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Ucraina, ultime notizie. Acqua si ritira gradualmente da zone allagate. Putin, la controffensiva di Kiev è iniziata

A far saltare la diga di Kakhova sarebbero stati i russi e non gli ucraini, secondo una conversazione tra ufficiali russi intercettata dall’intelligence di Kiev. L’istituto sismologico norvegese e i satelliti Usa hanno registrato un’esplosione poco prima del crollo della diga. Intanto proseguono i raid sugli alluvionati, con un rimpallo di responsabilità tra Kiev e Mosca. Zelensky: “Battaglie brutali in corso ma vediamo i risultati”. Putin: “Kiev non avanza, la controffensiva finora è fallita”. Il Pentagono dovrebbe annunciare a breve un nuovo pacchetto d’aiuti in sicurezza da 2 miliardi di dollari per Kiev

Ucraina, l'evacuazione da Kherson dopo la distruzione della diga
  • Acqua si ritira gradualmente da zone allagate dell’Ucraina

    I livelli dell’acqua in alcune parti dell’Ucraina meridionale che sono state inondate dopo la distruzione della diga di Kakhovka stanno cominciando a scendere, hanno detto funzionari ucraini in serata. “Trentacinque insediamenti rimangono allagati sulla riva destra, 3.763 case sono sott’acqua, ma l’acqua si sta gradualmente ritirando”, ha detto Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione militare di Kherson. Anche il suo omologo nella regione di Mykolaiv, Vitaly Kim, ha affermato che “il livello dell’acqua ha cominciato a scendere”.

  • Cpi ammette 33 alleati Kiev in processo contro Mosca per genocidio

    La Corte Penale internazionale dell’Aja ha accolto la richiesta di 33 paesi sostenitori dell’Ucraina, fra cui l’Italia, a partecipare al processo per genocidio intentato dall’Ucraina contro la Russia. La decisione è giunta in un udienza preliminare, boicottata da Mosca, durante la quale la Corte ha ordinato alla Russia di cessare immediatamente l’uso della forza in Ucraina. La Corte dovrà ora stabilire se aprire il procedimento contro Mosca. Kiev ha denunciato la Russia sulla base della convenzione contro il genocidio. Mosca aveva giustificato l’invasione del 24 febbraio 2022 dicendo di voler impedire il genocidio dei russofoni del Donbass, ma così facendo è stata la Russia a violare la convenzione, argomenta l’Ucraina. I paesi ammessi sono i membri dell’Ue (salvo l’Ungheria), Australia, Canada, Nuova Zelanda, Liechtenstein e Regno Unito. È intanto ancora pendente la richiesta presentata dall’Ucraina nel 2017 contro l’annessione russa della Crimea e il sostegno ai ribelli filo russi nel Donbass nel 2018.

  • Forti esplosioni a Henichesk occupata, nell’oblast di Kherson

    Forti esplosioni hanno scosso la città occupata di Henichesk, nell’oblast di Kherson. Lo ha affermato Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol, postando su Telegram un video con alte colonne di fumo nero.. “Non c’è riposo per gli occupanti russi sulla costa del Mar d’Azov (dove affaccia Henichesk ndr)”, ha commentato Fedorov, citato da Ukrainska Pravda.

  • Crosetto (Difesa): “Controffensiva piena di punti interrogativi, difficile ipotizzare sviluppi”

    “Quello che succederà nelle prossime settimane non è codificabile adesso è difficile ipotizzare sviluppi. La Russia ha costruito nei territori occupati fortificazioni straordinarie, ha una superiorità numerica straordinaria, militare, di mezzi. Probabilmente ha utilizzato la diga per aumentare le difficoltà da parte dell’Ucraina, come aveva fatto Stalin per fermare Hitler. La controffensiva ucraina è piena di punti interrogativi”. Lo ha detto, durante un dibattito al ’Forum masseria’ di Bruno Vespa, il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

  • Kiev, 27 scontri con i russi a est nel Lugansk e nel Donetsk

    “Gli occupanti russi stanno concentrando i loro sforzi principali sui tentativi di occupare completamente le regioni di Lugansk e Donetsk. Nel corso della giornata odierna si sono svolti 27 scontri” Lo ha riferito lo Stato maggiore delle Forze Armate nel riepilogo serale, scrive Unian. “Il nemico sta concentrando i suoi sforzi principali sui tentativi di occupare completamente le regioni di Lugansk e Donetsk. I 27 scontri si sono avuti nella direzione di Kupyansk, Dvorichna, Masyutivka, Liman Pershiy, Kislivka, Tabaivka, Berestov nella regione di Kharkiv e Novoselivske nella regione di Lugansk dove sono stati sottoposti ad attacchi di artiglieria e mortai”, precisa lo Stato maggiore ucraino, mentre “nella direzione di Bakhmut il nemico ha effettuato azioni offensive in direzione di Bohdanivka, senza successo”.

