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Ucraina, ultime notizie. I russi scavano trincee per fermare i carri armati di Kiev. Telefonata Erdogan-Putin

Prove di dialogo Pechino-Kiev in una telefonata tra Xi e Zelensky. Positive le reazioni Usa. Ma per Mosca «Kiev rifiuta ogni sana iniziativa per risolvere il conflitto». “L’Italia scommette sul futuro dell’Ucraina”. Lo scrive su Twitter la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Le forze ucraine hanno respinto nelle ultime 24 ore 54 attacchi russi nelle direzioni di Bakhmut, Avdiivka e Marinka, nella regione di Donetsk (est): lo ha reso noto su Fb lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev, riporta Ukrinform. Ferito dall’attacco di un drone a Kherson l’inviato di Repubblica Corrado Zunino, ucciso il fixer Bogdan Bitik

Ucraina, Zelensky: "Con Xi discusso di pace giusta e duratura"
  • Zelensky, dal Consiglio d'Europa risultato politico importante

    La risoluzione dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa che “riconosce che la deportazione russa di bambini ucraini costituisce la prova del crimine di genocidio” è “un risultato politico importante”. Lo afferma sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Accolgo con favore il primo riconoscimento di questo fatto da parte di un organo statutario del Consiglio d'Europa, organizzazione che unisce tutta l'Europa”, aggiunge. “In pratica, questa decisione aiuterà in modo significativo i nostri sforzi globali per assicurare alla giustizia la Russia e i suoi funzionari, compreso il capo dello Stato terrorista, per il genocidio e le politiche di genocidio contro l'Ucraina”, conclude Zelensky.

  • Putin, industria dei droni potrebbe superare 12 miliardi dollari

    Il volume dell'industria russa dei droni potrebbe raggiungere un trilione di rubli (12,2 miliardi di dollari). Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass, in visita al parco industriale di Rudnevo, che ospita diverse società specializzate nello sviluppo e nella produzione di velivoli senza pilota.

  • La Bulgaria denuncia forte incremento attacchi ibridi russi

    La Bulgaria sta affrontando un aumento senza precedenti di attacchi ibridi russi. Lo ha dichiarato oggi a Sofia il ministro degli Esteri bulgaro Nikolay Milkov, citato dai media locali. A suo dire, i numerosi casi registrati “sono volti a minare la stabilità della Bulgaria, e di conseguenza i valori e i processi democratici”. “La Russia utilizza un ricco arsenale di tattiche ibride, strumentalizza le forniture di energia e generi alimentari, applica cyberattacchi per controllare le tecnologie sensibili”, ha aggiunto Milkov. Secondo il ministro, si osserva in Bulgaria un rafforzamento senza precedenti della propaganda di Mosca “volta alla destabilizzazione politica interna della nostra società, provocando malcontento e riducendo la solidarietà con l'Ucraina”.

  • Usa: sanzioni a Russia e Iran per detenzioni di cittadini americani

    L’amministrazione Biden ha imposto oggi nuove sanzioni a Russia e Iran per l’ingiusta detenzione di cittadini americani. Alti funzionari dell’amministrazione non hanno voluto specificare quali detenzioni siano specificamente alla base delle sanzioni, affermando che si tratta di una risposta a un modello di azioni da parte dei due Paesi che trattengono ingiustamente gli americani, sia attualmente che in passato. Le fonti hanno tuttavia precisato che le sanzioni erano in programma ben prima dell’arresto, il mese scorso, del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich in Russia, la cui detenzione è stata rapidamente dichiarata ingiusta dal governo statunitense, come quella dell’altro cittadino Usa attualmente detenuto in Russia, Paul Whelan. Le sanzioni sono rivolte precisamente ai servizi russi Fsb e alla Guardia rivoluzionaria dell’Iran e si tratta della prima applicazione del nuovo tipo di sanzioni istituite lo scorso anno dal presidente Joe Biden, da utilizzare contro coloro che tengono ingiustamente prigionieri gli americani.

  • Esercito Kiev: Zunino ha violato le regole di condotta dei media

    Il giornalista italiano Corrado Zunino, ferito ieri dai russi nella regione di Kherson, ha ignorato le regole di condotta dei media in zona di guerra, oltre agli avvertimenti dei militari ucraini. Lo sostiene il Comando operativo sud dell’esercito ucraino, in una comunicazione su Facebook ripresa dai media ucraini, tra cui Ukrinform in apertura del sito e l’Ukrainska Pravda.

    Secondo la loro versione, Zunino non avrebbe informato gli addetti stampa responsabili del suo lavoro in città. E sul posto ha ignorato gli avvertimenti preventivi dei militari ucraini sul pericolo e le grida di «Pericolo, signore! Pericolo, signore!». «In quanto responsabile della trasferta - aggiunge il Comando operativo sud - Zunino aveva l’obbligo di assicurarsi che un membro del suo gruppo non solo indossasse un giubbotto con la scritta Press, ma anche una protezione al suo interno. L’italiano ha violato le regole di condotta per i giornalisti in teatri di combattimento».

