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Ucraina, ultime notizie. Ankara: Erdogan parlerà al telefono con Putin e Zelensky

Putin nomina il capo di Stato maggiore Gerasimov al comando delle forze russe impegnate in Ucraina. Mosca «sta attuando molti cambiamenti», commenta la Casa Bianca. La battaglia in corso per il controllo di Soledar e Bakhmut è la «più sanguinosa» dall’inizio dell’invasione, secondo Kiev. Il gruppo russo Wagner afferma di aver trovato il corpo senza vita di uno dei due volontari britannici dichiarati dispersi.

Nato: Soledar, Bakhmut mostrano necessità sostegno all'Ucraina
  • Lettonia, «Occidente miri a indebolire Russia»

    “I Paesi occidentali dovrebbero concentrarsi massimamente sull’indebolimento della Russia. Tuttavia, gli esiti del conflitto saranno decisi dai risultati dei soldati ucraini al fronte”. Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri lettone Edgars Rinkevičs durante un’intervista. Il ministro ha osservato che il regime russo “si trova in lotta per la propria sopravvivenza”. Per questa ragione, “l’Occidente dovrebbe essere preparato anche a scenari di collasso della Russia, un momento in cui verrebbero sollevate diverse questioni basilari per tutto il continente e inerenti, in particolare, alle armi nucleari, a un rinnovato flusso migratorio e ai mutamenti che prenderebbero inevitabilmente corpo in seno alla Russia stessa”. Rinkevičs si è detto soddisfatto che varie potenze occidentali abbiano progressivamente cambiato idea e posizione a riguardo degli aiuti all’Ucraina e alle sue possibilità di vittoria: “Inizialmente, molte grandi potenze non credevano che l’Ucraina sarebbe stata in grado di resistere all’attacco russo. Tuttavia, avendo realizzato che l’Ucraina è in grado di resistere, si sono cercati modi per aiutare il Paese con arsenali sempre più sofisticati”, ha concluso il ministro lettone.

  • Inviato Usa, Serbia si allinei a sanzioni contro Mosca

    L’invito alla Serbia ad allinearsi alle sanzioni internazionali contro la Russia per il suo intervento militare in Ucraina è stato rivolto dal consigliere speciale del Dipartimento di Stato Usa Derek Chollet, in visita oggi a Belgrado. “Rispettiamo le posizioni della dirigenza di Belgrado, ma per ragioni pratiche riteniamo che la Serbia debba adempiere al suo destino e che fino a quando si asterrà dalle sanzioni non potrà progredire”, ha detto Chollet in una conferenza stampa al termine dei colloqui con i responsabili locali. “Su questo - ha aggiunto - parliamo apertamente. In passato la Serbia ha adottato alcuni passi significativi come il voto contro la Russia all’Onu e siamo pronti a lavorare con i nostri amici di Belgrado per convincerli a sostenere maggiormente l’Ucraina che ha bisogno di un appoggio più forte, e a punire il comportamento inaccettabile della Russia”. La Serbia, legata da storica amicizia alla Russia della quale è il principale alleato nei Balcani, pur condannando la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina, si rifiuta di imporre sanzioni a Mosca invocando gli interessi nazionali, a cominciare dall’appoggio russo sul Kosovo e dalle forniture energetiche russe a prezzi di grande favore.

  • Zelensky, inflitte perdite significative ai russi nel Donetsk

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato che i soldati ucraini che occupano posizioni a Soledar, nella regione del Donetsk, stanno infliggendo perdite significative ai russi. “Oggi vorrei notare i paracadutisti della 77a Brigata aeromobile separata, che insieme ai combattenti della 46a Brigata aeromobile separata a Soledar, stanno mantenendo le loro posizioni e stanno infliggendo perdite significative al nemico. Ringrazio voi ragazzi”, ha affermato Zelensky in un videomessaggio, riporta l’Ukrainska Pravda. Il leader ucraino ha poi precisato che alla riunione odierna del quartier generale del comandante supremo si sono analizzate in dettaglio quali decisioni sono necessarie e quali misure dovrebbero essere prese dai comandanti nella direzione di Donetsk nei prossimi giorni.

  • Lituania, «guerra entrata in fase decisiva»

    La guerra in corso in Ucraina “è entrata in una fase decisiva” per il cui successo sarà “necessario fornire un appoggio adeguato e continuativo” a Kiev. Lo ha affermato oggi in conferenza stampa il Presidente lituano Gitanas Nausėda commentando la visita effettuata ieri in Ucraina assieme al Presidente polacco Andrzej Duda. Nausėda ha dichiarato che l’incontro con i suoi omologhi polacco e ucraino si è concentrato su tre principali questioni: gli aiuti militari, gli aiuti economici e umanitari e l’integrazione euro-atlantica dell’Ucraina. “Sulla prima questione”, ha detto il Presidente, “possiamo certamente essere soddisfatti che i nostri cannoni antiaerei a corto raggio L-70 e le munizioni necessarie raggiungeranno presto l’Ucraina. Questa è l’assistenza continua che la Lituania fornisce all’Ucraina, e non ho dubbi che quest’anno saremo in grado di fornire anche strumenti di difesa anti-drone”. Il Presidente ha sottolineato che il budget preliminarmente stabilito quest’anno dalla Lituania per gli aiuti all’Ucraina ammonta a circa 40 milioni di euro ed è destinato ad aumentare.

  • Usa, se cadono Bakhmut e Soledar non ci sarà impatto su guerra

    “Anche se Bakhmut e Soledar dovessero cadere in mano ai russi, questo non avrà un impatto strategico sulla guerra stessa e certamente non fermerà gli ucraini né li rallenterà nel loro tentativo di riconquistare il loro territorio”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa.