  • Crosetto «supremazia dei russi, diga usata come fece Stalin»

    “Quello che succederà nelle prossime settimane non è codificabile adesso. Ora la Russia ha la supremazia militare, nei mezzi e negli aerei e probabilmente ha usato la diga per aumentare le difficoltà agli ucraini nella loro controffensiva, come aveva fatto Stalin” con Hitler. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto intervenendo al Forum in masseria 2023 intervistato da Bruno Vespa sull’andamento della guerra in Ucraina, invasa dai russi. “Questa controffensiva è piena di punti interrogativi” e non a caso “da settimane gli ucraini chiedono sostanzialmente aerei”, ha aggiunto Crosetto.

  • Ambasciata Russia in Italia, da Kiev atti sabotaggio, è terrorismo

    “Sabotaggio dei gasdotti Nord Streams, esplosione sul ponte di Crimea (o di Kerch), il bombardamento della centrale nucleare di Zaporozhye, l’attacco di droni al Cremlino, la distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka e della condotta di ammoniaca Togliatti-Odessa ... Questi sono solo alcuni esempi degli atti terroristici del regime di Kiev contro infrastrutture civili nell’ultimo anno”. Lo afferma l’ambasciata della Russia in Italia, aggiungendo che “tutti questi crimini mostruosi che stanno trascinando il mondo in un’escalation senza fine”. “La Russia condanna fermamente gli atti deliberati di sabotaggio commessi dalle Forze armate ucraine contro infrastrutture civili di importanza cruciale - la centrale idroelettrica di Kakhovka e la condotta di ammoniaca «Togliatti-Odessa». Le azioni di Kiev sono di carattere estremamente pericoloso e, in sostanza, possono essere classificate come crimini di guerra o atti terroristici”, afferma ancora l’ambasciata russa in Italia. La sede diplomatica attribuisce a Kiev la responsabilità del crollo della diga: “La distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka è il risultato di massicci attacchi portati dalle Forze armate ucraine per tanto tempo contro la centrale. Come ha notato il generale ucraino A.Kovalchuk in un’intervista al Washington Post del 29 dicembre 2022, le Forze armate ucraine già allora avevano lanciato un ’attacco di prova con il sistema lanciarazzi multiplo leggero statunitense Himars’ contro una delle chiuse della Diga di Kakhovka per aprirvi una falla e verificare quanto sarebbe salita l’acqua nel Dnepr. Inoltre, le autorità ucraine non solo hanno sottoposto la centrale idroelettrica di Kakhovka a massicci bombardamenti, ma hanno anche deliberatamente portato il livello dell’acqua nel bacino idrico di Kakhovka al livello critico aprendo le chiuse della centrale idroelettrica del Dnepr”, afferma l’ambasciata russa, secondo la quale “tutto ciò attesta la natura premeditata della diversione compiuta”.

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  • Esperto, l’acqua per la centrale Zaporizhzhia basta per 2 mesi

    Le riserve d’acqua nel bacino di Kakhovka che alimentano l’impianto di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzia dovrebbero bastare ancora per almeno un mese e mezzo o due, secondo Hryhoriy Plachkov, ex capo dell’Ispettorato per l’energia nucleare ucraino, il cui parere è postato dal Media centre di Ukrinform. La stessa centrale, secondo Plachkov, dispone infatti di pozzi e altre soluzioni alternative che, insieme alle acque in calo del bacino, formano un livello sufficiente ad alimentare a lungo l’impianto di raffreddamento dei reattori. Secondo Plechkov, i russi difficilmente vorranno rischiare un disastro come quelli di Chernobyl o di Fukushima così vicino ai loro confini, anche se un fattore pericoloso, secondo l’esperto, potrebbe essere “l’allargamento delle zone attive della centrale”.

