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Ucraina ultime notizie. Nuovi aiuti Usa a Kiev: missili, radar e difesa anti-aerea

Putin ordina di trasferire il progetto Sakhalin-2, co-posseduto dai giapponesi, a una nuova società russa. Zelensky, il ritiro russo dall’Isola dei Serpenti cambia la situazione nel Mar Nero

Biden: "Ulteriori 800milioni di dollari di aiuti militari all'Ucraina"
  • Attacco hacker russo all’azienda energetica Dtek

    Gli hacker russi hanno effettuato un attacco informatico al più grande conglomerato energetico privato dell’Ucraina come rappresaglia per l’opposizione del suo proprietario alla guerra russa in Ucraina. Lo ha annunciato il gruppo Dtek secondo quanto riferisce la Cnn. Il gruppo possiede centrali a carbone e centrali termoelettriche in varie parti dell’Ucraina. Dtek ha spiegato che l’obiettivo del cyber attacco era «destabilizzare i processi tecnologici» delle sue società di distribuzione e generazione, diffondere propaganda e «lasciare i consumatori ucraini senza elettricità». Non è chiaro, sottolinea la Cnn, l’impatto effettivo dell’attacco informatico. Non ci sono state segnalazioni di interruzioni causate dall’incidente e Dtek non ha risposto alle richieste di commento.

  • In ultimi aiuti Usa missili, radar e difesa anti aerea

    Nel nuovo pacchetto di aiuti a Kiev da 820 milioni di dollari annunciato ieri da Joe Biden al vertice Nato di Madrid ci sono nuovi sistemi missilistici terra-aria, radar anti artiglieria, razzi a media gittata Himars e sino a 150 mila munizioni di artiglieria. Gli Usa, riferisce il Guardian, acquisteranno anche due sistemi noti come Nasams, un sistema di difesa anti aerea sviluppato dalla Norvegia che e’ usato pure per proteggere lo spazio aereo intorno alla Casa Bianca e al Congresso.

  • Gas: Gazprom, in primi 6 mesi export verso Cina +63,4%

    Nei primi sei mesi dell’anno le esportazioni di gas verso la Cina attraverso il Power of Siberia nell’ambito del contratto tra Gazprom e Cnpc sono in crescita del 63,4%. Lo ha reso noto Gazprom in un comunicato. Le prime forniture di gas attraverso il gasdotto Power of Siberia sono iniziate alla fine del 2019 e nel 2020 ammontavano a 4,1 miliardi di metri cubi, e l’anno prossimo sono aumentate di 2,5 volte - a 10,4 miliardi di metri cubi. All’inizio di febbraio 2022, Gazprom ha firmato un secondo contratto a lungo termine con Cnpc. Il volume totale delle forniture crescerà fino a 48 miliardi di metri cubi all’anno. Tenendo conto del gasdotto russo ’Power of Siberia 2’ e della sua continuazione attraverso la Mongolia - il gasdotto ’Soyuz Vostok’ le esportazioni di gas verso la Cina possono essere aumentate di altri 50 miliardi di metri cubi all’anno.

  • Dagli Usa altri aiuti militari a Kiev per 820 milioni

    Gli Stati Uniti hanno annunciato altri aiuti militari all’Ucraina per 820 milioni di dollari. Secondo quanto reso noto dal Pentagono, il nuovo pacchetto include sistemi missilistici terra-aria e radar anti artiglieria per rispondere agli attacchi a lungo raggio russi, oltre a 150mila proiettili di artiglieria. Quello annunciato oggi è il 14mo pacchetto di aiuti inviato dal dipartimento alla Difesa americano dall’agosto del 2021, per un totale di 8,8 miliardi di dollari in armi e addestramento militare.

  • A Donetsk rilasciati i primi passaporti della Federazione Russa

    In Donetsk, nell’Ucraina occupata, sono stati aperti i primi uffici che rilasceranno i passaporti della Federazione Russa: lo ha annunciato il ministero dell’Interno dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR). Lo riferisce Interfax. «Dal primo luglio, il servizio di immigrazione di Donetsk ha aperto i primi uffici di emissione di passaporti russi in Zaitsev Street e anche nel distretto di Budyonnovsky», si legge in una nota. I passaporti vengono già rilasciati a coloro che in precedenza avevano richiesto la cittadinanza russa nell’ambito di un programma speciale, ha affermato il ministero.

  • Kiev, bombe al fosforo russe sull’Isola dei Serpenti

    Caccia da combattimento russi Su-30 hanno lanciato questo pomeriggio bombe al fosforo proibite sull’Isola dei Serpenti, da cui le forze di Mosca si erano ritirate nelle scorse ore. Lo ha denunciato il comandante delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny, citato da Unian.

  • Zelensky: «L’attacco su Odessa è un atto di terrorismo»

    «Questo non è un attacco casuale come i media russi cercano di presentarlo», ma «un attacco missilistico mirato, un atto di terrorismo commesso dalla Russia». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a proposito del bombardamento di oggi sulla regione di Odessa che ha provocato almeno 21 morti. Lo riporta la Bbc.

  • Kiev: la Turchia sequestri la nave russa da Berdiansk col grano

    L’ambasciatore ucraino ad Ankara, Vasyl Bodnar, ha chiesto alle autorità turche di sequestrare la nave russa Zhibek Zholy, giunta nei pressi delle coste turche del Mar Nero dal porto «occupato» di Berdiansk con un carico di 7mila tonnellate di grano. Il cargo, lungo 140 metri, ha gettato l’ancora a circa un chilometro dal porto di Karasu, a est dell’imboccatura del Bosforo. «Sono convinto che verranno prese misure che eviteranno i tentativi di violare la sovranità dell’Ucraina», ha affermato il diplomatico. Kiev ha accusato Mosca di aver rubato il suo grano.

