ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùEuropa

Circa un’ora di colloquio tra Mattarella e Meloni. Biden: «Putin ha già perso la guerra. Minacce atomiche? Non vedo prospettive reali»

Il G7 blinda l’Ucraina con un sistema di garanzie e protezioni in attesa dell’adesione alla Nato che avverrà solo dopo la fine della guerra. «Kiev non è mai stata così vicina» dice il segretario generale Stoltenberg al termine del vertice di Vilnius. Il presidente Zelensky incassa il risultato e riconosce la linea degli alleati, ma ribadisce che non accetterà «nessun compromesso». La replica di Lavrov: «La Nato è tornata agli schemi della Guerra Fredda. Mosca risponderà alle minacce al meglio delle sue possibilità». Nella notte nuovi attacchi aerei russi, la contro-offensiva ucraina neutralizza 10 droni

Ucraina, Zelensky: "Russia unica fonte di pericolo per Zaporizhzhia"
  • Sciopero attori a Hollywood, il più grande in 40 anni

    Sciopero degli attori di cinema e tv a Hollywood, il pIù grande in 40 anni: il loro sindacato, che rappresenta 160 mila iscritti, ha votato all'unanimità dopo che è fallito il tentativo di un accordo in extremis con gli studios. Una protesta che si salda a quella degli sceneggiatori, che hanno incrociato le braccia a maggio per la prima volta dopo 63 anni.

  • Meloni, sono sicura anche in Spagna un governo di patrioti

    “In Italia stiamo difendendo li interessi degli italiani e sono sicura che dal 23 di luglio, lo stesso si potrà fare in Spagna con un governo di patrioti con Vox. Viva Italia, Viva Spagna, viva i patrioti europei”. Lo afferma la premier, Giorgia Meloni, chiudendo tra gli applausi il suo collegamento video con la piazza di Valencia, nel corso di una manifestazione elettorale del leader di Vox, Santiago Abascal.

  • Ucraina: Stati Ue si impegnano a sostenere con oltre 400 mln fondo Bei, 100 da Italia

    La Banca europea per gli investimenti (Bei) e i ministri delle finanze di 16 Stati membri dell'Ue hanno firmato oggi una dichiarazione di intenti nei confronti del Fondo della Bei “Ue per l'Ucraina” per sostenere i piani di ripresa e ricostruzione del paese. Annunciato nella primavera del 2023 nel quadro di una più ampia iniziativa dell'U per l'Ucraina, il Fondo EU4U della Bei contribuirà ad accrescere rapidamente gli aiuti destinati a far fronte alle esigenze infrastrutturali più urgenti del paese e a sostenerne l'economia. Tra gli Stati membri che hanno annunciato la propria intenzione di contribuire al Fondo figurano Francia (100 mln di euro), Irlanda (7 mln di euro), Italia (100 mln di euro, annunciati ad Aprile), Lettonia (7 mln di euro), Lituania (10 mln di euro), Lussemburgo (1,3 mln di euro), Polonia (25 mln di euro), Slovacchia (5 mln di euro), Spagna (fino a 70 mln di euro) e Paesi Bassi (52 mln di euro). A questi si aggiungono Belgio, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia e Grecia che hanno confermato il proprio sostegno e quindi l'intenzione di contribuire al Fondo, anche se con importi ancora da definire. In futuro si attendono ulteriori impegni che andranno ad incrementare l'entità del Fondo.

  • Circa un'ora di colloquio tra Mattarella e Meloni

    sxdE' durato circa un'ora il colloquio tra il Capo dello Stato Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni allo studio alla Vetrata al Quirinale. Al centro del colloquio probabilmente i principali temi dell'agenda di governo e in particolare la questione giustizia dopo le accese polemiche degli ultimi giorni.

    Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri, in occasione della riunione del Consiglio Supremo di Difesa, Roma, 13 luglio 2023.( ANSA/ UFFICIO STAMPA QUIRINALE/ PAOLO GIANDOTTI)

  • Ucraina: Putin, nessuna delle richieste russe sui cereali è stata considerata

    Nessuna delle raccomandazioni della Russia per estendere l'accordo sull'esportazione dei cereali ucraini, che scade il 17 luglio, è stata presa in considerazione. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin. “Voglio sottolineare che non è stato fatto niente, proprio niente”, ha insistito. Firmata nel luglio 2022 a Istanbul con Russia e Ucraina sotto l'egida della Turchia e delle Nazioni Unite, la Black Sea Grains Initiative ha permesso di esportare dall'Ucraina quasi 33.000 tonnellate di grano nonostante la guerra passando per il Mar Nero, facendo così fronte alla carenza di cereali dopo l'inizio della guerra. La Russia minaccia di disdire l'accordo, se le sue richieste non verranno accolte.

  • Colloquio Mattarella-Meloni dopo Consiglio Supremo Difesa

    Colloquio tra il capo dello Stato Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni al termine del Consiglio supremo di difesa. L'incontro è in corso.

  • “La Russia sta trattenendo illegalmente migliaia di ucraini”

    La Russia starebbe trattenendo migliaia di civili ucraini in prigioni e centri di detenzione improvvisati, come scantinati umidi. Molti dei prigionieri sarebbero stati arrestati senza alcuna accusa. Lo riporta il sito dell'Associated Press, che ha parlato con “decine di persone, tra cui 20 ex detenuti, ex prigionieri di guerra, le famiglie di più di una decina di civili detenuti, due funzionari dei servizi segreti ucraini e un negoziatore del governo”.

    Queste costruzioni si troverebbero in tutta la Russia e nei territori ucraini occupati e, secondo le testimonianze di ex prigionieri, “le torture sono di routine e comprendono ripetute scosse elettriche, percosse che spaccano il cranio e fratturano le costole e soffocamenti simulati”. Molti di loro hanno assistito alla morte di persone con cui condividevano la detenzione. La Russia non riconosce la detenzione di civili che verrebbero trattenuti come “futura merce di scambio con i soldati russi”. Mosca starebbe inoltre pianificando la costruzione di altre prigioni nell'Ucraina occupata.

  • Consiglio difesa, sostegno all'Ucraina contro invasore

    “Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha illustrato gli esiti del vertice Nato di Vilnius. Il Consiglio ha, successivamente, esaminato la situazione della guerra in Ucraina e ha ribadito la ferma condanna dell'aggressione operata dalla Federazione Russa e il sostegno all'Ucraina nella sua difesa contro l'invasore”. E' quanto emerso durante il Consiglio supremo di difesa, presieduto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che si è riunito al Quirinale.

  • Ucraina: Kiev, uccisi 200 soldati e un comandante russo in regione Zaporizhzhia

    A Tokmok, nella regione ucraina occupata di Zaporizhzhia, le forze di difesa di Kiev hanno ucciso circa 200 soldati russi e il comandante della città. Lo ha affermato in un messaggio Telegram Ivan Fedorov, sindaco ucraino della città occupata di Melitopol, ora in esilio. “Gli ufficiali dell’Fsb (il servizio di sicurezza russo, ndr) stanno portando via le loro famiglie in preda al panico”, ha aggiunto Fedorov.

  • Biden, «Prigozhin deve stare attento a quello che mangia»

    Ievgheny Prigozhin, il capo dei mercenari Wagner, “deve stare attento a ciò che mangia”: lo ha detto Joe Biden nella conferenza stampa a Helsinki con il presidente finlandese Sauli Niinisto, alludendo al rischio di avvelenamento dopo l’abortita rivolta dello stesso Prigozhin

  • Biden, minaccia atomica Putin? Non vedo prospettive reali

    Joe Biden ha minimizzato da Helsinki le minacce di Vladimir Putin, affermando che non vede “prospettive reali” dell’uso dell’arma nucleare da parte del Cremlino.

  • Biden, «Putin ha già perso la guerra»

    - “Putin ha già perso la guerra” in Ucraina: lo ha detto Joe Biden nella conferenza stampa a Helsinki con il presidente finlandese Sauli Niinisto dopo il summit con i leader nordici.

