Ucraina, ultime notizie. Nyt, «la diga in Ucraina è esplosa dall’interno». Kiev: da Putin l’ordine di farla saltare
I punti chiave
- Nyt, “la diga in Ucraina è esplosa dall’interno”
- Croce Rossa, Sos mine nelle zone alluvionate
- Kiev, ”più di 2.600 case allagate nel Kherson”
- Erdogan sente Putin, serve inchiesta esaustiva sulla diga
- Zelensky, ’rischi per la centrale nucleare di Zaporizhzhia’
- Mosca, Kiev ha fatto saltare conduttura ammoniaca in regione Kharkiv
- Kherson sott’acqua dopo attacco alla diga
- Regione di Kherson colpita 70 volte in 24 ore, un civile morto
- Zelensky, enorme chiazza di petrolio verso il Mar Nero
- Cnn, Usa inclini a ritenere Russia responsabile per la diga
Zelensky, ora abbiamo bisogno di una risposta rapida a Kherson
«Ora abbiamo bisogno di una risposta chiara e rapida del mondo a quanto sta succedendo. Al momento non è nemmeno possibile stabilire con certezza quante persone nel territorio occupato della regione di Kherson possano morire senza soccorsi, senza acqua potabile, senza cibo, senza cure mediche. I nostri servizi militari e speciali stanno salvando quante più persone possibile, nonostante i bombardamenti». Lo afferma il presidente ucraino, Vladimir Zelensky nel suo consueto videomessaggio serale.
Telefonata Putin-Bin Salman, focus su commercio e investimenti
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha avuto un colloquio telefonico con il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman nel corso della quale i due hanno discusso delle misure per rafforzare ulteriormente i legami commerciali ed economici, attuare progetti congiunti nei settori degli investimenti, della logistica dei trasporti e dell'industria energetica. Lo riferisce una nota del Cremlino citata dall'agenzia Tass.
Kiev e Mosca, ”quasi 6mila evacuati dalle aree allagate”
Quasi 6.000 persone sono state evacuate su entrambe le sponde del fiume Dnipro dopo le inondazioni causate dalla distruzione della diga di Kakhovka, occupata dai russi, in Ucraina. Lo affermano le autorità ucraine e russe che controllano ciascuna una sponda del Dnipro. La distruzione della diga, per la quale Mosca e Kiev respingono la responsabilità, ha allagato città e villaggi situati su entrambe le sponde del fiume, compresi i distretti del capoluogo Kherson.
“L’evacuazione della popolazione continua nella regione di Kherson. I nostri soccorritori, polizia e volontari hanno già evacuato 1.894 cittadini”, ha detto alla tv il ministro dell’Interno ucraino, Igor Klymenko il quale precisa che 30 località sono allagate, di cui 10 nell’area sotto il controllo delle forze russe. Le autorità filorusse hanno da parte loro annunciato di aver evacuato in questa fase “più di 4.000 persone”.
“Gli abitanti vengono sistemati nei centri temporanei. Finora sono state evacuate più di 4.000 persone”, ha indicato su Telegram il governatore della regione di Kherson, Vladimir Saldo. Sul versante delle zone controllate dalla Russia, la principale città colpita è quella di Nova Kakhovka vicino alla diga, dove da domani si inizierà a pompare l’acqua, secondo il sindaco filo-moscovita Vladimir Leontiev.
Macron chiama Zelensky, “condanna attacco atroce diga, invio aiuti”
''Ho espresso al presidente Zelensky la mia solidarietà al popolo ucraino dopo l'attacco alla diga di Kakhovka. La Francia condanna questo atto atroce, che mette in pericolo le popolazioni. Nelle prossime ore invieremo aiuti per far fronte ai bisogni immediati''. Lo ha scritto il presidente francese Emmanuel Macron su Twitter.
Kiev, aeroporto di Leopoli potrebbe riaprire per scopi umanitari
L’aeroporto internazionale Danylo Halytskyi di Leopoli potrebbe riprendere le operazioni per scopi umanitari. Lo ha annunciato il governatore dell’oblast di Leopoli Maksym Kozytskyi, scrive il Kyiv Independent, nel corso dell’intesa firmata ieri con la Commissione europea sull’adesione dell’Ucraina al programma Connecting Europe Facility (Cef), il pacchetto di finanziamenti europei per i trasporti, l’energia e il digitale.
“Durante l’incontro è stata valutata la possibilità di riprendere l’attività dell’aeroporto di Leopoli per scopi umanitari”. I rappresentanti “hanno discusso anche della possibilità di aumentare il numero dei posti di blocco con la Polonia per ridurre le code alla frontiera”, ha scritto il governatore su Telegram. L’Ucraina ha chiuso il suo spazio aereo ai voli civili all’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio 2022.
Casa Bianca, Biden non vede l'ora di ricevere Stoltenberg
Il presidente americano Joe Biden non vede l'ora di accogliere il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg lunedì 12 giugno alla Casa Bianca. Lo ha dichiarato in una nota la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, spiegando che Biden parlerà con Stoltenberg del prossimo summit della Nato a Vilnius, in Lituania. Biden e Stoltenberg valuteranno le fasi di preparazione del summit e si concentreranno sul lavoro da fare per rafforzare la deterrenza e la difesa dell'Alleanza, si legge nella nota. Nell'incontro si parlerà anche del sostegno degli alleati all'Ucraina di fronte alla brutale guerra di aggressione della Russia, prosegue il comunicato.
