Ucraina, ultime notizie. Incontro Johnson-Zelensky a Kiev: Gb invierà mezzi blindati e missili antinave. Comune di Mariupol: «Qui dieci volte peggio di Bucha»
I punti chiave
- Premier britannico Johnson a sorpresa a Kiev, incontro con Zelensky
- Comune di Mariupol, “qui dieci volte peggio di Bucha”
- La Cina accelera l’espansione del suo arsenale nucleare
- La Gran Bretagna invia a Kiev 120 veicoli blindati e missili anti-nave
- Commissario diritti umani: A Bucha uccisi 360 civili, 10 bambini
- Zelensky: Bisogna privare macchina da guerra russa della possibilità di agire
- Borrell (Ue): L’Ucraina vincerà sul campo di battaglia
- Raccolti 9,1 miliardi in campagna internazionale
- Ue, grazie Draghi e Italia per aiuti ai rifugiati
- Draghi, dall’Italia aiuti per 610 milioni di euro
Zelensky e Johnson passeggiano nel centro di Kiev
Dopo il colloquio nella sede della presidenza ucraina, Volodymyr Zelensky e Boris Johnson hanno passeggiato insieme questo pomeriggio per il centro di Kiev, accompagnati dalle guardie di sicurezza. Lo riferisce Ukrinform, pubblicando un video in cui i due leader attraversano diverse strade e si soffermano a parlare con alcuni abitanti. Alcune foto della visita sono state pubblicate da Zelensky sul suo profilo Facebook.
Comune di Mariupol, “qui dieci volte peggio di Bucha”
“La portata dei crimini” delle forze russe a Mariupol “è dieci volte peggio del genocidio di Bucha”. Lo scrive il comune della città ucraina su Telegram, con la foto di “un sottopassaggio, nel distretto periferico di Sadkiv”, con dei corpi allineati per terra. “Qui gli occupanti hanno allestito un punto di raccolta per i corpi dei residenti uccisi. Centinaia di cadaveri vengono portati in questi punti ogni giorno” per poi “distruggerli nei crematori mobili o seppellirli in fosse comuni. I razzisti stanno facendo di tutto per nascondere la tragedia di Mariupol”.
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Rientrate in Russia opere Ermitage restituite da Italia
L'Ermitage ha annunciato il ritorno delle opere prestate all'Italia e poi trattenute dal servizio doganale finlandese mentre erano di rientro in Russia. Lo riferisce l'agenzia russa 'Tass'. Tra le opere rientrate a San Pietroburgo c'è un Canova e quadri di Ingres, Vigée Le Brun e Giulio Carlini.
Ucraina: Mattarella, giorni terribili e crimini disumani
“Viviamo giorni terribili. Siamo travolti da immagini che pensavamo aver consegnato per sempre all'archivio degli orrori non ripetibili nel nostro continente. Invece altro sangue innocente, altre vite spezzate, altri crimini spietati stanno nuovamente popolando gli abissi della disumanità”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo alla cerimonia che dà il via a Procida Capitale della Cultura 2022.
Da Berlino 500 mln per l’Ucraina, Grecia pronta per ricostruzione
Berlino ha stanziato 425 milioni di euro in aiuti umanitari e allo sviluppo per l'Ucraina e i Paesi limitrofi e 70 milioni di euro in assistenza medica tramite il meccanismo europeo di protezione civile, mentre Atene ha assicurato il suo impegno a ricostruire l'ospedale di maternità di Mariupol, distrutto dalle bombe russe un mese fa. Sono alcuni degli impegni espressi dai leader europei a Varsavia all'evento finale della campagna internazionale di raccolta fondi Stand Up For Ukraine, dove sono stati raccolti un totale di 9,1 miliardi di euro in favore della popolazione e dei rifugiati ucraini.
