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Ucraina ultime notizie. Autobomba contro Prilepin, grave lo scrittore vicino al Cremlino. Mosca: il fermato ha confessato. Missili ucraini abbattuti in Crimea

Prigozhin (Wagner) cede al leader ceceno Kadyrov le posizioni a Bakhmut a partire dal 10 maggio, data annunciata ieri per il suo ritiro dalla città dell’Ucraina orientale, sotto assedio da mesi. L’attentato contro lo scrittore nazionalista russo Zachar Prilepin, ferito nell’esplosione di una bomba sotto la sua auto, è stato rivendicato dal gruppo Atesh, movimento di partigiani della Crimea che riunisce ucraini, tatari e russi. L’Ucraina ha usato per la prima volta il sistema di missili statunitensi Patriot e ha abbattuto il missile balistico ipersonico russo Kynzhal.

Ucraina, la Wagner annuncia ritiro da Bakhmut
  • Zelensky: riporteremo a casa tutti gli ucraini prigionieri


    «Oggi, il nostro team è riuscito a riportare in vita altri 45 dei nostri guerrieri dalla prigionia russa. Tutti hanno difeso Azovstal. 35 soldati e sergenti, 10 ufficiali. Dobbiamo far tornare dalla prigionia russa tutta la nostra gente». Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

  • Kiev: respinti più di 30 attacchi nemici solo oggi


    “Le forze armate dell’Ucraina hanno respinto oggi più di 30 attacchi nemici”. Lo afferma il rapporto dello stato maggiore delle forze armate ucraine, pubblicato su Facebook, precisando che “sono in corso pesanti battaglie per le città di Bakhmut e Maryinka”. L’aeronautica militare ucraina ha lanciato sei attacchi contro i russi, di cui uno contro il “sistema missilistico antiaereo del nemico”.

  • Governatore filorusso: Prilepin operato con successo, ora in coma farmacologico

    Lo scrittore Zakhar Prilepin è stato operato con successo e messo in sonno farmacologico per un migliore e più rapido recupero. Ad annunciarlo è stato il governatore della regione di Nizhny Novgorod Gleb Nikitin sul suo canale Telegram. “L’operazione ha avuto successo, dopo l’operazione, Zakhar è tornato in sé, ma ora è stato messo in sonno farmacologico per permettergli una ripresa più veloce”, ha detto Nikitin, citato dalla Tass.

  • Mosca: attentato commissionato dai servizi ucraini

    L’uomo fermato in Russia perché sospettato di coinvolgimento nell’esplosione dell’auto dello scrittore nazionalista pro Cremlino Zakhar Prilepin ha detto di aver agito su istruzioni dei servizi speciali ucraini. Lo ha riferito il Comitato investigativo russo, citato dall’agenzia Ria Novosti. “Gli investigatori stanno controllando Oleksandr Permyakov per il coinvolgimento nell’attentato a Zakhar Prilepin. Il sospetto è stato trattenuto, durante l’interrogatorio ha testimoniato di aver agito su istruzioni dei servizi speciali ucraini. Gli esperti hanno prelevato dei tamponi dalle sue mani e dai suoi vestiti per condurre gli esami forensi”, riferisce il Comitato investigativo. Ria Novosti riporta che Permyakov avrebbe riferito di avere piazzato un ordigno esplosivo sulla strada lungo il percorso dell’auto di Prilepin e di averlo poi attivato a distanza, dopodiché sarebbe fuggito. Nell’esplosione dell’auto di Prilepin il conducente è rimasto ucciso, mentre lo scrittore è rimasto ferito.

  • Kadyrov: pronti a liberare Bakhmut

    Il leader ceceno Ramzan Kadyrov assicura che le sue forze sono pronte a trasferirsi a Bakhmut: “Le unità Akhmat sono pronte a raggiungere Artemovsk (Bakhmut). Ho già firmato l’ordine per il comandante in capo assicurando che le unità si preparano a prendere il controllo della città. Le unità sono pronte al combattimento. Stiamo solo aspettando gli ordini. Diverse unità sono già in viaggio verso la zona dell’operazione militare speciale”, ha scritto sul suo canale Telegram.

