Ucraina ultime notizie. Zelensky: servono più armi per sbloccare situazione Mariupol
I punti chiave
- Zelensky: Servono più armi per sbloccare situazione Mariupol
- Azov diffonde foto di militari feriti, aiutateci a evacuarli
- Eurovision: applausi e ovazione per gli ucraini Kalush Orchestra
- Casa Bianca, sarà una guerra lunga, Putin ha ambizioni
- Biden a Draghi, apprezzo sforzo unire Ue e Nato
- È morto a 88 anni Kravchuk, il primo presidente dell’Ucraina
- Gas, domani stop verso l’Ue da un punto di ingresso in Ucraina. Prezzi in rialzo
- Usa: Putin porterà la guerra fino in Transnistria e imporrà la legge marziale in Russia
- Forze speciali bielorusse al confine con l’Ucraina
Azov diffonde foto di militari feriti, aiutateci a evacuarli
Braccia o gambe amputate, ferite mal cucite in volto, teste bendate, tentativi di saturare ferite con il materiale rimasto a disposizione. È quanto si vede nella serie di fotografie diffuse sui social dai militari del battaglione Azov asserragliati nelle acciaierie Azovstal di Mariupol. Mostrando le condizioni di scarsa igiene e le ridotte possibilità di cura in cui versano i militari feriti, il battaglione Azov chiede l’intervento delle Nazioni Unite e del Comitato della Croce Rossa internazionale, oltre all’aiuto dell’intera comunità internazionale, per ottenere la loro evacuazione.
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Eurovision: applausi e ovazione per gli ucraini Kalush Orchestra
Un lungo applauso del pubblico del Pala Alpitour di Torino durante e al termine dell’esibizione ha accompagnato la canzone ’Stefania’ presentata dalla band ucraina dei Kalush Orchestra all’Eurovision Song Contest di Torino. Il gruppo guidato dal frontman Oleg Psyuk è considerato dai bookie il favorito per la vittoria finale.
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Biden a Draghi, apprezzo sforzo unire Ue e Nato
“C’è una cosa che appezzo di te, il suo sforzo di unire la Nato e l’Ue e ci è riuscito. Era difficile credere che andassero di pari passo, era più probabile che si sarebbero divise ma tu sei riuscito a farli andare di pari passo”. Così il Presidente statunitense Joe Biden, accogliendo il premier Mario Draghi alla Casa Bianca e rimarcando come la “cooperazione dell’Italia è fondamentale”.
Zelensky: Servono più armi per sbloccare situazione Mariupol
Per liberare la città di Mariupol dall’assedio russo servirebbero più armi. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rivolgendosi ai deputati maltesi. “L’Ucraina non ha ricevuto la quantità di armi necessaria per sbloccare l’assedio di Mariupol e liberare la città”, ha dichiarato. I militari del battaglione Azov, ha aggiunto, ’’stanno ancora continuando la loro resistenza nello stabilimento di Azovstal. Stiamo usando tutti i possibili strumenti diplomatici per salvarli, ma la Russia non accetta nessuna delle opzioni proposte. Abbiamo chiesto ai nostri partner di fornire armi per sbloccare Mariupol e salvare sia i civili, sia i militari”.
È morto a 88 anni Kravchuk, il primo presidente dell’Ucraina
Si è spento oggi all’età di 88 anni e dopo una lunga malattia il primo presidente ucraino Leonid Kravchuk. Lo scrive l’agenzia di stampa Ukrinform citando una fonte nella famiglia. Kravchuk è stato il capo dello Stato dal 1991 al 1994. A fine giugno dello scorso anno l’ex presidente aveva subito un intervento chirurgico al cuore. Il consigliere presidenziale ucraino Anton Gerashchenko lo ha elogiato su Twitter affermando che Kravchuk era una “figura storica” che “ha svolto un ruolo enorme nell’indipendenza pacifica dell’Ucraina”.
Sindaco Melitopol, «45-50% popolazione ha lasciato la città»
“Il 45-50% della popolazione ha lasciato la città di Melitopol. I russi vivono negli appartamenti delle persone che sono andati via. Portano via tutto il grano. L’8 maggio i russi hanno portato con degli autobus persone dalla Crimea per creare una immagine di massa durante i festeggiamenti di 9 maggio”. Lo riferisce il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov parlando ai media ucraini e facendo il punto della situazione sulla città occupata dalle forze russe.
Russia: respinto tentativo Ucraina di riprendere Isola dei serpenti
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che è stato respinto il tentativo ucraino di riprendere l’Isola dei serpenti, nel Mar Nero, e che sono stati inflitte pesanti perdite in termini di uomini, navi e aerei alle forze di Kiev. L’agenzia Reuters sottolinea però che
non è stato possibile verificare autonomamente le affermazioni. Per contro, il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych ha dichiarato in un’intervista su YouTube che l’Ucraina non stava cercando di riconquistare l’isola, poiché era molto più facile continuare a colpire obiettivi russi sulla stessa isola.Russia, si dimettono 5 governatori regione
In sole cinque ore, ben cinque governatori di regioni russe in diverse parti del paese hanno annunciato di volersi dimettere o di non volersi ricandidare per un nuovo mandato. La notizia ha sollevato speculazioni fra l’opinioni pubblica che si chiede se i governatori vogliano distanziarsi dalla guerra in Ucraina o se siano stati costretti a dimettersi perché considerati poco leali dal Cremlino. La Russia unisce 80 diverse entità federali. I primi ad annunciare le dimissioni sono stati Sergei Shvachkin, governatore della regione siberiana di Tomsk, e Igor Vasilyev, suo collega della regione di Kirov, un migliaio di chilometri a nord est di Mosca. Poco dopo hanno fatto altrettanto il governatore della regione di Saratov (Russia meridionale) e della repubblica autonoma della Marelia, sul Volga. Infine Nikolai Lyubimov, a capo della regione di Ryazan (200 km a sud est di Mosca) ha annunciato di non volersi candidare per un secondo mandato. Ufficialmente tutti hanno detto di volersi ritirare per ragioni d’età o perché in carica da troppo tempo. L’anomala ondata di dimissioni ha sollevato molte speculazioni. Su Telegram in tanti si sono chiesti se i governatori non vogliano dover sostenere la guerra in Ucraina e affrontare le sue conseguenze economiche. Potrebbe essere un segnale “che i topi vogliono abbandonare la nave” in procinto di affondare, ha commentato l’analista politico Abbas Galliamov. Altri ipotizzano che i cinque non si siano dimostrati abbastanza leali al Cremlino e siano stati costretti a dimettersi per una decisione dall’alto.
