Ucraina ultime notizie. Usa: munizioni a uranio impoverito non sono minaccia radioattiva
I punti chiave
Usa, munizioni a uranio impoverito non sono minaccia radioattiva
Gli Stati Uniti non forniscono all’Ucraina munizioni all’uranio impoverito e non commentano la “decisione sovrana” di Londra. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale John Kirby, precisando tuttavia che si tratta di un tipo di munizioni «comuni», utilizzate per le loro capacità perforanti, ed escludendo che costituiscano una «minaccia radioattiva».
Patriarca Bartolomeo, la Chiesa ortodossa russa è complice
“I vertici della Russia e della Chiesa ortodossa russa sono complici del crimine di aggressione e condividono la responsabilità per crimini come gli scioccanti episodi di rapimento di bambini in Ucraina ”. Lo ha affermato oggi il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo, durante la seconda giornata della sua visita ufficiale in Lituania. Intervenendo al forum sul dialogo interreligioso organizzato dal Parlamento lituano (Seimas), il patriarca ha aggiunto che la guerra in Ucraina non solo influenzerà lo sviluppo dell’Europa e del mondo, ma pone già da ora “delle sfide fondamentali anche per il mondo del cristianesimo ortodosso”.
Bartolomeo ha sottolineato che la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina ha di fatto rallentato il processo di integrazione ecumenica tra chiese cristiane che la fine della Guerra fredda aveva favorito: “L’aggressione della Russia all’Ucraina”, ha affermato il Patriarca di Costantinopoli, “ha causato una situazione di stallo. Abbiamo capito che, oltre all’unità politica ed economica, anche l’unità spirituale è molto importante, ma in questo campo, invece di ottenere progressi, abbiamo sperimentato una costante regressione”.
Casa Bianca, Nord Stream è stato sabotaggio e noi non coinvolti
La Casa Bianca Casa Bianca ribadisce che a suo giudizio l’attacco al gasdotto Nord Stream è stato un “atto di sabotaggio” e che “gli Stati Uniti non sono in alcun modo coinvolti”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, ricordando che attualmente sono in corso “tre inchieste” da parte di altrettante nazioni e che occorre attendere le loro conclusioni.
Zelensky a sorpresa a Kharkiv, onorificenza a città eroica
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a sorpresa a Kharkiv, dove ha consegnato al sindaco Ihor Terekhov l’onorificenza di “Città eroica ucraina”. Lo ha reso noto lo stesso Zelensky su Telegram. Il presidente si è poi riunito con le autorità locali per discutere della situazione nell’oblast, il ripristino nelle zone liberate, la costruzione di fortificazioni, la riparazione delle infrastrutture e l’assistenza alle vittime della guerra. Sono stati anche decorati alcuni militari. La vista a Kharkiv, seconda città ucraina, è avvenuta dopo che stamattina Zelensky si è recato a sorpresa al fronte di Bakhmut.
Casa Bianca, munizioni uranio impoverito non sono minaccia radioattiva
Gli Stati Uniti non forniscono all’ Ucraina munizioni all’uranio impoverito. Lo ha affermato il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, sottolineando però che si tratta di un tipo di munizione “comune”, utilizzato per le sue capacità perforanti. “Non c’è una minaccia radioattiva”, ha aggiunto Kirby. La Russia è “profondamente preoccupata” per i propri carriarmati, ha ribadito.
Medvedev, minaccia conflitto nucleare non è passata, è aumentata
“La minaccia del conflitto nucleare non è passata, ma sta crescendo”. Lo ha detto il vice capo del Consiglio per la sicurezza nazionale Dmitry Medvedev . Lo riporta Ria Novosti. “La fornitura di armi straniere all’Ucraina avvicina all’apocalisse nucleare”, ha poi avvertito.
Principe William in visita a sorpresa in Polonia
Il principe William si è recato in Polonia mercoledì per una visita a sorpresa che ha sottolineato il sostegno del Regno Unito a una nazione in prima linea negli sforzi per aiutare i rifugiati sfollati dalla guerra in Ucraina e per assistere l’esercito ucraino nel contrastare l’invasione. L’erede al trono ha incontrato le truppe britanniche e polacche a Rzeszow, una città di 200.000 abitanti nel sud-est della Polonia che è diventata un punto di smistamento per le spedizioni di aiuti militari e umanitari diretti in Ucraina. “Volevo solo venire qui di persona per ringraziarvi per tutto quello che state facendo, per tenere tutti al sicuro qui fuori e per tenere d’occhio quello che succede”, ha detto William parlando alle truppe, “state facendo un lavoro davvero importante qui fuori a difendere le nostre libertà. Tutti a casa vi sostengono pienamente”.
Zelensky, angoscia e dolore nel Donbass bombardato, vinceremo
È stato ’’doloroso’’ e anche ’’angosciante vedere le città del Donbass alle quali la Russia ha portato terribili sofferenze e rovine”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso notturno. ’’La quasi costante sirena di allerta aerea a Kramatorsk, la costante minaccia di bombardamenti, la costante minaccia alla vita’’, ha detto Zelensky raccontando della sua visita a sopresa oggi nell’Ucraina orientale.