  • Filorussi: 2 donne uccise da bombardamento ucraino a Donetsk


    Due donne sono rimaste uccise oggi in un bombardamento delle forze ucraine sulla città di Donetsk, nel Donbass. Lo ha reso noto il sindaco, Alexei Kulemzin, citato dalla Tass. Il bombardamento è avvenuto sul quartiere di Petrovsky, ha precisato il sindaco sul suo canale Telegram. Le due donne avevano 86 e 47 anni.

  • Kiev: sei artificieri uccisi dai bombardamenti sul Kherson


    Il Servizio di emergenza statale dell’Ucraina ha riferito che a seguito di bombardamenti russi nella regione di Kherson, sei artificieri sono stati uccisi e altri due sono rimasti feriti. “Oggi, il Servizio di emergenza statale ha perso una parte della sua famiglia. Durante lo sminamento nella regione di Kherson, i nostri artificieri sono stati presi di mira. Sei dei nostri specialisti sono morti”, ha affermato Serhii Kruk, capo del servizio di emergenza statale, in un aggiornamento su Facebook. “Altri due, uno dei quali un paramedico donna, sono rimasti feriti e sono attualmente ricoverati in ospedale. Attrezzatura distrutta”, ha aggiunto. “I terroristi continuano a violare tutte le norme del diritto internazionale, sparando contro i nostri ragazzi che da più di un mese cercano di sminare il territorio”. L’ufficio del procuratore generale ha riferito su Telegram che oggi le truppe russe hanno bombardato la regione di Kherson e una donna civile è rimasta ferita.

  • Mosca: fermato confessa attentato a Prilepin su ordine Kiev

    L’uomo fermato oggi in Russia perché sospettato di essere coinvolto in un attentato allo scrittore Zakhar Prilepin “ha confessato” di avere provocato l’esplosione con una bomba azionata a distanza “su istruzione dei servizi segreti ucraini”. Lo afferma il Comitato investigativo russo citato dalla Tass.

  • Prilepin è grave, decisa l’operazione chiurigica a entrambe le gambe

    I medici hanno deciso di operare Zakhar Prilepin, che sarebbe grave, in un ospedale di Nizhny Novgorod. Lo hanno riferito i servizi di emergenza russi citati Interfax, secondo cui “è stato deciso di non trasferirlo a Mosca, ma di sottoporlo un’operazione a Nizhny Novgorod. Le condizioni sono ritenute gravi”. Secondo i canali Telegram locali, Prilepin - che sarebbe rimasto ferito a entrambe le gambe nell’esplosione di una bomba comandata a distanza collocata sotto la sua auto - è stato portato via dal luogo dell’attentato in elicottero all’ospedale regionale “Semashko” di Nizhny Novgorod.

  • Mosca: 3 piloti russi rilasciati da prigionia, liberati 45 difensori Azovstal

    Tre piloti russi sono stati rilasciati dalla prigionia in Ucraina. Lo riferisce il ministero russo della Difesa su Telegram. “Come risultato di un complesso processo negoziale, tre militari russi, piloti delle Forze aerospaziali russe, che erano in pericolo di vita in prigionia, sono stati restituiti dal territorio controllato dal regime di Kiev”, ha dichiarato il ministero della Difesa russo, aggiungendo che gli aerei da trasporto militari porteranno i liberati a Mosca per cure e riabilitazione. La notizia giunge poco dopo che Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha riferito della liberazione dalla prigionia russa di 45 combattenti che erano stati impegnati nella battaglia dell’acciaieria Azovstal di Mariupol. In passato Kiev e Mosca si sono accordate per diversi scambi di prigionieri.

  • Jill Biden: con Zelenska a Londra parlato di invasione russa

    All’incoronazione di re Carlo III all’abbazia di Westminster a Londra la first lady Usa Jill Biden e quella ucraina Olena Zelenska, che erano sedute accanto, hanno parlato dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e Zelenska ha ringraziato la moglie di Joe Biden per il sostegno degli Stati Uniti a Kiev. Lo ha riferito Jill Biden in un’intervista telefonica ad Associated Press. Jill Biden si è recata all’incoronazione in rappresentanza degli Stati Uniti.