    In ogni caso, conclude la nota, «l’uccisione e il ferimento di giornalisti è un altro crimine di guerra della Russia».

  • Zelenska: «Oltre 19mila minori ucraini deportati da Mosca»

    A oggi “361 minori sono tornati in Ucraina, ma ancora 19.390 sono trattenuti in Russia, e questo numero non comprende quelli dei territori occupati. Al mondo non chiediamo solo di preoccuparsi per il destino dei nostri figli, ma di offrire tutto l’aiuto che può”. E’ l’appello che la first lady ucraina, Olena Zelenska, ha rivolto all’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa intervenendo al dibattito - che sarà seguito da votazione - sul rapporto sulla deportazione e il trasferimento forzato di minori e altri civili ucraini verso la Russia e i territori che occupati.

  • Kuleba: «F-16 sarebbero deterrenza, non escalation»

    Consegnare caccia F-16 all’Ucraina sarebbe un atto di deterrenza, non una provocazione verso la Russia. A dirlo è il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, elencando su Twitter diverse armi per le quali si temeva che la consegna avrebbe scatenato un’escalation, poi non avvenuta. “Tipi di armi che, ci avevano detto, avrebbero provocato la Russia verso un’escalation se date all’Ucraina, cosa che non è avvenuta: artiglieria, Mlrs, difesa aerea, tank, missili a lungo raggio. Non lo farebbero neanche gli F-16. Dare all’Ucraina gli F-16 sarebbe un deterrente verso la Russia invece che una provocazione. E’ tempo di fare questo passo”, ha twittato Kuleba.

  • Mosca: «No all’escalation nucleare ma non metteteci alla prova»

    La Russia farà il possibile per evitare il peggior scenario possibile di un’escalation nucleare, ma non c’è alcuna necessità di mettere in dubbio la nostra risolutezza a riguardo, e tanto meno di metterla alla prova. Lo sottolinea in un briefing con la stampa la portavoce del ministero russo degli Esteri, Maria Zakharova, citata dalla Tass.

    «Gli strateghi Usa sono in balia di illusioni rispetto ad un’ipotetica, come dicono gli esperti, escalation nucleare - ha detto Zakharova -. Noi faremo tutto il possibile per prevenire lo scenario peggiore, come ha più volte affermato la leadership russa. Allo stesso tempo però non consiglio di mettere in dubbio o concretamente alla prova la nostra determinazione. Un approccio simile andrebbe a contraddire l’impegno professato dall’Ovest nel voler ridurre i rischi strategici, compreso quello di scivolare verso uno scontro armato diretto fra potenze nucleari».

  • Mosca, destituito da incarico vice ministro Difesa russo

    Il generale russo Mikhail Mizintsev, tristemente noto come il “macellaio di Mariupol”, sarebbe stato rimosso dall’incarico di vice ministro della Difesa, che ricopriva dallo scorso settembre.

    Lo afferma un post su Telegram di Alexander Sladkov, corrispondente del quotidiano di stato russo Izvestia. Nel commentare la notizia su Twitter, il consigliere del ministero ucraino dell’Interno Anton Gerashenko, ricorda che fu Mizintsev a ordinare il bombardamento dell’ospedale materno di Mariupol, del teatro e delle case civili.

    Sottoposto a sanzioni europee e britanniche, Mizintsev era stato messo a capo della logistica come vice ministro e avrebbe “rubato parecchio”, nota ancora Gerashenko, sottolineando comunque che la notizia della sua rimozione non è stata ancora confermata ufficialmente. Al Tweet viene allegato un video nel quale si vede il generale raccontare l’esecuzione di 93 persone disarmate in abiti civili a Mariupol.

  • Russi scavano trincee in previsione controffensiva Kiev

    I militari russi stanno scavando delle trincee in previsione di una controffensiva delle forze armate ucraine. Lo riporta RBC-Ucraina facendo riferimento ad alcune immagini satellitari. In particolar modo sono interessate la regione di Zaporizhzhia e la “porta” della Crimea. I fossati - viene spiegato - sono abbastanza profondi e larghi da impedire l’avanzata di carri armati e mezzi corazzati. Inoltre sarebbero stati posizionati dei ’denti di drago’ in cemento che fungono da barricate. Le trincee partirebbero a sud da Vasylivka e attraverserebbero l’intera regione di Zaporizhzhia per una lunghezza di circa 120 chilometri.