  • Norvegia: 1 miliardo di donazioni all’Ucraina

    In occasione della visita del primo ministro norvegese Jonas Gahr Store a Kiev, la Norvegia ha annunciato di aver effettuato una donazione di 10 miliardi di corone (circa 970 milioni di euro) all’Ucraina in circa due anni. «Promettiamo di fornire un sostegno per un importo di circa 1 miliardo di euro per il periodo che va fino alla fine di quest’anno o all’inizio del 2023», ha detto il premier norvegese secondo quanto riporta il canale informativo Ukraine Now. Secondo quanto fa sapere il governo di Oslo, le sovvenzioni dovranno essere utilizzate per «aiuti umanitari, ricostruzione del Paese, armi e sostegno al funzionamento delle autorità» ucraine.

  • Kremenchuk, sono 17 i morti nel centro commerciale

    Gli specialisti hanno identificato 17 morti nel centro commerciale a Kremenchuk, in seguito all’attacco missilistico russo. Lo riporta il canale informativo ucraino Unian. Il sito riferisce che la maggior parte erano impiegati nel centro commerciale «Amstor», mentre sette erano visitatori del complesso.

  • Di Maio: con le bombe a Odessa Putin dimostra di non volere la pace

    Con le bombe a Odessa «Putin sta dimostrando una sola cosa: di non volere la pace. Continua ad allontanare il tavolo di pace portando avanti in maniera sempre più intensa questa guerra in Ucraina. Noi non ci fermeremo come governo nella nostra azione diplomatica nel cercare la pace, ma bisogna essere in due a volerla». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

  • Kuleba: presentato dossier sui crimini russi alla Corte dell’Aja

    «Oggi l’Ucraina ha presentato un importante dossier alla Corte di giustizia internazionale. Abbiamo fornito prove che la Russia ha violato la Convenzione sul genocidio giustificando la sua aggressione con un falso pretesto di un “genocidio” che non c’è mai stato. Un passo cruciale per far sì che la Russia sia tenuta a risponderne e far pagare la Russia per i danni che ha inflitto». Lo ha scritto sul suo profilo Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

  • Finlandia: la guerra in Europa è naturalmente una possibilità

    La guerra in Europa oltre l’Ucraina è «naturalmente» una possibilità. È l’allarme rilanciato dal ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto che, alla domanda se Kiev possa vincere la guerra contro la Russia, ha replicato: «Possono mantenere la situazione e, in questo senso, possono vincere questa battaglia. Penso che il loro morale sia alto, sono molto uniti». Poi, tornando sulla rinuncia alla neutralità della Finlandia - che, assieme alla Svezia, si appresta a entrare nella Nato - Haavisto ha detto: «Penso che ci sia una nuova realtà. Penso veramente che l’architettura di sicurezza europea si sia rotta. C’è una nuova situazione, c’è una nuova forma di cortina di ferro tra la Russia e gli altri Paesi. E naturalmente è a causa dell’aggressione russa contro la vicina ucraina».

  • Aie, per la prima volta Ue importa più gas Usa che russo

    “I recenti forti tagli della Russia ai flussi di gas naturale verso l’Ue fanno sì che questo sia il primo mese nella storia in cui l’Unione europea ha importato più gas liquido (gnl) dagli Stati Uniti che tramite gasdotto dalla Russia”. Lo scrive su Twitter Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale per l’energia. “ Il calo dell’offerta russa richiede sforzi per ridurre la domanda dell’Ue e prepararsi a un inverno rigido”, aggiunge

  • Kiev, trattative corridoi grano ma ancora nessuna data colloqui

    Consultazioni sono in corso sullo sblocco dei porti ucraini per l’esportazione di grano, in particolare con le Nazioni Unite e la Turchia, ma non è stata ancora fissata alcuna data per un incontro “in Turchia o da qualsiasi altra parte”. Lo ha detto il capo dello staff di Zelensky, Andriy Yermak, citato da Ukrinform. Al momento, ha aggiunto, non ci sono invece accordi o trattative riguardanti un incontro tra il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, e il presidente della Russia, Vladimir Putin.

  • Filorussi Donetsk, incriminati altri 2 mercenari britannici

    Le autorità filorusse dell’autoproclamata Repubblica separatista di Donetsk hanno incriminato altri due “mercenari” britannici con le stesse accuse contestate ai tre combattenti volontari stranieri pro-Ucraina - due britannici e un marocchino - che sono già stati condannati a morte. Lo riferisce la Tass

  • Kiev, vittime raid russo su Odessa salite a 21

    Si aggrava ancora il bilancio dell’attacco missilistico russo sul villaggio di Sergiyivka, nella regione meridionale ucraina di Odessa. Le vittime accertate sono salite a 21, tra cui un bambino di 12 anni. Lo ha riferito Serhiy Bratchuk, portavoce del governatore regionale, citato da Ukrinform. I feriti sono almeno 38, tra cui 6 bambini.

  • Von der Leyen, «un miliardo a Kiev come aiuti finanziari»

    “Proponiamo” “di dare 1 miliardo di euro per l’Ucraina. La prima parte del pacchetto di assistenza macrofinanziaria annunciato a maggio. Contribuirà a soddisfare le esigenze urgenti del Paese. L’Ue continuerà a fornire aiuti all’Ucraina e a sostenere la sua ricostruzione a lungo termine”. Lo annuncia su twitter la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. La proposta odierna, spiega la Commissione, integrerà il sostegno già fornito dall’Ue, incluso l’erogazione di un prestito d’emergenza macro-finanziaria di 1,2 miliardi di euro partito nella prima metà dell’anno. Considerati insieme, i due filoni del programma porterebbero il sostegno totale dell’ all’Ucraina dall’inizio della guerra a 2,2 miliardi di euro, e potrebbero raggiungere i 10 miliardi di euro una volta che l’intero pacchetto di aiuti eccezionali all’Ucraina sarà operativo. Non appena il Parlamento europeo e il Consiglio approveranno la proposta odierna e saranno firmati il memorandum d’intesa e l’accordo di prestito corrispondenti con le autorità ucraine, la Commissione metterà rapidamente a disposizione dell’Ucraina l’importo di 1 miliardo di euro, spiega ancora l’esecutivo europeo.