  • Medvedev: contro Prilepin vile attacco nazisti, non resterà impunito

    “Una performance cinica e un vile attacco condotto da estremisti nazisti”. Così’ il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha definito l’attentato contro lo scrittore Prilepin in un telegramma a lui inviato, assicurando che “non resterà impunito”.

  • Mosca: missile balistico ucraino abbattuto in Crimea

    Un missile balistico ucraino Grom-2 è stato abbattuto in Crimea. Lo riferiscono le agenzie russe citando il capo della penisola annessa alla Russia, Serghei Aksyonov.

  • Attentato Prilepin: usati 2 kg di esplosivo, cratere profondo 1,5 metri

    L’ordigno improvvisato piazzato sotto il cofano dell’auto di Zachar Prilepin conteneva circa due chili di esplosivo. Lo riferisce la Tass, citando l’esito delle indagini preliminari sull’attentato allo scrittore nazionalista russo rimasto ferito ad entrambe le gambe. Intanto sui social girano le immagini del cratere profondo 1,5 mt causato dall’esplosione.

  • Per Bertolini (ex comandante) Prigožin resterà sul fronte

    Per il generale Marco Bertolini, già comandante del Comando operativo di vertice interforze, dopo la minaccia di Evgenij Prigožin di ritirare il battaglione Wagner da Bakhmut in polemica con Mosca, ha detto. “Se questo fatto cambierà la situazione è da vedere. Prigožin sa che la sopravvivenza sua e della Wagner dipende dall'esito di questa guerra per cui non credo che farà nulla per incrinare le possibilità operative russe”.

  • Partigiani di Crimea rivendicano attentato contro Prilepin

    Il movimento partigiano di ucraini e tatari di Crimea Atesh ha rivendicato l’attentato contro lo scrittore nazionalista russo Zakhar Prilepin . “La sorpresa ha funzionato. Zakhar è in ospedale”, scrive Atesh sul proprio canale Telegram. “Il movimento Atesh è alla ricerca di Prilepin dall’inizio dell’anno”, si legge nel messaggio, “c’era la sensazione che prima o poi sarebbe saltato in aria, le nostre previsioni si avverano sempre, perché non solo parliamo, ma agiamo anche”.

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  • Pupazzo di Putin impiccato su un cartello di Avdiivka


    Un pupazzo raffigurante il presidente russo Vladimir Putin è stato impiccato a un cartello stradale con la scritta “Avdiivka è Ucraina” nella città vicino a una linea del fronte nella regione di Donetsk. Lo riporta il Guardian, pubblicando una foto del pupazzo appeso al cartello. La città del Donetsk è tra i punti più caldi del fronte est dell’invasione russa.

  • Attentato a Prilepin, arrestato un sospetto

    Un sospetto è stato arrestato per l’attentato allo scrittore nazionalista russo Zachar Prilepin . Lo ha reso noto il ministero dell’Interno di Mosca, citato dai media russi. Intanto il comitato investigativo russo ha aperto un’inchiesta criminale sull’esplosione dell’auto a bordo della quale si trovava Prilepin.
    Il sospettato era già stato condannato in precedenza. Lo ha riferito la rappresentante del ministero dell’Interno russo, Irina Volk, citata dalla Tass, senza fornire ulteriori dettagli in merito, se non che il sospettato è nato nel 1993. Le forze dell’ordine locali sono impegnate nella ricerca di eventuali complici.
    Kiev - con un twitter del consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak - accusa gli stessi russi di essere dietro all’attentato contro Prilepin. Subito dopo è arrivata la rivendicazione dei partigiani di Crimea.

