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Ucraina, ultime notizie. Biden: «Ucraina sarà nella Nato, forti le garanzie del G7. Valuterò missili a più lungo raggio per Kiev». Erdogan, ok a ingresso Svezia non prima di ottobre

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Vilnius ha detto di voler discutere «delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina nel suo cammino verso la Nato». Le condizioni per l'adesione, fa notare il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, «sono sconosciute». Per il ministro degli Esteri Antonio Tajani «la decisione di far entrare l'Ucraina nella Nato c'è, il punto è quando». Amanda Sloat, consigliere per gli affari europei della Casa Bianca, cita i Rolling Stones e dice: l'impegno per la sicurezza dell'Ucraina che l'Occidente adotterà oggi dimostrerà alla Russia che «il tempo non è dalla sua parte»

Ucraina, colloquio telefonico Zelensky-Erdogan
  • Lavrov: Nato tornata a schemi da Guerra fredda

    Il vertice Nato a Vilnius ha mostrato che l’Alleanza è tornata agli schemi della Guerra Fredda. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov come riportato dalla Tass aggiungendo che “Mosca studierà attentamente i risultati del vertice e risponderà alle minacce al meglio delle sue possibilità”. Secondo il ministro degli Esteri i Paesi Nato si sono impegnati a fornire armi a più lungo raggio all’Ucraina con l’obiettivo di “prolungare la guerra di logoramento”.

  • Ucraina: Aiea, non trovati esplosivi a Zaporizhzhia ma situazione precaria

    Al momento non sono stati trovati esplosivi durante le ispezioni della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina. Ad annunciarlo oggi è stato il segretario generale dell'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi. Gli esperti - ha poi spiegato - continuano a visitare parti della struttura occupata, ma non hanno ancora avuto accesso al tetto del terzo e quarto reattore. Ci sono state a lungo preoccupazioni sulla sicurezza nello stabilimento di Zaporizhzhia a causa della guerra in corso - timori amplificati dalle accuse di Volodymyr Zelensky, secondo il quale la Russia avrebbe piazzato “ordigni esplosivi” sul tetto dell'impianto.

    In un aggiornamento sulla situazione, Grossi ha dichiarato che la situazione della sicurezza nucleare nel sito occupato “rimane molto precaria”. Gli esperti dell'Aiea hanno recentemente sentito “una serie di esplosioni” che si verificavano “a una certa distanza”, pur confermando che l'impianto non è stato colpito. Nonostante ciò questo ricorda “i potenziali rischi per la sicurezza e la sicurezza nucleare che l'impianto deve affrontare durante il conflitto militare nel Paese”, ha fatto presente Grossi.

  • Ucraina: Biden, “incontro con Zelensky è andato molto bene”

    L'incontro tra il presidente degli Usa, Joe Biden e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky “è andato molto bene”. A riferirne è stato lo stesso Biden, interpellato dai giornalisti mentre lasciava Vilnius al termine del vertice. “Abbiamo trascorso circa un'ora insieme e penso che siamo sulla strada giusta”, ha affermato. “Abbiamo raggiunto ogni obiettivo che ci eravamo prefissati di raggiungere”, ha proseguito, alludendo al summit. Biden ha detto di non guardare ad un'adesione dell'Ucraina fino a quando “la guerra non sarà finita”, ma si è detto certo del fatto che Zelensky “non è preoccupato” perché capisce che - dati gli impegni assunti nei confronti del suo paese - “essere o meno ora nella Nato non è rilevante”.

  • Biden, valuterò missili a più lungo raggio per Kiev

    Joe Biden valuterà l'autorizzazione ad inviare a Kiev missili a più lungo raggio di quelli mandati finora. Lo ha detto lo stesso presidente ai reporter dopo il suo intervento all'università di Vilnius, come riferisce il pool al suo seguito.

