Ucraina ultime notizie. Casa Bianca ribadisce, questione F16 non è sul tavolo. Capo Wagner evoca tradimento per mancanza munizioni a Bakhmut
I punti chiave
- Casa Bianca ribadisce, questione F16 non è sul tavolo
- Capo Wagner su allarme munizioni a Bakhmut: «O burocrazia o tradimento»
- Kiev, distrutte due basi militari russe a Melitopol
- Scholz a Cnn, conseguenze se Cina aiuta Russia
- Isw, a Bakhmut graduale ritirata tattica ucraina
- Piloti ucraini negli Usa per «familiarizzare» con gli F-16
Zelensky a militari, trovare forze per difesa Bakhmut
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dato direttive all’Esercito per trovare “tutte le forze” per difendere Bakhmut. “Ho chiesto allo Stato maggiore di trovare le forze appropriate per aiutare la difesa di Bakhmut, nessuna parte dell’Ucraina può essere abbandonata”, ha detto nel consueto messaggio serale al Paese.
Governo ucraino taglia previsioni Pil all’1% nel 2023
Il ministero dell’Economia ucraino ha tagliato le sue previsioni di crescita del Prodotto interno lordo del paese quest’anno all’1% dal 3,2% stimato in precedenza, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Interfax-Ucraina. La previsione è stata declassata a causa del presupposto che il conflitto Russia-Ucraina, che avrebbe dovuto concludersi a metà del 2023, durerà “quasi tutto l’anno”, ha affermato Oleksii Sobolev, viceministro dell’Economia ucraino. Secondo le proiezioni, l’inflazione in Ucraina scenderà al 24% quest’anno dal 26,6% nel 2022, ha affermato Sobolev. In precedenza, il ministero dell’Economia ucraino aveva previsto che l’inflazione nel paese raggiungesse il 28% nel 2023.
Podolyak, ”a Bakhmut obiettivo raggiunto, successo strategico”
A Bakhmut l’esercito ucraino ha ’’raggiunto i suoi obiettivi al mille per mille’’, è stato ’’un grande successo strategico’’. Lo ha detto il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky Mykhailo Podolyak, dicendo che nel difendere Bakmut Kiev vuole guadagnare tempo per ricostituire le sue forze e infliggere pesanti perdite agli eserciti russi. ’’Per quanto riguarda la difesa di Bakhmut, ha raggiunto i suoi obiettivi del 1000%. I militari hanno attuato il piano per distruggere il principale gruppo nemico pronto al combattimento da un lato e hanno consentito l’addestramento di decine di migliaia di truppe ucraine per prepararsi a un contrattacco dall’altro”, ha affermato Podolyak. “Anche se la leadership militare a un certo punto decidesse di ritirarsi in posizioni più favorevoli, la difesa di Bakhmut sarà un grande successo strategico per le forze armate ucraine come base per la vittoria futura”, ha aggiunto.
Video esecuzione soldato Kiev, Zelensky twitta ’Gloria all’eroe’
“Gloria all’eroe! Gloria agli eroi! Gloria all’Ucraina!”. Così su Twitter il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensly, una scritta bianca su sfondo nero. Un post che sembra una risposta al video shock che circola sui social media e che mostra quella che appare essere l’esecuzione di un prigioniero ucraino da parte di soldati russi. Il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha affermato che questa è l’ennesima “prova” del fatto che l’invasione russa dell’Ucraina costituisce un “genocidio’’.
Vedi anche: Video shock, “russi uccidono prigioniero ucraino disarmato”
Casa Bianca ribadisce, questione F16 non è sul tavolo
La fornitura dei jet F-16 all’Ucraina “non è sul tavolo”. Lo ha ribadito la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, in un briefing con la stampa dopo la notizia diffusa da alcuni media che piloti di Kiev sarebbero negli Stati Uniti per “familiarizzarsi” con i caccia.
Cambio ai vertici dei servizi, Zelensky licenzia vicepresidente
Volodymyr Zelensky ha licenziato Oleksandr Yakushev, vicepresidente dei servizi segreti di Kiev (Sbu). Secondo quanto riportato da Ukrainska Pravda, tra i vertici silurati dal presidente ucraino ci sarebbero anche due capi dei dipartimenti dei servizi speciali e i capi dei servizi di sicurezza di due regioni. In particolare, sono stati licenziati il capo del dipartimento per la protezione dei segreti di Stato della Sbu, Igor Nosok, e il capo del dipartimento per il sostegno economico, Alexander Provotorov. Oleg Khramov è già stato nominato al posto di Nosok. Zelensky ha anche licenziato due capi di dipartimento: Boris Bezrukiy, nella regione di Zaporizhzhia, ed Eduard Fedorov, nella regione di Sumy.