  • Telefonata Erdogan-Putin: discusso anche accordo grano

    Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente russo, Vladimir Putin. Lo riporta l’agenzia di stampa turca Anadolou, citando un comunicato dell’ufficio della presidenza turca, precisando che durante la conversazione sono stati analizzati gli sviluppi della guerra in Ucraina e l’accordo sull’export del grano. I due leader hanno anche discusso delle relazioni tra Russia e Turchia e delle questioni regionali, tra cui quelle relative alla Siria. Erdogan ha ringraziato Putin per i contributi offerti per la centrale nucleare di Akkuyu. Putin da parte sua ha espresso i suoi migliori auguri al collega turco.

  • WP: Cia, “Mosca vuole reclutare 400mila uomini ma senza mobilitazione”

    I funzionari russi sono impegnati a cercare di reclutare centinaia di migliaia di uomini per la guerra in Ucraina evitando una nuova mobilitazione, sicuramente impopolare. Ma al tempo stesso vi è crescente allarme per la mancanza di forza lavoro civile. È quanto si legge in documenti riservati della Cia, parte della fuga di notizie online, di cui è accusato il giovane membro della Guardia Nazionale Jack Teixeira.

    Secondo uno dei documenti, scrive il Washington Post, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe approvato a metà febbraio la proposta dei militari di reclutare senza clamore 400mila altri uomini nel corso del 2023. Per mettere Putin e il Cremlino al riparo dello scontento popolare, si legge in altro documento, il piano impone ai governatori regionali di organizzare campagne di reclutamento e continuare ad attingere alle carceri. L’obiettivo è reclutare 415mila uomini, “300mila dei quali destinati alla riserva e 115mila per formare nuove unità o rinforzare altre”, nota l’intelligence, basandosi sulla stima di un deficit “di 50mila combattenti e 40mila riservisti” nelle forze russe in Ucraina.

    Ma alcuni funzionari economici di oppongono a questa strategia perché aggraverebbe la mancanza di forza lavoro, la più grave degli ultimi 20 anni, dovuta alla guerra e la fuga all’estero di molti lavoratori qualificati. Allarmi in questo senso sono giunti dalla Banca Centrale russa e l’istituto di politica economica Gaidar.

    Per approfondire: Documenti top secret, la “talpa” del Pentagono rischia fino a 20 anni di carcere

  • Marcia indietro Prigozhin, su stop attacchi Bakhmut scherzavo

    Il capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, in un nuovo messaggio audio diffuso via Telegram, afferma che stava scherzando quando in un precedente messaggio aveva riferito della decisione di sospendere il fuoco d’artiglieria a Bakhmut per permettere alle forze ucraine dall’altra parte della linea del fronte di mostrare in sicurezza la città ai giornalisti Usa in visita. “Ragazzi, questo è humour. Umorismo e niente di più...era uno scherzo”, ha detto Prigozhin.

    Vedi anche: Wagner sospende attacchi a Bakhmut per giornalisti Usa in visita

  • Tajani, colloquio Xi-Zelensky fatto positivo ma valutarne esiti

    Il primo colloquio tra Xi Jinping e Volodymyr Zelensky “può essere un passo avanti”, ma le “conseguenze concrete” di un impegno della Cina per la soluzione diplomatica della crisi in Ucraina “andranno valutate” passo dopo passo. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’audizione alle commissioni riunite sugli esiti dell’ultimo Consiglio Esteri Ue. “Ci vuole ancora parecchio lavoro”, ha sottolineato.

  • Mosca svuota una base in Crimea in vista della controffensiva

    Recenti immagini satellitari, esaminate dalla Cnn, mostrano che le forze russe hanno svuotato una base chiave nel nord della Crimea in vista dell’annunciata controffensiva ucraina. La struttura, nei pressi del villaggio di Medvedivka e vicino al confine con la regione di Kherson, ospitava un numero significativo di carri armati e pezzi di artiglieria. Le immagini del satellite Sentinel 2 dell’Unione Europea del 21 gennaio 2023 mostrano una grande presenza di apparecchiature russe. Mentre quelle più recenti acquisite sempre dal satellite Sentinel 2 rivelano che la maggior parte di questi veicoli non è più presente alla base. Nelle foto di Maxar dall’11 al 16 febbraio si vede una grande concentrazione di strutture difensive vicino a Medvedivka, tra cui una rete di trincee e barriere di cemento anticarro a forma di cuneo note come denti di drago. Un’immagine di Maxar del 3 gennaio mostra che le fortificazioni erano molto più piccole all’inizio dell’anno. “Penso che la decisione di costruire strutture difensive in Crimea e sugli accessi alla penisola sia stata corretta e giustificata”, ha dichiarato il governatore russo della Crimea Sergei Aksyonov, come riporta la Cnn online.