  • Estonia investirà un miliardo di euro in munizioni entro il 2031

    Secondo il piano di sviluppo della difesa nazionale estone, presentato oggi a Tallinn, da qui al 2031 l’Estonia intende investire una cifra di poco inferiore al miliardo di euro in munizioni nell’ambito di un programma di aumento della potenza di fuoco delle Forze armate. “L’esperienza dell’Ucraina mostra chiaramente che per rafforzare le capacità di difesa dell’Estonia abbiamo principalmente bisogno di munizioni, maggiore potenza di fuoco e migliore difesa aerea”, ha dichiarato il ministro della Difesa estone, Hanno Pevkur, sottolineando che ciò risulterà possibile solo aumentando il budget della Difesa al 3% del Pil. “Una spesa per la difesa che raggiunge il 3% del Pil”, ha detto ancora Pevkur, “è certamente di notevole importanza sia per noi che per i nostri alleati. Secondo i calcoli, i costi complessivi per la difesa fino al 2031 saranno di 5,4 miliardi di euro”. Con tali fondi, l’Estonia intende implementare la resistenza delle unità e aumentare le capacità di artiglieria e intelligence. Verranno, inoltre, creati un battaglione di artiglieria mobile e un battaglione di ricognizione. Già nel corso dell’anno passato, l’Estonia aveva stanziato 1,2 miliardi di euro per un più rapido sviluppo delle capacità di difesa.

  • Kuleba, grazie Islanda e Romania per posizione espressa su Mosca

    Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha ringraziato su Twitter il suo omologo islandese Kolbrún ReykfjörÐ Gylfadóttir “per la decisione dell’Islanda di sospendere le operazioni della sua ambasciata a Mosca” e ha “chiesto alla Russia di limitare le operazioni della sua ambasciata a Reykjavík. La Russia deve vedere che la barbarie porta al completo isolamento. Incoraggio altri Stati a seguire l’esempio dell’Islanda”. Kuleba ha espresso il suo gradimento anche alla “mossa della Romania di ridurre significativamente la presenza diplomatica della Russia. L’unica reazione adeguata alla condotta di Mosca è un severo isolamento politico ed economico. La Romania dà il buon esempio”.

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  • Anche satelliti Usa registrarono un’esplosione nella diga

    Gli analisti dell’intelligence americana sospettano che la Russia sia dietro alla distruzione della diga in Ucraina ma le agenzie di intelligence non hanno ancora prove solide sulle responsabilità. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali i satelliti spia americani hanno rilevato un’esplosione alla diga di Kakhovka prima del suo crollo, ma le agenzie di intelligence americane non sanno ancora chi abbia causato il crollo e come sia esattamente accaduto. I satelliti con sensori infrarossi hanno rilevato un segnale termico in linea con un’esplosione poco prima del crollo della diga.

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  • Putin, la controffensiva ucraina è iniziata

    Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che, a suo parere, la controffensiva ucraina è iniziata. Lo riporta la Tass

  • Usa annunciano nuovo pacchetto aiuti Ucraina da 2,1 mld

    Il Dipartimento delle Difesa americano annuncia un nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina da 2,1 miliardi di dollari. E’ quanto si legge in una nota, dove si sottolinea che gli aiuti includono anche sistemi di difesa Hawk e droni Puma.

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  • Usa, Iran aiuta la Russia per impianto droni vicino Mosca

    L’Iran sta aiutando la Russia a costruire un impianto per droni a est di Mosca per la guerra in Ucraina. Lo afferma la Casa Bianca, secondo la quale l’impianto dovrebbe essere completamente operativo agli inizi del 2024. L’amministrazione - riportano i media americani - condivide quindi immagini satellitari di due edifici in Russia che sarebbero sede dell’impianto. La Russia ha usato droni iraniani “nelle ultime settimane per colpire Kiev. La partnership militare fra Russia e Iran si sta rafforzando”, afferma il portavoce del consiglio per consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby.

  • Kiev, «russi chiedono soldi ai volontari nelle zone alluvionate»

    Nella regione di Kherson sulla sponda sinistra del Dnipro in mano alle forze di Mosca, “i russi chiedono soldi ai volontari per evacuare i civili” alluvionati: l’accusa è stata fatta dal vicepremier ad interim e direttore dei servizi di emergenza ucraini, Mykhailo Hryb, che conferma le tesimonianze di alcuni volontari raccolte da un corrispondente dell’agenzia ucraina Ukrinform. Lo scrive la stessa Ukrinform. “Confermo questa informazione. I volontari ci riferiscono che stanno passando, ma stanno passando secondo questo schema”.

  • Kiev, insediato capo Corte suprema, al posto giudice arrestato

    Stanislav Kravchenko, ex presidente della Corte di Cassazione Penale, ha assunto oggi l’incarico di presidente della Corte Suprema ucraina, al posto di Vsevolod Kniaziev, che è stato arrestato per ordine dell’Ufficio anticorruzione ucraino (Nabu) lo scorso 15 maggio con l’accusa di aver intascato una tangente di 2,7 milioni di dollari. Lo scrivono i media ucraini. Kravchenko è stato eletto alla carica per un mandato di almeno 4 anni lo scorso 26 maggio con i voti di 108 dei 148 giudici dell’Alta corte. Kniaziev, secondo l’accusa, avrebbe accettato la cospicua bustarella in cambio di una decisione del tribunale che favoriva l’oligarca ucraino Kostiantyn Zhevago. Se condannato, l’ex presidente della Corte Suprema rischia fino a 12 anni di carcere.