Tra le principali donazioni promesse e in alcuni casi già anticipate, il Belgio ha impegnato circa 800 milioni di euro per la gestione interna dell'accoglienza, la Finlandia 700 milioni di euro con particolare attenzione ai bambini, la Slovacchia e la Svezia si sono impegnate rispettivamente con 530 e 300 milioni di euro. Il Regno Unito ha confermato il suo sostegno in 400 milioni di sterline in aiuti umanitari e 500 milioni di sterline in finanziamenti. La solidarietà è arrivata anche da Stati Uniti, Canada, Giappone, Messico, Australia, Kosovo, Islanda, Bahrain, Kuwait, e dal settore privato con i ceo di alcune delle principali multinazionali al mondo - tra cui, Coca-Cola, Google e Cisco - che hanno annunciato il loro sostegno con donazioni e aiuti di vario genere
Ucraina, vicepremier: terzo scambio prigionieri, 12 militari e 14 civili tornano a casa
“A seguito dell'ordinanza del presidente ucraino è avvenuto il terzo scambio dei prigionieri. A casa sono tornati 12 dei nostri militari tra cui una donna ufficiale e 14 civili tra cui 9 donne”. Lo riferisce su Telegram Iryna Vereshchuk, la vicepremier ucraina.
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La Gran Bretagna invia a Kiev 120 veicoli blindati e missili anti-nave. Johnson: «Aiuti in modo che Ucraina non sia mai più invasa»
La Gran Bretagna invierà all’Ucraina 120 veicoli blindati e nuovi sistemi missilistici anti-nave. Lo ha reso noto Downing Street, citato dalla Pa, dopo l’incontro svoltosi oggi a Kiev tra il presidente Volodymyr Zelensky e il premier britannico Boris Johnson. «Noi forniremo aiuti in modo che l'Ucraina non sarà mai più invasa» ha detto Johnson dopo l'incontro con Zelenskiy, sottolineando che Londra è pronta a continuare ad intensificare le sanzioni contro la Russia “settimana dopo settimana”.
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Russi colpiscono cargo che voleva evacuare da Mariupol capi Azov
Le navi russe hanno aperto il fuoco sulla nave mercantile ucraina ’Apache’, che stava tentando di entrare nel porto di Mariupol per evacuare la guida del battaglione nazionalista Azov. A dirlo è il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. Lo riporta l’agenzia Interfax.
La nave che batteva bandiera di Malta non si sarebbe fermata agli avvertimenti della flotta di Mosca. “Non ci sono stati feriti tra i membri dell’equipaggio sulla nave. L’incendio è stato estinto dall’equipaggio e dopo l’ispezione l’imbarcazione è stata scortata al porto di Yeysk”, ha detto Konashenkov.
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Commissario diritti umani: A Bucha uccisi 360 civili, 10 bambini
“Secondo le autorità cittadine, finora a Bucha sono stati uccisi in totale 360 civili, di cui almeno dieci bambini”. Lo scrive sui suoi profili social Lyudmyla Denisova, commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, denunciando che nella cittadina a nord-ovest di Kiev i russi “avevano allestito in via Yablonska una vera camera di tortura. Secondo i sopravvissuti, il quartier generale di Kadyrov (il leader ceceno, ndr) era qui. Hanno sparato alle persone in faccia, bruciato loro gli occhi, tagliato parti del corpo e torturato a morte non solo gli adulti ma anche i bambini”.
“Il genocidio del popolo ucraino da parte della Federazione Russa ha ogni giorno nuove prove”, scrive Denisova, portando oltre a quello di Bucha anche gli esempi di Mariupol “dove i crematori mobili stanno lavorando solo e gli occupanti continuano a pulire le strade dai corpi dei morti”. “Nei boschi sulla strada da Gostomel a Irpen, la gente del posto ha trovato un’auto colpiti da spari con all’interno una famiglia morta”, riferisce la commissaria per i diritti umani, secondo cui “tali azioni dell’esercito terroristico russo rientrano nella definizione del reato di ’genocidio’ ai sensi della Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio e dell’articolo 6 dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale”.
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Zelensky: Bisogna privare macchina da guerra russa della possibilità di agire
Le Nazioni “devono fare di tutto per costringere la Russia a cercare la pace. Devono fare di tutto per costringere i militari russi e i loro comandanti a rispondere per tutti i crimini che hanno commesso contro gli ucraini. Ci vogliono sanzioni contro tutte le banche russe, ci vuole l’embargo totale sul petrolio contro la Russia. Bisogna privare la macchina da guerra russa della possibilità di agire”. Ad affermarlo è il presidente dell’Ucraina Zelensky in un video diffuso su Telegram in occasione della manifestazione in corso a Varsavia a sostegno dell’Ucraina.