  • Bild, piano Nato da 4.400 pagine in caso di attacco russo

    “Un massiccio piano militare da 4.400 pagine” per definire la risposta della Nato “di fronte ad un possibile attacco di Putin”. Tra i punti, il Comandante Supremo dell’Alleanza in Europa (Saceur) - ruolo che attualmente ricopre il generale Usa Cristopher Cavoli - “in caso di minaccia potrà prendere alcune decisioni senza consultare le strutture dell’alleanza”, la Germania che ottiene “un ruolo chiave come hub logistico” e “altri soldati da schierare sul fianco est”. E’ quanto scrive la Bild riportando i dettagli sui piani di difesa che i Paesi membri dell’Alleanza devono implementare in caso di attacco da parte della Russia.

  • Kiev, «bombe russe su Orekhiv, una persona è rimasta uccisa»

    Le forze russe hanno bombardato la città di Orekhiv, nella regione di Zaporizhzhia, uccidendo un uomo e distruggendo 3 case. Lo ha scritto su Telegram Andry Yermak capo dell’ufficio presidenziale ucraino. “Regione di Zaporizhzhia. Il nemico ha effettuato un bombardamento di mortaio sulla città di Orekhiv. Come risultato, circa 3 case sono state distrutte e un uomo è stato ucciso” ha dichiarato Yermak.

  • Biden e i leader del Nord, «sostegno a Kiev finché serve»

    Joe Biden e i leader nordici hanno riconfermato nel summit a Helsinki “il forte partenariato Usa-Nord e l’intensificazione della cooperazione tra i loro Paesi, concentrandosi su sicurezza, ambiente, tecnologia e società”. Sulla sicurezza, informa una nota della Casa Bianca, “hanno ribadito la loro inequivocabile condanna della guerra di aggressione della Russia” contro Kiev e “sono rimasti fermi nel loro sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale”. I leader “si sono impegnati a continuare il loro sostegno all’Ucraina per tutto il tempo necessario, anche attraverso un’assistenza continua di sicurezza, economica, legale e umanitaria”. I leader si sono impegnati inoltre “a proseguire l’azione diplomatica per creare il più ampio sostegno internazionale possibile per una pace giusta e duratura in Ucraina fondata sui principi della Carta delle Nazioni Unite”. (

  • Francia: ok Parlamento ad aumento spese militari, spinta da guerra Ucraina

    Il Parlamento francese ha approvato oggi un aumento di svariati miliardi di euro delle spese militari fino al 2030, sulla spinta della guerra della Russia in Ucraina e delle minacce globali in rapida crescita. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha spinto per questo aumento di bilancio, che prevede una spesa di 413 miliardi di euro, l’aumento di spesa più significativo in mezzo secolo. Il denaro dovrà servire a modernizzare l’arsenale nucleare francese, ad aumentare la spesa per l’intelligence e a sviluppare un maggior numero di armi controllate da remoto. Per Macron, l’aumento è necessario per garantire “la nostra libertà, la nostra sicurezza, la nostra prosperità, il nostro posto nel mondo”. Il ministro della Difesa ha paragonato il piano alla spinta della Francia negli anni ’60 a sviluppare armi nucleari, il che ha reso il Paese una delle maggiori potenze militari del mondo.

  • Migranti: Schinas vede Meloni, «Italia ruolo chiave per accordo Ue»

    “Felice di incontrare il premier Giorgia Meloni a Roma oggi. L’Italia sta svolgendo un ruolo chiave nel contribuire a garantire un accordo dell’UE su migrazione e asilo, qualcosa che gli europei che andranno alle urne il prossimo anno devono vedere. L’Italia è davvero una forza per la stabilità in Europa e nel Mediterraneo”. Lo scrive in un tweet Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione europea.