  • Nato condanna ritiro da trattato su forze armate convenzionali

    Gli alleati della Nato condannano la decisione della Russia di ritirarsi dallo storico Trattato sulle forze armate convenzionali in Europa (Cfe), una pietra angolare dell’architettura di sicurezza europea, che stabilisce limiti giuridicamente vincolanti e verificabili per le principali categorie di equipaggiamento militare convenzionale degli Stati aderenti. Lo comunica l’Alleanza atlantica in una nota.
    “Per molti anni - si legge nella nota - la Russia non ha rispettato i suoi obblighi Cfe, in particolare cessando l’attuazione del trattato Cfe senza una base giuridica nel 2007. La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e la complicità della Bielorussia sono contrarie agli obiettivi del trattato Cfe. La decisione della Russia di ritirarsi dal Trattato Cfe è l’ultima di una serie di azioni che minano sistematicamente la sicurezza euro-atlantica. La decisione della Russia dimostra ulteriormente il continuo disprezzo di Mosca per il controllo degli armamenti, tra cui reciprocità, trasparenza, conformità e verifica. Abbiamo ripetutamente invitato la Russia a rispettare il Trattato. La Russia non si è impegnata in modo costruttivo e non ha compiuto passi verso la piena conformità. Gli alleati esortano la Russia ad attuare i suoi impegni e obblighi e ad utilizzare il tempo rimanente prima del suo ritiro per riconsiderare la sua decisione”.

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  • Corte Aia, alleati possono unirsi a denuncia Kiev contro Russia

    La Corte internazionale di giustizia dell’Aia ha dato parere favorevole perché gli alleati occidentali dell’Ucraina sostengano Kiev nella denuncia, depositata lo scorso anno presso il massimo tribunale delle Nazioni Unite, che chiedeva a Mosca di fermare l’ invasione. “La corte conclude che le dichiarazioni di intervento depositate in questo caso... sono ammissibili”, ha affermato la corte, consentendo a 32 Paesi tra cui Francia, Gran Bretagna e Germania di sostenere il caso, ma non gli Stati Uniti.

  • «Rilevata un’esplosione prima del crollo della diga»

    L’istituto di sismologia norvegese (Norsar) ha rilevato “un’esplosione” proveniente dalla regione della diga ucraina di Kakhovka prima del momento del crollo. Questo dato non attribuisce un’origine all’esplosione, supporta l’idea che la diga idroelettrica, situata in un’area sotto il controllo russo, non abbia ceduto a causa dei danni subiti durante i bombardamenti dei mesi precedenti.

    Per approfondire/ Draghi: «Kiev deve vincere la guerra o per l'Ue sarà un colpo fatale»

  • Kiev, a Bakhmut riconquistato un chilometro in 24 ore

    In alcune zone del fronte a Bakhmut, le truppe ucraine hanno ricacciato indietro l’esercito russo di 1,2 chilometri solo nella giornata di ieri: ha dichiarato il rappresentante del gruppo orientale delle forze armate di Kiev Sergiy Cherevaty, citato dall’Ukrainska Pravda. “Approfittando del fatto che il nemico sta conducendo attività di rotazione, e le nuove unità non conoscono l’area, non hanno effettuato ricognizioni adeguate, abbiamo condotto operazioni di assalto per diversi giorni. Le nostre unità in alcune aree sono avanzate fino a 1.200 metri. L’operazione difensiva che va avanti da molti mesi”, ha detto Cherevaty.

  • Islanda annuncia chiusura temporanea ambasciata a Mosca

    L’Islanda annuncia la chiusura temporanea della sua ambasciata a Mosca a partire dal primo agosto. Lo riferiscono vari media internazionali, secondo cui Reykjavik avrebbe chiesto una riduzione della presenza dei diplomatici russi nel Paese.

  • Russia convoca ambasciatore Giappone, protesta per aiuti a Kiev

    Il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatore giapponese Toyohisa Kozuki per protestare per gli aiuti militari che Tokyo ha annunciato per Kiev. “Il viceministro degli Esteri della Russia, Andrei Rudenko, ha convocato l’ambasciatore giapponese in merito all’inizio dell’invio di aiuti militari, tra cui veicoli armati’’, si legge in una nota del ministero degli Esteri russo. La decisione di Tokyo porta a un “aumento delle ostilità e a un aumento del numero di vittime da parte del regime ucraino’’, colpevole di azioni ’’terroristiche’’, prosegue il ministero degli Esteri russo. La decisione del Giappone ’’non resterà senza conseguenze’’.