Kiev chiede inchiesta crimini di guerra su video esecuzione
Da Kiev arrivano richieste di un’indagine su crimini di guerra sul video shock che mostra quella che appare essere l’esecuzione di un prigioniero ucraino da parte di soldati russi. Il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha affermato che questa è l’ennesima “prova” del fatto che l’invasione russa dell’Ucraina costituisce un “genocidio”.
“È imperativo che Karim Khan QC lanci immediatamente un’inchiesta su questo terribile crimine di guerra”, ha twittato riferendosi al procuratore del Tribunale penale internazionale. “I responsabili devono essere portati di fronte alla giustizia”, ha aggiunto. Anche il capo dello staff della presidenza ucraina, Andriy Yermak, parla di “crimine di guerra”. “Questi crimini fanno parte di una politica di terrore che la propaganda del Cremlino nasconde sotto il mito dei “nazisti”, ha twittato Yermak affermando che “ci saranno punizioni per ogni crimine di guerra”.
Nato, a Bakhmut morti cinque soldati russi per ogni ucraino ucciso
Le forze armate russe hanno perso cinque uomini ogni soldato ucraino ucciso a Bakhmut. È la stima dell’intelligence della Nato stima che per ogni soldato ucraino ucciso difendendo Bakhmut, come ha detto alla Cnn un funzionario militare dell'Alleanza a condizione di anonimato. L'Ucraina ha tuttavia registrato perdite significative nella difesa della città, riferisce la Nato.
Generale Syrsky, “la battaglia per Bakhmut è al suo picco”
La battaglia per la città di Bakhmut ha raggiunto il massimo livello di tensione. Lo ha annunciato il comandante delle forze di terra dell’esercito ucraino, il colonnello generale Oleksandr Syrsky, riferisce Ukrinform con riferimento al canale Telegram del ministero ucraino della Difesa, secondo cui le forze russe hanno attinto a forze aggiuntive del gruppo Wagner. Stando allo stesso ministero, domenica 5 marzo Sirsky ha nuovamente visitato le unità che difendono Bakhmut e gli accessi alla città, il quale ha osservato: “Il nemico ha gettato in battaglia le forze aggiuntive di Wagner. I nostri soldati stanno coraggiosamente difendendo le loro posizioni a nord di Bakhmut, cercando di impedire l’accerchiamento della città”.
Kiev, “Russia presidente Consiglio Onu ad aprile, bisogna impedirlo”
L’Ucraina vuole impedire che la Russia assuma in aprile la presidenza di turno del Consiglio di sicurezza dell’Onu, come da calendario previsto. “La notte dell’invasione russa (il segretario generale dell’Onu) Antonio Guterres parlò del ’giorno più triste del suo mandato’; ma il giorno più triste sarà il primo aprile 2023 quando, a meno che non prevalga la giustizia, la Russia assumerà la presidenza del Consiglio di Sicurezza. Basta violentare la giustizia e calpestare la Carta Onu! Devono renderne conto!”, ha twittato l’ambasciatore ucraino presso l’Onu, Sergiy Kyslytsya.
Il diplomatico si dice consapevole del fatto che la decisione sulla presidenza del Consiglio Onu non competa a Guterres e si appella agli membri del Consiglio perché intervengano, in modo che la Russia subisca “le conseguenze dell’aggressione”. Kyslytsya ha allegato al suo tweet una immagine del documento con la lista dei prossimi presidenti di turno, dove il nome della Russia e la foto del suo ambasciatore Vassily Nebenzya appaiono macchiati di sangue. L’ambasciatore russo si è recentemente fatto notare per aver interrotto il minuto di silenzio al Consiglio di sicurezza per i morti in Ucraina, in occasione del primo anniversario dell’invasione russa.
La presidenza del Consiglio di Sicurezza cambia ogni mese con una turnazione che segue l'ordine alfabetico dei 15 paesi membri. A quanto si apprende da fonti del Palazzo di Vetro, ai sensi della carta Onu, non ci sono circostanze codificate nelle quali un paese non possa esercitare la presidenza del Consiglio di Sicurezza. Mancano dunque basi legali certe a riguardo.
