Ucraina, vertice Macron-Scholz: proposte di de-escalation da portare a Putin
Uk e Usa ritirano diplomatici e familiari da Kiev. Il dipartimento di Stato sconsiglia ai cittadini americani di recarsi a Kiev
I punti chiave
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È il giorno della visita del presidente francese Emmanuel Macron a Berlino, per un colloquio e un pranzo di lavoro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Se i temi in agenda sono tra la presidenza francese del Consiglio dell’Unione Europea e quella tedesca del G7, in realtà a dominare è la crisi ucraina. Il presidente francese intende proporre un percorso di de-escalation a Vladimir Putin in un colloquio in programma per i prossimi giorni. L’annuncio è stato dato nella tarda serata di lunedì dall’Eliseo.
Secondo l’agenzia Reuters, un colloquio tra Emmanuel Macron, Vladimir Putin e il presidente ucraino Zelenskiy si svolgerà questa settimana. La prossima settimana, invece, è prevista una visita da parte del ministro degli esteri britannico, Liz Truss, in Ucraina.
Francia e Germania saranno impegnate inoltre assieme mercoledì sul dossier Ucraina con l’incontro a livello di consiglieri politici del Formato Normandia, Francia, Germania, Ucraina, Russia. Intanto, è in programma la visita a Mosca dell’ambasciatore Pierre Vimont, rappresentante speciale di Emmanuel Macron per la Russia.
Nel frattempo, il ministro delle delle finanze francesi Bruno Le Maire all'Europarlamento ha sottolineato l’importanza strategica del tema energetico: «L'energia è una questione strategica per l'Europa e lo diventerà sempre di più come emerge in modo chiaro da quanto sta avvenendo alle frontiere tra Russia e Ucraina: l'indipendenza energetica non ha prezzo, se siamo dipendenti al 40% dal gas russo i nostri margini di azione politica (verso la Russia -ndr) sono limitati e per questo si tratta di una questione strategica, di sovranità», ha detto Le Maire, aggiungendo di vedere una sintonia su questo con la Germania.
Ministro difesa Kiev: non c’è minaccia invasione
La tensione sulla crisi Ucraina-Russia resta elevata. Anche se secondo il ministro della Difesa ucraino, Alexei Reznikov, una minaccia di invasione dell’Ucraina da parte della Russia al momento «non esiste». Reznikov lo ha detto in un’intervista alla televisione Ictv di Kiev. «Ci sono scenari rischiosi, sono possibili in termini di probabilità in futuro», ha aggiunto Reznikov, «ma ad oggi una tale minaccia non esiste». «Fino ad oggi - ha insistito - le forze armate russe non hanno creato unità d’attacco tali da mostrare che siano pronte ad un’offensiva domani».
Sul fronte delle reazioni internazionali, si registra una nota del premier Polacco, Mateusz Morawiecki, che si dice «preoccupato» per le mosse tedesche nei confronti di Mosca. Il nunzio apostolico, invece, invita a «pregare per la pace».
La giornata di lunedì ha registrato diversi sviluppi che potevano lasciar presagire un’escalation. L’invio da parte della Nato di navi e aerei nell’Europa dell’Est. 8.500 soldati americani messi in stato di allerta dal presidente Biden. Usa, Australia e Gran Bretagna ritirano gli ambasciatori e il premier Boris Johnson, secondo quanto riportato dal Financial Times, che affermava che «la Russia è pronta a un blitz per invadere l’Ucraina». L’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas Greenfield che ha sottolineato che «se la Russia dovesse prendere l’infelice decisione di invadere ulteriormente l’Ucraina, sarebbe una minaccia alla pace e la sicurezza». Affermando che questo andrebbe contro «ai principi alla base della carta delle Nazioni Unite» e dovrebbe essere affrontato dal Consiglio di Sicurezza, dove la Russia siede come membro permanente con potere di veto.
Infine, l’amministrazione statunitense e altri paesi occidentali che sconsigliano ai cittadini di recarsi in Russia.
Sempre lunedì il ministero degli Esteri di Mosca ha respinto l’affermazione britannica secondo cui la Russia sta cercando di sostituire il governo ucraino con un’amministrazione filo-Mosca e che l’ex deputato ucraino Yevheniy Murayev è considerato un potenziale candidato. Per gli Usa, invece, «è molto chiaro che i russi non hanno alcuna intenzione ora di ridurre le tensioni» sull’Ucraina, ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby.
Biden valuta lo schieramento di truppe nel Baltico
Il presidente americano Joe Biden sta valutando la possibilità di schierare migliaia di truppe Usa nei Paesi baltici e in Europa dell’est per fronteggiare un’eventuale invasione russa dell’Ucraina. Lo riferisce il New York Times citando fonti dell’amministrazione. In un incontro di sabato a Camp David alti funzionari del Pentagono, tra cui il segretario alla Difesa Defense Lloyd Austin e il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan, hanno presentato al presidente diverse opzioni. Tra queste l’invio da mille a 5mila soldati americani con la possibilità di aumentare di dieci volte questo numero se le cose dovessero deteriorarsi.
Sul fronte economico, l’amministrazione Biden minaccia anche di bloccare l’export di materiale chiave (come i semiconduttori) per le industrie strategiche russe, dall’intelligenza artificiale al settore aerospaziale civile e all’informatica quantistica. Lo scrive il Washington Post. Il provvedimento potrebbe essere usato in modo più ampio, privando potenzialmente anche i cittadini russi di alcuni smartphone, tablet e console per video game.