Giornalista e blogger uccisa nella regione di Kiev da forze russe
Oksana Gaidar, giornalista e blogger ucraina, è rimasta uccisa nel corso dei bombardamenti russi sul villaggio di Shevchenkovo, nel distretto di Brovary, nella regione di Kiev. Lo rende noto oggi l’agenzia di stampa Unian, precisando che la morte della giornalista risale probabilmente all’11 o al 12 marzo. La donna è deceduta insieme alla madre Lydia.
Gas, domani stop verso l’Ue da un punto di ingresso in Ucraina. Prezzi in rialzo
Il prezzo del gas chiude in rialzo, dopo l’annuncio del gestore del sistema di trasporto in Ucraina che fermerà il transito da domani dal punto di ingresso di Sokhranivka a causa delle azioni delle forze di occupazione russe. Sulla piazza di Amsterdam le quotazioni hanno concluso a 98,80 euro al Mwh, con un rialzo del 5,35%, dopo aver toccato un minimo di giornata a 92 euro. A Londra il prezzo sale a 142,55 penny al Mmbtu (+10,75%).
Kiev: l’adesione dell’Ucraina all’Ue è questione di guerra o pace
L’adesione dell’Ucraina all’Unione europea è una «questione di guerra o di pace» in Europa. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un briefing con la collega tedesca Annalena Baerbock, riporta Ukrainska Pravda. «Ora è il momento di fare il passo successivo e portare a casa l’Ucraina, assegnandole lo status di candidato all’adesione all’Unione europea», ha aggiunto, spiegando che se l’Ucraina non riceverà lo status di candidato all’adesione all’Ue significherà un inganno da parte dell’Ue e l’Ucraina non lo accetterà.
Informativa di Draghi al Senato il 19 maggio
Il premier Mario Draghi riferirà al Senato con un’informativa giovedì 19 maggio alle 15. A dirlo in Aula è stata la vicepresidente del Senato, Anna Rossomando riferendo quanto emerso dalla conferenza dei capigruppo riunita a Palazzo Madama. Draghi interverrà quindi nell’ambito del cosiddetto “premier time”. Draghi è atteso in queste ore alla Casa Bianca per un incontro con il presidente americano Joe Biden.
Ue valuta nuovo debito comune per la ricostruzione dell’Ucraina
La Commissione europea sta valutando di emettere nuovo debito comune per sostenere il finanziamento della ricostruzione dell’Ucraina nei prossimi mesi. Il fondo di solidarietà, che dovrebbe essere svelato mercoledì 18 maggio, avrebbe un valore stimato in 15 miliardi di euro. Lo riferisce l’Ansa da Bruxelles. «Stiamo lavorando sulle proposte e valutiamo tutte le opzioni», ha spiegato il commissario Ue per l’Allargamento, Oliver Varhelyi, confermando l’ipotesi. Le discussioni con i governi Ue sono in corso. Alcuni Paesi, tra cui la Germania e l’Austria, chiedono a Bruxelles di mettere sul tavolo opzioni alternative.
Usa: Putin porterà la guerra fino in Transnistria e imporrà la legge marziale in Russia
Le forze di Vladimir Putin non hanno intenzione di fermarsi nel Donbass ma porteranno la guerra in Transnistria. Lo ha detto la direttrice dell’Intelligence nazionale americana, Avril Haines, in un’audizione alla Commissione della Difesa del Senato. La direttrice dell’intelligence Usa ritiene inoltre «probabile» che il presidente russo Vladimir Putin imporrà la legge marziale in Russia per continuare a portare avanti la guerra in Ucraina. «Putin userà l’arma nucleare solo se si troverà di fronte ad una minaccia esistenziale», ha aggiunto Haines, avvertendo che il leader del Cremlino punta ad una guerra lunga in Ucraina e conta sul fatto che il sostegno degli Stati Uniti e dell’Europa a Kiev diminuirà nel tempo. Secondo Haines la Russia potrebbe anche tentare di intercettare le armi inviate in Ucraina «nelle prossime settimane» e non è da escludere una possibile «vendetta» di Mosca contro le sanzioni.
«Al momento in Ucraina non stanno vincendo né i russi né le forze di Kiev. C’è uno stallo nella guerra», ha spiegato invece il generale Scott Berrier, direttore dei servizi di intelligence militari Usa, nel corso della medesima audizione alla commissione difesa del Senato. «L’approccio da avere adesso è “aspettare e vedere”», ha aggiunto il generale, sottolineando che «lo stallo potrebbe durare a lungo, non ci sono segnali di una svolta a breve».
Forze speciali bielorusse al confine con l’Ucraina
La Bielorussia ha schierato forze speciali alle sue frontiere con l’Ucraina, affermando che si tratta di una mobilitazione difensiva a seguito del rafforzamento delle forze armate di Kiev oltre confine. «Nella direzione operativa meridionale, un gruppo di un massimo di 20.000 persone creato dalle forze armate ucraine richiede una nostra risposta. Le forze operative speciali, dispiegate in tre direzioni tattiche, garantiscono la sicurezza della Bielorussia», ha affermato il capo di Stato maggiore delle forze armate bielorusse Viktor Gulevich, citato da Unian.
L’esercito bielorusso è in grado di «infliggere danni intollerabili ai suoi nemici» in caso di attacco, ha detto il presidente Alexander Lukashenko, citato dalla Belta, incontrando funzionari della Difesa, dopo l’invio di forze speciali ai confini con l’Ucraina, dove secondo Minsk c’è una «minaccia crescente» della Nato e dei suoi alleati. «Siamo realisti, capiamo che non potremmo sconfiggere la Nato. Ma abbiamo tutte le armi per causare danni, in particolare ai territori da cui verremmo attaccati», ha aggiunto Lukashenko, sottolineando di volere che «tutti capiscano la portata delle armi che abbiamo».