  • Il G7 condanna Pyongyang per il nuovo lancio di un missile

    I ministri degli Esteri del G7 hanno siglato oggi una dichiarazione di condanna a seguito di un nuovo lancio di un missile balistico da parte della Corea del Nord verso il mare del Giappone. “Questo atto provocatorio da parte di Pyongyang rappresenta una grave minaccia alla pace regionale e alla stabilità internazionale, l’ennesimo atto compiuto dalle Autorità nordcoreane che mina la politica di non proliferazione”, ha commentato il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. “Con i colleghi del G7 manteniamo un raccordo costante su tutte le principali questioni internazionali, a cominciare dalla guerra in Ucraina, pertanto abbiamo voluto esprimere la nostra più ferma condanna per questo atto inaccettabile che rischia di provocare un’ulteriore destabilizzazione dell’area dell’Indo-Pacifico”, ha osservato il vicepremier, come riferisce una nota della Farnesina

  • Ucraina: generale Kiev, ricevute munizioni a grappolo

    L’Ucraina ha ricevuto le controverse munizioni a grappolo dagli Stati Uniti. A confermarlo alla Cnn è stato un generale ucraino. “Le abbiamo appena avute, non le abbiamo ancora usate, ma possono cambiare radicalmente” la situazione sul campo, ha dichiarato il generale Oleksandr Tarnavskyi, comandante dell’operazione forze congiunte Tavria. “Il nemico capisce che ottenendo queste munizioni avremo un vantaggio. Rinuncerà a quella parte di territorio dove è possibile farne uso. I vertici decideranno le “aree di territorio in cui può essere utilizzata”, ha aggiunto, osservando che “si tratta di un’arma molto potente”. Tarnavskyi ha sottolineato le restrizioni sull’uso delle munizioni, ricordando che sono vietate nelle aree densamente popolate, anche se occupate dalle forze russe. “I russi pensano che lo useremo su tutte le aree del fronte”, ha aggiunto. “Questo è molto sbagliato. Ma sono molto preoccupati”.

    Biden in Finlandia, ultima tappa europea prima del rientro negli Usa
  • Cina: nuovo rapporto Gb denuncia “le interferenze” di Pechino

    Nuove accuse d’interferenze cinesi nel Regno Unito - dalle politica, all’economia, alle università - rimbalzano oggi sui media da un rapporto parlamentare sulle attività di Pechino, annunciato da mesi a Westminster e poi ripetutamente rinviato. A scriverne è il Guardian, anticipando contenuti di un testo bipartisan dai toni allarmati definito a maggio dalla commissione Intelligence e Sicurezza Nazionale della Camera dei Comuni. Nel documento le istituzioni statali della Cina vengono accusate di comportamenti “aggressivi” nei confronti del Regno, come di altri Paesi occidentali. Non solo sul fronte della concorrenza commerciale o geopolitica, ma anche di quello di presunti tentativi di condizionamento della politica e del mondo accademico d’oltre Manica: nell’ambito di progetti che costituirebbero addirittura una sorta di minaccia esistenziale per il modello delle “liberal-democrazie”. Il rapporto è frutto di un’inchiesta avviata dalla commissione nel 2019, sulla scia della svolta negativa nelle relazioni con Pechino seguita alla stagione del tappeto rosso e degli investimenti miliardari iniziata al tempo del governo del New Labour di Tony Blair e giunta al culmine all’ombra della compagine di coalizione liberal-conservatrice guidata a inizio anni 2010 da David Cameron. In esso si contesta peraltro pure ai governi successivi d’aver “mancato di rispondere alla minaccia posta dalla Cina”, economica in primis, in modo proporzionato. E si denunciano lacune di “risorse, esperienze e conoscenza” specifica negli apparati britannici a fronte della portata dell’asserito pericolo. Le ultime iniziative in materia, secondo questa requisitoria, restano intanto focalizzate su “risposte a breve scadenza”, non su un’auspicata strategia di contrasto “a lungo termine”. Fra le priorità viene infine indicata quella di fronteggiare “i furti di proprietà intellettuale” attribuiti ai massicci investimenti di denaro cinese nelle università del Regno: bersaglio “facile”, stando al rapporto, tenuto conto che nel Paese manca tuttora una lista strategica di “aree di ricerca sensibili da proteggere”.