“Bisogna fornire all’Ucraina tutto l’aiuto necessario - aggiunge Zelensky -. Abbiamo chiesto le armi, l’aiuto finanziario, l’aiuto per i profughi ucraini, 10 milioni di persone che la Russia ha privato della loro casa. Il mondo democratico ha la forza di aiutare, e il coraggio ucraino merita il rispetto. Convincete i vostri politici, state con l’Ucraina! State con la libertà! State con il coraggio!”, conclude il premier.
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Borrell (Ue): L’Ucraina vincerà sul campo di battaglia
L’Ucraina vincerà la guerra “sul campo di battaglia”. Lo ha scritto su Twitter l’Alto rappresentante per la politica estera della Ue Josep Borrell, sottolineando che sono in arrivo a Kiev altri 500 milioni di euro per l’acquisto di armi. “Le consegne di armi saranno calibrate secondo le necessità ucraine”, ha aggiunto Borrell. Il fondo Ue di sostegno militare all’Ucraina sale così a 1,5 miliardi di euro.
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Raccolti 9,1 miliardi in campagna internazionale
La campagna internazionale ’ Stand up for Ukraine ’ ha raccolto 9,1 miliardi di dollari per aiutare gli sfollati interni ed i rifugiati all’estero a causa del conflitto. Lo ha annunciato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, specificando a questi si aggiunge il miliardo promesso dalla Ue, finendo così per superare la soglia dei 10 miliardi di euro.
“La solidarietà dei Paesi, delle imprese e delle persone di tutto il mondo porta un po’ di luce in un’ora così buia”, ha detto. “Continueremo a fornire sostegno”, ha aggiunto su Twitter von der Leyen dicendosi sicura che “arriveranno altri aiuti”. “Ed una volta che le bombe smetteranno di cadere, aiuteremo il popolo ucraino a ricostruire il loro Paese”, ha concluso. La campagna era stata lanciata lo scorso 26 marzo dalla Commissione Europea e dal governo del Canada. “Continueremo ad aiutare il popolo ucraino costretto alla fuga dall’ingiustificabile guerra di Putin” ha dichiarato il premier canadese Justin Trudeau.
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Ue, grazie Draghi e Italia per aiuti ai rifugiati
“L’Italia ha accolto a braccia aperte i profughi dall’Ucraina. Grazie al primo ministro Draghi e all’Italia per aver stanziato nuovi fondi per aiutarli a soddisfare i loro bisogni quotidiani. Questa è la solidarietà europea al suo meglio”. Lo scrive in un tweet la Commissione europea accogliendo l’annuncio di 610 milioni di euro stanziati dal governo per sostenere Kiev e i rifugiati ucraini arrivato nel corso dell’evento finale della campagna di raccolta fondi internazionale ’Stand up for Ukraine’ a Varsavia.
Draghi, dall’Italia aiuti per 610 milioni di euro
“Non ci volteremo dall’altra parte. Nelle ultime settimane il governo ha stanziato nuovi fondi per aiutare i rifugiati ucraini a far fronte alle loro spese quotidiane, vale a dire cibo, medicine e materiale scolastico. In tutto, abbiamo stanziato circa 500 milioni di euro per sostenere gli ucraini che arrivano in Italia e 110 milioni in assistenza finanziaria per il governo ucraino”. Lo ha detto il premier Mario Draghi nel suo intervento in video all’evento finale della campagna di raccolta fondi internazionale ’Stand up for Ukraine’ in corso a Varsavia.