’’Proprio lì, nel Donbass, nella regione di Kharkiv, ovunque sia arrivato il male russo, è ovvio che lo stato terrorista non può essere fermato da nient’altro che da una cosa: la nostra vittoria”, ha aggiunto il presidente ucraino. “Sono partito dal fronte, dalla zona di Bakhmut. E’ un onore per me sostenere i nostri combattenti che stanno difendendo il paese nelle condizioni più difficili, in prima linea”, ha detto Zelensky. “Ho ringraziato i nostri soldati per il loro coraggio, per la loro resilienza, per l’Ucraina che stiamo preservando grazie a tali eroi, grazie a ognuno di loro che sta combattendo contro il male russo”, ha aggiunto.
Stoltenberg, prepararsi a sostenere Kiev in una lunga guerra
Il presidente Vladimir Putin nell’immediato non ha intenzione di portare avanti piani per la pace, quindi l’Occidente deve prepararsi a sostenere Kiev per molto tempo a venire. L’avvertimento arriva dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista rilasciata al Guardian. Secondo il numero uno dell’alleanza, Putin è impegnato in “una guerra di logoramento” e la battaglia attorno a Bakhmut, nella quale molti russi stanno morendo, dimostra che Mosca è disposta “a lanciare migliaia e migliaia di truppe in più, a subire molte perdite per guadagni minimi”.
Per sostenere Kiev, dunque, Stoltenberg si augura che i membri della Nato accettino di spendere almeno il 2% del Pil per la difesa al prossimo vertice dell’alleanza, che avrà luogo a Vilnius, la capitale della Lituania. “Il presidente Putin non pianifica la pace, sta pianificando altra guerra”, ha continuato Stoltenberg, aggiungendo che la Russia sta aumentando la produzione industriale militare e “si rivolge a regimi autoritari come l’Iran o la Corea del Nord e altri per cercare di ottenere più armi”. Di conseguenza, gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia, la Germania e altri Stati occidentali devono essere pronti a sostenere l’Ucraina con armi, munizioni e pezzi di ricambio per lungo tempo.
Soldati russi lamentano salari in ritardo o mai pagati
I soldati russi mandati a combattere in Ucraina e le loro famiglie lamentano ritardi nel pagamento dei salari, con alcuni che non sono mai stati pagati. Lo riferisce l’outlet indipendente Verstka, rilanciato da Moscow Times. I ritardi vengono segnalati da familiari di soldati in tutte le 52 regioni russe e la Crimea, scrive Verstka, basandosi sull’esame di chat e pagine tematiche del social russo Vkontakte. Le lamentele provengono dai soldati professionisti, volontari che si sono arruolati, così come da quanti sono stati mobilitati a settembre.
Secondo Valentina Melnikova, capo del Comitato madri di soldati russi, i ritardi sono dovuti al collasso della burocrazia militare, incapace di mantenere il passo con l’aumento delle truppe. “Non abbiamo mai avuto prima così tanta gente coinvolta in un conflitto. Né i volontari, né i mobilitati sono mai stati prima nell’esercito. Non c’è esperienza nel lavorare con questo personale”, ha sottolineato. I soldati che combattono in Ucraina ricevono una paga base mensile di 195mila rubli (2.535 dollari), pari a 14 volte il salario medio in alcune regioni russe, a a cui si aggiungono vari bonus.
Kiev, abbattuto un drone russo nel nord
Le forze armate ucraine hanno abbattuto un drone russo nel nord del Paese. Lo ha riferito il Comando Operativo Nord su Telegram, secondo quanto riportato da Ukrinform. «I soldati delle forze di difesa nell’area di Sivershchyna hanno abbattuto un Uav nemico, presumibilmente un Orlan-10», ha dichiarato il comando. Nella notte tra ieri e oggi, i russi hanno lanciato contro il Paese un attacco con droni che ha colpito anche la regione di Kiev, provocando sette morti.
Zelensky, risponderemo a tutti gli attacchi russi
«Risponderemo sicuramente all’occupante per ogni attacco alle nostre città... Gli attacchi russi di oggi a Zaporizhzhia, l’attacco notturno alla regione di Kiev... Tutti gli attacchi russi riceveranno una risposta militare, politica e legale. La Russia perderà questa guerra». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. «Nel Donbass, nella regione di Kharkiv, ovunque sia arrivato il male russo, è ovvio che lo stato terrorista non può essere fermato da nient’altro che da una cosa: la nostra vittoria. La garantiremo» e «faremo di tutto per restituire una vita normale a tutta la nostra terra, da Donetsk al confine».
Polonia, al via prima base militare permanente Usa
L’esercito americano ha rafforzato la sua presenza in Polonia, dove prende oggi ufficialmente il via la prima base militare permanente degli Stati Uniti, la prima in un paese del fianco est della Nato. Chiamata Camp Kosciuszko, dal nome di un ufficiale polacco che combatté nella guerra d'indipendenza americana, la base si trova vicino Poznan. Il suo compito sarà fornire un'infrastruttura di supporto a tutti i soldati americani presenti in Polonia, ha riferito il ministero della Difesa a Varsavia.