  • Mosca, respinti 6 attacchi russi in Zaporizhzhia e Donetsk

    Il ministero della Difesa di Mosca afferma che le forze russe hanno respinto almeno sei attacchi ucraini nelle ultime 24 ore: due nella provincia di Zaporizhzhia e quattro in un’area di confine tra questa e la provincia di Donetsk. Lo riferisce l’agenzia Tass.

  • Putin, armi nucleari in Bielorussia dal 7-8 luglio

    Il dispiegamento delle armi nucleari russe in Bielorussia inizierà a partire dal 7-8 luglio. Lo ha annunciato il presidente russo Vladimir Putin, durante il suo incontro con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Lo riporta l’agenzia Tass. “Tutto sta andando secondo i piani”, ha affermato Putin, “sapete, il 7 e l’8 luglio la preparazione delle strutture sarà completata e inizieremo immediatamente le attività relative al dispiegamento delle armi sul vostro territorio”.

    Putin e il presidente bielorusso Lukashenko oggi a Sochi

  • Kiev, colpito ospedale in regione Zaporizhzhia, 2 morti

    Due persone sono morte e altre due sono rimaste ferite nel corso di un bombardamento russo nella regione di Zaporizhzhia, che ha colpito un ospedale nella città di Gulyaipole: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’ufficio della presidenza ucraina, Andry Yermak. Le vittime, ha precisato, sono un’infermiera e un idraulico.

    Stoltenberg: Distruzione diga in Ucraina mette a rischio migliaia di persone
  • Mosca, eliminati 680 soldati e 35 carri armati ucraini

    Il ministero della Difesa russo ha affermato che 680 soldati ucraini sono stati eliminati e 35 carri armati distrutti in combattimenti nella regione di Zaporizhzhia e nel sud di quella di Donetsk, dove continuano i tentativi di avanzata delle forze di Kiev. Lo riferisce l’agenzia Tass.

  • Mosca, colpiti depositi di armi e munizioni in Ucraina

    Depositi di armi, munizioni e attrezzature militari di fabbricazione straniera sono stati colpiti la scorsa notte da attacchi missilistici russi in Ucraina, secondo quanto afferma il ministero della Difesa di Mosca. In un comunicato il ministero sottolinea che sono stati colpiti anche velivoli senza pilota e che in questo modo «la fornitura alle truppe ucraine nelle aree di combattimento è stata interrotta».

  • Kiev, 5 morti e 13 dispersi per crollo diga

    È di 5 morti e 13 dispersi il bilancio degli allagamenti causati nelle regioni di Kherson e Mykolaiv dal crollo della diga Kakhovka. È quanto risulta al ministro dell’Interno ucraino, Ihor Klymenko, che lo ha annunciato su Facebook. Il crollo della diga di Kakhovka sul fiume Dnipro, in un’area che Mosca controlla da oltre un anno, è avvenuto martedì. La Russia ha accusato l’Ucraina di aver bombardato la struttura, mentre l’Ucraina sostiene che la Russia l’abbia fatta esplodere dall’interno.

  • Filorussi, gli ucraini hanno aggravato volutamente l’inondazione

    Gli ucraini hanno aggravato intenzionalmente l’inondazione seguita al crollo della diga di Kakhovka aprendo una diga a monte per alzare il livello dell’acqua, che potrebbe durare per altri 10 giorni. Lo ha affermato il capo della amministrazione filorussa della regione di Kherson, Vladimir Saldo, sul suo canale Telegram. Saldo ha detto che finora nella parte controllata dai russi sono state evacuate 5.800 persone e che sono state allagate 22.273 case in 17 insediamenti.

  • Diga colpita, 4 morti e 13 dispersi causa inondazioni

    Ci sono quattro morti accertati a causa delle inondazioni seguite all’attacco contro la diga di Kakhovka a Kherson, nel sud dell’Ucraina, mentre 13 persone risultano ancora disperse. Lo ha detto il ministro degli Interni ucraino Ihor Klymenko su Telegram, sottolineando che 2.412 persone sono state evacuate.

    Ucraina, l'evacuazione da Kherson dopo la distruzione della diga
  • Kiev, russi attaccano su più direzioni ma falliscono

    “Il nemico continua a concentrare i suoi sforzi principali sulle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiiv e Marin, dove continuano pesanti combattimenti”, tuttavia “non riesce a raggiungere i suoi obiettivi. I nostri difensori respingono gli attacchi”. Lo scrive su Telegram la viceministra ucraina della Difesa Hannah Malyar. “In tutte le direzioni - aggiunge - il nemico effettua attacchi aerei ed effettua attacchi con artiglieria e mortai”. Nella direzione di Bakhmut, continua Malyar, “il nemico ritira le riserve e cerca di mantenere le posizioni occupate. Tenta di attaccare, ma fallisce. Ora i nostri difensori stanno conducendo operazioni di combattimento attivo in diverse aree della direzione di Bakhmut”.

  • Duda, Scholz e Macron parleranno di adesione alla Nato e garanzie sicurezza

    Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente polacco Andrzej Duda dovrebbero recarsi a Parigi lunedì prossimo per colloqui con il presidente francese Emmanuel Macron. Lo scrive il giornale online Politico, citando funzionari francesi, secondo i quali l’incontro a cena dovrebbe concentrarsi sulla spinta per l’adesione alla Nato dell’Ucraina e sulle garanzie di sicurezza da parte degli alleati in vista del vertice dell’Alleanza di luglio. La scorsa settimana, Macron ha chiesto che vengano fornite a Kiev garanzie di sicurezza “forti, concrete e tangibili” e ha sostenuto che all’Ucraina dovrebbe essere offerto “un percorso verso l’adesione alla Nato”.

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  • Audio militari russi, «Zaporizhzhia come Chernobyl, esploderà»

    L’intelligence ucraina ha postato su Telegram la clip audio di un minuto e mezzo in cui due militari russi intercettati affermano che è della Russia la responsabilità dell’esplosione della diga di Kakhovka. Nella traduzione dal russo fatta dal Guardian, il primo militare afferma: “Il problema principale è che la centrale idroelettrica raffredda il loro reattore nucleare (della centrale di Zaporizhzhia)”. E il secondo risponde: “Non c’è problema. Esploderà e sarà tutto finito”. Primo militare russo: “Quindi sono stati i nostri. Non sono loro (gli ucraini), sono i nostri”. E l’altro dice, “davvero, sono stati i nostri? Hanno detto che sono stati i khokhol (termine dispregiativo per gli ucraini) a farlo saltare in aria”. E il primo militare: “ Non l’hanno fatta saltare. Il nostro gruppo di sabotatori è lì. Volevano causare paura con questa diga. Non è andata secondo i piani. (il risultato è ) più di quanto avessero previsto”. E l’altro: “Sì, beh, naturalmente. Sarà come Chernobyl, giusto?”. Il primo militare: “E’ stata costruita negli anni ’50. È andata giù velocemente, è andata giù (la centrale idroelettrica di Kakhovka)”.

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  • Sunak, sicuro di sostegno Usa a Kiev con ogni amministrazione

    Il premier britannico Rishi Sunak si è detto sicuro del “forte sostegno” offerto dagli Stati Uniti all’Ucraina con qualsiasi amministrazione ci sia alla Casa Bianca in un’intervista alla Cnn ieri sera a margine del vertice col presidente Joe Biden a Washington rimbalzata poi suo media d’Oltremanica. Il primo ministro conservatore ha sottolineato di non voler “ovviamente” interferire rispetto alla situazione politica americana, in particolare in vista delle elezioni presidenziali dell’anno prossimo, ma dopo aver incontrato i leader democratici e repubblicani al Congresso ha potuto affermare che da entrambi gli schieramenti viene garantito il supporto agli sforzi di Kiev contro l’invasione russa. La domanda posta al premier Tory riguardava le posizioni sul conflitto espresse dall’ex presidente Donald Trump, il frontrunner per la corsa alla Casa Bianca del partito repubblicano e dal suo principale avversario nel Gop, il governatore della Florida Ron DeSantis: entrambi nelle loro dichiarazioni avevano fatto emergere una linea meno propensa al sostegno militare a Kiev e più isolazionista rispetto a quella dell’attuale amministrazione democratica.

  • Kiev, «la situazione è tesa in tutte le zone del fronte»

    “La situazione è tesa in tutte le zone del fronte”: lo scrive su Telegram la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, sottolineando che i russi non riescono a raggiungere i loro obiettivi. “L’est è l’epicentro” degli scontri, commenta la viceministra. “Il nemico continua a concentrare i suoi sforzi principali nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Maryinka, e continuano i pesanti combattimenti - aggiunge -. In tutte le direzioni, il nemico conduce attacchi aerei, di artiglieria e di mortaio. Tuttavia, il nemico non riesce a raggiungere i suoi obiettivi. I nostri difensori respingono gli attacchi”.