La Nato invia aerei nell’Europa dell’Est
«Gli alleati della Nato stanno mettendo le forze in allerta e stanno inviando navi e caccia in Europa dell’Est, per rinforzare la nostra capacità di deterrenza e difesa, mentre la Russia continua ad aumentare la propria presenza militare dentro e fuori dall’Ucraina». Lo sottolinea la Nato in una nota. Il segretario generale Nato Jens Stoltenberg ha affermato che l’alleanza «adotterà tutte le misure necessarie per proteggere e difendere tutti gli alleati, risponderemo sempre a qualsiasi deterioramento della nostra area di sicurezza, anche rafforzando la nostra difesa collettiva».
Le rivelazioni della Gran Bretagna
Sabato il Ministero degli Esteri britannico ha nominato anche molti altri politici ucraini che avrebbero legami con i servizi di intelligence russi. Murayev è il leader di un piccolo partito che non ha seggi nel parlamento ucraino. Il governo del Regno Unito ha avanzato questa ipotesi sulla base di una valutazione dell’intelligence senza fornire prove a sostegno. Questo botta e risposta arriva in mezzo a forti tensioni tra Mosca e l’Occidente sui progetti della Russia sull’Ucraina. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha negato domenica le accuse del Regno Unito.
Italia: sostegno a Kiev ma dialogo con Mosca
«Sulle sanzioni vogliamo agire in forte coordinamento con i nostri partner: gli Usa, il Canada e il Regno Unito. Al momento stiamo continuando a costruire un forte pacchetto di sanzioni, ma nulla di concreto verrà approvato oggi». Lo ha detto l’Alto rappresentante per gli esteri Ue Josep Borrell prima del consiglio affari esteri di lunedì 24 gennaio, a Bruxelles. «C’è un processo, il processo è in corso, sarà tutto pronto quando necessario, ma oggi non annunceremo nulla», ha aggiunto. L’Italia, a quanto si apprende, nel corso del summit dei ministri Esteri dell’Ue ha sottolineato il «fermo sostegno» a favore dell’integrità territoriale dell’Ucraina e si è detta d’accordo affinché l’Ue recapiti un messaggio unitario alla Russia secondo il quale qualsiasi aggressione nei confronti di Kiev «è inaccettabile e comporterebbe costi» per Mosca. L’Italia, inoltre, si è detta pronta a contribuire a misure restrittive «graduali e proporzionate» e ha sostenuto la linea di un dialogo con Mosca da portare avanti a livello di Unione Europea «ai più alti livelli».
Von der Leyen, «nuovi aiuti finanziari Ue all’Ucraina»
L'Ucraina è «un Paese libero e sovrano», che «fa le sue scelte». E l'Unione Europea «sta a fianco del'Ucraina». Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, annunciando a Bruxelles un pacchetto di aiuti per Kiev. L'Unione e le sue istituzioni finanziarie «dal 2014 ad oggi - continua - hanno allocato oltre 17 mld in trasferimenti e prestiti al Paese. Quindi oggi annuncio un nuovo pacchetto di assistenza finanziaria al Paese, composto sia da prestiti d'emergenza che di trasferimenti».
«Proponiamo - prosegue - un nuovo pacchetto di assistenza finanziaria di 1,2 mld di euro , che aiuterà l'Ucraina per il suo fabbisogno finanziario dovuto al conflitto. Contiamo che il Consiglio lo approvi il prima possibile. Procederemo poi all'esborso rapido dei primi 600 mln di euro. Inizieremo anche a lavorare su un secondo programma, per sostenere gli sforzi di modernizzazione dell'Ucraina. Inoltre, la Commissione raddoppierà, quasi, i suoi trasferimenti quest'anno, con 120 mln per gli sforzi di rafforzamento dello Stato».
Irlanda: esercitazioni russe davanti alle coste non benvenute
Anche l’Irlanda prende posizione. «Vorrei informare i miei colleghi oggi su una notifica che l’Irlanda ha ricevuto dalla Russia nei giorni scorsi, che intendono intraprendere esercitazioni militari a circa 240 chilometri al largo della costa sud-occidentale irlandese. Questo sono acque internazionali, ma fanno anche parte della zona economica esclusiva dell’Irlanda. E quindi non abbiamo il potere di impedire che ciò accada. Ma certamente ho chiarito all’ambasciatore russo in Irlanda che non è il benvenuto». Lo ha detto il ministro degli Esteri irlandese, Simon Coveney, al suo arrivo al Consiglio Ue Affari Esteri a Bruxelles.
Banca centrale russa sospende acquisti valuta estera
Sul fronte economico intanto anche la Russia, si muove. La Banca centrale russa ha deciso di fermare gli acquisti di valuta internazionale lunedì in risposta alla crescente volatilità osservata sul mercato, dove il rublo è sceso bruscamente contro l’euro e il dollaro a causa della crescente tensione sull’Ucraina. In un comunicato, l’istituzione guidata da Elvira Nabiullina ha spiegato che la decisione, attuata a partire dalle 15:00 ora di Mosca, «è stata presa al fine di aumentare la prevedibilità delle azioni delle autorità monetarie e ridurre la volatilità dei mercati finanziari».
Nel fare ciò, ha assicurato che la ripresa degli acquisti di valuta come parte dell’attuazione dei meccanismi fiscali sarà presa in considerazione la situazione sui mercati finanziari. «La Banca di Russia controlla la situazione sul mercato finanziario e ha strumenti sufficienti per prevenire le minacce alla stabilità finanziaria», ha aggiunto.
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