La guarnigione permanente, la cui creazione è stata annunciata dalla Casa Bianca lo scorso giugno, conta 13 militari e 140 impiegati civili. Al momento vi sono 11mila soldati americani dispiegati in Polonia, che ruotano su base regolare nelle diverse basi, secondo dati forniti dal Pentagono. La Polonia svolge un importante ruolo di hub logistico per il sostegno militare occidentale all’Ucraina di fronte all’invasione russa. Di fronte alla minaccia rappresentata dal conflitto, la Polonia si sta riarmando ed esorta ad un rafforzamento del fianco orientale della Nato.
Colloqui tra ministri Difesa russo e turco, focus su accordo grano
Il ministro della Difesa russo Sergei Shoighu ha avuto un colloquio con l’omologo turco Hulusi Akar, su iniziativa di Ankara. Lo ha confermato il ministero della Difesa russo in una nota spiegando che al centro dei colloqui c’è stato l’accordo per l’esportazione del grano dai porti dell’Ucraina che si affacciano sul Mar Nero. Accordo raggiunto lo scorso luglio a Istanbul tra Kiev e Mosca con la mediazione di Ankara e delle Nazioni Unite. Durante la conversazione, si legge sulla Ria Novosti, i due ministri hanno anche parlato della situazione in Siria e di altre questioni internazionali.
Kiev: “cimitero dei missili” a Kharkiv, servirà per provare crimini di guerra
Oltre mille pezzi di missili ed esplosivi sono raccolti in un’area recintata grande come mezzo campo da calcio in un distretto industriale di Kharkiv, seconda città dell’Ucraina. A raccontare oggi la storia del “cimitero dei missili” è il Guardian, spiegando che gli ucraini sperano di utilizzare i resti come prove di crimini di guerra. Nei primi mesi di guerra, quando Kharkiv fu massicciamente bombardata, i resti dei missili rimasero spesso nelle case colpite. Poi i funzionari della procura hanno iniziato a raccoglierli e catalogarli. Le autorità locali pensano che il “cimitero dei missili” possa un giorno servire per la realizzazione di un museo delle atrocità dell’invasione russa. Ma prima ancora la procura intende usare i resti per documentare i crimini di guerra.
“Questo posto è stato creato per raccogliere le prove dei crimini. Tutti questi ordigni sono stati recuperati a Kharkiv, ma è soltanto la metà di quello che ci hanno sparato addosso. Sono prove che speriamo vengano usate dalla Corte penale internazionale”, spiega Dmytro Chubenko, portavoce della procura di Kharkiv. Circa il 95% degli ordini recuperati sono parti di sistemi lancia missili multipli, compreso il sistema Smerch che può sparare le bombe a grappolo, proibite internazionalmente nel 2008, e usate dai russi per colpire aree civili.
La Cpi respinge ”minacce” dopo mandato d’arresto per Putin
La presidenza dell’Assemblea degli Stati parti dello Statuto di Roma - ramo legislativo della Corte penale internazionale - ha respinto le “minacce” contro la Cpi e “le misure annunciate contro i suoi procuratori e giudici coinvolti nell’emissione di mandati d’arresto sulla situazione ucraina. La Presidenza dell’Assemblea si rammarica di questi tentativi di ostacolare gli sforzi internazionali per garantire la responsabilità per atti vietati dal diritto internazionale generale”. “La Corte, i suoi funzionari eletti e il suo personale hanno il forte sostegno dell’Assemblea degli Stati parti dello Statuto di Roma”, si legge in una nota.
“Riaffermiamo la sua piena fiducia nella Corte come istituzione giudiziaria indipendente e imparziale e ribadiamo il nostro forte impegno a sostenere e difendere i principi e i valori sanciti dallo Statuto di Roma e a preservarne l’integrità imperterrita da qualsiasi minaccia”. La Cpi “incarna il nostro impegno collettivo a combattere l’impunità per i più gravi crimini internazionali. In quanto istituzione di ultima istanza, la Corte è complementare alle giurisdizioni nazionali. Chiediamo a tutti gli Stati di rispettare la sua indipendenza giudiziaria”, conclude la nota.
Per approfondire: Presidente Cpi: mandato d’arresto per Putin, accuse credibili
Kiev, saliti a 32 i feriti nell’attacco a Zaporizhzhia
Almeno una persona è rimasta uccisa e altre 32 sono rimaste ferite per gli attacchi missilistici di oggi a Zaporizhzhia. Lo riferisce il servizio di emergenza statale ucraino citato dalla Cnn. “Fino ad ora, 32 persone sono rimaste ferite a seguito di un attacco missilistico nemico tra due edifici di nove piani: 27 persone sono state ricoverate in ospedale, tra cui 3 bambini”, ha dichiarato. “Cinque persone sono state curate sul posto. Una persona è morta”. Secondo l’ufficio del procuratore ucraino, le forze russe hanno sparato almeno sei missili contro Zaporizhzhia. Il tipo di missile è “attualmente in fase di definizione”, ha affermato l’ufficio del procuratore in una nota, spiegando che gli attacchi hanno causato danni significativi alle infrastrutture civili e alcune persone risultano ancora disperse.