  • Biden, il mondo sia unito contro il cambiamento climatico

    “Il mondo deve stare unito per affrontare il cambiamento climatico”: lo ha detto Joe Biden parlando all'università di Vilnius dopo il vertice Nato. Il presidente ha sottolineato inoltre la necessità di “difendere le regole dell'ordine internazionale, la sovranità nazionale, la libertà di navigazione”.

    Ucraina, Biden: "Nessun cedimento nel sostegno a Kiev"
  • Biden: non cederemo nel sostegno a Kiev, Putin ha sbagliato

    “Non cederemo” nel sostegno all'Ucraina, “Putin ha fatto una scommessa sbagliata che il supporto a Kiev sarebbe finito”, “difenderemo la libertà oggi, domani e per quanto serve”: lo ha detto Joe Biden parlando all'università di Vilnius dopo il vertice Nato.

    Biden da Vilnius: "Il nostro impegno per l'Ucraina non vacillerà"

    “La difesa della libertà non è il lavoro di un giorno o di un anno, è la vocazione della nostra vita. Di sempre. Siamo temprati per la lotta futura. La nostra unità non vacillerà, ve lo prometto”, ha aggiunto. “La Nato è più forte e più unita che mai”, ha detto ancora.

  • Ucraina: Zelensky, “non cederemo un solo villaggio con un singolo abitante”

    L'Ucraina non rinuncerà a nessuna parte del proprio territorio, neanche ad un “singolo villaggio” abitato “da un solo uomo anziano”. A chiarirlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Vilnius. “Non scambieremo mai i nostri territori in cambio di un conflitto congelato”. “Non accadrà mai. Questa è la mia posizione, chiara, che i nostri partner conoscono”.

  • Meloni: Biden mi ha invitato alla Casa Bianca il 27 luglio

    ’Ho parlato con il presidente Biden che mi ha invitato alla Casa Bianca il prossimo 27 luglio’. Lo ha affermato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa al termine del vertice Nato a Vilnius. ’A margine del vertice Nato e dell’iniziativa G7, ho avuto anche alcuni incontri bilaterali, adesso vedrà il primo ministro della Lituania, ho incontrato il presidente Erdogan, con il quale abbiamo parlato molto di Mediterraneo, di energia, di immigrazione, di pace rispetto al conflitto, con il primo ministro Sunak’, ha illustrato. ’Quindi molti incontri anche bilaterali, durante questo importante vertice. Sono complessivamente soddisfatta del segnale che l’Alleanza atlantica ha fornito in questi giorni, del segnale di compattezza’, ha precisato.

  • Wallace a sorpresa bacchetta gli ucraini, «mostratevi grati, Paesi Nato non sono Amazon»

    Inattesa bacchettata del ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, nei confronti dell’Ucraina dell’alleato Volodymyr Zelensky a margine del vertice Nato di Vilnius. La gente dei Paesi alleati “vorrebbe vedere gratitudine” da parte di Kiev, ha dichiarato oggi Wallace, ex militare di carriera considerato finora un garante della linea dura britannica contro Mosca e di sostegno verso gli ucraini, il quale ha rivolto - sia pure in toni dichiaratamente amichevoli - un “consiglio” a non sottovalutare il fatto che diversi Paesi occidentali stanno “cedendo propri stock di armi” a Kiev; e che non possono essere considerati alla stregua di una sorta di “Amazon” cui indirizzare ordini di materiale bellico a richiesta. “La guerra (contro la Russia) è una guerra nobile e noi vediamo che la state combattendo non solo per voi stessi, ma anche per la nostra libertà”, ha riconosciuto il ministro rivolgendosi ancora ai responsabili ucraini; non senza aggiungere tuttavia che talora i toni vanno calibrati ad esempio “per convincere i parlamentari americani” o “per persuadere politici dubbiosi di altri Paesi che vale la pena” continuare a sostenere l’Ucraina. Wallace ha poi definito “una vittoria” per Kiev il fatto che al vertice sia stato affermato che “l’Ucraina appartiene alla Nato” in prospettiva, e quindi che l’adesione “è un destino che si compirà”. Queste parole hanno suscitato grande eco sui media britannici, anche se sono state sfumate, se non corrette, nella sua conferenza stampa di fine summit dal premier Rishi Sunak. Il quale ha insistito sul fatto che Zelensky abbia ripetutamente espresso gratitudine agli alleati e ha aggiunto: “Io so che lui e la sua gente sono incredibilmente grati” per gli aiuti ricevuti.

