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Ucraina, ultime notizie. «Parte l’offensiva di Kiev», allarme per Zaporizhzhia. Biden e Sunak lanciano cooperazione Atlantica

Secondo il Washington Post ed Abc news, “la controffensiva dell’esercito di Kiev contro le forze di occupazione russe è iniziata, aprendo una fase della guerra volta a ripristinare la sovranità territoriale dell’Ucraina e a mantenere il sostegno occidentale nella guerra”. Per la viceministra ucraina, “i russi sono sulla difensiva a Zaporizhzhia”. Ma Mosca ribatte: “Li abbiamo respinti”. Dopo Kherson, Zelensky ha visitato la regione di Mykolaiv, anch’essa colpita dalle inondazioni provocate dalla distruzione della diga di Kakhovka

Mosca: "Respinta offensiva ucraina a Zaporizhzhia"
  • Biden, abbiamo fatto tutto il possibile siamo ottimisti

    Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno fatto “tutto il possibile” per sostenere l’Ucraina e sono “ottimisti” sull’esito del conflitto. Lo ha detto il presidente Joe Biden, sottolineando l’impegno per una “garanzia di sicurezza “ a “lungo termine” per l’Ucraina. Biden si è inoltre detto certo che gli Usa dispongono dei “fondi necessari” per aiutare Kiev “per tutto il tempo che sarà necessario”.

  • Kiev, acqua a livello critico per raffreddamento centrale di Zaporizhzhia

    L’acqua del bacino della diga di Kakhovka si sta avvicinando al livello “critico” al di sotto del quale non sarà più possibile pompare l’acqua per il sistema di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia. E’ l’allarme lanciato dal direttore generale della società statale ucraina, Ukrhydroenergo spiegando che ora il livello dell’acqua è sceso a 12,83 metri. “Ci avviciniamo al punto critico: 12,70 metri, sotto il quale non si potrà popolare l’acqua”, ha scritto su Telegram Igor Syrota. Intanto, il presidente della società ucraina nucleare Energoatom, Petro Kotin, ha fatto sapere che la riserva per il raffreddamento di Zaporizhzhia rimane ad un livello massimo di 16,6 metri, sufficienti a soddisfare le necessità della centrale.

  • Zelensky, la distruzione della diga causata dal “disastro Putin”

    “Il disastro causato dall’uomo alla centrale idroelettrica di Kakhovka non è un disastro naturale o una manifestazione della crisi climatica. Questo disastro è Putin”. Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riportando un suo discorso a un incontro di eco-attivisti, opinion leader ed esperti internazionali tra cui Greta Thunberg. “Sono grato a ciascuno di voi per la vostra preoccupazione e il sincero desiderio di aiutare. L’ecocidio è una minaccia per tutti”, ha affermato.

    “Per questo motivo abbiamo istituito un gruppo di lavoro internazionale di alto livello sui crimini ambientali della Russia. Questo gruppo consoliderà gli sforzi del mondo per portare la Russia alla responsabilità dell’ecocidio in Ucraina. Il numero di ecosistemi che sono stati distrutti o spinti sull’orlo dell’estinzione da questo ultimo atto terroristico russo è già misurato in migliaia”, ha sottolineato Zelensky. “L’anno scorso abbiamo messo in guardia contro gli occupanti che minavano la diga e altre strutture dell’impianto. Ora le truppe russe stanno bombardando le aree dove è in corso l’evacuazione. Ovviamente, è la Russia che è interessata al disastro”, ha aggiunto il presidente ucraino, chiedendo agli esperti di “esortare i leader, gli stati e le organizzazioni internazionali ad agire”.

  • Biden, avremo fondi e sostegno all’Ucraina dal Congresso

    «Sono convinto che avremo dal Congresso i fondi e il sostegno all’Ucraina per tutti il tempo necessario nonostante ci siano alcune voci discordi». Lo ha detto Joe Biden in una conferenza stampa alla Casa Bianca con il premier britannico Rishi Sunak.

    Joe Biden e Rishi Sunak (Reuters)

  • Biden e Sunak lanciano cooperazione Atlantica

    Joe Biden e Rishi Sunak hanno annunciato un nuovo accordo economico tra Gran Bretagna e Usa, ’la dichiarazione Atlantica’. Lo riferisce Downing Street in un nota. Si tratta di una “nuova intesa economica, per una nuova era”, contro la minaccia della Cina e della Russia.

  • Oms, “dopo crollo diga rafforzare prevenzione e sorveglianza malattie”

    “In Ucraina la distruzione della diga di Kakhovka ha causato enormi devastazioni e sofferenze umane, provocando gravi inondazioni, lo sfollamento di intere comunità e notevoli danni alle infrastrutture e all’ambiente. L’Oms si è mossa immediatamente per sostenere le autorità e gli operatori sanitari per attuare e rafforzare le misure preventive delle malattie trasmesse dall’acqua” come colera, tifo, dissenteria, epatite e “per migliorare la sorveglianza delle malattie”. Lo ha sottolineato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa oggi pomeriggio a Ginevra.