Attacco hacker filorussi a siti Italia,misure difesa tengono
Nuova incursione degli hacker del collettivo filorusso ’NoName057(16)’ contro l’Italia: una serie di siti di ministeri e istituzioni sono stati presi di mira da un attacco di tipo Ddos ma anche stavolta le contromisure hanno ridotto la portata e i siti hanno continuato a funzionare, anche se rallentati. L'attacco è stato monitorato dagli uomini della Polizia Postale che sin da subito ha informato e supportato le strutture di sicurezza informatica degli enti attaccati. Ad annunciare gli attacchi sono stati gli stessi hacker sui propri canali Telegram, ricordando il precedente del 22 febbraio scorso: ’Abbiamo deciso di fare visita ai nostri vecchi amici italiani per verificare la promessa di correggere gli errori e di rafforzare le misure di sicurezza informatica” scrivono, aggiungendo “non ti stai sforzando abbastanza” e elencando una serie di siti che sarebbero stati bloccati: quelli dei ministri della Difesa, degli Esteri, del Lavoro, dei Carabinieri, dell’Esercito, del Csm, di Tim. Fonti investigative e d’intelligence sottolineano però che i sistemi di difesa cyber delle istituzioni e delle aziende hanno mitigato l’attacco e i siti hanno tenuto senza rimanere compromessi.
Esercito ucraino: “Combattimenti a Bakhmut al massimo livello di intensità”
I combattimenti a Bakhmut, nel Donbass, sono “al massimo livello di intensità”. Lo ha dichiarato Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze di terra dell’esercito ucraino, in un messaggio pubblicato sul canale Telegram del ministero della Difesa di Kiev.
“Il nemico ha inviato forze Wagner aggiuntive. I nostri soldati stanno coraggiosamente difendendo le loro posizioni a nord di Bakhmut, cercando di impedire l’accerchiamento della città”, ha osservato Syrskyi, sottolineando che da mesi “i tentativi del nemico di impadronirsi della città sono stati vanificati dalla resilienza dei nostri soldati”.
“I nostri difensori hanno inflitto pesanti perdite al nemico, distrutto una grande quantità di equipaggiamento, costretto in battaglia le migliori unità d’assalto di Wagner e ridotto il loro potenziale offensivo”, ha aggiunto il generale, che in una riunione con il presidente Zelensky si è detto a favore del proseguimento dell’operazione per la difesa di Bakhmut.
Kiev, 464 bambini uccisi da inizio conflitto
“Le truppe russe hanno ucciso 464 bambini e ne hanno feriti 931” dall’inizio del conflitto in Ucraina. Lo riporta Ukrinform citando l’ufficio del procuratore generale ucraino. La maggior parte dei bambini è stata uccisa o ferita nelle regioni di Donetsk (446), Kharkiv (273) e Kiev (123). Dall’inizio della guerra, - inoltre - “3.126 istituzioni scolastiche in Ucraina sono state danneggiate a causa dei massicci bombardamenti da parte della Russia, e 438 di esse sono state completamente distrutte”.
Sì dell’Europa ad altri 3 miliardi garanzie Italia su caro-energia
La Commissione europea ha approvato, in base alle norme Ue sugli aiuti di Stato, una modifica a un regime di garanzia italiano esistente, con anche un aumento del budget fino a 3 miliardi di euro, per la riassicurazione del rischio di credito commerciale del gas naturale e dell’elettricità nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina. Lo annuncia l’esecutivo europeo in una nota. Il regime modificato, secondo la Commissione, “contribuirà a gestire l’impatto economico dell’attuale crisi in Italia” ed è “necessario, appropriato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell'economia”.
Kiev su prigioniero ucciso, “puniremo ogni crimine di guerra”
Andriy Yermak, capo di gabinetto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha scritto sul suo profilo Telegram che i crimini di guerra sono coltivati in Russia e mascherati dalla loro propaganda e dai miti “nazisti”. “L’omicidio di una persona che è stata fatta prigioniera ne è un altro esempio”, ha commentato Yermak riferendosi al video shock in cui soldati russi uccidono a sangue freddo un prigioniero ucraino che lui stesso ha pubblicato su Telegram. “E’ anche un esempio della loro insignificanza e debolezza nazionale. Ogni crimine di guerra sarà punito. Nessuno schiverà la giustizia. Li troveremo tutti”, ha aggiunto.