Croce Rossa, Sos mine nelle zone alluvionate
Un nuovo potenziale pericolo si annida nel disastro della diga di Nova Khakovka: quello delle mine, che l'acqua e il fango probabilmente hanno mosso e dissotterato, e che minacciano ora non solo la popolazione alluvionata, ma anche i soccorritori: l'Sos è della Croce Rossa. “Sono state tutte portate via dall'acqua” e “tutto quello che sappiamo è che (le mine) sono da qualche parte a valle dell'alluvione, ha detto Erik Tollefsen, capo dell'unità per la decontaminazione da armamenti e lo sminamento del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), durante la presentazione di un nuovo drone in grado di individuare mine nascoste.
Zelensky attacca Onu e Croce rossa, “non sono alla diga”
Volodymyr Zelensky lancia accuse all’Onu e alla Croce rossa, dopo il crollo della diga di Kakhovka: “loro non sono sul posto!” Nonostante la catastrofe sia avvenuta da tante ore, sostiene in un’intervista esclusiva alla Bild il leader ucraino, “loro non ci sono”. Onu e Croce rossa “dovrebbero essere i primi ad arrivare sul posto per salvare le vite umane”. Il leader ucraino racconta anche che i soccorritori ucraini vengono bersagliati: “appena i nostri soccorritori vogliono salvare le persone, viene sparato contro di loro”.
Schlein, su Ucraina la linea del Pd è ben chiara
“Ho visto che già Ciani ha chiarito le sue affermazioni, che ha fatto a titolo del suo partito, che è Demos, che non è il Pd. Con Demos abbiamo condiviso l’esperienza delle elezioni”. Sull’Ucraina “la linea del Pd è ben chiara, non c’è bisogno che aggiunga altro io”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, al Senato, alla presentazione del libro “Viva New York” di Gianluca Galletto.
Zelensky, diga attaccata per paura della controffensiva
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusa ancora i russi di aver fatto saltare la diga di Kakhovka: lo hanno fatto per paura della controffensiva, ha affermato in un’intervista alla Bild, pubblicata sul portale. “È accaduto soltanto a causa dei russi e delle persone che controllano attualmente questa striscia di terra”, ha detto in proposito. “Hanno paura che noi iniziamo la controffensiva in questa direzione e vogliono complicare la liberazione dei nostri territori. Loro capiscono molto bene che perderanno questa battaglia. E rallentano la liberazione dell’area”, ha spiegato Zelensky.
Zelensky, i russi sparano ai soccorritori in aree allagate
Le forze russe stanno sparando ai soccorritori ucraini che tentano di raggiungere le persone intrappolate nelle aree colpite dalle inondazioni di Kherson, dopo la distruzione della diga di Nova Kakhovka. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista al gruppo Axel Springer, riportata da Politico.eu.
“Non appena i nostri soccorritori cercano di salvarli, vengono colpiti”, ha affermato parlando di quanti stanno cercando di raggiungere i residenti delle città sulla sponda del fiume Dnipro occupata dai russi. “Dai tetti delle case allagate, la gente vede galleggiare persone annegate. Si possono vedere dall’altra parte. È molto difficile far uscire le persone dalla parte occupata della regione di Kherson - ha affermato Zelensky -. Quando le nostre forze cercano di tirarli fuori, vengono attaccati dagli occupanti a distanza”. Sulla distruzione della diga, i russi “temono che inizieremo la controffensiva in questa direzione e vogliono rendere difficile la liberazione delle nostre aree - ha detto Zelensky -. Non ci hanno pensato due volte ad allagare anche i loro territori occupati. Non vedo altri motivi”.
Il presidente ucraino ha puntato il dito anche contro l’assenza delle organizzazioni umanitarie internazionali sulle aree allagate: “Non ci sono”, ha affermato segnalando che l’Ucraina ha chiesto aiuto. “Non abbiamo ricevuto alcuna risposta - ha detto -. Sono scioccato”.
Telefonata Zelensky-Macron su situazione diga di Kakhovka
“Ho avuto una telefonata approfondita con il Presidente della Francia Emmanuel Macron. L’ho ringraziato per l’opportunità di partecipare al Vertice della Comunità politica europea e per il sostegno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Ha parlato dell’attuale situazione nella regione di Kherson, delle conseguenze ambientali e umanitarie dell’atto terroristico russo e ha illustrato le necessità urgenti dell’Ucraina per eliminare il disastro”. Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un tweet.
“Abbiamo discusso della possibilità di utilizzare i meccanismi internazionali per indagare sulle sue cause. Ho anche raccontato dell’accordo con l’Aiea e con Rafael Grossi per aumentare il controllo sulla centrale di Zaporizhzhia”, si legge nel tweet, “abbiamo concordato di continuare la cooperazione in materia di difesa, in particolare per proteggere i nostri cieli. Ci auguriamo che l’addestramento dei piloti ucraini inizi il prima possibile. Abbiamo discusso i formati delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, le aspettative per il Vertice Nato di Vilnius e i preparativi per il Vertice sulla pace globale”.
Sunak, sulla diga non abbiamo ancora prove contro Mosca
Il Regno Unito non può ancora puntare il dito, prove alla mano, contro la Russia per la distruzione della diga di Nova Kakhovka, in Ucraina. Lo ha ammesso oggi il premier britannico Rishi Sunak durante una visita a Washington e alla vigilia di un vertice con Joe Biden. Rispondendo al riguardo a Itv il primo ministro Tory ha detto di non poter ancora dire nulla “di definitivo” sull’accaduto. Poi ha aggiunto: “I nostri servizi di sicurezza e i nostri militari stanno lavorando sui dati. Ma se fosse vero (il sospetto occidentale d’una responsabilità di Mosca), questo rappresenterebbe un nuovo picco di barbarie da parte della Russia”.