Premier britannico Johnson a sorpresa a Kiev, incontro con Zelensky
Il premier britannico Boris Johnson è a Kiev, dove sta incontrando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferisce la presidenza ucraina.«Il primo ministro si è recato in Ucraina per incontrare di persona il presidente Zelensky e mostrare la sua solidarietà al popolo ucraino», ha riferito un portavoce di Downing Street, aggiungendo che i colloqui si concentrano su ulteriori aiuti “militari e finanziari” offerti dalla Gran Bretagna. Johnson è il primo leader del G7 a recarsi a Kiev dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio scorso. Ieri c’era stata la visita della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
A Makariv granate nei rifugi e spari da elicotteri
«In alcune case i militari russi hanno lanciato le granate nei rifugi, perché non volevano ci nascondessimo». Lo hanno raccontato gli abitanti di Makariv all’inviato dell’Ansa sul posto. Altri hanno anche riferito di «spari alle auto in strada dagli elicotteri dell’esercito russo». «I gruppi di militari si alternavano - spiegano ancora gli abitanti - e gli stessi soldati ci dissero di scappare perché sarebbero arrivati gli ’udmurt’ e i ’buryat’», aggiungono riferendosi all’etnia dei miliziani provenienti dalla zona in cui viene addestrata la brigata dell’estremo oriente russo che avrebbe compiuto i massacri di Bucha.
Von der Leyen: non ci sono parole per descrivere l’orrore di Bucha
«Ieri sono stata a Kiev e Bucha, non ci sono parole per descrivere l’orrore che ho visto a Bucha, è il brutto volto dell’esercito di Putin che ha terrorizzato la gente». Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen all’evento ’Stand Up For Ukraine’. «Ammiro molto i coraggiosi ucraini che combattono una battaglia che è anche la nostra battaglia», ha aggiunto von der Leyen.
Wsj: Cina accelera l’espansione del suo arsenale nucleare
La Cina sta accelerando l’espansione del suo arsenale nucleare dopo aver rivisto la sua valutazione sulla minaccia posta dagli Stati Uniti. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali la cautela americana in un coinvolgimento diretto nella guerra in Ucraina avrebbe convinto Pechino a dare maggiore enfasi allo sviluppo di armi nucleari come deterrente. I leader cinesi, precisa il quotidiano, vedono in un forte arsenale nucleare un deterrente per gli Stati Uniti da un coinvolgimento diretto in un potenziale conflitto su Taiwan.
Fondo monetario approva un conto per assistenza Ucraina
Il Fmi approva la creazione di un nuovo conto gestito per consentire ai paesi membri che vogliono effettuare donazioni all’Ucraina di farlo nella modalità più sicura e diretta. L’iniziativa consente ai paesi donatori di versare le riserve in valuta o gli special drawing right e rappresenta un «veicolo sicuro per l’assistenza finanziaria diretta all’Ucraina», si legge in una nota.
Zelensky: sempre pronti al dialogo con Mosca
«L’Ucraina ha sempre affermato di essere pronta per i negoziati e cercherà tutte le possibilità per fermare la guerra. Allo stesso tempo, purtroppo, stiamo assistendo ai preparativi per grandi battaglie, alcuni dicono decisive, nell’est», ha detto Zelensky durante una conferenza stampa con il cancelliere austriaco Karl Nehammer, in visita a Kiev e Bucha. «Siamo pronti a combattere e allo stesso tempo a cercare vie diplomatiche per fermare questa guerra», ha continuato. L’ultima sessione di colloqui diretti russo-ucraini si è tenuta il 29 marzo a Istanbul, durante la quale l’Ucraina ha dettagliato le sue principali proposte per un’intesa con Mosca compresa la sua “neutralità” in cambio di un accordo internazionale per garantirne la sicurezza.
Onu: almeno 1.766 i civili uccisi dall’inizio della guerra
Sono almeno 1.766 i civili rimasti uccisi in Ucraina dallo scorso 24 febbraio. I feriti sono almeno 2.383. Questo il bilancio secondo l’ultimo aggiornamento dell’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani che registra tra le 1.766 vittime civili almeno 284 donne, 69 bambini, 27 ragazze e 43 ragazzi.
Cardinale elemosiniere Krajewski domenica torna a Kiev
Domenica, per la terza volta, il Cardinale Elemosiniere Konrad Krajewski si recherà a Kiev in Ucraina, dove il Giovedì Santo, a nome del Santo Padre, consegnerà una seconda ambulanza. Lo comunica la Elemosineria Apostolica in una nota. Il dono dell'ambulanza, così come il giorno scelto per la consegna, ha un grande valore simbolico: ricorda il gesto di vicinanza e di servizio compiuto da Gesù durante l'Ultima Cena. Papa Francesco desidera in questo modo testimoniare la sua vicinanza all’Ucraina.