    “L’impatto sull’approvvigionamento idrico, sui sistemi igienico-sanitari e sui servizi sanitari pubblici della regione non può essere sottovalutato”, è l’appello di Tedros. “Il nostro team è sul campo, rivedendo continuamente le esigenze sanitarie per supportare le persone colpite”. Nei prossimi giorni, ha annunciato Tedros, “l’Oms consegnerà forniture aggiuntive per rafforzare l’accesso ai servizi sanitari”.

  • Ucraina, Mattarella: situazione richiede adeguamento nostre forze armate

    “L’aggressione della Russia all’Ucraina, minando le regole di convivenza internazionale faticosamente costruite dopo il secondo dopoguerra, impone di definire, insieme ai nostri alleati, le nostre condizioni difensive, che richiedono alle forze armate adeguamenti a questa nuova condizione. La nostra proiezione naturale nel Mediterraneo impone un atto di responsabilità e richiede determinazione nella difesa delle ragioni della pace e della cooperazione tra i popoli”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine di un incontro con i vertici della Marina Militare.

  • Kiev, acqua diga non può raffreddare reattori Zaporizhzhia

    Il bacino della diga di Kakhovka non può più fornire acqua sufficiente per raffreddare i reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha riferito l’operatore della diga distrutta in un attacco nel sud dell’Ucraina. L’amministratore delegato di Ukrhydroenergo, Igor Syrota, ha affermato che il livello dell’acqua è “al di sotto del punto critico di 12,7 metri”, il che significa che non può più rifornire “i bacini della centrale nucleare di Zaporizhzhia per raffreddare l’impianto”.

  • Ministro Difesa ucraino, ”produrremo missili con portata di oltre 1.000 km”

    “Abbiamo ottime possibilità di produrre missili con una portata di oltre 1.000 chilometri”. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, citato da Ukrinform. Il ministro ha annunciato che sono già stati stanziati i fondi necessari per attuare il programma e che gli attori coinvolti nel progetto sono tutti produttori ucraini. Infine, Reznikov ha ricordato il successo ottenuto l’anno scorso dal programma missilistico Neptune, grazie al quale l’Ucraina è riuscita a colpire l’ammiraglia della flotta russa nel mar Nero, la Moskva.

  • Kiev, “pesanti battaglie in 4 direzioni, forte resistenza”

    “Pesanti battaglie sono in corso in quattro direzioni, in cui si combatte per ogni metro di terreno”: lo fa sapere lo stato maggiore militare ucraino in un comunicato emesso alle 18 locali (le 17 in Italia), citato da Ukrinform. “L’8 giugno, nel 470mo giorno di una guerra su vasta scala, i combattimenti più pesanti continuano nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Marinka, dove le unità russe stanno concentrando i loro sforzi”.

  • Kiev a Corte di Strasburgo per distruzione diga, “atto di terrorismo”

    La società idroelettrica statale ucraina Ukrgidroenergo ha presentato ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo con richiesta d’urgenza per violazione della Convenzione di Ginevra da parte della Russia per la distruzione della diga di Nova Kakhovka come “atto di terrorismo”. Lo si legge su Ukrinform, che cita il canale Telegram dell’azienda. “Al fine di proteggere i diritti e gli interessi violati il prima possibile, la società chiede al tribunale di considerare la possibilità di determinare la priorità di esame del caso in questione in relazione alle azioni terroristiche della Russia”, si legge nel messaggio.

    Inoltre, le azioni della Russia hanno gravemente violato l’ordine di guerra, creato rischi aggiuntivi e ingiustificati per la vita, la salute e la proprietà dei civili, nonché portato al danneggiamento e alla distruzione della proprietà di Ukrhydroenergo, che, secondo una valutazione preliminare, non può essere riparato”, scrive ancora Ukrgidroenergo nello spiegare il ricorso alla corte di Strasburgo. I danni vengono valutati in quasi 17 miliardi di grivnie ucraine, circa 430 milioni di euro.

  • Usa, forte resistenza russa a tentativi Kiev di infrangere linee

    Le forze ucraine si sono scontrate negli ultimi giorni con una “forte resistenza” nel loro tentativo di infrangere le linee russe nell’est dell’Ucraina. Lo riferiscono alcuni funzionari americani a Cnn parlando anche di “perdite di equipaggiamenti pesanti”, fra i quali anche i Mrap, Mine-Resistant Ambush Protected.

  • Kiev chiede all’Europa di aumentare forniture di elettricità

    L’Ucraina chiede all’Europa di “aumentare in modo significativo” le sue forniture di elettricità dopo gli attacchi russi “alle infrastrutture energetiche del Paese” e la distruzione della diga di Kakhovka. Lo ha detto il ministro ucraino dell’Energia, German Galushchenko, parlando all’Afp a margine di un incontro a Versailles dell’Agenzia internazionale dell’energia (Aie). “Chiediamo all’Europa di aumentare” il tetto delle importazioni di elettricità per portarlo a 2 gigawatt invece dell’attuale 1 gigawatt, ha detto Galushchenko.

