Ucraina ultime notizie. Dopo Mykolaiv Zelensky visita Odessa
I punti chiave
- Zelensky dopo Mykolaiv visita Odessa
- Esplosione a Severodonetsk nel Lugansk: nube a forma di fungo
- Bozza risoluzione M5S: Non procedere a ulteriori invii di armi
- Johnson ringrazia Zelensky, commovente tornare a Kiev
- Kadyrov, conquistato Metelkino, sobborgo Severodonetsk
- Kiev, raid russo su impianto gas a Izyum, scoppia incendio
- Sindaco Kiev, negoziati solo quando ultimo soldato russo partirà
- Borrell: «La Russia usa il grano come strumento di ricatto»
- Da Kiev primo passo verso Ue: lunedì voto su Convenzione Istanbul
- Amb. Russo Razov: «Invio armi non condiviso da tutti in Italia»
- Di Maio: Se su risoluzione M5S non con Nato sicurezza a rischio
- Le notizie di ieri
Kiev: è online il sito per denunciare i criminali di guerra russi
L’Ucraina ha reso operativa sul web una piattaforma per denunciare i crimini di guerra russi e i loro autori. Lo ha annunciato su Telegram il capo dello staff del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak. «Questo sito contiene informazioni dettagliate e verificate sui criminali di guerra russi. L’Ucraina farà di tutto per trovare e punire tutti», ha scritto Yermak. In cima all’elenco di quello che ha chiamato il ’Libro dei carnefici del popolo ucraino’ compare il generale russo Alexander Dvornikov per le azioni “contro la popolazione civile a Mariupol”. Nel sito è possibile anche denunciare nuovi crimini di guerra.
Zelensky dopo Mykolaiv visita Odessa
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo avere visitato la città di Mykolaiv si è recato nella regione di Odessa. Lo ha annunciato il suo ufficio, pubblicando delle foto che ritraggono Zelensky mentre visita il reparto traumatologico e parla con i soldati feriti sottoposti a cure nella struttura medica.
Con le autorità della regione di Odessa Zelensky ha discusso della difesa della regione e anche di un possibile corridoio per esportare il grano.
Esplosione a Severodonetsk nel Lugansk: «Nube a forma di fungo»
Una potente esplosione è avvenuta a Severodonetsk nel Lugansk, nell’est dell’Ucraina. Lo riporta l’agenzia russa Tass - parlando della regione come ’Repubblica popolare del Lugansk’ - che ha rilanciato un video su Telegram dove si vede una nube a forma di fungo di colore rosa che sale nel cielo.
Gentiloni: «Nella crisi Ucraina l’Europa sta dalla parte della libertà»
«Sull’Ucraina a livello europeo noi non siamo equidistanti, abbiamo un’idea molto chiara, la consapevolezza che l’idea di libertà sia in gioco in questo conflitto e che rispondere non partecipando alla guerra ma rispondere sostenendo il Paese aggredito per consentirgli di arrivare a una pace in condizioni di dignità è un dovere democratico».
Così Paolo Gentiloni, commissario Ue per l’Economia, a Bologna dal palco di Repubblica delle Idee. «L’Ue ha le idee molto chiare. La decisione presa sulla candidatura dell’Ucraina all’ingresso nell’Ue ne è una conferma. Siamo dalla parte della libertà».
Tra l’Ue e la Russia «è la fine per certi versi anche di una grande speranza», ha aggiunto Gentiloni. Ci furono all’inizio del secolo «grandi illusioni», come «l’ingresso della Russia nel G8. Questa grande speranza ormai da diversi anni - forse non abbiamo valutato abbastanza l’annessione della Crimea - è tramontata. Putin è una persona con un disegno lucido. Considera il dissolvimento dell’Urss una sconfitta storica e pensa sia necessario ricostruire una sfera geopolitica intorno alla Russia, e quindi espandersi nei confronti dei diversi Paesi Ue».