Aiea, per centrale Zaporizhzhia una sola linea elettrica
Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica Rafael Grossi ha lanciato l’allarme sulla possibile disconnessione della centrale nucleare di Zaporizhzhia dalla linea elettrica esterna, mentre l’ultima linea di riserva da 330 kilovolt, danneggiata dal 1 marzo, rimane disconnessa e in riparazione, “evidenziando ancora una volta la fragilità della sicurezza nucleare nella più grande centrale nucleare d’Europa”. “Per tre settimane, la centrale ha ricevuto elettricità esterna da una sola linea elettrica esterna principale da 750 kV rimanente. Sebbene tutti e sei i reattori siano spenti, con due in arresto a caldo, l’impianto ha bisogno di energia esterna per svolgere le funzioni essenziali di sicurezza e protezione nucleare. Senza la linea di riserva, qualsiasi danno alla linea da 750 kV comporterà la perdita totale di tutta l’energia esterna all’impianto”, ha spiegato in una nota.
Il 9 marzo, l’impianto ha perso tutta l’alimentazione esterna per 11 ore, quando la linea da 750 kV è stata disconnessa, costringendo la centrale a fare affidamento sui suoi generatori diesel di emergenza per il raffreddamento del reattore e altre funzioni essenziali di sicurezza nucleare. Secondo Grossi, la situazione nello stabilimento rimane pericolosa. Il team della missione Aiea presente presso l’impianto è stato poi informato che la connessione alla linea 750 kV potrebbe essere interrotta per un periodo di tempo imprecisato per eseguire lavori di manutenzione/riparazione sulla linea. Al momento. “La sicurezza nucleare alla centrale rimane in uno stato precario. Se questa disconnessione dalla linea elettrica principale e i lavori di riparazione vengono eseguiti mentre la linea a 330 kV non è disponibile, causerà una completa perdita di potenza e renderà l’impianto dipendente dai generatori diesel - la sua ultima linea di difesa - per la settima volta”, ha dichiarato il Direttore Generale Grossi. “Chiedo ancora una volta un impegno da tutte le parti per garantire la sicurezza nucleare e la protezione della centrale”.
Ucraina, Russia utilizza vecchi tank anni cinquanta
L’esercito russo ha iniziato a prelevare dai depositi vecchi tank T-54/55 costruiti negli anni quaranta e cinquanta, per poi mandarli al fronte in Ucraina. Lo riferisce il sito investigativo russo indipendente Conflict Intelligence Team (Cit), rilanciato da Ukrainska Pravda. Cit riferisce di aver ottenuto immagini del trasporto via treno di tank provenienti dall’estremo oriente russo.”Abbiamo stabilito che il treno filmato è recentemente partito dalla città di Arsenyev, nella regione di Primorsky, dove si trova la 129esima base di stoccaggio e riparazione dei tank”, viene precisato.
Medaglia ai piloti russi dell’incidente con il drone Usa
Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, ha decorato oggi con la medaglia dell’Ordine del Coraggio i piloti dei due caccia Su-27 che il 14 marzo scorso si sono alzati in volo per intercettare sul Mar Nero un drone americano, poi precipitato. In un video diffuso dal ministero degli Esteri si vede Shoigu appuntare le medaglie al petto dei piloti tra gli applausi dei presenti. Secondo la versione russa il velivolo senza pilota, un Reaper MQ-9, volava con i transponder spenti in una parte dello spazio aereo dichiarata off limits da Mosca per la sua cosiddetta ’operazione militare speciale’ in Ucraina.
Una volta raggiunto dai due caccia, il drone avrebbe eseguito una brusca manovra in seguito alla quale avrebbe perso il controllo precipitando in mare. Gli americani affermano invece che a provocare la caduta del Reaper sono state alcune manovre azzardate dei piloti russi, con uno dei caccia che avrebbe urtato l’elica del velivolo senza pilota. Washington ha detto comunque di non riconoscere il limite allo spazio aereo internazionale imposto da Mosca.
Fonti Ue, invio armi al vertice, al lavoro per evitare veto
L’invio di un milione di munizioni all’Ucraina sarà nelle conclusioni del Consiglio europeo di domani e venerdì e la presidenza del Consiglio europeo “sta lavorando sodo per evitare” che qualcuno metta un veto. Lo riferisce un alto funzionario Ue in vista del vertice di domani e venerdì. “Abbiamo avuto così tante riunioni, il presidente Michel ha incontrato ieri più di 23 leader. Ciò di cui abbiamo bisogno è che non ci siano Stati membri che blocchino altri nell’agire”, ha precisato. Al Consiglio Esteri di lunedì l’Ungheria ha detto che non invierà munizioni a Kiev ma non impedirà agli altri paesi Ue di farlo.