  • Oltre 200 soldati ucraini arrivati in Spagna per l’addestramento

    Oltre 200 soldati ucraini sono arrivati in Spagna in serata per partecipare a un addestramento volto al “miglioramento” di tecniche militari e “uso di armi”: lo ha comunicato il ministero della Difesa spagnola in una nota ripresa dall’agenzia di stampa Efe. In maggioranza, si tratta di civili entrati nell’esercito privi di esperienza militare precedente. L’addestramento si svolgerà in un centro apposito situato a Toledo. Anche nel 2022 la Spagna ha addestrato alcuni soldati ucraini.

  • Usa, combattimenti nell’est dell’Ucraina sono stati feroci

    “I combattimenti nell’est dell’Ucraina sono stati “aspri. Sono stati feroci”. Lo ha detto il portavoce per il consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con la stampa. Quanto al cambio al vertice delle forza armate di Mosca, secondo il funzionario “tutti questi cambiamenti sono il tentativo di superare le difficoltà che hanno avuto in questa guerra. Difficoltà che rimangono”.

  • Meloni, a Zelensky dirò che l’Italia c’è

    “A Zelensky dirò che l’Italia c’è , come c’è stata dall’inizio, ma vorrei parlare anche di futuro, di ricostruzione: non rinunciamo a fare la nostra parte per arrivare a una soluzione del conflitto”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni al Tg1.

  • Kiev: in corso contrattacchi a Soledar, «piccola avanzata»

    Le forze ucraine contrattaccano a Soledar, la cittadina del Donetsk teatro da giorni di feroci combattimenti con i miliziani russi della Wagner. Lo ha scritto su Telegram le 46ma Brigata aeromobile, rivendicando che “dopo diversi giorni di ritirata, oggi abbiamo fatto anche una piccola avanzata: la stazione ferroviaria è nostra, la miniera è nostra, siamo in attesa di supporto, Soledar è Ucraina”.

  • Urso e Bonomi a Kiev, ribadito pieno sostegno Italia

    “Ho confermato al presidente Zelensky il pieno sostegno del Governo, del Parlamento e del popolo italiano alla causa di libertà e di indipendenza del popolo ucraino”, dice da Kiev il ministro Adolfo Urso, il primo tra i ministri del governo Meloni ad andare in visita in Ucraina. Una missione con le imprese, accompagnato dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi: “Abbiamo fissato - spiega il ministro - le coordinate di quello che sarà l’impegno economico, sociale e produttivo e industriale italiano per lo sviluppo e la ricostruzione dell’Ucraina”. L’immagine del ministro e del leader degli industriali, insieme in treno, verso Kiev, apparsa a sorpresa su Twitter, evidenzia la collaborazione tra Governo e industriali “nella logica di fare sistema”, di “un approccio unitario, coordinato e coerente”, come sottolinea Bonomi.

  • Usa, repubblicani litigano per busto di Zelensky a Capitol Hill

    “Assolutamente no!”. Così Marjorie Taylor Greene, la pasionaria di Qanon e di Donald Trump, ha replicato alla proposta di un altro deputato repubblicano, Joe Wilson, che la nuova maggioranza Gop alla Camera collochi un busto di Volodymyr Zelensky a Capitol Hill. “Noi serviamo l’America non l’Ucraina”, ha tuonato via Twitter la deputata che da tempo si oppone a rinnovare gli aiuti militari e finanziari a Kiev. La posizione di Greene è condivisa da altri esponenti della destra estrema repubblicana, ed il litigio sul busto di Zelensky è un indicatore quindi di come questa nuova maggioranza potrebbe mettere a rischio ulteriori pacchetti di aiuti Usa all’Ucraina. “C’e’ ora una risoluzione della Camera per esporre la statua di Zelensy a Capitol Hill, gli oltre 100 miliardi all’Ucraina non erano abbastanza”, è l’esplicito tweet polemico di Andy Biggs, eletto in Arizona. Nella risoluzione che ha suscitato le ire di Green e degli altri, Wilson chiedeva al commissione Fine Arts di “procurarsi un busto del presidente Zelensy per esporlo in una posizione adatta e permanente nell’ala della Camera di Capitol Hill”.

  • Ankara, Erdogan parlerà al telefono con Putin e Zelensky

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha in programma colloqui telefonici venerdì e sabato con il suo omologo russo Vladimir Putin e con quello ucraino Volodymyr Zelensky in merito alla possibile apertura di un “corridoio umanitario” per l’Ucraina. Lo riferisce il responsabile governativo turco per i diritti umani, citato dall’agenzia russa Tass.

  • Zelensky, tutto il supporto militare a unità a Soledar e Bakmut

    Il presidente Volodymyr Zelensky ha presieduto oggi pomeriggio una riunione del quartier generale del comandante supremo, dove hanno discusso della situazione a Bakhmut e Soledar. “Le unità a protezione di queste città saranno fornite di munizioni e di tutto il necessario in modo tempestivo e senza interruzioni. Si tratta di rafforzare le forze armate ucraine con equipaggiamenti e armi provenienti dai partner”, ha detto Zelensky.

  • Ministra Difesa Germania non esclude consegna Leopard a Kiev

    La ministra della Difesa tedesca, Christine Lambrecht, non ha escluso la possibilità di consegnare i carri armati tedeschi di tipo Leopard all’Ucraina. Lambrecht ha sottolineato durante una visita alle truppe dell’esercito tedesco a Marienberg, in Sassonia (impegnate nella Forza di reazione rapida della Nato), che non c’è stata ancora una decisione al riguardo da parte del governo federale. Tuttavia, ha aggiunto Lambrecht, “nei tempi in cui viviamo... è bene sapersi adattare ad ogni situazione”. “Non escludere nulla” è l’approccio migliore ha affermato Lambrecht, ribadendo che, ad ogni modo, la Germania non si muoverà da sola.