  • Usa-Cina: al via incontro Blinken-Wang Yi a Giacarta

    Al via l’incontro fra il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il capo della diplomazia del partito comunista cinese Wang Yi a Giacarta, in Indonesia, a margine del summit dell’Asean. Lo riportano i media cinesi. Si tratta del secondo incontro fra i due nell’ultimo mese, dopo quello avvenuto a giugno a Pechino.

  • Accuse di tortura in carcere, dieci agenti sospesi

    Dieci agenti di polizia penitenziaria in servizio al carcere di Reggio Emilia sono accusati di tortura, lesioni e falso ideologico in atto pubblico per aver redatto tre relazioni di servizio attestanti un diverso svolgimento dei fatti. Per loro sono state emesse dalla procura di Reggio Emilia dieci misure cautelari coercitive dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio. Il fatto si sarebbe verificato il 3 aprile scorso ai danni di un detenuto di origini tunisine, che aveva denunciato di essere stato pestato da una ventina di agenti

  • Europarlamento chiede missione Ue per salvataggi in mare

    Via libera dall’Eurocamera alla richiesta di istituire una missione globale Ue di salvataggio in mare dei migranti. In una risoluzione non legislativa adottata per acclamazione il Parlamento Ue chiede agli stati membri e a Frontex di fornire maggiore capacità in termini di navi, attrezzature e personale alle operazioni di ricerca e soccorso e di garantire un approccio più proattivo e di collaborare anche con le navi delle Ong per salvare più efficacemente le vite in mare. Nella stessa risoluzione l’Eurocamera esprime profondo rammarico e dolore per i morti nel Mediterraneo

  • Via libera finale del Pe al piano per le munizioni a Kiev

    Via libera definitivo dell’Eurocamera al piano Asap, che ha l’obiettivo di aumentare le consegna di munizioni e missili i all’Ucraina e incrementare la capacità produttiva dell’Ue nel settore della difesa. Il regolamento è stato approvato con 505 voti favorevoli, 56 contrari e 21 astensioni e, dopo la ratifica del Consiglio Ue, entrerà ufficialmente in vigore. Lo schema approvato, spiega una nota dell’Eurocamera, copre l’invio di munizioni per l’artiglierie e di missili e conferma il finanziamento europeo da 500 milioni di euro.

  • Petrolio: Aie taglia stima domanda globale 2023 di 220mila barili/giorno

    L’Agenzia Internazionale dell’Energia ha tagliato, per la prima volta quest’anno, di 220.000 barili al giorno (a 2,2 mln b/g) le sue previsioni sulla crescita della domanda globale di petrolio per il 2023, domanda totale che si attesterà comunque a un nuovo record di 102,1 milioni di barili al giorno. La Cina assorbirà il 70% dell’incremento previsto, sostenuta dall’aumento dell’uso di prodotti petrolchimici, mentre il consumo nei paesi Ocse non cresce. La crescita rallenterà a 1,1 mln b/g nel 2024, ha affermato l’Aie.

    L’offerta mondiale di petrolio è aumentata di 480.000 b/g a 101,8 mln b/g a giugno, ma è destinata a diminuire bruscamente in luglio dopo la decisione dell’Arabia Saudita di effettuare un taglio volontario della produzione di 1 milione di barili al giorno. Per il 2023, si prevede che la produzione globale aumenterà di 1,6 mln b/g a 101,5 mln b/g, mentre i paesi non Opec+ si espanderanno di 1,9 mln b/g. Nel 2024, l’offerta globale dovrebbe aumentare di 1,2 mln b/g fino a un nuovo record di 102,8 mln b/g, per l’aumento attribuibile esclusivamente ai paesi non Opec+.