Melnyk, tanta propaganda russa in Italia con esperti in tv
“La disinformazione e la propaganda russa è presente in Europa e in Italia in particolare”. Lo ha detto l’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, in audizione alle commissioni riunite Esteri di Senato e Camera. “Purtroppo mi sembra che la Russia abbia investito tantissimo per la diffusione della sua narrativa. Non sentire quello che sta dicendo la Russia tramite diversi esperti sui canali televisivi significa chiudere gli occhi. Tante cose sono state realizzate, con la chiusura dei canali russi, ma purtroppo rimane spazio dove si sente questa propaganda russa”, ha sottolineato.
Mosca, «gli Usa stanno giocando con il fuoco»
Gli Usa “giocano con il fuoco” continuando le loro azioni ostili contro la Russia, “non solo in Ucraina”. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri di Mosca Serghei Ryabkov, aggiungendo che la probabilità di un conflitto nucleare oggi “è più alta di quanto si è visto negli ultimi decenni”. Lo riporta l’agenzia Tass.
Premier polacco, «asse Mosca-Pechino pericoloso»
Il primo ministro della Polonia, Mateusz Morawiecki, ha affermato che la visita di questa settimana del presidente cinese Xi Jinping al suo omologo russo Vladimir Putin è “preoccupante”, allo stesso modo in cui “un asse Mosca-Pechino è pericoloso”. Parlando in una conferenza stampa congiunta con il suo omologo giapponese Fumio Kishida, Morawiecki ha aggiunto che “stiamo cercando di convincere Pechino a non sostenere Mosca nella sua aggressiva politica internazionale”. In questo senso, ha sottolineato che “è estremamente importante” che i Paesi del sud del mondo comprendano la “politica aggressiva” della Russia. “Abbiamo parlato molto di come mostrare al mondo” questo tipo di azioni di Mosca “in modo che non ci sia sostegno”, in particolare per quanto riguarda l’invasione dell’Ucraina. “I nostri paesi si trovano ai due estremi, ai confini con la Russia, quindi comprendiamo appieno la minaccia che l’imperialismo russo rappresenta per la pace mondiale e l’ordine internazionale”, ha detto ancora il premier polacco, citato dall’agenzia polacca PAP. Morawiecki infine ha ringraziato Kishida per la sua recente visita a Kiev, in quanto “prova evidente” e “simbolo di sostegno” alle aspirazioni dell’Ucraina a mantenere la propria sovranità e integrità territoriale.
Melnyk, chiedere pace e stop alle armi è fare gioco Russia
“Sono consapevole che per alcuni politici in Italia e per i loro eletti il tema della fornitura di armi sta diventato sempre più sensibile.La pace è possibile esclusivamente sulla base dei principi di diritto internazionale e della carta Onu. Tutte le altre mezze soluzioni non saranno in grado di garantire una pace vera. E per arrivare ai negoziati di pace servono le armi. Chiedere la pace in Ucraina e lo stop all’invio degli aiuti militari significa fare il gioco solo di una parte, la Russia. Significa chiedere la resa dell’Ucraina”. Così l’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk,in audizione alle commissioni riunite Esteri
Kiev, almeno 6 missili russi su Zaporizhzhia
Le forze russe hanno sparato almeno sei missili a Zaporizhzhia: lo ha dichiarato mercoledì l’ufficio del procuratore ucraino, come riporta la Cnn. Il tipo di missili utilizzati è “in corso di accertamento”, ha aggiunto il procuratore. “Uno dei missili ha colpito tra due grattacieli, distruggendo parzialmente appartamenti e balconi, danneggiando i tetti e rompendo le finestre”, ha dichiarato. “L’onda d’urto e i detriti hanno danneggiato anche altri edifici residenziali vicini, automobili e altre infrastrutture civili della città”. Secondo l’ufficio, alcune persone risultano ancora disperse. “Le operazioni di ricerca e salvataggio sono in corso. Le persone sono intrappolate sotto le macerie e le informazioni sulle vittime vengono aggiornate”, ha aggiunto l’ufficio.
Zelensky fa riunione sulla sicurezza nella regione di Donetsk
Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky dopo aver visitato il fronte nella linea di Bakhmut ha svolto un incontro sulla situazione sociale e di sicurezza nella regione di Donetsk. “Ho ascoltato il rapporto del comando militare sullo stato della situazione operativa nella zona di responsabilità del gruppo operativo-tattico Lyman - racconta Zelensly su Telegram - e ho discusso separatamente del ripristino dell’infrastruttura distrutta, garantendo una fornitura ininterrotta di acqua ed elettricità”.