Video shock, “russi uccidono prigioniero ucraino disarmato”
L’Ukrainska Pravda ha diffuso un video shock che mostra l’esecuzione a sangue freddo di un prigioniero ucraino disarmato da parte delle truppe russe che hanno ripreso la scena mentre lo insultavano. Le immagini mostrano l’uomo che dice qualche parola, fa un ultimo tiro di sigaretta e viene crivellato di colpi. Secondo quanto riporta il quotidiano online ucraino, prima di essere freddato dai soldati russi, la vittima ha esclamato: “Gloria all’Ucraina”.
Kiev, 18 sabotatori russi uccisi nella regione di Kherson
Nelle ultime 24 ore, le forze di difesa meridionali ucraine hanno “liquidato” 18 membri di un “gruppo di sabotaggio e ricognizione russo che si muovevano su barche a motore vicino a Kherson”. Lo scrive Ukrainska Pravda citando il comando operativo delle forze armate di Kiev.
La Russia lancia dal Mar del Giappone un missile che colpisce a più di mille chilometri
Un sottomarino russo ha lanciato un missile da crociera Kalibr dal Mar del Giappone: si trattava di un’esercitazione e il missile ha colpito un bersaglio terrestre a più di mille chilometri di distanza.
Il Ministero della Difesa russo, che venerdì aveva annunciato le esercitazioni, ha pubblicato un video, secondo quanto riferisce Reuters, in cui si vede il missile uscire dall’acqua e poi colpire un bersaglio in un'area di addestramento nella regione orientale di Khabarovsk in Russia
Presidenza ucraina, «generali d’accordo su difesa Bakhmut»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto una riunione con il comando in capo supremo in cui è stata discussa in dettaglio la situazione a Bakhmut, durante la quale il comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny e il comandante del gruppo di truppe operativo-strategico Khortytsia, Oleksandr Syrsky, si sono espressi a favore del proseguimento della difesa di Bakhmut. Lo afferma la presidenza ucraina in un comunicato pubblicato sul suo sito web.
Ministro Difesa tedesco Pistorius in visita in Lituania
Il ministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius si recherà questa sera in Lituania , paese partner della Nato, come riportano i media tedeschi. In occasione della visita, Pistorius ha intenzione di incontrare i soldati della Bundeswehr di stanza in Lituania. Le forze tedesche di una task force Nato con carri armati e veicoli corazzati si trovano presso la base di Rukla. La Germania sta guidando il gruppo di risposta rapida della Nato nello stato baltico per proteggere il fianco orientale dell’alleanza. Il secondo giorno della visita di Pistorius prevede anche colloqui politico-militari con i rappresentanti lituani.
Mosca, se Occidente tace su attentato a Malofeev è complice
Se i Paesi occidentali rimarranno in silenzio davanti all’attentato sventato all’uomo d’affari russo Konstantin Malofeev, denunciato dai servizi di sicurezza interni Fsb, ciò “significherà il loro tacito coinvolgimento nel sostenere tali crimini”. Lo scrive su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca Maria Zakharova. L’Fsb ha detto che Malofeev, fondatore e amministratore delegato del canale televisivo Zargrad, doveva essere ucciso in un attentato del Corpo dei volontari russi, un’organizzazione di estrema destra formata da russi residenti in Ucraina che ha tra l’altro rivendicato l’incursione dei giorni scorsi nella regione frontaliera russa di Bryansk. “Il silenzio dei regimi occidentali, solitamente iperattivi in ogni occasione di oppressione dei giornalisti, in relazione all’attentato alla vita di Malofeev, significherà il loro tacito coinvolgimento nel sostenere tali crimini, nonché il patrocinio ideologico alle azioni estremiste dei banditi di Kiev”, scrive Zakharova.
Governo ucraino nomina nuovo capo ufficio nazionale anticorruzione
Il governo ucraino ha nominato Semen Kryvonos nuovo capo dell’Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina (Nabu). Lo riferiscono i media locali, precisando che la decisione è stata annunciata durante una riunione di gabinetto trasmessa in streaming. Kryvonos era a capo dell’ufficio per il controllo architettonico e edilizio del Paese e la sua nomina, secondo gli osservatori, va letta nel quadro degli sforzi messi in campo dalle autorità ucraine per dimostrare la loro determinazione nella lotta alla corruzione, mentre prosegue il percorso di Kiev sulla strada dell’adesione all’Europa. L’Unione Europea ha fatto delle riforme anticorruzione uno dei requisiti chiave per l’adesione dell’Ucraina dopo aver concesso a Kiev lo status di candidato l’anno scorso. All’inizio di quest’anno, il presidente Volodymyr Zelensky si è impegnato per una campagna anticorruzione su vasta scala sulla scia di diversi episodi che hanno visto protagonisti esponenti dell’amministrazione e dell’esercito.