Ue accusa Mosca, attacco informatico a satelliti un’ora prima di invasione
L'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza della Ue Josep Borrell ha accusato le autorità russe di aver effettuato un attacco informatico contro una rete di satelliti un’ora prima dell’invasione dell’Ucraina per preparare il terreno al suo assalto. «È la prima volta che la Ue accusa apertamente il governo russo di aver compiuto un attacco informatico», è indicato in una nota. L’attacco informatico ha facilitato «l’aggressione militare» russa avendo causato «interruzioni significative nelle comunicazioni che hanno colpito i servizi pubblici, le imprese e gli utenti cittadini in Ucraina e anche diversi Stati membri della Ue». L'attività informatica «dolosa svolta dalla Federazione Russa nei confronti dell’Ucraina ha preso di mira la rete satellitare KA-SAT, gestita da Viasat». Si tratta di una operazione che «può essere attribuita al governo russo», ha detto Borrell. L’attacco all’operatore satellitare statunitense Viasat ha messo offline migliaia di utenti Internet in Germania, Francia, Ungheria, Grecia, Italia e Polonia.
Telefonata Macron-Xi, «urgente arrivate al cessate il fuoco»
Il presidente francese Emmanuel Macron ed il presidente cinese Xi Jinping hanno avuto oggi un colloquio telefonico durante il quale i due leader «hanno convenuto sull’urgenza di arrivare ad un cessate il fuoco». È quanto si legge in una nota dell’Eliseo, nella quale si riferisce che Macron e Xi hanno anche discusso del «rischio di crisi alimentare» a causa del blocco dei porti in Ucraina e della “risposta proposta dalla Francia con l’iniziativa Farm (Food and Agriculture Resilience Mission).
Ministra Esteri Baerbock annuncia riapertura ambasciata tedesca a Kiev
L’ambasciata tedesca a Kiev, chiusa a metà febbraio a causa della guerra, riaprirà. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, sul posto, secondo quanto riportano alcuni media tedeschi. Per ora ci sarà solo una delegazione minima, ha spiegato, in grado di garantire un servizio limitato.
Kiev, russi sparano ad auto con civili, un morto
I soldati russi hanno sparato ieri contro un’auto con civili a un posto di blocco russo nella regione di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, e una persona è morta. Lo rende noto l’ufficio del procuratore regionale di Zaporozhzhia su Facebook, secondo quanto riferisce Ukrinform. «Un’auto con due civili è stata colpita dal fuoco nemico al posto di blocco degli occupanti a Belogorye, nel distretto di Pologi. Il passeggero dell’auto è morto sul colpo, l’autista è rimasto ferito», si legge nel messaggio.
Kiev, sui treni frigo migliaia i corpi di soldati russi
«Mentre la Russia sfila sulla Piazza Rossa, migliaia di suoi soldati morti sono ammucchiati in sacchi su treni frigorifero». Lo scrive su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino, citando il servizio di Al Jazeera English (leggi sotto, ndr). «I russi si rifiutano di prenderli, così l’Ucraina potrebbe anche doverli seppellire a spese proprie», aggiunge.
Ue, «per embargo petrolio servono soluzioni specifiche per alcuni Paesi»
La Commissione Europea «riconosce che l'Ungheria e altri Paesi che non hanno sbocchi al mare e che hanno una significativa dipendenza dal petrolio russo si trovano una situazione molto specifica, che richiede soluzioni specifiche». A spiegarlo, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, è il portavoce capo Eric Mamer, alla luce dello stallo in cui si trova il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia proposto dall'Ue, fermo in Consiglio a causa delle perplessità di alcuni Stati membri, tra cui Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca sull'embargo al petrolio russo, sia pure graduale.
È questo, continua, ciò di cui la presidente Ursula von der Leyen ha discusso con il primo ministro ungherese Viktor Orban ieri a Budapest, dove è andata su invito di quest'ultimo ed è quello che «stiamo discutendo» anche in queste ore. La videoconferenza in programma per la mattinata di oggi, cui avrebbe dovuto partecipare anche il presidente francese Emmanuel Macron, che ha la presidenza di turno dell'Ue, è slittata: «La videoconferenza avrà luogo solo una volta che avremo fatto progressi sul lavoro tecnico, in modo che possa dare risultati», spiega Mamer. La discussione di ieri tra Orban e von der Leyen è stata «dedicata interamente all'energia, e non ad altri temi» come il Pnrr dell'Ungheria, fermo da molti mesi. Le preoccupazioni dell'Ungheria per la sicurezza delle forniture energetiche, continua, sono «legittime».
Lituania dichiara che l’invasione russa è genocidio
Il Parlamento lituano ha approvato oggi una risoluzione in cui si dichiara che l’invasione russa dell’Ucraina è un «genocidio» e che la Russia è responsabile di terrorismo. Lo riporta la Cnn. Nella risoluzione, il Seminas, il parlamento lituano, riconosce «l’aggressione armata su larga scala - guerra - contro l’Ucraina da parte delle forze armate della Federazione russa e della sua leadership politica e militare come un genocidio contro il popolo ucraino». La risoluzione, approvata all’unanimità, accusa le forze militari russe di aver «deliberatamente e sistematicamente preso di mira obiettivi civili», dichiarando la Russia «uno stato che sostiene e perpetra terrorismo». Il Seimas ha chiesto anche l’istituzione di un tribunale internazionale che indaghi su presunti crimini di guerra russi in Ucraina.
Sindaco di Kiev, tornati due terzi degli abitanti
Secondo quanto dichiarato da Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, circa due terzi dei 3,5 milioni di residenti della capitale sarebbero rientrati in città. Dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio, Kiev è stata svuotata della maggior parte dei suoi abitanti. In città persistono ancora blocchi stradali e coprifuoco, «ma - sostengono le autorità cittadine - se queste limitazioni non vi spaventano, potete senza dubbio tornare».
