Ucraina ultime notizie. Biden: Attacco a membro Nato è attacco a tutti
I punti chiave
- Biden, attacco a membro Nato è attacco a tutti
- Al via produzione nazionale di droni ucraini
- Difensore civico ucraino critica accuse Onu, diano prove
- Lituania, pronti a supporto a lungo termine
- Podolyak conferma, a Bakhmut prepariamo la controffensiva
- Onu, Mosca e Kiev responsabili esecuzioni sommarie prigionieri
Intelligence Kiev, occupanti vendono proprietà e lasciano la Crimea
“Le autorità di occupazione russe della Crimea hanno iniziato l’evacuazione dalla penisola conquistata”. Lo ha dichiarato Andriy Yusov, un rappresentante della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina, precisando che il comando russo e l’amministrazione sulla penisola stanno vendendo molte proprietà immobiliari e stanno portando le loro famiglie fuori dalla Crimea. “Ma ai privati cittadini viene detto: non preoccuparti, tutto è calmo, tutto è sotto controllo e che l’’operazione speciale’ sta andando secondo i piani...”, ha aggiunto Yusov.
Podolyak, Meloni capisce il dolore degli ucraini
“Le parole di Giorgia Meloni esprimono l’emozione giusta”. Emozione e concretezza. Di questo si dice “molto colpito” Mykhailo Podolyak che spiega così in un’intervista all’Ansa a Kiev il senso di quel Tweet, pubblicato in italiano, in cui loda l’intervento della premier in parlamento in cui ha scandito le ragioni a sostegno dell’Ucraina. Video che nel frattempo in Ucraina rimbalza sui social all’impazzata. Secondo il consigliere del presidente Zelensky con quelle parole Meloni esprime “un’emozione giusta che a volte oggi manca nel mondo, un’emozione vera, di sofferenza. E anche un’emozione che mostra la comprensione del dolore in cui si trova il popolo ucraino”.
Al via produzione nazionale di droni ucraini
Il governo di Kiev ha varato l’attuazione di un progetto sperimentale biennale di approvvigionamento per la difesa di sistemi senza pilota di produzione nazionale. Lo ha reso noto il vice primo ministro della trasformazione digitale Mykhailo Fedorov su Telegram. “Il governo ha lanciato la produzione di massa di droni in Ucraina. È stata approvata una risoluzione veramente storica per la vittoria, che accelererà in modo significativo la creazione e la consegna di droni al fronte e, cosa più importante, creerà le condizioni per il rapido sviluppo delle forze militari ucraine.
Ciò consentirà ai produttori di Uav di svilupparsi più attivamente, espandersi, reinvestire i profitti e competere con le società straniere. Invece di spendere mesi in documenti inutili e lavoro burocratico, l’autorizzazione per l’uso degli Uav, il loro acquisto e la consegna al fronte saranno accelerati”.
Difensore civico ucraino critica accuse Onu, diano prove
Il difensore civico ucraino, Dmytro Lubinets, ha dichiarato di non concordare con le conclusioni della missione Onu in Ucraina secondo cui le forze di Kiev sarebbero responsabili di esecuzioni sommarie di prigionieri russi. “Vorrei conoscere i fatti e gli argomenti indiscutibili su cui si basano le conclusioni della Missione in merito a presunte violazioni da parte ucraina”, ha affermato Lubinets su Telegram. “Sottolineo ancora una volta: l’Ucraina aderisce alle Convenzioni di Ginevra, al diritto internazionale ed è aperta alle organizzazioni internazionali”.
Lituania, pronti a supporto a lungo termine
“L’Ucraina sta combattendo contro un nemico straordinario. Il nostro impegno nei confronti dell’Ucraina non deve essere a breve termine, non deve essere un sostegno a supporto di un singolo attacco: dobbiamo essere davvero con loro fino alla vittoria”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, al termine del suo incontro con il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, avvenuto oggi a Kiev. Landsbergis ha, a tal proposito, invitato i Paesi europei a non rallentare il ritmo del supporto e a fornire un concreto e incessante appoggio militare all’Ucraina.
