Ucraina ultime notizie. Kiev: Mosca ha sospeso l’invio di nuove unità in Ucraina
I punti chiave
Russi in ritirata varcano il confine per mettersi in salvo
Gli Stati Uniti sostengono che la Russia abbia in gran parte ceduto le sue conquiste vicino a Kharkiv e che molti soldati russi in ritirata siano usciti dall’Ucraina , spostandosi oltre il confine e rientrando in Russia. Lo affermato un alto funzionario militare statunitense, secondo quanto riporta media internazionali tra i quali il Guardian.
Filorussi: la rettrice dell’Università di Kherson è scampata a un attentato
Tatiana Tomilina rettrice dell’Università di Kherson «è scampata a un attentato dinamitardo, la sua guardia del corpo è rimasta uccisa». Lo riferisce un funzionario filorusso della regione alla Tass. Sul fronte di Donetsk, intanto, i filorussi «hanno respinto un assalto all’aeroporto delle forze ucraine», riferisce sempre alla Tass il capo della repubblica separatista, Denis Pushilin.
Zelensky: le nostre truppe continuano ad avanzare. I russi attaccano le infrastrutture perché disperati
«Le nostre truppe continuano ad avanzare». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymir Zelensky nel consueto messaggio serale, ribadendo che Kiev nell’ultimo mese ha riconquistato «6mila chilometri quadrati di territorio» nell’Ucraina orientale e meridionale. «Non possono fare nulla ai nostri eroi sul campo di battaglia ed è per questo che la Russia dirige i suoi vili attacchi contro le infrastrutture civili. È un segno di disperazione», continua Zelensky. Anche rispetto alle infrastrutture energetiche, per il presidente ucraino «la Russia sta cercando di impedirci di dirigere le capacità dell’Ucraina di stabilizzare la situazione in Europa. Le nostre esportazioni di elettricità sono ciò di cui la Russia ha molta paura in questo momento. Perché possiamo rompere i piani russi di svuotare le tasche degli europei questo inverno a causa dei prezzi pazzi dell’energia».
Borrell sente Kuleba: avanti con riconquista, strategia funziona
“Ho discusso con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, incoraggiando i progressi della controffensiva ucraina per riconquistare la sua integrità territoriale. Il sostegno dell’Ue continuerà senza sosta, la nostra strategia funziona: aiutare l’Ucraina a reagire, fare pressione sulla Russia con sanzioni e sostenere partner in tutto il mondo”. Così l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, su Twitter.
Kadyrov: forze speciali cecene in regione Zaporizhzhia
Le forze speciali cecene del reggimento Akhmat “occupano tutte le postazioni strategiche nella regione di Zaporizhzhia”: lo scrive su Telegram citato dai media russi il leader ceceno Ramzan Kadyrov, che torna a elogiare le abilità di combattimento dei suoi miliziani ricordando la battaglia di Mariupol. Secondo i media russi in questa regione, dove sorge la centrale nucleare più grande d’Europa, è prevista una offensiva su larga scala di Kiev.
Kiev: ripresi ai russi quasi 6 mila km quadrati
Dall’inizio delle controffensive in diverse regioni ucraine, in particolare quelle orientali, le forze di Kiev hanno ripreso ai russi quasi 6.000 chilometri quadrati di territorio. Lo ha affermato il viceministro della Difesa ucraina, Hanna Malyar, citata da Unian
Forze Kiev rivendicano liberazione Ternova al confine russo
Le autorità ucraine rivendicano di aver ripreso il controllo di Ternova, un villaggio vicino al confine con la Russia. Il capo dell’ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak, ha postato sui social un video della 14esima brigata meccanizzata in cui si vede una bandiera ucraina sventolare su una torre per le trasmissioni a Ternova, riferisce Kyiv Independent.
Russia, disegno di legge per ampliare la riserva dell’esercito
Un gruppo di deputati del partito Russia Unita, quello di Vladimir Putin, ha presentato un disegno di legge alla Duma, la camera bassa del Parlamento, che prevede la possibilità anche per i genitori di tre o più figli di arruolarsi volontariamente nelle forze di riserva pronte alla mobilitazione. Lo riferisce il database della stessa Duma, citato dall’agenzia Interfax. «Al momento - si legge in una nota esplicativa che accompagna la bozza legislativa - i cittadini che hanno tre o più figli non possono firmare un contratto per entrare nella riserva, anche se la pratica dimostra che molti lo vorrebbero». Il disegno di legge è stato presentato dai deputati Andrei Kartopolov, Andrei Krasov, Yuriy Shvytkin e altri. La riserva per la mobilitazione comprende i cittadini che, pur facendo appunto parte della riserva, sono in condizione di essere mobilitati rapidamente.