  • Kiev, ”siamo avanzati di 1.600 metri ai lati di Bakhmut”

    Le forze di difesa ucraine “sono avanzate di 1.600 metri sui fianchi meridionale e settentrionale” di Bakhmut, dove i russi “stanno resistendo ferocemente con l’artiglieria”: lo ha dichiarato, citato da Ukrinform, Serhiy Cherevaty, portavoce del gruppo orientale delle forze armate dell’Ucraina. “La direzione Bakhmut rimane attiva in termini di azioni di contrattacco delle nostre truppe, in alcune direzioni sui fianchi sud e nord, le nostre forze di difesa sono avanzate fino a 1.600 metri, il nemico sta resistendo ferocemente usando l’artiglieria e ha colpito 342 volte le nostre posizioni con vari tipi di sistemi di artiglieria. Ci sono stati 6 raid aerei, 10 scontri a fuoco, durante i quali abbiamo ucciso 120 occupanti e ne abbiamo feriti altri 184 e fatto un prigioniero. Sono stati distrutti anche 5 carri armati, un corazzato da trasporto truppe, un veicolo d’assalto anfibio, un’auto blindata, un cannone D-30, una stazione di guerra elettronica, 2 UAV Orlan 10, una stazione di ricognizione in fibra ottica e 9 magazzini da campo con munizioni”, ha affermato Cherevaty.

  • Sette leader africani da Zelensky e Putin il 16 e 17 giugno

    Sette presidenti di Paesi africani parteciperanno la prossima settimana a una missione di pace nel tentativo di trovare una soluzione alla crisi ucraina e si recheranno il 16 giugno a Kiev, dove incontreranno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e il 17 giugno a San Pietroburgo, dove incontreranno il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha annunciato l’organizzazione no-profit Brazzaville Foundation, che facilita questo viaggio, e lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass. Fra i sette ci sono il presidetne del Sudafrica Cyril Ramaphosa e quello dell’Egitto Abdel Fattah al-Sisi.

    “La Fondazione Brazzaville è lieta di annunciare che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ospiterà venerdì 16 giugno a Kiev e il presidente russo Vladimir Putin sabato 17 giugno a San Pietroburgo i seguenti capi di Stato: il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, il presidente delle Comore e presidente dell’Unione Africana Azali Assoumani, il presidente della Repubblica del Congo Denis Sassou Nguesso, il presidente dell’Uganda Yoweri Kagutu Museveni, il presidente del Senegal Macky Sall, il presidente dello Zambia Hakainde Hichilemu e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi”, recita il comunicato dell’organizzazione.

  • Kiev, si combatte, russi sulla difensiva a Zaporizhzhia

    Sulla linea “di Zaporizhzhia, nell’area di Orichova, il nemico è attivamente sulla difensiva”. Lo scrive su Telegram la viceministra alla Difesa ucraina, Hanna Malyar, sottolineando che sono in corso combattimenti anche nel sud dell’Ucraina, dove “le battaglie continuano per Velika Novosilka, in direzione di Novopalivsk” nell’oblast di Donetsk.

  • Kiev, operazioni attive a Bakhmut, attacchi russi respinti

    Le forze ucraine stanno conducendo “operazioni attive” in direzione di Bakhmut, dove “il nemico sta tentando senza successo di passare all’offensiva”: lo ha scritto su Telegram la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar.  “I combattimenti continuano. In alcuni punti, il nemico cerca di passare all’offensiva, ma senza successo. Il nemico sta effettuando attacchi aerei e bombardamenti nelle direzioni di Kupyansk e Shakhtarsk. Sulle direzioni Avdiyiv e Lyman, il nemico ha tentato di avanzare, ma senza successo. I combattimenti continuano su Marinsky. I nostri difensori hanno respinto numerosi attacchi del nemico”, ha detto.

  • Podolyak, “bombardamenti su zone allagate, Russia odia popolazione”

    I russi bombardano le zone allagate, ostacolando soccorsi ed evacuazioni, “la Russia odia le popolazioni locali”. A scriverlo su Twitter è il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, lamentando nuovamente come molti media dicano che è difficile stabilire la verità su quanto accade in Ucraina. “Proprio ora, la Russia sta bombardando Kherson e le aree allagate, impedendo ai soccorritori di evacuare la popolazione. Allo stesso tempo non cercano neanche di evacuare la gente nei territori occupati”, denuncia Podolyak, ricordando come la propaganda russa consideri l’oblast di Kherson un territorio russo abitato da russi. “In realtà -sottolinea - la Russia odia la popolazione locale, la odia perché rifiuta di accoglierla a braccia aperte. Proprio come la Russia odia tutto ciò che è Ucraina. Hanno bisogno del territorio in qualsiasi condizione, ma non hanno bisogno della gente”. “I russi sanno benissimo che qualsiasi cosa fanno sarà digerita. E domani i media internazionali pubblicheranno le notizie: ’Cosa è successo? L’Ucraina dice che la Russia bombarda la gente. La Russia dice che è una pioggia di meteore. Qual è la verità? È difficile dirlo. E ora passiamo alle notizie dello sport...’ Forse è tempo di cominciare a chiamare il male con il suo nome e smetterla di ascoltare criminali di guerra con reverenza?”, conclude Podolyak.