Il capo della diplomazia lituana ha inoltre sottolineato che il processo di avvicinamento dell’Ucraina alla Nato rappresenta una garanzia per il rafforzamento della frontiera orientale dell’Alleanza atlantica nel suo complesso. Nel corso della giornata, Landsbergis ha incontrato il vice Primo ministro ucraino, Olha Stefanyšina, il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, e il viceministro della Difesa, Andriy Shevchenko. I politici hanno discusso della ricostruzione dell’Ucraina e delle riforme necessarie a velocizzare la ripresa economica nel Paese.
Podolyak conferma, a Bakhmut prepariamo la controffensiva
Da Bakhmut “non ci ritiriamo”. Lo ha ribadito in un’intervista all’ANSA Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky, spiegando che “ci sono battaglie abbastanza intense in tutte le direzioni, allo stesso tempo noi stiamo compiendo lì una missione importante, stiamo eliminando il resto delle forze russe, quelli che sono ancora in grado di combattere. Ma stiamo anche accumulando le nostre risorse e stiamo completando le nuove brigate per la controffensiva”. E conferma: “Sì, si stanno studiando possibili scenari previsti dalla stato maggiore, di cui non possiamo ovviamente dare dettagli, ma ci sono. E noi ci prepariamo in due sensi: da una parte ci difendiamo e dall’altro ci prepariamo per la controffensiva”.
Onu, Mosca e Kiev responsabili esecuzioni sommarie prigionieri
Le Nazioni Unite hanno accusato le forze armate di Kiev e Mosca di aver commesso decine di esecuzioni sommarie di prigionieri di guerra durante l’invasione russa dell’Ucraina. “Siamo profondamente preoccupati per l’esecuzione sommaria di 25 prigionieri di guerra russi” e per quella di “15 prigionieri di guerra ucraini”, ha affermato Matilda Bogner, capo della missione di monitoraggio dei diritti umani dell’Onu in Ucraina.
Podolyak, la decisione della Cpi su Putin traccia la strada
La decisione della Corte penale internazionale dell’Aja di emettere un mandato di arresto per Putin è un passo importante perché “segna il percorso e lo fissa a livello giuridico, non più solo a livello di informazione, e stabilisce che questa storia arriverà alla conclusione”. Lo sottolinea Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky. Podolyak ritiene inoltre che l’importanza di tale decisione stia anche nella capacità di “influenzare” altri Paesi e nel messaggio che manda “alla elite della Federazione russa”.
Tajani, studiare piano cinese, ma Pechino deve fare di più
«La Cina può e deve fare di più per spingere la Russia a un cessate il fuoco e a ritirare le truppe». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo ad una domanda a margine di un evento alla Farnesina. «Il piano di pace” di Pechino “non contiene la richiesta di ritiro delle truppe russe, ma altri punti possono essere esaminati», ha aggiunto Tajani, sottolineando che «a Mosca ci sono orecchie attente a quello che dice la Cina».
Tajani, aiuti ai civili ucraini priorità dell’Italia
«Il nostro obiettivo è una pace giusta per l’Ucraina che rispetti il diritto internazionale, ma intanto facciamo tutto ciò che è in nostro potere per aiutare la popolazione civile». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani alla presentazione della missione umanitaria organizzata dai frati minori conventuali, Auxilium, Sant’Egidio e Figc, per portare aiuti e solidarietà alla popolazione ucraina, a partire dal 27 marzo. «Oltre agli uomini che combattono ci sono donne e bambini che soffrono, ci sono città distrutte, famiglie che hanno perso padri e fratelli», e «l’Italia è un paese solidale», ha sottolineato.
Mosca, Mig-29 slovacchi a Kiev violano regole riesportazione
L’invio di aerei da caccia Mig-29 da parte della Slovacchia all’Ucraina è una «patente violazione degli obblighi internazionali» di Bratislava sulla riesportazione di armamenti russi. Lo ha detto il Servizio federale russo per la cooperazione tecnico-militare, citato dalle agenzie russe. La fornitura degli aerei all’Ucraina è «un atto ostile teso alla distruzione delle relazioni bilaterali» con Mosca, aggiunge la stessa fonte.