Telefonata Macron-Orban su sanzioni e sicurezza energetica
Colloquio telefonico questa mattina tra il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro ungherese Viktor Orban. Ad annunciarlo è il portavoce del governo di Budapest su Twitter. Al centro della telefonata - che fa seguito all’incontro di ieri tra Orban e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen - l’embargo al petrolio russo e le sue possibile conseguenze sulla sicurezza energetica dell’Ungheria.
Kuleba, puntiamo a liberazione nostri territori
«L’immagine della vittoria è un concetto in evoluzione. Nei primi mesi di guerra la vittoria per noi sembrava essere il ritiro delle forze russe nelle posizioni che occupavano prima del 24 febbraio e il pagamento dei danni inflitti; ora se siamo abbastanza forti sul fronte militare e vinciamo la battaglia per il Donbass, la vittoria per noi in questa guerra sarà la liberazione del resto dei nostri territori». Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista al Financial Times. «Se riceviamo maggiore supporto militare saremo in grado di respingere i russi nella regione di Kherson, sconfiggere la flotta nel Mar Nero e sbloccare il passaggio».
Svezia, ministro Difesa si esprime a favore ingresso Nato
Se Svezia e Finlandia entreranno nella Nato, ciò rafforzerà la difesa di tutta la regione dell’Europa del Nord. A parlare così è il ministro svedese della Difesa, il socialdemocratico Peter Hultqvist, un tempo contrario all’ingresso del suo paese nell’Alleanza Atlantica. «C’è un prima il 24 febbraio e c’è un dopo», ha detto alla radio il ministro, sottolineando come la situazione sia cambiata dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
Le parole di Hultqvist arrivano in attesa della decisione formale che il partito socialdemocratico al governo prenderà questa domenica sulla volontà di aderire alla Nato. Anche la Finlandia medita questo passo, che i due paesi nordici stanno valutando assieme e che appare ormai quasi certo. Se Stoccolma ed Helsinki entreranno nell’Alleanza Atlantica, ha rimarcato Hultqvist, questo permetterà una pianificazione congiunta della difesa in ambito Nato, rafforzando le capacità militari nordiche. I due paesi potranno così completarsi, beneficiando ciascuno dei punti di forza dell’altro. Ciò varrà particolarmente nell’area del Baltico, dove la pianificazione militare e l’attività di sorveglianza congiunte ridurrà il rischio di attività avverse nell’area, compresa la strategica isola svedese di Gotland, ha sottolineato il ministro.
Azov, molti feriti gravi in Azovstal, devono essere evacuati
A seguito dei bombardamenti russi aull’acciaieria Azovstal di Mariupol ci sono gravi feriti, per un po’ i combattenti asserragliati hanno perso i contatti con l’ospedale da campo nello stabilimento. Lo ha detto il vice comandante del reggimento Azov, capitano Svyatoslav Palamar, noto come ’Kalyna’, a Ukrainska Pravda. “Proiettili, aviazione, tutta la notte. Ci sono feriti. L’aviazione è in azione sopra l’ospedale. Molti sono gravemente feriti. Per qualche tempo abbiamo perso i contatti con l’ospedale. Ora il collegamento è stato ripristinato, molti sono feriti e devono essere evacuati. Questo processo non può essere ritardato, perché i feriti necessitano di cure e farmaci normali”, ha detto Palamar.
Kim scrive a Putin, «solidarietà per la causa di Mosca»
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha espresso la “ferma solidarietà” del suo Paese verso la Russia in un messaggio inviato al presidente Vladimir Putin per la celebrazione del Giorno della Vittoria. Nel messaggio Kim ha espresso vicinanza “alla causa del popolo russo per sradicare la minaccia politica e militare e il ricatto delle forze ostili e per salvaguardare la dignità, la pace e la sicurezza del Paese”, ha riferito la Kcna. Ha anche espresso “la convinzione che le relazioni strategiche e tradizionali di amicizia tra i due Paesi si svilupperanno maggiormente in conformità con le esigenze dei tempi”.La Corea del Nord ha di recente rivalorizzato i suoi tradizionali legami con la Russia, a dispetto della condanna di molti Paesi contro Mosca per l’aggressione contro Kiev, al punto che a febbraio un portavoce del ministero degli Esteri di Pyongyang ha motivato la crisi ucraina come il frutto della “politica egemonica” di Stati Uniti e Paesi alleati.
Ministro degli Esteri olandese in visita a Kiev
Il ministro degli Esteri olandese, Wopke Hoekstra, è arrivato in Ucraina per una visita non preannunciata. Hoekstra ha raggiunto Kiev assieme all’omologa tedesca Annalena Baerbock, secondo quanto annunciato dal ministero sull’account Twitter. Il ministro ha in programma un incontro con il presidente Volodymyr Zelensky e con esponenti del parlamento.
Russia: presidenza francese Ue, accordo su sanzioni e petrolio in settimana
Un accordo sulla sesta serie di sanzioni europee contro la Russia è possibile “in settimana, senza dubbio questioni di giorni”. È questa la dichiarazione-promessa del ministro francesi degli affari europei Clément Beaune, in qualità di esponente della presidenza francese della Ue. La materializzazione dell'impegno è direttamente legata alle conversazioni in corso fra la Commissione europea (condotte personalmente dalla presidente von der Leyen che ha incontrato a Budapest il premier ungherese Viktor Orban) e le capitali dei Paesi recalcitranti che hanno chiesto chi una proroga per l'entrata in vigore del blocco delle importazioni di petrolio (Ungheria, Slovacchia, Cechia cui si è aggiunta la Bulgaria) e compensazioni per adattare gli impianti di raffinazione ora calibrati sul greggio russo, chi per evitare il blocco del trasporto di petrolio russo via nave (Grecia e Malta). Oggi è prevista una videoconferenza fra von der Leyen, il presidente francese Macron, Orban e i leader dei Paesi dell'Est a maggiore impatto per il blocco del petrolio russo. E, intanto, prende forma un piano per l''emissione di bond europei per finanziare il bisogno urgente di liquidità dell'Ucraina (5 miliardi euro al mese per i prossimi tre mesi). Per fronteggiare gli effetti della guerra in Ucraina si ricorre ancora una volta allo strumento delle emissioni comuni di un titolo Ue.