  • Erdogan, ok alla Svezia nella Nato non prima di ottobre

    “Credo che quando il Parlamento aprirà”, in ottobre dopo la pausa estiva, “questo accordo sarà quello a cui il presidente dell’Assemblea darà priorità tra gli altri accordi a livello internazionale”. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una conferenza stampa presso il vertice dell’Alleanza Atlantica di Vilnius a proposito della ratifica dei protocolli di adesione alla Nato della Svezia da parte del Parlamento turco. Lo rende noto la direzione delle comunicazioni del presidente turco.

  • Usa: Biden, calo inflazione è merito della Bidenomics

    “Buoni posti di lavoro e prezzi più bassi: questa è la Bidenomics in azione”. Così il presidente Joe Biden commenta in una nota il dato sull’inflazione di giugno, che ha fatto registrare un +3% su base annua, rispetto al +4% di maggio. “Il dato di oggi porta nuove e incoraggianti conferme che l’inflazione sta calando, mentre la nostra economia rimane forte”, afferma il presidente, sottolineando che i progressi sono stati fatti mantenendo la disoccupazione ai minimi storici e facendo segnare una forte occupazione.

  • Biden: «Kiev sarà nella Nato, forti le garanzie del G7»

    “Tutti gli alleati concordano che l’Ucraina sarà un giorno nella Nato. Io e Zelensky abbiamo parlato delle garanzie che possiamo dare nel mentre e ringrazio i leader del G7 per le garanzie di sicurezza: aiuteremo l’Ucraina a costruire una forte difesa, in modo che sia una fonte di stabilità nella regione. Questa è un potente dichiarazione per l’Ucraina”. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden presentando le garanzie di sicurezza del G7 con tutti i leader presenti, compresi i vertici dell’Ue.

  • Giro di vite in Gb contro le aziende che inquinano

    Stretta contro le aziende che inquinano nel Regno Unito, inclusi i gestori (privati) di servizi pubblici essenziali. Il governo conservatore di Rishi Sunak ha infatti annunciato oggi, per bocca della ministra dell’Ambiente, Therese Coffey, l’abolizione del tetto sulle sanzioni pecuniarie consentite finora dalla legge britannica a carico degli inquinatori fino a un massimo di 250.000 sterline (320.000 euro circa) per ciascuna procedura. Questa decisione permetterà all’autorità di sorveglianza preposta ai controlli ambientali nel Regno di comminare multe potenzialmente senza limiti in via amministrativa, senza la necessità di ricorrere a denunce giudiziarie penali dall’iter mediamente lungo. “Gli inquinatori devono pagare sempre”, ha dichiarato Coffey presentando l’iniziativa in Parlamento e sottolineando come la nuova normativa preveda anche un ampliamento dei casi in cui sarà possibile comminare le maxi ammende: incluso in situazioni di “incauto smaltimento degli scarti”. La ministra ha poi rivendicato la volontà dell’attuale governo - accusato da più parti di aver fatto qualche passo indietro sul fronte degli impegni in materia ambientale, di rispetto della transizione energetica e di contrasto dell’emergenza climatica rispetto agli annunci della precedente compagine Tory guidata da Boris Johnson - di “tutelare l’ecosistema e rilanciare il patrimonio naturale” dell’isola. La riforma legislativa riguarderà fra l’altro le aziende che si occupano di trattamento di rifiuti o i gestori degli inceneritori; ma anche la società di gestione dell’acqua Thames Water, nata dalla stagione delle privatizzazioni dei servizi risalenti all’era di Margaret Thatcher, di John Major e in parte di Tony Blair, salvo finire negli ultimi tempi in crisi e al centro di polemiche: per le denunce d’inefficienza, per una situazione debitoria miliardaria ai limiti della bancarotta e per l’accusa di aver disperso acque reflue in mare. Uno scenario a cui sulla carta si aggiunge ora la necessità d’investire più in fretta in infrastrutture più sicure dal punto di vista ambientale, onde evitare il rischio delle nuove super multe annunciate da Coffey.