  • Il capo delle forze armate di Kiev informa gli Usa sulla controffensiva


    Il comandante in capo delle forze armate dell’Ucraina, Valeriy Zaluzhnyi, ha avuto un colloquio telefonico con il capo dello stato maggiore congiunto degli Stati Uniti, Mark Milley, nel quale lo ha informato della preparazione in corso dell’esercito di Kiev per la liberazione dei territori ucraini. Lo ha riferito Zaluzhnyi su Telegram, secondo quanto riportato daUkrinform. “Sono in costante dialogo con il capo dello stato maggiore congiunto degli Stati Uniti, il generale Mark Milley. Durante la telefonata, l’ho informato sugli sviluppi in prima linea e sui preparativi per i futuri passi del nostro esercito per la liberazione del territorio ucraino”, ha detto Zaluzhnyi, ringraziando i partner americani per l’ultimo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina.

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  • Prigozhin (Wagner) consegna a Kadyrov posizioni Bakhmut

    Yevgheny Prigozhin ’cede’ a Ramzan Kadyrov le posizioni a Bakhmut a partire dal 10 maggio, data annunciata ieri per il suo ritiro dalla città dell’ Ucraina orientale, sotto assedio da mesi. “Sono già in contatto con i rappresentanti del leader ceceno per iniziare a trasferire immediatamente le posizioni, in modo che alla mezzanotte del 10 maggio, esattamente nel momento in cui, secondo i nostri calcoli, esauriremo completamente il nostro potenziale di combattimento, i nostri compagni prenderanno il nostro posto e continueranno l’assalto a Bakhmut”, ha dichiarato il capo di Wagner, citato dal suo servizio stampa.

    A suo avviso, le forze speciali Akhmat “cattureranno sicuramente” Bakhmut. Kadyrov aveva già fatto sapere che i suoi combattenti avrebbero potuto sostituire le truppe di Wagner a Bakhmut. In una serie di video circolati nelle ultime ore, Prigozhin aveva annunciato che avrebbe ritirato i suoi mercenari da Bakhmut il 10 maggio, a meno che il ministero della Difesa non avesse fornito loro le munizioni necessarie. Secondo il capo di Wagnert, dal 1° maggio il gruppo ha ricevuto solo il 10% delle munizioni che servono per continuare i combattimenti.

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  • Lo scrittore russo Prilepin a gennaio si era arruolato

    Lo scrittore nazionalista russo Zakhar Prilepin , ferito oggi in un attentato nella regione di Nizny Novogord, a gennaio si era arruolato nella Guardia Nazionale. Lo aveva reso noto il suo ufficio stampa, secondo cui Prilepin era già sul campo in Ucraina “per svolgere missioni di combattimento”. Deciso sostenitore dell’invasione della guerra, Prilepin, nato nel 1974 a Nizi Novgorod, aveva già combattuto in Cecenia nei ranghi dell’Omon, l’unità antiterrorismo della polizia russa. Proprio per il suo passato nell’Omon, è entrato nella Guardia nazionale, aveva reso noto il suo ufficio stampa, aggiungendo che Prilepin aveva già organizzato “missioni umanitarie” nei territori occupati. In passato era stato consigliere della repubblica separatista di Donetsk.

  • Figlia di Prilepin scesa dall’auto poco prima dell’esplosione

    La figlia di Zakhar Prilepin è scesa dall’auto pochi minuti prima dell’esplosione in cui lo scrittore nazionalista russo è rimasto ferito e il suo autista è rimasto ucciso. Lo riporta il sito del Kommersant citando il progetto Baza. Secondo le ricostruzioni l’esplosione è avvenuta sull’autostrada nel distretto di Bor, provocata da un ordigno esplosivo che era stato piazzato sotto l’auto, attivato a distanza.

    Una dinamica che ricorda quella dell’attentato con cui lo scorso agosto è rimasta uccisa Daria Dugina, figlia del filosofo Alexander Dugin, che viaggiava su un’auto a bordo della quale ci sarebbe dovuto essere il padre.

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  • Attentato Prilepin rivendicato dai partigiani di Crimea

    L’attentato contro lo scrittore nazionalista russo Zachar Prilepin , ferito nell’esplosione di una bomba sotto la sua auto, è stato rivendicato dal gruppo Atesh, movimento di partigiani della Crimea che riunisce ucraini, tatari e russi. Lo scrive la Novaya Gazeta, citando un post su Telegram dello stesso gruppo nato nel settembre dello scorso anno.