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  • Kuleba, «Usa forniranno ulteriori aiuti militari»

    “Ho parlato con il segretario Blinken. Gli Stati Uniti ci stanno aiutando a mitigare le conseguenze del disastro di Kakhovka causato dalla Russia. Ci siamo anche concentrati sugli aiuti militari. Gli Usa continueranno gli sforzi per fornire più armi e munizioni”. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, riferendosi alla telefonata intercorsa con il segretario di Stato americano Antony Blinken

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  • Cremlino, forze Kiev bombardano evacuati per crollo diga

    Le forze ucraine continuano i loro «bombardamenti barbari» contro i civili che vengono evacuati dalla parte della regione di Kherson sotto il controllo russo a causa dell’inondazione per il crollo della diga di Kakhovka. Lo afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

    Crolla diga in Ucraina, maiali cercano rifugio sul tetto di una casa a Korsunka
  • Kiev, 1010 soldati russi uccisi in un giorno

    La Russia ha perso nell'ultimo giorno 1010 uomini, facendo salire a 213.770 le perdite fra le sue fila dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di 213.770 uomini, 3.901carri armati, 7.600 mezzi corazzati, 3.702 sistemi d’artiglieria, 599 lanciarazzi multipli, 359 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 314 aerei, 299 elicotteri, 6.410 attrezzature automobilistiche, 18 unità navali e 3.247 droni.

  • Von der Leyen, sostegno Ue fino a vittoria, pace sì ma giusta

    L’Unione Europea “deve dimostrare una solidarietà incrollabile con l’Ucraina, come abbiamo fatto per 16 mesi e come continueremo a fare, fino a quando Kiev non uscirà vittoriosa. Parliamoci chiaro: l’Unione Europea vuole la pace, ma questa pace deve essere giusta. Deve ripristinare l’Ucraina entro i suoi confini e la sua sovranità”. Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, ospite dell’Università di Tolosa Capitole per ricevere una laurea honoris causa.

    “Il ritorno della guerra in Europa - prosegue la presidente - ha sconvolto l’intero continente. Avevamo tutti sperato che mai più l’Europa avrebbe visto città distrutte da bombardamenti incessanti, civili nascosti in rifugi sotterranei e migliaia di bambini sfollati dalle loro case. Questa guerra segna il ritorno di vecchi fantasmi. Ma ha anche qualcosa di inedito. Per la prima volta nella nostra storia, un Paese è sotto attacco per il suo desiderio di far parte della famiglia europea. Gli ucraini non vogliono un futuro dettato da Mosca. Vogliono libertà e democrazia. Vogliono l’Europa”.

    “In risposta - continua von der Leyen - la Russia ha lanciato un’invasione su vasta scala contro il suo vicino. Con l’invasione, Mosca minaccia il diritto dell’Ucraina alla sovranità e all’integrità territoriale. Attacca così la Carta delle Nazioni Unite. È in questa Carta, e nel diritto internazionale, che il mondo ha posto le basi della pace e della democrazia dopo due terribili guerre mondiali. E’ l’ordine internazionale basato sulle regole, quello che la Russia sta sfidando. La Russia sta conducendo oggi una guerra contro la democrazia, contro l’idea fondamentale, tanto cara alla Francia e all’Europa, che tutti abbiamo il diritto alla libertà e all’uguaglianza. La Russia sta conducendo una guerra contro l’idea di un’Europa unita, pacifica e democratica. Non dimentichiamolo mai. Il coraggioso popolo ucraino non solo combatte per il proprio Paese, ma difende anche i nostri valori”.

    Per approfondire/ Vento di destra sull'Europa, i partiti studiano nuove alleanze

  • Ucraina, forti esplosioni a Kharkiv

    Forti esplosioni sono state udite questa mattina alla periferia di Kharkiv, nell’Ucraina nord-orientale: lo riporta Rbc-Ucraina, che cita canali Telegram locali. La polizia dell’omonima regione sta esortando i residenti a mettersi al riparo nei rifugi antiaerei.

    Ucraina, 469° giorno di guerra

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  • Drone si schianta sulla città russa di Voronezh, 2 feriti

    Un drone si è schiantato a Voronezh, grande città della Russia sud-occidentale non distante dal confine ucraino, ferendo due persone. Lo ha riferito il governatore Alexander Gusev sul suo canale Telegram, citato da Ria Novosti, Le fotografie pubblicate sui social media mostrano che un edificio di più piani ha subito dei danni. «Secondo le prime informazioni un velivolo senza pilota si è schiantato su Belinsky Street a Voronezh. I servizi speciali stanno lavorando sul posto», ha scritto Gusev.