Colloquio Putin-Raisi, «discussi progetti congiunti»
Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto oggi una conversazione telefonica con quello iraniano Ibrahim Raisi, con il quale ha condiviso un “giudizio positivo” sul livello e lo sviluppo delle relazioni bilaterali e discusso “la realizzazione di progetti infrastrutturali congiunti”. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino citato dall’agenzia Interfax.
Mosca, «abbattuti due caccia e un elicottero di Kiev»
Due caccia MiG-29 e Su-27 delle forze ucraine sono state abbattute dai sistemi di difesa aerea russi. Secondo quanto riportato da Ria Novosti, Mosca avrebbe abbattuto anche un un elicottero Mi-8 e nove droni. “L’aviazione delle forze russe ha abbattuto un aereo Su-27 dell’aeronautica militare ucraina in una battaglia aerea nell’area del villaggio di Trudoolenovka, regione di Zaporizhzhia. Inoltre, un elicottero Mi-8 ucraino è stato colpito nell’area del villaggio di Novopavlovka, Repubblica popolare di Donetsk” ha specificato in una nota il ministero della difesa russo. “I sistemi di difesa aerea vicino alla città di Krasnoarmejsk, nel Donetsk, hanno abbattuto un aereo MiG-29 dell’aeronautica militare ucraina”, ha concluso il ministero aggiungendo che anche 15 lanciarazzi Himars e Uragan sono stati intercettati.
Nord Stream: Cremlino, destino gasdotto sia deciso da suoi azionisti
L’addetto stampa del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che la decisione relativa al futuro del gasdotto Nord Stream “dovrebbe essere presa collettivamente da tutti gli azionisti di questo progetto internazionale” a partire da Gazprom. Lo riporta Ria Novosti.
Vertici Spd tedesca a Kiev, incontri con governo e parlamento
Il co-presidente del Partito socialdemocratico tedesco, Lars Klingbeil, e il leader del gruppo socialdemocratico al Bundestag, Rolf Mützenich, sono arrivati ;;a Kiev. Lo ha annunciato su Twitter la gruppo parlamentare dell’Spd, riferisce Ukrinform. Il programma della visita prevede, in particolare, incontri con rappresentanti del governo ucraino e del parlamento. “Rolf Mützenich ed io siamo ora qui (a Kiev) per parlare con molte persone in Ucraina e vedere quale ulteriore supporto può essere dato”, ha detto Klingbeil. È stato riferito che i politici tedeschi hanno già incontrato il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko e suo fratello Volodymyr.
El País, Ue finanzierà acquisto comune di munizioni
La Commissione Europea punta a finanziare con un miliardo di euro l’acquisto comunitario di munizioni da mandare a Kiev, principalmente obici: è quanto riporta il quotidiano spagnolo El País, che afferma di aver avuto accesso alla bozza di un documento che illustra il piano della commissione. Stando al giornale iberico, con i fondi stanziati Bruxelles punta a “rimborsare donazioni” di armamento da Stati membri dell’Ue e acquistare nuovo armamento da fornire urgentemente all’Ucraina per affrontare le forze russe nel Donbass, dove le disponibilità di artiglieria è considerata cruciale per gli equilibri delle battaglie in corso. I ministri della Difesa dei Paesi Ue discuteranno la proposta della Commissione europea in un vertice informale programmato per domani e dopodomani a Stoccolma, afferma El País.