  • Zaporizhzhia, sei civili rimasti feriti per la caduta di un drone

    Sei civili, tra cui un bambino, sono rimasti feriti nel pomeriggio a causa di un’esplosione a Zaporizhzhia in Ucraina. Lo annuncia il primo vicesindaco Oleksandr Vlasyuk, riporta l’Ukrainska Pravda. «Si sta indagando su quanto accaduto», si legge. «Si riferisce di 6 feriti, 3 dei quali ricoverati in ospedale, tra cui un bambino e una donna». Il sito ucraino riferisce della caduta del relitto di un drone in uno dei parchi cittadini.

  • Mosca: «Grave errore le garanzie di sicrurezza occidentali all’Ucraina»

    «Le garanzie di sicurezza che l’Occidente sta pianificando di offrire all’Ucraina sarebbero un pericoloso errore che interferirebbe con la sicurezza della Russia ed esporrebbe l’Europa a maggiori rischi per gli anni a venire. Si tratta della posizione del Cremlino, espressa dal portavoce Dmitry Peskov, mentre è in corso il summit della Nato a Vilnius e si attende contestualmente un comunicato dei Paesi del G7 di sostegno a Kiev. «Fornire all’Ucraina qualsiasi garanzia di sicurezza - ha affermato Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti - è estremamente sbagliato e molto pericoloso. Fornendo garanzie di sicurezza all’Ucraina, questi Paesi ignorano il principio internazionale dell’indivisibilità della sicurezza, violando la sicurezza della Federazione Russa». Secondo il portavoce del Cremlino, questo è irto di «conseguenze molto, molto negative» in qualsiasi orizzonte di pianificazione.

  • G7: «All’Ucraina fornitura continua di armi. Beni russi congelati fino a che Mosca non risarcirà»

    «Ciascuno di noi lavorerà con l’Ucraina su impegni e accordi di sicurezza specifici, bilaterali e a lungo termine». Lo si legge nel documento del G7 per l’Ucrain. L’obiettivo è garantire che Kiev possa «difendersi oggi» e «scoraggiare l’aggressione russa in futuro» attraverso la fornitura continua di «equipaggiamento militare moderno, nei domini terrestre, aereo e marittimo, dando priorità alla difesa aerea, all’artiglieria e al fuoco a lungo raggio, ai veicoli blindati e ad altre capacità chiave, come l’aviazione da combattimento - e promuovendo una maggiore interoperabilità con i partner euro-atlantici». Il G7 «ribadisce che, coerentemente con i nostri rispettivi ordinamenti giuridici, i beni sovrani della Russia nelle nostre giurisdizioni rimarranno immobilizzati fino a quando la Russia non pagherà per i danni causati all’Ucraina. Riconosciamo la necessità d’istituire un meccanismo internazionale per la riparazione dei danni, delle perdite o delle lesioni causate dall’aggressione russa ed esprimiamo la nostra disponibilità ad esplorare le opzioni per lo sviluppo di meccanismi appropriati».

