La guerra in Europa

Guerra in Ucraina, Usa alla Cina: sostegno a Putin avrà conseguenze. Russia verso blocco export zucchero, grano e mais

Per il Pentagono l'avanzata di “quasi tutte” le forze russe “rimane in una situazione di stallo”. Appello dell’Ucraina a Croce Rossa, Onu e Osce per l’istituzione di osservatori internazionali a tutela dei corridoi e aiuti umanitari

Il collega del giornalista ucciso a Irpin: «Stavamo filmando rifugiati, ci hanno sparato al check point»

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Nuove sanzioni europee contro la Russia, un susseguirsi di tavoli diplomatici finora poco utili, lo scambio di accuse tra Mosca e Kiev a fini propagandistici, e gli Usa che ipotizzano un possibile embargo commerciale totale nei confronti di Mosca . Questa la sintesi dell’ennesima giornata di guerra in Ucraina. Dopo una nottata particolarmente difficile, in cui almeno 19 delle 24 province dell’Ucraina sono state minacciate del fuoco dell’artiglieria russa, oggi le sirene d'allarme aereo sono risuonate nelle città di Nikolaev e di Cherniv, con l’esortazione ai cittadini a recarsi immediatamente nei rifugi. Di di almeno 9 morti e 9 feriti il bilancio provvisorio del raid russo condotto contro la torre tv a Rivne, nel nord-ovest dell’Ucraina. Navi russe sono invece in arrivo nel porto di Berdyansk, città portuale occupata a sud dell’Ucraina, tra Melitopl e Mariupol.

Casa Bianca, tenere aperto il dialogo con la Cina

“Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha incontrato oggi a Roma il membro del politburo del Partito Comunista Cinese e Direttore dell’Ufficio della Commissione Affari Esteri Yang Jiechi con il quale ha avuto una discussione sostanziale sulla guerra della Russia contro l’Ucraina”. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. I due rappresentanti “hanno anche sottolineato l’importanza di mantenere aperte le linee di comunicazione tra gli Stati Uniti e la Cina”, si sottolinea nella nota, che non fornisce altri dettagli sui colloqui. Estremamente sintetico anche il commento che arriva da parte cinese. Per Yang Jiechi, riferisce l’agenzia Bloomberg, la Cina è impegnata a promuovere i negoziati di pace per l’Ucraina e si oppone fermamente alla disinformazione, alle calunnie e all’inganno.

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Sullivan avverte Cina, «sostegno a Mosca avrà conseguenze»

«Lo scopo dell’incontro di oggi era esprimere in modo molto chiaro a Pechino le nostre preoccupazioni rispetto a un suo coinvolgimento» nella guerra in Ucraina e ribadire alla Cina «che qualsiasi tipo di supporto a Mosca - militare o economico - comporterà delle implicazioni». Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa Ned Price a proposito dell’incontro a Roma.

L’incontro si è svolto all’hotel Cavalieri Waldorf Astoria a Roma e si è concluso nel tardo pomeriggio dopo oltre sei ore di colloqui, in due tranche. Domani mattina Sullivan incontrerà a Palazzo Chigi Luigi Mattiolo, consigliere diplomatico del presidente del Consiglio Mario Draghi.

Ucraina, diciannovesimo giorno di guerra

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Pentagono: “Putin pensa all’occupazione”

Fonti del Pentagono citate dalla Cnn ritengono che l’avanzata di “quasi tutte” le forze russe in Ucraina “rimane in una situazione di stallo”, e le truppe in movimento verso Kiev, compreso l'ormai famigerato convoglio che arriva da nord, non hanno fatto progressi considerevoli durante il weekend, nonostante i tentativi di “far affluire le forze dietro gli elementi più avanzati”.

Per il portavoce del Pentagono, John Kirby, la Russia sta chiaramente ampliando i suoi target in Ucraina, e Putin ha in mente l’occupazione del Paese. «Non vediamo nessun impegno da parte di Vladimir Putin una de-escalation in Ucraina» ha spiegato invece la portavoce della Casa Bianca Jen Psaky in un briefing con la stampa rispondendo ad una domanda sui colloqui tra negoziatori russi e ucraini.

Russia verso blocco export zucchero, grano e mais

La Russia è pronta a vietare l’esportazione di grano e zucchero per mantenere la stabilità del mercato interno. Lo ha annunciato - secondo quanto riporta l’Interfax - la vice premier Victoria Abramchenko su Telegram sottolineando di aver approvato “gli atti introdotti dal Ministero dell’Industria e del Commercio per vietare l’esportazione di zucchero bianco e grezzo dalla Federazione Russa fino al 31 agosto, così come quella di grano, segale, orzo e mais fino al prossimo 30 giugno”. Il ministero dell’Agricoltura ha detto a Interfax che il divieto potrebbe scattare da domani.

