l’Ucraina all’ordine del giorno in ogni sessione. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba aveva precedentemente esortato a espellere la Russia dall’Osce, definendo la sua partecipazione all’Organizzazione “una minaccia alla sicurezza e alla cooperazione in Europa”.
Doni ai bambini ucraini da Ambasciata d’Italia
L'ambasciata d'Italia a Kiev si è recata nel piccolo centro abitato di Myla, a una ventina di chilometri dalla capitale, per portare doni ai bambini ucraini, distribuendo pacchi di dolci italiani nel periodo delle feste natalizie. L'iniziativa di beneficenza è stata promossa e organizzata dalla sede diplomatica, ed è stata possibile grazie alla generosità di un'azienda italiana che ha offerto i dolci.
Un gesto per portare un sorriso a quei bambini che hanno attraversato il conflitto nella sua forma più violenta e che oggi, nonostante la mancanza di elettricità e di acqua corrente, nonostante i costanti allarmi aerei e i bombardamenti, continuano a vivere cercando la normalità, a frequentare la scuola, e sono capaci persino di trovare l'allegria per intonare canti natalizi. La squadra dell'ambasciata ha incontrato i bimbi per la distribuzione dei doni, lodando il grande coraggio di questi piccoli eroi.
Kadyrov minaccia Zelensky, va colpito,difende il satanismo
Il leader ceceno Ramzan Kadyrov torna a minacciare Volodymyr Zelensky, affermando che è necessario “colpire” il presidente ucraino, accusato di essere “principale agitatore” del “satanismo” di Kiev e della Nato. “Non dovrebbero esserci negoziati. Dobbiamo colpire la tana dei satanisti nel centro di Kiev! È necessario colpire il principale difensore e agitatore di questa vile ideologia: Zelensky”, ha affermato Kadyrov, pubblicando un video sul suo canale Telegram.
“Oggi l’intero blocco Nato fornisce armi e i suoi combattenti” all’Ucraina “ma non può far pendere la bilancia a loro favore”, continua il leader ceceno. “Siamo in guerra contro il satanismo e tutte le sue peggiori manifestazioni. Questa è la nostra forza spirituale. E questo spirito non può essere spezzato! Sì, la popolazione ucraina sta morendo. Ma dovrebbero essere offesi dal fatto che stanno morendo invano per il diritto dell’Occidente di tenere sfilate arcobaleno davanti ai bambini, e non per i loro valori nazionali”, ha detto Kadyrov nel suo messaggio. “Sodoma e Gomorra furono punite dall’Onnipotente. E oggi questa spada della sacra punizione è nelle mani della Russia”.
Berlino, nessuna richiesta Nato per consegna Leopard a Kiev
La Germania, al momento, non è a conoscenza di una richiesta da parte dei partner della Nato per la consegna dei carri armati Leopard 2 all’ Ucraina . Lo ha affermato il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, in conferenza stampa, come riportano i media tedeschi.
Russia lascia convenzione anti-corruzione Consiglio d’Europa
La Russia si è tirata fuori dalla Convenzione europea sulla lotta alla corruzione del Consiglio d’Europa, una mossa che arriva sulla scia del ritiro di Mosca dallo stesso Consiglio d’Europa a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto alla Camera bassa del Parlamento, la Duma di Stato, di porre fine all’adesione alla convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta alla corruzione, firmata dalla Russia nel 1999. La data del voto sulla risoluzione non è ancora stata fissata, ma si prevede che arrivi presto. Nella sua lettera alla Duma, Putin sostiene che il ritiro sia il risultato della decisione del Consiglio di limitare la partecipazione di Mosca all’organismo incaricato di sorvegliare il rispetto generale della Convenzione, cosa che ha definito “inaccettabile” e “discriminatoria”.
Berlino, consegna carri Marder a Kiev sarà puntuale
La Germania consegnerà “in tempo” all’Ucraina i veicoli corazzati Marder promessi a Kiev. Lo ha reso noto un portavoce del ministero della Difesa di Berlino, come riportano i media tedeschi. Il portavoce ha confermato che ci sono stretti contatti con l’industria e con i partner internazionali perché le consegne avvengano nei tempi previsti. Presto, ha detto ancora il portavoce del ministero della Difesa tedesco, inizierà l’addestramento dei soldati ucraini.