  • Kiev, feroci battaglie nel Lugansk

    Il capo dell’Amministrazione militare regionale di Lugansk, Serhii Gaidai, in un briefing, ha riferito che nella regione si stannon svolgendo “feroci battaglie”, in particolare in direzione Svatove-Kreminna. Lo riporta Unian. Il villaggio di Bilogorivka, vicino a Lysychansk, è stato completamente distrutto. “Su questo territorio si stanno svolgendo gravi ostilità”, fa sapere Gaidai, “le nostre forze di difesa mantengono le loro posizioni lì, le hanno persino migliorate un po’ e non danno alle forze di occupazione l’opportunità di avanzare”. “Gradualmente, passo dopo passo, stanno liberando la regione di Lugansk”, ha sottolineato Gaidai.

  • Kiev, al momento la Bielorussa non è una minaccia diretta

    Attualmente, la Bielorussia non rappresenta una minaccia diretta per l’Ucraina, ma le forze di difesa ucraine stanno gradualmente aumentando le loro capacità difensive al confine. Lo ha affermato il comandante delle forze congiunte delle forze armate ucraine, Sergei Naev, in un post su Facebook citato da Ukrinform. “Al momento, la situazione da parte della Bielorussia non rappresenta una minaccia diretta per l’Ucraina. Siamo costantemente in comunicazione con partner stranieri, in particolare con Stati Uniti, Polonia, ecc. Anche la nostra intelligence lavora costantemente”, ha affermato Nayev. “Attualmente, le unità delle forze armate bielorusse che sono schierate lungo il nostro confine di stato non sono cambiate né in dimensioni né in qualità. Ma siamo consapevoli delle informazioni che abbiamo e manteniamo la calma. Calma significa che svolgiamo professionalmente i compiti assegnati a noi, aumentando gradualmente le nostre capacità di difesa e impegnandoci in misure per migliorare le capacità del nostro personale”, ha aggiunto.

  • Kiev, introdotti blackout di emergenza in 9 regioni

    Il sistema energetico ucraino continua a sperimentare un “significativo” deficit, poiché il consumo è aumentato a causa del clima più freddo. Lo ha riferito l’operatore di rete statale ucraino Ukrenergo, citato da Kyiv Independent. Ukrenergo ha affermato che sono stati messi in atto limiti di consumo in tutti gli oblast ucraini per gestire la tensione sul sistema. Inoltre, sono stati introdotti blackout di emergenza in nove oblast ucraine in cui i limiti di consumo sono stati superati. Intanto, l’amministratore delegato della società statale di petrolio e gas Naftogaz, Oleksiy Chernyshov, ha affermato che l’Ucraina ha già ripristinato oltre il 55% delle strutture energetiche ucraine che forniscono calore che erano state “danneggiate o distrutte” dagli attacchi russi.

  • Filorussi, «sacche di resistenza a Soledar, controlliamo zona ovest»

    Ci sono ancora “piccole sacche di resistenza” ucraina nella città orientale di Soledar, nella regione di Donetsk. Lo hanno annunciato fonti militari dell’amministrazione filo-russa della regione. “I nostri ragazzi continuano a schiacciare il nemico in questi luoghi. In generale, l’operazione sta andando bene e la periferia occidentale di Soledar è già completamente sotto il nostro controllo”, ha dichiarato Andrei Bayevsky, un esponente militare dell’amministrazione. Le autorità ucraine, dal canto loro, hanno negato che la città sia caduta in mano russa, sostenendo che nella zona proseguono “aspri combattimenti”.

  • Ambasciatore in Gb, «Putin disperato, sarà prossimo comandante militare»

    L’ambasciatore ucraino nel Regno Unito, Vadim Pristaiko, ha parlato degli ultimi cambiamenti nel comando militare russo e ha affermato che se continua così, sarà lo stesso presidente Vladimir Putin a dover comandare le sue truppe. “Penso che questo potrebbe essere l’ultimo passo. Il prossimo sarà Putin a comandare le proprie truppe a causa dei ’colpi’ che gli stanno subendo”, ha ironizzato Pristaiko in un’intervista a Sky News. Per Pristaiko, la sostituzione di Sergei Surovikin con il generale Valeri Gerasimov è un gesto “disperato” del presidente Vladimir Putin, che ha dovuto ricorrere al suo “miglior stratega” per comandare le forze russe in Ucraina. “Comprendiamo la minaccia rappresentata dall’esercito russo e dalle sue centinaia di migliaia di truppe mobilitate. Siamo cauti, ma allo stesso tempo ottimisti. Stanno mettendo tutto sul campo di battaglia per assicurarsi la vittoria, ma non permetteremo loro di raggiungerlo”, ha detto l’ambasciatore ucraino. Da parte sua, il ministero della Difesa britannico ha commentato la nomina di Gerasimov, definendola un segno della “crescente gravità della situazione che deve affrontare la Russia”, nonché un “chiaro riconoscimento” che la sua campagna non raggiungerà gli obiettivi strategici previsti

  • Habeck, Berlino non fermi invio dei Leopard da Polonia a Kiev

    “La Germania non dovrebbe mettersi di traverso quando altri Paesi decidono di sostenere l’Ucraina, indipendentemente dalla decisione della Germania” per se stessa. Lo ha detto oggi il ministro tedesco dell’Economia, Robert Habeck, in merito al possibile invio in Ucraina di carri da combattimento Leopard da parte della Polonia, come annunciato ieri dal presidente polacco Andrzej Duda. Lo riporta Welt. I Leopard sono carri tedeschi e quindi Varsavia avrebbe eventualmente bisogno del nulla osta tedesco per spedirli a Kiev. “C’è una differenza tra prendere una decisione per se stessi e impedire la decisione di altri”, ha spiegato Habeck. Il ministro dei Verdi non ha invece aggiunto niente sulla possibilità che Berlino stessa invii carri Leopard in Ucraina. Come ha detto ieri il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, non sarebbe comunque al momento arrivata una richiesta da parte di alleati perché Berlino autorizzi l’invio di Leopard. Ieri Duda ha parlato di un supporto a Kiev all’interno di una “coalizione internazionale”.