Zuppi, “andare a Mosca? Dobbiamo parlarne prima col Papa”
“Dobbiamo rifletterne, dobbiamo parlarne col Santo Padre”. Così il cardinale Matteo Zuppi, in merito ad una sua visita a Mosca. Il presidente della Cei ha anche specificato di non aver avuto modo di parlare con Bergoglio dopo il suo rientro a Roma da Kiev. “Dobbiamo parlare, riflettere sulle cose che abbiamo ascoltato e vedere i passi successivi. Chiaramente ne dobbiamo parlare con Papa Francesco, aspettando che stia meglio”, ha spiegato Zuppi in merito ad eventuali nuovi passi successivi della sua missione.
Mosca, ”positivi i tentativi del Vaticano per la pace”
La Russia “valuta positivamente i tentativi del Vaticano di facilitare la fine del conflitto in Ucraina” e riconosce il “sincero desiderio della Santa Sede di facilitare il processo di pace”. Ma fino a questo momento il Vaticano non ha ancora intrapreso “passi concreti” per una visita del cardinale Matteo Zuppi a Mosca, dopo quella di questa settimana a Kiev. Lo ha detto all’agenzia Tass la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
Diga Kakhovka, Kiev, “russi hanno fatto più danni a se stessi”
Il vice ministro della Difesa ucraino Hanna Maliar ha affermato che con il crollo della diga di Nova Kakhovka “i russi hanno effettivamente causato più danni a se stessi e alle loro forze armate”, avendo, l’attacco, danneggiato le fortificazioni e le postazioni militari di Mosca. Parlando alla TV nazionale, Mailar ha dichiarato: “In pratica, il territorio che ora è sotto il controllo dell’aggressore è quello più colpito. Anche i territori delle loro unità militari sono allagati. E adesso c’è un problema con le mine, perché le mine sono volate via. La situazione è assolutamente incontrollabile ora”.
Berlino, “l’esplosione della diga è un crimine di guerra”
“Da tutto quello che so sul diritto internazionale, questo è un crimine di guerra molto chiaro”. Lo ha detto il ministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius, in merito all’esplosione della diga di Kakhovka in Ucraina. Si tratta di una “incredibile distruzione, un’arbitrarietà e un disprezzo per l’umanità che non ci si aspettava nemmeno da Putin”, ha aggiunto Pistorius, che si trova attualmente in viaggio in India. Lo riporta Spiegel.
Mosca, da Vaticano nessun passo concreto su visita Zuppi
“Il Vaticano non ha ancora compiuto passi concreti per organizzare una visita a Mosca dell’inviato per l’Ucraina, il cardinale Zuppi”. È quanto ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, come riporta l’agenzia Tass. “La Russia valuta positivamente i tentativi del Vaticano di aiutare a porre fine al conflitto in Ucraina”, ha aggiunto Zakharova.
Kiev, 29 villaggi colpiti dall’inondazione, 10 in zona russa
Il ministro dell’interno ucraino, Igor Klymenko, che è stato nominato responsabile dell’emergenza inondazione dopo la rottura della diga di Nova Khakovka, ha detto che finora il disastro ha colpito 29 villaggi e insediamenti, 19 dei quali nella zona controllata da Kiev, sulla riva destra (occidentale) del Dnipro, e 10 su quella occupata dai russi.
Medvedev, “Zelensky rischia di finire appeso come Mussolini”
Visti le armi e i finanziamenti ricevuti dall’Occidente, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky deve per forza portare avanti la controffensiva promessa, perché altrimenti rischia di finire appeso a testa in giù come Mussolini a Piazzale Loreto. Lo afferma l’ex presidente russo Dmitry Medvedev in un post sul suo canale Telegram. Zelensky “non ha altra scelta” che attaccare, afferma Medevedev, attualmente vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale, perché deludere i suoi sponsor potrebbe costargli caro. In tal caso, aggiunge, lo colpiranno “per mano di qualcun altro, come piace fare a loro a Langley”, cioè alla Cia. Daranno l’incarico a dei “furfanti radicali” che lo accuseranno di tradimento e “lo appenderanno per i piedi con i suoi scagnozzi, come una volta appesero il Duce e i suoi in piazzale Loreto a Milano”. “Pertanto - conclude Medvedev - il regime di Kiev ha solo una via d’uscita: andare fino in fondo, mandando a morte migliaia di mobilitati”.
Nyt, “la diga in Ucraina è esplosa dall’interno”
La diga in Ucraina sarebbe esplosa dall’interno. Lo riporta il New York Times citando alcuni funzionari ucraini, con i quali molti esperti sarebbero d’accordo considerato che un attacco di artiglieria o comunque dall’esterno non sarebbe stato in grado di causare tali danni. La diga di Kakhovka e la centrale idroelettrica sono sotto controllo dei russi dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.
Putin riceverà leader africani a San Pietroburgo a luglio
Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa hanno discusso durante il loro colloquio telefonico dei preparativi per il secondo vertice Russia-Africa, che si terrà a San Pietroburgo a luglio, e per il prossimo vertice Brics a Johannesburg in agosto. Lo ha fatto sapere in un comunicato il servizio stampa del Cremlino, come riporta Ria Novosti. Inoltre, i due leader hanno espresso l’intenzione di continuare lo stretto coordinamento tra Russia e Sudafrica sulle piattaforme internazionali, si legge nel comunicato.