Kiev, truppe russe bombardano Chernihiv, un civile ucciso
Le truppe russe hanno bombardato la regione ucraina di Chernihiv, uccidendo un residente locale. Lo riporta Ukrinform. «Intorno alle 12:20, è stato ricevuto un rapporto su un attacco, probabilmente da mortaio da 120 mm, nell’area dell’insediamento di Horodyshche», ha pubblicato su Telegram il comando operativo Nord ucraino. «Una casa privata è stata bruciata e un residente locale è stato ucciso».
Scholz, Pechino dovrebbe parlare anche con Kiev
“La Cina dovrebbe dialogare anche con l’Ucraina”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in conferenza stampa dopo il Consiglio europeo a Bruxelles, in riferimento all’incontro a Mosca tra il leader cinese Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin. Scholz ha poi definito un “grave errore” l’eventualità che Pechino possa consegnare armi alla Russia, sottolineando che, comunque, questo “non è il caso”.
Il cancelliere tedesco ha poi ribadito quanto già affermato ieri sull’unità nell’Ue sul sostegno all’Ucraina “fino a quando sarà necessario”, espresso anche direttamente al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Scholz ha anche parlato della necessità di fornire munizioni a Kiev aggiungendo che, in questo senso, la Germania è pronta a coinvolgere anche altri Paesi negli ordini all’industria militare. Il cancelliere tedesco ha poi ricordato che la soluzione per la fine del conflitto è che “la Russia ritiri le sue truppe”.
Croce Rossa, a Bakhmut 10mila civili al limite della sopravvivenza
I circa 10mila civili a Bakhmut, molti dei quali anziani o con disabilità, “vivono in condizioni terribili, trascorrendo quasi intere giornate in intensi bombardamenti nei rifugi. Sono persone spinte ai limiti della loro esistenza, sopravvivenza e resilienza”. È quanto ha affermato Umar Khan del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), durante un punto stampa in video collegamento da Dnipro. Lo riporta il Guardian. “Le case vengono schiacciate dalla potenza del fuoco militare, i tetti vengono divelti, i condomini sono disseminati di fori”, ha detto Khan, “alcune persone continuano a vivere nei rifugi, cercando di sopravvivere a queste intense ostilità, sotto la costante minaccia di esplosioni di proiettili e bombe”.
Sanchez, piano di Xi ha spunti interessanti
“La Spagna, e l’Europa, sostengono il piano Zelenski per la risoluzione del conflitto poiché riteniamo che possa garantire una pace duratura e giusta. Al contempo il documento cinese, che non è un piano di pace ma un documento di posizionamento sui temi necessari per lavorare alla pace, ha degli spunti che io credo siano di interesse”. Lo ha detto il premier spagnloo Pedro Sanchez rispondendo alle domande dei cronisti. “La Cina è una attore globale e la sua voce deve essere ascoltata per trovae un modo per porre fine a questa guerra e per aiutare l’Ucraina a recuperare la sua la sovranità violata da Putin”, ha concluso Sanchez.
Medvedev: «Occidente si sta stancando di sostenere Kiev»
Biden sta facendo tutto ciò che è in suo potere per far consegnare gli aiuti militare all’Ucraina il prima possibile, ma questa agenda sta perdendo sostegno negli Stati Uniti e in Occidente in generale”. Lo ha dichiarato l’ex presidente russo e attuale vice presidente del Consiglio di sicurezza del Paese, Dmitry Medvedev, in un’intervista all’agenzia di stampa Tass. La comunità internazionale “si sta stancando dell’agenda ucraina”, ha rincarato la dose Medveded, che è poi passato ad attaccare il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. “Ha portato suo figlio in Ucraina, che ha fatto fortuna semplicemente perché è il figlio di Biden. Per lui questa è una ferita incurabile. Inoltre, la demenza sta avanzando ed è sotto gli occhi di tutti”, ha aggiunto.
Onu documenta uccisioni sommarie di prigionieri di guerra Mosca e Kiev
Gli osservatori delle Nazioni Unite per i diritti umani hanno documentato decine di uccisioni sommarie di prigionieri di guerra ucraini e russi, nonché l’uso di torture, scudi umani e altri abusi che potrebbero equivalere a crimini di guerra. É quanto rivela un nuovo report dell’Onu sulla guerra in Ucraina, pubblicato insieme a un aggiornamento delle violazioni dei diritti umani nel loro complesso, in un periodo di sei mesi che va fino a gennaio. Il report si basa su interviste a circa 400 prigionieri di guerra, metà dei quali ucraini rilasciati e l’altra metà russi tenuti prigionieri in Ucraina. Il team ha dichiarato di non aver avuto accesso ai prigionieri di guerra detenuti in Russia o nelle zone dell’Ucraina occupate dalla Russia, dove ha identificato 48 siti di internamento. La missione ha detto di aver comunque documentato circa 40 esecuzioni sommarie nel corso dei 13 mesi di guerra.
Kiev, «prevista chiamata Zelensky-Xi, ma ci sono difficoltà»
È prevista una telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente cinese Xi Jinping, ma ci sono alcune difficoltà nell’organizzarla. Lo ha detto ieri il consigliere dell’ufficio presidenziale ucraino Mikhail Podolyak, citato dalla Tass. Le difficoltà sarebbero dovute alla posizione di Pechino: “La Cina non ha ancora trovato il suo nuovo posto politico”, ha detto Podolyak. “Se vuole prendersi in carico la questione dell’accordo tra Russia e Ucraina o starà cautamente in disparte. A quanto ho capito, la Cina non l’ha ancora capito da sola”, ha concluso Podolyak.
Kiev, riportati a casa 83 corpi di soldati uccisi
I corpi di 83 militari uccisi in guerra sono stati restituiti all’Ucraina. Lo ha scritto su Telegram Oleh Kotenko, commissario per le persone scomparse. Il processo di restituzione delle salme è avvenuto con l’assistenza dell’Ufficio del commissario per le persone scomparse del ministero per il reinserimento dei territori temporaneamente occupati, in collaborazione con le forze dell’ordine. “Ogni volta che consegniamo i corpi dei difensori caduti, rispettiamo rigorosamente la Convenzione di Ginevra”, ha detto Kotenko, aggiungendo che ’le trattative con la controparte non si fermano per riportare tutti a casa il prima possibile”.
Leroy Merlin vuole cedere tutti i punti vendita in Russia
Leroy Merlin, leader internazionale nella vendita di materiale “fai da te” e fra i principali gruppi imprenditoriali stranieri in Russia, ha annunciato oggi - oltre un anno dopo l’inizio del conflitto in Ucraina - di voler cedere tutti i suoi punti vendita sul territorio russo a un «gestore locale». Adeo, il gruppo cui appartiene Leroy Merlin e che è proprietà della famiglia Mulliez, ha comunicato «l’intenzione di cedere il controllo» della società, con base da 18 anni in Russia, il suo secondo mercato dopo la Francia. L’operazione «consentirà di conservare i posti di lavoro di 45.000 collaboratori e proseguire l’attività dell’impresa».
L’operazione sarà sottoposta all’approvazione delle autorità competenti in Russia, si legge in un comunicato che annuncia la cessione. I 113 punti vendita di Leroy Merlin in Russia rappresentano fra il 18 e il 20% del fatturato totale della società. L’anno scorso Adeo aveva spiegato di voler mantenere l’attività in Russia ma che avrebbe sospeso ogni nuovo investimento per timore di una «espropriazione» in caso di ritiro dal territorio. Alla famiglia Mulliez appartiene anche Auchan, che realizza oltre il 10% delle sue vendite in Russia, su 230 punti vendita.
Austin, se la Cina arma Mosca si rischia conflitto globale
Gli Stati Uniti non hanno ancora prove che la Cina abbia fornito armi alla Russia, ma se lo facesse, e gli Usa stanno monitorando da molto vicino, questo “prolungherebbe il conflitto e certamente amplierebbe la guerra potenzialmente non solo nella regione ma a livello globale”. Lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin durante un’audizione ieri al Congresso, come riportato dai media americani.
Mosca, «da uranio impoverito danni irreparabili alla salute»
L’uso dei proiettili all’uranio impoverito che la Gran Bretagna intende inviare a Kiev provocherà “danni irreparabili alla salute dei soldati ucraini e della popolazione civile”. Lo ha detto Igor Kirillov, capo delle forze per la guerra radiologica, chimica e biologica della Russia. “Dall’esplosione di un ordigno con uranio impoverito - afferma Kirillov, citato dall’agenzia Ria Novosti - si forma una nuvola mobile calda di un aerosol di uranio-238 e di suoi ossidi che può provocare serie patologie negli essere umani”. In particolare, aggiunge Kirillov, “piccole particelle di uranio che si depositano nel tratto respiratorio provocano lo sviluppo di tumori maligni. Inoltre l’accumulo di polvere di uranio nei tessuti di reni, fegato e ossa portano a cambiamenti negli organi interni”. Sugli effetti dei proiettili all’uranio impoverito sui militari italiani che avevano partecipato alla missione della Nato nei Balcani hanno indagato quattro commissioni parlamentari a partire dal 2000. L’Osservatorio militare, che ieri ha fatto appello all’Ue perché si schieri contro le forniture all’Ucraina, ha calcolato negli anni scorsi che siano almeno 352 i militari italiani morti per l’effetto dell’esposizione all’uranio arricchito, mentre oltre 7.000 si sarebbero ammalati.
Medvedev, per difendere Crimea useremo qualsiasi arma
“Se parliamo di qualsiasi offensiva seria legata al tentativo di reclamare la Crimea, è assolutamente chiaro che questo è un motivo per usare tutti i mezzi di difesa, compresi quelli previsti dai fondamenti della dottrina della deterrenza nucleare”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, in un’intervista ai principali media russi. “Quindi traete le vostre conclusioni: è chiaro che qui ci sono le basi per l’uso di qualsiasi arma. Assolutamente qualsiasi arma”, ha sottolineato Medvedev, come riporta Ria Novosti, “spero che i nostri ’amici’ dall’altra parte dell’oceano lo capiscano”.
Kiev, gruppo Wagner deporta abitanti di Bakhmut
Il gruppo Wagner ha iniziato a deportare i residenti rimasti a Bakhmut verso le aree occupare della regione ucraina di Lugansk. È quanto riporta il Centro di resistenza nazionale ucraino (Nrc). Lo riporta la Cnn. Secondo Serhiy Cherevaty, portavoce delle forze armate ucraine nell’est, si tratta soprattutto di anziani che, nonostante gli appelli e le offerte delle autorità locali, non hanno voluto lasciare la città assediata.
Media, Russia tira fuori vecchi carri armati sovietici
La Russia starebbe rispolverando dei carri armati ’da museo’ che potrebbero essere utilizzati nella guerra in Ucraina. Lo riporta Der Spiegel, citando il Georgian Conflict Intelligence Team (Cit), organizzazione indipendente che indaga sugli eventi durante i conflitti armati.
Mosca, secondo il report, sarebbe pronta ad utilizzare i carri armati T-54 e T-55 che risalgono alla fine degli anni ’40 e sono stati la spina dorsale dell’Armata Rossa durante il primo periodo della Guerra Fredda, fino a quando sono stati sostituti dal modello T-62 negli anni ’60. Quest’ultimo modello è stato modernizzato ed è già operativo in Ucraina. Al momento, non è chiaro se i vecchi modelli saranno utilizzati nella guerra contro Kiev. Ma è improbabile che possano essere usati solo come pezzi di ricambio. Più facile, secondo il report, che vengano utilizzati come artiglieria dietro le linee. Sicuramente, riporta ancora Der Spiegel, questi vecchi corazzati sarebbero significativamente inferiori rispetto ai nuovi Leopard 2 che saranno presto a disposizione delle forze ucraine.
