Ucraina, ultime notizie. Il reporter Usa del Wsj incriminato per spionaggio a Mosca - Xi a Macron: conflitto prolungato non è nell’interesse di nessuno
I punti chiave
- Il reporter Usa del Wsj incriminato per spionaggio a Mosca
- Xi a Macron, conflitto prolungato non è nell’interesse di nessuno
- Prigozhin, i russi impegnati in feroci scontri a Bakhmut
- Svizzera valuta adesione task force su fondi oligarchi russi
- Kiev: disertori russi raddoppiati a marzo
- Ambasciatore ucraino su Via Crucis, sono russi ad uccidere
- L’Ucraina sospende le esportazioni di grano verso la Polonia
Yatsenko: premierò chi farà volare a Mosca un drone con insegne ucraine
Volodymyr Yatsenko, co-fondatore di Monobank, una banca online ucraina con oltre 7 milioni di clienti in Ucraina, ha promesso una ricompensa di 20 milioni di grivnie (oltre 540 mila dollari) a chi riuscirà a far atterrare un drone con un’iscrizione patriottica ucraina sulla Piazza Rossa a Mosca. Lo riferisce via Twitter il media indipendente bielorusso Nexta, pubblicando anche una foto di Yatsenko con tra le braccia un grande drone grigio.
Zelensky, liberare la Crimea dai russi è inevitabile
“Liberare la Crimea dagli occupanti russi è inevitabile”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante l’iftar tenutosi a livello ufficiale con la partecipazione di esponenti musulmani, riferisce Ukrinform. “Sulla terra di Crimea, sotto il tricolore russo, regna il male, l’umiliazione, la repressione, l’omicidio, la guerra. La liberazione della Crimea è l’unica opzione, non solo per l’Ucraina, ma per il mondo intero. E ne sono sicuro”, ha sottolineato Zelensky. L’iftar è il pasto serale consumato dai musulmani che interrompe il loro digiuno quotidiano durante il mese islamico del Ramadan.
L’Ucraina riprende l’export di elettricità
Il ministro ucraino dell’Energia German Galushchenko ha firmato un documento esecutivo che consente di avviare il processo di ripristino delle esportazioni di elettricità essendo in condizioni di generarne in eccesso. Lo riferisce il servizio stampa del ministero dell’Energia ucraino, citato da Ukrainska Pravda.
Xi a Macron, conflitto prolungato non è nell’interesse di nessuno
L’origine della guerra in Ucraina è complessa e un conflitto prolungato non è nell’interesse di nessuno. È quanto riferito dal presidente cinese, Xi Jinping, dopo un incontro con il presidente francese, Emmanuel Macron, nella provincia del Guangdong. La Cina, ha poi evidenziato, non gestirà mai la questione ucraina per interessi egoistici, ma difende sempre l’equità e la giustizia. Inoltre Pechino, rimarca Xi, accoglie con favore la proposta concreta della Francia per una soluzione politica alla crisi ed è pronta a sostenerla e svolgere un ruolo costruttivo. Lo riporta l’agenzia Xinhua.
Prigozhin, i russi impegnati in feroci scontri a Bakhmut
“Le truppe russe sono impegnate in feroci combattimenti con le forze armate ucraine vicino alla stazione ferroviaria di Artyomovsk”, nome russo della città ucraina di Bakhmut. Lo ha reso noto il fondatore della compagnia militare privata Wagner, Yevgeny Prigozhin, citato dalla Tass.
Svizzera valuta adesione task force su fondi oligarchi russi
Le autorità svizzere stanno valutando se aderire alla task force internazionale per rintracciare i fondi degli oligarchi russi. Lo ha reso noto oggi il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (Defr), confermando una richiesta in tal senso formulata dagli ambasciatori dei Paesi del G7, come riportato dalla “Handelszeitung”. Il governo federale svizzero “è a conoscenza di una lettera firmata dai rappresentanti diplomatici di Francia, Italia, Germania, Stati Uniti, Canada, Giappone e Regno Unito sulla questione della task force ’Russian Elites, Proxies and Oligarchs’ (Repo)”, ha precisato oggi il Defr.