Da Usa sconto su armi a Slovacchia come risarcimento per Mig-29 a Kiev
Il governo slovacco ha affermato che gli Stati Uniti hanno offerto a prezzo scontato a Bratislava un ampio pacchetto di armi, la maggior parte del quale a titolo di risarcimento per i caccia Mig-29 sovietici che la Slovacchia sta fornendo all’Ucraina. Lo ha detto il ministro della Difesa slovacco Yaroslav Nagy, come riporta Ukrainska Pravda. Nagy ha affermato che gli Stati Uniti offrono 12 nuovi elicotteri d’attacco Bell AH-1Z Viper con le relative attrezzature e un programma di addestramento per piloti e tecnici, oltre a oltre 500 missili aria-terra AGM-114 Hellfire. Il costo totale di queste armi supera il miliardo di dollari. Secondo la proposta, la Slovacchia dovrà pagare 340 milioni di tale importo in 3-4 anni, mentre il resto, circa 660 milioni, sarà coperto dagli Stati Uniti
Mosca, colpiti a Odessa due magazzini di armi di Kiev
L’esercito russo ha colpito due magazzini che contenevano armi e attrezzature militari delle forze armate ucraine nell’aeroporto di Shkolny vicino a Odessa. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, il tenente Igor Konashenkov. Lo riporta l’agenzia Tass.
Droni sulla regione di Kiev, numero delle vittime sale a 7
Sale a 7 il numero delle vittime del raid notturno russo con i droni: i soccorritori hanno recuperato i corpi di altre 3 persone da sotto le macerie di un dormitorio nella città di Rzhishchev, nella regione di Kiev. Lo afferma Victoria Ruban, portavoce del servizio di emergenza statale nella regione di Kiev, in un commento a Ukrayinska Pravda.
Kiev, a Bakhmut restano ancora 10 bambini
Circa 10 bambini si trovano ancora nella città ucraina assediata di Bakhmut, nella regione di Donetsk. Lo riferisce la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk alla televisione nazionale. Lo riporta il Kyiv Indipendent. Il Consiglio dei ministri di Kiev ha approvato il 7 marzo l’evacuazione obbligatoria delle famiglie con bambini dalle zone di combattimento attive, tra cui soprattutto Bakhmut. Allora erano circa 38 i bambini nella cittadina.
Secondo la viceprimemier, i funzionari stanno facendo tutto il possibile per facilitare l’evacuazione dei civili da Bakhmut rapidamente.Mosca: colpiti a Odessa due magazzini di armi di Kiev
L’esercito russo ha colpito due magazzini che contenevano armi e attrezzature militari delle forze armate ucraine nell’aeroporto di Shkolny vicino a Odessa. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, il tenente Igor Konashenkov. Lo riporta l’agenzia Tass.
Lavrov: «Proiettili con uranio impoverito passo verso escalation»
La fornitura, da parte della Gran Bretagna al’Ucraina, di «proiettili con uranio impoverito rappresenta un passo verso una significativa escalation della situazione». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov citato dall’agenzia di stampa Ria Novosti, ritenendo che «l’utilizzo di munizioni con uranio impoverito» da parte dell’esercito di Kiev «danneggerà l’agricoltura dell’Ucraina».
Lukashenko, Russia potrebbe darci munizioni con vero uranio
In risposta alla fornitura di proiettili all’uranio impoverito da parte del Regno Unito all’Ucraina, la Russia potrebbe consegnare alla Bielorussia “munizioni con uranio vero”. Lo ha affermato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Lo riporta Ria Novosti. “Se l’Occidente è così pazzo, darà impulso a questo processo”, ha aggiunto il leader bielorusso.
Cina: W.Post su visita Xi a Mosca, «Paese emerge come attore politico più capace»
“Stiamo assistendo all’emergere della Cina come attore politico più capace”. Questa l’analisi suggerita da Ishaan Tharoor, editorialista di politica estera al Washington Post, dopo la visita a Mosca del presidente cinese, Xi Jinping. Una visita, spiega, che conferma un cambio di passo del gigante asiatico. Per anni l’economia è stata al centro di questo nuovo ’ordine cinese’, si legge nell’editoriale, nel quale si ricordano gli “sforzi massicci” compiuti come la Belt and Road Initiative, sulla base della quale le società statali cinesi investono in grandi progetti infrastrutturali in tutto il mondo. Ma ora emergono anche ambizioni politiche. Ne è un esempio il piano di pace formulato da Pechino per la fine della guerra in Ucraina. Un altro esempio calzante è la recente mediazione di Pechino per il riavvicinamento tra l’Arabia Saudita e l’Iran. L’anno scorso, ricorda Tharoor, Xi ha svelato una visione alternativa all’ordine mondiale guidato dall’Occidente, chiamato “Iniziativa di Sicurezza Globale”. Anche se perfezionata dai successivi ’documenti concettuali’ emessi da Pechino, l’iniziativa rimane un insieme di principi in gran parte vaghi sulla pace mondiale e le relazioni di vicinato.
Per approfondire: Quel patto che rinsalda i legami tra Cina e Russia
Mosca, un morto in bombardamento ucraino in territorio russo
Una persona è stata uccisa oggi nella regione russa di Belgorod, confinante con l’Ucraina, in un bombardamento delle forze di Kiev. Lo ha detto il governatore, Vyacheslav Gladkov, sul suo canale Telegram. L’artiglieria ucraina, ha precisato Gladkov, citato dall’agenzia Tass, ha colpito il villaggio di Boriskovka e la maggior parte degli obici d’artiglieria sono piovuti su una fattoria.