  • Zelensky, «grati a Usa per munizioni a grappolo»

    - “Ci sono momenti in cui abbiamo alcuni disaccordi su piccoli dettagli con i nostri amici americani, ma vorrei esprimere la mia gratitudine al presidente Joe Biden. So che è stato difficile negli Usa e al Congresso, so che ci sono persone che non condividono” la decisione di fornire all’Ucraina “munizioni a grappolo, ma bisogna guardare alla cosa dal punto di vista dell’equità: la Russia usa costantemente queste munizioni sul nostro territorio”. Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Vilnius. “Combattono sulla nostra terra - continua - uccidono il nostro popolo, usano missili a lunga gittata e munizioni a grappolo regolarmente: l’assistenza che possiamo ricevere dagli Usa per le munizioni a grappolo riguarda solo obiettivi militari e solo sul territorio ucraino che è ancora occupato. E' una cosa sotto controllo, non avverrà altrove”.

    Il presidente turco Tayyip Erdogan, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, il premier britannico Rishi Sunak e il presidente Usa Joe Biden al summit Nato di Vilnius (REUTERS/Kacper Pempel)

  • Ue: Pe approva posizione negoziale su ripristino natura

    Il Parlamento Europeo ha approvato a Strasburgo in plenaria la posizione negoziale sul regolamento sul ripristino della natura, con 336 voti a favore, 300 contrari e 13 astenuti. Ora potranno iniziare i negoziati legislativi con il Consiglio.

  • Sunak d’accordo con Zelensky, «le garanzie G7 non bastano»

    Le garanzie di sicurezza promesse dal G7 all’Ucraina a margine del vertice Nato di Vilnius sono “importanti”, ma “non possono sostituire” l’adesione di Kiev all’Alleanza Atlantica. E’ l’opinione concorde di Volodymyr Zelensky e del primo ministro britannico Rishi Sunak, certificata da una nota di Downing Street diffusa oggi dopo un faccia a faccia. Nell’incontro si è parlato di “progressi nella controffensiva” contro le forze russe e del “nuovo pacchetto” di aiuti militari annunciati da Londra. Quanto alle garanzie del G7, i due leader le hanno citate come un punto di partenza su cui “costruire” altro “quanto prima possibile”.

  • Zelensky, pronti ad entrare nella Nato dopo la guerra

    “Dai colloqui di oggi capisco che le condizioni necessarie per l’ingresso nella Nato saranno raggiunte quando ci sarà la pace in Ucraina”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. “Capiamo che alcuni hanno paura di parlare di membership ora perché nessuno vuole una guerra mondiale ed è comprensibile. Ma abbiamo bisogno di avere segnali”, ha aggiunto Zelensky.

    Addestramento di donne a Kyiv (EPA/SERGEY DOLZHENKO)

  • Ucraina: capo 007 Russia, telefonata con capo Cia dopo rivolta Prigozhin

    Il direttore del Servizio di intelligence estera della Russia, Sergey Naryshkin, ha avuto un colloquio telefonico con il capo della Cia, William Burns, a fine giugno, dopo la tentata rivolta armata del capo del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, in cui “abbiamo ragionato su cosa fare a proposito dell’Ucraina”. Lo ha confermato all’agenzia di stampa russa Tass Naryshkin. “Sì, in effetti la conversazione ha avuto luogo alla fine del mese scorso. Il pretesto per una conversazione telefonica, per come valuto io, da parte del collega americano, sono stati gli eventi del 24 giugno. È chiaro come ho risposto alla domanda su ciò che è successo”, ha detto Naryshkin, “mi sembra che questo fosse più che altro un pretesto, perché la parte principale della conversazione era incentrata sulla discussione del tema e degli eventi legati all’Ucraina. Abbiamo pensato, ragionato, su cosa fare a proposito dell’Ucraina”. Il direttore del Servizio di intelligence estera russo ha riferito che la conversazione è durata “circa un’ora”.

  • Zelensky, «ottimo incontro con premier Gb, Rishi Sunak»

    “Incontro con Rishi Sunak. Terzo incontro e terzo successo per l’Ucraina al vertice di oggi” a Vilnius. «Difesa, politica, nostra sicurezza comune. Ho ringraziato per le armi, in particolare le armi a lungo raggio, e per il forte sostegno all’Ucraina sulla via della Nato. Stiamo preparando garanzie di sicurezza per l’Ucraina sulla strada per la Nato. Un ottimo incontro!»

