Ucraina, ultime notizie. Mosca: missili a lungo raggio francesi a Kiev sono escalation. Accordo sul grano in bilico
I punti chiave
- L’accordo sul grano in bilico, Mosca cauta sul rinnovo
- Mosca: missili a lungo raggio francesi a Kiev sono escalation
- Il rublo scivola a nuovi minimi
- Pentagono conferma, bombe a grappolo consegnate a Kiev
- Pentagono, Wagner non più in Ucraina in modo significativo
- Biden mobilita forze di riserva selezionate per fianco est Nato
Mosca: a Vilnius si è deciso di scatenare guerra europea
Al vertice della Nato a Vilnius è stata presa la decisione di lanciare una “grande guerra europea”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata da Ria Novosti. “Si ha l’impressione che al vertice della Nato sia stata presa e persino dichiarata una decisione: scatenare una grande guerra europea”, ha detto Zakharova, secondo cui l’Occidente “semplicemente non è interessato” alla fine delle ostilità e “trae vantaggio dalla crisi di sicurezza in corso nello spazio europeo”
L’accordo sul grano in bilico, Mosca cauta sul rinnovo
A 72 ore dall’ennesima scadenza dell’accordo sul grano del Mar Nero, è l’incertezza a regnare tra le diplomazie europee, con l’ottimismo della mediatrice Turchia smorzato dalla cautela del Cremlino. “Siamo d’accordo sulla proroga del corridoio per il grano nel Mar Nero”, ha annunciato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlando della posizione dell’omologo russo Vladimir Putin sull’estensione dell’intesa raggiunta lo scorso anno tra Ankara, Mosca, Kiev e Onu che ha sbloccato le esportazioni di grano dall’Ucraina, e in scadenza il 17 luglio. Ma Mosca frena: “Non abbiamo rilasciato alcuna dichiarazione su questo punto”, ha replicato il portavoce dello zar Dimitri Peskov. E così resta il punto interrogativo su un accordo centrale per scongiurare una crisi alimentare che sarebbe devastante negli equilibri geopolitici e che avrebbe ripercussioni enormi soprattutto sull’Africa, che dipende dalle esportazioni di cereali ucraini per sopravvivere. Se Mosca non rinnoverà l’accordo sul grano ucraino “il prezzo lo pagheranno i Paesi in via di sviluppo”, ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken da Giacarta. Mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani guarda soprattutto alle conseguenze per il continente europeo: senza intesa “si aggraverebbero problemi sociali e un incremento dei flussi migratori” dall’Africa, ha detto il titolare della Farnesina che “sostiene la mediazione turca”.
Mosca: missili a lungo raggio francesi a Kiev sono escalation
Parigi, con la sua decisione di fornire missili a lungo raggio a Kiev, ha deliberatamente compiuto un altro passo verso l’escalation del conflitto in Ucraina. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo quanto riportato dalla Tass. “Parigi ha compiuto intenzionalmente e consapevolmente un altro passo verso l’escalation del conflitto ucraino” inviando a Kiev “sistemi di armi sempre più letali puntati su nuovi territori russi, civili e infrastrutture civili”, ha affermato.
Il rublo scivola a nuovi minimi
Prosegue la recente fase di grande debolezza del rublo: la moneta russa cede circa mezzo punto percentuale contro l’euro nella fase finale dell’ultima giornata della settimana dei mercati valutari mondiali, con la moneta unica europea che ha toccato un massimo dalle fasi iniziali della guerra in Ucraina a quota 101,6. I livelli in assoluto maggiori sono di inizio marzo 2022, quando si era arrivati oltre quota 120. Per ora più calma la situazione contro il dollaro: le quotazioni stanno viaggiando sui livelli di quota 90 della vigilia, complice anche il momento fiacco della divisa Usa, frenata dalle ipotesi di allentamento della politica monetaria della Federal reserve dopo i dati di mercoledì dell’inflazione.
