Uefa e Fifa evitano di criticare calciatori accusati o condannati per evasione
di Enrico Bronzo
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I rappresentanti di Uefa e Fifa “hanno evitato di criticare apertamente noti calciatori accusati o condannati per evasione fiscale”.
Lo ha indicato l'Europarlamento dopo l'audizione presso la commissione d'inchiesta sul riciclaggio e sull'evasione fiscale che ha affrontato il caso dell'evasione fiscale nel settore del calcio. Tra i casi evocati dagli europarlamentari quelli di Cristiano Ronaldo e Lionel Messi. Messi e suo padre sono stati giudicati colpevoli di aver evaso 4,1 milioni di euro. Ronaldo è accusato di aver evaso 14,7 milioni.
Uno dei rapporteur della commissione, il socialista danese Jeppe Kofod, ha criticato l'atteggiamento lassista del Barcellona sulla condanna di Messi chiedendo a Kimberly Morris della Fifa e Jilien Zylberstein, consigliere legale della Uefa: “Se siete per il fair play, non dovreste essere anche a favore di una tassazione equa”. I due rappresentanti delle autorità sportive hanno evitato di prendere posizione sui casi specifici. Morris ha risposto: “Il caso è di competenza delle autorita' fiscali”.
Alle critiche di molti europarlamentari, che hanno chiesto perché i due organismi di regolazione del calcio sono stati contrassegnati da corruzione come il settore che dovrebbero controllare, i rappresentanti di Uefa e Fifa hanno ribattuto che in tali organismi “c'è stata una serie di riforme nel 2015 che includono limiti temporali per la presidenza della Uefa”.
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