Nella missiva, gli ambasciatori del G7 invitano il governo svizzero a collaborare maggiormente nella ricerca del denaro degli oligarchi. L’esecutivo non ha ancora discusso della lettera e l’ha trasmessa per una prima analisi al Defr e alla Segreteria di Stato dell’economia (Seco), responsabile per le sanzioni. La Svizzera è da tempo sotto pressione affinché collabori maggiormente in questo ambito. L’ambasciatore degli Stati Uniti a Berna, Scott Miller, aveva per esempio criticato a metà marzo sulla “Neue Zürcher Zeitung” le lungaggini in materia di cooperazione con la Svizzera sulle sanzioni alla Russia. A suo avviso la Confederazione potrebbe bloccare dai 50 ai 100 miliardi di franchi di beni russi, oltre ai 7,75 miliardi attualmente congelati.
Kiev: disertori russi raddoppiati a marzo
Nel mese di marzo il numero di soldati russi intenzionati ad arrendersi è raddoppiato, portando a oltre 3mila le chiamate alla linea telefonica predisposta dalle autorità ucraine . I numeri, scrive Ukrainska Pravda, vengono riferiti da Vitaliy Matvienko, portavoce del progetto Voglio Vivere messo a punto dall’intelligence di Kiev per favorire la resa dei soldati russi. “L’intelligence militare conferma il forte incremento di invasori russi che vogliono arrendersi per salvarsi la vita”, ha detto il portavoce, aggiungendo che l’intelligence militare ha anche notato un aumento “della cattura di occupanti sul campo di battaglia”. Secondo i servizi di Kiev, l’aumento dei soldati desiderosi di arrendersi è legato alle aspettative di una controffensiva ucraina.
Ambasciatore ucraino su Via Crucis, sono russi ad uccidere
L’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, critica i testi della Via Crucis al Colosseo, alla quale il Papa parteciperà da Santa Marta. Parlando del ragazzo russo, che nelle meditazioni di questa sera dirà di aver perso il fratello nella guerra e di non sapere più niente del papà e del nonno chiamati al fronte, Yurash commenta: “Dimentica di dire che i suoi parenti sono andati in Ucraina per uccidere non solo il padre del ragazzo ucraino ma tutta la sua famiglia, e non viceversa”. Yurash aggiunge di avere appreso della stazione della Via Crucis, condivisa da un ragazzo ucraino e uno russo, dai media.
L’Ucraina sospende le esportazioni di grano verso la Polonia
Kiev e Varsavia hanno concordato di sospendere le esportazioni di alcuni cereali e semi oleosi in Polonia, dove il loro afflusso massiccio e incontrollato ha destabilizzato il mercato locale. Lo hanno annunciato i ministri dell’Agricoltura dei due Paesi. L’accordo però non riguarda il transito di questi prodotti dalla Polonia verso altri Paesi, hanno precisato. “La parte ucraina si asterrà, e questo fino alla nuova stagione, dall’esportare grano, mais, semi di colza e di girasole”, ha detto il nuovo ministro polacco Robert Telus, insediatosi ieri. “Non stiamo parlando di transito”, che sarà mantenuto ma “sarà controllato molto da vicino”, ha precisato. Il collega ucraino, Mycola Solsky, ha aggiunto che la prossima settimana i due Paesi elaboreranno le procedure per “limitare le esportazioni, che saranno possibili solo con l’accordo della parte polacca”, il che dovrebbe portare alla firma di un accordo bilaterale.
Kiev, oggi abbiamo respinto oltre 40 attacchi russi
“Oggi le forze di difesa ucraine hanno respinto più di 40 attacchi nemici nei settori di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Marinka, dove i russi continuano a concentrare i loro sforzi per condurre un’azione offensiva”. Lo ha riferito, secondo Ukrinform, lo stato maggiore delle forze armate ucraine in un aggiornamento serale pubblicato su Facebook. Gli aerei da combattimento ucraini hanno lanciato nove attacchi sulle aree dove erano concentrate le truppe russe, mentre unità delle forze missilistiche e dell’artiglieria ucraine hanno distrutto, a loro volta, un deposito di munizioni del nemico, aggiunge il rapporto. Nel corso della giornata, gli invasori russi hanno anche effettuato due attacchi missilistici e 14 attacchi aerei.