Putin sente Ramaphosa, discussa iniziativa di pace africana
Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa. Lo fa sapere il servizio stampa del Cremlino, come riporta Ria Novosti. I due leader “hanno discusso di questioni relative alla nota iniziativa africana per trovare una soluzione al conflitto ucraino”, afferma il Cremlino. Infine, “sono state prese in considerazione le questioni di attualità relative all’ulteriore sviluppo del partenariato strategico bilaterale”. L’iniziativa di pace africana è sostenuta da Sudafrica, Senegal, Egitto, Repubblica del Congo, Uganda e Zambia.
Governatore di Leopoli apre porte a sfollati diga Kherson e invia aiuti
Il governatore di Leopoli Maksym Kozytskyi ha aperto le porte della sua regione occidentale agli sfollati della diga di Kherson, nel sud dell’Ucraina. Rivolgendosi agli sfollati attraverso il proprio canale di Telegram, Kozytskyi ha scritto che ’’la regione di Leopoli è pronta a fornirvi un tetto sopra la testa, cibo, vestiti, assistenza psicologica e di altro tipo. Siamo insieme. Supereremo tutto’’. Finora ’’sono arrivate poche famiglie con le loro auto’’, prosegue il governatore, affermando che ’’tutti i servizi e i rifugi sono in allerta nella regione di Leopoli, ma finora non è arrivato un solo treno di evacuazione con persone colpite dall’esplosione della diga Kakhovskaya’’.
Kozytskyi ha aggiunto che ’’ad oggi, 29 insediamenti sono stati allagati nella regione di Kherson. Durante la notte, l’acqua nel centro regionale è aumentata di un metro. Gli esperti prevedono che la situazione possa peggiorare, ma le persone non vogliono evacuare e sono pronte a restare all’aperto, con la speranza che il livello dell’acqua scenda. Per sostenere la gente del posto, domani invieremo un camion con gli aiuti della nostra regione. Consegneremo 700 set di attrezzature per la depurazione dell’acqua’’.
Stati Ue più vicini su undicesimo pacchetto sanzioni Russia
Nel Coreper di oggi a Bruxelles si è notato un chiaro avvicinamento delle posizioni tra gli Stati membri dell’Ue sull’undicesimo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia per la guerra scatenata in Ucraina. Lo riferiscono fonti diplomatiche a Bruxelles. Il pacchetto, che mira principalmente a contrastare l’aggiramento delle misure già adottate attraverso triangolazioni che coinvolgono Paesi terzi, è in discussione da circa un mese.
Kiev, offensiva a Bakhmut avanza per terzo giorno
Sul fronte di Bakhmut l’esercito ucraino è passato da tre giorni all’offensiva, nelle ultime 24 ore le forze di Kiev sono avanzate fra i 200 e i 1.100 metri in diverse aree. Lo ha detto la vice ministra della Difesa ucraina Hanna Maliar, citata da Ukrinform. A Bakhmut siamo passati “dalla difesa all’offensiva, siamo al terzo giorno. Il nemico è costretto a cercare di tenere le posizioni, ma non ci riesce. non hanno abbastanza forze, abbiamo distrutto molti soldati nemici”, ha detto Maliar, spiegando che sono i soldati regolari russi delle forze aerotrasportate a combattere, mentre i mercenari della Wagner sono nelle retrovie.
Putin, “distruzione centrale idroelettrica esempio scommessa di Kiev su escalation”
“La barbara distruzione” della centrale idroelettrica di Kakhovka è, secondo Vladimir Putin un buon esempio della pericolosa scommessa sull’escalation da parte delle autorità ucraine. Il Presidente russo ne ha parlato in questi termini nella conversazione telefonica che ha avuto con Recep Tayyip Erdogan, come riferisce l’agenzia Ria Novosti, sottolineando che è il primo commento di Putin sull’esplosione della diga.
Kiev, “più di 2.600 case allagate nel Kherson”
Il Servizio di emergenza statale dell’Ucraina (Ses) sta valutando la situazione nella regione di Kherson a causa dell’aumento del livello dell’acqua per l’attacco alla diga di Kakhova, precisando che è stato compiuto dalle truppe russe. Secondo i soccorritori, “alle ore 15, venti insediamenti e 2.612 case nei territori della riva destra del Dnepr sono stati allagati. È stato possibile evacuare 1.752 ucraini dalle aree potenzialmente pericolose, 103 dei quali bambini”. Lo scrive Unian.
Erdogan a Zelensky, ”tornare al negoziato per prevenire vittime”
“Il ritorno al negoziato” tra Ucraina e Russia “dovrebbe essere l’idea dominante perché prevenire la perdita di vite ogni giorno è impossibile dal momento che il conflitto si protrae”. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come fa sapere la presidenza della Repubblica di Ankara, durante una telefonata con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky. La Turchia continuerà con i suoi sforzi per arrivare a una “pace giusta”, ha aggiunto Erdogan.
Zelensky, rischi per la centrale di Zaporizhzhia
“Ho avuto una conversazione telefonica con il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan. Ho parlato delle conseguenze umanitarie e ambientali dell’attacco terroristico russo alla diga di Kakhovka e in particolare, dei rischi per la centrale di Zaporizhzhia. Ho consegnato un elenco di urgenti necessità per eliminare il disastro”. Lo ha riferito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella sua telefonata con il presidente turco Recep Tayyip, scrive Ukrinform. Il leader ucraino ha anche osservato che la voce della Turchia è importante quando si tratta del ritiro delle truppe di occupazione russe dal territorio ucraino e del ritorno dalla prigionia russa delle nostre persone imprigionate illegalmente, in particolare dei tatari di Crimea. I presidenti dei due paesi hanno anche discusso della continuazione e dell’espansione dell’iniziativa sul grano.