  • Lavrov, non conosco nuove proposte sull’accordo del grano

    Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov sostiene di non essere a conoscenza delle nuove proposte sull’accordo del grano a cui ha accennato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Lo riporta la Tass. “Non sono a conoscenza di alcuna nuova proposta, ma a quanto pare la questione riguarda ciò che il presidente Putin ed Erdogan hanno discusso molto tempo fa, ovvero la nostra disponibilità e la disponibilità della stessa Turchia a lavorare indipendentemente da qualsiasi altro accordo sulle forniture sovvenzionate di cereali ai paesi in via di sviluppo, prima di tutto di grano”, ha affermato Lavrov. “Zelensky sostiene la continuazione dell’iniziativa e Putin ha presentato alcune raccomandazioni, tenendo conto di queste raccomandazioni, stiamo adottando misure orientate verso una soluzione”, avrebbe detto ieri Erdogan parlando dell’accordo sul grano che scade il 17 luglio e che la scorsa estate ha permesso di riprendere le esportazioni di cereali dai porti ucraini dopo un blocco di cui è accusata la Russia.

  • Il generale russo Popov, «io silurato per aver detto la verità»

    Un alto generale russo al comando delle forze nell’Ucraina meridionale occupata afferma di essere stato improvvisamente silurato dal suo incarico dopo aver accusato la leadership del ministero della Difesa di Mosca di aver tradito le sue truppe non fornendo un sostegno sufficiente. Lo scrive la Cnn citando un vocale del generale Ivan Popov postato su Telegram. Popov era il comandante della 58a armata, che è stata impegnata in pesanti combattimenti nella regione di Zaporizhzhia. È uno degli ufficiali più anziani ad aver preso parte alla sanguinosa campagna di Russia in Ucraina. Il generale ha affermato di aver sollevato interrogativi su “morti e feriti di massa tra i nostri fratelli a causa dell’artiglieria nemica”. La registrazione è stata pubblicata sull’app di messaggistica da Andrey Gurulev, membro del parlamento russo ed ex vice comandante del distretto militare meridionale, scrive ancora la Cnn. “Ho anche sollevato una serie di altri problemi e ho espresso tutto al massimo livello in modo franco ed estremamente duro”, ha detto Popov nel messaggio audio. “Non avevo il diritto di mentire, quindi ho delineato tutte le questioni problematiche che esistono oggi nell’esercito in termini di lavoro di combattimento e supporto”. Il ministro della Difesa Sergei Shoigu “ha firmato l’ordine e si è sbarazzato di me”, ha detto il generale nella registrazione, accusandolo di tradimento

  • Tajani, l’Italia propone una zona franca a Zaporizhzhia

    “Se noi vogliamo lavorare per la pace dobbiamo puntare su due cose concrete per tenere aperta la porta del dialogo, su due questioni che possono vedere russi e ucraini parlarsi. Uno è il corridoio verde e l’altro è la centrale nucleare di Zaporizhzhia”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, all’assemblea di Confagricoltura, spiegando che “la proposta dell’Italia è avere una zona franca intorno alla centrale per evitare che ci sia un altro disastro”

  • Meta rilascia la sua versione commerciale di AI: è open source

    Meta è pronta a rilasciare una versione commerciale del suo modello di intelligenza artificiale, consentendo alle start-up e alle aziende di creare un software personalizzato sulla base della tecnologia. Lo scrive il Financial Times.

    La mossa consentirà a Meta di competere con OpenAI supportato da Microsoft e Google, che stanno avanzando nella corsa allo sviluppo dell’IA generativa. Il software, che può creare testo, immagini e codice, è alimentato da modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) che vengono addestrati su enormi quantità di dati e richiedono una grande potenza di calcolo.

    Meta ha rilasciato il proprio modello linguistico, noto come LLaMA, a ricercatori e accademici all’inizio di quest’anno, ma la nuova versione sarà più largamente disponibile e personalizzabile dalle aziende, hanno affermato tre persone a conoscenza dei piani. Il rilascio è previsto a breve, ha detto una delle persone.