Zelensky nomina i capi di 3 amministrazioni militari nel Lugansk
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha nominato i capi di tre amministrazioni militari del distretto di Sievierodonetsk, nella regione di Lugansk. Lo riporta Ukrinform, precisando che Oleksii Babchenko è stato nominato capo dell’amministrazione militare della città di Hirske, mentre Mykola Khanatov dell’amministrazione militare della città di Popasna. Il presidente ha nominato anche Oleksandr Striuk capo dell’amministrazione militare della città di Sievierodonetsk.
Esperto militare: Mosca toglie tank e armi da una base in Crimea
L’esercito russo starebbe ritirando equipaggiamenti e armi dalla Crimea che potrebbe diventare l’obiettivo della controffensiva ucraina. Lo ha riferito l’analista militare Brady Afrik, citando le immagini satellitari di Maxar. Secondo quanto riporta il sito Onet carri armati, veicoli da combattimento di fanteria e artiglieria sono scomparsi - in base a quanto mostrano le foto - da una delle basi nel nord della penisola annessa alla Russia.
L’Ucraina sospende le esportazioni di grano verso la Polonia
Kiev e Varsavia hanno concordato di sospendere le esportazioni di alcuni cereali e semi oleosi in Polonia, dove il loro afflusso massiccio e incontrollato ha destabilizzato il mercato locale. Lo hanno annunciato i ministri dell’Agricoltura dei due Paesi. L’accordo però non riguarda il transito di questi prodotti dalla Polonia verso altri Paesi, hanno precisato.
«La parte ucraina si asterrà, e questo fino alla nuova stagione, dall’esportare grano, mais, semi di colza e di girasole», ha detto il nuovo ministro polacco Robert Telus, insediatosi ieri. «Non stiamo parlando di transito», che sarà mantenuto ma «sarà controllato molto da vicino», ha precisato. Il collega ucraino, Mycola Solsky, ha aggiunto che la prossima settimana i due Paesi elaboreranno le procedure per «limitare le esportazioni, che saranno possibili solo con l’accordo della parte polacca», il che dovrebbe portare alla firma di un accordo bilaterale.
Il presidente brasiliano Lula propone di cedere Crimea a Russia per pace, ira di Kiev
Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha proposto come piano di pace per l’Ucraina che Kiev ceda la penisola della Crimea alla Russia. «Putin non può impadronirsi del territorio dell’Ucraina. Forse discuteremo della Crimea», ha detto Lula ai giornalisti in vista del suo viaggio a Pechino e del suo incontro con Xi, «ma sul fatto che abbia invaso, Putin deve riflettere... Anche Zelensky non può volere tutto». «Il mondo ha bisogno di pace, dobbiamo trovare una soluzione», ha aggiunto Lula, come riporta Ukrainska Pravda. «Non c’è alcuna ragione legale, politica o morale per cui l’Ucraina debba cedere anche solo un centimetro del suo territorio», ha risposto in un tweet Oleg Nikolenko, portavoce della diplomazia ucraina.
Bielorussia, condannato a 17 anni l’oppositore Valeri Tsepkalo
Il tribunale di Minsk ha condannato a 17 anni di prigione l’oppositore bielorusso Valeri Tsepkalo per il reato di corruzione su larga scala a vantaggio personale e della propria famiglia. Oltre alla condanna a scontare la pena in un carcere di massima sicurezza, il tribunale ha negato a Tsepkalo il diritto di ricoprire incarichi amministrativi in enti pubblici e ha ordinato il recupero dei fondi ricevuti illegalmente, per un importo che ammonta a 20.000 rubli bielorussi, poco più di 7.250 euro.