In serata, la mossa russa sull’export provoca la reazione degli Usa, che non escludono un embargo commerciale totale della Russia. L’ipotesi, allo studio della Casa Bianca, è riportata da Cnbc che cita il vice segretario al Tesoro, Wally Adeyemo, secondo il quale fra le opzioni a disposizione c’è anche il blocco dell’accesso della Russia alle vie navigabili internazionali.

Domani ripresa dei colloqui a distanza Mosca-Kiev

Oltre ai bollettini dalle zone di guerra, gli occhi del mondo sono però puntati anche sugli sforzi della diplomazia. Nel primo pomeriggio un nuovo round di negoziati diretti Ucraina-Russia, in collegamento video, si è chiuso con un nulla di fatto, ma i lavori riprenderanno domani, martedì 15 marzo alle 10.30, ora di Kiev, dopo una “pausa tecnica”. Lo stop è stato concordato per svolgere “lavoro aggiuntivo nei sottogruppi di lavoro” e avere “chiarimenti delle singole definizioni. I negoziati continuano...”, ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, uno dei negoziatori ucraini.

Il presidente ucraino Volodymir Zelensky - che mercoledì interverrà al Congresso Usa - ha definito “difficili” i colloqui con la Russia, annunciando una conferenza stampa sulla situazione nel tardo pomeriggio. Il vice capo del suo ufficio Ihor Zhovkva aveva mostrato qualche ragione di ottimismo: “Invece di darci ultimatum o di chiederci di capitolare, sembrano avviare negoziati costruttivi”. Il portavoce del Cremlino Peskov ha intanto detto che non ci sono date per la fine dell'operazione russa, che anche oggi mostra un bilancio tragico. Per l'Ufficio dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani sono infatti almeno 636 i civili uccisi dall'inizio dei combattimenti. Tra loro si contano 46 bambini. Secondo l’Onu, il bilancio reale sarebbe molto più alto, data la difficoltà nel ricevere notizie da città come Kharkiv e Mariupol dove sono in corso intensi combattimenti.

Tour de force di colloqui e telefonate tra leader

In conferenza stampa, reduce da un incontro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan conferma invece che la Turchia “continua a portare avanti in modo risoluto i suoi sforzi per un cessate il fuoco permanente tra Russia e Ucraina”. Il presidente russo Vladimir Putin ha discusso della crisi ucraina in una telefonata con il premier israeliano Naftali Bennett. Lo riferisce il Cremlino, citato da Interfax. Nel corso del colloquio Putin ha denunciato la “barbara azione” compiuta dagli ucraini con il raid su Donetsk, nel quale sono morte 20 persone. Putin ha accusato Kiev - che ha invece attribuito la responsabilità alle forze di Mosca - di aver usato “bombe a grappolo contro i civili”. Insieme alla Turchia, Israele è stato indicato come un dei possibili mediatori nel conflitto.

Bennett ha sentito anche Zelensky, come ha reso noto il presidente ucraino. «Sono state convenute ulteriori azioni».

Via libera al quarto pacchetto sanzioni Ue

Completata nelle ultime ore la procedura per l’adozione del quarto pacchetto di sanzioni europee. Nella black list dei personaggi vicini a Putin è finito anche Roman Abramovich, il miliardario russo proprietario del Chelsea, Via Twitter, Ursula von der Leyen, ha confermato l’arrivo del nuovo round di sanzioni alla Russia e il rinnovato impegno a sostegno al popolo ucraino “con un pacchetto di assistenza macrofinanziaria da 1,2 miliardi di euro e 500 milioni di euro in aiuti umanitari”.

La Russia, messa alle strette dal piano di sanzioni messo in campo da Usa ed Europa ha intanto annunciato l'intenzione di onorare il suo debito internazionale in rubli nel caso in cui il pagamento in valuta non fosse possibile. In una intervista al canale televisivo Rossiya-24 il ministro delle finanze russo Anton Siluanov ha spiegato che mercoledì è in programma il pagamento del prossimo coupon sugli Eurobond. “Se vediamo difficoltà con l’esecuzione di questo ordine - ha aggiunto domani, martedì, prepareremo un corrispondente ordine di pagamento in rubli equivalenti”.

Appello a Croce Rossa, Onu e Osce per osservatori neutrali

L'aggravarsi della situazione militare sul terreno e la lenta ma costante avanzata delle truppe russe hanno indotto l’Ucraina a chiedere all’Onu, al Comitato internazionale della Croce Rossa e all’Osce l’istituzione di un gruppo speciale di osservatori internazionali, per monitorare la sicurezza della fornitura di aiuti umanitari alle regioni colpite in base ad accordi precedentemente raggiunti con la Russia. Lo riporta l’agenzia russa Interfax. “Anche il fatto che i convogli si muovano sotto il patronato della Croce Rossa non impedisce all’esercito russo di bombardare. Chiediamo ancora una volta alle organizzazioni internazionali di monitorare la situazione, facilitare il dialogo con la Russia e contrastare la manipolazione e la terribile propaganda della Federazione Russa”, ha affermato Olga Stefanishina, vice premier per l'integrazione europea ed euroatlantica.