Peskov non conferma intesa Erdogan-Putin su rinnovo accordo grano
Non trovano conferme da parte russa le parole del presidente turco Recep Tayyip Erdogan che in giornata ha parlato della possibilità di un rinnovo dell’accordo per l’esportazione del grano ucraino attraverso il Mar Nero, accordo che scade lunedì. Vladimir Putin “è d’accordo con me” sull’estensione dell’accordo sui cereali nel Mar Nero aveva dichiarato Erdogan aggiungendo che “ci prepariamo ad accogliere Putin in agosto e siamo d’accordo sull’estensione del corridoio dei cereali nel Mar Nero”. Interrogato in merito dalla stampa russa, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov non ha offerto conferme. “Da parte russa non vi è alcuna dichiarazione in proposito”, ha detto Peskov.
Cremlino: non abbiamo detto nulla di una proroga sul grano
Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha dichiarato all’agenzia Interfax che la Russia non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito a una possibile estensione dell’accordo sul grano. “Non abbiamo rilasciato alcuna dichiarazione su questo punto”, ha detto Peskov. In precedenza il leader turco Recep Tayyip Erdogan aveva detto che Vladimir Putin era d’accordo a prorogare l’intesa.
Blinken: Mosca rinnovi l’accordo sul grano ucraino
Se Mosca non rinnoverà l’accordo sul grano ucraino “il prezzo lo pagheranno i Paesi in via di sviluppo”. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken da Giacarta. Per Antony Blinken il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov “non è stato costruttivo” nei colloqui dei Paesi del sud est asiatico in corso a Giacarta. Il segretario di Stato Usa e il ministro erano entrambi presenti al vertice in Indonesia ma non hanno avuto nessun incontro bilaterale.
Gli 007 di Kiev: abbiamo fonti nella cerchia di Putin
“L’intelligence ucraina ha fonti nella cerchia ristretta di Vladimir Putin. Abbiamo le nostre fonti. Per così dire, negli uffici più vicini (al presidente russo). Ecco perché di solito sappiamo cosa sta succedendo, come nel caso dell’indagine su Yevgeny Prigozhin”, ha rivelato il capo dell’intelligence militare ucraina Kirylo Budanov in un’intervista pubblicata sul sito della Reuters. Budanov ha raccontato notizie di prima mano secondo cui da un’indagine del ministero degli Interni di Mosca è emerso che Prigozhin ha sostegno in Russia, a conferma che il suo potere non si è per niente dissolto dopo l’insurrezione del 24 giugno.
Frontex, in 6 mesi +140% arrivi nel Mediterraneo centrale
Il Mediterraneo centrale rimane la principale rotta migratoria verso l’Ue e rappresenta quasi la metà di tutti i rilevamenti alle frontiere nel periodo gennaio-giugno. Il numero di rilevamenti è salito a quasi 65.600, il numero più alto su questa rotta per questo periodo dal 2017 e quasi il 140% in più rispetto a un anno fa. Lo riporta l’ultimo bollettino di Frontex, l’agenzia europea per le frontiere.
