Ucraina ultime notizie. Usa: dal G7 nuove sanzioni a Russia. Kuleba a inviato Cina: no a proposte che prevedono perdita territori
I punti chiave
- Kuleba a inviato Cina: no a proposte che prevedono perdita territori
- Kiev all’inviato cinese: «Rispettare l’integrità territoriale»
- Scholz, caccia a Kiev? È già rilevante quello che facciamo
- Zelensky, coalizione per fornirci F-16 è un buon inizio
- Usa: sistema Patriot probabilmente danneggiato a Kiev
- Kiev, russi hanno perso oltre 200mila soldati da inizio guerra
- Kiev, 55 scontri con le truppe russe nel Donetsk in 24 ore
- Bombe russe su Nikolayev, danneggiato impianto industriale
- Isw, Mosca è impegnata a rafforzare l’offensiva a Bakhmut
- Zelensky su coalizione caccia, un buon inizio
- Da Ungheria stop a uso fondo Epf per Kiev
- Ex soldato Usa ucciso in attacco russo a Bakhmut
- Usa, Mosca attacca da più direzioni per confondere
- Le notizie di ieri
Bielorussia: tornano i controlli a confine con Russia dopo 28 anni
La Bielorussia ha parzialmente ripristinato i controlli al confine con la Russia dopo 28 anni. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri bielorusso Sergei Aleinik. Secondo Aleinik, l’introduzione dei controlli alla frontiera mira a evitare l’ingresso in Bielorussia, lungo i 1239 km di confine, di cittadini di Paesi terzi. Tuttavia, gli attivisti per i diritti umani ritengono che i controlli alla frontiera prenderanno di mira gli uomini russi che cercano di evitare la mobilitazione. Aleinik ha dichiarato che i controlli sono effettuati dalle guardie di frontiera bielorusse in stretta collaborazione con le loro controparti russe. “Non si tratta di un vero e proprio controllo, ma più che altro di un monitoraggio della situazione al confine”, ha detto Aleinik ai giornalisti a Mosca.
Nel 1995 sono stati eliminati tutti i controlli di frontiera tra Russia e Bielorussia. La Russia e la Bielorussia hanno un accordo di alleanza in base al quale il Cremlino sovvenziona l’economia bielorussa, attraverso prestiti e sconti sul petrolio e sul gas russo. Durante la guerra, la Russia ha usato la Bielorussia, un alleato economicamente dipendente, come corridoio per inviare truppe e missili in Ucraina.Kuleba a inviato Cina: no a proposte che prevedono perdita territori
No a proposte che prevedano “la perdita di territori o il congelamento del conflitto”. E’ la posizione ucraina ribadita dal ministro degli Esteri Dmytro Kuleba nell’incontro avuto a Kiev con l’inviato cinese Li Hui. In una nota del ministero degli Esteri si legge che “Kuleba ha informato dettagliatamente il rappresentante speciale del governo della Repubblica popolare cinese sui principi del ripristino di una pace stabile e giusta basata sul rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”.
La nota afferma che “dal 16 al 17 maggio Li Hui ha fatto visita in Ucraina e il viaggio si è svolto sulla base degli accordi raggiunti durante una conversazione telefonica tra il presidente Volodymyr Zelenskyy e il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping il 26 aprile”. “Durante la visita, il rappresentante speciale del governo della Repubblica popolare cinese ha incontrato il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba - si legge - Durante l’incontro, le parti hanno discusso questioni di attualità della cooperazione tra Ucraina e Cina sia bilateralmente che all’interno delle organizzazioni internazionali, nonché i modi per fermare l’aggressione russa”. Il ministro ha rilevato “l’importanza della partecipazione della Cina all’attuazione della formula di pace del presidente ucraino, dell’Iniziativa del grano del Mar Nero e della sicurezza nucleare”, conclude la nota, secondo cui si è convenuto “di intensificare il dialogo sulle questioni chiave dell’agenda bilaterale e internazionale”.
Inviato speciale Cina ha incontrato Kuleba
La visita di Li Hui è stata effettuata in base agli accordi raggiunti durante una conversazione telefonica del 26 aprile scorso tra i presidenti Volodymyr Zelensky e Xi Jinping, sottolinea la nota. “Il ministro degli Affari esteri ucraino Dmytro Kuleba ha informato il rappresentante speciale cinese sui principi di ripristino di una pace sostenibile e giusta, basata sul rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”, “ha sottolineato che l’Ucraina non accetta alcuna proposta che comporti la perdita dei suoi territori o il congelamento del conflitto”, continua la nota. “Le due parti hanno discusso le prospettive a lungo termine per lo sviluppo delle relazioni bilaterali tra l’Ucraina e la Cina e hanno concordato di intensificare il dialogo sulle questioni chiave dell’agenda bilaterale e internazionale”, conclude la nota.
Kiev: «Attacchi russi con i droni Shahed sulla regione di Sumy»
Le forze armate russe hanno colpito la città di Okhtyrka, nella regione di Sumy, utilizzando droni Shahed. Lo ha dichiarato Volodymyr Artyukh, capo dell’Amministrazione militare della regione nord-orientale ucraina, citato da Rbc Ukraine. “Solo 30 minuti fa sono stato informato che la città di Okhtyrka è stata colpita da uno Shahed. Si sta indagando sulle conseguenze”, ha dichiarato Artyukh.