Media, cadaveri soldati russi lasciati da Mosca in vagoni freezer
Decine di cadaveri di soldati russi dentro grandi sacchi bianchi ammassati in un vagone refrigerato di un treno nella regione di Kiev. Sono i soldati russi morti al fronte che le truppe di Mosca non hanno però portato con sé quando se ne sono andate. A mostrarli è il canale televisivo del Qatar Al Jazeera English, che dedica al ritrovamento un servizio per raccontare “il costo umano della guerra”. Uno di loro “era di un’elite di paracadutisti”, si spiega nel servizio, in cui si vedono le immagini delle ’mostrine’ attaccate sulle divise. In un sacco sono stati trovati anche dei gioielli, probabilmente rubati ai civili ucraini, spiega l’emittente qatarina, spiegando di avere avuto accesso all’area nella regione di Kiev dopo che è stata liberata dall’occupazione russa. “Gli ucraini hanno trattato i morti dei nemici meglio di come hanno loro hanno trattato i civili. Saranno tenuti finché sarà necessario. Deciderà il governo perché la Russia si rifiuta di prenderli. Non li vuole. Ogni corpo è una prova di un crimine di guerra. Così se rifiutano di prenderli, l’Ucraina li seppellirà a proprie spese”, spiega il colonnello dell’esercito ucraino Volodymyr Liamzin.
Ue condanna attacco informatico russo a rete satellitare
L’Unione europea e i suoi Stati membri, insieme ai suoi partner internazionali, condannano fermamente l’attività informatica dolosa condotta dalla Federazione Russa nei confronti dell’Ucraina, che ha preso di mira la rete satellitare Ka-sat, gestita da Viasat”. Così in una nota l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, a nome dell’Ue
Russia non parteciperà a riunione Consiglio diritti umani Onu
La Russia non parteciperà alla riunione straordinaria del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite previsto giovedì per discutere delle presunte violazioni dei diritti umani da parte delle forze di Mosca nel conflitto in Ucraina. Lo ha annunciato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in una nota. “La delegazione russa - ha dichiarato - non legittimerà con la sua presenza questo nuovo show politico organizzato sotto forma di sessione straordinaria”. La riunione è stata richiesta dall’Ucraina.
Baerbock, nessuno può eliminare dolore madri e padri di Bucha
“Nessuno può eliminare il dolore delle madri e dei padri di Bucha”. Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, in un breve statement a Bucha, trasmesso dall’emittente tedesca Ntv. Baerbock è in visita ufficiale in Ucraina, in seguito al chiarimento fra il presidente tedesco e il leader ucraino, che ha permesso di superare lo scontro diplomatico dovuto al “disinvito” di Frank-Walter Steinmeier.
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Ieri a Mosca arrestati 82 attivisti contro la guerra
In coincidenza con le celebrazioni per la Giornata della Vittoria, ieri a Mosca sono stati fermati 82 attivisti per azioni contro la guerra, ha reso noto il sito di informazioni indipendenti Odv-Info. Inoltre altre 43 persone sono state arrestate dalla polizia in relazioni ad azioni passate e “a copo preventivo”.
Gas: in ulteriore calo, al minimo dallo scorso 25 febbraio
Ulteriore calo per il gas sulla piazza di Amsterdam. I contratti futures al giugno del 2022 cedono l’1,9% a 92 euro al MWh. Un prezzo molto vicino agli 87,58 euro dello scorso 23 febbraio e che segna il minimo dopo i 91,23 euro dello scorso 25 febbraio, giorno successivo all’avvio dell’attacco della Russia in Ucraina, quando il gas balzò a 129,92 euro al MWh. Da allora le quotazioni del gas naturale hanno raggiunto il minimo di 93 euro lo scorso 25 aprile.
Capo Oms a Kiev, colpite 200 strutture sanitarie in Ucraina
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha verificato 200 attacchi a strutture sanitarie in Ucraina dall’inizio della guerra. Lo ha detto ha detto oggi il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, sollecitando la Russia “a fermare questa guerra”. Parlando da Kiev, dopo aver trascorso due giorni in Ucraina, il direttore dell’Oms ha detto di essere “profondamente commosso” da ciò che ha visto e sentito. “C’è una medicina che l’Oms non può fornire, e di cui l’Ucraina ha bisogno più di ogni altra, ed è la pace. Il mio messaggio a tutto il popolo ucraino è che l’Oms è con voi”.
Aiea chiede di poter fare un’ispezione a Zaporizhzhia
“Nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, ci sono oltre 30 mila chilogrammi di uranio e plutonio arricchito e la Aiea non ha accesso all’impianto per verificare lo status di questo materiale. Siamo in contatto con gli esperti russi e il governo russo, che ha il controllo della centrale, e ho detto che devono garantire l’accesso ai nostri ispettori. Ho parlato poi con il presidente Volodymyr Zelensky e ho chiesto alle parti di poter organizzare una missione per verificare che sia tutto in ordine”. Lo ha detto Rafael Mariano Grossi, direttore della Aiea (agenzia atomica internazionale).
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Mosca, distrutti depositi di munizioni nell’area di Mykolaiv
Le unità russe hanno distrutto cinque depositi di munizioni e carburante nella regione meridionale di Mykolaiv. Lo afferma il ministero della Difesa russo riportato dall’agenzia Interfax. Secondo il ministero, citato dalla Tass, nei bombardamenti notturni dell’esercito di Mosca sarebbero stati uccisi 380 combattenti ucraini. “Le truppe missilistiche e le unità di artiglieria hanno colpito 33 punti di controllo, 407 aree militari e cinque depositi di munizioni e carburante nei distretti di Mykolaiv e Mirny nella regione di Nikolayev”, ha detto Konashenkov”.