G7, Scholz: «Focus sarà sulla cooperazione fra democrazie»
Al centro del G7 a presidenza tedesca vi sarà il tema del rafforzamento della cooperazione fra le democrazie. «Sarà un successo importante se il summit sarà un punto di partenza per vedere il mondo democratico in una nuova luce», ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in una intervista all’agenzia stampa tedesca Dpa, in vista del prossimo summit del G7 che si terrà il 26-28 giugno in Baviera sotto la presidenza di turno tedesca, mentre continua il conflitto in Ucraina provocato dall’invasione russa.
«“Le grandi e potenti democrazie del futuro sono in Asia, Africa e Sud America, e saranno nostri partner», ha detto Scholz, che al summit ha invitato anche i leader di Indonesia, India, Sud Africa, Senegal e Argentina. I paesi del G7 - Usa, Canada, Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia e Giappone - vanno visti come un punto di partenza.
«Dobbiamo guardare al mondo intero e non avere soltanto una visione ristretta di Europa, Nord America e Giappone», ha sottolineato Scholz. Il cancelliere ha previsto che fra 30 anni il mondo avrà molti più centri di potere di oggi. «Se riusciremo ad assicurare che questo mondo lavori assieme e che le democrazie vi svolgano un ruolo centrale, sarebbe un grande passo avanti», ha dichiarato.
Attacco russo a Kharkiv distrugge deposito tram
- Un deposito di tram nella regione di Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina è andato distrutto dopo un attacco missilistico russo. Lo riporta l’emittente Sky News che ha pubblicato le immagini del sito colpito, dove si vedono i mezzi parcheggiati nella struttura completamente demolita, fra macerie e vetri rotti.
Johnson ringrazia Zelensky, commovente tornare a Kiev
«Grazie al mio amico presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, per avermi ospitato in Ucraina ieri. È stato incredibilmente commovente camminare per le strade di Kiev con te ancora una volta, rendere omaggio ai vostri soldati caduti, il cui sacrificio e inconquistabile coraggio non dimenticheremo mai». Lo scrive su Twitter il premier britannico, Boris Johnson, all’indomani della sua visita a sorpresa a Kiev.
Kadyrov, conquistato Metelkino, sobborgo Severodonetsk
Le forze russe hanno conquistato il villaggio ucraino di Metelkino, un sobborgo sudorientale di Severodonetsk, e lo sminamento della zona è già in corso, ha detto il leader ceceno Ramzan Kadyrov, citato da Interfax.
«Le unità delle forze speciali di Akhmat, insieme al secondo corpo della milizia popolare della Repubblica popolare di Lugansk, hanno liberato l’insediamento di Metelkino nei pressi della città di Severodonetsk», ha scritto Kadyrov su Telegram. «La parte ucraina ha perso tra i 600 e i 700 combattenti, tra morti e feriti, nella battaglia per questo centro nell’ultima settimana», ha detto, aggiungendo che le forze russe stanno rimuovendo mine e trappole esplosive.
Kiev, raid russo su impianto gas a Izyum, scoppia incendio
«Gli occupanti russi hanno sparato contro un impianto di trattamento del gas nel distretto di Izyum», città dell’oblast di Kharkiv, nella parte orientale dell’Ucraina. Lo riporta l’Ukrainska Pravda, aggiungendo che «è scoppiato un incendio su larga scala» e che si sta «lavorando per domare le fiamme».
Sindaco Kiev, negoziati solo quando ultimo soldato russo partirà
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha affermato alla Bbc che il suo Paese avvierà colloqui di pace solo dopo che «l’ultimo soldato russo avrà lasciato l’Ucraina (..) I Russi hanno parlato di trovare un compromesso. Ma di cosa stanno parlando? Quale compromesso? Dare parti del territorio ucraino ai Russi non è un compromesso - ha poi aggiunto -. Sono più che sicuro che saremo pronti a parlare con i Russi di qualche compromesso. Quando l’ultimo soldato Russo lascerà l’Ucraina, sarà l’ora di parlare, ma non ci siamo ancora. I russi devono andarsene dalla nostra patria».
Secondo Klitschko, la guerra in Ucraina è anche «una tragedia per i Russi e per la Federazione. Le persone non lo capiscono in questo momento, ma sono sicuro che si renderanno conto molto presto della realtà (..) I Russi muoiono. Per cosa? L’ambizione di Putin? Ecco perché l’unità intorno all’Ucraina e a tutti i Paesi democratici è la chiave per la pace e la libertà in Europa», ha poi concluso.