Valeri Tsepkalo aveva provato a candidarsi alle ultime elezioni presidenziali in Bielorussia, nell’agosto di due anni fa, ma la Commissione elettorale aveva posto un veto sulla sua partecipazione. Sua moglie Veronika formò insieme a Svetlana Tikhanovskaya e Maria Kolesnikova il cosiddetto “trio femminile”, che sfidò l’attuale presidente Alexander Lukashenko, che vinse il voto - considerato fraudolento da Stati Uniti e Ue - con l’80% dei consensi.
No comment russo su tregua pasquale proposta da papa Francesco
Su una possibile tregua in Ucraina a Pasqua «abbiamo davvero letto la notizia come presentata da un illustre rappresentante che ha avuto un incontro con il pontefice, ma non abbiamo sentito dichiarazioni dal Vaticano in merito, quindi non riteniamo necessario e possibile commentare». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una richiesta di commento sulla dichiarazione di Leonid Sevastyanov, presidente dell’Unione mondiale dei vecchi credenti. Sevastyanov, raccontando di una conversazione privata con il pontefice aveva affermato che Papa Francesco aveva proposto di stabilire una tregua di due settimane nella zone di guerra in Ucraina in occasione delle celebrazioni per la Pasqua. Lo riporta l’agenzia Tass.
Cina: «Colloquio Xi-Zelensky? Manteniamo comunicazioni con tutti»
La Cina non fornisce chiarimenti sui possibili colloqui tra il presidente Xi Jinping e quello ucraino Volodymyr Zelensky, riaffermando di continuare «a mantenere la comunicazione con tutte le parti» coinvolte nella guerra. In risposta a una domanda su quanto affermato ieri a Pechino dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen secondo cui Xi «ha ribadito la sua disponibilità a parlare (con lui) quando i tempi e le condizioni saranno le più opportune», la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning ha rimarcato che «la Cina ha effettivamente mantenuto la comunicazione con tutte le parti interessate, compresa l’Ucraina». Stando dalla parte della pace, ha aggiunto Mao nel briefing quotidiano, «siamo disposti a lavorare con la comunità internazionale per dare il nostro contributo alla realizzazione della pace».
Kiev, sequestrati 4 dipendenti della centrale di Zaporizhzhia
“Gli invasori russi hanno sequestrato quattro dipendenti della centrale nucleare di Zaporizhzhia nella città temporaneamente occupata di Enerhodar”. Lo ha riferito l’operatore ucraino per il nucleare, Energoatom su Telegram, riporta Ukrinform. “La sera del 6 aprile gli occupanti con indosso delle maschere hanno fatto irruzione nei locali della centrale nucleare di Zaporizhzhia temporaneamente occupata e hanno portato via quattro dipendenti. Gli ingegneri sono stati portati in una località sconosciuta”, si legge nel rapporto.
Membro consiglio Porsche-Se offre a Putin rilancio settore auto
L’imprenditore austriaco Siegfried Wolf, membro del consiglio di sorveglianza del principale azionista di Volkswagen, Porsche-Se, avrebbe scritto al presidente russo Vladimir Putin una lettera offrendo il suo aiuto per la ricostruzione dell’industria automobilistica russa.
Lo rivela Der Spiegel, che ha visionato la lettera nella quale Wolf, noto per i suoi rapporti di affari in Russia, ha suggerito a Putin, tra le altre cose, di far rivivere il “leggendario marchio russo Volga” e ha chiesto un investimento di 60 miliardi di rubli, circa 800 milioni di euro. Nella lettera, Wolf ha spiegato di voler utilizzare le strutture e il know-how del gruppo Volkswagen che, dopo l’inizio della guerra, ha interrotto la produzione nel proprio stabilimento di Kaluga e ha abbandonato una partnership di produzione con la casa automobilistica russa GAZ a Nižnij NovgorodKiev, presto Mosca vedrà nostra controffensiva sul campo
“Mosca è ansiosa di interrompere la controffensiva ucraina. Ma i russi vedranno i veri piani sul campo. Presto”. Lo afferma il consigliere presidenziale ucraino Mikhaylo Podolyak in un tweet, ironizzando sulle previsioni delle mosse dell’esercito ucraino da parte dell’intelligence russa. “Dal crollo dell’Urss, l’intelligence russa si è degradata”, aggiunge Podolyak, e l’unico modo per “lavare via i suoi fallimenti è attraverso Photoshop”.