Kiev, ”alzato livello acqua diga prima esplosione, ordine da Putin”
L’ordine di far saltare la diga di Kakhovka è venuto direttamente dal presidente russo Vladimir Putin. E il livello dell’acqua del bacino è stato appositamente alzato “per fare più danni”. Lo ha affermato Oleksii Danilov, capo del Consiglio ucraino per la sicurezza nazionale e la difesa. “I terroristi russi hanno fatto saltare la diga, usando esplosivi che avevano piazzato da tempo, settembre o ottobre dell’anno scorso”, ha detto Danilov a radio Svoboda. È stato “il Cremlino, più precisamente l’ufficio di Putin, a ordinare questo atto terroristico”.
Secondo Danilov, le forze russe hanno appositamente alzato il livello dell’acqua nel bacino della diga, per massimizzare i danni, in un’operazione per ostacolare la controffensiva ucraina. “Si aspettano la controffensiva, Hanno alzato l’acqua al massimo livello possibile. Era a 18,6 metri e l’hanno alzata oltre 19. Hanno deliberatamente accumulato acqua perché l’esplosione potesse causare più danni”, ha affermato. La diga è stata occupata dai russi il 24 febbraio 2022, primo giorno dell’invasione.
Kiev, “non abbiamo ancora lanciato la controffensiva”
“L’Ucraina non ha ancora lanciato la controffensiva pianificata per riconquistare il territorio occupato dalla Russia, e il suo inizio sarà evidente a tutti quando accadrà”. Lo ha detto oggi il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza Oleksiy Danilov, respingendo le dichiarazioni dei funzionari russi che hanno affermato che la controffensiva fosse già iniziata. Lo riporta il Guardian.
Erdogan sente Putin, serve inchiesta esaustiva sulla diga
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e quello russo Vladimir Putin hanno discusso oggi in una telefonata la situazione dopo il crollo della diga di Kakhovka in Ucraina. Lo riferisce l’ufficio presidenziale turco, citato dalle agenzie russe. Erdogan ha sottolineato l’esigenza di un’inchiesta esaustiva su quanto avvenuto.
Social, niente soccorsi ad alluvionati nelle zone occupate dai russi
Video e messaggi sui social ucraini denunciano che le popolazioni delle zone allagate sulla riva sinistra del fiume Dnipro, area occupata dai russi, sono state abbandonate senza soccorso. Lo riporta il Guardian. Immagini condivise dal canale Telegram “Kherson” mostrano una coppia disperata che si sbraccia dalla finestra dell’abbaino di una casa sommersa dall’acqua. “È un video straziante”, la gente sulla riva sinistra “implora aiuto”, si legge nel commento. Immagini riprese da un drone mostrano la città di Oleshky, sulla riva opposta a Kherson, completamente sommersa dall’acqua.
In un video da questa città si vede una casa sommersa sotto diversi metri d’acqua, mentre in un altro vengono ripresi soldati russi che abbandonano le posizioni, guadano zone allagate e si rifugiano su terreni asciutti più in alto. Non si vedono immagini di soccorsi. Un’abitante di Nova Kakhovka, città vicino alla diga occupata dai russi , ha detto a Ukrainska pravda, che i residenti sono stati abbandonati. Si vedono solo soldati della fanteria russa che “non sanno cosa fare”, riferisce la donna.
Missione di pace leader sei Paesi Africa a Kiev e Mosca entro fine mese
I leader di sei Paesi africani (Egitto, Senegal, Repubblica del Congo, Uganda, Zambia e Sud Africa) si recheranno a Mosca e a Kiev entro fine giugno in uno sforzo per la pace in Ucraina, rende noto la Fondazione Brazzaville - l’organizzazione nata nell’estate del 2014 su iniziativa dell’impenditore francese Jean-Yves Olivier per promuovere iniziative di pace e sanità nel continente- in un comunicato. Lunedì i leader coinvolti si sono incontrati in video conferenza.
Cnn, truppe Kiev hanno visto russi travolti da acqua diga
Le truppe ucraine hanno visto i soldati russi venire travolti dall’acqua dopo l’esplosione nella diga di Kakhovka: lo ha raccontato il comandante ucraino Andrei Pidlisnyi alla Cnn. Quando la diga è crollata “nessuno dalla parte russa è riuscito a scappare. Tutti i reggimenti che i russi avevano da quella parte sono stati allagati”, ha detto Pidlisnyi. “La riva sinistra del fiume Dnipro è più bassa della riva destra, quindi è più allagata”, ha aggiunto il comandante di Kiev, “devi capire che le posizioni del nemico non sono solo trincee ma anche normali case civili dove vivevano”.
Podolyak, “in ottobre avevamo avvertito che Russia aveva minato la diga”
L’Ucraina aveva già avvertito lo scorso ottobre che la Russia si preparava a far saltare la diga di Kakhovka. Lo sottolinea su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, allegando un suo vecchio tweet del 20 ottobre 2022. “Ottobre 2022. L’Ucraina avverte il mondo che la Russia sta preparando un disastro causato dall’uomo. Le paratie della diga sono minate. In risposta... il silenzio, Nessuna preoccupazione, nessun avvertimento. Giugno 2023. La Russia fa esplodere l’impianto idroelettrico di Kakhovka. E’ tempo di trarre le conclusioni? E forse è tempo di capire da chi, quando e come è stata pianificata l’esplosione dell’impianto idroelettrico di Kakhovka?”, scrive Podoliak. In allegato vi è il tweet di ottobre, in cui Podolyak avverte di un piano russo per minare la diga, in modo da forzare deportazioni di popolazione verso la Russia e “allagare il territorio per fermare la controffensiva ucraina e bloccare la propria ritirata”.