Cremlino, Putin e Xi non hanno discusso piano pace di Kiev
Il presidente russo Vladimir Putin “non ha discusso” del piano di pace ucraino con il leader cinese Xi Jinping. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. “C’è stato uno scambio di opinioni sull’iniziativa cinese”, ha aggiunto.
Kiev, la città di Zaporizhzhia è sotto attacco
La città di Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale, è sotto attacco da parte delle forze russe: lo ha annunciato su Twitter il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak. “I russi stanno bombardando Zaporizhzhia.Gli edifici residenziali e l’isola di Khortytsia sono sotto il fuoco nemico”, ha scritto Yermak sul suo account, come riporta il Guardian.
Droni su regione Kiev, il bilancio dei morti sale a 4
E’ salito a quattro il bilancio delle vittime dell’attacco russo con droni lanciato la notte scorsa nella città di Rzhyshchiv, a sud-est di Kiev: lo ha reso noto il capo del dipartimento di polizia della regione della capitale, Andrey Nebitov, come riporta Unian. Intanto, il bilancio dei dispersi à sceso a quattro, dopo che i soccorsi hanno estratto dalle macerie una persona, ha annunciato su Telegram il servizio di emergenza statale citato dal Guardian.
Filorussi Donetsk, forze Mosca hanno bloccato Bakhmut
L’esercito russo ha praticamente bloccato Bakhmut. Lo ha affermato Jan Gagin, consigliere del capo ad interim dell’autoproclamata repubblica di Donetsk. Lo riporta Ria Novosti. Le truppe russe avrebbero preso il controllo del fuoco di tutte le strade asfaltate mentre il fango starebbe sta complicando seriamente la consegna di munizioni e il rifornimento per le forze armate dell’Ucraina.
Nuovo attacco degli hacker russi ai siti italiani
Nuova ondata di attacchi informatici degli hacker filorussi noname057(16) a siti italiani. Coinvolti, tra gli altri, ministero dei Trasporti, l’Autorità regolatrice dei trasporti e l’Atac. La Polizia postale sta intervenendo in supporto; al momento i sistemi stanno tenendo. Il gruppo sul suo canale Telegram cita i 20 militari ucraini addestrati in Italia sul sistema antimissile Samp-T e le parole di ieri della premier Giorgia Meloni secondo cui non ci sarebbero le condizioni per avviare negoziati sull’Ucraina.
Kiev, «oltre 900 soldati russi uccisi in un giorno»
La Russia ha perso nell'ultimo giorno 920 uomini, facendo salire a 167.490 le perdite fra le sue fila dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 167.490 uomini, 3.557 carri armati, 6.887 mezzi corazzati, 2.589 sistemi d’artiglieria, 509 lanciarazzi multipli, 272 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 305 aerei, 290 elicotteri, 5.434 autoveicoli, 18 unità navali e 2.183 droni.
Nato: Parlamento svedese vota oggi su adesione
E’ previsto oggi il voto del Parlamento svedese sull’adesione del Paese scandinavo alla Nato. Il voto, il cui esito appare scontato con una maggioranza netta che dovrebbe votare a favore, sarà preceduto da un dibattito. Il voto però non garantisce l’ingresso della Svezia nella Nato. Tutti i 30 membri dell’Alleanza atlantica devono infatti ratificarne l’adesione e al momento sia Ungheria sia Turchia non hanno ancora dato il via libera. Ankara si oppone da mesi all’adesione della Svezia, sostenendo che il Paese scandinavo non abbia adottato sufficienti contromisure contro la retorica anti-islamica ed il Pkk, ritenuto dalla Turchia un’organizzazione terroristica. La Svezia ha presentato domanda per l’adesione alla Nato congiuntamente con la Finlandia lo scorso maggio sulla scia dell’invasione russa dell’Ucraina. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha annunciato che non si opporrà all’ingresso della Finlandia.
Mosca: «Usa non mettano a prova nostra pazienza con droni»
Mosca mette in guardia gli Stati Uniti dal “mettere alla prova la pazienza” della Russia continuando i sorvoli di droni sul Mar Nero. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov. Il diplomatico, citato dall’agenzia Ria Novosti, ha affermato che gli Usa “negano cinicamente” il divieto imposto dalla Russia ai sorvoli un’area del Mar Nero in seguito al conflitto in corso in Ucraina.
Duma, proiettili all’uranio una tragedia che colpirà l’Ue
“Una guerra all’ultimo ucraino può diventare una guerra all’ultimo europeo. La Gran Bretagna ha annunciato che il regime nazista di Kiev sarebbe stato fornito di munizioni all’uranio impoverito (a proposito, Washington ha usato proiettili simili in Jugoslavia e Iraq, il che ha portato alla contaminazione dell’area, nonché a un forte aumento del cancro tra le persone). Questa decisione porta a una tragedia su scala globale, che colpirà principalmente gli stati europei”. Lo afferma sul suo canale Telegram il presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin.