  • Commissione Ue, bene Estonia su sequestro beni ai russi

    “La Commissione ha presentato una proposta al riguardo, è un bene che alcuni Stati membri vadano in questa direzione”. Così un portavoce dell’esecutivo Ue a proposito dell’annuncio da parte dell’Estonia di voler procedere con il sequestro dei beni congelati ad alcuni cittadini russi. “A livello europeo è in corso un processo, che fa seguito alla discussione in sede di Consiglio Europeo dello scorso dicembre”, ha precisato il portavoce. “Stiamo negoziando con la presidenza svedese per un’approvazione veloce della proposta”, ha concluso il portavoce. La Commissione a inizio dicembre 2022 ha infatti proposto un inasprimento legislativo coordinato a livello Ue per rendere punibile e livello criminale l’aggiramento delle sanzioni e il relativo sequestro dei beni congelati agli oligarchi. Inoltre s’intende utilizzare le riserve (congelate) della Banca Centrale russa per effettuare investimenti “sicuri” e devolvere i profitti all’Ucraina.

  • Tajani, ’preoccupa progressivo allineamento Iran alla Russia’

    “Siamo preoccupati per il progressivo allineamento dell’Iran alla Russia con la fornitura di droni utilizzati nel conflitto in Ucraina”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo in audizione davanti alle commissioni Affari Esteri di Camera e Senato.

  • Mosca, nessun nuovo scambio prigionieri dopo incontro ad Ankara

    La Russia e l’Ucraina non hanno raggiunto un nuovo accordo di scambio di prigionieri durante i colloqui in Turchia. Lo ha precisato all’Afp la commissaria russa per i diritti umani Tatyana Moskalkova, spiegando che le sue precedenti osservazioni sullo scambio sono state interpretate male. Ieri, Moskalkova ha tenuto un raro incontro ad Ankara con il suo omologo ucraino Dmytro Lubinets. I media statali turchi in seguito l’hanno citata mentre diceva ai giornalisti che i due funzionari avevano accettato di scambiare “più di 40 prigionieri” da ciascuna parte. Tuttavia, Moskalkova ha precisato oggi che quei commenti si riferivano a un numero di persone che le parti avevano già scambiato in passato. “Qualcuno ha frainteso qualcosa”, ha detto Moskalkova a margine di una conferenza internazionale nella capitale turca. “Stavamo parlando dei risultati del nostro lavoro passato. Questi scambi sono già avvenuti”. Moskalkova ha aggiunto che lei e Lubinets si sono scambiati elenchi di soldati feriti in preparazione di un possibile scambio futuro. “Tali scambi avvengono continuamente. Questi accordi vengono raggiunti dai militari e lavoriamo insieme a loro”.

  • Minsk, comandante russo visita soldati di stanza in Bielorussia

    Il comandante delle forze di terra russe, Oleg Salyukov, ha visitato oggi i soldati di Mosca di stanza in Bielorussia per ispezionare la loro prontezza al combattimento. Lo ha detto il ministero della Difesa di Minsk, come riporta il Guardian. Salyukov è stato nominato ieri come uno dei vice comandanti dell’operazione militare russa in Ucraina.

  • Cremlino, nomina Gerasimov legata ad espansione obiettivi

    La nomina del generale Valery Gerasimov a capo delle forze congiunte impegnate in Ucraina è legata ai più ampi obiettivi dell’operazione militare speciale. Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citando quanto già precisato dal ministero della Difesa ieri nell’annunciare la nomina: “E’ collegata all’espansione degli obiettivi, non ho altro da aggiungere”.

  • «559 civili a Soledar ma è impossibile evacuarli»

    Oltre 500 civili sono rimasti a Soledar, tra cui 15 bambini, ed è impossibile evacuarli a causa dei combattimenti in corso: lo ha detto alla tv di Stato ucraina il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, come riportano i media internazionali. La città, che prima della guerra aveva una popolazione di circa 10.500 abitanti e oggi ne ha appena 559, secondo Kyrylenko, è teatro di pesanti combattimenti mentre le truppe russe e i mercenari del Gruppo Wagner tentano di accerchiare Bakhmut, 10 km a sud, che da settembre è al centro delle operazioni offensive russe.

  • Ambasciata Iran a Roma, «pronti a mediare, Mosca non usa nostri droni»

    “Siamo tra i primi paesi che si sono offerti di agire come mediatori tra i belligeranti” in Ucraina e “abbiamo dichiarato ripetutamente la disponibilità ad entrare in campo per creare le condizioni per un dialogo tra le parti. E questa disponibilità è stata ribadita ieri dal presidente Raisi nel suo colloquio con il presidente Putin”. Lo ha dichiarato il nuovo ambasciatore iraniano a Roma, Mohammad Reza Sabouri, nel corso di una conferenza stampa. “La collaborazione con la Russia nel campo della difesa non è niente di nuovo”, ha proseguito il diplomatico, ricordando che “prima dell’inizio della guerra l’Iran aveva fornito un numero veramente esiguo di droni ai russi, ma non c’entrano nulla con le notizie riportate dai media secondo cui ogni giorno in Ucraina vengono abbattuti decine di questi droni. Anzi abbiamo protestato con la Russia per un eventuale utilizzo dei pochi droni russi che le abbiamo venduto e i russi ci hanno smentito il loro utilizzo in Ucraina”.

  • Si rifiuta di combattere, 5 anni a soldato russo

    Il tribunale militare russo di Ufa ha condannato un soldato di 24 anni a cinque anni di reclusione con l’imputazione di “evasione dal servizio”: secondo l’accusa, Marsel Kandarov a maggio si è rifiutato di andare a combattere in Ucraina e non si è presentato alla sua unità. L’uomo è stato però individuato dalle forze dell’ordine a settembre. Lo riporta Novaya Gazeta Europa precisando che non sono stati resi noti altri particolari del caso.