Kiev, 350 militari russi uccisi nelle ultime 24 ore
Sono 350 i militari russi rimasti uccisi durante le ostilità nelle ultime 24 ore in Ucraina. A renderlo noto è lo stato maggiore dell’esercito di Kiev, che ha fornito un aggiornamento della situazione sul terreno. Secondo la stessa fonte inoltre non sarebbe da escludere “la possibilità di sabotaggi contro l’industria chimica ucraina”. “C’è un’alta probabilità di attacchi missilistici contro le infrastrutture civili e militari in tutta l’Ucraina”, prosegue, osservando che le forze di Mosca “non hanno interrotto le operazioni offensive nella zona operativa orientale per ottenere il pieno controllo degli oblast di Donetsk e Luhansk e mantenere il corridoio terrestre tra questi territori e la Crimea occupata”.
Consiglio sicurezza Onu si riunisce giovedì
Il Consiglio di sicurezza dell’Onu si riunirà giovedì per un incontro pubblico sulla guerra in Ucraina, alla luce del peggioramento della situazione umanitaria. Lo riportano i media internazionali, citando fonti diplomatiche. La riunione è stata richiesta da Francia e Messico, che hanno chiesto di ricevere briefing da parte dell’Ufficio Onu per gli affari umanitari e dell’Unicef. Sarà la 16esima riunione del Consiglio di sicurezza dall’invasione russa dello scorso 24 febbraio.
Ucraina: anche Macron in videoconferenza con Orban per sbloccare sanzioni
Anche il presidente francese Emmanuel Macron parteciperà, a fine mattinata, alla videoconferenza con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il primo ministro ungherese Viktor Orban e i leader dei Paesi vicini all'Ungheria “per parlare della sicurezza degli approvvigionamenti e dei meccanismi di solidarietà nel quadro delle sanzioni in discussione sul petrolio” importato dalla Russia. E' quanto si apprende da fonti diplomatiche a Bruxelles. Macron parteciperà in qualità di presidente del Consiglio Ue. Dopo lo stallo nelle trattative sul sesto pacchetto, che prevede un bando graduale alle importazioni di greggio e di prodotti raffinati dalla Russia e che non è stato approvato nel weekend, la palla è passata al massimo livello politico, con la missione di von der Leyen di ieri a Budapest e la videoconferenza di oggi. Domani è in agenda una riunione del Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati presso l'Ue
Gb, da sottovalutazione russa perdite insostenibili
La “sottovalutazione” da parte della Russia della residenza ucraina e la scelta di pianificare ’lo scenario migliore’ hanno portato a “dimostrabili fallimenti operativi che hanno impedito al presidente Putin di annunciare un significativo successo militare in Ucraina” in occasione della parata della vittoria di ieri. Lo evidenzia il Ministero della Difesa britannico nell’ultimo aggiornamento dell’intelligence pubblicato su Twitter. Il piano di invasione russo è stato “basato molto probabilmente sull’ipotesi errata che avrebbero incontrato una resistenza limitata e che avrebbero potuto accerchiare e aggirare i centri popolati rapidamente”, spiega l’intelligence, aggiungendo che “questo presupposto ha portato le forze russe a cercare di portare avanti la fase iniziale dell’operazione con il chiaro e preciso intento di raggiungere una rapida vittoria ad un costo minimo”. Ma proprio questo “errore di calcolo - conclude - ha portato a perdite insostenibili e ad una conseguente riduzione del focus operativo russo”.
Kiev, nella Azovstal ci sono ancora almeno 100 civili
Nella Azovstal di Mariupol “oltre ai militari nei rifugi rimangono almeno 100 civili”. Lo scrive su Telegram il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko. “Tuttavia, ciò non riduce la densità degli attacchi da parte degli occupanti. L’artiglieria pesante e gli aerei hanno continuato a bombardare l’impianto per tutto il giorno. I tentativi di prendere d’assalto il terreno continuano a fallire”.
Sindaco Kiev, «incendi vicino Bucha, peggiora qualità aria»
Stamattina a Kiev si osserva un deterioramento della qualità dell’aria. In particolare, nei distretti di Sviatoshynskyi, Obolonskyi e Podilskyi”. Lo fa sapere su Telegram il sindaco della capitale Vitaly Klitscho, spiegando che la causa sono “gli incendi boschivi nella regione di Kiev. In particolare nel distretto di Bucha, dove stanno bruciando le torbiere e ci sono incendi anche vicino a diversi villaggi”. Mentre prosegue il lavoro del Servizio statale di emergenza e delle squadre dei vigili del fuoco, per spegnere i roghi divampati nei luoghi che erano stati temporaneamente occupati dai russi, Klitscho raccomanda alla popolazione “di chiudere bene le finestre e non restare in strada senza motivo, se c’è fumo o odore di fumo in zona”.
PER APPROFONDIRE: Fanghi tossici, radiazioni, scarti: il dramma ambientale del Donbass sotto le bombe
Mosca, sventata riconquista Kiev dell’isola dei Serpenti
Le forze russe hanno sventato diversi tentativi delle truppe ucraine negli ultimi due giorni per riconquistare l’isola dei Serpenti, nel Mar Nero. Lo ha affermato il ministero della Difesa russo ripreso dalla Bbc. Il portavoce del ministero Igor Konashenkov ha spiegato che l’Ucraina ha fatto “diversi tentativi” di assalti aerei e marittimi sull’isola. E ha aggiunto che più di 50 soldati ucraini sono stati uccisi durante i tentativi di consolidamento sull’isola. “I corpi di 24 militari ucraini morti sono stati lasciati sulla riva dell’isola dei Serpenti”, ha scritto Konashenkov su Telegram.
Bombardamenti ieri sera sulla regione di Sumy
Bombardamenti dell’esercito russo nella tarda serata di ieri sui territori di Novoslobod e Vorozbyan nella regione di Sumy, nell’Ucraina nord-orientale. Lo ha detto il capo dell’amministrazione statale regionale Dmytro Zhyvytskyi, citato dall’Ukrainska Pravda, spiegando che non ci sarebbero vittime e i soccorritori stanno valutando i danni.