Kiev, salgono a 3 i morti in attacco russo su Kherson
Sale a 3 il bilancio dei morti nel bombardamento russo vicino a un negozio a Zelenivka, nella regione ucraina di Kherson. Oltre a un bambino di 5 anni, altri due uomini sono morti a causa delle ferite riportate. Lo afferma l’ufficio del procuratore generale ucraino in un post su Facebook, come riporta Ukrinform. “Un altro uomo e un ragazzo minorenne hanno riportato ferite di varia gravità”, si legge nel post.Ucraina: riconoscenti a Onu e Turchia per accordo su cereali
«Siamo riconoscenti nei confronti dei nostri partner, dell’Onu e della Turchia, per gli sforzi fatti per assicurare la sicurezza alimentare mondiale». Così su Twitter il vicepremier ucraino, Oleksandre Koubrakov, ha commentato l'accordo annunciato oggi dal presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, per garantire per altri due mesi le esportazioni di cereali ucraini attraverso il Mar Nero. Il Cremlino ha accettato l'intesa, ma al tempo stesso ha denunciato una messa a terra «squilibrata», dal momento che mentre i cereali ucraino sono venduti nel resto del mondo, le esportazioni russe di prodotti agricoli sono bloccate dalle sanzioni contro il Paese da parte dell'Occidente. La Russia aveva chiesto cinque condizioni per prolungare l'accordo, tra le quali la riconnessione al sistema bancario internazionale Swift per la banca russa specializzata nel settore agricolo, Rosselkhozbank, oltre che la rimozione delle catene alle navi russe in modo da assicurare l’accesso a porti stranieri. La portavoce russa, Maria Zakharova, ha precisato che le valutazioni sull’accordo non sono cambiate e ha inoltre detto: «gli squilibri devono essere corretti il prima possibile».
Kiev all’inviato cinese: «Rispettare l’integrità territoriale»
Kiev considera “importante” la “partecipazione” della Cina agli sforzi di pace, ha detto il ministro degli Esteri ucraino all’inviato cinese Li Hui arrivato oggi nel Paese. Kuleba ha sottolineato all’inviato di Pechino la necessità di “rispettare l’integrità territoriale” dell’Ucraina, lodando al contempo il ruolo “importante” della Cina. A Kiev, il ministro ucraino “ha spiegato in dettaglio al rappresentante speciale cinese i principi del ripristino di una pace duratura e giusta, basata sul rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”, ha dichiarato il ministero in un comunicato.
Germania non può svolgere ruolo attivo in alleanza per F16
La Germania “non può svolgere un ruolo attivo nell’alleanza” per gli F16 lanciata da Gran Bretagna e Olanda per consegnare i caccia all’Ucraina. Lo ha detto il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, a termine del suo colloquio oggi a Berlino con il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace. Questo “perché non abbiamo le capacità di addestramento, le competenze, né i caccia”, ha aggiunto il ministro. Pistorius poi si è unito a Wallace nel dire che “dipende dalla Casa Bianca decidere se i caccia F16 possono essere consegnati” all’Ucraina.
“Non abbiamo caccia F16 - ha continuato Pistorius - e Tornado ed Eurofighters non sono adatti ad essere d’aiuto ora, specialmente per il fatto che l’addestramento ed altre cose sono troppo costose per essere d’aiuto all’Ucraina nel breve periodo”. Il ministro tedesco, insieme all’omologo britannico, ha poi ricordato come l’Ucraina abbia espresso una chiara preferenza per gli F16 di fabbricazione americana, che la Germania e la Gran Bretagna non posseggono. “Alla fine, per quanto io sappia, dipende dalla Casa Bianca decidere: possono gli F16 essere consegnati? Possono essere addestrati piloti su questi aerei? - ha detto ancora Pistorius - nessuna dei queste questioni sarà decisa a Berlino”.
Kiev: ucciso bambino in bombardamenti russi su Kherson
«I russi hanno ucciso un bambino nella regione di Kherson. È successo a seguito di un bombardamento a Zelenivka. Il padre l’ha portata in ospedale in braccio». Lo scrive il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andryi Yermak in un messaggio via Telegram. “Anche altre due persone sono rimaste ferite. Tutti si trovavano nei pressi di un negozio”, aggiunge Yermak.
Mosca conferma accordo grano: «Ma correggere disparità»
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha confermato l’estensione per due mesi dell’accordo sul grano con l’Ucraina, affermando però che “le disparità” dei benefici per le parti dovranno essere “corrette nel modo più veloce possibile”. Lo riferiscono le agenzie russe. Mosca ha sempre lamentato che nell’applicazione dell’accordo non sia mai stata rispettata una parte relativa alla revoca delle limitazioni per le esportazioni di cereali e fertilizzanti russi.
Kiev confisca i beni al capo filorusso di Kherson
L’alta Corte anticorruzione ucraina ha accolto la richiesta del ministero della giustizia di confiscare i beni di Volodymyr Saldo, l’ex sindaco di Kherson che collabora con le forze di occupazione di Mosca ed è stato massimo rappresentante dell’amministrazione russa durante l’occupazione della città. Lo riporta il Kiyv independent. Parte dei beni appartenenti a Saldo sono già stati confiscati il 9 maggio. Saldo ha proprietà a Kherson, Odessa e nella Crimea, la penisola annessa unilateralmente da Mosca nel 2014. Saldo è stato sanzionato da Ucraina, Regno Unito, Stati Uniti, Unione europea, Canada, Svizzera, Giappone e Nuova Zelanda dopo l’inizio dell’invasione nel febbraio 2022.
Prolungato di due mesi accordo su esportazioni cereali via Mar Nero
L’accordo sulle esportazioni dei cereali ucraini attraverso il Mar Nero è stato prolungato di due mesi. Lo ha annunciato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. «E’ stato deciso di prolungare di due mesi supplementari l’accordo dei cereali nel Mar Nero» firmato nel luglio 2022, ha dichiarato il capo dello stato turco.
