Ue: dal prossimo anno tornano le procedure per deficit eccessivo
Il congelamento del patto di stabilità non sarà prorogato nel 2024, nel frattempo sarà definito un nuovo quadro di regole di bilancio
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Il congelamento del patto di stabilità non sarà prorogato nel 2024, nel frattempo sarà definito un nuovo quadro di regole di bilancio che i governi concorderanno nei prossimi mesi sulla base di una proposta che la Commissione presenterà a breve.
Tuttavia insieme alla conferma che la riforma sarà concepita in modo da garantire la realizzazione degli investimenti, negli orientamenti per le politiche di bilancio annunciati oggi dalla Commissione europea c'è la chiara indicazione che tra un anno si tornerà a parlare di procedure europee: «Tenuto conto della persistente elevata incertezza per il quadro macroeconomico e di bilancio, in questo frangente, la Commissione ritiene che una decisione sull’opportunità di sottoporre gli Stati membri alla procedura per i disavanzi eccessivi non dovrebbe essere presa questa primavera. Allo stesso tempo, la Commissione proporrà al Consiglio di avviare procedure per i disavanzi eccessivi basate sui disavanzi nella primavera del 2024 sulla base dei dati di consuntivo per il 2023, in linea con le disposizioni giuridiche vigenti».
Ciò significa che quanto i vari paesi realizzeranno quest'anno conterà ai fini della sorveglianza europea dei bilanci, pur con tutte le flessibilità e le diversità delle situazioni nazionali. Gli stati con «sfide moderate o sostanziali relative al debito pubblico sono invitati a definire obiettivi di bilancio per il 2024 che assicurino una continua plausibile riduzione del debito» in una logica di medio termine. Un avviso che riguarda anche l'Italia.
Nonostante la crescita economica contenuta quest'anno e le incertezze derivanti dalla guerra in Ucraina e sull'andamento dei prezzi globali, la Commissione europea ritiene che ci sono le condizioni per tornare alle regole di bilancio che per il 2024 saranno riformate. «Crediamo sia giunto il momento di confermare la revoca della clausola (di sospensione) alla fine di quest’anno: l’economia europea si è ripresa oltre il suo livello pre-pandemia e ora ha superato la fase acuta dello choc dei prezzi dell’energia. L’incertezza rimane elevata, ma i rischi per la crescita sono ora ampiamente bilanciati», ha detto il commissario all'economia Paolo Gentiloni alla conferenza stampa presentando gli orientamenti per le politiche di bilancio 2024.
Gentiloni però ha precisato che «non avrebbe senso tornare semplicemente ad applicare le norme esistenti come se nulla fosse accaduto. Dobbiamo riconoscere la nuova realtà post-pandemia e la realtà di una guerra in corso in Europa. E, soprattutto, dobbiamo riflettere sul fatto che è attualmente in fase di elaborazione un’importante revisione di tali norme».
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