  • Mosca, invio truppe Nato porterebbe scontro diretto con Russia

    L’eventuale dispiegamento di truppe Nato in Ucraina porterebbe a uno scontro militare diretto fra il blocco e la Russia. È quanto ha detto una fonte a Mosca all’agenzia di stampa russa Ria Novosti, commentando le dichiarazioni dell’ex segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen, il quale ha ipotizzato che un gruppo di Paesi della Nato potrebbe essere disposto a inviare truppe sul terreno in Ucraina se gli Stati membri non forniranno garanzie di sicurezza tangibili a Kiev durante il vertice dell’Alleanza di luglio a Vilnius. “L’eventuale dispiegamento di forze regolari dei Paesi dell’Alleanza in Ucraina, di cui parla Fogh Rasmussen, porterà a uno scontro militare diretto tra il blocco e la Russia. Ovunque si verifichi uno scontro di questo tipo, esso è gravido delle più gravi conseguenze per il mondo intero”, ha dichiarato la fonte a Ria, definendo le parole del politico danese molto indicative ed estremamente pericolose.

  • Meloni, sostegno Italia a Kiev non in discussione

    “Il nostro sostegno alla causa dell'Ucraina non è in discussione. Ho visto qualche giorno fa parole molto chiare ancora una volta del cancelliere Scholz e gli voglio fare i complimenti perché in questa fase non è facile per nessuno, però tutte le persone che hanno una responsabilità capiscono quanto difendere la sovranità, la libertà degli ucraini sia condizione fondamentale per difendere anche la libertà, la sovranità, la stabilità dell’Europa nel suo complesso, i valori che l’Europa l’hanno fondata”. Così la premier Giorgia Meloni al termine del bilaterale con il cancelliere della Repubblica federale di Germania, Olaf Scholz, a palazzo Chigi.

    “Noi garantiamo il nostro sostegno all’Ucraina fin quando questo sarà necessario e lavoriamo anche per la pace - aggiunge la premier -, ma la parola pace non può essere scambiata con la parola invasione. La pace deve essere giusta e non può non tenere in considerazione quelle che sono le richieste e le volontà della nazione aggredita”.

  • Media Usa, “è iniziata la controffensiva ucraina”

    “La tanto attesa controffensiva dell’esercito ucraino contro le forze di occupazione russe è iniziata, aprendo una fase della guerra volta a ripristinare la sovranità territoriale dell’Ucraina e a mantenere il sostegno occidentale nella guerra”. Lo scrive il Washington Post citando quattro fonti militari ucraine secondo cui le truppe di Kiev hanno intensificato i loro attacchi in prima linea nel sud-est del Paese. Due funzionari ucraini, tra cui una fonte vicina al presidente Volodymyr Zelensky, hanno confermato ad Abc News che è in corso una fase attiva della controffensiva ucraina.

  • Italia-Germania, Scholz: sostegno all’Ucraina fino a quando necessario

    La Germania e l’Italia “sono a fianco dell’Ucraina e lo saremo fino a quando sarà necessario”. Così il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz, nelle dichiarazioni alla stampa al termine dell’incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Parlando dell’invasione russa dell’Ucraina, Scholz ha affermato come Putin abbia sottovalutato l’Europa. Scholz ha poi fatto riferimento al vertice Nato di luglio con l’auspicio che Finlandia e Svezia possano aderire alla Nato.

  • Kiev, 1 morto e 2 feriti in bombardamento russo su Kherson

    Almeno un civile sarebbe morto e altri due sarebbero rimasti feriti durante il bombardamento russo su Kherson mentre sono in corso le operazioni di evacuazione della popolazione a seguito dell’esplosione della diga di Khakovka. Lo scrive su Telegram l’ufficio del procuratore della regione di Kherson. “A causa di attacchi mirati da parte degli occupanti durante l’evacuazione della città, un civile è morto e due sono rimasti feriti. I dati sono in fase di verifica”, si legge.

  • Zelensky visita le zone allagate di Mykolaiv

    Dopo Kherson, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha visitato la regione di Mykolaiv, anch’essa colpita dalle inondazioni provocate dalla distruzione della diga di Kakhovka. “Regione di Mykolaiv. Abbiamo visitato la principale stazione di pompaggio della gestione dei canali del fiume Inhulets, allagata a causa della distruzione della diga Kakhovka. Le persone sono state evacuate dagli insediamenti allagati. Sul posto i soccorritori e le autorità. Stiamo fornendo alle persone acqua potabile e cibo essenziale”, ha riferito Zelensky su Twitter.

  • Kiev, per inondazioni a rischio milioni tonnellate di raccolti

    L’Ucraina potrebbe perdere diverse milioni di tonnellate di raccolti a causa delle inondazioni causate dalla distruzione della diga di Kakhovka nel sud del paese. Lo ha affermato oggi il ministero dell’Agricoltura ucraino, citato dal Guardian. “Senza una fonte di approvvigionamento idrico, è impossibile coltivare ortaggi. Cereali e semi oleosi saranno coltivati utilizzando un modello estensivo con basse rese”, ha riferito il ministero in una nota, aggiungendo che la distruzione della diga inonderà decine di migliaia di ettari di terreno agricolo nel sud dell’Ucraina e potrebbe trasformare almeno 500.000 ettari di terra senza irrigazione in “deserti”. Secondo il ministero, il terreno allagato richiederà una valutazione agroecologica completa delle condizioni del suolo e nella maggior parte dei casi dovranno essere applicati speciali metodi di ripristino del suolo.