Ucraina: parlamenti Moldova-Romania in seduta congiunta
I parlamenti di Romania e Moldova si sono riuniti per la prima volta in seduta congiunta, approvando una mozione di condanna dell’aggressione russa all’Ucraina e sostenendo l’aspirazione di Chisinau ad entrare nell’Ue. I due parlamenti hanno ribadito «pieno sostegno all’indipendenza dell’Ucraina, la sua sovranità e integrità territoriale», riferisce il quotidiano Kyiv Independent. La seduta congiunta si è svolta a Chisinau, capitale della Moldova. Era presente la presidente del paese Maya Sandu.
Nuovo scambio di civili prigionieri fra Ucraina e Russia
Cinque civili ucraini detenuti illegalmente dagli “invasori” russi sono stati rilasciati dalla prigionia attraverso uno scambio di prigionieri con la Russia. Lo rende noto la direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa della Ucraina su Facebook, riporta un corrispondente di Ukrinform.
«Oggi il quartier generale del coordinamento per il trattamento dei prigionieri di guerra ha condotto un altro scambio di prigionieri secondo la formula ’5 per 5». Cinque cittadini ucraini sono tornati a casa”, precisa il rapporto. Secondo i dati dell’intelligence, quattro civili sono stati fatti prigionieri nel corso degli scontri nella regione di Kiev, tre dei quali durante la battaglia di Hostomel.
Borrell: «La Russia usa il grano come strumento di ricatto»
L’Alto rappresentante Ue per la politica estera Joseph Borrell ha denunciato in un articolo sul suo blog le manovre della Russia mirate a “militarizzare” le esportazioni di grano e «usarle come strumento di ricatto contro chiunque si opponga alla s+ua aggressione» in Ucraina.
Il numero uno della diplomazia europea ha poi ricordato che le «truppe di Putin bombardano, estraggono e occupano l’Ucraina, attaccano le attrezzature agricole» ma anche «magazzini, mercati, strade, ponti in Ucraina e bloccano i porti, impedendo l’esportazione di milioni di tonnellate di grano verso i mercati globali». Secondo Borrell Mosca «ha trasformato il Mar Nero in una zona di guerra, bloccando le spedizioni di grano e fertilizzanti dall’Ucraina, ma interessando anche la navigazione mercantile russa».
La «guerra della Russia contro l’Ucraina minaccia di creare un’ondata globale di fame. Dobbiamo consentire» a Kiev «di esportare i suoi cereali attraverso il Mar Nero - ha poi sottolineato -. Siamo pronti a collaborare con le Nazioni Unite e i nostri partner per prevenire qualsiasi impatto indesiderato sulla sicurezza alimentare globale».
Mosca, 5 civili uccisi in raid ucraino nel Donetsk
Cinque civili sono stati uccisi e 12 feriti in un bombardamento ucraino della città separatista orientale di Donetsk, secondo quanto riferito dalle autorità locali in un comunicato. «A seguito del bombardamento delle forze ucraine, cinque persone sono rimaste uccise e altre 12 ferite nella Repubblica popolare di Donetsk».
La polizia tedesca indaga su centinaia di presunti crimini di guerra russi
La polizia federale tedesca, Bka, sta indagando su centinaia di potenziali crimini di guerra russi compiuti in Ucraina. Ad annunciarlo è stato Holger Muench, capo della polizia federale, parlando con l’edizione domenicale della Welt, Welt am Sonntag.
«Fino ad ora abbiamo ricevuto un numero a tre cifre di segnalazioni. Il nostro chiaro obiettivo è quello di identificare i responsabili delle atrocità, indagare sulle loro azioni attraverso le nostre indagini e portarli davanti alla giustizia». Le inchieste riguardano anche funzionari politici e ufficiali militari sospettati di essere coinvolti in presunti crimini di guerra.