Mosca, Kiev ha fatto saltare conduttura ammoniaca in regione Kharkiv
Un “gruppo di sabotaggio ucraino” ha fatto saltare in aria la conduttura che trasporta ammoniaca dalla città russa di Togliatti ad Odessa. Lo scrive il ministero della Difesa russo. Lo riporta Ria Novosti. Il fatto è accaduto nella regione ucraina di Kharkiv. “Ci sono feriti fra la popolazione civile e l’ammoniaca si è dispersa nell’ambiente” spiegano i militari di Mosca precisando che il personale militare russo non è rimasto coinvolto.
Governatore Belgorod, città russa Shebekino colpita con missili Grad
La città russa di Shebekino, nella regione di Belgorod, è stata colpita dai missili del sistema di lanciarazzi multiplo Grad. Lo afferma il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, in un messaggio via Telegram. “Più di 40 proiettili hanno colpito il territorio di una zona industriale, con un incendio”, si legge nel messaggio, “altri 20 proiettili sono atterrati in varie parti della città. Il bombardamento della città continua”. Gladkov aggiunge che “secondo i rapporti preliminari, non ci sono vittime”.
Kiev, russi si ritirano di circa 15km a Kherson dopo inondazione
In seguito alla distruzione della diga di Nova Kakhovka le truppe russe di stanza sulla riva sinistra del Dnepr nella regione di Kherson si sono ritirate di 5-15 km. Lo ha detto Natalia Gumenyuk, capo del centro stampa delle Forze di Difesa Sud di Kiev. Lo riporta Unian. “Anche in queste condizioni, il nemico continua a bombardare la riva destra e a terrorizzare la popolazione civile anche in condizioni di evacuazione umanitaria”, ha aggiunto.
Crollo diga, livelli dell’acqua continuano a salire
I livelli dell’acqua continuano a salire dopo l’esplosione della diga Nova Kakhovka e dovrebbero aumentare di un altro metro entro domani. È questa la previsione fatta dalle autorità ucraine, secondo cui nella città di Kherson il livello dell’acqua è già salito di oltre 2 metri, provocando l’allagamento di numerosi edifici. Nel frattempo, sulla sponda del fiume occupata dai russi potrebbero essere ben 40mila le persone colpite dalle inondazioni, come afferma Vladimir Saldo, capo dell’amministrazione di Kherson nominato da Mosca. “Secondo le previsioni preliminari, tra le 22mila e le 40mila persone sono a rischio”, ha sottolineato Saldo. A Nova Kakhovka, sempre nell’area occupata dai russi, circa 100 persone sono rimaste intrappolate a causa degli allagamenti e devono essere salvate, secondo quanto riferito dal responsabile dell’amministrazione nominata dai russi, Vladimir Leontyev. Circa 900 persone sarebbero già state portate in salvo, mentre sette residenti sono attualmente dispersi, ha aggiunto Leontyev, sottolineando che diversi luoghi della città sono completamente o parzialmente allagati.
Ambasciatrice Usa a Berlino, esercitazioni Air Defender segnale a Putin
L’ambasciatrice degli Stati Uniti a Berlino, Amy Gutmann, ritiene che l’imminente manovra ’Air Defender 23’, sotto la guida tedesca, sia un segnale della forza della Nato al presidente russo Vladimir Putin.
«Sarei molto sorpresa se qualche leader mondiale non prendesse nota di ciò che questa manovra mostra in termini di spirito di questa alleanza, cioè la forza di questa alleanza. E questo include il signor Putin», ha detto Gutmann in una conferenza stampa con rappresentanti dell’aeronautica militare tedesca e statunitense a Berlino, come riportano i media tedeschi. ’Air Defender’ è la più grande manovra aerea della storia della Nato.
Inizierà lunedì prossimo e durerà dieci giorni; 25 Stati - della Nato e dei Paesi partner - sono coinvolti con 250 aerei e quasi 10.000 soldati, inclusi 2.600 soldati statunitensi. Sono previsti circa 2000 voli. Gutmann ha espressamente riconosciuto il ruolo di leader della Germania nella manovra. «È incredibilmente importante», ha detto.
Parolin: posizione di Zelensky su cessate il fuoco non è novità
La posizione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul fatto che un cessate il fuoco non porterà alla pace «non è nulla di nuovo». Lo dice a La Presse il segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin a margine dell’inaugurazione del Centro Pellegrini - Info Point del Giubileo 2025 in via della Conciliazione. «È una posizione che l’Ucraina ha sempre mantenuto - aggiunge Parolin - perché serve a consolidare le posizioni russe».
Parolin, ci vedremo con Zuppi, idea Papa è missione in due capitali
«Ci vedremo con il cardinale Zuppi al rientro dall’Ucraina. L’idea del Papa è di una missione da compiersi nelle due capitali», Kiev e Mosca. Così il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin a margine dell’inaugurazione del Centro Pellegrini - Info Point del Giubileo 2025 in via della Conciliazione, riferendosi alla missione di pace affidata da Bergoglio a Matteo Zuppi, inviato per due giorni a Kiev.
«La missione del cardinale Zuppi - ha aggiunto Parolin - era intesa come un’ulteriore contributo che la Santa Sede può dare alla pace». Rispondendo alla domanda su quanto avvenuto alla Diga di Kakhova Parolina ha aggiunto: «Quello che è avvenuto ieri non è nulla di nuovo sugli sviluppi».