Ue: attacco di Kramatorsk brutale e scioccante come Bucha
L’attacco russo contro la stazione di Kramatorsk, nella regione di Donetsk, che ha causato la morte di 50 persone e il ferimento di decine di altre, «è un atto brutale profondamente scioccante». Lo scrive in una nota il Servizio di azione esterna dell’Ue, guidato dall’Alto rappresentante Josep Borrell. «L’Unione europea è sconvolta dal fatto che queste gravi violazioni del diritto internazionale umanitario stiano diventando sempre più frequenti. Le atrocità commesse dalle forze russe a Bucha, Borodyanka e in altre città e villaggi che di recente l’esercito ucraino ha liberato dall’occupazione russa e il brutale attacco alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, fanno parte delle deplorevoli tattiche di distruzione del Cremlino», evidenzia il Seae.
Kiev accusa: i russi torturano e uccidono giornalisti
I russi «stanno uccidendo e torturando membri della stampa». Lo denuncia la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova su Telegram, aggiungendo che ci sono nuove informazioni sulle circostanze della morte del regista lituano Mantas Kvedaravicius a Mariupol. «È stato fatto prigioniero dai razzisti, che poi gli hanno sparato. Gli occupanti hanno gettato il corpo del regista nella strada. La moglie, rischiando la propria vita, ha portato il suo corpo fuori dalla città bloccata e portato in Lituania. La vera causa della morte del regista non è stata annunciata prima che lei si fosse messa in sicurezza».
Il cancelliere austriaco Nehammer visita Kiev e Bucha
Kiev e anche Bucha. Il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, è nella capitale ucraina per l’incontro con il presidente, Volodymyr Zelensky, e per vedere il sindaco, Vitali Klitschko, con l’obiettivo dichiarato di offrire supporto politico e umanitario all’Ucraina dopo oltre un mese di conflitto dopo l’invasione russa. Prevista anche una visita a Bucha. Al suo arrivo in Ucraina, Nehammer ha insistito con i giornalisti sulla necessità di un’indagine da parte di esperti internazionali indipendenti sugli orrori di Bucha. L’Austria, che dipende per l’80% dal gas russo, è sul fronte del ’no’ rispetto a un divieto all’import di gas russo. Vienna ha annunciato l’espulsione di quattro diplomatici russi, unendosi dopo qualche esitazione ai Paesi europei che hanno deciso in tal senso.
Oltre 4,4 milioni i rifugiati da inizio invasione
Hanno superato quota 4,4 milioni i rifugiati ucraini fuggiti dal Paese dall’inizio dell’invasione russa: lo ha reso noto oggi l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati. Dal 24 febbraio scorso un totale di 4.441.663 cittadini hanno lasciato l’Ucraina, ben 59.347 in più rispetto a ieri. L’Europa non vedeva un tale afflusso di profughi dalla Seconda guerra mondiale. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) dell’Onu, hanno lasciato il Paese anche circa 210.000 non ucraini. Le Nazioni Unite stimano inoltre anche in Ucraina vi siano 7,1 milioni di sfollati interni.
Kiev, sale bilancio Bucha: 360 uccisi, 10 bimbi
Si aggrava il bilancio delle vittime civili di Bucha. «Secondo le autorità cittadine, risultano al momento complessivamente 360 civili uccisi, compresi almeno 10 bambini». Lo scrive la la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova su Telegram. L’ultimo bilancio, giovedì, era di 320 persone uccise. A Bucha, dove i russi hanno creato una camera delle torture, secondo i sopravvissuti “lì c’era il quartier generale di Kadyrov” (leader ceceno), scrive Denisova, aggiungendo che i russi hanno sparato in faccia alle persone, bruciato i loro occhi, tagliato parti del corpo e torturato a morte adulti e bambini.