Ambasciata russa, disinnescate mine di fabbricazione italiana
L’ambasciata russa in Italia ha pubblicato sul suo profilo Facebook delle foto di alcune mine che, a suo dire, sarebbero di fabbricazione italiana, disinnescate in Ucraina dalle forze armate russe. “Queste mine di fabbricazione italiana TS/6.1, TS50 e TS/2,4 (MATS/2) sono state disinnescate da genieri russi sul territorio ucraino ed esposte nell’estate del 2022 in una mostra di armi catturate nel parco ’Patriot’ di Mosca - si legge in un post -. E quanti di questi ’souvenirs d’Italie’ rimangono ancora in terra ucraina? Le persone ne soffriranno per molto tempo a venire”.
Ue, c’è appello continuo a Russia per stop ostilità
“C’è un appello continuo da parte dell’Ue, della Nato, dei partner internazionali in diversi formati che ripetono questo appello a Putin e questo è il messaggio principale della comunità internazionale: deve fermare immediatamente questa guerra illegale e deve ritirare le sue forze dal territorio dell’Ucraina e dei confini riconosciuti a livello internazionale dell’Ucraina”. Lo ha detto il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell’Ue, Peter Stano, nel corso del briefing quotidiano della Commissione Ue con la stampa, interpellato sulle notizie di stampa relative a un imminente appello congiunto Ue-Nato alla Russia per la cessazione delle ostilità in Ucraina. “Ci sono stati ripetuti appelli congiunti non solo da parte dell’Unione Europea e della Nato, ma anche da parte di tutti gli altri partner internazionali”, centinaia di Paesi delle Nazioni unite “hanno chiesto, fin dall’inizio dell’aggressione illegale contro l’Ucraina a febbraio dello scorso anno, che questa aggressione illegale si fermi e che Putin ritiri i suoi soldati, le sue truppe saccheggiatrici e assassine dal territorio dell’Ucraina”.
Esercito Kiev, perdite significative dei russi a Soledar
Il comandante delle forze armate di terra ucraine, generale Alexander Syrsky, ha definito ’propaganda’ le dichiarazioni russe sulla presunta cattura di Soledar: “Non corrispondono alla realtà. Invece il nemico ha subito perdite significative e ancora una volta si è ritirato”, ha detto Syrsky, come riporta l’Ukrainska Pravda.
Cremlino, crediamo a min. Difesa su notizia 600 ucraini uccisi
La Russia ha affermato di essere fiduciosa che il ministero della Difesa avesse ragione quando ha riferito che 600 militari ucraini erano stati “uccisi” in un attacco alla città di Kramatorsk. Lo ha detto il portavoce presidenziale Dmitry Peskov in un briefing rispondendo alla domanda dei giornalisti se il Cremlino si fida delle informazioni del Ministero della Difesa russo, che aveva riferito della morte di oltre 600 militari ucraini a seguito di un attacco ai dormitori di Kramatorsk come rappresaglia per i missili ucraini su una base russa a Makiivka. Alcuni giornalisti militari russi hanno dichiarato su Telegram di avere dubbi sulla morte di 600 soldati ucraini in quell’attacco.
Zelensky sente premier Nord Macedonia, focus su presidenza Ocse
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha reso noto su Twitter di aver avuto una “conversazione sostanziale” con il premier della Macedonia del Nord, Dimitar Kovacevski, alla vigilia della presidenza Ocse da parte di Skopje. “Abbiamo discusso dei rischi di escalation al fronte, dell’ulteriore cooperazione in materia di difesa e dell’approfondimento delle relazioni bilaterali tra i nostri Paesi”, ha detto.