  • Von der Leyen, a metà luglio piano emergenza Ue su energia

    “Dobbiamo lavorare ad un piano di emergenza sull’energia. Come sul Covid, quando abbiamo lavorato assieme e abbiamo superato la crisi. E’ un momento difficile, la Russia sta deliberatamente tagliando parzialmente il gas verso l’Europa e noi stiamo preparando un piano d’emergenza per l’Europa. Un punto fondamentale sarà la solidarietà”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue in conferenza stampa a Praga annunciando, “per la metà di luglio”, il piano d’emergenza sulle forniture energetiche per l’Ue.

  • Mosca contro Unesco, ’ucrainizzato’ piatto tipico Borscht

    Tra il serio e il faceto, Mosca reagisce alla decisione dell’Unesco di riconoscere il Borscht, piatto tipico della cucina ucraina, quale patrimonio dell’umanità e la addita come un caso di “nazionalismo” ucraino, parlando di “ucrainizzazione”. “Per dare al mondo un esempio culinario dell’’attuale nazionalismo di Kiev’ citerò un fatto : hummus e pilaf sono riconosciuti come piatti nazionali di diversi Paesi”, ha scritto su Telegram la portavoce del ministero russo degli Esteri, Maria Zakharova. “ma da quello che capisco - ha continuato - tutto è oggetto di ucrainizzazione”.

  • Il Brasile all’Onu promuoverà dialogo per la pace

    Il Brasile, che questo mese ricoprirà la presidenza temporanea del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha annunciato che promuoverà il dialogo per raggiungere la pace nella guerra tra Russia e Ucraina. “La diplomazia brasiliana cercherà, durante la sua presidenza del Consiglio di sicurezza, di aprire spazi di dialogo tra i membri al fine di costruire soluzioni alle sfide della pace e della sicurezza internazionale”, ha affermato il ministro degli Esteri brasiliano, Carlos Alberto França. “La situazione in Ucraina sarà sicuramente trattata dal punto di vista del suo impatto sulla sicurezza alimentare mondiale, ma sarà anche necessario insistere per promuovere un dialogo che porti alla cessazione del conflitto armato”, ha aggiunto il ministro in un articolo pubblicato oggi sul quotidiano Folha de Sao Paulo. Il Brasile a gennaio ha assunto uno dei seggi a rotazione nel Consiglio di sicurezza, per il periodo 2022-2023, e nel mese di luglio ricoprirà la presidenza dell’organizzazione. Il governo del presidente Jair Bolsonaro ha difeso la “neutralità” nella guerra e ha generalmente votato contro le sanzioni inflitte alla Russia su proposta dell’Onu e di altri organismi internazionali. Secondo França il Consiglio “si è rivelato incapace di prendere decisioni sull’Ucraina, anche su questioni che dovrebbero unire tutti i suoi membri, come la garanzia di accesso all’assistenza umanitaria e la protezione dei civili”. Bolsonaro è stato ricevuto a febbraio a Mosca dal suo omologo russo, Vladimir Putin, una settimana prima dell’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Lunedì scorso i due leader hanno avuto un colloquio telefonico in cui Putin ha garantito che continuerà a inviare fertilizzanti in Brasile.

  • Kiev, sette battaglioni bielorussi spostati al confine ucraino

    Sette battaglioni delle forze armate bielorusse sono stati schierati al confine di Stato con l’Ucraina. Lo ha detto Vadym Skibitskyi, dell’intelligence ucraina, citato da Ukrinform. Secondo Skibitskyi, da un punto di vista militare persiste la minaccia dell’esercito bielorusso di invadere il territorio dell’Ucraina ma, al momento, è improbabile che venga lanciata un’ offensiva diretta dalla Bielorussia. “Oggi non c’è una minaccia diretta dalla Bielorussia, poiché non è stato creato un raggruppamento militare e non è stato istituito un sistema di controllo adeguato. Questo è l’elemento chiave dei preparativi diretti per le ostilità”, ha osservato Skibitskyi. Tuttavia il dispiegamento dei battaglioni, spiega l’esponente dell’intelligence, costringe il comando ucraino a spostare forze aggiuntive e ciò “distoglie risorse e mezzi dal nostro fronte orientale. Inoltre, i continui trasferimenti di truppe mirano a tenerci sotto tensione. Prendiamo in considerazione episodi tattici di possibili azioni offensive dal territorio della Bielorussia”.

  • Erdogan, riparlerò con Putin e Zelensky per sblocco grano

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha reso noto che parlerà nuovamente di “esportazione dei prodotti agricoli” dall’Ucraina con l’omologo russo Vladimir Putin e il capo di Stato ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riporta Anadolu. Il leader turco ha anche fatto sapere che la Turchia si rende disponibile a esportare il grano che uscirà dai porti dell’Ucraina. “Possiamo esportare questi prodotti ai Paesi che ne hanno bisogno, nella regione abbiamo a disposizione circa 20 navi e sono pronte a partire”, ha detto Erdogan aggiungendo che questo ruolo della Turchia dipenderà da una risposta positiva da parte di Putin e Zelensky.

  • Nord Stream, da 11 al 21 luglio stop gas per manutenzione

    Le linee del gasdotto Nord Stream saranno chiuse dall’11 al 21 luglio: lo riferisce l’operatore Nord Stream Ag, ripreso dalle agenzie russe Tass e Interfax, affermando che l’interruzione è dovuta a “lavori di manutenzione”. “Dall’11 al 21 luglio 2022 la compagnia Nord Stream Ag effettuerà una momentanea chiusura di entrambe le condotte del Nord Stream per effettuare dei lavori pianificati di manutenzione, inclusi test di componenti meccanici e sistemi di automazione per garantire un efficace, sicuro e affidabile funzionamento del gasdotto”, afferma il messaggio di Nord Stream Ag.