  • Kiev, livello acqua della centrale di Zaporizhzhia è stabile

    «Il livello dell’acqua nel bacino di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stabile»: lo scrive su Telegram l’operatore nucleare ucraino Energoatom. «Nonostante l’occupazione russa abbia minato la diga della centrale di Kakhovka, la situazione rimane stabile e sotto controllo», si legge nel comunicato. «Alle ore 08:00 (le 7:00 in Italia) del 9 giugno, il livello dell’acqua nel bacino di Kakhovka, vicino a Nikopol, era di 11,74 metri e nel bacino di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhya di 16,66 metri, sufficiente a soddisfare le esigenze dell’impianto», precisa Energoatom

  • Kiev, 43 scontri a fuoco nella regione di Donetsk

    Oltre 40 scontri a fuoco tra le forze ucraine e quelle russe hanno avuto luogo nelle ultime 24 ore nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev nel suo rapporto quotidiano sul conflitto, come riporta Ukrinform.«Il nemico continua a concentrare i suoi sforzi principali nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Marinka, continuano i pesanti combattimenti. Nelle ultime 24 ore si sono svolti 43 scontri in queste aree del fronte», si legge nel rapporto.

    Militari nel Donetsk (Afp)

  • Bombe russe su oblast Zhytomyr, un morto e feriti

    L’esercito russo ha effettuato un attacco missilistico contro la comunità di Zviahel nella regione ucraina settentrionale di Zhytomyr, uccidendo una persona e lasciando diverse altre ferite. Lo riporta stamattina l’agenzia Ukrinform, citando le autorità locali. “A seguito di un altro attacco missilistico del nemico, una zona residenziale del settore privato della nostra comunità è stata colpita durante la notte del 9 giugno. Secondo le prime informazioni, sei edifici sono stati distrutti e decine di altri sono stati danneggiati. Purtroppo, una persona è stata uccisa. Ci sono anche persone ferite, che stanno ricevendo tutta l’assistenza necessaria”, si legge in un comunicato del Consiglio comunale di Zviahel pubblicato su Facebook.

  • Kiev rivendica abbattimento 4 missili da crociera e dieci droni Russia

    Le forze ucraine rivendicano l’abbattimento di quattro missili da crociera sui sei lanciati dalla serata di ieri e dieci droni russi, sui 16. I missili che hanno superato le barriere ucraine hanno colpito un obiettivo civile nel sud del Paese.

  • Zelensky, battaglie brutali in corso,ma vediamo risultati

    «Sono in corso battaglie molto brutali, ma stiamo vedendo dei risultati», lo ha detto ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che le forze di Kiev potrebbero guadagnare territorio nella regione di Donetsk, che per gran parte è occupata dalla Russia. Lo riporta il Kyiv Independent.

    Per approfondire/ Guerra in Ucraina, Zelensky e la diplomazia del globetrotter

  • Mosca, 3 feriti per bombe Kiev su oblast Belgorod

    Tre persone sono rimaste ferite in un bombardamento ucraino stanotte sulla regione russa di Belgorod, hanno reso noto le autorità locali citate dai media di Mosca. Sul suo canale Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov ha spiegato che un edificio a più piani e diverse case private sono state danneggiate nell’insediamento di Razumnoye

    Belgorod, Russia (Reuters)

  • Ucraina: Usa verso ulteriori aiuti a Kiev per 2 miliardi

    Il Pentagono dovrebbe annunciare nelle prossime ore un nuovo pacchetto di aiuti in sicurezza da 2 miliardi di dollari per l’Ucraina. Lo riporta l’agenzia Bloomberg, citando alcune fonti.

  • Ucraina e alleati all’Onu condannano attacchi alle evacuazioni

    Ucraina e alleati hanno condannato all’Onu gli «attacchi» alle operazioni di soccorso a Kherson, chiedendo alla Russia di consentire l’accesso «senza ostacoli» agli aiuti dopo la distruzione della diga di Kakhovka. «Condanniamo fermamente il bombardamento delle aree di evacuazione e chiediamo alle autorità russe di fermare tali attacchi e di consentire gli aiuti senza ostacoli le popolazioni colpite», ha detto l’ambasciatore ucraino al Palazzo di Vetro, Sergiy Kyslytsya, insieme ad alcuni membri del Consiglio di Sicurezza (Usa, Francia, Gran Bretagna, Giappone, Malta, Albania) e a gli stati membri dell’Unione Europea. «Chiediamo inoltre alla Russia - ha aggiunto - di consentire un accesso pieno, sicuro e senza ostacoli alle aree colpite sulla riva sinistra del fiume Dnepr, che è sotto il controllo del suo esercito, in modo che gli attori umanitari, in particolare le Nazioni Unite e il Comitato Internazionale della Croce Rossa, possano aiutare gli abitanti».

    Per approfondire/ L'attacco alla diga svolta negativa per la guerra in Ucraina

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