Medvedev, Mosca non vuole un confronto diretto con la Nato
L’ex presidente russo e attuale numero due del Consiglio di sicurezza di Mosca, Dmitri Medvedev, ha dichiarato che la Russia non vuole un confronto diretto con la Nato e vuole risolvere la guerra in Ucraina “pacificamente attraverso i negoziati”. Lo riporta l’agenzia Interfax.
Cina, con Russia c’è onesta amicizia tra gentiluomini
La cooperazione sino-russa “è un’onesta amicizia tra gentiluomini, in netto contrasto con l’egemonia e il bullismo degli Stati Uniti”, nonché con “il mosaico di circoli chiusi, esclusivi, egoisti e ristretti”. E’ il commento della portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning a una domanda sulle critiche della Casa Bianca relative ai rapporti tra Mosca e Pechino, alla luce degli accordi siglati in settimana durante la visita in Russia del presidente Xi Jinping. “Le relazioni tra Russia e Cina si fondano sul non allineamento, sul non confronto e sul non prendere di mira terze parti”, ha aggiunto Mao nel briefing quotidiano.
Gb, russi costretti a usare addestratori bielorussi
Mosca “ha nuovamente dispiegato almeno 1.000 militari nel campo di addestramento di Obuz-Lesnovsky, in Bielorussia”, segno che “il sistema di addestramento russo si è frastagliato, perché molti istruttori russi sono sul campo In Ucraina”. Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. La scelta della Bielorussia poi ha un significato anche politico, perché il sostegno indiretto di Minsk per Mosca è un importante messaggio.
Cina, Usa ostacolano pace in Ucraina, che intenzioni hanno?
Pechino difende la sua posizione sulla guerra in Ucraina, dopo l’incontro di Mosca tra i presidenti cinese Xi Jinping e russo Vladimir Putin, accusando gli Stati Uniti di “ostacolare” gli sforzi per i colloqui di pace. Cina e Russia, secondo la nota congiunta, dopo l’incontro si sono dette a favore dei colloqui di pace come metodo di risoluzione della crisi, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, secondo cui Pechino “ha svolto un ruolo costruttivo. Gli Stati Uniti non solo gettano benzina sul fuoco, ma ostacolano anche gli sforzi di altri Paesi per promuovere i colloqui di pace. Che intenzioni hanno?”.
«Presto la controffensiva ucraina»
Il comandante delle forze di terra ucraino, Col Gen Oleksandr Syrskyi, ha detto che le sue forze dovrebbero presto iniziare una controffensiva dopo la resistenza alla brutale campagna d’inverno della Russia.
Syrskyi ha detto che i mercenari di Wagner che rappresentano la prima linea nell’est e nel sud dell’Ucraina, «hanno perso molta delle loro forza e hanno esaurito lo slancio”.Kiev, brava Meloni,ha spiegato cosa significa non aiutarci
“Il Presidente Meloni ha brillantemente spiegato agli europei che continuano a umiliare l’Europa chiedendo ’di non aiutare l’Ucraina’. Ogni richiesta del genere significa: noi, Europa, consentiamo l’invasione russa, gli omicidi di massa e la distruzione della legge. È inaccettabile”. Lo scrive su Twitter, in italiano, il consigliere della presidenza ucraina Mykahilo Podolyak.
Kiev, 5 persone uccise in attacco russo a Kostantynivka
Almeno 5 persone,tre donne e due uomini, sono morte in un attacco russo nella notte sulla cittadina di Kostantynivka, nella regione ucraina di Donetsk. Lo riporta il Servizio d’emergenza ucraino, come riporta Ukrinform. Kostantynivka si trova a circa 20 chilometri a ovest della città di Bakhmut. Le donne uccise avevano tra i 57 e i 62 anni.
Podolyak, Meloni brillante nello spiegare a Ue perché aiutare Kiev
La presidente del Consiglio Giorgia ’’Meloni ha spiegato brillantemente agli europei che continuano a umiliare l’Europa chiedendo ’di non aiutare l’Ucraina’” quali rischi questo comporterebbe. Lo ha scritto su Twitter il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, affermando che ’’ogni richiesta del genere significa: ’noi, Europa, consentiamo l’invasione della Russia, gli omicidi di massa e la distruzione della legge.’ E’ inaccettabile’’.