Russia: manifestazione in sostegno di Navalny e altri prigionieri politici a Parigi il 22
Il 22 gennaio, a due anni esatti dall’imprigionamento di Aleksei Navalny, si terrà a Parigi e in diverse altre città del mondo una manifestazione in sostegno del dissidente, degli altri 350 prigionieri politici e oltre duemila persone perseguite per aver espresso la loro opinione sul governo e la guerra, e di tutte le vittime del regime di Putin. A organizzarla i gruppi “Russie Liberés”, fondato nel 2012 per chiedere il rispetto dello stato di diritto in Russia, e la comunità dei “Russi contro la guerra” nata invece dopo il 24 febbraio dello scorso anno. Sarà l’occasione, spiegano, “per gridare la nostra collera e la nostra indignazione di fronte alla repressione in Russia”.
“Da anni il regime di Putin è impegnato nella repressione di tutte le forme di contestazione e di censura ogni voce dissidente. Le elezioni sono truccate e i partiti di opposizione vietati. I giornalisti, gli oppositori politici e gli attivisti schierati sul fronte della difesa dei diritti dell’uomo sono regolarmente arrestati, detenuti e torturati. E con la guerra in Ucraina, gli arresti arbitrari, le sentenze sommarie e le violenze della polizia sono aumentati considerevolmente”, denunciando. “Rifiutiamo di rimanere in silenzio, di lasciare che si commettano violazioni dei diritti umani nella totale impunità”, aggiungono. Contro Navalny, arrestato al suo ritorno dalla Germania, dove era stato trasportato in coma nell’agosto dell’anno precedente in seguito all’avvelenamento da parte dell’Fsb, sono aperti al momento più di dieci casi giudiziari. Ha ricevuto da allora, ricordano gli attivisti, una prima condanna a tre anni e sei mesi, e una seconda a nove anni. Ma sono più di 350 i prigionieri politici detenuti nelle carceri russe, fra cui Ilya Yashin, Aleksei Gorinov e Vladimir Kara Murza, più di duemila sono perseguite penalmente per le loro idee politiche, sul regime e la guerra in Ucraina.
Russia, registrati atti tortura su nostri soldati prigioneri
Il comitato investigativo istituito dalla Russia ha registrato “nuovi episodi di tortura” dei prigionieri russi in Ucraina. Lo riporta Ria Novosti. In particolare una persona “è stata interrogata per dieci giorni senza poter mangiare o dormire” mentre a un’altra “sono stati estratti i denti superiori”.
Cremlino, fornitura armi a Kiev prolunga sofferenze ucraini
Le forniture all’Ucraina di carri armati e altre armi, annunciate la scorsa settimana da diversi Paesi occidentali, non farebbe altro che “prolungare le sofferenze” degli ucraini e non “cambierebbe” gli equilibri di potere. Lo ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. La scorsa settimana, Stati Uniti e Germania hanno dichiarato che avrebbero consegnato carri armati per la fanteria, mentre la Francia ha annunciato che avrebbe inviato carri armati leggeri a Kiev.
Cremlino, Macron e Putin mantengono i contatti
I presidenti di Russia e Francia, Vladimir Putin ed Emmanuel Macron, “mantengono i contatti”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. “Ora c’è una pausa nel dialogo, ma nella fase precedente il contatto è stato molto utile e molto costruttivo, nonostante tutte le differenze, anche profonde”, ha aggiunto.
Cremlino nega nuova mobilitazione parziale
L’addetto stampa del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando le voci relative a una presunta nuova mobilitazione parziale in arrivo, ha affermato che “la principale fonte di informazioni sulla mobilitazione è il governo ufficiale guidato dal presidente della Russia”, invitando a non prestare importanza a quanto scritto su alcuni canali Telegram. Lo riporta Ria Novosti
Kiev, stiamo respingendo continui attacchi russi a Bakhmut
Le autorità ucraine hanno affermato oggi che l’esercito sta respingendo i continui attacchi a Bakhmut e in altre città da parte del gruppo mercenario russo Wagner. Lo riferisce il Guardian. L’esercito ucraino ha dichiarato: “Il nemico ha fatto un nuovo disperato tentativo di assaltare la città di Soledar da diverse direzioni e ha buttato sul campo di battaglia le unità più professionali dei wagneriti”.