  • Primo via libera dal Pe a 145 milioni in aiuti per la Moldavia

    Via libera dalla commissione Commercio Internazionale del Parlamento europeo all’aumento degli aiuti macrofinanziari alla Moldavia fino a 145 milioni di euro per aiutarla a coprire parte del fabbisogno di finanziamenti aggiuntivi per il 2023. Stando alla richiesta, approvata con 35 voti favorevoli, 1 contrario e nessuna astensione, il sostegno, 45 milioni di euro in sovvenzioni e fino a 100 milioni di euro in prestiti, sarà erogato in due tranche aggiuntive previste per il terzo e quarto trimestre del 2023, a condizione che siano soddisfatte le condizioni legate alle riforme del sistema giudiziario, allo Stato di diritto e alla lotta alla corruzione. Gli aiuti finanziari sono necessari per far fronte all’impatto negativo primario e secondario sull’economia moldava dovuto all’invasione russa dell’Ucraina, affermano gli eurodeputati.

  • Mosca, faremo di tutto per prevenire escalation nucleare

    “Anche gli strateghi statunitensi si illudono riguardo all’ipotetica, come la chiamano gli esperti, scala di escalation nucleare. E noi faremo tutto ciò che è in nostro potere per prevenire lo scenario peggiore, come la leadership russa ha detto più volte”. È quanto ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, durante un briefing, come riporta l’agenzia Tass. “Detto questo, non consiglio di dubitare della nostra determinazione di poter passare alla pratica”, ha aggiunto Zakharova.

  • Kiev, 2 morti in intensi raid su regione Zaporizhzhia

    È di due morti il bilancio di bombardamenti russi avvenuti ieri nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha comunicato su Telegram il capo dell’amministrazione regionale di Zaporizhzhia, Yuriy Malashko, aggiungendo che nel corso dell’ultima giornata si sono intensificati i bombardamenti russi sulla regione. “Orihiv, Preobrazhenka e Novodanilivka hanno trascorso la giornata (di ieri ndr.) sotto caotici bombardamenti. Sfortunatamente, due uomini nati nel 1976 e nel 1979 sono morti in città”, ha scritto Malashko. Nella regione, ha aggiunto, sono stati effettuati 83 attacchi contro città e villaggi: 7 raid aerei, 5 attacchi con droni, 2 con missili antiaerei e 69 con artiglieria.

  • Mosca: ”L’Occidente non nasconde più chi dietro pianificazione controffensiva Kiev”

    “L’Occidente afferma esplicitamente che farà tutto il possibile per far sì che sia un successo la controffensiva delle forze armate ucraine, pianificata per il prossimo futuro. Ovvero non nascondono nemmeno di essere dietro a tutta questa pianificazione militare, non solo a livello di guida tattica, ma anche sul collocamento” delle forze “in base al loro piano strategico”. Si è espressa così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass. Zakharova ha ripetuto le accuse contro l’Occidente per il suo “coinvolgimento diretto nel conflitto”.

    Vedi anche:Stoltenberg, dati a Kiev 1.550 blindati e 230 carri armati

  • Bombe russe su Kherson, ucciso un civile

    Un civile è rimasto ucciso in seguito ai bombardamenti russi su un quartiere residenziale della città di Kherson, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Facebook il capo dell’amministrazione militare regional, Oleksandr Prokudin, come riporta Ukrinform. “I russi hanno bombardato un quartiere residenziale di Kherson. A causa dell’attacco nemico, diversi appartamenti dei residenti di Kherson sono stati danneggiati”, ha scritto Prokudin, aggiungendo che nell’attacco è morto un uomo di 42 anni.

  • Wagner sospende attacchi a Bakhmut per giornalisti Usa in visita

    Il leader del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin ha annunciato la sospensione del fuoco di artiglieria contro le truppe ucraine a Bakhmut, nell’est del Paese, per la presenza nella zona di giornalisti americani. ’’È stata presa la decisione di sospendere il fuoco dell’artiglieria in modo che i giornalisti americani possano tranquillamente vedere Bakhmut e tornare a casa”, ha detto Prigozhin sul suo canale di Telegram. Ieri il giornalista di Repubblica Corrado Zunino è rimasto ferito durante l’attacco di un drone a Kherson, mentre ha perso la vita il suo interprete ucraino Bogdan Bitik.

  • Kiev, troppe aspettative su contrattacco

    Sul contrattacco ucraino “le aspettative si sono decisamente surriscaldate”. Lo ha detto il ministro ucraino della Difesa, Oleksii Reznikov, parlando a Rbc-Ucraina. Lo riporta Ukrainska Pravda. “Sono d’accordo” ha affermato rispondendo a una domanda sull’argomento. “Tutti vogliono un’altra vittoria. Prima non credevamo nella vittoria. Volevamo solo che l’Ucraina sopravvivesse, almeno in minima parte, per preservare qualcosa del suo territorio”, ha spiegato.