  • Peskov: esplosione gasdotto Togliatti-Odessa complica estensione accordo grano

    L’esplosione dell’gasdotto Togliatti-Odessa complica l’estensione dell’accordo sul grano. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo cui, la situazione che riguarda la conduttura dell’ammoniaca può influenzare «solo negativamente» la conclusione dell’accordo. «Non sappiamo cosa vorrà fare la parte ucraina», ha aggiunto.

  • Mosca, senza pressioni Usa, Kiev avrebbe firmato accordo di pace

    La leadership ucraina era pronta a risolvere il conflitto con la Russia, ma ha rinunciato sotto la pressione degli Stati Uniti. Lo ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolay Patrushev. «Se non fosse stato per la pressione degli Stati Uniti su coloro che hanno messo a capo dell’Ucraina, questa situazione non si sarebbe verificata. Gli stessi leader ucraini erano pronti a firmare un accordo di pace e hanno presentato alla Russia proposte scritte che noi, in linea di principio, avremmo approvato», ha detto Patrushev, riferendosi ai negoziati tra le delegazioni russa e ucraina in Turchia nel marzo dello scorso anno

  • Kiev, nonno e nipotino di 4 anni uccisi in attacco su Donetsk

    Un nonnno, suo figlio e il nipotino di 4 anni sono morti in un attacco lanciato dall’esercito russo nella tarda serata di ieri sulla città di Ukrainsk, nella regione del Donetsk. Lo riferisce l’ufficio del procuratore generale, come riporta il Kyiv Indipendent. Altre cinque persone sono rimaste ferite in città, tra cui quattro bambini dai tre ai 13 anni. Secondo il governatore dell’oblast di Donetsk Pavlo Kyrylenko, 14 grattacieli e due residenze private a Ukrainsk sono stati danneggiati dall’attacco.
    Nelle ultime 24 ore, secondo il ministero della Difesa ucraino, la Russia ha bombardato 9 regioni ucraine: a Donetsk, Sumy, Chernihiv, Kharkiv, Kherson, Zaporizhzhia, Mykolaiv, Dnipropetrovsk e Luhansk.

  • Filorussi, 2 sfollati per diga uccisi da fuoco ucraino

    Due civili, tra cui una donna di 33 anni incinta, sono stati uccisi e altri due feriti oggi dalle forze ucraine che hanno aperto il fuoco su un punto di raccolta di sfollati dell’area inondata per la rottura della diga di Kakhovka. Lo afferma il capo dell’amministrazione filorussa della regione di Kherson, Vladimir Saldo, sul suo canale Telegram. Secondo Saldo il bombardamento è avvenuto a Golaya Pristan, vicino al delta dello Dnipro.

  • Media, Putin rinvia evento tv con domande cittadini

    Il tradizionale evento tv in cui il presidente russo Vladimir Putin risponde alle domande dei cittadini sarebbe stato rinviato, a causa delle preoccupazioni per la situazione in Ucraina, dove si aspetta una controffensiva delle forze di Kiev. Lo scrive il quotidiano Kommersant, rilanciato da Moscow Times. Secondo fonti del Cremlino, l’evento sarebbe stato rimandato a novembre -dicembre. E’ il secondo anno consecutivo che l’evento non si svolge in giugno. Anzi, l’anno scorso non si è svolto affatto, così come non vi è stata nessuna conferenza stampa di fine anno. Putin ha tenuto solo l’annuale discorso sullo stato della Nazione, che è stato rinviato allo scorso febbraio. A quanto scrive Kommersant, il Cremlino vuole organizzare l’evento televisivo con le domande dei cittadini prima delle elezioni presidenziali del 17 marzo 2024.

  • Rasmussen, paesi Nato potrebbero dispiegare truppe

    Alcuni paesi della Nato potrebbero decidere di schierare truppe sul terreno in Ucraina se i suoi stati membri non forniranno a Kiev significative garanzie di sicurezza al vertice di Vilnius dell’11 e 12 luglio, ha dichiarato al Guardian l’ex segretario generale dell’alleanza Anders Rasmussen. “Se la Nato non riesce a concordare un chiaro percorso per l’Ucraina, c’è una chiara possibilità che alcuni paesi individualmente possano agire”, ha detto Rasmussen. “Sappiamo che la Polonia è molto impegnata nel fornire assistenza concreta a Kiev e non escluderei la possibilità che si impegni ancora di più in questo contesto su base nazionale e sia seguita dagli Stati baltici, magari includendo la possibilità di truppe sul terreno”. L’ex segretario generale della Nato ha affermato che l’Ucraina dovrebbe ricevere prima del vertice garanzie di sicurezza scritte che comprendano la condivisione dell’intelligence, l’addestramento, la produzione di munizioni e la fornitura continua di armi prima del vertice.

  • Cremlino, domani incontro Putin-Lukashenko

    Il presidente russo Vladimir Putin riceverà quello bielorusso Alexander Lukashenko. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalle agenzie russe.