Presidenza Ue, valutiamo come usare beni russi congelati
“Dobbiamo continuare a esaminare la questione di come e fino a che punto possiamo utilizzare i beni russi congelati anche come parte degli sforzi di ricostruzione, dobbiamo avviare gli sforzi di ricostruzione e farli funzionare in modo più coerente. Le discussioni sono in corso non solo all’interno dell’Europa, ma anche nel contesto del G 7 . Poi abbiamo anche la questione più politica delle sanzioni aggiuntive”. Così l’ambasciatore svedese presso l’Ue, Lars Danielsson, nella conferenza stampa di presentazione delle priorità della presidenza svedese del Consiglio Ue.
Missili sul mercato di Kharkiv, morta una donna
Una donna di 60 anni è rimasta uccisa e diversi altri civili sono stati feriti oggi nell’attacco missilistico russo su un mercato nel villaggio di Shevchenkove, nell’ Ucraina orientale: ha reso noto il governatore regionale Oleh Synehubov su Telegram citato da Unian.
Papa, cessi immediatamente conflitto insensato
Il Papa torna a parlare di “terza guerra mondiale” e a chiedere che cessi “immediatamente questo conflitto insensato” in Ucraina. Ricordando che “gli attacchi alle infrastrutture civili” in questa guerra “portano le persone a perdere la vita non solo a causa degli ordigni e delle violenze, ma anche di fame e di freddo”, il Papa, parlando agli ambasciatori, richiama la Gaudium et spes, secondo la quale “ogni atto di guerra, che mira indiscriminatamente alla distruzione di intere città o di vaste regioni e dei loro abitanti, è delitto contro Dio e contro la stessa umanità e va condannato con fermezza e senza esitazione”.
Zelensky, Bakhmut sta resistendo, situazione difficile a Soledar
Le forze ucraine stanno respingendo i continui attacchi alla città di Bakhmut nella regione orientale del Donbass e mantenendo le loro posizioni nella vicina Soledar in condizioni molto difficili. Lo ha detto nel suo discorso notturno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. E ha aggiunto che Bakhmut “ha resistito nonostante tutto”.
Filorussi, i militari ucraini si stanno ritirando da Soledar
Secondo il rappresentante ufficiale della Milizia popolare dell’autoproclamata repubblica del Lugansk Ivan Filiponenko si sta registrando una ritirata di massa dei militari ucraini da Soledar. Lo riporta l’agenzia di stampa statale russa Ria novosti. “A Soledar, notiamo un esodo di massa del nemico”, ha detto Filiponenko al canale tv Rossiya 24.
Kiev, uccisi 600 soldati russi nelle ultime 24 ore
Le forze armate ucraine affermano di aver “eliminato” nelle ultime 24 ore 590 soldati russi. Il totale dall’inizio della guerra è di 111mila unità. Lo riporta Unian.
Disincagliato cargo norvegese che trasporta grano
La nave MV Glory della compagnia norvegese Leth, che trasporta oltre 65mila tonnellate di mais dall' Ucraina diretti in Cina è stata rimessa a galla. Lo rendono noto le Autorità del Canale di Suez. La nave da carico norvegese si era incagliata precedentemente nel tratto di mare che collega l'Asia all'Europa navigando in direzione sud “vicino ad Alaqantarah”, aveva informato la compagnia di navigazione su Twitter.
Attacco massiccio dei russi nella notte a Bakhmut
Secondo il comandante del battaglione Libertà della Guardia nazionale ucraina Yevgeny Oropai nel corso della notte ci sono stati diversi assalti della fanteria russa vicino alla città orientale di Bakhmut , nel Donetsk. Lo ha detto alle tv ucraine, citato da Unian. “I russi stanno cercando di attaccare in maniera massiccia”, ha detto Oropai. Intanto il portavoce del Gruppo delle forze orientali dell’esercito di Kiev Sergiy Cherevaty, ha dichiarato che la situazione nell’area della città di Soledar, Donetsk, rimane tesa. Per stabilizzare la situazione, il comando ucraino ha inviato forze e mezzi aggiuntivi.