Governatore: «Belgorod bombardata più di 500 volte nelle ultime 24 ore»
Le forze armate ucraine hanno bombardato la regione russa di Belgorod più di 500 volte nelle ultime 24 ore con 460 proiettili sparati contro il distretto municipale di Shebekino. Lo ha riferito il governatore regionale Vyacheslav Gladkov su Telegram, precisando che «sono stati registrati anche 26 ordigni esplosivi sparati da droni. Non ci sono state vittime, seppure a Shebekino gli attacchi siano stati sferrati per lo più su aree residenziali».
Crollo diga, Kiev citerà la Russia alla Corte penale internazionale
L’Ucraina intende citare in giudizio la Russia presso la Corte penale internazionale (Cpi) dell’Aia per il crollo della diga di Kakhovka. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymir Zelensky, descrivendo come “ecocidio” l’attacco di ieri alla diga sul Dnipro, nella regione di Kherson.
Cina: «Seriamente preoccupati per diga Kakhovka»
La Cina si dice «seriamente preoccupata» per il crollo della diga Kakhovka in Ucraina, ma non si pronuncia sulle responsabilità. «Siamo seriamente preoccupati per la distruzione della diga Kakhovka. Siamo profondamente preoccupati per l’impatto umanitario, economico ed ecologico», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin nel suo briefing quotidiano, riferisce la Cnn.
«Esortiamo le parti coinvolte nel conflitto a seguire il diritto umanitario internazionale e fare il massimo per proteggere la sicurezza dei civili e le infrastrutture civili», ha aggiunto Wang.
Medvedev: «Il nemico ha avviato la controffensiva»
Kiev avrebbe avviato la sua controffensiva. A sostenerlo è stato l’ex presidente e numero due del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev. «Il nemico ha da tempo promesso una grande controffensiva. E sembra anche aver avviato qualcosa. Dobbiamo fermare il nemico e poi sferrare un’offensiva», ha dichiarato su Telegram.
In un video gigantesca area inondata nel Kherson
Un video postato su Twitter da giornalisti e anche da funzionari ucraini mostra le inondazioni e le devastazioni a Oleshky, nella regione di Kherson il giorno dopo la distruzione della diga di Kakhovka, sotto il controllo delle forze russe. Le immagini fanno vedere un’area vastissima completamente allagata, con l’acqua che lambisce le chiome degli alberi. E sullo sfondo colonne di fumo provocate da esplosioni.
Yurash, da diga impatto pesante anche su corridoio grano
«Perché la Russia ha commesso questo crimine, la distruzione della diga di Kakhovka? Perché sarà difficile per noi ucraini riorganizzarci, anche riguardo all’iniziativa del grano. L’impatto in questo caso è particolarmente pesante. E’ stata danneggiata la capacità di produzione agricola dell’Ucraina. Anche la controffensiva sarà influenzata da questo ma se Mosca si aspetta di fermarci nella riconquista dei nostri territori, si sbaglia. La parte controllata dai russi ha avuto più danni di quella sotto il controllo ucraino». Lo ha detto l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede Andri Yurash in una intervista a Sky Tg24.
Filorussi, ucraini bombardano durante evacuazione
Le forze ucraine stanno bombardando anche durante le operazioni di evacuazione la città di Novaya Kakhovka e altre aree inondate per il crollo della diga. Lo affermano il capo dell’amministrazione filorussa, Vladimir Leontyev, e il governatore filorusso della regione di Kherson, Vladimir Saldo. Un drone ha colpito oggi Novaya Kakhova, ha detto Leontyev, citato dall’agenzia Tass. Mentre Saldo, citato da Ria Novosti, ha affermato che colpi di artiglieria e mortai sono stati sparati durante la notte dagli ucraini.
Cina, seriamente preoccupati per danni a diga in Ucraina
La Cina esprime «seria preoccupazione per i danni alla diga della centrale idroelettrica di Kakhovka” a causa degli “impatti umanitari, economici ed ecologici che ne derivano». Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, commentando la vicenda, ha affermato che Pechino chiede «a tutte le parti in conflitto di rispettare il diritto internazionale umanitario e di fare tutto il possibile per proteggere la sicurezza dei civili e delle strutture civili». La posizione della Cina sulla crisi ucraina «è sempre stata chiara» e l’auspicio è che “tutte le parti si impegnino per una soluzione politica e un allentamento delle tensioni”
Il Papa: preghiamo per fine delle guerre nel mondo e per Ucraina
«Domani, alle ore 13, l’Azione Cattolica Internazionale suggerisce ai credenti delle varie confessioni e religioni di raccogliersi in preghiera, dedicando ’Un minuto per la pace’. Accogliamo questo invito, pregando per la fine delle guerre nel mondo e specialmente per la cara e martoriata Ucraina». Lo ha detto papa Francesco al termine dell’udienza generale, dopo il saluto ai pellegrini italiani.
Medvedev: «Zelensky sarà appeso come Duce in piazzale Loreto»
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, «sarà impiccato per i piedi con i suoi scagnozzi, come una volta impiccarono il Duce e la sua giunta fascista in piazza Loreto a Milano». Lo ha scritto in un post su Telegram, Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa. Medvedev definisce Zelensky «un tossicodipendente» che ha «tradito» l’Ucraina.
Medvedev: fermare controffensiva e rovesciare regime Kiev
«Il nemico e il mondo occidentale che lo sostiene sono pronti a tutto pur di cancellare la Federazione Russa dalla faccia della Terra». Lo ha scritto in un post su Telegram, Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa parlando della controffensiva ucraina.