«Ex ambasciatore Usa a Kiev forse avvelenato prima della guerra»
L’ex ambasciatore Usa a Kiev John Herbst ebbe sintomi compatibili con l’avvelenamento mesi prima che Vladimir Putin lanciasse l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022. Herbst, ora direttore senior dell’Eurasia Center dell’Atlantic Council, ambasciatore degli Stati Uniti in Ucraina dal 2003 al 2006, ha parlato con Newsweek poche ore dopo che il sito giornalistico indipendente russo Agentstvo, citando fonti anonime, lo ha indicato come una delle almeno quattro persone che hanno subito presunti avvelenamenti o effrazioni da parte di individui sconosciuti legati ai servizi di intelligence russi negli ultimi due anni. Il sito aggiunge anche che l’Fbi ha avviato un’indagine sul “forte deterioramento” della salute di Herbst in quel periodo. Herbst ha detto a Newsweek che la dichiarazione rilasciata dall’Atlantic Council è “conclusiva” e che non andrà oltre. Il think tank con sede a Washington ha affermato che sebbene Herbst da allora sia tornato in “piena salute, nell’aprile 2021 si è ammalato e ha manifestato sintomi che potrebbero essere stati compatibili con l’avvelenamento, inclusi livelli elevati di tossine nel sangue”. “I medici hanno curato l’ambasciatore Herbst in modo efficace in quel momento, ma non sono riusciti a concludere in modo definitivo che si trattasse di avvelenamento”, ha spiegato il centro studi. Herbst e il suo Eurasia Center, ricorda l’Atlantic Council, “sono stati tra le voci principali negli Stati Uniti nell’analisi e nelle risposte alle minacce della Russia agli Stati Uniti e all’Ucraina, inclusa la guerra in corso, e sostengono la sovranità, l’indipendenza e la libertà dell’Ucraina”.
Berlino, anche noi non abbiamo caccia per Kiev
“Non abbiamo caccia da combattimento F-16. E né i Tornado né gli Eurofighter sono adatti ad aiutare ora l’Ucraina a breve termine, soprattutto perché l’addestramento e molte altre cose sono troppo costose per poter aiutare”. Lo ha detto oggi il ministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius, parlando a Berlino dopo un incontro con il suo omologo britannico, Ben Wallace. In un’eventuale alleanza per i caccia per l’Ucraina, quindi, la Germania non può giocare un “ruolo attivo”, ha sottolineato Pistorius, come riporta Dpa. Al pari di Wallace, il ministro tedesco ha poi spiegato che la decisione sugli F-16 spetta alla Casa Bianca, “a quanto ne sappia”.
Gb, offriremo assistenza ai Paesi pronti a fornire jet a Kiev
“Quello che possiamo fare è contribuire all’addestramento e al supporto, entro certi limiti, perché non abbiamo piloti di F16”. Lo ha detto il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, in una conferenza stampa a Berlino con la sua controparte tedesca, il ministro Boris Pistorius, rispondendo a una domanda sui piani internazionali per inviare jet in Ucraina. Lo riporta il Guardian.
Possibile in serata l’incontro tra Zelensky e inviato Cina
“È possibile un incontro nel pomeriggio” tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l’inviato cinese Li Hui: lo ha dichiarato un alto funzionario ucraino a condizione di anonimato. Lo scambio sarebbe il primo tra Zelensky, che sta incoraggiando Pechino a fare pressione su Vladimir Putin, e l’alto funzionario cinese dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio 2022. Secondo Pechino,Li Hui,rappresentante speciale per gli affari eurasiatici ed ex ambasciatore cinese a Mosca, dovrebbe discutere della “soluzione politica” del conflitto ucraino durante un tour europeo che lo porterà anche in Polonia, Francia, Germania e Russia.
Olanda, non ci sono progressi sugli aerei F16 all’Ucraina
Il ministro degli Esteri olandese Wopke Hoekstra ha dichiarato oggi che non ci sono stati progressi nell’ambito dei colloqui internazionali sulla possibile consegna di aerei da combattimento F-16 all’Ucraina: “Non abbiamo ancora raggiunto una soluzione”, ha detto Hoekstra, come riporta il Guardian, in risposta alle domande sui colloqui precedentemente annunciati degli olandesi con il Regno Unito, la Danimarca, il Belgio e altri partner sulla possibile consegna di caccia a Kiev. “Quando saremo pronti ad attraversare quel ponte e saremo pronti a comunicarlo, lo faremo”, ha aggiunto.
Kiev, più attacchi russi nel nord per bloccare le nostre truppe
Le forze russe hanno aumentato i bombardamenti delle regioni di Kharkiv, Chernihiv e Sumy, al confine nordest, per “mantenere in tensione l’esercito ucraino e impedirgli di spostarsi verso altri fronti”. A sostenerlo è la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, in un aggiornamento su Telegram. “Nell’ultima settimana, dall’8 al 16 maggio 2023, le truppe russe hanno effettuato 162 attacchi nelle aree specificate. L’oblast di Sumy ha subito il maggior numero di bombardamenti - 110. Chernihiv - 29. Kharkiv - 23”, ha riferito Malyar. “La Russia sta conducendo una guerra senza regole e viola sistematicamente le norme del diritto umanitario internazionale. Inoltre, con l’artiglieria e gli attacchi aerei nelle zone di confine, il nemico cerca di tenere costantemente sotto tensione le nostre truppe e impedire loro di impegnarsi in altre direzioni”.