Kiev replica alla proposta di Lula, non rinunceremo alla Crimea
L’Ucraina ha rispedito al mittente la proposta del presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, che aveva suggerito a Kiev di rinunciare alla Crimea per porre fine alla guerra con la Russia, che ha annesso la penisola di Crimea all’Ucraina nel 2014. “Non c’è alcuna ragione legale, politica o morale che ci giustificherebbe il dover cedere anche solo un centimetro di terra ucraina”, ha precisato su Facebook il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko. “Qualsiasi sforzo di mediazione per riportare la pace in Ucraina dovrebbe basarsi sul rispetto della sovranità e sul pieno ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina”, ha aggiunto. Ieri il presidente brasiliano aveva suggerito che l’Ucraina ceda la Crimea alla Russia per porre fine alla guerra, sottolineando che il presidente Volodymyr Zelensky “non può volere tutto”.
Lavrov, la Russia potrebbe abbandonare l’accordo sul grano
La Russia ha fatto sapere che potrebbe abbandonare l’accordo che ha sbloccato le esportazioni di grano dai porti dell’Ucraina, tramite un corridoio sicuro nel mar Nero, se non sarà permessa l’esportazione anche di prodotti russi. “Se non ci saranno progressi positivi nel rimuovere gli ostacoli per le esportazioni di grano e fertilizzanti russi, valuteremo se questo è un accordo necessario”, ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov durante una conferenza stampa congiunta con l’omologo turco Mevlut Cavusoglu ad Ankara.
Peskov, «Cina potenza seria, pressioni non cambiano sua posizione»
“La Cina è una grande potenza molto seria con una propria posizione sovrana, non cambia le sue posizioni così rapidamente sotto l’influenza esterna”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando la visita a Pechino del presidente francese Emmanuel Macron, il cui obiettivo sarebbe stato quello di convincere il presidente cinese Xi Jinping a cambiare la sua posizione sulla guerra in Ucraina. Poi Peskov ha definito “molto importanti” i contatti tra Macron e Xi, “naturalmente abbiamo seguito tutte le notizie” sulla visita in Cina del presidente francese.
Cremlino, Cina non cambia sua posizione per influenze esterne
“La Cina non è un Paese che cambia la propria posizione così rapidamente sotto l’influenza esterna”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando la visita del presidente francese Emmanuel Macron e della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen a Pechino. Lo riporta Ria Novosti. “La Cina è una grande potenza molto seria, con una propria posizione sovrana”, ha aggiunto Peskov.
Leader Spd difende consegna armi Germania a Kiev
La leader del partito socialdemocratico tedesco (Spd), Saskia Esken, ha difeso le consegne di armi all’Ucraina da parte della Germania. “L’Ucraina ha il diritto di difendere la sua indipendenza, la sua libertà e anche la sua democrazia”, ha detto Esken all’Augsburger Allgemeine. È quindi giusto che la Germania, insieme ai suoi partner nell’Ue e nella Nato, sostenga Kiev, ha spiegato ancora Esken. “Potrebbe non essere facile combinare questo con un messaggio di pace”, ha continuato la leader della Spd, rispondendo ai partecipanti alle cosiddette ’marce di Pasqua’ che contestano l’invio di armamenti all’Ucraina. “Ma si tratta chiaramente di ripristinare la pace e l’ordine in Europa”, ha aggiunto Esken, affermando che lei stessa partecipava regolarmente alle marce pasquali. “Il desiderio di un mondo pacifico ci unisce tutti e unisce anche le persone che vi si riuniscono”, ha commentato. Con la guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, però, il messaggio si complica. “L’aggressione di Putin non deve avere successo, perché provocherebbe imitazioni e avrebbe conseguenze fatali per il nostro futuro”, ha avvertito Esken.