    “Ma le nostre forze armate hanno avuto successo e tutti hanno iniziato a credere nella vittoria, dopo l’Isola dei serpenti, Kiev, Chernihiv e l’oblast di Sumy, quello di Kharkiv e Kherson. Vogliono un’altra vittoria. Va bene, sono emozioni, aspettative di un successo”, ha aggiunto. Tuttavia, ha aggiunto, “con lo stato maggiore e la viceministra della Difesa Hanna Maliar, siamo d’accordo su questo messaggio: ’Ragazzi, non sopravvalutate le vostre stesse aspettative in modo da non restare delusi in seguito. Non è così semplice, è una guerra’”.

  • Kiev, ”occupanti tagliano gola a prigionieri dopo l’interrogatorio”

    Il servizio di sicurezza dell’Ucraina avrebbe la conferma che gli occupanti uccidono brutalmente i prigionieri di guerra ucraini dopo gli interrogatori. In un audio con una conversazione fra militari della Federazione Russa, di cui è entrato in possesso lo Sbu, un soldato racconterebbe in dettaglio a un suo conoscente come taglia la gola a un prigioniero ucraino. “I prigionieri di guerra - afferma - non ha senso per noi tenerli. Una volta ottenute da loro tutte le informazioni, devono essere eliminati”.

    Il servizio di sicurezza dell’Ucraina ha comunicato di conoscere l’identità del ’carnefice’, così come dove prestava servizio e con chi parlava. Si tratterebbe di Suchko Yevhen Yuriyovych, nato nel 1995 nella regione russa di Novgorod. È stato mobilitato nell’autunno del 2022 ed è stato dispiegato nella regione di Kharkiv. “Lo Sbu sta lavorando per garantire che Suchko e ogni criminale di guerra della Federazione Russa ricevano la meritata punizione per le loro atrocità”, ha affermato il servizio di sicurezza ucraino, aggiungendo che “sono in corso oltre 35.000 procedimenti penali per violazioni delle leggi e dei costumi di guerra”.

  • Pechino, “continueremo a svolgere ruolo costruttivo per soluzione politica” in Ucraina

    La Cina afferma che “continuerà a svolgere un ruolo costruttivo nella soluzione politica” della “crisi ucraina”. A ribadirlo è la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Mao Ning, in dichiarazioni riportate dalla Cgtn all’indomani del colloquio telefonico tra il leader cinese Xi Jinping e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il primo dall’invasione russa dell’Ucraina che la Cina non ha mai condannato esplicitamente. Il gigante asiatico, ha affermato Mao, “ha fatto del suo meglio per facilitare colloqui di pace dopo l’escalation della crisi ucraina” e la sua “posizione” può essere “riassunta” nella “frase ’promuovere i colloqui per la pace’”.

  • Il primo ministro Shmyhal invita il Papa in Ucraina

    Nel corso dell’udienza di stamane in Vaticano il primo ministro Denys Shmyhal ha invitato papa Francesco a recarsi in Ucraina. Lo riferisce all’ANSA l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash. “Sì, il Santo Padre è stato nuovamente invitato - ha risposto il diplomatico -. Questo invito è stato già espresso più volte e sicuramente ripetuto ancora”.

    Ieri, in occasione della Conferenza bilaterale per la ricostruzione dell’Ucraina svoltasi a Roma, era stato il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba a dire a Skytg24: “Accoglieremmo il Papa a braccia aperte, l’Ucraina è con il Papa per la pace. Il nostro invito è ancora valido, è un invito permanentemente aperto, può venire in qualsiasi momento”. “Non so perché non sia ancora venuto: noi abbiamo dei colloqui con il Vaticano e l’invito non è stato respinto, ma non abbiamo ancora una data ufficiale per una visita del Papa”, ha aggiunto, dicendosi convinto che “le persone in Ucraina apprezzerebbero tantissimo e sarebbero liete di accogliere il Papa in questo periodo” così buio.

  • Kiev, ”telefonata con Xi anche su sicurezza Zaporizhzhia”

    Un ruolo efficace della Cina nella risoluzione della questione della sicurezza intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia sarebbe in linea con il Memorandum di Budapest: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la sua telefonata di ieri con il presidente cinese Xi Jinping, secondo quanto ha riferito l’ufficio stampa del capo dello Stato. Lo riporta Ukrinform. Zelensky ha affermato che l’occupazione russa della centrale e l’uso della centrale da parte della Russia come copertura per gli attacchi militari alle città e ai villaggi ucraini dimostrano che Mosca non rispetta il giusto interesse di tutti i popoli del mondo a vivere in sicurezza da qualsiasi minaccia nucleare o di radiazioni.