Cina respinge accuse di “assistenza militare” alla Russia

Gli Stati Uniti hanno detto agli alleati che la Cina ha segnalato la sua disponibilità a fornire assistenza militare alla Russia a sostegno dell’invasione in Ucraina. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti. Sia la Cina che il Cremlino avevano invece smentito la notizia di una richiesta di «assistenza militare» avanzata dalla Russia a Pechino. Le ricostruzioni diffuse dagli Usa sulla richiesta russa di armi e di altre forniture alla Cina «sono solo disinformazione» americana, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian. Più tardi è arrivata anche la smentita del Cremlino, con Mosca che precisa di avere gli armamenti necessari per proseguire l’offensiva.

La Cina non ha mai condannato l’attacco di Mosca ma si è astenuta, anziché votare «no», sulla risoluzione dell’Onu contro la Russia. Solo alcuni giorni fa il presidente cinese Xi Jinping ha però usato per la prima volta il termine «guerra», tanto sgradito al suo alleato Vladimir Putin.

Intanto, non si ferma il pressing propagandistico di Mosca, che ora accusa Kiev di aver arruolato mercenari tra jihadisti dell’Isis. Rispondendo alle stesse accuse lanciate nei giorni scorsi da Kiev secondo le quali sarebbe stata Mosca a reclutare 16mila membri dell’Isis il vice ministro degli Esteri Oleg Syromolotov ha attaccato il governo ucraino che, “appoggiato dai suoi sponsor occidentali” sta “reclutando mercenari tra i terroristi che hanno combattuto in Medio Oriente, prima di tutto in Siria”. Ad essi sarebbero promesse paghe “dieci volte più alte di quelle medie di un miliziano in Siria o in Libia”.

Il conflitto alle porte dell’Europa

Il conflitto russo-ucraino è a un passo dai confini con l’Unione europea. Missili russi hanno distrutto una base militare a Yavoriv, a metà strada fra Leopoli e il confine polacco, da cui dista circa 25 km. Sono state uccise 35 persone, fra i 134 feriti anche olandesi affiliati alla legione straniera. Mosca rivendica di aver ucciso «mercenari stranieri» e distrutto «armi straniere». Stamattina lo scalo Antonov (Hostomel), nel nord di Kiev, è stato colpito da bombardamenti russi. Lo denunciano le autorità della capitale ucraina, come riporta la Bbc, ricordando che si tratta di un importante terminal cargo e base aerea.

Oltre ai sindaci di Dniprorudne, Yevhen Matveyev, e Melitopol, Ivan Fedorov, le forze russe hanno sequestrato anche il presidente del Consiglio distrettuale di Melitopol, Sergiy Pryima, e la vice presidente dell’oblast di Zaporizhzhya, Leila Ibrahimova, denuncia l’attivista Maria Zolkina. Sono stati rapiti nella regione di Kherson e Zaporizhzhya almeno altri quattro attivisti, e un attivista in sedia a rotelle della regione di Luhansk, già detenuto dalle autorità della autoproclamata repubblica popolare filo russa, Olaksandr Kononov, è stato ucciso ieri nella sua casa vicino a Severodonetsk.

Le Forze armate ucraine hanno invece sequestrato all’esercito russo una stazione radar mobile e un centro di comunicazione dai russi. Lo riferisce ’Ukrainska Pravda’ che cita le forze armate ucraine. “Ora seguiremo il nemico a una distanza di 150 km”, sottolineano.

Morta donna incinta foto simbolo assedio Mariupol

La donna incinta che era stata evacuata su una barella dall’ospedale pediatrico di Mariupol è morta. La sua foto aveva fatto il giro del mondo. La donna era stata trasportata in un altro ospedale d’urgenza e i medici avevano tentato di salvarle la vita ma aveva il bacino schiacciato. I dottori hanno fatto nascere il bambino tramite taglio cesareo ma non mostrava segni di vita, ha spiegato il chirugo Timur Marin. Si è poi cercato di salvare la madre, ma anche lei è deceduta.

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Mariana Vishegirskaya, la donna incinta poi deceduta, cammina al piano di sotto nell’ospedale di maternità danneggiato dai bombardamenti a Mariupol (AP)

Fonti di Kiev, morti a Mariupol sono almeno 2.500

Sarebbero almeno 2.500 i morti nella città portuale di Mariupol dall’inizio del conflitto in Ucraina. Il numero è stato confermato dal consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych spiegando che i dati vengono dall’amministrazione comunale. Arestovych ha anche accusato la Russia di impedire l’arrivo di convogli umanitari nella città che è accerchiata dalle forze di Mosca.

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