Macron: «Tutti mantengano la pressione sulla Russia»
«Non bisogna dimenticare mai che la guerra è scoppiata per un’aggressione della Russia all’Ucraina. Ma la Russia non vince, questo dimostrano gli ultimi giorni. Dobbiamo mantenere alta la vigilanza e la pressione su Mosca». Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando alla stampa presidenziale a Nanterre. «Gli ultimi giorni - ha detto - dimostrano anche che le forniture di armi funzionano bene. Ora tutti dobbiamo vigilare affinché la Russia sia sotto pressione sempre da parte della Comunità internazionale. Io continuerò il lavoro diplomatico e avrò nuovi colloqui con il direttore generale dell’Aiea sul perimetro di sicurezza da stabilire attorno alla centrale di Zaporizhzhia e sul ritiro della armi russe, pesanti e leggere, nella zona».
Aiea: segnali positivi per una safe zone a Zaporizhzhia
«Ho visto segnali che mostrano che» sia i russi che gli ucraini «sono interessati a un accordo» per la creazione di una zona di sicurezza nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha detto in una conferenza stampa a Vienna il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi che domenica 11 settembre aveva reso noto l’avvio di consultazioni al riguardo. «Discutiamo di varie caratteristiche tecniche», tra cui il perimetro di questa safe zone, «e quello che vedo è che le due parti cooperano con noi e fanno domande, molte domande», ha spiegato Grossi.
Kiev: a Izyum almeno mille morti e l’80% degli edifici distrutti
A Izyum, il principale dei centri riconquistati dalle forze ucraine nella regione orientale di Kharkiv, almeno mille abitanti sono morti, l’80% degli edifici è stato distrutto e il sistema di riscaldamento è stato danneggiato sotto «l’occupazione russa». È il bilancio di un consigliere comunale, Maksym Strelnikov, citato dalla Cnn. «Le informazioni sulle vittime dell’occupazione devono essere chiarite, perché gli invasori hanno cercato di nascondere i loro crimini», ha precisato Strelnikov.
S&P, prezzo fertilizzanti mina sicurezza alimentare
I prezzi dei fertilizzanti “spinti a livelli insostenibilmente elevati dal conflitto russo-ucraino” mettono a rischio la sicurezza alimentare globale. Lo afferma un report di S&P Global Ratings. Secondo gli analisti, i prezzi di fosfati, urea e potassa sono saliti rispettivamente del 190%, 170% e 280% negli ultimi due anni, “spinti ai massimi storici dalle interruzioni delle forniture legate alla pandemia e aggravate dalla guerra Russia-Ucraina e dalle restrizioni alle esportazioni cinesi”. “Questa situazione ha portato a un aumento dei profitti delle aziende produttrici di fertilizzanti e a un miglioramento della loro qualità del credito, ma ha anche distrutto la domanda degli agricoltori, che non possono permettersi i fertilizzanti, aumentando quindi anche l’insicurezza alimentare in tutto il mondo”, spiega il reporto di S&P Global Ratings, secondo il quale ci sarebbe “la necessità di ridurre la dipendenza dalla Russia, il più grande esportatore di fertilizzanti al mondo”. “Tuttavia, gli investimenti necessari a porre fine alla dipendenza dai fertilizzanti russi e bielorussi sono ostacolati dall’alta inflazione, dalla carenza di forniture e, nel caso dei fertilizzanti azotati, dalle incertezze sulla configurazione di nuove normative per la decarbonizzazione del settore”, conclude S&P Global Ratings.
Kiev, trovati 4 corpi con segni torture in città liberata
A Zaliznychne, uno dei villaggi ripresi dalle forze ucraine nella regione orientale di Kharkiv, sono stati rinvenuti i cadaveri di quattro civili con segni di tortura. Lo ha reso noto su Telegram la procura generale ucraina, citata da Ukrinform, secondo cui tre erano sepolti nei giardini delle loro case e un quarto vicino a una fabbrica di asfalto. Il loro ritrovamento è avvenuto grazie alle segnalazioni degli abitanti del posti. I resti saranno sottoposti all’autopsia.
Casa Bianca, chiaro che Kiev si sta riprendendo suo territorio
“Lasceremo all’Ucraina descrivere le sue operazioni ma è chiaro che stanno combattendo duro per riprendersi il loro territorio”: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre nel briefing a bordo dell’Air Force One. “Continueremo a sostenere l’Ucraina mentre continua a difendere la sua democrazia contro l’aggressione russa”, ha aggiunto.