  • Cremlino, Xi non ha parlato con Putin di sovranità Ucraina

    Durante la sua visita del mese scorso a Mosca, il presidente cinese Xi Jinping non ha discusso con quello russo Vladimir Putin di un ritorno dell’Ucraina alla piena sovranità sul suo territorio nei confini del 1991. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe, commentando la telefonata di ieri tra Xi e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

  • Pechino, telefonata Xi-Zelensky passo per risolvere la crisi

    La telefonata di ieri tra il presidente Xi Jinping e l’omologo Volodymyr Zelensky, “su richiesta” di quest’ultimo, “è un passo importante che la Cina ha compiuto per promuovere una soluzione politica alla crisi in Ucraina e dimostra ancora una volta la posizione coerente della Cina nel promuovere la pace e i colloqui”. E’ quanto ha affermato il ministro degli Esteri cinese Qin Gang in un incontro avuto a Xi’an con le controparti dei Paesi dell’Asia centrale. “Non importa quanto sia complicata, una crisi deve essere risolta attraverso i negoziati”, ha affermato Qin, secondo una nota diffusa dalla diplomazia di Pechino.

  • Stoltenberg, dati a Kiev 1.550 blindati e 230 carri armati

    Gli alleati della Nato e i partner del gruppo di contatto sull’Ucraina hanno fornito a Kiev 1.550 veicoli blindati e 230 carri armati. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nel corso di un incontro con il primo ministro del Lussemburgo Xavier Bettel.

    Le consegne, calcolate dall’inizio della guerra nel febbraio dello scorso anno, rappresentano “più del 98% dei veicoli da combattimento promessi all’Ucraina”, ha precisato Stoltenberg. “In totale abbiamo addestrato ed equipaggiato più di nove nuove brigate corazzate ucraine: questo metterà Kiev in una posizione forte per continuare a riconquistare il territorio occupato”.

  • Russi scavano trincee in previsione della controffensiva di Kiev

    Le truppe russe si preparano alla controffensiva ucraina, in previsione della quale stanno scavando trincee e allestendo fortificazioni nei territori occupati dell’Ucraina. Le aree nelle quali le forze di Mosca pensano che avverrà l’attacco dell’esercito di Kiev sono quelle attorno a Zaporozhzia e il confine con la Crimea. Lo riporta RBC-Ucraina, riferendosi a immagini satellitari che confermerebbero che l’esercito russo ha iniziato a scavare trincee dopo la liberazione di Kherson. Le posizioni di difesa della Russia risultano maggiormente concentrate vicino alla linea del fronte nel sud-est della regione di Zaporozhzhia, così come su una stretta striscia di terra che collega la Crimea con l’Ucraina continentale. I fossati russi partono da sud di Vasilyevka e attraversano l’intera regione di Zaporozhzhia, per una lunghezza di circa 120 chilometri. “I fossati anticarro sono abbastanza profondi e larghi da impedire l’avanzata di carri armati e mezzi corazzati. Poi ci sono dei ’denti di drago’ in cemento che fungono da barriere. Le trincee si trovano circa un chilometro dietro i fossati”, scrive RBC-Ucraina, aggiungendo che i russi hanno allestito barricate, trincee a zig-zag, campi minati, filo spinato e postazioni di veicoli mimetizzate.

  • Papa riceve premier ucraino Shmyhal, 30 minuti di colloquio

    Papa Francesco ha ricevuto stamane in Vaticano il primo ministro dell’Ucraina, Denys Shmyhal, accompagnato dal seguito. Il colloquio privato tra i due nella Sala della Biblioteca è durato 30 minuti. Al termine, dopo la presentazione della delegazione ucraina, c’è stato lo scambio dei doni. Il premier Shmyhal ha fatto dono al Papa della riproduzione di una caraffa in ceramica raffigurante un gallo, sopravvissuta a un bombardamento nei pressi di Kiev, e di spighe di grano dall’Ucraina. Inoltre ha offerto un libro di foto sulla guerra in corso e la resistenza del popolo ucraino. Il Pontefice ha ricambiato con la fusione in bronzo di un fiore che nasce con la scritta “La pace è un fiore fragile”, il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest’anno, il Documento sulla Fratellanza Umana, il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della Lev, il volume “Un’Enciclica sulla pace in Ucraina”. Il premier Shmyhal è andato poi a colloquio col cardinale segretario di Stato Pietro Parolin.

    Nella foto diffusa dai media vaticani Papa Francesco stringe la mano al Primo ministro dell’Ucraina Denys Shmyhal durante un’udienza privata in Vaticano (foto Media vaticani /Afp)

  • Ecofin, confronto su coordinamento sostegno liquidità e ricostruzione

    I ministri finanziari europei che si riuniranno a Stoccolma domani e sabato per il tradizionale incontro informale di primavera cercheranno di definire uno schema di coordinamento del sostegno alla liquidità all'Ucraina e degli sforzi a lungo termine per pianificare la ricostruzione del paese e la transizione a un sostegno finanziario “a più lungo termine con l'obiettivo di garantire un percorso verso l'adesione alla Ue”. È quanto viene indicato in un “paper” preparato dalla presidenza svedese dell'Ecofin.