  • Putin disse a Macron, «l’Ucraina vuole l’arma atomica»

    In una telefonata fra Emmanuel Macron e Vladimir Putin, 4 giorni prima dell’invasione russa in Ucraina il 24 febbraio, il capo del Cremlino afferma, fra l’altro, che l’Ucraina mira ad accedere all’”arma atomica”. Tutto questo mentre si sente il consigliere diplomatico di Macron, Emmanuel Bonne, commentare: “Ma no, ma cosa dice...” La telefonata è stata diffusa ieri sera in tv ma era stata anticipata dalla stampa francese una settimana fa. In uno scambio, Putin dice a Macron: “Vedi tu stesso quello che succede. Tu e il cancelliere Scholz mi avete detto che Zelensky è pronto a fare un gesto, che ha preparato un progetto di legge per applicare gli accordi di Minsk... in realtà, il nostro caro collega, mister Zelensky, non fa nulla. Vi mente. Non so se hai sentito ieri la sua dichiarazione in cui dice che l’Ucraina deve accedere all’arma atomica”. Dopo il commento del consigliere Bonne, Putin prosegue: “Ho anche sentito i tuoi commenti durante la conferenza stampa a Kiev l’8 febbraio scorso. Tu hai detto che bisogna rivedere gli accordi di Minsk, cito, ’affinché siano applicabili’”. A quel punto i consiglieri di Macron intervengono: “No, non ha detto questo”. E poi: “Ora gli dico di non entrare in una discussione dettagliata con lui”.

  • Russia: Cedu, garantisca trattamento umano detenuti ucraini

    La Russia deve garantire il rispetto dei diritti umani dei militari ucraini che ha catturato e detiene. L’ordine proviene dalla Corte europea dei diritti umani (Cedu) in seguito a una richiesta di misure urgenti inoltrata dalla moglie di Yaroslav Anatoliyovych Oliynichenko, comandante di un’unità a Mariopol, catturato presumibilmente dai russi e tenuto in un campo dove ci sono prove di tortura sui prigionieri. I giudici di Strasburgo hanno deciso di estendere la misura di protezione dei diritti di Oliynichenko a tutti i prigionieri di guerra ucraini detenuti dai russi per cui ci siano prove sufficienti a mostrare che la loro incolumità fisica o la loro vita è sottoposta a un rischio irreparabile serio e imminente. La Corte di Strasburgo ha inoltre indicato a Mosca che ha una settimana di tempo per dire se Oliynichenko è tenuto prigioniero e se si in quali condizioni sia detenuto, e se sia stato esaminato da medici o abbia subito interventi o cure specifiche. Nonostante la Russia non sia più uno Stato membro del Consiglio d’Europa, è ancora sotto la giurisdizione della Cedu, e quindi tenuta a rispettare quanto richiesto.

  • Ministro delle Finanze tedesco: non potremmo assorbire tutte le conseguenze di uno stop del gas russo

    La Germania non sarebbe in grado di assorbire tutte le conseguenze negative di un’interruzione della fornitura di gas russa per residenti e aziende. Lo ha affermato il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner. Lindner ha aggiunto che la Germania non accetterebbe più debiti del necessario: «Il debito guida anche l’inflazione», ha affermato.

  • Coldiretti, sblocco porti libera il 10% del grano mondiale

    «Con l'Ucraina che rappresenta da sola il 10% degli scambi mondiali di grano la ripresa dell'attività dei porti rappresenterebbe un segnale importante per frenare la corsa dei prezzi dei cereali e rifornire i Paesi più poveri dove la chiusura degli scali rischia di provocare rivolte e carestie». Lo afferma la Coldiretti sulla base dei dati del centro Studi Divulga dopo che Mosca ha annunciato che la prima nave mercantile con 7mila tonnellate di grano ha lasciato «dopo mesi» il porto di Berdyansk, città ucraina sotto il controllo dei filorussi, mentre Turchia e Grecia sono «pronte> a fornire navi per trasportare le derrate di grano fuori dal Paese secondo quanto dichiarato dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, per scongiurare una crisi alimentare.

    «Lo sblocco dei porti libererebbe – sottolinea la Coldiretti – anche lo spazio nei centri di stoccaggio per accogliere i nuovi raccolti di grano in arrivo tra poche settimane, stimati in calo di circa il 40% rispetto alle attese, a causa della guerra. Proprio dai suoi scali l'Ucraina commercializzava prima della guerra il 95% del grano prodotto».

  • Cremlino risponde su Odessa, «russi non attaccano i civili»

    Commentando le dichiarazioni delle autorità ucraine sull’attacco russo a un edificio residenziale nella regione di Odessa che ha provocato vittime e feriti (leggi sotto, ndr), il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha ricordato ai giornalisti le parole del presidente russo Vladimir Putin secondo cui le truppe della Federazione non attaccano siti civili. Lo riporta Interfax. «Ancora una volta, vorrei ricordarvi le parole del presidente, comandante supremo in capo, secondo cui le Forze armate russe non attaccano obiettivi civili e infrastrutture civili durante le operazioni militari speciali», ha detto Peskov durante un briefing con la stampa oggi. «Allo stesso tempo, colpiscono i depositi militari, le imprese che equipaggiano e riparano l’hardware militare, i depositi di munizioni, le aree di concentrazione e di addestramento dei mercenari, compresi quelli stranieri, e gli elementi nazionalisti», ha aggiunto.

  • Piatto tipico ucraino Borscht è patrimonio umanità Unesco

    Pochi minuti fa il comitato straordinario del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco - secondo quanto apprende l’ANSA - ha iscritto il Borscht, piatto tipico della cucina ucraina a base di barbabietole, cavolo fresco, brodo, carne di manzo e maiale, e con panna acida, nella lista dei patrimoni dell’umanità Unesco. La candidatura, avviata nel 2019, doveva essere stata valutata tra il 2023 e il 2024 ma il Comitato Unesco ha deciso di anticipare a quest’anno e di procedere d’urgenza, con il sostegno anche dell’Italia.