  • Mosca a corte Onu, respingere causa Kiev su annessione Crimea

    La Russia ha chiesto alla corte Onu dell’Aia di respingere la causa intentata dall’Ucraina sull’annessione della Crimea del 2014 e sul presunto armamento dei ribelli ucraini orientale avvenuta prima dell’invasione del 2022. “Ci presentiamo oggi davanti a voi per dimostrare che la domanda dell’Ucraina deve essere respinta perché priva di qualsiasi fondamento giuridico. Non è sostenuta da nessuna prova basata sui fatti”, ha detto l’ambasciatore russo nei Paesi Bassi, Alexander Shulgin, ai giudici della Corte internazionale di giustizia.

  • Cremlino, da sabotaggio ammoniaca impatto su accordo grano

    Il sabotaggio di una conduttura per l’esportazione di ammoniaca dalla Russia, avvenuta nella regione ucraina di Kharkiv, avrà un “impatto negativo” sull’accordo per l’esportazione del grano ucraino, che arriverà a scadenza il 17 luglio. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia Ria Novosti.

  • Intelligence Gb, ceceni falliscono in tentata conquista Marivka

    “Le unità cecene hanno condotto un tentativo fallito di conquistare la città di Marivka, vicino alla città di Donetsk”. Lo scrive su Twitter il ministero britannico della Difesa nel consueto aggiornamento di intelligence. In Ucraina “continuano pesanti combattimenti lungo più settori del fronte. Nella maggior parte delle aree” le forze di Kiev mantengono “l’iniziativa”, prosegue la Difesa britannica, secondo cui “è probabile che alle forze russe venga ancora ordinato di tornare all’offensiva il prima possibile”. Nel Kherson, dove si continuano a registrare danni per la distruzione della diga di Nova Kakhovka, il livello delle inondazioni, sostiene Londra, dovrebbe diminuire durante la giornata odierna, anche se “i bombardamenti hanno complicato alcuni tentativi di evacuare i civili sfollati dalle aree inondate”.

  • Kiev, in 24 ore 148 bombardamenti su regione di Zaporizhzhia

    Le forze armate russe hanno bombardato almeno 148 volte la regione ucraina meridionale di Zaporizhzhia nelle ultime 24 ore, colpendo 21 insediamenti vicini al fronte, secondo quanto afferma su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Yuriy Malashko, citato da Ukrinform. Un uomo di 68 anni ha inoltre ricevuto cure mediche a Kamianske, a quanto sembra per ferite dovute a una mina, ha aggiunto Malashko.

  • «Russi impediscono ai residenti di fuggire da inondazione»

    A Oleshky, nella regione di Kherson, “i residenti non possono lasciare la città sulla riva sinistra del fiume Dnipro occupata e inondata in seguito all’esplosione della diga di Kakhovka perchè i russi non li rilasciano e non gli consentono di spostarsi nelle zone che non sono allagate”. Lo riferisce la tv pubblica ucraina Suspilne, aggiungendo che ci sono vittime ma non è ancora possibile stabilire il numero. I militari della Federazione Russa mandano via le persone dai locali che non sono stati allagati e si stabiliscono ai piani superiori dei condomini, dice Suspilne.

  • Filorussi, 4.500 finora evacuati per il crollo della diga

    Sono 4.500 finora le persone evacuate dai territori controllati dai russi nella provincia ucraina di Kherson a causa dell’inondazione provocata dal crollo della diga di Kakhovka. Lo ha detto Alla Barkhatnova, responsabile per le politiche del lavoro e sociali dell’amministrazione regionale nominata dai russi. Tutti gli sfollati riceveranno indennizzi, ha aggiunto Barkhatnova parlando al canale televisivo Rossiya-24, ripreso dall’agenzia Tass.

  • Kiev, allarme per l’innalzamento del fiume Inhulets

    Allarme del capo dell’amministrazione del distretto di Beryslav, nella regione di Kherson, Volodymyr Litvinov sul rischio di inondazioni nell’entroterra a causa dell’innalzamento del livello del fiume Inhulets. Litvinov scrive su Telegram che dopo l’esplosione della diga di Kakhovka si è verificato un flusso incontrollato di acqua dal fiume Dnipro a valle: “C’è un aumento del livello dell’acqua nel fiume Inhulets, che sfocia nel Dnipro” Litvinov ha avvertito: “A causa dell’allagamento del ponte, non è possibile raggiungere il villaggio di Zapovit. L’acqua si sta avvicinando alle case dei residenti”, ha scritto.

  • Kiev, razzi russi su Avdiivka, nel Donetsk, un civile ferito

    L’esercito russo stamani ha lanciato almeno quattro razzi contro la cittadina di Avdiivka, nella parte della regione di Donetsk ancora sotto controllo ucraino, dove un residente è rimasto ferito: lo ha annunciato su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, citato da Ukrinform

  • Zelensky partecipa a riunione operativa nel Kherson

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, annuncia di aver preso parte a una riunione operativa con i responsabili locali nella regione alluvionata di Kherson. Lo scrive lo stesso Zelensky sul suo canale Telegram, nel quale posta un filmato della riunione e filmati aerei della città capoluogo della regione allagata.

  • Mosca all’Aia, ucraini hanno attaccato la diga con l’artiglieria

    Davanti alla Corte dell’Aia, la Russia ha sostenuto che ad attaccare la diga di Kakhovka, nella regione meridionale ucraina di Kherson, è stata l’Ucraina che ha usato l’artiglieria.