Kiev chiede a leader Spd i caccia da combattimento
Il viceministro degli Esteri ucraino Andriy Melnyk ha invitato i leader del Partito socialdemocratico tedesco (Spd) a dare seguito alla loro visita a Kiev con dei fatti concreti. In particolare, Melnyk spera che il leader dell’Spd, Lars Klingbeil, “riconoscerà la necessità di persuadere il governo federale a prendere ulteriori decisioni coraggiose, soprattutto per rilasciare aerei da combattimento”, ha detto il viceministro degli Esteri alla dpa. Melnyk ha affermato che è importante che i leader dell’Spd abbiano finalmente visitato l’Ucraina “per vedere con i propri occhi gli orrori dell’aggressione russa”. Tuttavia, l’ex ambasciatore ucraino a Berlino dubita che il leader del gruppo parlamentare Spd, Rolf Mützenich, cambierà la sua posizione sulle consegne di armi all’Ucraina dopo il suo ritorno in Germania. “Resta da capire se questo significherà che il signor Mützenich non si opporrà più alle consegne di armi tedesche”, ha affermato Melnyk.
Media, su Bakmut scontro tra Zelensky e generale Zaluzhny
E’ scontro aperto tra il presidente Volodymyr Zelensky e il comandante in capo delle forze armate, il generale Valery Zaluzhny sulle decisioni da prendere su Bakmut, la città del Donetsk dove da mesi infuriano sanguinose battaglie. Lo riporta la Bild. Secondo informazioni provenienti da diverse fonti della leadership politica ucraina, Zaluzhny qualche settimana fa ha raccomandato di considerare la possibilità di lasciare Bakhmut per ragioni tattiche. Il capo dello Stato su Bakhmut ha un’opinione completamente diversa, hanno riferito le fonti alla Bild.
Cremlino, no decisioni su unificazione 4 nuove regioni russe
“Non sono state ancora prese decisioni sulla possibile unificazione delle nuove regioni della Federazione russa in un unico distretto federale, sono in discussione varie opzioni”. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. Il riferimento è alle autoproclamate repubbliche di Luhansk e Donetsk e alle regioni di Kherson e Zaporizhzhia.
Filorussi, ancora 10.000 soldati ucraini a Bakhmut
Sono 10.000 i soldati ucraini rimasti a difendere la città di Bakhmut dall’assalto delle truppe russe. Lo ha detto Ian Gagin, consigliere del capo della autoproclamata Repubblica filorussa di Donetsk, Denis Pushilin. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti
Mosca, 5 milioni evacuati in Russia da Donetsk e Lugansk
Sono 5 milioni i cittadini evacuati in Russia dai territori delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk a causa del conflitto in Ucraina. Lo ha reso noto Tatyana Moskalkova, commissario per i Diritti umani della Federazione russa. “L’assistenza alla popolazione evacuata d’urgenza dalle repubbliche di Donetsk e Lugansk - ha aggiunto Moskalkova, citata dall’agenzia Interfax - è diventata una nuova dimensione nelle attività per i diritti umani in Russia. Questa gente è arrivata nel nostro Paese in cerca di sicurezza e di un rifugio dai bombardamenti ucraini”.
Governatore, Kiev bombarda la regione russa di Kursk
Il governatore della regione russa di Kursk, Roman Starovoitt, ha affermato che le forze armate ucraine hanno hanno sparato contro il villaggio di confine di Iskra, rimasto senza elettricità perchè le “strutture di approvvigionamento energetico” nel distretto di Khomutiv sono state danneggiate. Lo riporta Espreso tv. “Le forze armate dell’Ucraina stanno bombardando l’area di confine nel distretto di Khomutiv. Le strutture di approvvigionamento energetico sono state danneggiate, a seguito delle quali il villaggio di Iskra è stato isolato”, ha dichiarato.
Mosca, nella notte abbattuti 3 missili su Belgorod
Almeno una persona è rimasta ferita la notte scorsa in Russia, quando le difese aeree del Paese hanno abbattuto tre missili sulla regione meridionale di Belgorod, vicino al confine con l’Ucraina: lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, come riporta la Cnn. “Il nostro sistema di difesa aerea è entrato in funzione a Novy Oskol. Tre missili sono stati abbattuti. Si sta chiarendo l’entità dei danni”, ha scritto Gladkov. “C’è un ferito: un uomo che ha riportato ferite da schegge al braccio. Un’ambulanza è già sul posto. Diverse facciate di edifici e linee elettriche in diversi villaggi del distretto di Novooskolsky hanno subito danni. Le squadre di soccorso e i servizi di emergenza sono sul posto”, ha aggiunto.