Kadyrov, «pronta una sorpresa per i soldati ucraini»
“I nostri combattenti hanno preparato un’interessante sorpresa per le bande ucraine, che presto diventerà nota. Nel frattempo, non svelerò il piano”. E’ l’avvertimento via Telegram del leader ceceno Ramzan Kadyrov, che aveva già annunciato il ritorno sul campo di battaglia delle sue unità speciali. “I soldati delle unità speciali della Repubblica cecena assolvono con successo i compiti stabiliti dalla leadership russa sul territorio del Donbass e dell’Ucraina. I nostri soldati, insieme alle forze alleate e alle unità del ministero della Difesa russo, stanno ripulendo il Donbass dalla feccia di Bandera, dai nazisti e dai diavoli nelle aree più importanti”, ha aggiunto Kadyrov.
Ue non riconosce elezioni locali in Crimea, illegali
“Il 9 e l’11 settembre si sono svolte le elezioni regionali e locali in Russia e anche nella Repubblica autonoma ucraina di Crimea e nella città di Sebastopoli, annesse illegalmente. L’Ue non riconosce lo svolgimento di queste elezioni e il loro risultato nella penisola di Crimea. L’Ue non riconosce l’annessione illegale della Crimea da parte della Federazione russa, che costituisce una violazione del diritto internazionale. La Crimea è l’Ucraina”. Lo scrive in una nota il Servizio per l’azione esterna dell’Ue. “L’Ue non riconosce l’annessione illegale della Crimea da parte della Federazione russa, che costituisce una violazione del diritto internazionale. La Crimea è l’Ucraina”, si legge nella nota, “pertanto, nessuno ’eletto’ nella penisola di Crimea annessa illegalmente durante queste elezioni, sostenendo di ’rappresentare’ le popolazioni della Crimea e di Sebastopoli, ha alcuna legittimità e sarà riconosciuto come rappresentante di quei territori. L’Unione europea resta impegnata a sostenere l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti e ad attuare la sua politica di non riconoscimento”.
Casa Bianca, sostegno a Kiev su campo di battaglia fino a successo
La Casa Bianca continuerà a sostenere e ad aiutare l’Ucraina fino a quando le forze armate di Kiev non avranno successo sul campo di battaglia. Lo ha reso noto un portavoce della Casa Bianca aggiungendo che ’’è chiaro che gli ucraini stanno combattendo duramente per riconquistare il loro territorio’’
Mosca, «raid ucraini su Belgorod, un morto e 4 feriti»
Le forze ucraine hanno bombardato la regione frontaliera russa di Belgorod, provocando almeno un morto e 4 feriti. Lo ha detto il governatore locale, citato dalla Tass, dopo che nelle scorse ore l’esercito di Kiev aveva rivendicato un’avanzata fino al confine russo.
Kiev, nuovi bombardamenti russi su Kharkiv
Le forze russe hanno ripreso i bombardamenti sulla regione di Kharkiv, dove la controffensiva dell’esercito ucraino ha portato in pochi giorni alla riconquista di numerosi centri strategici. Lo ha annunciato su Telegram il governatore Oleg Sinegubov, invitando la popolazione a rimanere nei rifugi.
Kiev, l’80% di Izium è stata distrutta, almeno mille i morti
Oltre l’ottanta per cento delle infrastrutture di Izium, la città riconquistata nel fine settimana dall’esercito ucraino, è stata distrutta nel conflitto. Lo denuncia Maksym Strelnikov, membro del consiglio municipale, spiegando che gli abitanti che erano fuggiti ora vogliono tornare. Ma ’’più dell’80 per cento delle infrastrutture della città è stato distrutto, compresi edifici multipiani e case private, imprese, istituzioni di governo e scolastiche, oltre a impianti’’ industriali spiega Strelnikov. “Il sistema di riscaldamento centralizzato, utilizzato dalla maggior parte dei residenti in inverno, è danneggiato. Quindi le autorità locali dovrebbero affrontare queste sfide”, ha affermato Strelnikov. “Al momento, sappiamo che almeno mille civili sono morti (a Izium, ndr) a causa delle ostilità. Ma pensiamo che ancora più persone siano state colpite dalla mancanza di cure mediche, poiché gli occupanti russi hanno distrutto tutte le istituzioni sanitarie a marzo. Gli occupanti hanno saccheggiato tutte le farmacie, quindi non c’era accesso ai farmaci. Questo è il problema più urgente per ora, oltre al ricovero in ospedale dei residenti di Izium che necessitano di cure mediche urgenti”, ha aggiunto.
Filo-russi Zaporizhzhia, ’ora energia arriva dalla Crimea’
Il fabbisogno energetico della regione di Zaporizhzhia è ora garantito dalla Crimea, dopo lo stop alla produzione della centrale nucleare che si trova a Energodar. Lo ha reso noto Yevhen Balitski, capo dell’amministrazione civile-militare dell’oblast di Zaporizhzhia nominato dai russi. “L’intera regione di Zaporizhzhia, liberata dal nazismo, ora riceve energia dalla Crimea, abbiamo elettricità stabile. Non abbiamo interruzioni tranne che per brevi momentii”, ha dichiarato Balitski, secondo l’agenzia Interfax. Balitski ha aggiunto che gli insediamenti filo-russi nella regione riceveranno un approvvigionamento di energia stabile anche durante i mesi invernali, quando i consumi aumenteranno, e ha accusato le forze armate ucraine di effettuare continui attacchi aerei sulla regione.