  • Zelensky, la Germania ci fornirà altri missili Patriot

    Con il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Vilnius è stato raggiunto un accordo per un’ulteriore fornitura di missili antimissile Patriot con relativi lanciatori all’Ucraina, secondo quanto scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram. «C’è un accordo per ulteriori lanciatori e missili Patriot dalla Germania. Questo è molto importante per proteggere la vita in Ucraina dal terrore russo! Sono grato per la disponibilità della Germania a sostenere a lungo termine l’Ucraina e la nostra difesa della libertà», scrive Zelensky.

    Ucraina, Zelensky: "Russia unica fonte di pericolo per Zaporizhzhia"
  • Kiev, «sconosciute le condizioni per aderire alla Nato»

    «Le condizioni per l’adesione dell’Ucraina alla Nato sono sconosciute. Non sappiamo quali siano. Non ce ne sono. Questo è il problema. Cioè, quando saranno soddisfatte le condizioni? Quali sono le condizioni? Chi dovrebbe formularle? Quali sono?», ha dichiarato il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, come riportano i media ucraini.

  • Zelensky: voglio essere su stessa lunghezza d’onda con tutti, discuteremo con partner Nato

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky arriva a discutere con i leader della Nato nella seconda giornata del summit di Vilnius con l’intenzione di essere «sulla stessa lunghezza d’onda» con tutti i «partner» della Nato. Lo dice lo stesso Zelensky, prima di entrare alla Litexpo, il complesso fieristico alla periferia della capitale lituana dove si riunisce il summit, usando toni diversi rispetto al tweet di ieri pomeriggio.

    «In agenda oggi - dice Zelensky - abbiamo tre questioni prioritarie. La prima sono i pacchetti di armi, nuovi pacchetti di armi per sostenere il nostro esercito sul campo di battaglia. La seconda è l’invito nella Nato e noi vogliamo essere sulla stessa lunghezza d’onda con tutti».

    «Oggi quello che sentiamo e capiamo è che avremo questo invito, quando le misure di sicurezza lo permetteranno: voglio discutere con i nostri partner di tutte queste cose. La terza cosa di cui si parlerà oggi e per le quali intendo battermi sono le garanzie di sicurezza sulla strada verso la Nato», conclude prima di entrare nella sala, senza prendere domande dai cronisti.

  • Esplosioni, spari e un incendio a Sebastopoli, in Crimea

    Esplosioni e sparatorie in contemporanea in diverse zone di Sebastopoli, città della Crimea, la penisola annessa unilateralmente dalla Russia nel 2014. Lo riporta Rbc-Ucraina citando il canale Telegram Chp/Sevastopol che riferisce anche di un incendio scoppiato in mattinata.

  • Usa, piano per Kiev, il tempo non è dalla parte di Mosca

    Il piano di impegno a lungo termine per la sicurezza dell’Ucraina che l’Occidente adotterà oggi dimostrerà alla Russia che «il tempo non è dalla sua parte», ha dichiarato un alto funzionario statunitense. «Questa dichiarazione multilaterale invierà un segnale significativo alla Russia: il tempo non è dalla sua parte», ha dichiarato ai giornalisti Amanda Sloat, consigliere per gli affari europei della Casa Bianca.

  • Tajani, l’adesione dell’Ucraina alla Nato di fatto c’è

    «La decisione di far entrare l’Ucraina nella Nato di fatto c’è, il punto è quando. Non certamente durante la guerra per i rischi di escalation: abbiamo tutti pensato di far aderire Kiev dopo la fine della guerra. Stiamo aiutando Kiev a difendere la propria indipendenza, il proprio territorio. La pace non può prescindere dal fatto che i soldati russi lascino l’Ucraina. Sulla fine della guerra, è difficile capire che cosa intenda fare Mosca. Noi vogliamo che gli ucraini riescano a riconquistare parti importanti del loro territorio». Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl in diretta da Vilnius.