Mosca, colloqui con Kiev se si rispettano nostri interessi
La Russia è aperta a un negoziato per porre fine alla guerra con l’Ucraina se saranno presi in considerazione i suoi interessi. “Il negoziato non può esserci fino a che i nostri interessi non saranno presi in considerazione”, ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov durante una conferenza stampa congiunta con l’omologo turco Mevlut Cavusoglu ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. Il ministro degli Esteri russo ha aggiunto che “l’occidente non vuole il negoziato”.
Turchia a Russia, negoziati per porre fine a guerra in Ucraina
“La guerra” in Ucraina “dovrebbe finire attraverso il dialogo e il negoziato, la Turchia si aspetta questo”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu durante una conferenza stampa congiunta con l’omologo russo Serghei Lavrov ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt.
Mosca conferma arresto a Minsk padre ragazza che faceva disegni contro guerra
Le autorità russe hanno confermato che Aleksei Moskalev, il padre della ragazza russa che ha fatto disegni contro la guerra in Ucraina, è stato arrestato in Bielorussia e mandato in una prigione alla periferia della capitale Minsk. “Confermiamo che un cittadino della Federazione Russa, Aleksei Moskalev, è detenuto nel territorio della Repubblica di Bielorussia. Ora si trova in un centro di custodia cautelare nella città di Zhodino”, ha riferito l’ambasciata russa a Minsk. Un tribunale russo ha condannato a due anni di carcere il padre della ragazza che nella sua scuola realizzava disegni a favore della pace in Ucraina, accusato a sua volta di aver postato sui social messaggi in cui andava contro la posizione ufficiale del Cremlino sull’invasione da il paese vicino.
Ambasciatore Cina a Mosca, Occidente non dia ordini a Pechino
L’Occidente non può dire a Pechino cosa fare in merito alla situazione in Ucraina: lo ha detto l’ambasciatore cinese in Russia, Zhang Hanhui, in un’intervista al quotidiano Izvestia pubblicata oggi. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass. “L’Occidente non è nella posizione di dare istruzioni alla Cina, tanto più che non ha alcuna autorità per trasferire la responsabilità su Pechino” ha detto l’ambasciatore, ricordando che Pechino ha tra l’altro pubblicato intitolato ’La posizione della Cina su una soluzione politica alla crisi ucraina’ e sta “promuovendo attivamente gli sforzi per risolvere la questione attraverso il dialogo e i negoziati”. Il diplomatico ha inoltre sottolineato che Pechino non ha dato armi a nessuna delle parti in conflitto: “La Cina non ha interessi propri nella questione ucraina, ma non è un semplice osservatore esterno e certamente non cerca di gettare benzina sul fuoco o di cogliere un’opportunità per trarre vantaggio dalla situazione. Ciò che la Cina sta facendo può essere descritto in una sola frase: ’Invitare alla pace e facilitare i negoziati’. Continueremo a sostenere con fermezza la pace, il dialogo e la giustizia storica”.
Polizia tedesca, oltre 6.000 reati legati a guerra
Dall’aggressione russa in Ucraina nel febbraio 2022, in Germania sono stati registrati circa 6.000 reati legati alla guerra. Lo riporta la Neue Osnabrücker Zeitung, citando l’Ufficio federale di polizia criminale (Bka). I reati registrati includono danni alla proprietà, insulti, minacce, ma anche aggressioni fisiche. I crimini nelle prime due settimane di guerra sono stati in gran parte diretti contro la Russia. Negli ultimi mesi, tuttavia, è stata registrata una crescita dei reati con “intento anti-ucraino”. Nelle statistiche della polizia criminale tedesca sono inclusi anche i crimini che sono generalmente diretti contro la guerra in Ucraina. Più di un terzo di tutti i reati è stato registrato nelle prime 13 settimane di guerra.