Russia: consiglieri municipali chiedono dimissioni Putin
I consiglieri municipali di 18 distretti di Mosca e San Pietroburgo hanno chiesto le dimissioni del presidente russo Vladimir Putin affermando che le sue azioni “ledono il futuro della Russia e dei suoi cittadini”: lo riporta Novaya Gazeta Europa citando l’account Twitter di una consigliera. La scorsa settimana, sette membri del consiglio distrettuale “Smolninskoye” di San Pietroburgo hanno chiesto ai deputati della Duma nazionale di indagare Putin per “alto tradimento” per l’invasione dell’Ucraina e sono stati accusati per questo di “discredito dell’esercito”. In Russia le autorità stanno inasprendo la censura e la repressione del dissenso, e una nuova legge “bavaglio” prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull’esercito che dovessero essere ritenute “false” dalle autorità, vietando di fatto di criticare la guerra in Ucraina, che le autorità chiamano ancora “operazione militare speciale”. Le accuse contro i consiglieri municipali pietroburghesi sono però di natura amministrativa e non penale.
Kiev, scoperta camera torture in città ripresa ai russi
Una “camera delle torture” è stata scoperta dalle forze ucraine nella città di Balakliya, nella regione orientale di Kharkiv, riconquistata nelle scorse ore dopo il ritiro delle truppe russe. Lo ha riferito su Facebook Maryana Bezugla, deputata del partito Servitore del Popolo del presidente Volodymyr Zelensky, che ha anche pubblicato alcune foto della stanza. “Balakliya. Stanza delle esecuzioni. Seminterrato. Le istruzioni sul ’nazismo ucraino’ sono incollate sui muri, nelle vicinanze - una sedia con un martello, nastro adesivo e guanti usati. In un’altra stanza” ci sono “tracce di sangue”, ha scritto la parlamentare.
Premier Norvegia, «siamo scettici sul price cap al gas»
La Norvegia è “scettica” sulla possibilità di un price cap europeo all’import di gas e sostiene che la misura non risolverebbe i problemi di approvvigionamento dell’Europa. E’ quanto ha sottolineato il premier norvegese Jonas Gahr Store in una nota diramata dopo un colloquio telefonico con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. “Siamo d’accordo sull’avere un dialogo ancora più stretto con l’Ue in futuro sulle diverse proposte che sono sul tavolo. Stiamo affrontando le discussioni con una mentalità aperta, ma siamo scettici riguardo a un prezzo massimo per il gas”, ha spiegato Store.
Aiea vede segnali positivi per creare zona sicurezza attorno Zaporizhzhia
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) vede segnali positivi da parte di Kiev e Mosca per quanto riguarda la possibilità di creare una zona di sicurezza intorno alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. “Ho visto segnali che dimostrano che sono interessati a un tale accordo”, ha detto il direttore generale Rafael Grossi in una conferenza stampa a Vienna. “Stiamo discutendo delle diverse caratteristiche tecniche” ha detto Grossi, “come il perimetro di quest’area o il lavoro dei due esperti dell’Aie presenti in loco”. “E quello che osservo - ha aggiunto - è che entrambe le parti stanno collaborando con noi e facendo domande, molte domande”. In un rapporto pubblicato la scorsa settimana poco dopo una missione in loco, l’Aiea ha raccomandato l’istituzione di una zona di protezione del sito. “Ucraina e Russia devono concordare sul semplicissimo principio di non attaccare o bombardare l’impianto - ha aggiunto Grossi - ci deve essere l’impegno che nessuna azione militare prenderà di mira l’impianto e i suoi dintorni”. Riguardo alla richiesta ucraina di smilitarizzare del tutto l’area, Grossi ha spiegato di non poter entrare “in considerazioni relative a un ampio processo di smilitarizzazione o movimenti di truppe, che non fanno parte del mio mandato”. Il Consiglio dei governatori dell’Aiea, l’organismo di controllo nucleare dell’Onu, è riunito questa settimana a Vienna e secondo indiscrezioni potrebbe votare una risoluzione di condanna di Mosca
Podolyak, «russi combattono contro i civili»
“La Russia non può combattere sul campo di battaglia, così combatte contro i civili” e cerca di lasciarli “senza luce e riscaldamento”. A scriverlo su Twitter è il consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak, dopo che i russi hanno reagito alla disfatta sul campo bombardando infrastrutture civili e in particolare le centrali d’energia. “La risposta obbligatoria da parte del mondo deve essere l’invio all’Ucraina di mezzi di difesa contro missili e aerei”, ha aggiunto.