  • La Russia ha iniziato a esportare cereali dalle aree occupate dell’Ucraina

    Una nave che trasporta 7mila tonnellate di cereali ha lasciato il porto della città di Berdyansk diretta verso «Paesi amici», ha annunciato un ufficiale filo-russo. Kiev ha accusato per settimane la Russia di rubare i suoi cereali nel sud dell’Ucraina - cosa che Mosca ha negato - e di bloccare i suoi porti, contribuendo alla carenza globale di cibo. I russi - spiega la Bbc - portano i cereali nell’annessa Crimea e poi usano lo stretto di Kerc per poi qui mescolare i cereali ucraini con quelli russi.

  • Bielorussia: Onu, repressione contro chi manifesta per guerra

    “All’ombra della guerra in Ucraina, la repressione e un clima di paura e impunità regna in Bielorussia, dove continua la contrazione dello spazio civico ed è peggiorata la situazione dei diritti umani’’. A dichiararlo, davanti al Consiglio delle Nazioni Unite, è stata Anaïs Marin, Relatore speciale sulla situazione dei diritti umani in Bielorussia, evidenziando come tutto ciò ha costretto all’esilio centinaia di bielorussi vittime di repressioni o intimidazioni, sostenitori dell’opposizione, società civile, avvocati, giornalisti e molti cittadini comuni. ’’Pressioni, molestie, intimidazioni e minacce vengono utilizzate contro le organizzazioni della società civile e i media indipendenti’’ che manifestano contro la guerra, ha avvertito, sottolineando che “le autorità hanno continuato la loro politica di inasprimento della legislazione’’ volta a ridurre al silenzio tutti i media che esprimono opinioni dissenzienti. Anais Marin ha raccontato di perquisizioni della polizia nei locali delle organizzazioni non governative, nelle redazioni dei media, nonché nelle abitazioni dei loro dipendenti o dei loro parenti. Incursioni, ha detto “sistematicamente” accompagnate dal sequestro di apparecchiature informatiche, comprese quella dei figli dei sospettati’’. A ciò segue di solito la detenzione dei perquisiti e l’avvio di procedimenti penali con pretesti dubbi, come accuse di evasione fiscale o organizzazione di attività non autorizzate. “L’ottica è quella di epurare la società civile dagli elementi indesiderabili’’. Dallo scorso anno, più di 300 ONG e media indipendenti sono stati costretti allo scioglimento. Come risultato di questa “massiccia campagna di persecuzione e liquidazioni”, la maggior parte dei difensori dei diritti umani bielorussi è stata costretta all’esilio per motivi di sicurezza. Coloro che non volevano o non potevano fuggire, ha aggiunto, si trovavano dietro le sbarre. Ad oggi, 1.214 persone sono incarcerate in Bielorussia per motivi politici, inclusi 30 professionisti dei media. Si assiste inoltre a licenziamenti ingiusti dei dipendenti delle imprese statali e degli enti pubblici, delle istituzioni educative e culturali, dei pochi sindacati indipendenti rimasti. Quanto agli avvocati che difendono persone che hanno espresso opinioni dissenzienti, sono stati tutti soggetti a sanzioni disciplinari e una cinquantina di loro ha avuto la revoca della licenza.

  • «Fuoco russo continuo su regione Kharkiv, vittime»

    Nelle ultime 24 ore gli attacchi russi sulla città orientale di Kharkiv e nella regione hanno ucciso 4 persone e ne hanno ferite altre 5, afferma il capo dell’amministrazione militare regionale ucraino Oleg Sinegubov. Lo riporta Espreso Tv. Il distretto di Slobid è stato bombardato senza sosta. A Izyum, case private, edifici commerciali e diversi impianti sono stati distrutti dai missili. Secondo l’amministrazione locale le truppe russe hanno saccheggiato gli insediamenti dei distretti di Izyum, Kharkiv, Bogodukhiv e Chuguyiv. Synegubov ha riferito che le ostilità continuano in tutto l’oblast di Kharkiv.

  • Cremlino, non era scritto il messaggio di Zelensky a Putin

    Non era scritto il messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky per il presidente russo Vladimir Putin consegnato da parte del presidente indonesiano Joko Widodo nell’incontro di ieri al Cremlino. Lo chiarisce il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov nel briefing ai giornalisti, come riporta Interfax

  • Attacco Odessa, numero morti sale a 19

    E’ salito a 19 il numero delle persone uccise a Odessa nell’attacco missilistico russo delle prime ore di stamattina. Lo rende noto su Telegram il capo della protezione civile della regione di Odessa, Serhii Kruk.

    Soccorritori nei luoghi del bombardaento


  • Ue, da Russia minacce ingiustificate a Bulgaria

    L’Unione europea ritiene “ingiustificata” la minaccia russa di rompere le relazioni diplomatiche con la Bulgaria come risposta alla decisione di espellere 70 diplomatici dell’ambasciata russa a Sofia. In una nota del Servizio per l’azione esterna Ue, il Seae, la misura adottata dalla Bulgaria viene giudicata “pienamente in linea” con il diritto internazionale poichè i funzionari russi hanno violato la Convenzione di Vienna. “Un eventuale passo così sproporzionato da parte della Russia non farà che accrescere il suo isolamento internazionale”, si legge nella nota.