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  • Mosca, Usa e Gb responsabili di attacco regime Kiev a Prilepin

    Mosca punta il dito contro il “regime di Kiev” e contro Stati Uniti e Gran Bretagna per l’attentato allo scrittore Zakhar Prilepin , rimasto ferito nell’esplosione della sua auto nella regione di Nizhny Novgorod. Nell’esplosione è rimasto ucciso l’autista. “Washington e la Nato hanno alimentato un’altra cellula terroristica internazionale: il regime di Kiev. Bin Laden, Isis, ora Zelensky con i delinquenti. La diretta responsabilità di Stati Uniti e Gran Bretagna. Preghiamo per Zachar”, ha scritto su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

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  • Scrittore nazionalista russo Prilepin ferito in esplosione auto

    Zakhar Prilepin , scrittore nazionalista russo, è rimasto ferito nell’esplosione di una bomba collocato sulla sua auto nei pressi della città russa di Nizhni Novgorod. Lo ha reso noto la Tass, secondo cui nell’esplosione è morto il suo autista. Secondo gli agenti dello scrittore, Prilepin è stato ricoverato con una ferita alla gamba, è cosciente e non è pericolo di vita.

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  • Russi, nessuna evacuazione dalla centrale di Zaporizhzhia

    L’amministrazione russa della centrale nucleare di Zaporizhzhia nel sud dell’ Ucraina ha assicurato che per il momento non è prevista alcuna smobilitazione dei dipendenti dal sito dopo l’annuncio di evacuazioni parziali nell’area nel timore di un’offensiva ucraina. “Al momento non c’è bisogno di evacuare i dipendenti dello stabilimento nè gli abitanti della città di Energodar. State calmi”, ha detto in un comunicato Yuri Tchernichuk, direttore del sito.

    “Non c’è nulla di cui preoccuparsi. Tutti i reattori dell’impianto sono spenti”, ha detto. Il giorno prima il funzionario regionale insediato da Mosca, Evguéni Balitski, aveva annunciato l’evacuazione parziale da 18 località sotto occupazione russa nella regione di Zaporijjia, in particolare ad Energodar. Secondo Balitski, queste evacuazioni “temporanee” riguardano principalmente bambini con i genitori, anziani e disabili, malati e ricoverati, a fronte del moltiplicarsi, secondo lui, dei bombardamenti ucraini negli ultimi giorni.

    Le autorità russe hanno in programma di evacuare circa 70.000 persone dalle località della regione, secondo un altro funzionario dell’amministrazione dell’occupazione, Andrei Kozenko, citato dall’agenzia Tass.

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  • Kiev, alcuni politici occidentali non vogliono liberazione Crimea

    “Alcuni politici occidentali - non Paesi - stanno mettendo in guardia l’ Ucraina . Sostengono che la riconquista della Crimea potrebbe portare a una guerra nucleare”. A riferirlo è Tamila Tasheva, rappresentante permanente del presidente ucraino Zelensky per la Crimea, in un’intervista all’agenzia polacca Pap. La funzionaria non ha rivelato l’identità di tali politici, che “sostengono che la penisola può essere effettivamente riconquistata, ma le potenziali conseguenze saranno enormi, sia per gli abitanti della penisola che per l’Ucraina nel suo complesso. Secondo loro, dovremmo rinunciare completamente a tentare di riconquistarla”, ha aggiunto Taszewa. Ma “il legame tra la Crimea e l’Ucraina è molto forte ed è andato avanti ininterrottamente dai tempi dei cosacchi fino ad oggi”. In ogni caso, la rappresentante ucraina “non crede” che la Russia userà armi nucleari, “perché Putin sa che se lo farà, non si tornerà indietro”.