Da Kiev primo passo verso Ue: lunedì voto su Convenzione Istanbul
Il giorno dopo la raccomandazione della Commissione Ue per lo status a Kiev di Paese candidato, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato alla Verkhovna Rada, il Parlamento di Kiev, un disegno di legge che ratifica la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione della violenza domestica, nota anche come Convenzione di Istanbul.
Il Parlamento ucraino esaminerà la proposta di ratifica avanzata dal governo nella seduta di lunedì 20 giugno. Il documento è stato firmato da 46 paesi e dall’Unione Europea ma 11 di loro non hanno ratificato l’accordo. La ratifica della Convenzione, osserva il media ucraino, è stata pubblicamente espressa da alcuni Stati membri dell’Ue come condizione preliminare per l’approvazione dello status di candidato all’adesione all’Ue.
Procura generale: In 2 giorni 11 attacchi su Donetsk, 2 morti e 7 feriti
È stata avviata un’indagine sui bombardamenti della regione di Donetsk con civili morti e feriti. L’ufficio del procuratore regionale di Donetsk ha aperto un’indagine preliminare sui bombardamenti che hanno colpito la regione negli ultimi due giorni. Secondo gli inquirenti dal 16 al 18 luglio l’esercito russo ha sparato su 11 insediamenti di Donetsk.
Negli attacchi - fa sapere su Telegram la Procura generale - sette civili sono stati feriti da schegge e due sono stati uccisi da un attacco contro una casa privata. Anche un residente di Lysychansk, nella regione di Luhansk, è morto in ospedale per le gravi ferite riportate.
Amb. Russo Razov: «Invio armi non condiviso da tutti in Italia»
«La logica secondo cui la massiccia fornitura di armi all'Ucraina sarebbe un mezzo per arrivare alla pace mi sembra quantomeno bizzarra. In sostanza si tratta di alimentare all'infinito la situazione di conflitto, di prolungarla e di moltiplicare le vittime e le distruzioni. Questa logica, a quanto mi risulta, è lungi dall'essere condivisa da tutti, anche in Italia». Lo ha dichiarato Sergej Razov, ambasciatore russo in Italia, in un’intervista a Scenari Internazionali.
«Lasciando da parte il frasario della politica, il fatto è che le armi italiane saranno utilizzate per uccidere militari russi. E questo, ne converrà, introduce nelle nostre relazioni bilaterali un ulteriore elemento negativo che non possiamo ignorare», ha aggiunto.
Attentato a Kherson, ferito capo carceri “collaborazionista”
Il responsabile del sistema penitenziario della città di Kherson controllata dai russi, Yevhen Sobolev, è rimasto ferito in un attentato. Secondo quanto riporta Ukrinform, che cita Serhiy Khlan, un deputato del consiglio regionale e consigliere del governatore, il “collaborazionista” è rimasto colpito dall’esplosione di un ordigno collocato nei presi della sua auto ed è stato operato per ferite alle gambe. L’attacco contro il capo della colonia penitenziaria settentrionale è ritenuto opera delle forze della resistenza Ucraina.
Zelensky: «Non smettiamo di lavorare per la vittoria»
«Non smettiamo di lavorare per la vittoria». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Mykolaiv. La visita arriva un giorno dopo che un attacco russo ha ucciso due persone e ne ha ferite altre 20 in città ed è la prima del presidente a sud, vicina alla regione di Kherson, occupata dai russi.
Zelensky ha fatto visita alla città, si legge su Telegram, per discutere «le minacce provenienti dalla terra e dal mare» dalla Russia, nonché «lo stato dell’economia, del ripristino dell’approvvigionamento idrico, della situazione dell’agricoltura».
Di Maio: «Se su risoluzione M5S non con Nato, sicurezza a rischio»
«Ho letto in queste ore che ci sono dei senatori della forza politica a cui appartengo che avrebbero proposto una bozza di testo da inserire nella risoluzione che di fatto ci disallinea dall’alleanza Nato e dall'Unione europea - Così il ministro degli Affari esteri, Luigi Di Maio, intervenendo a Gaeta al primo summit Blue Forum Italia Network -. La Nato è Alleanza difensiva e grazie a lei abbiamo costruito sviluppo con i partner, se ci disallineiamo dalla Nato mettiamo a repentaglio la sicurezza dell’Italia».