  • Zelensky, «adesione Ue? non vogliamo aspettare anni, saremo perfetti»

    L’Ucraina non vuole entrare nell’Ue fra decenni e per questo deve svolgere i suoi compiti “in modo perfetto”. A dirlo, in un post su Telegram, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel giorno in cui la bandiera europea viene issata al parlamento di Kiev, la Verkhovna Rada, e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è rivolta in un messaggio video ai deputati ucraini. “Oggi, con il presidente della Verkhovna Rada e il primo ministro , firmiamo una dichiarazione congiunta come segnale di unità di tutti rami del governo a sottolineare la nostra determinazione a raggiungere lo strategico obiettivo di far diventare l’Ucraina membro dell’Ue a pieno titolo”, dice Zelensky, ricordando che la richiesta di adesione fu firmata il quinto giorno dopo l’invasione russa del 24 febbraio. “E’ da 115 giorni che ci siamo candidati. E il nostro percorso verso l’ingresso nell’Ue non deve durare anni o decenni. Dobbiamo percorrere in fretta questa strada. Fare la nostra parte del lavoro in modo perfetto. In modo da permettere ai nostri amici dell’Unione Europa di prendere un’altra storica decisione per noi”, ha detto Zelensky, dopo che la settimana scorsa l’Ue ha riconosciuto lo status di paese candidato a Ucraina e Moldavia.

  • Filorussi, occupati tre insediamenti a Lysychansk

    Unità dell’esercito russo, insieme alle forze di sicurezza di Lugansk, hanno occupato tre insediamenti vicino a Lysychansk e si stanno preparando a prendere d’assalto Seversk. Lo ha affermato il vice capo del ministero dell’Interno dell’autoproclamata repubblica di Lugansk Vitaly Kiselev citato da Ria Novosti. “Le unità alleate hanno preso il controllo di tre insediamenti. L’offensiva contro Seversk si sta sviluppando attivamente dove le truppe ucraine si stanno ritirando da Lysychansk”, ha detto.

    Bombardamenti a Lysychansk

  • Orban, aumenteremo drasticamente nostre capacità di difesa

    L’Ungheria accelera il programma di sviluppo della difesa e ribadisce la sua indisponibilità a negoziare su un eventuale embargo dell’Ue alle importazioni gas russo. Questi i due passaggi chiave dell’intervista al premier ungherese, Viktor Orban, dell’emittente radiofonica Kossut Radio. “Dobbiamo aumentare drasticamente le nostre capacità di difesa” ha spiegato il premier, ribadendo che l’Ungheria, in quanto membro della Nato, deve restare fuori dalla guerra in Ucraina. “Dobbiamo accendere i motori - ha aggiunto - e accelerare il nostro programma di sviluppo della difesa”. Il premier ha poi espresso l’indisponibilità di Budapest a negoziare un eventuale embargo dell’Ue o limitazioni alle importazioni del gas russo perché metterebbero a rischio l’economia ungherese. “Non sono necessarie ulteriori sanzioni - ha concluso - ma un immediato cessate il fuoco e negoziati di pace”.

  • Dopo discorso von der Leyen bandiera Ue issata in Rada Kiev

    La Rada ucraina, da oggi, avrà la bandiera dell’Unione Europea posizionata al fianco di quella nazionale. In occasione dell’intervento della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen il presidente del Parlamento ucraino Ruslan Stefanchuk e il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky hanno issato la bandiera blu con le 27 stelle dorate alle spalle dello scranno dove siede il presidente d’Aula. “Il nostro obiettivo è la piena adesione nell’Ue. Comprendiamo che l’accesso non sarà immediato ma condivideremo questa strada con l’Europa”, ha spiegato Stefanchuk. L’intervento di von der Leyen è stato accolto da un lungo applauso dell’Aula. “Voglio ringraziarla ancora una volta per la sua leadership”, ha sottolineato Zelensky introducendola.

    Von der Leyen alla Rada ucraina

  • Consigliere sindaco Mariupol, ’trovati altri 100 corpi sotto le macerie’

    “Sotto le macerie nel quartiere Livoberezhnyy, a Mariupol, sono stati trovati altri 100 corpi. Gli occupanti sgomberano le macerie ma non dimostrano alcuna intenzione di spostare le tombe dalla città che si trovano a pochi passi dal quartiere”. Lo ha detto il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andriuschenko.

  • Kiev, risponderemo presto a attacco russo a Odessa

    Oleksiy Arestovich , consigliere del presidente ucraino Zelensky, annuncia che la Russia non dovrà aspettare molto per la “risposta” delle Forze armate ucraine dopo gli attacchi missilistici nella regione di Odessa. Lo riporta Unian. “Tre X-22 (lo stesso tipo di missile che ha colpito il centro commerciale di Kremenchuk, ndr) hanno colpito edifici residenziali e centri ricreativi nel distretto di Bilhorod-Dnistrovskyi nella regione di Odesa. Con che razza di bastardi dobbiamo combattere. Bene, aspettatevi una risposta , maledizione. E non dovrete aspettare a lungo”, ha assicurato Arestovych.

    Condominio bombardato a Odessa

  • Kiev, «morti 35.750 soldati russi, distrutti 1577 tank»

    Ammonterebbero a 35.750 le perdite fra le fila russe dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 35.750 uomini, 1577 carri armati, 3736 mezzi corazzati, 796 sistemi d’artiglieria, 246 lanciarazzi multipli, 105 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 217 aerei, 186 elicotteri, 2610 autoveicoli, 15 unità navali e 645 droni.

  • Intelligence Gb, «russi hanno lasciato isola serpenti a causa attacchi Kiev»

    “La Russia si è molto probabilmente ritirata dall’isola dei Serpenti a causa dell’isolamento della sua guarnigione e la sua crescente vulnerabilità agli attacchi ucraini, invece che per un ’gesto di buona volontà’, come ha sostenuto”. E’ quanto si legge nel consueto rapporto mattutino dell’intelligence britannica sulla situazione della guerra in Ucraina. “Nelle ultime settimane -viene ricordato- le forze ucraine hanno condotto attacchi contro la guarnigione russa usando missili e droni. Inoltre hanno usato missili anti nave per bloccare le navi russe che tentavano di rifornire l’isola”. I servizi britannici segnalano anche la cattura da parte delle forze russe di terra del villaggio di Pryvilla, a nord ovest della contesa città di Lyschansk nel Dobass. “Probabilmente proseguiranno intensi combattimenti per il controllo delle alture attorno alla raffineria di petrolio di Lyschansk”, si legge ancora.