    Meta afferma che i suoi LLM sono “open-source”, il che significa che i dettagli del nuovo modello saranno rilasciati pubblicamente. Ciò contrasta con l’approccio di concorrenti come OpenAI, il cui ultimo modello GPT-4 è una cosiddetta scatola nera in cui i dati e il codice utilizzati per costruire il modello non sono disponibili a terzi.

  • Kuleba, F-16 arriveranno nei tempi, Russia lo mandi giù

    «L’unica minaccia della Russia è un soldato ucraino. Questo è ciò di cui Putin & co dovrebbero avere più paura. L’Ucraina riceverà gli F-16 nei tempi previsti. La Russia dovrà farselo andare giù nonostante lo strepitio di Lavrov». Lo ha scritto su Twitter il ministro ucraino degli Esteri Dmytro Kuleba.

  • Ucraina: intelligence Gb, forze russe usano vecchi blindati come autobombe

    Le forze russe hanno effettuato diversi attacchi con autobomba utilizzando vecchi veicoli blindati, in particolare intorno alla città di Marinka, nella provincia di Donetsk. Lo afferma l’intelligence britannica, nel rapporto quotidiano sulla situazione sul terreno divulgato dal ministero della Difesa di Londra.

    «Ci sono state diverse segnalazioni a giugno di forze russe che usano veicoli blindati pieni di tonnellate di esplosivo come autobombe. I militari addetti probabilmente saltano fuori dal veicolo dopo averne impostato la direzione», si legge. «La maggior parte dei casi di attentati con autobombe sono avvenuti nei dintorni di Marinka, vicino a Donetsk» e «sono iniziati poco dopo che le unità cecene hanno raggiunto la zona, quindi c’è una reale possibilità che le forze cecene stiano aprendo la strada a questa pratica».

    «Esistono rapporti sull’uso di autobombe analoghe da parte di ceceni che combattono in Ucraina nel gennaio 2023», spiega la stessa fonte, secondo la quale tuttavia «la maggior parte delle autobombe russe è quasi certamente esplosa prima di raggiungere l’obiettivo a causa di una combinazione di fattori, dalle mine anticarro al fuoco diretto». «Nonostante ciò, queste autobombe provocano esplosioni estremamente potenti, che probabilmente hanno un effetto psicologico sulle forze di difesa», conclude il rapporto.

  • Kiev, abbattuti 20 droni e 2 missili in terza notte attacchi

    La Russia ha lanciato nella notte 20 droni, perlopiù contro la regione di Kiev, e tutti e 20 sono stati abbattuti. Lo riferisce l’aeronautica militare ucraina, che fa sapere anche che sono stati intercettati due missili da crociera. L’aeronautica ha comunicato anche che un missile balistico non è stato intercettato, ma non ha precisato quali danni abbia causato. Si tratta della terza notte di fila di attacchi sulla capitale ucraina, Kiev, attacchi che sono giunti poche ore dopo la conclusione del summit della Nato in Lituania. La raffica di droni lanciata dalle forze russe su Kiev, droni Shahed di fabbricazione iraniana ha causato un morto. Il governo della regione di Khmelnytskyi, nell’Ucraina occidentale, ha riferito che un missile da crociera è stato intercettato sopra la regione e non ha riportato vittime. «Apprezziamo il lavoro meticoloso delle forze di difesa aerea dell’Ucraina», ha scritto l’amministrazione regionale su Telegram.

    Zelensky: Torniamo dal vertice Nato con buoni risultati
  • Lavrov, F-16 in Ucraina come minaccia nucleare per Mosca

    Gli F-16 in Ucraina rappresenteranno una minaccia “nucleare” per Mosca. Lo afferma il ministro russo degli Esteri, Serghei Lavrov.

  • Lavrov, Occidente crea minaccia esistenziale a Russia

    L’Occidente, con le sue azioni, crea una «minaccia esistenziale» per la Russia, che si difenderà con tutti i mezzi «disponibili». Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un’intervista al giornale online «Lenta.ru». Dopo il lancio dell’operazione militare speciale, «gli Stati Uniti e altri Paesi della Nato e dell’Ue hanno intensificato fortemente la guerra ibrida contro la Russia lanciata nel 2014. I passi aggressivi di questi Stati ostili creano una minaccia esistenziale per la Russia. Su questo non c’è dubbio», ha sottolineato il capo della diplomazia russa.