Premier Kishida in Polonia dopo visita a sorpresa a Kiev
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha incontrato a Varsavia il premier polacco Mateusz Morawiecki per colloqui sulla sicurezza della regione e sulle relazioni bilaterali, il giorno dopo la sua visita a sorpresa a Kiev, dove ha visto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il leader giapponese incontrerà successivamente il presidente polacco Andrzej Duda.
Zelensky, «raid criminali nella notte con droni iraniani assassini»
“Più di 20 droni iraniani assassini, oltre a missili e numerosi bombardamenti. E questo solo nell’ultima notte di terrore russo contro l’Ucraina. Ogni volta che qualcuno cerca di sentire la parola ’pace’ a Mosca, lì viene dato un altro ordine per questi raid criminali”. Lo scrive su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando l’ultima tornata di attacchi russi. “Il successo delle forze sulla terra, di cielo e di mare dell’Ucraina avvicina davvero la pace - ha aggiunto - Il pieno rispetto del regime di sanzioni contro la Russia ripristina la forza della Carta delle Nazioni Unite. L’unità globale può ripristinare la stabilità globale”.
Nuovo allarme aereo a Kiev
E’ da poco nuovamente scattata la sirena di allarme aereo a Kiev. Nella notte le forze russe hanno lanciato un attacco con droni nella regione della capitale ucraina, come confermato dall’amministrazione militare regionale, in cui tre persone sono morte e altre sette sono rimaste ferite.
Intelligence Gb, offensiva russa a Bakhmut potrebbe perdere slancio
Secondo l’intelligence britannica l’avanzata delle forze russe vicino a Bakhmut “sta iniziando a indebolirsi”, sebbene la situazione per i difensori della città “rimane difficile”. Gli 007 di Londra rilevano che nei giorni scorsi le forze ucraine hanno lanciato un contrattacco locale a ovest di Bakhmut per ridurre la pressione nemica sull’autostrada H-32, importante per i rifornimenti. “Esiste una possibilità realistica che l’avanzata russa nella città stia iniziando a perdere lo slancio limitato che ha avuto finora - in parte perché alcune unità russe vengono trasferite in altri settori del fronte”, viene osservato.
Kiev, ieri respinti 114 attacchi russi nel Donetsk
Le forze di Kiev hanno respinto ieri 114 attacchi russi nel Donetsk, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano sul conflitto. Lo riporta il Kyiv Independent. Le truppe russe continuano a concentrare le loro offensive nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka, Mariinka e Shakhtarsk, ha spiegato l’esercito. Da parte sua l’Aeronautica militare ucraina ha condotto sei attacchi contro basi russe, mentre le forze di terra hanno distrutto un deposito di munizioni, due sistemi missilistici antiaerei, una stazione radar e un’altra struttura militare chiave non meglio identificata. Ieri la Russia ha lanciato 10 missili in Ucraina, 32 raid aerei e 90 attacchi con sistemi di razzi a lancio multiplo, prendendo di mira le infrastrutture civili.
Mosca: proiettili con uranio impoverito porteranno a tragedia globale
La fornitura di munizioni all’uranio impoverito all’Ucraina, «se il Regno Unito deciderà di farlo», porterà a una «tragedia globale che colpirà principalmente l’Europa». Lo ha detto il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin. Lo riporta la Tass. Il politico russo ha ricordato come Washington abbia usato «proiettili simili in Jugoslavia e Iraq, che hanno portato alla contaminazione dell’area, nonché a un forte aumento del cancro tra le persone».
Secondo Volodin «è necessario capire che il passo successivo alla fornitura di munizioni con uranio impoverito potrebbe essere l’uso di una bomba sporca da parte del regime di Kiev. O l’uso di armi nucleari tattiche».
La conclusione di Volodin è che «Washington e i suoi satelliti» stiano «facendo di tutto perché la “guerra all’ultimo ucraino” diventi una “guerra all’ultimo europeo”».
Mosca: respinto attacco droni navali Kiev a porto Sebastopoli
La flotta russa del Mar Nero ha annunciato di aver respinto un attacco da parte di droni navali ucraini e Sebastopoli in Crimea. Lo riporta la Tass citando il governatore della città, Mikhail Razvozhaev. «Sono stati distrutti tre oggetti che hanno cercato di penetrare nella baia - ha spiegato - i nostri marinai hanno sparato contro di loro con armi leggere. Non ci sono feriti».
Londra fornirà a Kiev munizioni all’uranio impoverito
È servito a stringere ulteriormente i legami economici tra Russia e Cina e a porre le basi per un «nuovo ordine mondiale» l’atteso incontro tra Putin e Xi Jinping a Mosca, mentre la cauta apertura russa al piano di pace cinese per l’Ucraina non sembra preludere a soluzioni imminenti.
Nessun colloquio in programma tra Xi e Zelensky, mentre la Casa Bianca accusa la Cina di non essere imparziale. In sera Pechino ha replicato negando, ma ad aumentare la tensione è l’annuncio da Londra di una fornitura a Kiev di munizioni all’uranio impoverito.