Capo Wagner su allarme munizioni a Bakhmut: «o burocrazia o tradimento»
Il capo dei mercenari della compagnia Wagner dice che le sue truppe stanno stringendo su Bakhmut ma sono senza munizioni e se per questo saranno costrette al ritiro a Bakhmut, l’intero fronte potrebbe collassare. Inoltre il capo della Wagner Prigozhin ha detto che la mancanza di arrivo di munizioni da parte di Mosca potrebbe essere «o ordinaria burocrazia o un tradimento», riporta la Bbc.
Metsola, «orgogliosa per scelte Ue, oggi più che mai uniti»
“Sono orgogliosa per le scelte che abbiamo fatto riguardo la guerra in Ucraina, siamo stati uniti e lo siamo oggi più che mai. L'Unione Europea è in prima linea”. Lo ha detto in un video messaggio la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola alla 14esima Riunione Plenaria del Network Estero della Guardia di Finanza. “In questo periodo di difficoltà, caratterizzato dall'inflazione e dall'aumento dei costi energetici – ha aggiunto - l'Europa deve fare leva nel nostro mercato unico che quest'anno compie 30 anni. La Guardia di Finanza è un punto di riferimento internazionale”.
Media, allarme aereo a Kiev e nel resto del Paese
Un allarme aereo a Kiev e nelle regioni centrali dell’Ucraina è stato annunciato questa mattina dalle autorità, successivamente le sirene hanno risuonato in tutto il Paese, come riporta l’Ukrainska Pravda citando il monitoraggio del gruppo Belarusian Gayun su Telegram. Secondo i dati a disposizione, un MiG-31K delle forze russe è decollato dall’aeroporto bielorusso di Machulishchi.
Media, bombe russe su Kramatorsk nella notte
Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa un attacco missilistico sulla città di Kramatorsk, nell’Ucraina orientale, distruggendo una scuola: lo riporta l’emittente statale ucraina Suspilne. Nell’attacco sono stati danneggiati anche 15 edifici residenziali. Per ora non si hanno notizie di feriti o vittime
Kiev, distrutte due basi militari russe a Melitopol
Le forze armate ucraine hanno distrutto due basi militari russe a Melitopol, città ucraina attualmente sotto il controllo delle forze di Mosca. Lo riporta Ukrinform citando il sindaco ucraino Ivan Fedorov. “Due potenti esplosioni sono state udite nei quartieri settentrionali della città. Abbiamo informazioni che due basi, dove erano di stanza i russi, sono state distrutte”, ha dichiarato.
Intelligence Gb, Mosca schiera i vecchi T-62 per arginare le perdite
L’esercito russo sta compensando le pesanti perdite di veicoli corazzati grazie al dispiegamento di carri armati T-62 vecchi di 60 anni. Lo scrive l’intelligence britannica nel suo ultimo rapporto sulla situazione in campo. “Esiste una possibilità realistica che anche le unità della prima divisione di carri armati della Guardia (1 Gta), probabilmente la principale forza di carri armati russa, venga riequipaggiata con T-62 per compensare le perdite precedenti”, si legge nel documento, diffuso dal ministero della Difesa britannico. “La 1 Gta - prosegue - avrebbe dovuto ricevere il T-14 Armata Mbt di nuova generazione a partire dal 2021. Nei giorni scorsi sono stati identificati per la prima volta anche veicoli corazzati trasporto truppe russi Btr-50, schierati per la prima volta nel 1954”. “Dall’estate scorsa - si legge ancora - circa 800 T-62 sono stati prelevati dai depositi e alcuni sono stati dotati di sistemi di avvistamento aggiornati che molto probabilmente miglioreranno la loro efficacia notturna. Tuttavia - conclude - entrambi questi tipi di veicoli presenteranno vulnerabilità sul campo di battaglia, inclusa l’assenza di moderne armature reattive esplosive”.
Kiev, abbattuti nella notte 13 droni russi
L’aviazione ucraina ha abbattuto 13 dei 15 droni lanciati nella notte dalle forze armate russe. Lo ha reso noto il portavoce dell’aeronautica di Kiev, Yuri Ignat. Lo riporta Ukrainska Pravda. “I droni sono stati lanciati dalla direzione nord. Erano del tipo Shahed-136 di produzione iraniana. Ne sono stati lanciati 15 e 13 sono stati distrutti dalla difesa aerea. Un risultato abbastanza buono”.