Wagner: Prigozhin si trova nel nostro campo in Bielorussia
Il gruppo Wagner pubblica oggi sul suo canale Telegram una foto che ritrae il suo fondatore, Yevgeny Prigozhin, seduto in una tenda da campo su un letto in metallo tubolare - in mutande e maglietta - mentre saluta rivolto verso l’obiettivo. Non è chiaro dove né quando la foto sia stata scattata, ma secondo il gruppo paramilitare russo l’immagine, “a cura del ministero della Difesa bielorusso”, è stata scattata nel campo della Wagner in Bielorussia. “È apparsa una foto di Yevgeny Prigozhin nel campo. Il campo Wagner sul territorio bielorusso a cura del ministero della Difesa bielorusso”, si legge nel messaggio. “Fonti bielorusse hanno confermato oggi l’inizio del dispiegamento della Wagner in Bielorussia”, prosegue il testo. La foto è stata ripresa tra gli altri dal consigliere del ministero dell’Interno ucraino, Anton Gerashenko, sui suoi canali Telegram e Twitter. Gerashenko sottolinea che si tratta presumibilmente di Prigozhin e che presumibilmente è stata scattata in Bielorussia. “Shoigu, Gerasimov, dove sono i pantaloni?!”, aggiunge ironico l’alto funzionario ucraino riferendosi al ministro della Difesa russo Sergey Shoigu e al capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov. Anche il canale Telegram della comunità dei mercenari pubblica l’immagine con il commento: “Una foto molto insolita di Yevgeny Prigozhin è apparsa in una delle chat room. Nei metadati della foto originale, la data dello scatto è il 12 luglio alle 7.24 del mattino”. Alcuni altri canali Telegram pubblicano la foto ma sostengono che sia stata scattata il 12 giugno, ovvero prima del fallito ammutinamento della Wagner contro Mosca avvenuto il 24 giugno. E il media bielorusso indipendente Nexta ironizza su Telegram: “Prigozhin ha chiesto a Putin di inviargli dei pantaloni e una giacca”.
Russia, un morto e 3 feriti in raid truppe Kiev
Il governatore della regione russa di Briansk, Aleksandr Bogomaz, ha dichiarato che una donna è morta e altri tre civili sono rimasti feriti in un bombardamento sul villaggio di Belaya Berezka delle forze armate ucraine. Lo riporta l’agenzia di stampa statale russa
Ungheria contro aiuti Ue a Kiev, preoccupa l’uso dei fondi
«Il governo ungherese respinge la richiesta della Commissione europea di ulteriori 100 miliardi di euro, di cui 50 miliardi di euro per l’Ucraina, a causa delle preoccupazioni sull’utilizzo dei fondi e della mancanza di monitoraggio. Il governo sottolinea anche la necessità che l’Ucraina garantisca i diritti delle minoranze». Lo scrive in un tweet Zoltan Kovacs, portavoce del premier ungherese, Viktor Orban. «L’Ungheria - aggiunge - non è disposta a pagare un extra per il rimborso del prestito senza ricevere il sostegno a cui ha diritto e sottolinea l’inadeguato rimborso delle spese per la protezione delle frontiere».
Cremlino, politiche Usa prolungano conflitto
Le politiche di Washington stanno «contribuendo» a «prolungare il conflitto in Ucraina». Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dicendo di condividere l’opinione del primo ministro ungherese, Viktor Orban, secondo cui gli Stati Uniti, se volessero, potrebbero mettere fine immediatamente alla guerra. Nel corso di un punto stampa, Peskov ha osservato che «non si può che essere d’accordo con questo». Secondo Peskov, «per molti aspetti è così” poiché sono gli Stati Uniti che forniscono a Kiev “sempre più nuovi tipi di armi all’Ucraina e munizioni» e sono sempre «gli Stati Uniti che spingono costantemente l’Ucraina a combattere fino all’ultimo ucraino».
Bombe russe sulla regione di Sumy, ucciso un civile
Un civile è morto durante gli attacchi di ieri delle forze russe nella regione di Sumy, nell’Ucraina nord-orientale: lo ha reso noto su Telegram l’Amministrazione militare regionale, come riporta il Kyiv Independent. Nel complesso sono stati registrati 23 attacchi nella regione, che hanno preso di mira io villaggi di Bilopillia, Velykopysarivska, Krasnopillia, Seredyna-Budska, Shalyhyne, Hlukhiv, Putivlska, Khotin, Novoslobidske, Znob-Novhorodske ed Esman. Due case e linee elettriche sono state danneggiate a Velykopysarivska, mentre a Krasnopillia sono state danneggiate diverse case. La vittima era un uomo di 52 anni che risiedeva a Putivlska.