Google blocca la piattaforma Youtube della Duma
La Duma di Stato russa ha denunciato che Google ha bloccato il suo canale di trasmissione ufficiale sulla piattaforma Youtube. «Google ha bloccato il canale Youtube di Duma TV. Aveva più di 145mila abbonati e i nostri video hanno ricevuto oltre 100 milioni di visualizzazioni in totale», ha affermato l’ufficio stampa della Duma. Il canale televisivo della camera bassa del Parlamento russo, che pubblica commenti esclusivi dei deputati e trasmissioni di sessioni plenarie, era stato finora esentato dalle restrizioni che i social media Usa hanno imposto agli organi ufficiali e ai media russi come ritorsione per l’invasione dell’Ucraina. Le autorità della Duma hanno tuttavia sostenuto di essere «preparate a questa situazione» e hanno annunciato che le loro trasmissioni continueranno su piattaforme russe come RuTube, VKontakte o il canale di messaggistica di Telegram.
Viminale: 88.593 profughi arrivati in Italia finora
Sono 88.593 a oggi le persone in fuga dal conflitto in Ucraina arrivate in Italia, 84.796 delle quali alla frontiera e 3.797 controllate dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di 45.816 donne, 9.700 uomini e 33.077 minori. Le città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia sono ancora Milano, Roma, Napoli e Bologna. L’incremento, rispetto a venerdì, è di 1.368 ingressi nel territorio nazionale. Sono i numeri forniti dal ministero dell’Interno.
A Chernobyl radiazioni oltre il normale e niente protocolli di sicurezza per i soldati russi
Radiazioni oltre il normale a Chernobyl ma, nonostante questo, i soldati russi non avrebbero utilizzato i necessari protocolli di sicurezza. «La prima cosa che si sente, quando si entra nella stanza, è il beep del rilevatore di radiazioni. La stanza è quella in cui i soldati russi vivevano durante l’occupazione della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina. Qui i livelli di radiazioni sono ora più alti del normale». A raccontarlo è la Cnn, che ha avuto accesso esclusivo alla centrale per la prima volta da quando è tornata sotto il controllo degli ucraini. Nella stanza non è visibile la fonte del materiale radioattivo, ma secondo i funzionari ucraini viene dalle piccole particelle e dalle polvere che i soldati hanno portato dentro l’edificio. A Chernobyl, infatti, i soldati russi non sono stati impegnati solo a scavare trincee in una zona altamente contaminata come la foresta intorno alla centrale nucleare, ma hanno commesso anche azioni poco avvedute, come toccare a mani nude materiale radioattivo. Lo racconta un ingegnere ucraino della centrale al New York Times. C’è il rischio che questi soldati abbiano pochi mesi di vita.
Adesione Ue, Kiev punta a status di paese candidato entro giugno
L’obiettivo del Governo ucraino è di ottenere lo status di Paese candidato all’adesione Ue entro il mese di giugno. È quanto ha spiegato Olga Stefanishyna, vice primo ministro ucraino per l’integrazione europea ed euro-atlantica. Second la vicepremier il paese è «pronto a muoversi rapidamente» con la sua candidatura per diventare un membro dell’Unione europea. «L’Ucraina ha ricevuto il questionario sull’adesione all’Ue. Abbiamo già svolto molto lavoro preparatorio, per questo siamo pronti a muoverci velocemente», ha detto ancora.
A Makariv 132 corpi di persone torturate. Mosca accusa Kiev di inscenare provocazioni
I soccorritori hanno trovato 132 corpi di persone torturate e uccise a Makariv, nella regione di Kiev. Lo scrive in un tweet il ministero della Difesa ucraino definendo il ritrovamento «un nuovo, mostruoso crimine di guerra». A Makariv, città liberata da pochi giorni, i soccorritori stanno cercando anche le vittime dei bombardamenti russi rimaste sotto le macerie. La città, dice il ministero, è distrutta per metà. Dall’altra parte, la Russia sostiene che le autorità ucraine stanno preparando una provocazione per accusare le truppe russe di uccisioni di massa di civili nella città di Irpin, a nord ovest di Kiev. Lo afferma il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta Interfax.