  • Min. Economia Germania apre a consegna Leopard a Kiev

    Il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, si è detto favorevole alla consegna dei carri armati Leopard dalla Polonia all’Ucraina. Secondo Habeck, la Germania non dovrebbe opporsi a questa consegna. “C’è una differenza tra prendere una decisione per se stessi e impedire agli altri di prendere una decisione”, ha detto Habeck, come riportano i media tedeschi. “Di conseguenza, la Germania non dovrebbe ostacolare le decisioni di altri Paesi per sostenere l’Ucraina, indipendentemente dalla decisione presa dalla Germania”, ha aggiunto.

  • Mosca, a Soledar ancora sacche di resistenza di Kiev

    “Al momento ci sono ancora piccole sacche separate di resistenza a Soledar, i nostri ragazzi continuano a schiacciare il nemico in questi luoghi”. Lo ha affermato il tenente colonnello della Milizia popolare filorussa, Andrei Baevsky, in diretta televisiva sul canale ’Soloviev Live’, come riporta l’agenzia Tass

  • Esplosioni a Berdiansk, in regione Zaporizhzhia

    Esplosioni hanno scosso questa mattina la città portuale di Berdiansk, nella regione di Zaporizhzhia, nell’Ucraina sud-orientale: lo ha reso noto su Telegram il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, come riporta Ukrinform. “Le prime tre (esplosioni) si sono verificate intorno alle 11:00-12:00 (le 10:00-11:00 in Italia). Ora le esplosioni sono riprese”, ha scritto Andriushchenko, aggiungendo che ieri mattina “da Mariupol erano giunte segnalazioni di un eccessivo movimento di elicotteri in direzione della regione di Zaporizhzhia. Successivamente, la città ha riferito di esplosioni e di colpi di armi leggere”. Intanto un giornalista di Ukrinform parla di 39 case danneggiate nelle prime ore di oggi nella città di Zaporizhzhia a causa di un attacco missilistico russo.

  • Kiev, forti perdite russe a Soledar

    Le forze russe stanno subendo “forti perdite” a Soledar nel tentativo di conquistare la città orientale ucraina. A dichiararlo è stata la vice ministra della Difesa del governo di Kiev, Hanna Mailar. “Gli accessi alla città sono disseminati di corpi di militari delle truppe di Putin uccisi”, ha dichiarato, parlando di scontri “feroci” e di soldati ucraini che “combattono disperatamente”, ma che mostrano “eroismo e massima resilienza”.

    Immagini satellitari mostrano Soledar rasa al suolo

  • Ue, discussione su nuove sanzioni continua

    “Quando si tratta di sanzioni in relazione all’aggressione russa contro l’Ucraina, queste sanzioni sono costantemente discusse tra gli Stati membri e le istituzioni per vedere chi includere nel prossimo pacchetto di sanzioni, se necessario”. Lo ha detto il portavoce della Commissione europea per gli affari esteri, Peter Stano, nel briefing quotidiano con la stampa.
    “Perché - ha spiegato - abbiamo detto che continueremo a rispondere con le sanzioni finché la Russia continua con l’escalation e continueremo a sanzionare anche coloro che stanno assistendo, aiutando e sostenendo questo comportamento illegale da parte della Russia, ovvero la Bielorussia ma anche l’Iran e altre persone ed entità di altri paesi, se necessario”.

  • Spd invita a ’non spezzare dialogo’ con Mosca ma è polemica

    “Anche se, per motivi comprensibili, non c’è più fiducia nell’attuale leadership russa, i colloqui diplomatici devono rimanere possibili” e continuano a essere utili le telefonate tra il cancelliere Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin. E’ quanto si legge in una bozza di un paper strategico del gruppo parlamentare socialdemocratico tedesco. Il testo, intitolato “Politica internazionale socialdemocratica nella svolta epocale” sarà discusso in una riunione interna della Spd che ha inizio oggi. Lo riporta Dpa. Nel documento è anche scritto: “Perché lo sappiamo: le guerre di solito non si concludono sul campo di battaglia”. La diffusione della bozza del documento ha sollevato polemiche. L’ex ambasciatore ucraino in Germania e ora vice-ministro degli Esteri a Kiev, Andrij Melnyk, ha risposto su Twitter che “le guerre sono quasi sempre decise sul campo di battaglia. La Germania dovrebbe saperlo bene”. Nella bozza del gruppo Spd è anche scritto “Dobbiamo continuare a fare ogni tentativo per convincere la Russia a ritirarsi ed esigere dalla Russia una sincera disponibilità per una giusta soluzione di pace”. Non è chiaro se la bozza sarà la versione definitiva del paper del gruppo parlamentare Spd e quale sia la posizione finale sul tema dei membri del governo e della leadership di partito. Proprio ieri la co-leader della Spd, Saskia Esken, ha intanto dichiarato in un’intervista a Spiegel di augurarsi la vittoria delll’Ucraina nella guerra.

  • Onu, 8 milioni i rifugiati ucraini in Europa da inizio guerra

    Sono quasi 8 milioni (7.967.409) i rifugiati ucraini arrivati nei Paesi europei dal 24 febbraio 2022, il giorno dell’invasione russa in Ucraina. Lo riportano i dati dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) secondo l’ultimo aggiornamento al 10 gennaio.

  • Russia sanziona 36 alti funzionari britannici, membri esercito e giornalisti

    Le autorità russe hanno riferito di aver imposto sanzioni contro 36 alti funzionari del governo britannico, diversi membri dell’esercito e giornalisti nel quadro dell’invasione russa dell’Ucraina. Il ministero degli Esteri russo ha indicato in un comunicato che tutti i sanzionati hanno la nazionalità britannica e sono stati inseriti in una ’lista nera’. La decisione è stata presa - si legge nel documento - dopo “le misure anti-russe annunciate dal governo britannico, che continua ad applicare attivamente il meccanismo delle sanzioni mentre svolge la sua campagna di propaganda per screditare il Paese e isolarlo a livello internazionale”.

