ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùGli indicatori - Carriere

Udine, bilancio di genere per l’università

.

di Valentina Saini

2' di lettura

Il contrasto al divario di genere, alias gender gap, è una priorità per l’Università di Udine.

Lo prova l’ultimo Bilancio di genere dell’ateneo, basato sui dati del 2021, da cui emergono segnali timidi ma incoraggianti. Specie riguardo le probabilità di fare carriera, aspetto in cui il divario di genere, nel mondo accademico, è più evidente. Il reclutamento di ricercatrici all’ateneo udinese, ad esempio, è salito di ben dieci punti, passando dal 16,7% del 2020 al 26,7% dell’anno seguente.

Loading...

Interessante il valore del cosiddetto indicatore glass ceiling, che misura la probabilità che una donna raggiunga i livelli di carriera più alti: all’ateneo udinese il valore (1,35) è nettamente migliore della media nazionale (1,49).

Nei contesti che vantano piena parità il valore è 1, perciò il passaggio dall’1,37 del 2020 all’1,35 registrato nel 2021 all’Università di Udine è un segnale di miglioramento, per quanto timido.

I progressi sono visibili negli organi di governo dell’ateneo, ad esempio, dove la presenza femminile nei ruoli di delegate di settore è passato al 29,4% dal 20% dell’anno precedente; le direttrici di dipartimento sono salite al 37,5% rispetto al 25% dell’anno precedente, portando la componente femminile nel Senato accademico dal 27,8 al 44,4%.

Ci sono margini di miglioramento. Ad esempio, le professoresse ordinarie sono il 25% del totale, le associate il 35% e le ricercatrici il 40%.

Ancora, se la comunità studentesca è costituita perlopiù da studentesse (53%), che vantano anche performance di studio migliori, queste sono solo il 26% degli iscritti ai corsi di laurea di discipline scientifico-tecnologiche, le cosiddette materie STEM. Che, com’è noto, offrono maggiori opportunità di occupazione.

Valeria Filì e Maria Cristina Nicoli, che hanno coordinato la redazione del Bilancio di genere, osservano che «il riequilibrio di genere in una comunità è un fenomeno lento che si realizza in un arco di tempo assai lungo. L’analisi del trend dal 2019 al 2021 evidenzia alcuni passi avanti specie nella presa di coscienza che il disequilibrio di genere è frutto di discriminazioni e stereotipi».

In effetti il Bilancio di genere, segnalano le due docenti, «è utile anzitutto ad accrescere la consapevolezza collettiva sulla questione, e sul bisogno di azioni positive per promuovere la parità».

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti