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Ucraina ultime notizie. Cremlino, forniture Nord Stream riprenderanno solo con alt sanzioni

Preoccupazione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Con il Nord Stream fermo e l’incubo del caro bollette che assilla l’Europa, Mosca continua a minacciare l’Occidente evocando stavolta l’inizio di una «grande tempesta globale» scatenata, a suo dire, proprio dalle sanzioni imposte alla Russia. Il ministero dell’Energia dell’Ucraina ha reso noto che sono oltre 600.000 gli ucraini senza elettricità, mentre in 235.700 non hanno più il gas nelle loro case

Primo giorno di scuola in Ucraina, Zelensky visita una scuola ricostruita a Irpin
  • Zelensky a Truss, restiamo uniti contro Russia distruttiva

    «Non vedo l’ora che inizi la cooperazione con il nuovo premier della Gran Bretagna, Liz Truss. Noi in Ucraina la conosciamo bene: è sempre stata dal lato giusto della politica europea». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo consueto videomessaggio serale ripreso da Ukrinform, dopo avere ringraziato il premier britannico uscente Boris Johnson, «grande amico» dell’Ucraina. «Credo che insieme saremo in grado di fare molto di più per proteggere i nostri popoli e contrastare tutti gli sforzi distruttivi dei russi - ha aggiunto -. La cosa principale è preservare la nostra unità, e questo accadrà sicuramente».

  • Energoatom, continuiamo a monitorare radiazioni Zaporizhzhia

    «In risposta ai messaggi diffusi da alcuni canali Telegram riguardanti la perdita di controllo da parte di Energoatom (l’operatore nucleare ucraino, ndr) sul livello di radiazioni nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, informiamo che questa informazione non è vera». Lo rende noto sempre su Telegram la stessa Energoatom, che nelle scorse ore aveva segnalato che l’ultimo reattore operativo dell’impianto era stato scollegato dalla rete ucraina a seguito di un incendio scoppiato dopo un bombardamento russo.

  • Gazprom: stazione di compressione di Nord Stream non più sicura

    Il gigante russo del gas Gazprom ha dichiarato lunedì di aver ricevuto un avvertimento formale dalle autorità di regolamentazione russe, secondo cui la stazione di compressione di Portovaya, che dovrebbe spingere il gas verso la Germania attraverso il gasdotto Nord Steam 1, non è più conforme ai requisiti di sicurezza.
    Venerdì Gazprom aveva dichiarato di aver rilevato una perdita di olio motore nell’unica turbina ancora in funzione a Portovaya e che avrebbe interrotto la fornitura di gas naturale fino alla sua riparazione.
    Il comunicato afferma che Portovaya è ora un «impianto di produzione pericoloso» e non può più operare legalmente.

  • Kiev, respinte varie offensive russe, successi a Kramatorsk

    L’esercito ucraino ha annunciato di aver respinto diversee offensive russe nel corso della giornata, tra cui quella vicino a Kramatorsk, nell’Ucraina orientale. Lo ha affermato il suo stato maggiore in un aggiornamento della situazione. Lo riporta la Cnn. «I nostri difensori hanno respinto con successo i tentativi offensivi nemici nelle aree degli insediamenti di Bilohorivka, Hryhorivka, Pokrovske, Bakhmutske, Lozove, Spartak, Soledar, Zaitseve e Semihiria», ha precisato lo stato maggiore. «Nella direzione di Kramatorsk, hanno avuto successo tattico e hanno scacciato il nemico dalle posizioni che aveva precedentemente occupato», ha aggiunto. Secondo lo stato maggiore, l’esercito russo ha effettuato 40 attacchi utilizzando più sistemi di lancio di razzi e 25 attacchi aerei. L’esercito ucraino da parte sua ha parlato di successo negli attacchi, utilizzando l’artiglieria a lungo raggio a Kherson e Kharkiv.

  • Macron, importazioni gas russo in Ue dal 50% al 9%

    Il presidente francese, Emmanuel Macron, nella sua conferenza stampa sulla crisi dell’energia seguita al colloquio in videoconferenza con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha detto che la percentuale di gas russo nel consumo totale europeo è scesa dal 50% al 9% negli ultimi mesi. Tale drastica diminuzione è probabilmente all’origine della posizione del presidente francese nei riguardi del progetto di nuovo gasdotto tra la Francia e la Spagna. Non c’è “a quanto emerge”, “bisogno” di un nuovo gasdotto fra due paesi, ha detto Macron rispondendo a una domanda sul progetto Midcat, sostenuto da Madrid e Berlino.

  • Berlino terrà 2 centrali nucleari di riserva fino al 2023

    Il ministro dell’Economia e del Clima tedesco Robert Habeck ha annunciato che le due centrali atomiche Isar dovranno essere ancora a disposizione fino a metà aprile 2023, nel caso in cui fossero necessarie per supportare la copertura di energia elettrica. La Germania in precedenza aveva annunciato la chiusura di tutte le centrali atomiche entro la fine dell’anno.

  • Nato: in Lituania 100 soldati tedeschi, si rinforza fianco est

    Un centinaio di soldati tedeschi sono arrivati in Lituania nell’ambito della strategia di maggiore presenza della Nato sul fianco orientale dell’Alleanza dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Le truppe tedesche costituiscono l’unità di comando di una nuova brigata, una forza solitamente composta da circa 3.000-5.000 soldati. Gli uomini fanno parte della 41esima brigata di carri armati tedesca e sono arrivati al porto di Klaipeda con un traghetto proveniente da Kiel. L’unità è composta da circa 100 persone, oltre ad attrezzature per il comando e il controllo, le comunicazioni e la logistica. “L’arrivo delle prime truppe tedesche come parte della brigata Nato rappresenta un passo importante nel rafforzamento della deterrenza e della difesa dell’Alleanza in un momento critico per la nostra sicurezza, e invia un chiaro messaggio che la Nato difenderà ogni centimetro del territorio alleato”, ha dichiarato il portavoce dell’Alleanza Oana Lungescu. Il personale di comando della brigata rimarrà permanentemente nella nazione baltica, mentre le unità di combattimento si uniranno a rotazione per le esercitazioni. Al vertice di Madrid di giugno, i leader della Nato hanno deciso di rafforzare le difese avanzate, anche potenziando i gruppi tattici nella parte orientale dell’alleanza fino al livello di brigata.

  • Macron, sì al price cap sul gas russo e acquisti comuni Ue

    Il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo un incontro in videoconferenza con il cancelliere tedesco Olaf Scholz dedicato alla crisi dell’energia, ha ribadito di essere “favorevole all’acquisto comune di gas” in Europa per comprare a prezzi “meno elevati” e al tetto al prezzo del gas russo fornito attraverso gasdotto: “Siamo favorevoli - ha detto all’Eliseo il presidente - ad acquistare in comune il gas, questo consentirebbe all’Europa di comprare a prezzi meno alti”.

    ( AFP)

  • Patto Macron-Scholz, «esporteremo gas verso la Germania»

    Gas francese verso la Germania, elettricità prodotta in Germania verso la Francia: nasce così la “solidarietà franco-tedesca sull’energia” annunciata oggi all’Eliseo da Emmanuel Macron dopo il colloquio con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, centrata sugli strumenti per affrontare l’inverno di fronte alla crisi dell’energia.

  • Onu su Novaya Gazeta, «altro colpo all’indipendenza dei media russi»

    “Un altro colpo all’indipendenza dei media russi”. Si è espressa così la portavoce dell’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite, Ravina Shamdasani, dopo che un tribunale di Mosca ha revocato la licenza di pubblicazione al quotidiano Novaya Gazeta. Shamdasani ha espresso “forte preoccupazione” e ha denunciato “le restrizioni legali e l’aumento dei controlli statali imposti” alla stampa in Russia “dopo l’attacco” russo all’Ucraina. “Abbiamo manifestato più volte la nostra preoccupazione per la ’legge sugli agenti stranieri’ e il suo effetto terrificante sul libero esercizio dei diritti civili e politici - ha detto - Osserviamo che viene spesso invocata in modo incompatibile con i diritti umani per limitare o negare tra l’altro l’esercizio dei diritti alla libera espressione, alla riunione o associazione pacifica”. L’invito alle autorità russe è ad “astenersi dall’applicare misure che soffocano l’informazione su questioni gravi di legittimo interesse pubblico” e a consentire “il dibattito di voci diverse e plurali nei media in linea con gli standard internazionali”.

  • Borrell accusa, «a Mosca c’è un regime fascista»

    L’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, ha definito le autorità di Mosca “regime fascista” in un discorso a distanza alla Conferenza Interparlamentare di Praga parlando a proposito della risposta all’aggressione dell’Ucraina. Lo riporta Europa Press. “Non abbiamo un piano concreto per sconfiggere il regime fascista russo, ma il mio compito è più modesto ed è quello di aiutare l’Ucraina in modo unito e continuare le discussioni con gli attori internazionali per applicare le sanzioni adottate”, ha detto Borrell nel suo discorso.

  • Cremlino, forniture Nord Stream riprenderanno solo se via sanzioni

    I problemi con le forniture di gas all’Europa attraverso il Nord Stream continueranno fino alla revoca delle sanzioni che impediscono la manutenzione dei macchinari del gasdotto. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, come riporta Interfax. A Peskov, riporta l’agenzia russa, è stato chiesto se è possibile affermare che la questione del pompaggio del gas attraverso Nord Stream dipenda completamente dalle sanzioni e che le forniture riprenderanno solo se queste saranno rimosse o attenuate: “Certamente - ha risposto -, sono proprio le sanzioni che impediscono la manutenzione delle unità”.

  • Borrell, Putin ha spinto Kiev più vicino a Ue

    “Putin voleva distruggere e colonizzare l’Ucraina e invece ha spinto l’Ucraina più vicino all’Unione europea”. Così l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Consiglio di associazione Ue-Ucraina a Bruxelles. “Ha anche rafforzato la nostra determinazione ad aiutare a costruire un’Ucraina moderna, democratica e indipendente come parte integrante della famiglia europea”, ha aggiunto il capo della diplomazia europea.

  • Filorussi, reattore Zaporizhzhia funziona all’80%

    L’unico reattore operativo della centrale nucleare di Zaporizhzhia funziona all’80% della sua potenza dopo i nuovi raid ucraini nel territorio dell’impianto. Lo affermano le autorità filorusse che controllano l’area, citate dalla Tass, precisando che nessuno dei bombardamenti ha colpito direttamente la centrale e non si registrano feriti. In precedenza, l’operatore nucleare di Kiev, Energoatom, aveva riferito che l’unico reattore in funzione è stato nuovamente scollegato dalla rete elettrica ucraina a seguito di raid russi.

  • Zelensky a Johnson, «grazie a nome di tutto il popolo»

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato di aver avuto un nuovo colloquio telefonico con il primo ministro britannico uscente, Boris Johnson. “A nome di tutto il popolo ucraino, l’ho ringraziato per il suo coraggio personale, i suoi principi e per l’importante contributo dato nel contrastare l’aggressività della Federazione Russa. Non vedo l’ora di collaborare con un grande amico dell’Ucraina in una nuova veste”, ha dichiarato Zelensky su Twitter.

  • Kiev, «abbiamo 30 mld metri cubi di gas, possiamo aiutare Ue»

    “Abbiamo 30 miliardi di metri cubi di gas nei nostri depositi e possiamo offrirne una parte ai nostri partner Ue”. Lo ha detto Denys Shmyhal, primo ministro ucraino. “La Russia sta conducendo una guerra ibrida contro l’Europa. Siamo consapevoli che ci possa essere una stanchezza per la guerra in Ucraina ma abbandonare l’Ucraina significa scoprire il fianco alla Russia: se restiamo uniti possiamo sopravvivere all’inverno”, ha aggiunto.

  • Kiev, bombardamenti russi nel Dnipro, almeno un morto

    Le truppe russe hanno bombardato per due volte il distretto di Kryvorizky nel Dnipro, causando la morte di una donna e diversi feriti. Lo ha riferito il capo dell’amministrazione militare della regione di Dnipro, Valentin Reznichenko, come riporta Ukrainska Pravda. “una donna anziana è morta e altre tre persone sono rimaste ferite e sono ricoverate in ospedale in gravi condizioni”, ha detto Reznichenko.

  • Kiev a residenti aree occupate, allestite dei bunker

    Gli abitanti dei territori temporaneamente occupati dai russi, tra i quali la Crimea, devono seguire le raccomandazioni dei funzionari durante la liberazione delle aree. Lo ha affermato sul proprio profilo Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. “In particolare, (li invitiamo) ad allestire bunker, fare scorte di acqua sufficiente e caricare i powerbank. Tutto sarà dell’Ucraina”, ha aggiunto.

  • Cargo con 5 mila tonnellate mais giunto a Catania

    Stamani ha fatto ingresso nel porto di Catania la Sds Green, nave battente bandiera italiana con a bordo oltre 5 mila tonnellate di mais di origine ucraina. Il carico di grano è partito dall’Ucraina ed è stato trasportato via gomma attraverso uno dei “corridoi di esportazione del grano” fino al porto di Rijeka in Croazia, poi imbarcato sulla Sds Green. Per procedere in modo celere all’espletamento delle procedure per lo sbarco e lo svincolo della merce, l’Agenzia delle Dogane ha messo in campo un team di esperti, costituito da funzionari doganali e chimici, che hanno proceduto alle verifiche di controllo del prodotto, finalizzate all’accertamento dei requisiti necessari per la commercializzazione, anche riguardo alla sicurezza alimentare, con l’ausilio del laboratorio chimico mobile. Il prodotto è stato dichiarato conforme e svincolato per la commercializzazione. “La direzione Sicilia dell’Agenzia delle Accise, dogane e monopoli assicura, mediante le attività condotte dai nostri reparti specializzati, la correttezza dei controlli e garantisce la sicurezza alimentare del prodotto immesso in consumo, salvaguardando la salute dei consumatori” , dice il direttore regionale di Adm Luigi Liberatore, sottolineando anche “l’importanza dell’immediatezza delle attività di controllo, effettuate per la consegna della partita di granturco alla società importatrice che opera nel territorio catanese”.

  • Mosca, tre colpi di artiglieria ucraini contro Zaporizhzhia

    La centrale nucleare di Zaporizhzhia sarebbe stata bombardata oggi dall’Ucraina. Lo ha detto ai giornalisti l’ufficio stampa dell’amministrazione comunale di Energodar, città dell’impianto sotto il controllo delle forze russe, come rende noto l’agenzia di stampa Interfax. “L’amministrazione militare-civile della città di Energodar segnala tre colpi di artiglieria dall’altra parte del fiume Dnepr, documentati all’interno del perimetro dell’impianto. La presenza di esperti internazionali della missione Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) non è un fattore determinante che impedisce al regime di Kiev di continuare a emettere ordini per portare avanti altre provocazioni”, ha affermato, precisando che la centrale è stata colpita in modo disordinato. “Il livello di radiazioni è nella norma e nessuna delle strutture chiave della centrale elettrica è stata danneggiata”, ha concluso.

  • Kiev,ultimo reattore Zaporizhzhia staccato da rete ucraina

    L’ultimo reattore in funzione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia è stato disconnesso dalla rete elettrica ucraina. Lo afferma su Telegram l’operatore per l’energia nucleare di Kiev, Energoatom. “Negli ultimi tre giorni, le forze di occupazione russe hanno continuato a bombardare intensivamente l’area intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia”, afferma Energoatom, riferendo che in conseguenza di ciò diverse linee di trasmissione sono state danneggiate. “Si segnala inoltre che in data odierna, a seguito di un incendio avvenuto a causa di bombardamenti, è stata disconnessa la linea di trasmissione di potenza a 330 kV ZaTES - Ferrosplavna, ovvero l’ultima linea che collegava il nodo ZaNPP/ZaTES con il sistema energetico dell’Ucraina. Di conseguenza, l’unità di alimentazione n. 6 è stata scaricata e scollegata dalla rete, che attualmente fornisce solo il fabbisogno della centrale nucleare di Zaporizhzhia”, aggiunge l’operatore ucraino.

  • Filorussi, forze Kiev hanno ripreso raid su Zaporizhzhia

    Le forze armate ucraine “hanno ripreso a bombardare in modo caotico la centrale nucleare di Zaporizhzhia e tre spari hanno colpito il territorio dell’impianto”. Lo affermano le autorità filorusse che controllano Energodar, la città che ospita la struttura, citate dalla Tass, nel giorno in cui si conclude la missione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, che ha lasciato comunque due ispettori nella centrale.

  • Kiev, nuovi raid russi, almeno 3 vittime civili

    Nuovi raid delle forze russe in diverse zone dell’Ucraina hanno provocato oggi almeno tre vittime civili e diversi feriti. Le regioni colpite sono Dnipropetrovsk, nel sud-est, a Kharkiv, nell’est. A Dnipropetrovsk, nel distretto di Kryvorizka, “una donna anziana è morta ad Apostolovo. Tre persone sono rimaste ferite. Tutte sono in ospedale in gravi condizioni”, ha riferito su Telegram il governatore Valentyn Reznichenko, affermando che è stato colpito anche un gasdotto, provocando un incendio che è già stato domato. A Kharkiv è stato invece preso di mira dall’artiglieria di Mosca il villaggio di Zolochiv, uccidendo secondo l’ufficio del governatore “un uomo di 39 anni e un uomo di 52 anni”. I residenti sono stati invitati a rimanere nei rifugi per il pericolo di nuovi bombardamenti.

  • 007 Kiev, distrutte schede referendum filorusso a Zaporizhzhia

    I servizi segreti ucraini hanno reso noto di aver condotto «un’operazione speciale a Kamjanka-Dniprovska, nel distretto di Vasylivskyi nella regione di Zaporizhia, temporaneamente occupato» dalle forze russe, in cui alcune strutture «che gli occupanti usavano come basi sono state distrutte o notevolmente danneggiate». Tra questi, anche gli edifici che contenevano le schede elettorali da utilizzare per un possibile referendum di annessione a Mosca.

    Secondo la nota degli 007 di Kiev, citata da Unian, ci sono incendi in corso in diverse strutture, che «gli occupanti non riusciranno a spegnere per molto tempo», compresi la sede locale della Tesoreria dello Stato. «Il luogo dove erano conservate le schede elettorali per il pseudo-referendum è stato distrutto. Allo stesso tempo, il magazzino è stato fatto saltare in aria da un’esplosione proveniente dall’interno dei locali. Tutti i materiali stampati disponibili sono stati distrutti. Allo stesso tempo, la base del l’unità dell’Fsb russo (servizi segreti, ndr), che stava a guardia del magazzino delle schede elettorali, è stata distrutta. I sopravvissuti e i feriti vengono evacuati urgentemente in direzione della Crimea occupata», ha affermato l’intelligence ucraina, senza indicare un numero di vittime.

    Oltre che a Zaporizhzhia, altri referendum per l’annessione alla Russia sarebbero in preparazione nelle regioni di Donetsk, Lugansk e Kharkiv per le prossime settimane, mentre quello programmato a Kherson è stato sospeso a seguito della controffensiva lanciata una settimana fa dalle forze di Kiev nel sud dell’Ucraina. Queste consultazioni sono considerate illegali dalle autorità di Kiev e dalla comunità internazionale.

  • Mosca sanziona 25 cittadini Usa, anche Sean Penn e Ben Stiller

    La Russia ha imposto sanzioni personali a 25 cittadini statunitensi, tra cui gli attori e registi Sean Penn e Ben Stiller. Lo riporta la Tass citando il ministero degli Esteri russo, precisando che si tratta di una contromisura riferita alle sanzioni imposte da Washington a persone ed entità russe.

    L’attore statunitense Sean Penn.

  • Premier ucraino: «nostra elettricità può sostituire il gas russo in Europa»

    «L’esportazione di elettricità dall’Ucraina può sostituire volumi significativi di gas russo, attualmente importato in Europa». Lo ha dichiarato il primo ministro ucraino Denys Shmyhal su Telegram dopo un incontro con il vicepresidente della Commissione europea Marosh Šefčovych a Bruxelles, aggiungendo che «attualmente, la capacità commerciale è di 300 MW, mentre il potenziale delle nostre esportazioni è fino a 2.000 MW. Prevediamo di aumentare il volume delle esportazioni di elettricità e saremo grati per il supporto della Commissione europea».

    Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal. (REUTERS/Yves Herman)


  • Putin, aiutare chi vive nel Donbass è nostro dovere

    Aiutare la gente che vive in Donbass, «è nostro dovere, ed è esattamente ciò che stiamo facendo». A dichiararlo è stato il presidente russo, Vladimir Putin durante un forum dedicato a temi ambientali in Kamchatka. «Tutti i nostri tentativi di risolvere la questione pacificamente sono falliti a causa della posizione adottata dal regime di Kiev». Putin si è poi detto colpito dal coraggio dimostrato dalle persone residenti nel Donbass che difendono le loro repubbliche lungo le linee del fronte. «Non si tratta di militari di professione, ma combattono meglio con grande coraggio ed efficacia», ha aggiunto Putin, parlando poi del dovere di assistere tutti coloro che lavorano nel settore della ricostruzione, della ripresa del settore industria, nell’agricoltura: «Dobbiamo aiutarli, e per certo, lo faremo».

    Il presidente russo Vladimir Putin. (EPA/GAVRIIL GRIGOROV/SPUTNIK/KREMLIN POOL )

  • Fornì a russi ubicazione battaglione Azov, condannato a 16 anni per spionaggio

    La giustizia ucraina ha condannato a 16 anni di carcere un cittadino ucraino accusato di spionaggio per conto della Russia e dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR), fornendo anche informazioni sull’ubicazione del battaglione Azov. Secondo quanto riferito dall’ufficio della Procura generale, il cittadino ucraino è stato ritenuto colpevole dei reati di «tradimento» e di «svolgere attività di intelligence illegale a vantaggio di un’organizzazione terroristica». «I pubblici ministeri - ha riferito la Procura - hanno dimostrato in tribunale che nel 2017 i rappresentanti del Servizio di sicurezza federale russo hanno reclutato la persona condannata.

    Fino a febbraio 2022 ha consegnato ai servizi segreti stranieri l’ubicazione del battaglione di volontari Azov e ha diffuso dati riguardanti l’esercito». A partire da maggio 2022 - secondo la nota - con la guerra in Ucraina in corso, il condannato ha mantenuto i contatti attraverso i social network con i rappresentanti della DPR, con i quali ha iniziato a «collaborare», anche «trasmettendo informazioni sull’ubicazione di scuole e asili nella regione di Chernigov , nonché l’ubicazione dei militari delle forze armate ucraine». Nel giugno 2022, dopo essere stato in Egitto, è tornato in territorio ucraino. Dall’Ucraina ha raccolto informazioni sull’ubicazione di «infrastrutture critiche» come «attraversamenti ferroviari, tunnel, ponti, nonché sull’ubicazione di formazioni militari».

  • Macron e Scholz a colloquio su crisi energetica

    Il presidente francese Emmanuel Macron avrà oggi alle 15 un colloquio in videoconferenza con il cancelliere tedesco Olaf Scholz incentrato, secondo i media francesi, sulla crisi energetica e sulle misure europee destinate ad affrontarla: Scholz e Macron parleranno delle azioni già intraprese, a livello nazionale ed europeo, per garantire la sicurezza delle forniture, agire sui prezzi dell’elettricità, mantenere una piena solidarietà tra stati membri.

  • Gas: Michel in Algeria per visita a sorpresa

    Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, è arrivato a sorpresa in Algeria per una visita di lavoro. Lo ha riferito una fonte governativa algerina all’ANSA precisando che Michel è stato ricevuto all’aeroporto “Houari Boumediene” di Algeri dal premier algerino Aymene Ben Abderrahmene e da componenti del suo esecutivo. Si prevede che il presidente dell’Ue discuta con funzionari ed alti esponenti algerini, incluso il presidente Abdelmadjid Tebboune, di varie questioni tra cui l’energia e la fornitura all’Europa di quantità aggiuntive di gas, riferisce la fonte.

  • Papa: «medico mi vieta per ora di andare a Kiev o Mosca»

    A papa Francesco è vietato dal medico di andare, per ora, a Kiev o Mosca, come ha detto più volte che vorrebbe. Tuttavia, garantisce che sta facendo tutto il possibile per porre fine al conflitto in Ucraina, essendo in contatto permanente con i presidenti Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. “La visita è nell’aria. Ancora non so. Sto parlando con loro. Domani, per esempio, ho un colloquio telefonico con il presidente Zelensky. Vediamo”, ha risposto nell’intervista esclusiva a TVI/CNN Portogallo. Ammettendo che il cammino del dialogo “è difficile” in relazione alla guerra, papa Francesco ha assicurato che non farà nessun viaggio almeno fino al suo viaggio in Kazakistan, previsto dal 13 al 15 settembre. “Ora non posso andare perché dopo la trasferta in Canada il recupero del ginocchio si è un po’ sentito e il medico me lo ha proibito: ’Non puoi andare in Kazakistan’. Ma mi sono tenuto in contatto, per telefono... E faccio quello che posso. E chiedo a tutti di fare quello che possono. Tra tutti, qualcosa si può fare. Accompagno con il mio dolore e con le mie preghiere tutto ciò che posso. Ma la situazione è davvero tragica”. Il Papa ha detto, però, che diversi rappresentanti del Vaticano sono stati a Kiev dall’inizio della guerra: “La mia presenza lì è forte”. L’intervista integrale a Papa Francesco va in onda stasera in forma integrale sulla CNN Portogallo.

  • Filorussi, «sospeso referendum su annessione sud Ucraina»

    L’occupazione russa sospende i piani per il referendum sull’annessione dell’Ucraina meridionale. Lo riferisce un funzionario filorusso. L’amministrazione dell’occupazione russa che controlla la regione meridionale ucraina di Kherson ha annunciato la sospensione dei preparativi per un referendum sull’annessione del territorio da parte della Russia, attualmente oggetto di un’importante controffensiva ucraina. “Eravamo pronti per il voto, volevamo tenere il referendum molto presto, ma a causa degli eventi attuali penso che ci fermeremo per il momento”, ha dichiarato Kirill Stremooussov, capo dell’amministrazione dell’occupazione russa a Kherson, alla televisione di Stato russa Rossiya-1.

  • Kiev, il 45% del Donetsk rimane sotto controllo ucraino

    Circa il 45% della regione di Donetsk rimane sotto il controllo dell’Ucraina. Lo ha detto su Telegram Pavlo Kyrylenko, capo dell’amministrazione militare regionale durante un’intervista riportata dall’agenzia di stampa Ukrinform “Le operazioni offensive del nemico non hanno successo. Il nemico sta ancora provando a svolgere operazioni offensive nelle principali direzioni chiave, tra cui Bakhmut e Avdiivka. È qui che il nemico avanza da molte settimane rimandando, come si dice, i termini temporali fissati per raggiungere i confini amministrativi della regione di Donetsk. Tuttavia, le sue azioni non hanno successo”, ha detto Kyrylenko. Secondo Kyrylenko, il territorio di Donetsk è costantemente bombardato dai russi, e questo porta ad un aumento delle vittime civili. “Il nemico non ha successo al fronte nonostante le numerose operazioni offensive. Ma i bombardamenti della regione, delle infrastrutture pubbliche, così come degli insediamenti popolati lungo la linea del fronte e in tutta la regione, continuano ogni giorno. I risultati dei bombardamenti sono, purtroppo, civili uccisi e feriti ogni giorno”, ha concluso.

  • von der Leyen riceverà premier Shmyhal per cena lavoro

    La presidente Ursula von der Leyen stasera riceverà il primo ministro dell’Ucraina, Denys Shmyhal, per una cena di lavoro. Il primo ministro è oggi a Bruxelles per partecipare al Consiglio di associazione Ue-Ucraina. Lo ha annunciato il primo portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, nel briefing quotidiano con la stampa

  • Gb, Russia non riesce a occupare Donbass

    La Russia non è riuscita per più volte a occupare l’intero Donbass entro le scadenze fissate: lo ha reso noto l’intelligence della Gran Bretagna nel proprio rapporto di aggiornamento sulla guerra tra Mosca e Kiev, citato dal giornale The Kyiv Independent. Le autorità ucraine hanno dichiarato che l’esercito russo ha fissato per l’occupazione dell’intero Donbass la data limite del 15 settembre, ma è altamente improbabile che la possa rispettare, come ha affermato il ministero della Difesa britannico. Finora i soldati russi sono avanzati soltanto di un chilometro a settimana nel Donbass, secondo il ministero. Il mancato rispetto delle scadenze prefissate complicherà ulteriormente gli sforzi del Cremlino di organizzare fittizi “referendum” nella regione, ha affermato ancora il rapporto.

  • Putin, tragedia Donbass causata dal regime neonazista di Kiev

    “La tragedia nel Donbass è il risultato delle attività del regime nazionalista e neonazista che nel 2014 ha preso il potere con la forza” a Kiev e “poi ha dato il via alle ostilità nel Donbass”. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti. “Tutti i tentativi per una soluzione pacifica sono falliti a causa della posizione del regime di Kiev”, ha aggiunto Putin.

  • Kiev, 4 civili uccisi e 7 feriti da bombe truppe russe

    Almeno quattro civili sono stati uccisi e altri sette feriti dai bombardamenti russi nelle ultime 24 ore in diverse regioni dell’Ucraina. Lo ha riferito l’ufficio presidenziale ucraino, spiegando che nella regione di Donetsk tre persone sono state uccise e quattro sono rimaste ferite. Nella regione di Kharkiv, poi, tre persone sono rimaste ferite dopo che un razzo ha colpito un edificio residenziale, ha detto ancora l’ufficio presidenziale ucraino, aggiungendo che le bombe delle truppe russe hanno colpito più di una dozzina di edifici residenziali insieme a una scuola, caffè e negozi.

  • Zelensky, «russi utilizzano centrale Zaporizhia come arma nucleare»

    Il presidente dell’Ucraina, Volodimir Zelensky, ha dichiarato che l’esercito russo utilizza la centrale nucleare di Zaporizhia come arma. “Hanno occupato la nostra stazione nucleare. La più grande d’Europa. Sei volte più grande di Chernobyl: il più grande pericolo in Europa”, ha detto Zelensky alla rete statunitense ABC News, concludendo che questo “significa che usano armi nucleari”. Il presidente ucraino ha aggiunto che non dovrebbe esserci personale militare nella centrale: “Non dovrebbero esserci equipaggiamenti militari nel territorio. Non dovrebbero esserci operai degli stabilimenti circondati da persone con armi da fuoco”, ha aggiunto. La centrale nucleare di Zaporizhia, situata nel sud-est dell’Ucraina, è stata oggetto di numerosi bombardamenti nelle ultime settimane. Kiev e Mosca si sono accusate a vicenda per gli attacchi nelle vicinanze della centrale nucleare, mentre le truppe russe stanno attualmente occupando il sito. Le Nazioni Unite hanno costantemente avvertito del pericolo di combattimenti nella regione di Zaporizhia e della possibilità di una catastrofe. Attualmente, gli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) sono presso la struttura per valutare e monitorare eventuali danni.

  • Gb estenderà addestramento militari ucraini da 3 a 5 settimane

    La Gran Bretagna amplierà notevolmente il programma di addestramento dell’esercito ucraino, che coinvolgerà decine di migliaia di soldati. La durata del corso di combattimento sarà estesa da tre a cinque settimane e continuerà per gran parte a svolgersi in Gran Bretagna. Lo riporta Sky News. Il corso principale tenuto dagli specialisti britannici si basa sull’addestramento della fanteria. Include l’utilizzo delle armi, il pronto soccorso sul campo di battaglia, il camuffamento e le tecniche di pattuglia. Le due settimane aggiuntive consentiranno un addestramento più avanzato come la guerra di trincea e urbana, le operazioni sui veicoli e l’addestramento sul campo di battaglia nel combattimento simulato. A partire da giugno circa 4.700 soldati sono già stati addestrati nelle basi militari dell’Inghilterra, dove la Gran Bretagna intende di continuare il proprio supporto fino a quando l’Ucraina non avrà bisogno di altre truppe per combattere la Russia. L’addestramento è condotto da unità dell’11a Brigata di assistenza alla sicurezza dell’esercito britannico e del reggimento della Royal Air Force insieme a istruttori internazionali. Sono inoltre presenti istruttori militari di altri otto paesi, tra cui Nuova Zelanda, Svezia e Paesi Bassi, che hanno collaborato con le loro controparti britanniche per una missione di addestramento rafforzata.

  • Kiev, a Zaporizhzhia rischio violazione norme sicurezza

    A partire da stamattina la centrale nucleare di Zaporizhzhia , occupata dalla Russia, “opera con il rischio di violare le norme di sicurezza antincendio e radiazioni”. Lo riporta l’operatore ucraino “Energoatom” sul canale Telegram, come riporta Unian. Al momento resta in funzione solo la sesta unità elettrica, che fornisce elettricità al sistema energetico dell’Ucraina e soddisfa le esigenze della centrale nucleare di Zaporizhzhia.

  • Spinant (Ue): «Economia russa sta affogando sotto pioggia sanzioni»

    «L’economia russa sta affogando sotto la pioggia delle sanzioni internazionali che le sono cadute dalla sua brutale e illegittima invasione dell’Ucraina: caduta del Pil, crollo delle esportazioni, perdita di aziende e inflazione».

    Lo scrive su Twitter la portavoce della Commissione europea, Dana Spinant, postando un articolo di fine luglio della rappresentanza francese della Commissione.

  • Zaporizhzhia fa paura, Erdogan offre la mediazione turca

    Il rischio di un incidente nucleare devastante nella centrale ucraina di Zaporizhzhia occupata dai russi non è stato mitigato dall’arrivo degli ispettori dell’Aiea e per scongiurarlo si guarda ora ad Ankara che ha messo sul piatto l’offerta di una possibile mediazione tra Mosca e Kiev.

    Recep Tayyp Erdogan ha aperto la strada al dialogo in una conversazione telefonica con Vladimir Putin: «La Turchia può assumere un ruolo da facilitatore sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, come è stato fatto per l’accordo sul grano», recita un comunicato della presidenza turca. I due «hanno fatto il punto sulla situazione in Ucraina» e soprattutto sugli accordi bilaterali, in particolare quello per la costruzione della prima centrale atomica turca, quella di Akkuyu, che per Ankara è «il simbolo della cooperazione con la Russia».

  • Filorussi: esperti Aiea lasciano centrale Zaporizhzhia, ma 2 specialisti restano sul posto

    I membri della missione Aiea lasciano la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ma due specialisti rimarranno nell’impianto in modo permanente. Lo rendono noto le autorità della regione occupata dai russi.

  • Intelligence inglese: operazione Donbass resta obiettivo di Mosca

    Nonostante le operazioni messe in atto per contenere la controffensiva ucraina nel sud del paese, «lo sforzo principale della Russia resta quasi certamente incentrato sull’operazione offensiva nel Donbass. I suoi principali assi di avanzamento nella zona sono ancora ad Avdiivka vicino alla città di Donetsk e, 60 km a nord, intorno a Bakhmut».

    Lo scrive l’intelligence britannica nell’ultimo rapporto sulla situazione sul campo in Ucraina, diffuso oggi dal ministero della Difesa di Londra. «Sebbene la Russia abbia ottenuto i suoi maggiori successi in questo settore, le sue forze avanzano solo di circa 1 km alla settimana in direzione di Bakhmut», prosegue.

    «L’obiettivo politico dell’operazione resta quasi certamente quello di mettere al sicuro l’intero Oblast di Donetsk, cosa che consentirebbe al Cremlino di annunciare la “liberazione” del Donbass».

    «È molto probabile - si legge inoltre nel rapporto - che le forze russe abbiano ripetutamente mancato le scadenze fissate per raggiungere questo obiettivo. Secondo le autorità ucraine le forze di Mosca hanno ora l’ordine di completare questa missione entro il 15 settembre 2022. È altamente improbabile che la forza raggiunga questo obiettivo, il che complicherà ulteriormente i piani della Russia di indire referendum nelle aree occupate».

  • Ucraina: ministero Cultura: «500 crimini di guerra contro patrimonio culturale»

    Il Ministero della Cultura e della Politica dell’Informazione dell’Ucraina ha documentato 500 episodi di crimini di guerra commessi dalle truppe russe contro il patrimonio culturale dell’Ucraina. Lo ha riferito il servizio stampa del ministero, aggiungendo che sono al vaglio molti altri casi di distruzione del patrimonio culturale nazionale.

    Secondo il ministero, un totale di 142 oggetti del patrimonio culturale sono stati distrutti e danneggiati a seguito dei bombardamenti da parte dei russi, oltre a 23 monumenti di importanza nazionale, 112 monumenti di importanza locale e 7 oggetti del patrimonio culturale di nuova scoperta, nonché 132 edifici storici. Inoltre, sono stati distrutti o danneggiati 377 oggetti d’arte e istituzioni culturali, tra i quali 169 edifici religiosi, 75 case della cultura, teatri, cinema e altri centri d’arte, 52 monumenti commemorativi e opere d’arte, 45 biblioteche, 36 musei e riserve naturali.

  • Tajani: sanzioni a Russia non si toccano senza Ue e Nato

    «Per noi le sanzioni devono rimanere. Punto. Ognuno ha le sue idee». Così Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, in un’intervista a La Stampa sulle sanzioni contro la Russia. Riguardo alla posizione del leader della Lega, Matteo Salvini, in merito, replica: «Sì, ma siamo una coalizione non un partito unico, né tantomeno una caserma. Lui dice che ne fa una questione economica e non politica».

  • Bruxelles, oggi si riunisce il consiglio di associazione UE-Ucraina

    Si terrà oggi a Bruxelles l’ottava riunione del Consiglio di associazione UE-Ucraina, presieduto dal primo ministro ucraino Denys Chmygal e dal ministro degli Esteri dell’UE Josep Borrell.

  • Zelensky: «Liberati 3 insediamenti, grazie alle forze armate»

    «Voglio ringraziare i soldati del 63° battaglione della 103a brigata di difesa di terra, che hanno assicurato il risultato nella regione di Donetsk: l’insediamento è stato liberato. Anche la 54a brigata nella direzione Lysychansk-Siversk ha fatto buoni passi in avanti. Voglio anche ringraziare il 42° battaglione di fanteria motorizzato separato: con le sue azioni eroiche, due insediamenti nel sud del nostro paese sono stati liberati».

    Lo ha affermato il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyi, ieri sera in un videomessaggio, parlando dei successi delle forze armate ucraine al fronte. In precedenza, in una riunione con lo stato maggiore.

  • Peskov: «Nessun messaggio da Orban a Putin durante visita a Mosca»

    Il primo ministro ungherese Viktor Orban non ha trasmesso alcun messaggio al presidente russo Vladimir Putin quando è venuto a Mosca per l’addio all’ex presidente dell’Urss, Mikhail Gorbaciov. Lo ha riferito ai giornalisti, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa ’Tass’, il portavoce presidente della Federazione Russa Dmitry Peskov. «No, non l’ho fatto», ha detto Peskov.

  • Scholz: «Russia ha infranto contratti, non è più fornitore affidabile»

    La Russia ha «infranto i contratti, non è più un fornitore affidabile», ha affermato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, annunciando un nuovo pacchetto di misure in Germania, che comprende investimenti da 65miliardi di euro contro l’inflazione e i rincari dell’energia.

    PER APPROFONDIRE / Germania, contro il caro energia piano di aiuti da 65 miliardi

    Il cancelliere tedesco Olaf Scholz (foto AFP)

  • Ucraina, la minaccia di Mosca: le sanzioni causeranno «una tempesta globale»

    Con il Nord Stream fermo e l’incubo del caro bollette che assilla l’Europa, Mosca continua a minacciare l’Occidente evocando stavolta l’inizio di una «grande tempesta globale» scatenata, a suo dire, proprio dalle sanzioni imposte alla Russia per la guerra in Ucraina.

    È stato il vice premier di Putin con delega per l’Energia, Alexander Novak, a ribadire che il blocco del gasdotto dove transita il metano per l’Europa è dovuto unicamente alle misure europee che hanno impedito le adeguate riparazioni, per poi agitare lo spauracchio di ulteriori aumenti del prezzo del gas, che potrebbe continuare a crescere e toccare presto «livelli record» per i consumatori europei.

  • Kiev: 600mila ucraini senza elettricità

    A causa della guerra oltre 600.000 ucraini sono senza elettricità, mentre in 235.700 non hanno il gas nelle loro case: questo l’ultimo bilancio diffuso dal ministero dell’Energia dell’Ucraina, citato dal Kyiv Independent.

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