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  • Mosca, attacchi ucraini nella regione di Belgorod, un ferito

    Una zona di confine nella regione di Belgorod in Russia è stata attaccata dagli ucraini: lo ha dichiarato Vyacheslav Gladkov, governatore della regione di Belgorod, come riporta Interfax. “La città di Shebekino è attualmente sotto attacco. Tutti i residenti sono stati avvisati via sms della necessità di nascondersi in un luogo sicuro. In via provvisoria, una persona è stata ferita”, ha scritto il governatore sul suo canale Telegram. I servizi di emergenza sono al lavoro.

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  • Gb, timori Cremlino hanno inciso su cancellazioni parate

    Gli attacchi con droni sul Cremlino pochi giorni prima della Parata della vittoria mostrano “la crescente vulnerabilità della Russia a questo tipo di attacchi e quasi certamente hanno aumentato la percezione della minaccia della leadership russa per gli eventi nel giorno della vittoria”. E’ l’analisi dell’intelligence britannica nel consueto aggiornamento sulla guerra in Ucraina, secondo cui “il potenziale per le proteste e il malcontento sul conflitto hanno anche probabilmente influenzato i calcoli della leadership russa”. L’intelligence di Londra ricorda che “sei regioni russe, la Crimea occupata e 21 città hanno cancellato le parate del giorno della vittoria il 9 maggio citando ragioni di sicurezza”.

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  • Esplosioni in Crimea, i filorussi attivano antiaerea

    Questa mattina nella Crimea occupata si sono verificate diverse esplosioni. Lo riferiscono i media ucraini che citano i canali Telegram locali, nei quali sono stati pubblicati video girati presumibilmente da residenti della penisola che mostrano del fumo. Secondo quanto riferito, le esplosioni sono state udite dai residenti del distretto di Krasnogvardiysky della penisola occupata. Successivamente Oleg Kryuchkov, consigliere del governatore filorusso della Crimea, ha riferito che “la difesa aerea è stata attivata nel nord” e “non ci sono state vittime e danni”.

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  • Kiev ci ripensa e conferma, abbattuto missile ipersonico

    Dopo una iniziale smentita, il comandante dell’aeronautica delle forze armate ucraine Mykola Oleschuk ha confermato che un missile ipersonico Kinzhal è stato abbattuto sui cieli della capitale Kiev la notte del 4 maggio dal sistema antimissile statunitense Patriot.

    “Congratulazioni al popolo ucraino per un evento storico! Sì, abbiamo abbattuto il Kinzhal” con i “Patriot”, ha scritto su Telegram. “Il missile Kh-47 è stato lanciato da un MiG-31K dal territorio della Russia”, ha aggiunto. Ieri, il portale Defense Express aveva riferito dell’abbattimento del missile, ma il portavoce dell’aeronautica ucraina aveva poi smentito.

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  • I russi usano munizioni al fosforo a Bakhmut

    “Il nemico ha usato munizioni al fosforo ed incendiarie a Bakhmut, nel tentativo di cancellare la città dalla faccia della terra”. E’ questa la denuncia fatta dall’ufficio stampa delle Forze Speciali dell’ Ucraina , che hanno fornito anche un video al giornale Ukrainska Pravda. “Comunque i militari delle forze speciali e le altre unità della forza dei difesa continuano a difendere coraggiosamente la città”, conclude la dichiarazione.

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  • Sindaco Melitopol, funzionari russi in fuga da Zaporizhzhia

    I funzionari russi stanno fuggendo dal territorio temporaneamente occupato della regione di Zaporizhzhia . Lo ha detto - secondo quanto riporta Ukrinform - il sindaco di Melitopol, Іvan Fedorov, aggiungendo: “Il loro ’ministro della salute’ è scomparso, sarebbe in vacanza ma è via da più di tre settimane e non dovrebbe tornare. La sua vice si è dimessa e nessuno sa nulla di lei. Entrambi provenivano dalla Russia continentale”. Secondo Fedorov anche i “collaboratori locali” stanno preparando vie di fuga: “Alcuni hanno organizzato il trasferimento della famiglia a Mosca, altri stanno cercando di mandare i propri figli in Europa”.