Prima visita Zelensky a Mykolaiv, vicino Kherson occupata
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in una delle rare occasioni in cui ha lasciato la capitale, ha visitato la città ucraina di Mykolaiv danneggiata dalla guerra, in quella che è la sua prima visita a sud dall’inizio dell’invasione russa. L’ufficio di presidenza ha pubblicato un video di Zelensky mentre osserva un edificio gravemente danneggiato e l’incontro poi con i funzionari locali.
Mykolaiv, città portuale di quasi mezzo milione di abitanti prima della guerra, è ancora sotto il controllo ucraino, ma è vicina alla regione di Kherson, occupata dai russi. Rimane un obiettivo di Mosca perché si trova sulla rotta per Odessa, il porto più grande dell’Ucraina.
Medici ai media: Non mostrate ospedali, ci colpiscono
I medici militari ucraini hanno chiesto ai media di non rivelare l’ubicazione degli ospedali da campo e di non mostrare i volti dei medici nei loro servizi per non metterli in pericolo, poiché «il nemico è interessato a distruggere le strutture mediche in cui i militari vengono curati per rientrare nei ranghi dell’esercito», ha dichiarato in un post sui social il Comando, riportato da Ukrinform.«Il nemico può usare un motore di ricerca online, ma Google Maps non dice che tipo di interventi chirurgici vengono effettuati nella struttura o quali medici li eseguono», si legge nel post. La richiesta dei medici militari è arrivata dopo la pubblicazione su un media nazionale ucraino di uno degli ospedali regionali di una grande città in cui sono stati rivelati tutti i dettagli «come se fosse stato girato per l’intelligence del nemico», ha affermato il Comando delle Forze mediche. E ha mostrato le foto prima e dopo l’ospedale da campo colpito: almeno 12 medici sono stati uccisi e 47 sono stati gravemente feriti in Ucraina dall’inizio dell’invasione.
Di Maio: «La pace si fa in due e Putin ora non la vuole»
«Per numero di morti e feriti al giorno, la guerra in Ucraina ha superato la Seconda guerra mondiale. La pace si ottiene in due e Putin non si vuole sedere al tavolo, questo fa prefigurare una guerra lunga. E’ per questo che stiamo cercando di sbloccare 60 mln di tonnellate di grano per cercare di cominciare a creare una fiducia tra due parti ma ci vorrà tempo e l’Italia è al lavoro 7 giorni su 7». Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al primo Summit Blue Forum Italia Network a Gaeta.
Johnson: «Dimostrare che siamo al loro fianco a lungo termine»
E’ molto importante dimostrare all’Ucraina che il Regno Unito è al suo fianco «a lungo termine» in particolare ora, che inizia a manifestarsi una certa “stanchezza” dell’Ucraina. A dichiararlo è stato il premier britannico Boris Johnson, di rientro dopo la visita a sorpresa a Kiev, definita importante in questo “momento critico”. «La preoccupazione che abbiamo è che un po’ di stanchezza stia iniziando a diffondersi in tutto il mondo, ma è necessario capire che gli ucraini stanno soffrendo terribilmente nella parte orientale del loro paese», ha affermato.
«Putin continua a commettere atrocità spaventose. I russi avanzano, centimetro dopo centimetro, ed è fondamentale per noi mostrare ciò che sappiamo essere vero, ovvero che l’Ucraina può vincere e vincerà». Il primo ministro ha continuato dicendo di aver parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy di ciò che il Regno Unito sta facendo per garantire il proprio sostegno al paese. «I russi stanno ancora subendo enormi perdite, stanno finendo molte delle loro armi più sofisticate. Dobbiamo trasmettere il messaggio agli ucraini e al mondo su quanto fortemente li stiamo sostenendo e quanto sia importante che abbiano successo», ha concluso Johnson, citato da Skynews.
Nuovi bombardamenti su Kryvyi Rih, città di Zelensky
L’esercito russo ha lanciato nella notte nuovi attacchi contro la regione orientale di Dnipropetrovsk, bombardato in particolare il distretto di Kryvyi Rih, dove è nato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Solo nell’ultima settimana, sei civili sono stati uccisi: ha dichiarato il capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk Valentyn Reznichenko, citato da Ukrinform.