Kiev, difficoltà per telefonata Zelensky-Xi
Sull’attesa telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente cinese Xi Jinping “ci sono dei piani” ma ci sono anche “difficoltà” per la posizione di Pechino. Lo afferma il consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak, come riporta Ukrainska Pravda. “È abbastanza complicato. La Cina non ha ancora trovato la sua nuova collocazione politica”, ha spiegato Podolyak, “ovvero, se vuole farsi carico della questione di un accordo tra Russia e Ucraina o se rimarrà prudentemente in disparte”.
Medvedev, colpiremmo specialisti militari Occidente in Ucraina
Specialisti militari occidentali che dovessero essere inviati in Ucraina per l’uso delle nuove armi fornite diventerebbero “obiettivi legittimi” degli attacchi russi. Lo ha detto l’ex presidente Dmitry Medvedev. Secondo Medvedev, citato dall’agenzia Ria Novosti, dal punto di vista delle leggi di guerra la fornitura di armi non costituisce di per sé un coinvolgimento diretto in un conflitto. “Ma se specialisti militari vengono mandati con queste armi, questo è un chiaro segno che un Paese è coinvolto nel conflitto”, ha aggiunto. L’ex presidente, ora vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale, ha fatto l’esempio dei sistemi di difesa Patriot. Se con essi dovessero essere inviati degli specialisti occidentali, ha ribadito, diventerebbero “un obiettivo legittimo che deve essere distrutto”, perché sarebbero considerati “combattenti”.
Card. Müller, se Kirill criticasse Putin sarebbe sua fine
Intervistato da Repubblica il cardinale Gerhard Ludwig Müller, prefetto emerito del dicastero per la Dottrina della fede parla della guerra in Ucraina sottolineando come “non è possibile giustificare questa guerra con la parola di Gesù, come ha fatto Putin. Anche l’idea della grande Russia è assurda”. Il cardinale, poi, in merito a un dialogo tra il Papa e la Russia afferma che “il momento è difficile, ma è giusto mantenere i contatti”. Infine Müller sostiene che Kirill dovrebbe criticare Putin “ma sarebbe la sua fine”.
Kiev, cinque droni su Kryvyi Rih, uno abbattuto
Nella notte le forze russe hanno colpito l’area di Kryvyi Rih, nell’oblast di Dnipropetrovsk, lanciando cinque droni di cui uno è stato abbattuto. Lo riferiscono le autorità militari ucraine locali. “I militari del comando aereo ’Est’ hanno abbattuto uno ’Shahed’. Cinque Uav hanno colpito un bersaglio”, ha scritto su Telegram Serhiy Lysak, capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, citato da Ukrinform. Al momento non sono state segnalate vittime. Le conseguenze dell’attacco sono in corso di accertamento.
Medvedev, «esercito russo arriverà a Kiev e Leopoli se necessario»
L’esercito russo potrà raggiungere Kiev e Leopoli, se necessario. Parola del vice presidente del Consiglio di sicurezza nazionale russo Dmitry Medvedev, che citato dall’agenzia di stampa Ria Novosti ha detto che ’’non può essere escluso niente’’ Insomma, ’’per mettere fine a questa infezione’’, ha detto, ’’se c’è bisogno di arrivare a Kiev, allora bisognerà andare a Kiev, se a Leopoli, allora bisognerà andare a Leopoli per sterminare questa infezione”.
Macron-Meloni, bene accordo su fornitura missili e munizioni Ue
Emmanuel Macron e Giorgia Meloni, nell’incontro avuto a Bruxelles a margine del Consiglio europeo, “hanno ribadito la loro determinazione a sostenere l’Ucraina di fronte all’aggressione russa e hanno accolto con favore l’accordo raggiunto per fornire agli ucraini le munizioni e i missili di cui hanno bisogno grazie all’industria europea”. Lo riferiscono fonti dell’Eliseo.