Kiev, nuovi blackout nella regione di Kharkiv
Nuovo massiccio blackout questo pomeriggio nella regione orientale ucraina di Kharkiv, dove le forze di Kiev hanno riconquistato negli ultimi giorni numerosi centri strategici. La fornitura di elettricità è stata interrotta e e tutti i trasporti ad alimentazione elettrica, tra cui la metropolitana, sono stati bloccati. Lo ha riferito il consiglio comunale a Ukrinform. Ieri sera, in molte oblasti ucraine, tra cui Kharkiv, si sono registrati pesanti blackout a seguito di raid delle forze di Mosca sulle infrastrutture energetiche. “L’entità delle interruzioni di corrente a Kharkiv è sugli stessi livelli di ieri. Le ragioni del blackout sono in corso di accertamento”, hanno riferito le autorità locali.
Kiev, riconquistati insediamenti anche nel Lugansk
Alcuni insediamenti sono stati abbandonati dalle forze russe nella regione orientale ucraina di Lugansk e l’esercito di Kiev ha iniziato le operazioni di bonifica da eventuali minacce di queste località riconquistate. Lo ha riferito su Telegram il governatore Serhiy Gaidai. “Non possiamo nominare gli insediamenti” riconquistati, “ma la gente del posto mi capirà”, ha aggiunto, impegnandosi a trovare tutti i collaborazionisti nell’oblast.
Cremlino, guerra andrà avanti fino a raggiungimento obiettivi
L’’operazione speciale’ in Ucraina proseguirà fino al “raggiungimento di tutti gli obiettivi inizialmente dichiarati”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta Interfax. “L’operazione militare speciale continua. Continuerà fino al raggiungimento degli obiettivi inizialmente fissati”, ha affermato Peskov.
Usa, condanniamo attacchi Russa a infrastrutture civili Kiev
“Condanniamo gli attacchi aerei della Russia contro le infrastrutture critiche dell’Ucraina che hanno lasciato migliaia di civili senza elettricità e acqua pulita. Siamo con l’Ucraina e contro l’aggressione della Russia”. Lo ha affermato in una nota Ned Price, portavoce del dipartimento di Stato degli Stati Uniti.
Diritti umani, russi perdono protezione Corte europea
Dal 16 settembre i cittadini russi non potranno più rivolgersi alla Corte europea dei diritti umani (Cedu) data l’esclusione della Russia dal Consiglio d’Europa, avvenuta il 16 marzo, dopo l’aggressione dell’Ucraina. “È davvero deplorevole che, con la sua uscita dalla Convenzione europea dei diritti umani, la Russia si isoli ulteriormente dal mondo democratico e privi più di 140 milioni di cittadini russi della protezione offerta dalla Cedu”, ha dichiarato Marija Pejcinovic Buric, segretaria generale del Consiglio d’Europa. “L’aggressione della Russia contro l’Ucraina continua a portare dolore e sofferenza a milioni di persone in Ucraina e in tutta Europa. Esortiamo ancora una volta la leadership russa a fermare immediatamente la guerra in Ucraina e a porre fine alla repressione in corso del proprio popolo”, ha aggiunto Pejcinovic Buric.
“Il Consiglio d’Europa continuerà a sostenere le forze democratiche, i media liberi e la società civile indipendente in Russa” ha detto la segretaria generale. Ricordando che Mosca ha l’obbligo di attuare tutte le sentenze della Cedu per violazioni commesse fino al 16 settembre 2022, Pejcinovic Buric ha affermato che “il Consiglio d’Europa continuerà a fare del suo meglio per garantire giustizia alle persone coinvolte”.
Nave con grano ferma in porto Bari, carenze sicurezza
È stata sottoposta a fermo amministrativo la nave ’Triumph IV’ arrivata lo scorso 9 settembre nel porto di Bari con a bordo un carico di 6mila tonnellate di grano ucraino. L’imbarcazione si trova “detenuta” nel porto per motivi di sicurezza, dopo l’ispezione del Nucleo Port State Control della Capitaneria di Porto di Bari, ma il provvedimento di divieto di navigazione non comprometterà lo sbarco del grano, le cui operazioni inizieranno oggi.
La nave, battente bandiera Saint Kitts and Nevis, di 4.039 tonnellate di stazza lorda, “presenta uno stato di manutenzione pessimo” spiega la Capitaneria. Gli ispettori della Guardia costiera hanno riscontrato “gravi carenze relative ai mezzi di salvataggio, ai sistemi di sicurezza antincendio e alla preparazione professionale dell’equipaggio relativamente alle procedure per la lotta antincendio. Altrettanto disastrose sono apparse le condizioni di vita e di lavoro a bordo”. La nave, inoltre, aveva a bordo una notevole quantità di rifiuti che è stata obbligata a sbarcare. L’imbarcazione rimarrà bloccata nel porto di Bari fino a quando “tutte le deficienze individuate non saranno rettificate”.