«Le sirene dei raid aerei hanno risuonato due volte nella regione di notte. I russi hanno colpito di nuovo il distretto di Kryvyi Rih», ha detto, aggiungendo le truppe russe hanno sparato più volte con l’artiglieria sul villaggio di Velyka Kostromka. Alcuni edifici sono stati distrutti e due sono le vittime. In precedenza, è stato colpito l’insediamento di Zelenodolsk. Dall’inizio della guerra nella regione di Dnipropetrovks più di 500 case e 300 appartamenti sono stati distrutti.
Bozza risoluzione M5S: Non procedere a ulteriori invii di armi
Si impegna il governo a «non procedere, stante l’attuale quadro bellico in atto, ad ulteriori invii di armamenti che metterebbero a serio rischio una de-escalation del conflitto pregiudicandone una soluzione diplomatica». E’ quanto si legge nella bozza della risoluzione alla quale alcuni senatori del Movimento 5 Stelle stanno lavorando in vista delle comunicazioni del premier Mario Draghi in Aula, previste per il prossimo 21 giugno.
Maggioranza sull’Ucraina, nella risoluzione il nodo armi
Sei punti di cui uno ancora mancante. Quello, delicatissimo, sul sostegno anche militare all’Ucraina. I partiti che sostengono il governo Draghi lavorano alla risoluzione da votare martedì 21 giugno dopo le comunicazioni del premier sul Consiglio Ue. La maggioranza ha concordato per ora su 5 dei 6 contenuti da inserire nel testo rimandando l’ultimo a una riunione prevista per lunedì, 20 giugno. Tutti d’accordo sull’adesione di Kiev all’Ue, la revisione del Patto di Stabilità, gli interventi per famiglie e imprese in difficoltà per gli effetti della guerra, il RepowerEu per l’energia e il rafforzamento delle proposte sul futuro dell’Unione.
Olaf Scholz promette nuovi aiuti a Kiev
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha promesso all’Ucraina ulteriore aiuto nella sua lotta contro la Russia. «Continueremo a fornire risorse finanziarie. Contribuiremo alla ricostruzione. Continueremo a fornire armi che sono urgentemente necessarie per difendere l’indipendenza dell’Ucraina», ha affermato oggi, nel suo primo videomessaggio settimanale. Scholz ha sottolineato il fatto che la Russia ha invaso l’Ucraina e che molte persone sono già morte, molte case, molte città e villaggi sono stati distrutti. «Con il primo ministro italiano Mario Draghi e il presidente francese Emmanuel Macron abbiamo preso il treno e siamo andati a Kiev. Abbiamo visto scene di distruzione a Irpin, vicino a Kiev. Terribile», ha dichiarato.
Ora si tratta di legare la solidarietà ad una prospettiva: «Poiché molti stanno combattendo per la libertà e la democrazia in Ucraina, vogliono sapere che questo porterà in Europa», ha affermato osservando che per l’Ucraina è necessario uno status di candidato all’adesione all’UE. «Ora ne parleremo a Bruxelles giovedì. E cercheremo di ottenere 27 volte un ’sì’ ad una decisione concreta, una decisione congiunta dell’Unione Europea, che apra anche questa prospettiva».
Onu: da inizio guerra morti 4.509 civili e feriti 5.585
L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani è stato in grado di confermare 4.509 morti e 5.585 feriti fra i civili in Ucraina dall’inizio della guerra con la Russia. Secondo l’Onu, almeno 294 bambini sono stati uccisi e 463 sono rimasti feriti. Questi dati, che registrano il maggior numero di vittime nelle regioni di Donetsk e Luhansk, sono aggiornati al 16 giugno .
Tuttavia, l’Onu sottolinea che i numeri reali sono molto più alti, «perché le informazioni provenienti da alcuni luoghi in cui si stanno svolgendo intense ostilità sono ritardate e molte notizie di vittime civili devono ancora essere confermate». Ciò vale, ad esempio, per gli insediamenti di Mariupol (Oblast’ di Donetsk), Izyum (Oblast’ di Kharkiv) e Popasna (Oblast’ di Luhansk), «dove, secondo i rapporti, si sarebbero verificati numerosi morti e feriti di civili». L’Onu ha aggiunto che la maggior parte delle vittime civili sono state causate dall’uso di armi esplosive, inclusi bombardamenti di artiglieria pesante e lanciarazzi multipli, nonché missili e attacchi aerei.
Sindaco Severodonetsk: In corso evacuazione silenziosa
“La situazione a Severodonetsk è complicata, ma sotto controllo. Il nemico cerca di assaltare la città da varie direzione ed è stato respinto. Da Lysychansk è in corso una ’silenziosa’ evacuazione dei civili. Ovvero le persone che vogliono andare via comunicano all’amministrazione la propria intenzione è vengono evacuate senza fare annunci e creare assembramenti”. Lo ha scritto su Telegram il sindaco di Severodonetsk Oleksandr Striuk.
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Confindustria: andamento Pil incerto, molto debole per conflitto e rincari
L'andamento del Pil italiano nel 2° trimestre 2022 è molto incerto, sintesi di dinamiche contrastanti: nel complesso, appare molto debole. Prosegue, infatti, la guerra in Ucraina e con essa i rincari delle commodity e la scarsità di materiali, con cui fanno i conti le imprese. Viceversa, il calo dei contagi potrebbe sostenere turismo e servizi, ma l'inflazione frena i consumi delle famiglie. E’ quanto scrive il Centro Studi Confindustria nella Congiuntura flash di giugno.
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Kiev: 323 bambini uccisi e 583 feriti da inizio guerra
Sono 323 i bambini uccisi in Ucraina dal giorno dell’invasione russa del Paese. 583 i feriti. Lo rende noto l’ufficio del Procuratore generale ucraino, precisando che il maggior numero delle vittime si registra nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Kiev e Chernihiv. I bombardamenti di città e villaggi ucraini da parte delle forze armate russe - aggiunge la nota - hanno danneggiato 2.028 istituzioni educative, 209 delle quali sono andate completamente distrutte.
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Kiev: Negoziati a fine agosto dopo nostra controffensiva
Il capo della squadra negoziale con la Russia sulla guerra, David Arahamiya, ha affermato che l’Ucraina potrebbe riprendere “a fine agosto” i colloqui con i russi, sospesi di fatto dopo i colloqui a Istanbul il 29 marzo, dopo una serie di controffensive in alcuni posti. “Fine agosto - ha risposto sulla ripresa dei colloqui il capo negoziatore a Voice of America, ripresa da Ukrainska Pravda - Non vogliamo condividere i nostri piani con i russi ma penso che condurremo una controffensiva in alcuni luoghi”.
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Il Kazakistan non riconoscerà indipendenza Donetsk e Luhansk
Il Kazakistan non riconoscerà l’indipendenza delle repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, come invece ha fatto la Russia alla vigilia dell’invasione dell’Ucraina. Il Presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokayev, in un intervento alla sessione plenaria del Forum economico di San Pietroburgo, sul palco accanto a Vladimir Putin, non ha esitato a prendere le distanze dalla Russia. “In generale si calcola che se il diritto all’autodeterminazione fosse attuato in tutto il mondo, invece che 193 Stati ce ne sarebbero più di 500 o 600. E ovviamente ci sarebbe il caos, Per questo non riconosciamo Taiwan, il Kosovo, l’Ossezia del sud o l’Abkhazia. Questo principio di applica Luhansk e Donetsk, che per noi sono entità quasi statali”.
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Ex 007 polacco: Attacco russo a Polonia e Paesi Baltici possibile
“La Russia ha perso la guerra a livello politico e strategico, ma uno scenario di attacco è ancora possibile, così come per l’Ucraina, anche per i Paesi Baltici, la Polonia e l’intero Occidente. Se Putin vede che la sua dottrina dell’escalation è efficace, in pochi anni può spostarsi ulteriormente, ad esempio, nel corridoio di Suwalski”. Lo ha affermato Stanislav Kozei, ex capo dell’Ufficio per la sicurezza nazionale della Polonia, al media polacco Onet.