Servizi Mosca, sventato attentato Kiev ad oligarca Malofeev
I servizi di Sicurezza russi hanno reso noto di aver impedito un attentato - a loro dire preparato dall’Intelligence di Kiev - a Konstantin Malofeev, presidente del consiglio di amministrazione del gruppo mediatico Tsargrad e fedelissimo di Vladimir Putin. Secondo Mosca l’attentato doveva essere effettuato facendo esplodere un ordigno esplosivo sotto l’auto di Malofeev, secondo uno schema simile a quello costato la vita a Daria Dugina
Piloti ucraini negli Usa per «familiarizzare» con gli F-16
Gli Stati Uniti stanno lavorando con i piloti ucraini negli Stati Uniti per determinare quanto tempo ci vorrebbe per addestrarli a pilotare aerei da combattimento F-16 , hanno detto alla Cnn tre fonti informate sulla questione. Due piloti ucraini sono attualmente in una base militare negli Stati Uniti per testare le loro abilità nei simulatori di volo per vedere quanto tempo avrebbero bisogno per imparare a pilotare vari aerei militari statunitensi, inclusi gli F-16. Un funzionario militare statunitense ha detto ai giornalisti in viaggio con il Segretario alla Difesa Lloyd Austin in Medio Oriente che i piloti ucraini sono a Tucson, in Arizona, per “un evento di familiarizzazione” che ha descritto come “un’attività di routine come parte del nostro dialogo tra militari con l’Ucraina. Questo evento ci consente di aiutare meglio i piloti ucraini a diventare piloti più efficaci e consigliarli meglio su come sviluppare le proprie capacità. I piloti non voleranno su alcuna piattaforma durante questo evento, ma useranno un simulatore”. Il funzionario ha aggiunto che “non ci sono aggiornamenti da fornire riguardo agli F-16 in Ucraina” e non ci sono piani immediati per aumentare il numero di piloti ucraini negli Stati Uniti.
Ministro Difesa russo in visita a Mariupol
Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, nell’ambito di un viaggio nel Donbass, si è recato a Mariupol. Lo riporta Ria Novosti. Shoigu - spiega il ministero della Difesa - ha verificato “lo stato di avanzamento dei lavori nei cantieri degli edifici e delle strutture in costruzione”.
Isw, a Bakhmut graduale ritirata tattica ucraina
Le forze ucraine potrebbero essere impegnate in una “graduale ritirata tattica” nella parte orientale di Bakhmut, ovvero continuano a combattere anche se indietreggiano, ma continuano a infliggere forti perdite alle truppe russe che avanzano nella città assediata nell’Ucraina orientale: lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo rapporto quotidiano sulla situazione sul campo di battaglia. Anche se il centro studi statunitense afferma che è ancora troppo presto per capire quali siano le intenzioni dell’Ucraina, la difesa di Bakhmut “rimane strategicamente solida”, sottolinea lo studio spiegando che potrebbe essere in corso un “ritiro graduale tattico per eliminare le forze russe attraverso una continua guerra urbana”. “È improbabile che le forze russe riescano a ottenere rapidamente guadagni territoriali significativi quando conducono una guerra urbana, che di solito favorisce il difensore e può consentire alle forze ucraine di infliggere perdite elevate alle unità russe che avanzano, anche quando le forze ucraine si ritirano attivamente”, scrive il centro studi. Secondo l’Isw, le forze russe dovranno comunque combattere attraverso il centro di Bakhmut, sulla sponda occidentale del fiume Bakhmutka, che è pesantemente difeso e questo favorirà le forze ucraine. “La guerra urbana a Bakhmut potrebbe degradare ulteriormente le già esauste forze miste russe, in modo simile a quello causato dal ritiro dell’Ucraina dalla linea Severodonetsk-Lysychansk, che ha di fatto posto fine alle operazioni offensive russe nelle regioni di Luhansk e Donetsk nell’estate del 2022”, conclude il rapporto.
Scholz a Cnn, conseguenze se Cina aiuta Russia
Ci sarebbero “conseguenze” se la Cina inviasse armi alla Russia per la guerra in Ucraina: lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz in una intervista alla Cnn, dicendosi però abbastanza ottimista sul fatto che Pechino si asterrà dal farlo. Alla domanda se potesse immaginare di sanzionare la Cina nel caso aiutasse Mosca, Scholz ha risposto: “Penso che avrebbe delle conseguenze, ma ora siamo in una fase in cui stiamo mettendo in chiaro che ciò non deve accadere e sono relativamente ottimista che avremo successo con la nostra richiesta, ma dovremo verificare”.