Kuleba: creato archivio online per documentare i crimini di guerra
«Abbiamo creato un archivio online per documentare i crimini di guerra della Russia». Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri dell’Ucraina Dmytro Kuleba. «Le prove raccolte delle atrocità commesse dall’esercito russo in Ucraina impediranno ai criminali di guerra di sfuggire alla giustizia», ha aggiunto il ministro. Intanto, Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, commenta le stragi di civili sul fronte ucraino: «Chi pensava che una guerra in Europa potesse essere meno sporca di guerre del Medio Oriente o dell’Africa ha trovato sin dall’inizio una smentita a questa previsione. Amnesty International ha documentato, già dal 24 febbraio, crimini di guerra consistenti in attacchi contro obiettivi civili anche attraverso l’uso di armi vietate come le bombe a grappolo. Sono stati colpiti scuole adibiti a rifugi, ospedali, centri abitati; ci sono state uccisioni di civili, denunce di torture e di stupri, e tutto questo chiama in causa essenzialmente le forze russe».
Confindustria: la guerra porta la produzione del primo trimestre a -2,9%
Gli effetti della guerra fermano la produzione industriale che a marzo scende di –1,5%, portando la variazione per il 1° trimestre 2022 a –2,9%. È la stima del Centro Studi Confindustria. Il Csc stima un calo della produzione industriale italiana a marzo (-1,5%), dopo il rimbalzo statistico di febbraio (+1,9%). Le dinamiche inedite dei prezzi delle commodity, con particolare riferimento al rincaro del gas naturale che esibisce tassi di variazione a 4 cifre (+1217% in media nel periodo del conflitto sul pre-Covid) e quello del Brent, che è a 3 cifre (+104%), misurano l’ordine di grandezza dello shock di offerta che sta colpendo l’attività economica italiana ed europea. Indici di sentiment sull’attività imprenditoriale e di fiducia, in flessione a marzo, preannunciano rilevanti ripercussioni sull’effettiva capacità di tenuta delle imprese nei prossimi mesi.
Vino, con la guerra a rischio 150 milioni di export in Russia
La guerra in Ucraina mette a rischio quasi 150 milioni di euro di export di vino Made in Italy in Russia, che quest’anno avevano raggiunto il record storico con una crescita del 18% rispetto al 2020, secondo l'analisi Coldiretti dati Istat. È quanto emerge dall'analisi della Coldiretti su dati Istat in occasione del Vinitaly. L’Italia è il primo Paese fornitore di vino in Russia, con una quota di mercato di circa il 30%, davanti a Francia e Spagna. Oltre al Prosecco che nell’ultimo anno ha fatto registrare un boom del +55%, i vini più gettonati a Mosca sono l’Asti e i Dop toscani, siciliani, piemontesi e veneti.
Cambia la guida delle operazioni militari di Mosca
La Russia, che finora ha faticato a raggiungere i suoi obiettivi militari, riorganizza il comando delle sue operazioni in Ucraina mettendo alla guida dell’invasione il generale Alexander Dvornikov, un ufficiale con una grande esperienza militare sul campo in Siria: lo riporta la Bbc, che cita un anonimo funzionario occidentale. «Quel comandante in particolare ha molta esperienza nelle operazioni russe in Siria. Quindi ci aspettiamo che il comando e il controllo complessivi migliorino», ha commentato la fonte spiegando che la decisione è volta migliorare il coordinamento tra le varie unità, che finora sono state organizzate e comandate separatamente. Proprio in questi giorni la Russia sta rivedendo i suoi obiettivi, per concentrarsi sulle regioni a sud e ad est del paese.
Roma e Bruxelles riaprono le sedi diplomatiche a Kiev
Dopo Pasqua riapre l’ambasciata italiana a Kiev. Lo annuncia il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, spiegando che la decisione è stata presa nel corso di una riunione avvenuta venerdì alla Farnesina: «Dopo Pasqua riaprirà l’ambasciata italiana a Kiev, bisogna far prevalere la diplomazia per la pace». La rappresentanza italiana in queste settimane di guerra è rimasta attiva da Leopoli. Non sarà la sola sede diplomatica a riaprire. Indicazioni simili arrivano da Stefano Sannino, segretario generale del Servizio europeo per l’azione esterna, il ministero degli Esteri dell’Unione: «Per dare un forte segnale di vicinanza all’Ucraina abbiamo deciso di riaprire la nostra delegazione a Kiev».