«Pertanto, ora l’importante è concentrarsi sul dare una risposta decente. Il nostro esercito ha un vantaggio significativo nell’aviazione, nelle forze corazzate e nelle armi ad alta precisione Dobbiamo fermare il nemico e poi lanciare un’offensiva», ha aggiunto Medvedev.
«Il nostro obiettivo oggi non è solo liberare le nostre terre e proteggere la nostra gente ma il completo rovesciamento del regime nazista di Kiev».
Cina: record interscambio commerciale mensile con Russia
L’interscambio commerciale tra Cina e Russia è salito a maggio ai massimi su base mensile dall’aggressione delle truppe di Mosca ai danni dell’Ucraina, partita il 24 febbraio del 2022: secondo i dati diffusi oggi dalle Dogane cinesi, i flussi complessivi commerciali hanno toccato i 20,5 miliardi di dollari lo scorso mese, di cui 11,3 miliardi costituiti dall’import di Pechino di beni russi.
Zelensky: da alleati offerta seria e potente di caccia F-16
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha reso noto di aver ricevuto un’offerta «seria e potente» di caccia F-16 dagli alleati occidentali.
Lo riporta Ukrainska Pravda facendo riferimento all’incontro avuto in Moldova con alcuni rappresentanti della coalizione.
Il leader di Kiev ha parlato di accordi per un numero «elevato» di velivoli e non certamente «uno o due».
Germania: Rheinmetall prepara altri 20 Marder per Kiev
Il gruppo tedesco produttore di armamenti Rheinmetall vuole consegnare più carri armati e munizioni antiaeree all’Ucraina quest’estate. La società ha annunciato che il ministero della Difesa tedesco ha ordinato 20 veicoli da combattimento di fanteria Marder, come riportato da Handelsblatt.
I veicoli devono essere consegnati a Kiev entro la fine di luglio e saranno pagati dal governo tedesco. Le cifre non sono state rese note, anche se si presume un investimento per diversi milioni di euro. 40 Marder sono già stati consegnati all’Ucraina, 20 dei quali dalla Rheinmetall e 20 dalle scorte della Bundeswehr .
Inoltre, l’azienda di armamenti dispone di altri 60 corazzati che devono ancora essere rinnovati. 10 dovrebbero essere completati ogni mese. Il Marder è stato utilizzato dalla Bundeswehr dagli anni ’70 e viene gradualmente sostituito dal suo successore, il Puma. Per l’Ucraina, Rheinmetall prepara vecchi carri armati in modo che siano adatti per l’uso al fronte.
Arcivescovo di Mosca: «Bene Zuppi a Kiev, lo aspettiamo in Russia»
«Mi sembra molto importante che il cardinale Zuppi sia andato a Kiev e possa venire anche qui a Mosca, quando sarà. Non era affatto scontato». Lo dice l’arcivescovo di Mosca, mons. Paolo Pezzi, in un’intervista al Corriere della Sera.
«Con queste azioni che si ripetono da una parte e dall'altra, ogni dialogo possibile appare difficile, tutto sembra volgere al peggio - spiega - Però ho imparato a guardare in positivo anche i più piccoli segni di speranza. Sia da parte di Zelensky sia del Cremlino avevo letto dichiarazioni molto negative, negli ultimi tempi, intorno a una possibile mediazione. E in una situazione così stagnante, che l'inviato del Papa sia andato in Ucraina e abbia avuto l'ok dal Cremlino per venire a Mosca, anche se non so quando, è un segno che di per sé non va sottovalutato».
Centrale elettrica colpita nella regione russa di Kursk
Due ordigni esplosivi sono stati lanciati questa notte dalle forze armate ucraine su una stazione elettrica nel distretto di Glushkov, nella regione occidentale russa di Kursk, a causa dei danni le cittadine di Popovo-Lyezhachy e Tetkino sono al momento senza corrente. Lo ha scritto su Telegram il governatore regionale Roman Starovoyt, renendo noto che un operaio è rimasto ferito dalle schegge.
Zelensky, enorme chiazza di petrolio verso il Mar Nero
A causa dell’esplosione della diga di Kakhovka,”si è formata una chiazza di petrolio di almeno 150 tonnellate che viene trasportata dalla corrente verso il Mar Nero. Non possiamo ancora prevedere quanta parte delle sostanze chimiche, dei fertilizzanti e dei prodotti petroliferi stoccati nelle aree alluvionate finirà nei fiumi e nel mare. L’evacuazione delle persone dall’area allagata è in corso: quasi ottanta insediamenti sono a rischio”: ha reso noto Volodymyr Zelensky sul sito web della presidenza ucraina
Regione di Kherson colpita 70 volte in 24 ore, un civile morto
Oleksandr Prokudin, governatore ucraino del Kherson, la regione dove la centrale idroelettrica di Kakhovka è stata fatta saltare in aria, ha reso noto su Telegram che nelle ultime 24 ore le truppe russe hanno effettuato 70 attacchi colpendo zone residenziali e provocando la morte di un civile.
Truppe ucraine raccontano,soldati russi travolti da acque diga
Diversi soldati russi sono stati travolti dalle acque dopo l’esplosione alla diga di Nova Khakovka: molti sono stati uccisi o feriti nel caos. Lo raccontano a Cnn alcuni soldati ucraini. Il capitano Andrei Pidlisnyi ha riferito che quando la diga è crollata “nessuno sul lato della Russia è stato in grado di scappare,.Tutti i regimenti della Russia sono stati inondati”.