Mosca, non intendiamo chiudere ambasciate in Europa
La Russia non prevede di chiudere le proprie ambasciate in Europa in risposta alle sanzioni occidentali sulla Russia per l’invasione dell’Ucraina. Lo ha detto il vice ministro degli esteri Alexander Grushko all’agenzia Ria Novosti, secondo quanto riporta la Bbc. “Non è una nostra usanza”, ha detto. “Per questo crediamo che il lavoro degli uffici diplomatici di rappresentanza sia importante”, ha aggiunto.
Azov, piano militare per salvare combattenti dell’acciaieria
L’esercito di Kiev sta lavorando ad un piano militare per salvare i combattenti dell’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo ha detto l’ex comandante del reggimento Azov Maxim Zhorin in una intervista esclusiva a Canale 24 riportata da Unian, sottolineando che questa via viene seguita in parallelo con i canali diplomatici già aperti. Zhorin ha annunciato i preparativi per l’operazione militare spiegando che vengono sviluppati con la leadership delle forze armate ucraine. Tuttavia, ha spiegato, sarà prima necessario completare l’equipaggiamento militare e il rifornimento delle armi. “Non sono sicuro che attualmente i combattenti che si trovano sul territorio dell’Azovstal abbiano tanto tempo, quindi ci stiamo preparando e lavorando in parallelo in due direzioni: diplomatica e militare per tirarli fuori”, ha affermato. L’operazione “potrebbe essere in più fasi raggruppando le unità”, ha affermato
Kiev, Mosca ha perso 26mila soldati, 1.170 tank
Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina la Russia ha già perso 26.000 soldati, 1.170 carri armati 2.808 veicoli corazzati da combattimento e 519 sistemi di artiglieria. Lo fa sapere lo Stato maggiore delle forze armate ucraine su Facebook, secondo quanto riportano i media
A Odessa tre missili ipersonici hanno colpito un hotel
Tre missili Kinzhal - i nuovi missili ipersonici della Russia - sono stati sparati ieri sera da un aereo su un hotel nella zona di Odessa, colpito anche un centro commerciale con altri sette missili. Lo ha reso noto Sergey Bratchuk, portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa citato dalla Cnn che ha geolocalizzato e verificato l’autenticità di due video che circolano sui social e mostrano danni significativi alla struttura turistica di Zatoka. Le unità russe hanno attaccato ieri la città usando sottomarini, navi e aerei. La Cnn afferma che non è chiaro perché sia stato colpito l’albergo e chi o cosa potesse ospitare.
Kiev, Russia potrebbe prendere di mira siti chimici
La Russia potrebbe prendere di mira le industrie chimiche dell’Ucraina. È l’avvertimento lanciato dallo stato maggiore dell’esercito ucraino. “La possibilità di sabotaggio dell’industria chimica dell’Ucraina con ulteriori accuse di unità delle forze armate dell’Ucraina non è escluso”, afferma l’esercito di Kiev, senza ulteriormente argomentare. L’avvertimento giunge dopo che depositi di petrolio e altri siti industriali sono stati presi di mira dai bombardamenti russi.
Per approfondire: Armi chimiche in Ucraina: una minaccia concreta?
Biden firma una legge usata contro Hitler
Nell’attesa dell’incontro previsto per oggi con il premier Mario Draghi, dedicato alle sanzioni da imporre a Putin e alla Russia e agli aiuti all’Ucraina, il presidente americano Joe Biden ha firmato una legge per velocizzare l’invio di armi a Kiev ispirata ad una misura del 1941 usata per fornire equipaggiamenti ai britannici che combattevano contro Hitler. Annunciandola nello Studio Ovale ha fatto appello al congresso per una rapida approvazione ed ha attaccato la “distruzione sfrenata” in corso in Ucraina. Poco dopo, a una raccolta di fondi, ha definito Putin un “calcolatore” dicendosi preoccupato del fatto che non trovi una via di uscita dalla guerra.
Kim scrive a Putin, «solidali con popolo russo contro minaccia forze ostili»
In un messaggio di auguri per il giorno della Vittoria, il leader nordcoreano Kim Jong-un ha espresso a Vladimir Putin la “salda solidarietà” della Corea del Nord alla Russia. Secondo quanto riporta l’agenzia Kcna, nella lettera inviata il 9 maggio Kim esprime il fermo sostegno “alla causa del popolo russo contro la minaccia politica e militare e il ricatto delle forze ostili”. Inoltre, il leader nordcoreano, che ha recentemente ribadito i suoi stretti legami con la Russia e pubblicamente appoggiato la sua invasione dell’Ucraina, si è detto “convinto che le relazioni strategiche e tradizionali di amicizia tra i due Paesi si svilupperanno in modo stabile”. Dopo l’avvio dell’invasione russa dell’Ucraina alla fine di febbraio, Kim ha indicato la causa del conflitto nella “politica egemonica” degli Stati Uniti e dell’Occidente
Podoliak, «il negoziato è congelato, approccio Mosca sia più realista»
“Il negoziato al momento è congelato. Probabilmente è necessario che questa seconda fase della guerra si esaurisca perché possa riprendere. I russi nell'Est stanno provando a metterci pressione: appena capiranno che non ci riescono, diventeranno più realisti. Lo scambio di prigionieri, i corridoi umanitari e il ritorno dei nostri cittadini portati in Russia, invece, sono attività che proseguono”. A dichiararlo, in un’intervista a ’Repubblica’, è Mykhailo Podoliak, consigliere dell'ufficio di presidenza di Volodymyr Zelensky e capo della delegazione diplomatica ucraina al tavolo delle trattative. Sui tempi di una ripresa, precisa: “Può essere in qualsiasi momento. Basta che la Russia abbia un approccio più adeguato rispetto a cosa sta accadendo dal punto di vista militare e di politica internazionale”. E sulla reale volontà di Mosca di trattare: “I diplomatici intendono negoziare, ma si basano su una valutazione errata della situazione militare. Pretendono cose che non sono in linea con quanto sta avvenendo sul campo di battaglia”.