Budapest, difficile raggiungere un’intesa sui fondi Ue
“Sarà particolarmente difficile raggiungere un compromesso” su sanzioni, European Peace Facility (Epf) e misure di sostegno economico e finanziario all’Ucraina, al centro di “dure discussioni” in questi giorni a Bruxelles. Lo scrive in un post su facebook il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, sottolineando come il quadro sia “ulteriormente complicato” dall’inclusione dell’istituto di credito ungherese Otp Bank nella lista ucraina dei ’promotori internazionali della guerra’, dalla chiusura delle scuole ungheresi in Transcarpazia (regione ucraina a maggioranza ungherese, ndr) e dall’intenzione di Kiev di colpire un oleodotto che trasporta il greggio russo in Ungheria, come rivelato dal Washington Post. Il ministro ne parlerà con l’omologo austriaco, Alexander Schallenberg, nel corso della visita odierna a Vienna. Nei giorni scorsi Budapest ha bloccato l’erogazione dell’ottava tranche di fondi provenienti dall’Epf per le armi destinate all’Ucraina. Inoltre, si è detta contraria a misure restrittive nei confronti delle società cinesi che aiutano la Russia, come proposto dalla Commissione europea nell’undicesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca, sostenendo che non cambierà posizione finché l’Ucraina non rimuoverà l’ungherese Otp Bank dalla sua blacklist.
L’Ucraina è diventata membro del centro Nato per la cyberdifesa
L’Ucraina è stata nominata membro del Centro di eccellenza per la difesa cibernetica della Nato (Ccdcoe) insieme a Giappone, Irlanda e Islanda. Lo riporta un comunicato del centro. L’adesione è stata ufficializzata nel corso delle celebrazioni per il 15esimo anniversario del Ccdcoe, che ha sede a Tallinn, in Estonia, e si occupa di fornire conoscenze e formazione nel campo della cyberdifesa ai Paesi che ne fanno parte. Le bandiere nazionali dei nuovi Stati aderenti sono state issate al fianco di quelle degli altri 34 partecipanti. Già a marzo 2022 i rappresentanti dei 27 Stati membri della Nato avevano deciso di permettere all’Ucraina di diventare membro del centro, ma si è dovuto attendere fino ad oggi affinché ciò venisse realizzato. “Siamo particolarmente lieti di vedere l’Ucraina qui con noi - ha commentato il ministro della difesa estone Hanno Pevkur - si tratta di un’opportunità unica per contribuire allo stesso tempo alla difesa dell’Ucraina nella brutale guerra contro la Russia e per imparare dal campo di battaglia cibernetico come migliorare la sicurezza informatica di tutti i membri”. “Sono profondamente convinta - ha dichiarato nel corso dell’evento Mariana Betsa, ambasciatrice dell’Ucraina in Estonia - del fatto che la partecipazione dell’Ucraina rafforzerà lo scambio di esperienze nel campo della sicurezza informatica tra l’Ucraina e i Paesi membri del centro e sarà un passo importante verso l’adesione dell’Ucraina alla Nato”.
Bloomberg, l’accordo sul grano ucraino sarà prorogato
L’accordo sul grano del Mar Nero “è pronto per essere esteso”, con la Russia che accetta per ora di rimanere nel patto. Lo riferisce Bloomberg citando funzionari turchi secondo i quali oggi è previsto un annuncio in merito. Il vice ministro delle Infrastrutture ucraino Yuriy Vaskov - scrive l’agenzia - non ha ancora confermato l’accordo, affermando in un messaggio che è troppo presto per commentare.
Kuleba, coalizione per caccia occidentali entro l’anno
Una coalizione per fornire aerei da combattimento occidentali all’Ucraina si formerà “entro quest’anno”. Lo ha detto in un’intervista alla televisione nazionale ucraina il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba. “Questo è il risultato dei viaggi internazionali fatti dal presidente e da tutti noi che lavoriamo sul fronte diplomatico. La nostra priorità sono gli F-16, ma stiamo valutando anche altre opzioni”, le parole del ministro citate dal Kiev Independent. Una volta formata la coalizione, “tutto accadrà molto rapidamente”, ha concluso Kuleba.
Prigozhin ritratta, Shoigu a Bakhmut era uno scherzo
Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu non è a Bakhmut come aveva affermato il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin. Ad ammetterlo è lo stesso Prigozhin che, rispondendo a una domanda dei giornalisti che gli chiedevano se la sua affermazione fosse uno scherzo, scrive in un messaggio Telegram: “Ops, mi avete messo in imbarazzo. Naturalmente mi riferivo al futuro ministro della Difesa”.
Scholz, necessario rendere più difficile elusione sanzioni
“Dobbiamo fare qualcosa che renda l’elusione delle sanzioni più difficile di quanto non sia oggi”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, a margine del vertice del Consiglio d’Europa a Reykjavik, come riporta Tagesschau. “Stiamo cercando di promuovere un ulteriore sviluppo positivo e pragmatico”, ha poi detto Scholz, rispondendo ad una domanda sulla proposta degli Stati Uniti per il prossimo vertice del G7 su un divieto generale di esportazioni per la Russia su determinate categorie, salvo particolari eccezioni. Scholz si è auspicato che si possa trovare un accordo “senza grandi cambiamenti di sistema”.
Parolin, Santa Sede continua a fare la sua parte per la pace
“Insieme a Papa Francesco dovremmo chiedere, insieme all’Ucraina, come creare la pace: non possiamo accettare passivamente che la guerra di aggressione continui in quel Paese. È il popolo ucraino che sta morendo e soffre. È il momento di prendere iniziative per creare una pace giusta in Ucraina e in tutte le cosiddette aree grigie in Europa. Vi garantisco che la Santa Sede continuerà a fare la propria parte”. Lo ha detto il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, intervenendo al dibattito generale della giornata conclusiva del summit dei capi di stato e di governo del Consiglio d’Europa, a Reykjavik.
Kiev, avanziamo ancora a Bakhmut, presi fino a 500 metri
Le forze ucraine “sono avanzate fino a 500 metri” nell’ultimo giorno in varie direzioni del fronte di Bakhmut, come parte dell’operazione di difesa. Lo ha riferito il portavoce del gruppo orientale delle forze armate dell’Ucraina, Serhii Cherevaty, secondo quanto riportato da Unian. Secondo il portavoce, feroci combattimenti continuano a Bakhmut. “Il nemico sta cercando di prendere questa città a tutti i costi. Per farlo, la cancella letteralmente dalla faccia della terra in modo che le forze di difesa possano usare meno gli edifici come fortificazioni”, ha affermato Cherevaty spiegando che i russi hanno sparato contro le posizioni ucraine 456 volte con vari tipi di munizioni, “confermando così che non c’è una mancanza di proiettili”. Nell’ultima giornata “107 occupanti sono stati distrutti e 153 feriti. Anche i veicoli corazzati del nemico sono stati distrutti”, ha inoltre riferito il portavoce.
Filorussi,3 morti in nuovo bombardamento ucraino a Donetsk
Tre persone sono state uccise e due ferite in un nuovo bombardamento delle forze ucraine su Donetsk, secondo quanto reso noto dal sindaco citato dall’agenzia Ria Novosti. L’attacco, precisa il sindaco, è avvenuto sul distretto Kuibyshevsky. In precedenza lo stesso sindaco, citato dalla Tass, aveva dato notizia di un morto e quattro feriti in un bombardamento sul distretto Petrovsky.
Scholz, caccia a Kiev? È già rilevante quello che facciamo
“Noi ci siamo concentrati e ci concentriamo su quello che stiamo facendo: questo è molto rilevante per le capacità dell’Ucraina di difendersi”. Lo ha detto il cancelliere Olaf Scholz, in conferenza stampa a Reykjavik, rispondendo a una domanda sulla richiesta di Volodymyr Zelensky alla Germania di far parte della coalizione dei caccia.
Zelensky, coalizione per fornirci F-16 è un buon inizio
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito come “un buon inizio” l’impegno di Regno Unito e Paesi Bassi nel voler costruire una “coalizione internazionale” per fornire a Kiev caccia F-16. Lo riporta il Guardian. Il leader ucraino ha ringraziato gli Alleati nel suo tradizionale discorso notturno. Fino a ora le nazioni occidentali non hanno voluto fornire jet F-16 a Kiev però sia il premier inglese Rishi Sunak che il presidente francese Emmanuel Macron si sono detti disponibili ad addestrare i piloti ucraini.
Dall’Ucraina partito il 54% prodotti agricoli in 10 mesi
Il 54% dei prodotti agricoli esportati dall’Ucraina negli ultimi dieci mesi, pari a 30,2 milioni di tonnellate, è salpato dai tre porti del Mar Nero inseriti nell’accordo Onu sul grano; una misura che ha portato una boccata d’ossigeno all’economia di Kiev e allentato l rischio di tensioni sul prezzo del pane che avrebbero potuto provocare instabilità nelle aree in via di sviluppo fortemente dipendenti dalle importazioni dalle aree di guerra. Lo rileva il Centro Studi Divulga che ha elaborato i dati Onu e del ministero dell’Agricoltura di Kiev delle rotte dei prodotti agricoli partiti dall’Ucraina da quando è stato siglato il “Black Sea Grain Initiative”. Entrando nel dettaglio la metà del totale è mais, il 26,9% è grano tenero, il 5,5% è farina di girasole e il 5,1% olio di girasole. La Cina con 7 milioni di tonnellate di prodotti, pari al 23,2% è il Paese che ha più beneficiato del Black Sea Grain Initiative; seguono la Spagna (5,4 milioni di tonnellate pari al 18%) e la Turchia (3,1 milioni di tonnellate di prodotti pari all’10,2%). L’Italia, invece, con 2 milioni di tonnellate (6,7%) è quarta in questa classifica, davanti a Paesi Bassi, Egitto, Bangladesh, Israele, Portogallo e Tunisia. In particolare, da agosto 2022 sono arrivate 1,3 milioni di tonnellate di mais, 427 mila tonnellate di grano tenero, 127 mila tonnellate di soia e 100mila tonnellate di olio di girasole. “Si tratta di quantità importanti di prodotti agricoli, la cui assenza - - spiega Felice Adinolfi, Direttore del Centro Studi Divulga - è motivo di forte squilibrio nei mercati, come sperimentato nei mesi che hanno preceduto l’accordo di luglio, questa forte movimentazione di grano, mais, olio di girasole in questi mesi ha scongiurato il rischio di una nuova primavera araba che, come ricorderemo, fu innescata dall’aumento dei prezzi del pane”.
Kiev smentisce distruzione sistema missilistico Patriot
Il portavoce dell’aeronautica delle forze armate ucraine, Yuri Ignat, ha affermato che il sistema missilistico antiaereo Patriot non può essere distrutto con un singolo colpo, anche se si tratta di un missile Kinzhal. Lo riporta Ukrainska Pravda. “Lasciamo che tutto cio che dicono i russi rimanga nel loro archivio di propaganda”, ha dichiarato Ignat. Gli Stati Uniti non hanno confermato la distruzione del sistema di difesa aerea Patriot in Ucraina, tuttavia, secondo alcune informazioni, il sistema potrebbe essere stato danneggiato.
Consiglio d’Europa: istituito Registro Danni, aderiscono anche Usa e Giappone
Il vertice del Consiglio d’Europa ha annunciato ufficialmente la creazione del registro dei danni per l’Ucraina come primo passo verso un meccanismo internazionale di risarcimento per le vittime dell’aggressione russa. L’annuncio è stato dato questa mattina a Reykjavik durante i lavori del consiglio d’Europa dal segretario generale del Consiglio, Marija Pejčinović Burić, dal primo ministro islandese Katrín Jakobsdóttir, dal primo ministro olandese Mark Rutte e da Denys Shmyhal, Primo Ministro dell’Ucraina. Al Registro istituito dai partecipanti hanno aderito o manifestato l’intenzione di aderire 43 Paesi, inclusi Stati Uniti, Canada e Giappone, e l’Unione Europea. Andorra, Bulgaria e Svizzera hanno manifestato la loro intenzione di aderire.
L’Unione Europea, rappresentata dal Presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, e dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, fornirà un contributo sostanziale ai costi di startup. Il Registro avrà sede all’Aia con un ufficio satellite in Ucraina. “La Russia deve essere ritenuta responsabile, anche per i danni subiti dall’Ucraina e dal suo popolo - ha detto il premier olandese Rutte -. Siamo quindi orgogliosi che la sede del Registro dei Danni sarà all’Aia, capitale legale del mondo”. Il registro viene istituito per un periodo iniziale di tre anni e fungerà da registro delle prove e informazioni sui reclami per danni e perdite causati dall’aggressione russa contro l’Ucraina. Apre la strada a un futuro meccanismo internazionale globale di risarcimento per le vittime dell’aggressione russa. “L’Ucraina accoglie con favore l’istituzione del registro dei danni - ha dichiarato il premier ucraino Shmyhal -. Siamo grati al Consiglio d’Europa e a tutti gli Stati partecipanti per l’elevato livello di sostegno. Invitiamo altri Stati, da ogni angolo del mondo, ad aderire al Registro dei danni in segno di sostegno all’importante questione della responsabilità della Russia per la sua guerra contro l’Ucraina”.Zelensky, ’combattiamo per la libertà delle nuove generazioni’
“Resistendo ora, liberando la nostra terra ora, dando vittorie all’Ucraina ora. Tutti coloro che combattono per l’Ucraina danno libertà a tutte le nuove generazioni del nostro popolo”: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Putin e Raisi presenti online a firma per nuova ferrovia
Il presidente russo Vladimir Putin e quello iraniano Ebrahim Raisi hanno partecipato oggi in videoconferenza alla firma di un accordo per la costruzione di un tratto ferroviario tra Rasht e Astara, in Iran, che dovrebbe completare i collegamenti sul cosiddetto Corridoio internazionale per i trasporti Nord-Sud, destinato a collegare San Pietroburgo a Bombay per una lunghezza di 7.200 chilometri. Lo riferiscono le agenzie russe. Il corridoio è pensato come alternativa alle rotte marittime che collegano l’Europa all’Oceano Indiano attraverso il Canale di Suez.
Lavrov, «Sostegno Usa potrebbe finire, è già successo con l’Afghanistan»
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha affermato che la guerra in Ucraina potrebbe finire a causa dell’abbandono, da parte degli Stati Uniti, dei suoi alleati, cosa che Washington aveva già fatto in Afghanistan. In un’intervista al canale televisivo Tsargrad, il capo della diplomazia russa ha ricordato che gli Stati Uniti “hanno abbandonato la leadership afghana su cui avevano fatto affidamento durante la ventennale occupazione statunitense di quel paese”. “Spero che i politici moderni prestino attenzione alla storia”, ha aggiunto Lavrov. “Gli analisti politici scrivono molto su questo. Prevedono che tutto questo continuerà finché gli americani ne avranno bisogno. Queste persone (il governo di Kiev) saranno al potere finché gli Usa ne avranno bisogno”.
Blackout in 4 regioni dopo gli attacchi di ieri
Quattro regioni ucraine hanno subito blackout dopo i pesanti attacchi russi di ieri: lo ha reso noto il ministero dell’Energia del Paese, come riporta Rbc-Ucraina. In particolare, nella regione di Dnipropetrovsk (sud-est) 6.000 famiglie sono rimaste senza elettricità, mentre nel Donetsk una miniera con 30 minatori è stata disconnessa dalla rete elettrica. “Una delle linee elettriche nella regione di Dnipropetrovsk è stata interrotta ieri a causa delle ostilità - ha spiegato il ministero -. Ci sono stati danni che hanno portato alla disconnessione di oltre 6.000 abbonati”. Inoltre, una linea aerea nella regione di Donetsk è stata interrotta a causa dei bombardamenti. “Di conseguenza, una miniera in cui si trovavano più di 30 persone è stata disconnessa”, ha aggiunto il ministero. Sono state segnalate interruzioni di corrente anche nelle regioni di Odessa e Sumy. Alcune utenze nelle regioni di Donetsk, Zaporizhzhya, Sumy, Kharkiv, Kherson e Chernihiv rimangono senza corrente a causa dei bombardamenti di ieri.
Filorussi, 1 morto e 4 feriti per bombe ucraine su Donetsk
Una persona è stata uccisa e quattro sono rimaste ferite oggi in un bombardamento delle forze ucraine sulla città di Donetsk, capoluogo dell’omonima repubblica separatista nell’est dell’Ucraina. Ne dà notizia il sindaco, Alexei Kulemzin. Il bombardamento è avvenuto sul distretto di Petrovsky, precisa sul suo canale Telegram il sindaco, citato dall’agenzia Tass.
Lavrov, «Occidente prosegue escalation, si aspetti reazione»
I Paesi occidentali “vogliono continuare il conflitto” in Ucraina e stanno “attuando quella che ora si chiama escalation”. Ma se continuano ad elevare il livello dello scontro devono aspettarsi “probabilmente una reazione corrispondente, almeno secondo le leggi della fisica e del tempo di guerra”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in un’intervista alla televisione Zargrad ripresa dall’agenzia Ria Novosti. Lavrov ha fatto riferimento in particolare alla fornitura di sistemi missilistici a lunga gittata da parte della Gran Bretagna a Kiev e al dibattito in corso tra i Paesi Nato sulla possibile fornitura di jet militari.
Gb, la vulnerabilità dei missili Kinzhal imbarazza Mosca
La Russia ha probabilmente perso numerosi missili ipersonici Kinzhal (Killjoy) e la loro apparente vulnerabilità è “una sorpresa e un imbarazzo” per Mosca, visto che il presidente Vladimir Putin aveva definito questa arma “imbattibile”: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Nell’ultima settimana si è intensificata la battaglia aerea sul confine tra la Russia e l’Ucraina, sottolinea il rapporto pubblicato su Twitter, ricordando che solo nella giornata del 13 maggio, quattro aerei delle Forze aerospaziali russe (Vks) sono precipitati, apparentemente abbattuti nella regione russa di Bryansk. Il 3 maggio scorso, l’Ucraina ha abbattuto il primo missile balistico Killjoy, un successo che ha indotto la Russia a dare priorità al tentativo di neutralizzare le migliorate capacità di difesa aerea di Kiev. Tuttavia, Mosca ha perso così altri missili Kinzhal (sei nella notte tra lunedì e martedì, ndr). L’aumento della minaccia aerea sulla regione di confine della Russia sarà un’eccezionale fonte di preoccupazione per la Vks, che utilizza l’area per lanciare i suoi raid aerei a sostegno della guerra, conclude il rapporto.
Putin, combattiamo contro seguaci diretti del nazismo
“È contro i diretti seguaci del nazismo che i nostri combattenti e comandanti stanno combattendo oggi nel corso dell’operazione militare speciale”. Lo ha scritto il presidente russo Vladimir Putin in un messaggio alla comunità ebraica russa in occasione del ’Giorno della Salvezza e della Liberazione’. “Sia noi che le generazioni future dobbiamo custodire in modo sacro la verità storica sulla Seconda Guerra Mondiale, comprendere le conseguenze devastanti di qualsiasi connivenza con il nazionalismo, l’antisemitismo e la xenofobia”, ha aggiunto.
Guterres accoglie con favore iniziativa di pace paesi africani
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ha accolto con favore l’iniziativa di pace per il conflitto russo-ucraino proposta da diversi paesi africani. Il suo portavoce Stéphane Dujarric ha confermato che il segretario generale ha comunicato il suo “soddisfatto benvenuto” all’iniziativa parlando al telefono con il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa. “Come abbiamo già detto, siamo favorevoli a qualsiasi iniziativa che possa portarci a una pace in linea con la Carta, con il diritto internazionale e con le risoluzioni dell’Assemblea generale”, ha dichiarato Dujarric in conferenza stampa.
Domani scade accordo per il grano, manca l’intesa con Mosca
Potrebbe essere l’ultima la nave che oggi lascerà l’Ucraina in base all’attuale accordo sul grano del Mar Nero se entro domani non si rinnoverà l’intesa siglata a luglio scorso e poi rinnovata tra Kiev e Mosca con la mediazione dell’Onu e della Turchia. Il passaggio della nave è, afferma un portavoce Onu, un giorno prima che la Russia possa recedere dal patto accusando ostacoli alle sue esportazioni di grano e fertilizzanti. Ieri il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov affermava che c’erano ancora questioni aperte ma che una decisione andava presa
Kiev, 481 bambini morti e 977 feriti da inizio conflitto
Sono 481 i bambini uccisi e 977 quelli feriti in Ucraina dall’inizio del conflitto, Lo rende noto l’ufficio del procuratore generale di Kiev. Questi numeri - viene spiegato - non sono definitivi poiché sono in corso sforzi per stabilire le vittime nelle aree delle operazioni militari, nei territori temporaneamente catturati e liberati. La maggior parte dei bambini colpiti si trovava nelle regioni di Donetsk, Kharkiv e Kiev.
Kiev, 200.590 militari russi uccisi da inizio guerra
La Russia ha perso nell'ultimo giorno 610 uomini, facendo salire a 200.590 le perdite fra le sue fila dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di 200.590 uomini, 3.771 carri armati, 7.365 mezzi corazzati, 3.166 sistemi d’artiglieria, 562 lanciarazzi multipli, 318 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 308 aerei, 294 elicotteri, 6.067 autoveicoli, 18 unità navali e 2.748 droni.
Governatore Kherson, 7 feriti dopo ultimo attacco russo
E’ di sette civili fra cui tre bambini il bilancio dell’ultimo bombardamento russo sulla regione di Kherson. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale locale, Oleksandr Prokudin. Lo riporta Ukrinform. In totale - viene spiegato - i russi hanno sparato 406 proiettili sulla regione, utilizzando artiglieria pesante, lanciarazzi multipli Grad, carri armati, droni e aerei.
Capo amministrazione Kharkiv, colpiti più di 140 volte in un mese
La Russia ha bombardato la regione nord-orientale di Kharkiv più di 140 volte nell’ultimo mese. A dichiararlo è il capo dell’amministrazione statale regionale Oleg Sinegubov, che ha parlato, tra gli altri, di 24 attacchi missilistici, che hanno preso di mira principalmente “infrastrutture civili e la popolazione”. “Stanno intensificando gli attacchi terroristici contro la popolazione civile della regione, utilizzando tutte le armi disponibili: artiglieria, missili, mortai, aviazione, droni”.
Kiev, russi hanno perso oltre 200mila soldati da inizio guerra
Secondo l’ultimo aggiornamento fornito dalle forze armate ucraine la Russia avrebbe perso oltre 200mila dei militari inviati al fronte dall’inizio della guerra il 24 febbraio del 2022. Il totale aggiornato è di 200.590 mila contando le 610 vittime registrate nelle ultime 24 ore di combattimenti.
A questi vanno aggiunti 3771 carri armati, 7365 veicoli corazzati da combattimento, 3166 sistemi di artiglieria, 308 aerei, 294 elicotteri, 982 missili da crociera e 18 navi.