  • Lavrov, negoziati a luglio? Notizie inaffidabili

    «Sono inaffidabili» le notizie che riferiscono di un possibile negoziato a luglio per risolvere la situazione in Ucraina. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa «Tass», è il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista al quotidiano russo «Lenta.ru». Il 26 giugno, il canale televisivo tedesco Ard aveva infatti riferito che i negoziati per mettere fine alla guerra in Ucraina potrebbero prendere il via ufficialmente a luglio. L’emittente tedesca in quell’occasione aveva parlato di un incontro internazionale sull’Ucraina che si sarebbe svolto «in condizioni di massima segretezza» su richiesta di Kiev il 24 giugno a Copenaghen con la partecipazione di diplomatici dei paesi occidentali, nonché rappresentanti di Brasile, India, Cina e Sud Africa. «Non abbiamo ricevuto segnali di questo tipo. Ci sono tutte le ragioni per credere che queste informazioni siano inaffidabili, dato l’ostinato desiderio di Kiev e dei suoi alleati occidentali di intensificare le ostilità», spiega Lavrov.

  • Zelensky: buon risultato da Nato. No a compromessi sul territorio

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è soddisfatto del vertice Nato che si è concluso il 12 luglio a Vilnius e parla di un «buon risultato». Il presidente ucraino ha escluso la possibilità di qualsiasi compromesso sulla futura adesione di Kiev alla Nato nell’ambito di possibili negoziati con la Russia sui territori. Lo riporta Ukrainska Pravda. «Non scambieremo mai alcuno status per nessuno dei nostri territori, anche se si tratta di un villaggio in cui vive un nonno - ha detto Zelensky ieri al termine del vertice della Nato di Vilnius -. Non rinunceremo ai nostri territori e non li scambieremo mai con un conflitto congelato. Questo non accadrà mai. La mia posizione è chiaramente nota ai nostri partner», ha aggiunto.

  • Kiev, abbattuti una decina di droni nell’attacco alla capitale

    Le forze ucraine hanno abbattuto nella notte una decina di droni russi sui cieli di Kiev nel corso del terzo attacco aereo lanciato da Mosca sulla capitale in tre giorni: lo ha reso noto su Telegram l’amministrazione militare della città, come riporta Ukrinform. «Il 505/o giorno dell’invasione su vasta scala della Federazione Russa in Ucraina. Per il terzo giorno consecutivo, Kiev viene attaccata dalle munizioni di sbarramento degli Shahed - ha affermato il capo dell’amministrazione militare della città, Sergiy Popko -. Questa notte c’è stato un massiccio attacco di droni iraniani. I velivoli senza equipaggio sono entrati nella capitale da diverse direzioni. Circa una decina di obiettivi nemici sono stati identificati e distrutti dalle forze e dai mezzi di difesa aerea nello spazio aereo di Kiev». Come riportato in precedenza, nell’attacco un civile ha perso la vita e altri quattro sono rimasti feriti, due dei quali sono stati ricoverati in ospedale. Popko ha precisato che questi ultimi sono una ragazza di 19 anni e un uomo di 23 anni, entrambi colpiti da schegge di vetro.

  • Attacco aereo russo su Kiev nella notte, un morto

    Una persona è morta e altre quattro sono rimaste ferite in seguito ad un attacco aereo lanciato dalle forze russe questa notte su Kiev: la contraerea ucraina ha abbattuto un numero ancora imprecisato di missili e droni russi, i cui detriti hanno provocato danni a diversi edifici. Lo ha reso noto su Telegram il sindaco della capitale, Vitaly Klichko. Forti esplosioni erano udibili anche dal rifugio antiaereo dell’albergo dove alloggia l’Ansa.

    Ucraina, attacco con droni su Kiev, almeno un morto e quattro feriti

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