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  • Kiev usa i patriot e abbatte un missile ipersonico russo. Wagner via da Bakhmut

    L’ Ucraina ha usato per la prima volta il sistema di missili statunitensi Patriot e ha abbattuto il missile balistico ipersonico russo Kynzhal: lo scrive il sito ucraino Defense Express, che ha ricevuto la foto del relitto. Il 10 maggio, un giorno dopo l’anniversario della vittoria sul nazismo, la Wagner si ritirerà da Bakhmut, cedendo le sue posizioni all’esercito russo. Ad annunciarlo il capo della compagnia militare privata, Yevgeny Prigozhin, dopo aver denunciato in un video la carenza nella fornitura di munizioni da parte dei vertici militari.

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  • Aeronautica ieri ha compiuto 10 raid aerei contro i russi

    Nella giornata di ieri, l’aeronautica militare ucraina ha compiuto 10 attacchi “su aree in cui erano concentrati personale e attrezzature militari nemici” e il nemico, cioè i russi, “continua a concentrare i suoi sforzi offensivi verso Bakhmut, Avdiiv e Marin”: lo scrive il sito di Ukrinform, citando un comunicato dello stato maggiore interforze di Kiev.

    “Circa 50 attacchi degli invasori sono stati respinti. Bakhmut e Maryinka rimangono nell’epicentro delle ostilità, dove le nostre forze difendono il territorio”, si legge ancora sull’agenzia ucraina. Sempre nella giornata di ieri, riassume il comunicato, “il nemico ha lanciato 8 attacchi missilistici, 49 attacchi aerei e 82 attacchi con razzi. Alcuni civili sono rimasti feriti, edifici residenziali privati ;;e altre infrastrutture civili sono stati distrutti o danneggiati”.

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  • Nella notte abbattuti 4 droni kamikaze sul Dnipropetrovsk

    La difesa antiaerea ucraina durante la notte ha abbattuto quattro droni kamikaze di fabbricazione iraniana “Shahed” nella regione di Dnipropetrovsk, che a est confina con quelle di Donetsk e Zaporizhzhia: lo scrive il sito dell’agenzia Ukrinform, citando l’account Telegram del governatore dell’Oblast, Serhyi Lysak.

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  • Isw, priorità russi non è Bakhmut ma controffensiva Kiev

    Il ministero della Difesa russo ha modificato la propria priorità sul campo di battaglia, spostando l’attenzione operativa dalla cattura di Bakhmut alla preparazione per affrontare una controffensiva ucraina. È quanto afferma il rapporto dell’American Institute for the Study of War (Isw) del 5 maggio.

    Secondo gli analisti, tale cambiamento ha messo i mercenari di “Wagner” in una posizione difficile e i video con minacce del leader Prigozhin “mostrano la sua disperazione e la sua rabbia profonda”. “La persistenza di Wagner a Bakhmut - prosegue il rapporto - è in contrasto con un rallentamento generale delle operazioni offensive russe altrove in Ucraina, poiché l’esercito regolare russo sembra in gran parte spostare l’attenzione per prepararsi a una controffensiva ucraina tanto attesa.

    Al momento, non si sa se Prigozhin abbia davvero intenzione di ritirarsi da Bakhmut il 10 maggio, o se abbia fatto questa dichiarazione in un ultimo disperato tentativo di ottenere l’appoggio del ministero della Difesa”.

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  • Kiev, necessari 397 milioni per sminamento nel 2023

    Le risorse necessarie per lo sminamento dei territori dell’ Ucraina per il 2023 ammontano a più di 397 milioni di dollari. Lo ha detto a Ukrinform il primo vice ministro della Difesa ucraino, Oleksandr Pavliuk. “Il costo stimato dell’intera gamma delle attività di sminamento umanitario - ha precisato - è di 37 miliardi di dollari. Il fabbisogno per il solo anno in corso è di oltre 397 milioni di dollari, secondo la Banca mondiale. Questo costo non è definitivo, l’importo può diminuire in modo significativo o aumentare”, ha affermato Pavliuk.

    Le spese per lo sminamento sono al centro dello studio per il bilancio del prossimo anno, a partire dal budget necessario per creare ed equipaggiare nuove unità che rafforzeranno le capacità di sminamento del Ministero della Difesa.

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