  • Zelensky: a Kherson ho assistito a evacuazione alluvionati

    «A Kherson, ho visitato un punto di guado dove la gente viene evacuata dalle aree indondate. Il nostro compito è di proteggere le vite e di aiutare la gente il più possibile. Ringrazio i soccorritori e i volontari! Ringrazio tutti coloro che sono coinvolti in questo compito!»: lo ha scritto sul suo canale Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che si trova a Kherson, dove ha presieduto una riunione operativa sull’emergenza alluvione. In un filmato postato si vede Zelensky che stringe la mano ad alcuni soccorritori e scene di salvataggi di civili su battellini e gommoni.

  • Russia, appello giornalisti indipendenti a Big Tech: «A breve chiusura totale spazio info, aiutateci»

    C’è il fondato rischio che anche Youtube e Telegram, i due ultimi canali su cui può ancora circolare in Russia informazione libera, siano bloccati «molto presto, questo autunno», in vista delle elezioni presidenziali del 2024.

    I giornalisti indipendenti russi, insieme a Reporter senza frontiere, e con il sostegno del Premio Nobel per la pace del 2021, il direttore di Novaya Gazeta, Dmitry Muratov, si appellano ai leader del Big Tech, per chiedere il loro aiuto per fermare il progetto del Cremlino contro i pochi mezzi rimasti per distribuire contenuti. I giornalisti chiedono alle compagnie a cui fanno capo i social ancora aperti in Russia, ma anche a ceo di quelle bandite da tempo, di stabilire un canale di comunicazione in modo da prevenire il blocco completo dello spazio informativo in Russia.

  • Zelensky partecipa a riunione operativa nel Kherson

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, annuncia di aver preso parte a una riunione operativa con i responsabili locali nella regione alluvionata di Kherson. Lo scrive lo stesso Zelensky sul suo canale Telegram, nel quale posta un filmato della riunione e filmati aerei della città capoluogo della regione allagata.

    «Sono stati discussi molti problemi importanti: la situazione sul posto, l’evacuazione della popolazione dalle zone a pericolo di inondazione, l’eliminazione dell’emergenza causata dall’esplosione della diga e l’’organizzazione degli aiuti vitali nelle aree allagate, oltre alle possibilità di ripristinare l’ecosistema della regione e alla valutazione della situazione operativa militare», scrive Zelensky su Telegram.

    «È importante calcolare i danni e allocare i fondi per risarcire i residenti colpiti dal disastro e sviluppare un programma per compensare o trasferire le aziende nella regione di Kherson», conclude il leader ucraino.

  • Mosca: ponte Crimea riaperto dopo esercitazione antiterrorismo

    Il ponte di Crimea è stato riaperto al traffico dopo l’esercitazione antiterrorismo durata circa mezz’ora. Lo riporta la Tass. Ad annunciare la temporanea chiusura del ponte era stato il ministro dei Trasporti della penisola annessa dalla Russia, Nikolai Lukashenko. Il ponte di Crimea collega la Crimea alla penisola di Taman (nel territorio di Krasnodar) ed è considerato da Mosca un simbolo dell’annessione della Crimea.

  • Kiev: evacuate 2mila persone dalla riva ovest del Dnipro

    Il capo dell’amministrazione militare regionale ucraina di Kherson Oleksandr Prokudin ha riferito che questa mattina quasi 2.000 persone hanno lasciato il territorio allagato sulla riva del fiume Dnipro controllata dalle autorità di Kiev.

  • Lukashenko: controffensiva ucraina non c’è, solo propaganda

    La controffensiva ucraina è un esempio di grande disinformazione, non c’è nessuna controffensiva. Lo ha detto il presidente bielorusso Alexandr Lukashenko citato dalla Tass.

  • 007 inglesi: «Proseguono pesanti combattimenti, Kiev detiene l’iniziativa»

    «Continuano pesanti combattimenti lungo più settori del fronte. Nella maggior parte delle aree l’Ucraina detiene l’iniziativa». Lo scrive su Twitter l’intelligence britannica, aggiungendo che «è probabile che alle forze russe venga ancora ordinato di tornare all’offensiva il prima possibile».

    «Fino a ieri - aggiunge il ministero della Difesa di Londra - i livelli delle inondazioni hanno continuato a salire nel basso Dnipro, in seguito al crollo della diga di Kakhovka, ma probabilmente oggi inizieranno a diminuire. I bombardamenti hanno complicato alcuni tentativi di evacuare i civili sfollati dalle aree inondate».

  • Fonti russe: «L’Ucraina ha lanciato la controffensiva a Zaporizhzhia»

    Secondo il presidente del movimento ’Noi siamo insieme alla Russia’ Vladimir Rogov, le truppe ucraine hanno tentato una controffensiva su larga scala nella regione di Zaporozhzhia negli ultimi due-tre giorni. «Essenzialmente, a mio parere, un tentativo di controffensiva su larga scala è in corso da tre, addirittura quattro giorni», ha dichiarato Rogov al canale televisivo Soloviev Live, citato dalla Tass.