  • Biden, ’abbiamo radunato il mondo per sostenere l’Ucraina’

    «Siamo a un punto di massima unità tra gli alleati dopo il vertice Nato, abbiamo radunato il mondo per sostenere il popolo ucraino»: sarebbero queste le parole che il presidente Usa Joe Biden intenderebbe affermare a conclusione del summit di Vilnius secondo un funzionario della Casa Bianca. Lo riporta il Guardian. Biden sottolineerà che «è importante basarsi su questa unità per affrontare altre sfide importanti, come il cambiamento climatico, le tecnologie emergenti e le minacce all’ordine internazionale».

  • Michel: Ue pronta a fornire garanzie di sicurezza

    «Lavoriamo per fare dell’Ue un fornitore di sicurezza, in pieno coordinamento con la Nato. Vogliamo essere estremamente uniti: siamo pronti a fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina e a partecipare a tutti gli sforzi» per aiutare Kiev a resistere contro l’invasore russo. Lo ha datto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, arrivando a Vilnius per il secondo giorno del summit della Nato.

  • Kishida, Giappone e Nato devono approfondire i legami

    «Il Giappone e la Nato condividono valori e obiettivi strategici e devono approfondire i legami. Vedo dunque con favore il nostro recente accordo di cooperazione: oggi vogliamo avere discussioni approfondite sull’Indopacifico». Lo ha detto il premier giapponese Fumio Kishida arrivando al summit della Nato a Vilnius.

  • Attacco aereo su Kiev, distrutti tutti i droni russi

    Le forze di Mosca hanno lanciato nella notte un attacco con droni kamikaze sulla città di Kiev e l’omonima regione: le forze di difesa aerea ucraine hanno distrutto tutti i velivoli russi nell’area della capitale. Lo ha reso noto l’Amministrazione militare di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. «Il nemico ha effettuato un altro attacco aereo sulla capitale. Secondo le informazioni preliminari, ha utilizzato nuovamente munizioni di sbarramento di tipo Shahed. Dopo più di una settimana di pausa, il nemico ha lanciato droni iraniani contro Kiev per il secondo giorno consecutivo. Il raid aereo è durato più di 2 ore», si legge nel messaggio dell’Amministrazione militare. Tutti gli obiettivi russi nello spazio aereo intorno a Kiev sono stati rilevati e distrutti dalle forze di difesa aerea di Kiev. Non ci sono ancora notizie di vittime o danni.

  • Mosca, da inizio controffensiva Kiev ha perso 26mila soldati

    Le forze armate ucraine hanno perso oltre 26.000 soldati e più di 3.000 equipaggiamenti militari dall’inizio della loro controffensiva il quattro giugno scorso: lo ha detto il ministro della Difesa russo, Sergey Shoigu, conversando con i media. Lo riporta la Tass. «Le perdite dell’avversario a partire dal quattro giugno hanno raggiunto oltre 26mila militari e 3mila pezzi di armamenti vari», ha affermato Shoigu. Nello stesso periodo, ha aggiunto, le truppe russe hanno distrutto 21 aerei, cinque elicotteri, 1.244 carri armati e altri veicoli blindati, 17 carri armati Leopard di fabbricazione tedesca, cinque carri armati Amx prodotti dalla Francia e 12 veicoli da combattimento Bradley di fabbricazione statunitense.

  • Zelensky contro la Nato: assurdo non ci sia calendario adesione

    Il presidente Zelensky contro la Nato prima del suo arrivo al vertice di Vilnius: «Inaudito e assurdo che non ci sia un calendario per l’ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza». Il segretario generale Stoltenberg ne gela le attese: «Non c’è una timeline per il processo d’ingresso, l’invito sarà esteso a Kiev quando ci saranno le condizioni’; ’pronti a schierare 300mila soldati di intervento rapido»

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