Per Kiev sono oltre 19mila i soldati russi uccisi finora
L’esercito di Kiev fa il punto sulle «perdite significative» inflitte finora ai russi: sono oltre 19mila i soldati russi uccisi dall’inizio dell’invasione. Non solo: sono 151 i caccia abbattuti insieme a 136 elicotteri e 112 droni. Inoltre, le forze di Kiev affermano di aver distrutto 705 carri armati russi, 335 pezzi di artiglieria, 1.895 veicoli blindati per il trasporto del personale, quattro sistemi di missili balistici a corto raggio, 108 sistemi di lanciamissili, sette navi, 1.363 veicoli, 76 autocisterne per il rifornimento di carburante, 55 unità di difesa antiaerea e 25 unità di equipaggiamenti speciali.
Raid russi in aumento a Sud-Est dell’Ucraina: bombardamento in aree residenziali di Severodonetsk
I raid aerei russi dovrebbero aumentare nel sud e nell’est dell’Ucraina a supporto delle operazioni nel Donbass, a Mariupol e Mykolaiv appoggiate dai continui lanci di missili da parte delle forze navali di Mosca: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo consueto aggiornamento dell’intelligence sulla situazione in Ucraina pubblicato su Twitter. Tuttavia, sottolinea Londra, la resistenza ucraina continua ad ostacolare le ambizioni russe di stabilire un corridoio via terra tra la Crimea e il Donbass. Intanto, il capo dell’amministrazione statale regionale di Lugansk, Serhiy Haidai (citato dal Kiev Independent) riferisce di un bombardamento russo sulle aree residenziali a Severodonetsk (nell’est del paese), dove il numero delle vittime deve ancora essere confermato.
Sale a 176 il bilancio dei bambini uccisi mentre aprono dieci corridoi umanitari
Sono almeno 176 i bambini rimasti uccisi a causa della guerra in Ucraina. E sono 324 quelli feriti. I numeri arrivano dall’ufficio del procuratore generale ucraino, secondo un bilancio aggiornato riportato dai media locali. Intanto proseguono le operazioni di evacuazione dei civili: per la giornata di sabato in Ucraina sono stati concordati dieci corridoi umanitari. Lo ha annunciato la vicepremier Iryna Vereshcuck su Telegram.
Mosca: rischio di guerra Usa-Russia dalle armi occidentali all’Ucraina
Le forniture di armi e munizioni all’Ucraina da parte dell’Occidente causano «ulteriore spargimento di sangue, sono pericolose e provocatorie e possono portare gli Stati Uniti e la Federazione Russa sulla via del confronto militare diretto»: lo ha detto in un’intervista a Newsweek l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, sottolineando che Mosca fa tutto il possibile per evitare vittime civili e danni all’infrastruttura dell’Ucraina.
Zelensky: l’attacco a Kramatorsk ennesimo crimine di guerra
«Come il massacro di Bucha, come tanti altri crimini di guerra russi, l’attacco a Kramatorsk deve essere inserito tra le accuse che saranno portate in tribunale, cosa che dovrà accadere». È uno dei passaggi del nuovo video del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky che ricorda la strage di ieri alla stazione di Kramatorsk, dove sono morti oltre 50 profughi. «Tutti gli sforzi del mondo dovranno essere diretti a ricostruire ogni minuto - sottolinea - Chi ha fatto cosa, chi ha dato gli ordini, da dove sono arrivati i razzi, chi li ha portati, chi ha dato l’ordine e come l’attacco è stato organizzato. La responsabilità è inevitabile».
Wsj: Ucraina ha ordinato antidoto contro armi chimiche
L’organizzazione umanitaria americana Direct Relief ha detto al Wall Street Journal che, su richiesta del ministro della Salute ucraino, ha inviato a Kiev circa 220.000 fiale di un farmaco che può essere utilizzato per contrastare gli effetti di armi chimiche come gli agenti nervini. Si tratta dell’atropina, che viene utilizzata per aumentare la frequenza cardiaca o ridurre le secrezioni di muco nei polmoni o nelle vie respiratorie. In pratica, è in grado di bloccare gli effetti da avvelenamento causato da agenti nervini. Si tratta dello stesso farmaco distribuito agli operatori sanitari in Siria nel 2017.