    Non vengono indicate né modalità precise né, naturalmente date. Dall’inizio della guerra di aggressione della Russia, Ue, stati membri e istituzioni finanziarie europee hanno messo a disposizione dell’Ucraina circa 51 miliardi di euro in fondi finanziari, umanitari, di emergenza e militari. Insieme alle risorse messe a disposizione per aiutare gli Stati membri a soddisfare le esigenze degli ucraini in fuga dalla guerra, il sostegno complessivo all’Ucraina e agli ucraini ammonta a circa 68 miliardi di euro. Il fabbisogno totale di ripresa e ricostruzione del paese viene stimato dalla Banca mondiale a oltre 411 miliardi di dollari a febbraio 2023, che rappresenta oltre il 200% del pil ucraino prima del febbraio 2022.

  • Intelligence Regno Unito, russi hanno allestito postazioni difensive su reattori

    “A marzo 2023 le forze russe avevano stabilito posizioni di combattimento con sacchi di sabbia sui tetti di molti dei sei edifici dei reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia”. È quanto riporta il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. “È probabile che la Russia abbia costruito queste posizioni perché è sempre più preoccupata dalle prospettive di una grande offensiva ucraina”, si legge nell’aggiornamento, “la mossa probabilmente aumenta le possibilità di danneggiare i sistemi di sicurezza della Zaporizhzhia in caso di combattimenti intorno a quest’ultima”. Il ministero britannico ha anche pubblicato una foto dall’alto della centrale nucleare in cui si vedono le posizioni difensive create dai russi.

  • Isw, Mosca “importa” i cittadini russi nelle aree occupate

    Una deliberata campagna di spopolamento nelle aree occupate ucraine per facilitare il ripopolamento dei territori del Paese con cittadini russi: è anche questa la strategia di Mosca in Ucraina, come riporta l’Istituto per lo studio della Guerra (Isw) nel suo rapporto quotidiano. Il centro studi statunitense ricorda che ieri la vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, ha dichiarato che la Russia sta cercando di cambiare la composizione etnica del Paese con un reinsediamento su larga scala di persone provenienti soprattutto dalle regioni più povere e remote della Russia.

    Malyar ha osservato che gli sforzi più intensi sono in corso nella regione di Lugansk (est), sottolineando che Mosca sta anche deportando gli ucraini e li sta reinsediando con la forza in Russia. Il think-tank non esclude che in questo modo Mosca speri di integrare ulteriormente le aree occupate dal punto di vista sociale, amministrativo, politico ed economico, complicando così le condizioni per la reintegrazione di questi territori nell’Ucraina.

  • Zelensky a Gb, sia apripista in «coalizione aerei da guerra»

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha discusso con Timothy Barrow, consigliere per la sicurezza nazionale del primo ministro britannico, dell’ulteriore rafforzamento del sostegno alla difesa dell’Ucraina e ha invitato la parte britannica a fare da apripista alla cosiddetta «coalizione degli aerei da guerra» per fornire alla nazione jet da combattimento. Lo riferisce Ukrinform. Il capo di Stato ha sottolineato la leadership della Gran Bretagna nel sostegno alla difesa dell’Ucraina.

    «Vorrei chiederle di continuare a convincere i suoi partner della necessità di fornire all’Ucraina tutte le armi e le attrezzature militari necessarie», ha detto Zelensky. Zelensky ha sottolineato l’importanza di ricevere aerei da guerra occidentali dai partner internazionali, così come altri tipi di armi necessarie per respingere gli invasori russi e ha chiesto alla Gran Bretagna di promuovere la creazione di una coalizione di aerei da guerra per l’Ucraina, che fornirà al Paese i tanto necessari jet da combattimento.

    Le parti hanno anche discusso i preparativi per il vertice della Nato, che si terrà a Vilnius quest’estate. Zelensky ha sottolineato che l’Ucraina si aspetta dal vertice decisioni specifiche che avvicinino la fine della guerra e rafforzino la sicurezza europea. In questo contesto, il presidente ha anche informato il suo interlocutore sugli sforzi per creare garanzie di sicurezza efficaci per l’Ucraina. Il ministro degli Esteri britannico, James Cleverly, ha riaffermato la promessa della Nato di far diventare l’Ucraina un membro in futuro, ma al momento il diplomatico ritiene che l’attenzione principale debba essere rivolta al rafforzamento delle capacità di difesa dell’Ucraina.

  • Meloni sente Zelensky, «Italia scommette su futuro Kiev»

    “Ho avuto una proficua conversazione con Zelensky. Come promesso a Kiev due mesi fa, abbiamo organizzato ieri a Roma la Conferenza sulla ricostruzione. L’Italia scommette sul futuro dell’Ucraina”. Così il premier Giorgia Meloni su Twitter.