La Russia ha perso più di 590 soldati nell’ultimo giorno
La Russia ha perso nell'ultimo giorno 590 uomini, facendo salire a 111.760 le perdite fra le fila russe dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 111.760 uomini, 3.014 carri armati, 6.147 mezzi corazzati, 2.069 sistemi d’artiglieria, 434 lanciarazzi multipli, 217 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 285 aerei, 273 elicotteri, 4.809 autoveicoli, 16 unità navali e 1.856 droni.
Zelensky, Kherson e Kramatorsk colpite durante «presunta tregua»
«Mentre Mosca parlava della ’presunta tregua’ Kherson è stata colpita con munizioni incendiarie mentre altri attacchi si sono verificati a Kramatorsk e in altre città del Donbass». Lo ha detto nel suo discorso notturno su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «Nessun tentativo da parte della Russia di manipolare la diplomazia e la politica funzionerà mai più», ha aggiunto.
Filorussi: Bakhmut, nel Donetsk, è stata catturata
Secondo il Quartier Generale della Difesa Territoriale dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, le forze russe hanno liberato l’insediamento di Bakhmut. Lo riporta la Tass. «A partire da oggi Bakhmut è stata liberata», hanno affermato i filorussi. Intorno alla città dell’Ucraina orientale feroci combattimenti sono in corso da cinque mesi, con i mercenari del gruppo Wagner, fondato dall’alleato del presidente russo Vladimir Putin, Evgeny Prigozhin che attaccano le difese ucraine per aprire una breccia nelle difese attorno a Bakhmut e al sobborgo di Soledar, epicentro della battaglia.
Dobass, Kiev: respinti attacchi russi
Le forze ucraine stanno respingendo costantemente attacchi a Bakhmt e altre città nella regione orientale del Donbass. Lo hanno dichiarato le autorità di Kiev, dopo aver smentito gli annunci del Cremlino sull’uccisione di 600 militari in un’offensiva missilistica.
Podolyak, fate presto, forniture per salvarci dai russi
«Non abbiamo tempo, l'Ucraina ha bisogno di quelle armi subito«. A dirlo, in un’intervista a Repubblica, è Mykhailo Podolyak, capo consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che fa riferimento in particolare alla fornitura dello scudo per proteggere Kiev con il «Samp-T». «Non ascoltate la propaganda russa: le armi - spiega Podolyak - non servono a “prolungare il conflitto”. Ci servono per difesa e contrattacco proprio per far finire la guerra nel modo giusto: la Russia deve perdere, solo questo garantirà il mondo e l'Europa e riporterà il diritto internazionale nelle relazioni tra gli Stati. Quelle armi servono proprio per restringere il conflitto, per localizzarlo solo nei territori ucraini occupati; sono il modo per ridimensionarlo e raffreddarlo impedendo che si estenda. Sono il modo per minimizzare le perdite per l'Ucraina, per ridurre la durata della guerra e accelerarne la fine. E la società ucraina non è pronta a una pace che non contempli la liberazione dei territori occupati».
Berlino, non escluso invio carri Leopard a Kiev
Il vicecancelliere e ministro dell’Economia e della Protezione del clima tedesco Robert Habeck non esclude che la Germania decida in futuro di fornire carri armati Leopard all’Ucraina. Lo riporta l’agenzia russa Tass. «No, questo ovviamente non è escluso», ha detto Habeck al canale televisivo Ard quando gli è stato chiesto della possibilità di fornire tali mezzi a Kiev. «Stiamo studiando la situazione, stiamo allineando le nostre azioni con altri paesi. Osserveremo come si svilupperà ulteriormente la discussione» su questo tema in Germania, ha affermato il ministro. Secondo lui, la dinamica della fornitura di armi a Kiev cambierà a seconda dello sviluppo del corso delle ostilità in Ucraina. L’ambasciata russa a Berlino ha condannato la decisione delle autorità tedesche di inviare veicoli da combattimento di fanteria a Kuev e l’ha definita un altro passo verso l’escalation del conflitto in Ucraina. La missione diplomatica di Mosca ha aggiunto che le autorità tedesche hanno compiuto questo passo «in particolare sotto la forte pressione di Washington».