Kiev, 55 scontri con le truppe russe nel Donetsk in 24 ore
Le forze russe continuano a concentrare le loro operazioni offensive nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Maryinka - nella regione di Donetsk (est) - dove ieri hanno avuto luogo 55 scontri con le truppe ucraine: lo scrive su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano sull’andamento della guerra, come riporta Ukrinform.
“Bakhmut e Marinka continuano ad essere l’epicentro delle ostilità”, aggiunge il rapporto. Ieri i russi hanno lanciato 31 attacchi missilistici: in particolare due missili S-300 hanno colpito un’infrastruttura civile a Kostyantynivka, nella regione di Donetsk, e due missili Kalibr hanno danneggiato un’infrastruttura civile a Mykolaiv.
Inoltre, le forze di Mosca hanno effettuato 57 raid aerei e hanno lanciato 96 attacchi missilistici contro posizioni ucraine in aree popolate.
Usa: sistema Patriot probabilmente danneggiato a Kiev
Un sistema di difesa aerea Patriot di fabbricazione statunitense “è stato probabilmente danneggiato, ma non distrutto”, a seguito di uno attacco missilistico russo a Kiev nella mattinata di martedì. Lo ha detto un funzionario americano alla Cnn.
Gli Stati Uniti stanno ancora valutando in che misura il sistema è stato danneggiato, ha affermato il funzionario. Ciò determinerà se il sistema debba essere completamente ritirato o semplicemente riparato sul posto dalle forze ucraine.
Bombe russe su Nikolayev, danneggiato impianto industriale
Un impianto industriale nella città di Nikolayev, nell’ Ucraina meridionale, è stato danneggiato durante la notte in seguito ad un attacco russo: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Vitaly Kim, come riporta Ukrinform.
“È stato colpito un impianto industriale”, ha scritto Kim su Telegram. In precedenza, nella regione era scattato un allarme aereo ed erano state segnalate esplosioni in città.
Isw, Mosca è impegnata a rafforzare l’offensiva a Bakhmut
Le forze russe sono probabilmente impegnate a rafforzare la loro offensiva tattica nell’area di Bakhmut, nonostante l’obiettivo dell’ Ucraina di concentrarsi su contrattacchi limitati e localizzati: lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo rapporto quotidiano sull’andamento del conflitto.
Il centro studi statunitense ricorda che ieri il capo dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha detto che i russi hanno rafforzato le loro forze nell’area di Bakhmut per stabilizzare la situazione. Allo stesso tempo, un noto blogger militare russo ha affermato che quattro battaglioni russi non meglio specificati sono stati dispiegati sui fianchi intorno a Bakhmut per impedire sfondamenti da parte delle forze ucraine.
Queste affermazioni, commenta il think-tank, sono in linea con le dichiarazioni di lunedì scorso della viceministra della Difesa ucraina Hanna Malyar, secondo cui Mosca sta dispiegando ulteriori forze aviotrasportate - presumibilmente da altre aree del fronte - per difendere i fianchi di Bakhmut.
Zelensky su coalizione caccia, un buon inizio
Il presidente ucraino , Volodymyr Zelensky, ha accolto con favore quello che ha definito “un buon inizio” per la “coalizione dei caccia”, l’appoggio militare in termini di aerei da combattimento F-16 che sta cercando di ottenere a livello internazionale.
Zelensky ha salutato l’impegno di Regno Unito e Paesi Bassi a costruire la coalizione internazionale e il sostegno espresso dalla Francia. “Grazie a tutti”, ha dichiarato nel suo intervento notturno.
Da Ungheria stop a uso fondo Epf per Kiev
L’Ungheria ha deciso di non approvare l’erogazione della prossima tranche di sostegno militare all’ Ucraina fornita nell’ambito del Fondo europeo per la pace (Epf), secondo media internazionali che citano fonti del governo di Budapest.
L’Ungheria sarebbe d’accordo con l’uso esclusivo da parte dell’Ue dell’Epf per l’Ucraina, in quanto considererebbe che tale stanziamento non consenta di destinare finanziamenti sufficienti alla promozione degli interessi europei in altre regioni.
Budapest riterrebbe infatti che anche aree come i Balcani o il Nord Africa dovrebbero beneficiare di tali fondi. Secondo le fonti citate dai media, il governo ungherese ritiene fondamentale affrontare queste preoccupazioni e pertanto ha rifiutato l’approvazione per l’erogazione della prossima tranche dall’Epf.
Ex soldato Usa ucciso in attacco russo a Bakhmut
Un americano è stato ucciso in un attacco della Russia in Ucraina . Lo riporta la Cnn. Si tratta di Nicholas Maime, un soldato in pensione delle forze speciali dell’esercito americano che aveva servito per oltre 20 anni.
L’ex militare si trovava in un edificio a Bakhmut colpito dal fuoco dell’artiglieria di Mosca, ha detto il tenente colonnello in pensione Perry Blackburn. La notizia della morte di un americano era stata data ieri dal leader dei mercenari della Wagner, Yevgeny Prigozhin, ma la Casa Bianca non aveva confermato.
Usa, Mosca attacca da più direzioni per confondere
La Russia sta utilizzando più munizioni del solito nel tentativo di sopraffare e confondere le difese aeree ucraine . Lo riferisce un funzionario Usa alla Cnn. Le forze di Mosca, spiega la fonte, hanno lanciato attacchi aerei più estesi e da più direzioni contemporaneamente prendendo di mira i centri di comando a Kiev e in altri luoghi strategici.
Questo, secondo il funzionario americano, potrebbe essere un tentativo di costringere l’Ucraina a ritardare la sua tanto attesa controffensiva. Secondo Washington, tuttavia il piano potrebbe trasformarsi in un vantaggio per le forse di Kiev, poiché la Russia sta attingendo dalla sua già limitata riserva di munizioni ad alta precisione.