Kiev, le truppe avanzano a sud di Bakhmut
Le forze ucraine continuano le loro operazioni offensive e nelle ultime 24 ore hanno compiuto progressi nella direzione di Bakhmut, avanzando a sud della città dell’Ucraina orientale: lo ha detto al canale tv United News il portavoce dello Stato Maggiore delle forze armate di Kiev, Andriy Kovalev, come riporta Rbc-Ucraina. Le truppe ucraine continuano le operazioni offensive con un certo successo nelle direzioni di Melitopol, Berdyansk e Bakhmut, ha affermato Kovalev. Inoltre, i soldati ucraini continuano colpire i russi con il fuoco di controbatteria obiettivi nemici identificati e conducono combattimenti di controbatteria. Kovalev ha sottolineato che le forze armate ucraine stanno conducendo un’offensiva a nord e sud di Bakhmut.
Usa, ok Fda a prima pillola contraccettiva senza prescrizione
Via libera della Fda alla prima pillola contraccettiva venduta senza prescrizione medica. L’Agenzia americana del farmaco ha annunciato ieri sera l’approvazione di Opill, anticoncezionale Otc a base di solo progestinico (norgestrel), da assumere ogni giorno alla stessa ora. L’ok dell’ente regolatorio Usa renderà disponibile il medicinale in farmacie, minimarket e negozi di alimentari, nonché online. Tempi e prezzo dipenderanno dal produttore, il gruppo Perrigo con sede in Irlanda, che ha acquisito la francese Laboratoire Hra Pharma alla quale si deve lo sviluppo di Opill.
«Con questa approvazione - spiega Patrizia Cavazzoni, direttore del Centro per la valutazione e la ricerca sui farmaci della Fda - per la prima volta un contraccettivo orale quotidiano senza prescrizione medica sarà un’opzione disponibile per milioni di persone negli Stati Uniti. Se usato secondo le indicazioni, ci si aspetta che il farmaco sia sicuro e più efficace dei metodi contraccettivi senza prescrizione medica attualmente disponibili per prevenire una gravidanza indesiderata».
L’agenzia Usa ricorda che «quasi la metà dei 6,1 milioni di gravidanze che si registrano ogni anno negli Stati Uniti non sono intenzionali», e che le gravidanze indesiderate sono state collegate a rischi quali “una ridotta probabilità di ricevere cure prenatali precoci e un aumento del pericolo di parto pretermine, con esiti negativi per la salute del neonato e lo sviluppo e del bambino”. Pertanto «la disponibilità di Opill senza ricetta medica può aiutare a ridurre il numero di gravidanze indesiderate e il loro potenziale impatto negativo».
«L’efficacia contraccettiva del norgestrel è stata stabilita nel 1973 con l’approvazione della versione su prescrizione», sottolinea la Fda. «Hra Pharma ha quindi chiesto lo switch di norgestrel da medicinale su prescrizione a prodotto da banco», una tipologia di farmaci per il cui via libera «la Fda richiede all’azienda di dimostrare che il prodotto può essere utilizzato dai consumatori in modo sicuro ed efficace, facendo affidamento solo sul foglietto illustrativo, senza alcuna assistenza da parte di un operatore sanitario».
Gli studi, riporta l’ente regolatore, hanno dimostrato che la comprensione delle informazioni in confezione da parte dei consumatori è «complessivamente elevata» e che «un’alta percentuale di consumatori capisce le istruzioni d’uso». La Fda tiene a precisare che Opill non va utilizzato come contraccettivo d’emergenza, e che in generale gli anticoncezionali orali non proteggono dal rischio di malattie sessualmente trasmesse. Per evitarle è consigliato l’uso del preservativo.
Kiev, almeno 23 droni abbattuti la notte scorsa
Sono almeno 23 i droni abbattuti la notte scorsa dalle difese ucraine. A darne notizia sono state le forze aeree di Kiev. Dei 17 droni Shahed di fabbricazione iraniana inviati dalle forze russe, ne sono stati abbattuti 16, si legge su Telegram. Le difese aeree hanno anche colpito un drone da ricognizione e sei droni «tattico-operativi».