Il corridoio di Suwalski menzionato è l’area che collega i Paesi Baltici con la Polonia e altri paesi della Nato. Allo stesso tempo, separa la regione di confine di Kaliningrad della Federazione Russa e della Bielorussia dai Paesi occidentali. Allo stesso tempo, Kozei non ha dubbi sul fatto che la Russia uscirà dalla guerra in Ucraina chiaramente indebolita: “Le sue capacità strategiche diminuiranno - ha affermato - Le sue posizioni nell’arena internazionale si deterioreranno in modo significativo e il tenore di vita dei russi cadrà in modo significativo. In questo senso, possiamo dire che la Russia perderà questa guerra”.
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Olena Zelenska: Io bersaglio numero 2. Mosca? Capaci di tutto
“Quando vedi i loro crimini, forse sono davvero capaci di tutto”: lo ha detto la first lady ucraina Olena Zelenska rispondendo a una domanda del Guardian sul fatto di essere l’obiettivo numero due della Russia. “Ho la sensazione di trovarmi in una realtà parallela”, ha affermato.
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Veterano Usa disperso è in vita, in rete un suo video per la famiglia
Il veterano americano disperso in Ucraina, dove si è recato a combattere al fianco delle forze di Kiev, per addestrare i militari ucraini all’uso delle armi inviate dagli Usa, è vivo, rende noto la famiglia, citando un video pubblicato in rete. Alexander Drueke risulta scomparso da giorni. Si trovava vicino a Kharkiv. Nel video, Alexander si rivolge alla madre per dirle che tornerà a casa “il prima possibile”. Il video è stato pubblicato dopo che l’emittente russa Rt aveva reso noto che Drueke, insieme a un altro americano, l’ex Marine Andy Tai Huynh, si erano arresi alle forze russe.
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Ucraina: missili russi sulla regione di Odessa dalla Crimea
Nella notte la regione di Odessa è stata attaccata dall’esercito russo con missili da crociera, i razzi sono stati abbattuti dalla contraerea ucraina: lo ha riferito il Comando operativo Sud di Kiev citato da Unian. “Due missili Onyx lanciati dal complesso costiero nel territorio della Crimea occupata sono stati distrutti in aria dall’unità di difesa aerea”, si legge nella nota del Comando.
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Kiev: Battaglia per Severodonetsk continua
“Nell’Ucraina orientale, gli invasori russi stanno conducendo operazioni offensive in diverse direzioni e continuano gli attacchi di artiglieria alle posizioni delle forze di difesa, nonché a obiettivi civili. Il nemico continua a prendere d’assalto Severodonetsk, ma senza successo”. Lo scrive lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine nel suo rapporto quotidiano su Facebook, secondo il quale, nella direzione di Severodonetsk , “il nemico continua a sparare con artiglieria e lanciagranate a propulsione contro le posizioni delle nostre truppe e le infrastrutture civili vicino a Lysychansk, Metolkino, Ustynivka e Voronovo. Le battaglie per Severodonetsk continuano. Per migliorare la situazione tattica, le unità nemiche hanno tentato di effettuare operazioni di assalto fuori città, ma senza successo”.
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Varsavia sollecita Ue su nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca
La Polonia chiede all’Unione europea un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra contro l’Ucraina. “Dal nostro punto di vista, deve essere imposto un settimo pacchetto di sanzioni il prima possibile per mantenere la pressione”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri, Lukasz Jasina, in una intervista al Welt am Sonntag. “Portiamo avanti questa posizione e abbiamo il sostegno dei nostri partner baltici”, ha aggiunto.
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Attacco russo con missili contro raffineria di Kremenchuk
Secondo il capo dell’amministrazione militare regionale Dmitry Lunin, l’esercito russo ha lanciato un attacco missilistico contro la raffineria e le infrastrutture di Kremenchug, nella regione di Poltava. “Kremenchuk è di nuovo sotto attacco nemico. Tra i 6 e gli 8 missili russi hanno colpito raffinerie e infrastrutture. Sono possibili altri attacchi”, ha scritto Lunin su Telegram.