    Foto satellitare dell’Isola dei Serpenti


  • 343 bambini uccisi dall’inizio della guerra

    Sono 343 i bambini uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, 635 sono rimasti feriti: lo rende noto l’ufficio del Procuratore generale, riportato da Ukrinform. “Al primo luglio, più di 978 bambini sono stati colpiti in Ucraina dell’aggressione della Federazione Russa: 343 sono morti e più di 635 sono rimasti feriti”, afferma la Procura. La maggior parte delle vittime sono state nelle regioni di Donetsk Kharkiv, Kiev, Chernihiv, Lugansk.

  • 800 aziende Usa vogliono produrre armi innovative per Kiev

    Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sta valutando 1.300 proposte di 800 aziende per la produzione di armi innovative per l’Ucraina. Nelle prossime settimane, il Pentagono intende decidere riguardo la possibile produzione di armi per l’Ucraina, oltre che per l’esercito americano. Le proposte che il Pentagono prenderà in considerazione dovrebbero includere armi per la difesa aerea, anticarro, antiuomo, per la difesa costiera, sistemi aerei senza pilota, controbatteria e comunicazioni sicure che sono state identificate come fondamentali per le esigenze militari dell’Ucraina. Il Ministero della Difesa statunitense vaglierà soltanto i progetti in grado di essere realizzati in 30 giorni o, per i più complessi, in 180 giorni.

  • Von der Leyen a Parlamento Kiev, ora legge anti-oligarchi

    “C’è una lunga strada da percorrere ma l’Europa sarà al vostro fianco ogni passo del cammino, fino al momento che attraverserete la porta che conduce nella nostra Unione europea”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando in videocollegamento alla Rada ucraina, il Parlamento ucraino, dopo la concessione dello status di candidato a Kiev. Von der Leyen si è soffermata sulla necessità per Kiev di attuare delle riforme e ha invitato Ucraina “a concentrarsi sulla legge anti-oligarchi”.

  • Zelensky, «blocco Mar Nero provocherà tsunami migratorio»

    Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyy ha invitato la comunità internazionale ad adottare misure per sbloccare il Mar Nero al fine di evitare una crisi alimentare su larga scala e uno «tsunami migratorio». «La Russia ha bloccato il Mar Nero - ha detto Zelensky in un discorso ai partecipanti al festival ’4gamechangers’ di Vienna - e ora tiene in ostaggio milioni di persone, gente comune in Africa, Asia, Europa. Siamo tutti ostaggi. Sei il suo ostaggio. Perché se questa minaccia della fame non viene eliminata, se il Mar Nero non viene sbloccato immediatamente, il risultato della crisi alimentare sarà un tale tsunami migratorio che ti raggiungerà, anche se l’Austria è lontana dal mare».

  • Odessa, morti salgono a 18, due i bambini, 30 feriti

    È salito a 18 il numero dei morti nell’attacco missilistico russo delle prime ore di stamattina contro una cittadina alle porte di Odessa (leggi sotto, ndr). Due di loro sono bambini, mentre i feriti sono 30. Lo dichiara Kyrylo Tymoscehnko vice del capo dell’ufficio presidenziale ucraino, in un post su Telegram. «Un aereo strategico ha compiuto un attacco missilistico dalla regione del Mar Nero. Un missile ha colpito un edificio residenziale di nove piani e un altro un centro ricreativo nel distretto di Belgorod-Dinestrovski», riferisce un comunicato ufficiale, citato da Unian.

  • Kiev, Mykolaiv colpita con bombe a grappolo, vittime

    L’area portuale di Mykolaiv, nel Sud dell’Ucraina, è stata colpita da «proiettili a grappolo proibiti», ci sono vittime. Lo riferisce il governatore Vitaliy Kim aggiornando le notizie fornite dal sindaco Oleksandr Sienkovych secondo il quale dieci missili sono stati lanciati questa mattina sulla città nell’arco di 25 minuti. Lo riporta il Guardian.

  • L’Australia impone sanzioni contro altri 16 cittadini russi

    Altri 16 cittadini russi sono stati inseriti nell’elenco delle sanzioni dell’Australia in relazione alla guerra in Ucraina, secondo i dati del registro federale australiano. Secondo il documento, sono state imposte restrizioni alla campionessa olimpica, presidente del consiglio di amministrazione del National Media Group, Alina Kabaeva, al difensore civico per l’infanzia Maria Lvova-Belova, al capo del ministero dell’Agricoltura Dmitry Patrushev, al ministro dell’edilizia Irek Fayzullin e al ministro dei trasporti Vitaly Savelyev. Oltra a questi nomi, compaiono il capo del consiglio di amministrazione di Pechenga International Sea Port OJSC Igor Putin, il vicepresidente del consiglio di amministrazione della compagnia di assicurazioni Sogaz Mikhail Putin e il presidente del consiglio di amministrazione di MRT Group of Companies LLC Roman Putin, che le autorità australiane ritengono essere imparentati con il presidente russo.

    Tra coloro ai quali sono state imposte sanzioni figurano anche il Presidente della NPF Gazfond Yuri Shamalov, il Direttore Esecutivo di JSC Vital Development Corporation Alexander Plekhov, il membro del Consiglio di Amministrazione di Sogaz Mikhail Klishin, il Presidente del Consiglio di JSC Rosgeologia Sergey Gorkov, lo sviluppatore e presidente del consiglio di amministrazione della società Kyiv Ploshchad God Nisanov, l’ex presidente della holding AFK Sistema Yevgeny Novitsky, il proprietario del gruppo di società ESN Grigory Berezkin e il presidente del gruppo di società Mercury Igor Kesaev.