3 morti e 17 feriti in attacchi russi nelle ultime 24 ore
Le truppe russe hanno effettuato attacchi contro nove regioni ucraine nelle ultime 24 ore, nei quali sono rimasti uccisi 3 civili e altri 17 sono rimasti feriti. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Kiev. Gli attacchi russi sono stati segnalati nelle regioni di Donetsk, Kherson, Chernihiv, Kharkiv, Sumy, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia, Mykolaiv e Luhansk. Secondo il rapporto, la Russia ha colpito un totale di 114 insediamenti utilizzando mortai, carri armati, artiglieria, missili S-300, sistemi di razzi a lancio multiplo (MLRS), droni e aviazione tattica. Sono state colpite anche 32 infrastrutture.
Casa Bianca: «Crimea? deciderà Zelensky su cosa negoziare con Mosca»
Sta al presidente ucraino Volodymyr Zelensky decidere se e quando negoziare con la Russia e su cosa. Lo ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby: “Il presidente Zelensky può determinare se e quando è pronto a negoziare e in quale contesto e su cosa”, ha affermato rispondendo a una domanda su un articolo del Financial Times che citava Andrii Sybiha, vice capo dell’ufficio del presidente ucraino, secondo cui l’Ucraina potrebbe essere disposta a negoziare sulla Crimea. “Crediamo che nulla dovrebbe essere negoziato sull’Ucraina senza l’Ucraina. Nulla dovrebbe essere fatto, detto o portato avanti senza la piena approvazione del presidente Zelensky”, ha aggiunto Kirby.
S&P abbassa il rating dell’Ucraina sul piano di ristrutturazione del debito
Il credit score dell’Ucraina è stato tagliato da S&P Global Ratings dopo che il governo ha presentato un piano per ristrutturare il suo debito estero prima della metà del 2024.
La nazione devastata dalla guerra è stata abbassata a CCC da CCC+ giovedì, con outlook negativo. La società di rating ha citato i piani per un’imminente ristrutturazione del debito come parte del recente accordo dell’Ucraina con il Fondo monetario internazionale per un salvataggio di 15,6 miliardi di dollari.
Gb, Russia ha molto probabilmente raggiunto centro Bakhmut
La Russia è “molto probabilmente” avanzata fino al centro di Bakhmut. È quanto afferma il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo aggiornamento d’intelligence, secondo cui “le forze russe hanno riguadagnato slancio nella battaglia per Bakhmut”. Le forze russe sono “molto probabilmente avanzate fino al centro della città di Bakhmut e si sono impadronite della sponda occidentale del fiume Bakhmutka”, scrive il ministero della Difesa del Regno Unito, aggiungendo che “la principale via di approvvigionamento dell’Ucraina a ovest della città è probabilmente gravemente minacciata”. “È realisticamente possibile che, a livello locale, i comandanti di Wagner e del ministero della Difesa russo abbiano messo fine alla loro faida in corso e abbiano migliorato la cooperazione”, prosegue Londra.
Kiev, respinti oltre 40 attacchi russi in 4 direzioni
L’esercito ucraino ha respinto ieri oltre 40 attacchi delle forze russe, che continuano a concentrare le loro operazioni offensive nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Maryinka, nella regione di Donetsk (est): lo scrive su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano sull’andamento della guerra, come riporta Ukrinform. “Ieri il nemico ha lanciato 5 missili, 18 raid aerei ed ha sparato 53 razzi con sistemi a lancio multiplo contro le posizioni delle nostre truppe e le infrastrutture civili”, si legge inoltre nel rapporto. Da parte sua, l’aviazione ucraina ha lanciato 6 attacchi contro basi russe e ha distrutto 3 droni nemici (un Orlan-10, un Supercam e un Lancet-3), oltre a tre bombe aeree guidate. Unità missilistiche e di artiglieria hanno colpito, tra gli altri obiettivi, due depositi di carburante e una stazione per la guerra elettronica.