Ucraina: +112% di attacchi hacker contro governo e militari
Tra febbraio e agosto di quest’anno, gli attacchi hacker al governo e al settore militare dell’Ucraina sono cresciuti del 112%. La percentuale in Russia, per gli stessi soggetti, è invece scesa dell’8%. Lo dice la società di sicurezza Check Point Software Technology. Negli ultimi 6 mesi, la società ha documentato oltre 1.500 attacchi informatici settimanali in media su ogni rete aziendale in Ucraina, un numero superiore alla media globale e alla Russia.
Ciò corrisponde ad un aumento del 25% sulla media settimanale in Ucraina, rispetto a prima del conflitto, mentre a livello mondiale l’aumento è stato dello 0,1% e in Russia del 13%. Check Point Research, la divisione di Threat Intelligence di Check Point Software Technologies, ha riferito che il settore più attaccato in Russia è stato quello finanziario, con una media di oltre 2.600 attacchi settimanali per organizzazione, con un aumento del 24% rispetto a prima del conflitto.
Il secondo settore è quello delle comunicazioni, con una media di 1.928 attacchi settimanali per organizzazione (-8%). Il manifatturiero è stato il terzo settore più attaccato, con oltre 400 attacchi settimanali per organizzazione (- 64%).
Filorussi, referendum a Zaporizhzhia solo con situazione di sicurezza
Un referendum sull’adesione alla Federazione russa si terrà nella regione di Zaporizhzhia dopo aver raggiunto la completa sicurezza per gli abitanti della regione. Lo ha affermato il capo dell’amministrazione militare-civile filorussa della regione, Yevgeny Balitsky, come riporta Tass. “Recentemente mi è stata posta sempre più spesso una domanda sulla data del referendum. Rispondo così: il referendum si svolgerà non appena saremo finalmente pronti in termini di sicurezza per i residenti della regione di Zaporizhzhia. Quando saremo certi che chiunque lo desideri possa partecipare comodamente e in sicurezza alle votazioni”, ha scritto Balitsky sul suo canale Telegram.
Partite altre 9 navi cariche di cereali
Altre 9 navi cariche di cereali ucraini hanno lasciato ieri i porti della regione di Odessa: lo ha reso noto il ministero delle Infrastrutture ucraino su Facebook, secondo quanto riporta Ukrinform. “Il 12 settembre 2022, nell’ambito dell’iniziativa del grano, nove navi cariche di 163,8 mila tonnellate di prodotti agricoli hanno lasciato il porto di Odessa, il porto di Chornomorsk e il porto di Pivdennyi”, si legge nel messaggio. Nella giornata odierna i porti della regione di Odessa prevedono di ricevere altre 13 navi e di caricarle con grano ucraino. Sei di esse hanno già ormeggiato: due al porto di Odessa, una al porto di Chornomorsk e tre al porto di Pivdennyi. Da quando è stata lanciata l’iniziativa del grano sono stati esportati complessivamente 2,78 milioni di tonnellate di prodotti agricoli: 122 navi hanno lasciato i porti ucraini per consegnare i cereali a Paesi asiatici, europei e africani.
Peskov: Operazione va avanti fino a raggiungimento obiettivi
L’ “operazione militare speciale” della Russia in Ucraina andrà avanti fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi fissati all’inizio dell’invasione. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa. “L’operazione militare speciale continua e continuerà fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi inizialmente fissati”, ha affermato Peskov in risposta alla domanda se i vertici militari continuino a godere della fiducia del presidente, Vladimir Putin, dopo l’avanzata ucraina nella regione di Kharkiv.
Kiev, attacco truppe russe vicino a città Zaporizhzhia
Nella notte le truppe russe hanno colpito e danneggiato un’infrastruttura vicino alla città di Zaporizhzhia. Lo riferisce l’amministrazione militare della regione di Zaporizhzhia, come riporta Ukrainska Pravda. “Verso le 00.40, il nemico ha lanciato un attacco missilistico - recita il messaggio dell’amministrazione militare -. Danni sono stati causati a una delle infrastrutture nelle vicinanze della città. Non sono segnalate vittime”.