  • Usa bloccano fondo per oltre 1 miliardo di dollari dell’oligarca russo Kerimov

    Gli Stati Uniti hanno dichiarato di aver bloccato un trust del valore di oltre un miliardo di dollari legato all’oligarca russo Suleiman Kerimov. In un comunicato stampa, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha affermato che Kerimov gestiva segretamente l’Heritage Trust, incanalando denaro negli Stati Uniti attraverso società di comodo e fondazioni in Europa. La dichiarazione è arrivata settimane dopo che le Fiji hanno consegnato agli Stati Uniti un superyacht legato a Kerimov. Il segretario al Tesoro Usa Janet Yellen ha promesso che Washington continuerà a utilizzare «una gamma completa di strumenti per contrastare coloro che cercano di eludere le sanzioni e nascondere guadagni illeciti».

    Suleyman Kerimov in una foto del 2012. (ANSA/YURI KOCHETKOV)


  • Dieci missili hanno colpito Mykolaiv questa mattina

    Questa mattina dieci missili sono stati lanciati dalle truppe russe nel giro di 25 minuti su Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale. Lo ha annunciato il sindaco Oleksandr Sienkovych, riferendo che i canali locali di Telegram parlano di una grande nuvola di fumo che si è alzata sulla città dopo le esplosioni. Al momento non ci sono informazioni sulle conseguenze dei bombardamenti, riporta Unian.

  • Filorussi, «dopo 8 anni bus tra Crimea e Kherson occupata»

    Dopo otto anni di interruzione il servizio di autobus tra la Crimea e le città di Kherson, Melitopol e Berdyansk (occupate dalle forze russe) ha iniziato a funzionare, iriferisce l’agenzia Ria Novosti. «Questo è un evento fondamentale. Per la prima volta in 8 anni, abbiamo il primo autobus per Kherson. I biglietti sono tutti esauriti», ha detto il ministro dei trasporti ad interim della Crimea Nikolai Lukashenko alla stazione dei bus di Sinferopoli.

  • Zelensky, ritiro russo Isola Serpenti cambia situazione Mar Nero

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha elogiato le forze armate ucraine per il ruolo avuto nel ritiro russo dall’Isola dei Serpenti. Nel suo consueto discorso serale il leader di Kiev - riferisce l’agenzia ucraina Unian - ha detto di essere «grato ai nostri artiglieri, ai piloti dell’aviazione, all’esercito e alle forze aeree». Poi ha sottolineato che l’isolotto «è un punto strategico» e il ritiro russo «cambia in modo significativo la situazione nel Mar Nero». Secondo Zelensky tutto ciò «non garantisce sicurezza, non garantisce che il nemico non torni, ma limita già notevolmente le azioni degli occupanti. Passo dopo passo li spingeremo fuori dal nostro mare, dalla nostra terra, dal nostro cielo».

  • Usa: “taglia” di 10 milioni per informazioni su interferenze straniere voto

    Il Dipartimento di Stato americano ha annunciato una ricompensa fino a 10 milioni di dollari a chiunque sia in grado di fornire informazioni su interferenze straniere nelle elezioni negli Stati Uniti. Lo riferisce il portavoce, Ned Price, in una nota. Il Dipartimento cerca, si legge nel comunicato, informazioni che portino all’identificazione o all’ubicazione di qualsiasi persona o entità straniera, che si sia impegnata consapevolmente o sia coinvolta in interferenze sul voto nonché informazioni che portino alla prevenire o risolvere un’azione del genere.

  • Putin ordina di trasferire progetto Sakhalin-2, co-posseduto dai giapponesi, a una nuova società russa

    Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per trasferire i diritti del progetto petrolifero e del gas Sakhalin-2 a una nuova società russa. Lo ha riferito l’emittente pubblica giapponese NHK. Le parti interessate hanno un mese per dire se prenderanno partecipazioni nella nuova società, afferma il rapporto. Le giapponesi Mitsui & Co. e Mitsubishi Corp. sono proprietarie parziali di Sakhalin Energy Investment Co., rispettivamente con una quota del 12,5% e del 10%. Il decreto cita minacce agli interessi nazionali e alla sicurezza economica della Russia, secondo NHK.

    Mentre il Giappone è stato inizialmente rapido nell’imporre una serie di sanzioni alla Russia per l’invasione dell’Ucraina, il primo ministro Fumio Kishida aveva affermato a marzo che il paese non si ritirerà dal progetto di esportazione di gas naturale liquefatto Sakhalin-2.

  • Autorità locali: missili su condominio e resort in cittadina alle porte di Odessa, almeno 17 vittime

    I missili russi hanno colpito un condominio di nove piani e una struttura turistica vicino al porto ucraino di Odessa, sul Mar Nero, uccidendo almeno 17 persone e ferendone dozzine, hanno affermato le autorità ucraine.
    Un missile ha colpito l’edificio nella città di Bilhorod-Dnistrovskyi verso l’una di notte ora locale, uccidendo 14 persone, ha affermato il ministero delle emergenze in una nota. Ferìte anche 30 persone, mentre è scoppiato un incendio in un negozio annesso.
    Serhiy Bratchuk, portavoce dell’amministrazione regionale di Odessa, ha detto alla televisione di stato ucraina che è in corso un’operazione di salvataggio poiché alcune persone sono rimaste sepolte sotto le macerie dopo il crollo di una parte dell’edificio.
    Un altro missile ha colpito una struttura di un resort, ha detto Bratchuk, uccidendo almeno tre persone tra cui un bambino, e ferendone un’altra. Non è stato possibile confermare in modo indipendente i dettagli dell’incidente.

    Le conseguenze di un attacco missilistico in un luogo indicato come Bilhorod-Dnistrovskyi, regione di Odessa, Ucraina, 1 luglio 2022. (State Emergency Services of Ukraine/Handout via REUTERS)


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