Kiev, crimeani coinvolti nella costruzione di fortificazioni
Le forze russe coinvolgono i residenti della Crimea occupata nella costruzione di fortificazioni e, quando si rifiutano, li costringono a scavare trincee: lo scrive su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano sull’andamento della guerra, come riporta Ukrinform. “Nelle aree popolate del distretto di Dzhankoy della Crimea temporaneamente occupata, gli invasori russi coinvolgono la popolazione locale nella costruzione di fortificazioni. È noto che gli uomini sono principalmente coinvolti nel lavoro di ingegneria, la maggior parte dei quali sono tossicodipendenti e persone con dipendenza da alcol”, si legge nel rapporto. I russi, prosegue l’Esercito, promettono di pagare i residenti in cambio del loro lavoro, ma spesso ciò non avviene o ricevono solo parte del denaro. “Sono stati registrati casi in cui le persone ingannate si rifiutano di collaborare ulteriormente, ma gli occupanti armati le costringono a scavare trincee con la forza”, conclude lo Stato Maggiore.
Pentagono indaga su fuga di notizie su controffensiva
Il Pentagono sta indagando sulla fuga di notizie riguardo documenti sui piani degli Stati Uniti e della NATO per aiutare a preparare l’Ucraina per un’offensiva di primavera contro la Russia. Alcuni documenti sono trapelati sui social media, come ha riportato il New York Times. “Siamo a conoscenza delle segnalazioni di post sui social media e il Dipartimento sta esaminando la questione”, ha dichiarato Sabrina Singh, vice addetta stampa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. I documenti sono stati diffusi su Twitter e Telegram e, secondo quanto riferito, contengono grafici e dettagli su consegne di armi, forza del battaglione e altre informazioni sensibili, ha affermato il New York Times. Secondo il quotidiano americano, i documenti trapelati - diffusi sui canali del governo filo-russo e uno dei quali recava l’etichetta “top secret” - risalgono ad almeno cinque settimane fa e uno di essi riassumeva i programmi di addestramento di 12 brigate da combattimento ucraine e diceva che nove di loro erano state addestrate dalle forze statunitensi e della NATO e avevano bisogno di 250 carri armati e più di 350 veicoli meccanizzati.
Ex ambasciatore Usa, giusto puntare su ruolo Pechino
“La Cina ha chiaramente acquisito una grande influenza sulla Russia. E penso che anche a Mosca si rendano conto che il rapporto con Pechino sia fondamentale per non finire completamente isolati nel mondo. Molti Paesi non rompono con la Russia, perché vedono che è appoggiata dalla Cina”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera Qilliam Taylor, ambasciatore americano a Kiev dal 2006 al 2009, in rappresentanza di George Bush e di Barack Obama e, successivamente, nel 2019 fino al 2020, come ’incaricato d'affari’ per conto del Governo di Donald Trump.
Il documento in 12 punti sulla guerra presentato da Xi Jinping ha “un aspetto molto positivo: il presidente cinese afferma che tutti, quindi compreso Putin, devono rispettare i principi dell'indipendenza, della sovranità e dell'integrità territoriale di ogni Stato”, ma è stato bocciato dall’Amministrazione Biden perché “c'è un altro passaggio che non va bene. Il leader cinese propone un cessate il fuoco immediato. Ma questo significherebbe cominciare una trattativa con circa il 15% del territorio ucraino in mano ai russi. Sarebbe come riconoscere un premio all'aggressione putiniana. È una condizione inaccettabile per gli ucraini, per gli Stati Uniti e per gli stessi Paesi europei”.
Nyt, carte segrete Usa-Nato pubblicate su social
Documenti top secret degli Usa e della Nato sui piani per rafforzare l’esercito ucraino in vista di un’offensiva contro la Russia sono state pubblicate in settimana sui social. Lo rivela il New York Times, citando fonti dell’amministrazione americana. Il Pentagono ha aperto un’indagine sulla fuga di notizie su Twitter e Telegram, piattaforma quest’ultima con oltre mezzo miliardo di utenti e disponibile in Russia. Secondo le fonti, i documenti pubblicati sono stati modificati in alcune parti rispetto al loro formato originale.