    Ucraina, Zelensky incontra i presidenti di Polonia e Lituania


  • Ucraina, bimba di 6 anni morta d’infarto

    Mesi passati a nascondersi poi il cuore non avrebbe retto allo stress dei violenti combattimenti tra gli eserciti. È l’ambasciata Ucraina in Italia ad annunciare la morte di Elya, la bimba di 6 anni è deceduta per un attacco di cuore. La piccola viveva ad Avdiïvka, a 5 km dalla linea del fronte, e ha trascorso la maggior parte del tempo a nascondersi con la sua famiglia nel seminterrato

  • Cremlino, situazione a centrale Zaporizhzhia ’allarmante’

    La situazione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia rimane “allarmante, perché l’Ucraina ritiene possibile continuare i bombardamenti”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Tass. Rispondendo a una domanda, il portavoce ha aggiunto che il presidente Vladimir Putin parlerà con il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, se sarà “necessario”.

    Ucraina, dentro la centrale elettrica bombardata dai russi
  • A Soledar russi mandano avanti mercenari, poi soldati addestrati

    Lo schema usato dai russi sul campo di battaglia a Soledar è che prima inviano una o due ondate di soldati, molti dei quali del cosiddetto ’Gruppo Wagner’ di mercenari, che subiscono pesanti perdite mentre sondano le difese ucraine, e poi quando le truppe ucraine subiscono perdite e sono esauste i russi inviano una nuova ondata di soldati altamente addestrati, paracadutisti o forze speciali. A riferirlo ad Associated Press è un ufficiale ucraino vicino Soledar, parlando a condizione di mantenere l’anonimato. Il Gruppo Wagner, che ora comprende un ampio contingente di detenuti reclutati nelle prigioni russe e costituisce fino a un quarto di tutti i combattenti russi in Ucraina, ha guidato l’attacco a Soledar e Bakhmut. La vittoria a Soledar e Bakhmut, dopo mesi di difficoltà del fronte russo, aiuterebbe il numero uno del Gruppo Wagner Prigozhin ad aumentare il suo peso in quella che è emersa come una sorta di rivalità con la leadership militare russa.

  • Bonomi, fare sistema, impegno in accordo con Governo

    “La ricostruzione dell’Ucraina ha una portata ed un significato che vanno ben oltre i soli interessi economici poiché si tratta di sostenere un Paese che ha visto ledere la propria sovranità territoriale e di creare basi solide per concretizzare il processo di adesione all’Unione Europea. L’importanza di questo impegno impone un approccio unitario, coordinato e coerente da parte di tutti i protagonisti e per questo Confindustria sta collaborando con il Governo nella definizione di strumenti e priorità nella logica di fare sistema”. Così il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, oggi in missione a Kiev insieme al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso . “Il sistema industriale italiano, in accordo con il Governo italiano, garantisce il proprio impegno per la ricostruzione del grande patrimonio industriale ed edilizio distrutto dalla guerra, per contribuire al rafforzamento della volontà ucraina di difendere e ampliare il suo ruolo nel commercio con l’Europa e con il mondo intero e per assicurare e potenziare le sue catene logistiche e di fornitura”, dice Bonomi.

  • Confindustria apre la sede di rappresentanza a Kiev

    Confindustria dà seguito alla firma del Memorandum of understanding e oggi inaugura ufficialmente la sede di Confindustria Ucraina. Siglato il 21 giugno dello scorso anno da Confindustria e dal Governo ucraino, l'accordo prevede l'attuazione di progetti congiunti volti a ricostruire l'economia del Paese, ripristinare le infrastrutture distrutte dalla guerra, attrarre investimenti e intensificare la cooperazione economica e industriale tra Italia e Ucraina. Gli uffici della nuova sede, situati all'interno dell'Ambasciata d'Italia, garantiranno a Confindustria ed ai propri associati una propria rappresentanza diretta volta a coordinare tutti i progetti congiunti che prenderanno avvio dal MOU.
    “La ricostruzione dell'Ucraina ha una portata ed un significato che vanno ben oltre i soli interessi economici poiché si tratta di sostenere un Paese che ha visto ledere la propria sovranità territoriale e di creare basi solide per concretizzare il processo di adesione all'Unione Europea. L'importanza di questo impegno impone un approccio unitario, coordinato e coerente da parte di tutti i protagonisti e per questo Confindustria sta collaborando con il Governo nella definizione di strumenti e priorità nella logica di “fare sistema”. Così il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, oggi in missione a Kiev insieme al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso per incontrare Andrey Yermak, Capo dell'Amministrazione Presidenziale; Oleksandr Kubrakov, Ministro delle Infrastrutture; Julia Svurydenko, Vice Primo Ministro e Ministro dell'Economia e Dmytro Kuleba, Ministro degli Affari Esteri.
    “L'apertura dei nostri uffici presso l'Ambasciata d'Italia in Ucraina, resa possibile dalla disponibilità del Ministero degli Esteri e personale del Ministro Tajani e dell'Ambasciatore Zazo, è una testimonianza concreta della volontà di lavorare in squadra. Si tratta di una piccola ma significativa rivoluzione nel sistema di promozione degli interessi imprenditoriali italiani all'estero, che potrebbe presto essere replicata altrove” – ha continuato Carlo Bonomi.

    Pierfrancesco Zazo, ambasciatore italiano a Kiev, Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, Adolfo Urso, ministro per le Imprese e il Made in Italy

    “L'internazionalizzazione delle imprese è al centro dell'azione di Confindustria e oggi, con la nostra rappresentanza in Ucraina, abbiamo a disposizione uno strumento in più per imprimere impulso alla competitività delle aziende italiane sullo scacchiere globale. La nostra Associazione è la prima ad aver espresso direttamente l'impegno di migliaia di imprese a sostegno del popolo ucraino e auspica che vengano ripristinate al più presto le condizioni di pace per il benessere del Paese e dei suoi cittadini e per il ruolo economico che l'Ucraina riveste nel mondo” – ha affermato il leader degli industriali che, nel corso dei colloqui ha nuovamente espresso alle autorità ucraine il proprio cordoglio per le vittime di un conflitto che Confindustria, insieme alle Istituzioni italiane ed europee, ha sempre condannato con fermezza.
    “Il sistema industriale italiano, in accordo con il Governo italiano, garantisce il proprio impegno per la ricostruzione del grande patrimonio industriale ed edilizio distrutto dalla guerra, per contribuire al rafforzamento della volontà ucraina di difendere e ampliare il suo ruolo nel commercio con l'Europa e con il mondo intero e per assicurare e potenziare le sue catene logistiche e di fornitura”, ha concluso Bonomi.