Per approfondire: La retorica di Mosca per nascondere il fallimento militare in Ucraina (almeno per ora)
226 bambini uccisi e 416 feriti da inizio guerra
In Ucraina sono 226 i bambini uccisi e 416 quelli feriti dall’inizio della guerra. Lo rende noto l’ufficio del Procuratore generale ucraino che aggiunge che 1.657 istituzioni educative sono state danneggiate a causa dei bombardamenti quotidiani da parte delle forze armate russe, 132 delle quali sono state completamente distrutte. L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani è stato in grado di confermare la morte di 3.381 civili il ferimento di 3.680 nella guerra della Russia contro l’Ucraina.
Bers peggiora stime, quest’anno Pil -30%
La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) ha rivisto fortemente al ribasso le proprie previsioni sull’economia dell’Ucraina, stimando una contrazione dell’economia di almeno un terzo quest’anno in seguito all’invasione russa del paese. Le nuove stime prevedono una contrazione dell’economia ucraina del 30% quest’anno, anziché del 20% come indicato a marzo all’inizio dell’offensiva russa.
Kiev, i russi stanno assaltando l’acciaieria Azovstal
Le forze russe stanno conducendo “operazioni di assalto” all’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove centinaia di combattenti ucraini continuano a resistere sotto gli attacchi. Lo ha detto il Ministero della difesa di Kiev, secondo quanto riporta la Bbc . Un consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, ha detto che l’esercito russo ha iniziato ad assediare la fabbrica dopo che un convoglio Onu ha lasciato la regione di Donetsk. I russi hanno cercato di far saltare un ponte usato per le evacuazioni, ha spiegato, per bloccare gli ultimi combattenti rimasti all’interno.
Durante la parata del 9 maggio Putin accusa la Nato, «ma evitiamo la guerra mondiale»
«L’orrore di una guerra globale non si deve ripetere»: sono passati solo due minuti dall’inizio del suo discorso sulla Piazza Rossa e Vladimir Putin fa capire che le cose non andranno come temuto. Mosca non vuole un allargamento dalle conseguenze imprevedibili del conflitto ucraino. Nessun riferimento ad armi nucleari, nessuna sfilata di prigionieri ucraini, soprattutto nessuna dichiarazione di mobilitazione generale e guerra totale.
Per approfondire: Putin alle truppe: combattete per la nostra sicurezza. La Nato minaccia i nostri confini
Biden, Putin è un calcolatore ma non trova una via d’uscita dalla guerra
Joe Biden definisce Vladimir Putin un «calcolatore» e si dice preoccupato dalla possibilità che non abbia trovato una via di uscita dalla guerra in Ucraina. Gli Stati Uniti stanno cercando di capire cosa intenda fare, afferma il presidente americano nel corso di una raccolta fondi a porte chiuse, secondo quanto riportato dai media americani.
Zelensky, presentata a Ue seconda parte questionario ingresso
«Oggi abbiamo compiuto un altro passo, molto importante e non solo formale, nel nostro cammino verso l’Unione europea. L’Ucraina ha sottoposto la seconda parte delle risposte a un apposito questionario che deve essere compilato da ogni Paese che aspira a far parte dell’Unione Europea. Di solito ci vogliono mesi. Ma abbiamo fatto tutto in poche settimane». Lo afferma il presidente ucraino Volodymir Zelensky sul suo canale Telegram.
Kiev, sette missili su Odessa, almeno un morto e 5 feriti
Si contano almeno un morto e 5 feriti a Odessa a seguito di una serie di attacchi russi sferrati nelle ultime ore. In tutto sono stati lanciati 7 razzi di vecchio modello - secondo il Comando operativo Sud ucraino citato dalla Ukrainska Pravda - che hanno causato una serie di incendi, tra cui uno in un centro commerciale, al momento tutti spenti. Testimoni oculari riferiscono di almeno quattro esplosioni in città. Più tardi, un portavoce dell’Ova di Odessa, Serhiy Bratchuk, ha detto a Hromadske che un incendio era scoppiato in uno dei centri commerciali e di intrattenimento di Odessa a seguito di un attacco missilistico ieri sera. Ieri mattina i russi hanno lanciato un attacco missilistico su Odessa, costringendo anche il ;;primo ministro Denis Shmygal e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel a cercare riparo nei rifugi.
Ministra Affari europei: «molto probabile Finlandia chieda ingresso nella Nato»
È «molto probabile» che la Finlandia chieda l’ingresso nella Nato. Lo afferma la ministra finlandese agli Affari Europei, Tytti Tuppurainen in un’intervista alla Cnn. Precisando che una decisione non è ancora stata presa, il ministro spiega come una possibile adesione alla Nato è una «risposta naturale» alla guerra della Russia in Ucraina. Il ministro si augura un «breve processo di ratifica» nel caso in cui la Finlandia chiedesse l’adesione.
Save the Children, 126 istituzioni educative distrutte da inizio guerra
Una condanna ferma del bombardamento di una scuola a Luhansk, in Ucraina, nel cui seminterrato avrebbero trovato rifugio 90 civili, tra cui anche minori, arriva da Save the Children, l'Organizzazione internazionale da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini in pericolo e per garantire loro un futuro. 30 persone sono state salvate, ma rimangono gravi timori per le rimanenti 60 che sarebbero rimaste intrappolate sotto le macerie. Secondo le autorità governative, 126 istituzioni educative sono state distrutte e 1.509 danneggiate in Ucraina dal 24 febbraio.
«È una notizia orribile. Proteggere le scuole e le altre infrastrutture civili deve essere una priorità. Le scuole dovrebbero essere rispettate come spazi sicuri inviolabili per i bambini e il personale educativo. Non è ancora chiaro quanti bambini siano stati uccisi o feriti in quest’ultimo bombardamento. I minori devono essere protetti dagli orrori di questa guerra. In più di 200 hanno già perso la vita da quando questo conflitto si è intensificato due mesi fa, dimostrando ancora una volta che i bambini stanno pagando il prezzo più pesante di questa guerra», afferma Pete Walsh, direttore di Save the Children Ucraina.