Onu, in Russia intimidazioni per chi si oppone a guerra
“Nella Federazione russa, le intimidazioni, le misure restrittive e le sanzioni contro le persone che si oppongono alla guerra in Ucraina minano l’esercizio delle libertà fondamentali costituzionalmente garantite, compresi i diritti di libera riunione, espressione e associazione”. Lo ha detto l’alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani, Nada Al Nashif, come riportato in un comunicato dell’Onu. “La pressione sui giornalisti, il blocco delle risorse Internet e altre forme di censura sono incompatibili con il pluralismo dei media e violano il diritto di accesso all’informazione”, ha detto Al Nashif, “esortiamo la Federazione russa a riconsiderare le misure adottate per estendere l’etichetta di ’agente straniero’ a individui considerati ’sotto l’influenza straniera’ e per criminalizzare i contatti non dichiarati con rappresentanti di stati, organizzazioni straniere o internazionali ritenute contro la ’sicurezza’ della Federazione russa”.
Zelensky, negoziati impossibili fino a completa liberazione
I negoziati con Mosca saranno possibili solo dopo la completa liberazione dei territori ucraini occupati dai russi: così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Cnn, riporta Ukrinform. «Non è possibile revocare le sanzioni. Non possiamo discutere niente con la Russia finché non se ne va - ha detto - È possibile che dopo la guerra si possa parlare della revoca di alcune sanzioni, di risarcimenti, di pagamenti da parte loro, di diplomazia. Possiamo coinvolgere i leader di qualsiasi Paese, qualsiasi istituzione internazionale in questi negoziati, ma solo dopo che la Russia avrà lasciato tutti i nostri territori».
Kiev, 52.950 soldati russi uccisi dall’inizio della guerra
Circa 52.950 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione, secondo l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito ucraino indica che si registrano anche 243 caccia, 213 elicotteri e 903 droni abbattuti. Lo riporta Ukrinform. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 2.168 carri armati russi, 1.269 sistemi di artiglieria e 4.640 e veicoli blindati per il trasporto delle truppe.
Ucraina: Mosca, negoziato solo se capitola regime Kiev
Le condizioni poste dalla Russia per i negoziati con l’Ucraina in questo momento sono solo un riscaldamento per le condizioni che verranno poste in futuro: lo ha dichiarato su Telegram il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, secondo quanto riporta Interfax. «Un certo Zelensky ha detto che non avrebbe dialogato con coloro che danno ultimatum. Questi ’ultimatum’ sono solo un piccolo riscaldamento per le condizioni che verranno stabilite in futuro«, ha scritto Medvedev. «Le conosce: la capitolazione totale del regime di Kiev alle condizioni della Russia», ha concluso.
Sindaco Kiev a Bild, adesso ci riprendiamo il Paese
«È arrivato il nostro momento. Ci riprendiamo il paese». È quello che afferma il sindaco di Kiev, Vitali Klitshcko, parlando alla Bild. «Quello che viviamo al momento è un grande successo militare, anche con l’aiuto delle armi occidentali». Nell’articolo, il tabloid scrive che l’Ucraina ha bisogno di più armi dall’occidente e dalla Germania.
Onu, intimidazioni di Mosca contro oppositori guerra
Il vice capo delle Nazioni Unite per i diritti umani, Nada Al Nashif, ha denunciato oggi le «intimidazioni» nei confronti delle persone che in Russia si oppongono alla guerra in Ucraina, avvertendo che ciò sta minando le libertà fondamentali dei cittadini. «Nella Federazione Russa, le intimidazioni, le misure restrittive e le sanzioni contro le persone che si oppongono alla guerra in Ucraina minano l’esercizio delle libertà fondamentali costituzionalmente garantite, compresi i diritti di libera riunione, espressione e associazione», ha detto Al Nashif al Consiglio per i diritti umani dell’Onu.
Ucraina: Kadyrov annuncia il ritorno delle unità speciali
Il leader ceceno Ramzan Kadyrov, soldato fedelissimo del presidente russo Vladimir Putin, ha annunciato il ritorno delle sue unità speciali d’élite sul campo di battaglia ucraino: le unità d’élite della Repubblica Cecena della Federazione Russa guidate da Adam Delimkhanov sono tornate nella zona di operazioni militari speciali in Ucraina dopo un periodo di riposo, ha scritto oggi Kadyrov sul suo canale Telegram. Lo riporta la Tass.
Filo-russi, referendum Zaporizhzhia quando situazione sicura
Un referendum sull’adesione alla Russia della regione ucraina di Zaporizhzhia si terrà quando la situazione sarà completamente sicura per i suoi residenti: lo ha dichiarato oggi su Telegram il capo dell’amministrazione militare-civile filorussa della regione, Yevgeny Balitsky, secondo quanto riporta la Tass. «Ultimamente mi chiedono sempre più spesso la data del referendum. La mia risposta è: il referendum si terrà non appena saremo completamente pronti dal punto di vista della sicurezza dei residenti della regione di Zaporizhzhia. Completamente fiduciosi che chiunque lo desideri possa partecipare al voto in modo comodo e sicuro», ha scritto Yevgeny.