  • Ambasciata Mosca rassicura Parigi, «non dovete temere nulla»

    “Qui, davanti a voi, in questo studio, posso rassicurare voi e i vostri telespettatori: non abbiate alcun timore”: lo ha detto ieri sera a BFM-TV, Alexander Makogonov, portavoce dell’ambasciata russa a Parigi. La rassicurazione è giunta dopo che il capo della propaganda del Cremlino, Vladimir Soloviev, aveva proposto, in una trasmissione lunedì scorso trasmessa dalla tv pubblica Rossiya-1, “attacchi preventivi” contro la Francia dopo la decisione di Parigi di fornire carri blindati a Kiev. Soloviev aveva trovato una sponda durante la stessa trasmissione nell’ex generale dell’esercito ora deputato della Duma, Andrey Gurulyov, il quale aveva rincarato: “La Francia esisteva, e adesso non esiste più. Questa cosa disturberebbe qualcuno? Se colpiamo la Francia una volta, tutto questo finirà”. “Quello è uno show televisivo, come alla televisione francese - ha assicurato il portavoce dell’ambasciata - dove gli esperti sono liberi di esprimersi su temi che li preoccupano, che li riguardano”. Secondo Makogonov si tratta di parole dettate “dall’emozione”, di una risposta “alla decisione francese sui carri” e più in generale “alla linea francese”. Lo stesso Makogonov ha aggiunto che, a più riprese, alla tv francese, diversi esperti hanno pronunciato frasi che, in modo analogo, hanno provocato uno shock in Russia: “mi ricordo le prime trasmissioni della tv francese all’inizio del conflitto - ha precisato - quando negli studi, apertamente, davanti al pubblico, i vostri esperti parlavano del modo migliore per assassinare Putin. Secondo voi è normale?”. “Noi non possiamo considerare la Francia come un paese amico” ha poi aggiunto seccamente Makogonov, precisando poi: “io non posso definire la Francia un nemico, è impossibile, ma il nostro risentimento è molto profondo, siamo delusi dalla linea politica dei francesi”. I danni, secondo il portavoce, sono molto profondi nell’immaginario collettivo russo: “la Francia, che abbiamo sempre considerato come un paese amico, ora fornisce carri armati e cannoni per uccidere i russi”.

  • Kiev, a Soledar nostri soldati combattono in modo disperato

    “Oggi continuano le battaglie più dure e pesanti nella zona di Soledar, in direzione di Bakhmut. Nonostante la difficile situazione, i soldati ucraini stanno combattendo in modo disperato. Il nemico sta cercando senza successo di sfondare le nostre difese e di catturare Soledar, subendo pesanti perdite”. È quanto ha dichiarato la vice ministra ucraina della Difesa, Hanna Malyar, in un briefing di cui riferisce Unian.

    Nato: Soledar, Bakhmut mostrano necessità sostegno all'Ucraina


  • Kiev, dopo il Donetsk i russi punteranno su regione Zaporizhzhia

    Lo stato maggiore delle forze armate ucraine prevede che nel prossimo futuro le truppe russe tenteranno di catturare l’intero territorio della regione di Donetsk per poi tentare di occupare parte della regione di Zaporizhzhia. Lo afferma il vice capo della direzione operativa principale dello stato maggiore delle forze armate ucraine, il generale di brigata Alexei Gromov, durante un briefing riportato di media ucraini. Lo stato maggiore ucraino prevede inoltre che i russi continueranno a lanciare missili e attacchi aerei su infrastrutture critiche in tutta l’Ucraina. Gromov ha aggiunto che per attuare i suoi piani, la Russia ha annunciato misure su larga scala per riformare le forze armate, in particolare un aumento del numero totale a 1,5 milioni di persone e la formazione di almeno 20 nuove divisioni. Lo stato maggiore ritiene che queste azioni della Federazione Russa testimonino le intenzioni del Cremlino di impegnarsi in uno scontro a lungo termine e preparativi per ostilità su larga scala. “L’obiettivo principale del nemico è impadronirsi dell’intero territorio del nostro paese e distruggere la statualità dell’Ucraina”, ha riassunto Gromov.

  • Kiev, a Soledar i russi camminano sui corpi loro soldati

    «Oggi gli ingressi in città sono disseminati dei corpi dei soldati di Putin uccisi ma i russi si muovono direttamente sui corpi dei loro soldati caduti». Lo afferma la viceministra della Difesa, Hanna Malyar, come riporta Unian spiegando che continuano aspri combattimenti nell’area di Soledar e il nemico tenta senza successo di sfondare le difese subendo perdite significative. «Nonostante la difficile situazione, i soldati ucraini stanno combattendo disperatamente. Il nemico sta cercando senza successo di catturare Soledar», afferma Malyar.

  • Londra non conferma ritrovamento corpo britannico disperso

    Il Foreign Office del Regno Unito non ha confermato la notizia del ritrovamento in Ucraina del corpo di uno dei due cooperanti volontari britannici che risultavano dispersi, notizia data su Telegram dal Gruppo Wagner, ma ha detto che sta fornendo sostegno alle famiglie. «Stiamo supportando le famiglie dei due uomini britannici dispersi in Ucraina», ha dichiarato un portavoce del Foreign Office, secondo quanto riporta il Guardian.In un post su Telegram, il gruppo di mercenari russi non aveva precisato il nome del cittadino britannico ritrovato senza vita, ma ha aggiunto che sul corpo sarebbero stati ritrovati i documenti appartenenti a entrambi gli scomparsi. Una foto allegata alla dichiarazione sembra mostrare passaporti con i nomi Andrew Bagshaw e Christopher Parry, cioè i due dispersi.