Putin, il gruppo Wagner semplicemente non esiste
Il gruppo paramilitare Wagner non esiste, almeno dal punto di vista giuridico: lo ha detto al quotidiano Kommersant il presidente russo Vladimir Putin, parlando per la prima volta del suo incontro al Cremlino con il fondatore della milizia di mercenari, Yevgeny Prigozhin, pochi giorni dopo l’ammutinamento del 24 giugno. «Ebbene, la Wagner non esiste!», ha esclamato Putin rispondendo al giornalista del Kommersant che gli chiedeva se il gruppo rimarrà come una unità di combattimento. «Non abbiamo una legge per le organizzazioni militari private! Semplicemente non esiste!», ha aggiunto: «C’è un gruppo, ma legalmente non esiste!».
Ucraina: Zelensky, «grato» per l’appoggio occidentale
«Sono grato per il sostegno di vitale importanza, per l’Ucraina e per gli ucraini, per la nostra libertà». A ringraziare su Twitter il G7 per l’appoggio è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che include un post del presidente americano Joe Biden in cui il leader della Casa Bianca assicura che «il sostegno del G7 all’Ucraina proseguirà a lungo in futuro, per tutto il tempo necessario».
Biden mobilita forze di riserva selezionate per fianco est Nato
Joe Biden ha emesso oggi un ordine esecutivo che approva la mobilitazione di forze di riserva selezionate fino ad un massimo di 3mila persone, aumentando le forze armate a sostegno dell’operazione Atlantic Resolve, finalizzata a contrastare le azioni russe in Ucraina. Questa operazione sarà designata come operazione contingente, ha spiegato in una conferenza stampa il generale dell’esercito Douglas A. Sims II, direttore delle operazioni dello stato maggiore. «Questo riafferma il fermo sostegno e l’impegno a difendere il fianco orientale della Nato sull’onda della guerra illegale e non provocata della Russia contro l’Ucraina», ha aggiunto.
Pentagono, Wagner non più in Ucraina in modo significativo
I mercenari Wagner non partecipano più «in misura significativa» alle operazioni di combattimento in Ucraina: lo afferma il Pentagono, a più di due settimane dal fallito ammutinamento del gruppo in Russia. «In questa fase, non vediamo le forze Wagner partecipare in modo significativo a sostegno delle operazioni di combattimento in Ucraina», ha detto l’addetto stampa del Pentagono Pat Ryder in una conferenza stampa. Il gruppo armato, che ha svolto un ruolo chiave nell’offensiva ucraina, ha cercato di rovesciare la leadership militare russa durante una breve ribellione, prima di fare marcia indietro. Il luogo preciso in cui si trova il suo fondatore Yevgeny Prigozhin non si conosce ma un accordo con il Cremlino gli ha permesso di essere esiliato nella vicina Bielorussia. Ryder ha affermato che gli Stati Uniti hanno valutato che «la maggior parte» dei combattenti Wagner si trovava ancora nelle aree dell’Ucraina occupata dai russi.
Pentagono conferma, bombe a grappolo consegnate a Kiev
Il Pentagono ha confermato che le munizioni a grappolo fornite dagli Stati Uniti a Kiev sono state consegnate all’Ucraina, come affermato ieri dal generale ucraino Oleksandr Tarnavskyi alla Cnn. «Ci sono munizioni a grappolo in Ucraina in questo momento», ha detto il tenente generale Douglas Sims, direttore delle operazioni congiunte dello Stato Maggiore Usa, in una conferenza stampa citata dai media americani, ribadendo che l’Ucraina non intende «utilizzare le munizioni a grappolo vicino alla popolazione civile, a differenza dei russi»: «gli ucraini intendono utilizzarle nell’ambiente tattico, contro i russi, non contro i civili».