Kiev, area di Kherson colpita 74 volte in 24 ore
Nella giornata di ieri le forze russe hanno colpito la regione ucraina di Kherson 74 volte. Lo rendono le autorità militari locali, sottolineando che in particolare la città di Kherson è stata colpita quattro volte e si è registrata una vittima tra i civili-. Stando al capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson, secondo Ukrinform che cita un suo messaggio su Telegram, le forze russe hanno lanciato “74 attacchi, sparando 423 artiglieria pesante e proiettili Grad Mlrs”, mentre nella città di Kherson, bombardata quattro volte, “12 proiettili si sono abbattuti su quartieri residenziali, case private, condomini e una struttura sanitaria. Una persona è stata uccisa”, stando alla stessa fonte.
Mosca: ucraini fanno uso crescente di jet militari nel Lugansk
Gli addetti all’osservazione aerea delle forze armate russe hanno notato un uso crescente di jet militari da parte delle forze ucraine nella zona di Kupyansk, nel Lugansk, in Donbass: lo scrive la Tass, che cita una fonte militare filorussa locale. “I nostri posti di osservazione di difesa aerea hanno comunicato un numero crescente di voli di caccia militari nemici”, ha dichiarato all’agenzia russa Andrei Marochko, ufficiale in pensione della milizia dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk, che ha parlato di avvistamenti di Sukhoi Su-24 e Su-27 e di Mig-29 ucraini di fabbricazione sovietica.
Medvedev: proiettili uranio impoverito aprirebbero vaso Pandora
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha esortato gli ucraini a considerare se vogliono aprire un vaso di Pandora consentendo ai loro alleati occidentali di fornire munizioni all’uranio impoverito. “Penso che in questo momento sarebbe bello anche per la stessa popolazione, che è rimasta all’interno dello stato ucraino, chiedersi: vogliono che vengano usate armi del genere? Dopotutto, aprono il vaso di Pandora”, ha detto Medvedev in un’intervista con i media russi e gli utenti di VKontakte, rispondendo a una domanda della TASS. “Sono loro che lo fanno, e non viceversa”.
Msf: «Distruzione strutture sanitarie, gravi ostacoli all’assistenza»
Medici Senza Frontiere (Msf) denuncia “la distruzione massiccia e diffusa delle strutture sanitarie in Ucraina e la grave difficoltà di accesso all’assistenza medica per la popolazione sotto l’occupazione militare russa”. Msf esorta “tutte le parti coinvolte nel conflitto a rispettare il diritto internazionale umanitario e l'obbligo di proteggere la popolazione civile, le infrastrutture e di garantire l’accesso ai farmaci salvavita e alle forniture mediche per le persone che ne hanno bisogno”, come si legge in un comunicato. “Il nostro staff ha visto ospedali, case, scuole, negozi e parchi giochi ridotti in macerie. In alcune delle città e dei villaggi in cui lavoriamo, la distruzione è stata assoluta. Lungo i 1.000 km di linea del fronte in Ucraina, alcune aree sono state letteralmente cancellate dalla mappa”, dichiara Christopher Stokes, responsabile dei programmi di Msf in Ucraina.Dopo l’escalation del conflitto nel febbraio 2022, i team di Msf si sono immediatamente attivati per valutare i bisogni medici e umanitari della popolazione in 161 città e villaggi delle regioni di Donetsk e Kherson e per fornire supporto medico a chi vive vicino alle linee del fronte. Nonostante il tentativo di lavorare su entrambi i lati del fronte, Msf precisa di essere stata in grado di operare solo nelle aree sotto il controllo ucraino, con la conseguente possibilità di osservare la situazione solo in queste zone.
Von der Leyen: rafforzeremo la filiera di produzione di munizioni
«Per fornire le munizioni all’Ucraina dobbiamo rafforzare pesantemente la produzione e la Commissione presenterà presto una proposta su come intervenire su tutta la filiera». Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al termine della prima giornata del Consiglio Europeo.