Gb: successi Kiev hanno grandi implicazioni per piano russo
I successi della controffensiva ucraina contro le forze di Mosca nella regione di Kharkiv hanno «implicazioni significative per il disegno operativo complessivo della Russia»: lo scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. «È molto probabile che la maggior parte delle forze (russe) in Ucraina sia costretta a dare priorità ad azioni difensive di emergenza”, prosegue il rapporto pubblicato oggi dal ministero della Difesa di Londra, secondo cui “la fiducia, già limitata, che le truppe schierate hanno nei confronti dei vertici militari russi rischia di deteriorarsi ulteriormente».
Kiev, nella notte diverse esplosioni in città Zaporizhzhia
Diverse esplosioni sono state udite la notte scorsa nella città di Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il segretario del Consiglio comunale della città, Anatolii Kurtiev. Lo riporta la Ukrainska Pravda. Nella notte tra l’11 e il 12 settembre «si sono sentite forti esplosioni in città», ha scritto Kurtiev, aggiungendo che successivamente «la situazione a Zaporizhzhia era relativamente calma». L’Amministrazione militare regionale dovrebbe fornire ulteriori dettagli sulle «esplosioni» nel corso della mattinata, scrive il giornale.
Kiev, bombe russe su Kharkiv e Donetsk, almeno 4 morti
Almeno quattro civili sono morti ieri a causa dei bombardamenti russi nelle regioni di Kharkiv e Donetsk, nell’Ucraina orientale: lo hanno reso noto le rispettive autorità, secondo quanto riporta Ukrinform. Almeno una persona è stata uccisa e altre due sono rimaste ferite nei bombardamenti della città di Kharkiv, ha scritto il sindaco, Ihor Terekhov, su Telegram, sottolineando che è stato colpito «un edificio residenziale nel quartiere di Novobavarsky». Da parte sua, il capo dell’amministrazione militare regionale del Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha scritto su Telegram che «l’11 settembre i russi hanno ucciso tre civili nella regione di Donetsk: a Velyka Novosilka, Romanivka e Bakhmut. Altre otto persone sono rimaste ferite».
Kiev, elettricità e acqua ripristinate all’80% nel Kharkiv
Le forniture di elettricità e acqua nella regione di Kharkiv sono state ripristinate all’80%: lo ha reso noto su Telegram il vice capo dell’Ufficio del presidente ucraino Kyrylo Tymoshenko, secondo quanto riporta Ukrinform. «Regione di Kharkiv. Le forniture di elettricità e acqua alla città e alla regione sono state ripristinate all’80%. Continuiamo a lavorare», ha affermato Tymoshenko. Come è noto, ieri le forze russe hanno lanciato 11 missili da crociera su tutto il territorio ucraino, causando l’interruzione delle forniture di elettricità e acqua in diverse regioni.
Kiev, decimata Brigata fanteria navale russa in Crimea
L’esercito ucraino ha inflitto «perdite significative» alle forze russe: «Secondo le informazioni disponibili, la 810ma Brigata di fanteria navale (con sede a Sebastopoli, nella Crimea annessa alla Russia) ha perso quasi l’85% dei suoi uomini». Lo scrive lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina in un post pubblicato su Facebook, secondo quanto riporta Ukrinform. «Altri militari russi hanno il morale e lo stato psicologico estremamente bassi, e molti di loro si rifiutano di tornare nell’area delle ostilità», sottolinea lo Stato Maggiore nel suo rapporto quotidiano sulla situazione sul campo di battaglia.
Kiev, riconquistati oltre 20 insediamenti in 24 ore
Le forze ucraine hanno riconquistato nelle ultime 24 ore oltre 20 insediamenti che erano stati occupati dai russi: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina in un post su Facebook, secondo quanto riporta Ukrinform. «Le forze ucraine continuano a liberare dagli invasori russi gli insediamenti nelle regioni di Kharkiv e Donetsk», prosegue il messaggio sottolineando che «il nemico continua ad attaccare le posizioni ucraine, conducendo ricognizioni aeree e tentando di prendere misure per riguadagnare terreno».
Ucraini avanzano ancora, vicini al confine con la Russia
Prosegue l’avanzata delle truppe ucraine che, secondo i dati diffusi dal comandante in capo delle forze armate avrebbero riconquistato oltre 3.000 chilometri quadrati di territorio dalle forze russe questo mese. Stando a quanto affermato dal 130/mo battaglione ucraino, le avanguardie sarebbero ormai in vista del confine russo. Il Presidente francese
Amb.Usa a Kiev, missili russi contro infrastrutture civili
«La risposta della Russia alla liberazione di città e villaggi da parte dell’Ucraina nell’est è stata lanciare missile per distruggere infrastrutture civili strategiche». Lo ha denunciato su Twitter l’ambasciatrice americana a Kiev, Bridget Brink, dopo che sono state esplosioni e blackout in diverse regioni, soprattutto nell’est del Paese.