  • Scholz: «on sappiamo quando finirà la guerra, sta a Putin decidere di cessarla»

    «Non sappiamo quando questa guerra finirà. Ma una cosa è chiara: il presidente Putin ha la possibilità di porvi fine immediatamente, cessando le ostilità e ritirando le truppe. A questo potrebbero seguire colloqui per una pace giusta tra Ucraina e Russia, come Kiev da tempo propone. Ma la Russia rimane ferma alle sue massime richieste imperialiste. Dobbiamo dunque prepararci a dover aiutare l'Ucraina ancora a lungo. E sosterremo l'Ucraina a raggiungere una pace equa e duratura. A questo scopo stiamo intrattenendo intensi scambi con l'Ucraina e con molti altri Paesi del mondo».

    Lo ha detto al Corriere della Sera il cancelliere tedesco Olaf Scholz, parlando della guerra in Ucraina e di possibili negoziati.

  • Mosca: esercitazioni anti terrorismo su ponte Crimea

    Sul ponte di Crimea si stanno svolgendo esercitazioni antiterrorismo. Lo ha comunicato il ministro dei Trasporti della penisola annessa dalla Russia, Nikolai Lukashenko. Lo riporta Ria Novosti. “Sul ponte di Crimea si stanno svolgendo esercitazioni antiterrorismo. Il ponte sarà riaperto al traffico subito dopo la loro conclusione”, ha riferito Lukashenko ai giornalisti.

  • Kiev: 600 chilometri quadrati del Kherson sono sott’acqua

    «Questa mattina il livello medio delle inondazioni è di 5,61 metri: 600 chilometri quadrati della regione di Kherson sono sott’acqua, il 32% dei quali sulla riva destra e il 68% sulla riva sinistra». Lo rende noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale ucraina di Kherson Oleksandr Prokudin.

  • Allagata anche casa-museo della pittrice Polina Raiko

    Anche la casa-museo della famosa pittrice ucraina Polina Raiko (Pelaheja Andriivna Rajko) è stata sommersa dall’acqua a causa della distruzione della diga di Kakhovka, riferiscono i media locali. L’edificio si trova nella città di Oleshky, particolarmente colpita dalla piena. Polina Raiko è stata una pittrice autodidatta simbolista. Ha iniziato a dipingere all’età di 69 anni, ricoprendo la sua abitazione di affreschi. È morta nel 2004 all’età di 75 anni e la sua casa è diventata un museo e un monumento culturale nazionale dell’Ucraina.

  • Zelensky: a Kherson situazione catastrofica

    «La situazione nella parte occupata della regione di Kherson è assolutamente catastrofica» e «abbiamo bisogno di una risposta chiara e rapida da parte del mondo a quanto sta accadendo. È persino impossibile stabilire con certezza quante persone nel territorio occupato della regione di Kherson possano morire senza soccorsi, senza acqua potabile, senza cibo, senza cure mediche». Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato su Telegram, a seguito della distruzione della diga Kakhovka nella regione di Kherson. «I nostri servizi militari e speciali stanno salvando le persone il più possibile, nonostante i bombardamenti. Ma sono necessari sforzi su larga scala. Abbiamo bisogno che le organizzazioni internazionali, come il Comitato internazionale della Croce Rossa, si uniscano immediatamente all’operazione di salvataggio e aiutino le persone nella parte occupata della regione di Kherson», aggiunge.

    Il presidente ucraino ha anche detto alla Bild che «le forze russe hanno sparato contro i soccorritori ucraini che cercavano di raggiungere le aree allagate nella regione di Kherson». «Persone e animali sono morti - ha raccontato Zelensky - Dai tetti delle case allagate, la gente vede galleggiare persone annegate. È molto difficile evacuare le persone nella parte occupata della regione di Kherson».«“Quando le nostre forze cercano di farli uscire i residenti, vengono colpiti dagli occupanti a distanza - ha aggiunto - Non appena i nostri soccorritori cercano di salvarli, vengono colpiti. Non saremo in grado di vedere tutte le conseguenze di ciò che sta accadendo fintanto che il livello dell’acqua non sarà sceso».

  • Aiea: lavori a bacino raffreddamento centrale Zaporizhzhia

    Sono in corso lavori per garantire che il bacino di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia abbia la massima quantità di acqua dopo la distruzione della diga di Kakhovka. Lo riporta il Kyiv Independent citando l’Aiea, Agenzia internazionale per l’energia atomica. Il livello dell’acqua del bacino continua a scendere in seguito alla distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka, riporta l’Agenzia.

    Grossi (Aiea): Evitare catastrofe nucleare Zaporizhzhia. Il piano in 5 punti per salvare la centrale


  • Kiev: 5 anni e 1 miliardo di dollari per ricostruzione diga Kakhovka

    Ci vorranno almeno 5 anni e 1 miliardo di dollari per costruire una nuova centrale idroelettrica dopo la distruzione della diga di Kakhovka, in Ucraina. Lo riferisce il capo della compagnia energetica statale ucraina Ukrhydroenergo Ihor Syrota citato da Kyiv Independent. «La costruzione di una nuova diga e di una centrale idroelettrica nel sito di quella distrutta di Kakhovka richiederà almeno cinque anni e richiederà almeno 1 miliardo di dollari», afferma.

    Il video della diga di Kakhovka dopo il bombardamento

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