  • Kiev, uccisi oltre 100 militari russi in attacco a Soledar

    Oltre cento soldati russi sono rimasti uccisi vicino alla città mineraria ucraina di Soledar, teatro di feroci combattimenti. Ad annunciarlo sono le forze di Kiev, con un messaggio su Telegram del comando operazioni speciali. I militari russi sono stati uccisi in un’operazione coordinata di «soldati, artiglieri e lanciarazzi». La stessa fonte annuncia inoltre di aver utilizzato il sistema missilistico Tochka-U per l’attacco. Il risultato è di «cento occupanti uccisi, due postazioni di mitragliatrici e due mortai distrutti».

  • Zelensky, esercito sia pronto al confine con la Bielorussia

    Volodymyr Zelensky ha chiesto che le sue forze siano «pronte sia al confine che nelle regioni» vicino alla Bielorussia nel timore che la Russia possa lanciare un nuovo assalto da nord. Durante la visita di ieri a Leopoli, il presidente ucraino ha tenuto un incontro con i suoi alti consiglieri sulla protezione delle frontiere dell’Ucraina e sull’attuale stato della sicurezza nelle regioni nord-occidentali, discutendo in particolare «della situazione operativa al confine con la Repubblica di Bielorussia», secondo un comunicato diffuso dall’ufficio di Zelensky.

    Ucraina, Zelensky a Leopoli: briefing sulla sicurezza al confine
  • Pentagono non conferma che Soledar è sotto controllo russo

    Le autorità statunitensi non dispongono di dati che confermino che la città ucraina di Soledar, a pochi chilometri da Bakhmut, sia completamente sotto il controllo delle forze russe. A dichiararlo è stato il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, spiegando che sono in corso «scontri in evoluzione nell’area» e parlando di un «contesto molto fluido» con «combattimenti davvero violenti», che «non consentono di confermare le notizie» in arrivo. Allo stesso modo, il segretario alla Difesa ha assicurato che il suo dipartimento è «concentrato sul fare tutto il possibile per aiutare a garantire che gli ucraini abbiano le capacità necessarie a riuscire “negli sforzi a difesa del loro territorio sovrano».

    «Ci hanno sentito dire più e più volte che sosterremo l’Ucraina per tutto il tempo necessario, e da tutto quello che posso vedere da parte dei nostri alleati e partner, anche loro pensano la stessa cosa». Il gruppo di mercenari Wagner aveva confermato martedì che la città ucraina di Soledar era stata conquistata dopo diversi giorni di intensi scontri, dopo il precedente annuncio del leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin. Ieri però l’esercito ucraino ha negato che Soledar fosse completamente sotto il controllo russo.

  • Urso e Bonomi in arrivo a Kiev

    Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e il presidente di Confindustria, Carlo b Bonomi sono «in arrivo» a Kiev. Lo si apprende da un tweet del ministro che pubblica la foto di loro due in treno verso la capitale ucraina.

    Il ministro del Made in Italy Urso e il presidente di Confindustria Bonomi in viaggio (foto tratta dall’account Twitter di Adolfo Urso)

  • Media, esplosioni a Kherson questa mattina

    Esplosioni sono state udite questa mattina dai residenti della città di Kherson, nell’Ucraina meridionale: lo riporta Ebc-Ucraina, che cita canali Telegram locali. Non ci sono ancora commenti ufficiali sulla situazione, ma esplosioni sono state udite in città anche durante la notte. Nel frattempo, il primo vicepresidente del Consiglio regionale, Yuriy Sobolevskyi, ha reso noto che ieri la città è stata bombardata un record di 90 volte. Sono state colpite abitazioni e strutture sanitarie.

  • Ucraina: nuovo attacco russo contro la città di Zaporizhzhia

    Le forze russe hanno attaccato di nuovo ieri sera la città di Zaporizhzhia, nell’Ucraina sud-orientale: lo ha reso noto su Telegram il sindaco ad interim, Anatoly Kurtev, come riporta il Kyiv Independent. Infrastrutture e abitazioni sono state danneggiate, mentre secondo le prime informazioni non ci sarebbero feriti o vittime. Martedì il il capo dell’Amministrazione militare regionale, Oleksandr Starukh, aveva detto che la regione di Zaporizhzhia è stata attaccata oltre 600 volte dall’inizio di quest’anno, con un bilancio di quattro morti e sette feriti.

    Militari ucraini durante l’assalto a Zaporizhzhia, a inizio gennaio (Reuters)

  • Putin consegna a Gerasimov comando guerra in Ucraina

    Putin nomina il capo di Stato maggiore Gerasimov al comando delle forze russe impegnate in Ucraina. Mosca «sta attuando molti cambiamenti», commenta la Casa Bianca. La battaglia in corso per il controllo di Soledar e Bakhmut è la «più sanguinosa» dall’inizio dell’invasione, secondo Kiev. Il gruppo russo Wagner afferma di aver trovato il corpo senza vita di uno dei due volontari britannici dichiarati dispersi.

  • Ucraina: Austin, nessuna conferma conquista russa di Soledar

    Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha affermato di non avere conferme in merito alle affermazioni fatte dai russi sulla presunta “cattura” della città ucraina di Soledar. Lo ha detto in una conferenza stampa dopo una riunione del Comitato consultivo per la sicurezza Usa-Giappone a Washington, secondo un corrispondente dell’agenzia Ukrinform.

  • Kiev, iniziato import di energia elettrica dall’Ue

    Dall’inizio del 2023 l’Ucraina ha cominciato a importare energia elettrica dall’Ue, in piccole quantità. Lo rende noto il ministro dell’Energia ucraino Herman Halushchenko, citato dal Kyiv Independent. Halushchenko, aggiunge il media ucraino, si aspetta che tali volumi di importazioni aumentino in futuro.

    Linee elettriche danneggiate a Kherson (Reuters)

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