  • Gentiloni, evitata catastrofe per l’economia Ue

    “Nella seconda metà dello scorso anno, gli europei hanno avvertito più intensamente gli effetti della guerra. L’aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia ha portato i tassi di inflazione al livello più alto degli ultimi decenni e le nostre economie sull’orlo della recessione. Ma gli scenari più catastrofici non si sono verificati”. Lo ha detto il commissario all’Economia Paolo Gentiloni in un discorso al think tank danese Europa. “La nostra risposta comune e la straordinaria capacità di recupero dei nostri cittadini e delle nostre imprese hanno contribuito ad allontanare i timori di blackout, fallimenti e recessione. I prezzi dell’energia sono tornati ai livelli prebellici. L’inflazione è in costante calo, anche se rimane elevata. I mercati del lavoro rimangono forti: la disoccupazione nell’Ue è al minimo storico, l’occupazione al massimo storico”.

  • Kiev, 188.920 militari russi uccisi da inizio guerra

    La Russia ha perso nell'ultimo giorno 510 uomini, facendo salire a 188.920 le perdite fra le sue fila dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di 188.920 uomini, 3.694 carri armati, 7.178 mezzi corazzati, 2.887 sistemi d’artiglieria, 542 lanciarazzi multipli, 293 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 308 aerei, 294 elicotteri, 5.805 autoveicoli, 18 unità navali e 2.461 droni.

  • Zelensky, Mosca ha rilasciato finora 2.279 ucraini

    Un totale di 2.279 cittadini ucraini, tra militari e civili, sono stati rilasciati dai russi dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio 2022: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riporta il Kyiv Independent. Il nuovo bilancio segue lo scambio annunciato Ieri da Kiev e Mosca di 44 detenuti ucraini e 40 russi. Secondo le stime di Kiev, al 18 aprile circa 7.000 soldati ucraini erano considerati ancora dispersi.

  • Kiev, sale a 23 feriti il bilancio dell’attacco a Mykolaiv

    È salito a 23 feriti, incluso un bambino, il bilancio dell’attacco missilistico russo della notte scorsa sulla città di Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Facebook il Comando Operativo Sud, come riporta Ukrinform. L’esercito di Kiev ha inoltre confermato che nell’attacco è rimasta uccisa anche una persona. «La scorsa notte il nemico ha attaccato Mykolaiv con missili di tipo Kalibr dal Mar Nero. Sono stati lanciati quattro missili... Trattandosi di armi di alta precisione che si basano su coordinate, si tratta di un evidente atto terroristico contro i civili», si legge nel rapporto. Nell’attacco è stata distrutta una casa, un’altra è stata danneggiata e un condominio e un edificio storico hanno riportato gravi danni. «Al momento è stata segnalata una persona uccisa e 23 ferite, tra cui un bambino», ha aggiunto il Comando.

  • Kiev: forze russe attanagliano Bakhmut

    Le forze russe incalzano la città di Bakhmut, da mesi bersaglio dei loro tentativi di conquistare la regione industriale ucraina orientale del Donbass. Il capo della forza mercenaria russa Wagner ha dichiarato che le truppe ucraine si stavano riversando in vista di una controffensiva «inevitabile». Lo stato maggiore delle forze armate ucraine, in un rapporto pubblicato su Facebook, ha dichiarato che i combattimenti hanno attanagliato Bakhmut e le aree vicine. Le forze russe non sono riuscite ad avanzare su due villaggi a nord-ovest. Almeno una dozzina di località sono state sottoposte al fuoco russo.

  • Xi chiama Zelensky, inviato Cina a Kiev

    Prove di dialogo Pechino-Kiev in una telefonata tra Xi e Zelensky. «Dialogo e negoziazione sono l’unica via d’uscita praticabile - dice il presidente cinese -. In una guerra nucleare non ci sono vincitori». Pechino invierà un suo rappresentante in Ucraina per lavorare a «una soluzione politica della crisi». Per il presidente ucraino è stata una telefonata «lunga e significativa». Positive le reazioni Usa

  • Missili russi su oblast Mykolaiv, 1 morto e 15 feriti

    Le forze russe hanno lanciato attacchi su diverse località nel sud dell’Ucraina, colpendo l’oblast di Mykolaiv.
    Lo riferisce il Kyiv Independent, che cita il governatore dell’Oblast’ di Mykolaiv, Vitaly Kim, secondo cui “almeno 15 persone sono rimaste ferite e una è stata uccisa nell’attacco”. Un allarme aereo ha avvertito l’intera regione dell’attacco all’una di notte locale.

    Secondo le autorità, la regione è “stata colpita con quattro missili S-300 di difesa aerea. Almeno uno di questi missili ha colpito un edificio residenziale a più piani, mentre un altro ha preso di mira una residenza privata”. Kim ha riferito in seguito che “i primi soccorritori sono stati chiamati in una terza località in seguito all’attacco”. Secondo il governatore, due civili feriti sono in condizioni critiche.

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