Juventus fuori dalla Conference League e 20 milioni di multa
Il presidente bianconero Gianluca Ferrero: «Nostro operato corretto, ma non faremo ricorso per ripartire con serenità nella prossima stagione». In Europa va la Fiorentina
di Marco Bellinazzo
2' di lettura
Dopo la rinuncia annunciata al progetto della Superlega, la nuova Juventus viene squalificata per un anno dalle competizioni europee e subisce una multa da 20 milioni (solo 10 da pagare subito) in relazione al caso plusvalenze e alle cosiddette manovre stipendi. Per effetto di questa decisione il club bianconero non parteciperà alla prossima edizione della Conference League per cui aveva pure ottenuto la qualificazione. Al suo posto subentra la Fiorentina di Rocco Commisso. Anche perché la Juventus, pur continuando a ritenere inconsistenti le asserite violazioni e corretto il proprio operato, ha dichiarato che accetterà la decisione «rinunciando a proporre appello, escludendo espressamente, e lo Uefa Cfcb prendendone nota, che questo possa costituire ammissione di qualsiasi responsabilità a proprio carico».
Le sanzioni
La decisione della Prima Camera dello Uefa Cfcb chiude definitivamente il procedimento avviato il primo dicembre 2022 volto alla verifica del rispetto del framework regolamentare Uefa e comporta la risoluzione del Settlement Agreement tra Uefa e Juventus del 31 agosto 2022. Per effetto della decisione, i bianconeri saranno tenuti al pagamento di 10 milioni di euro che saranno in parte trattenuti dagli introiti della partecipazione alle competizioni Uefa nelle prossime stagioni sportive. La Juventus, si legge in una nota, potrebbe essere tenuta al pagamento di un ulteriore contributo economico condizionale pari di 10 milioni nel caso in cui i suoi bilanci al 30 giugno 2023, 2024 e 2025 presentassero significative violazioni delle Uefa Club Licensing and Financial Sustainability Regulations. Anche l’importo condizionale sarebbe eventualmente trattenuto dagli introiti della partecipazione alle competizioni Uefa nelle prossime stagioni sportive.
La dichiarazione di Ferrero
«Siamo dispiaciuti per la decisione dell’Uefa Club Financial Control Body. Non condividiamo l'interpretazione che è stata data delle nostre tesi difensive e restiamo fermamente convinti della correttezza del nostro operato e della fondatezza delle nostre argomentazioni», ha spiegato il presidente della Juventus Gianluca Ferrero. «Tuttavia, abbiamo deciso di non presentare appello contro questo giudizio. Questa decisione è in linea con quella presa lo scorso maggio nell'ambito dei contenziosi con la Figc. Come in quel caso, preferiamo mettere fine al periodo delle incertezze e assicurare ai nostri stakeholders interni ed esterni la totale visibilità e certezza sulla partecipazione del club alle future competizioni internazionali. Andare in appello ed eventualmente in altri gradi di giudizio, incerti negli esiti e nei tempi, aumenterebbe l'incertezza rispetto alla nostra eventuale partecipazione alla Champions League 2024/25. Vogliamo invece che la prima squadra i nostri tifosi, i nostri sponsor, fornitori e partner finanziari possano vivere la stagione 2023-24 con la massima serenità e certezza rispetto ai risultati conseguibili sul campo, soprattutto dopo la turbolenta stagione passata. Nonostante questa sofferta decisione possiamo adesso affrontare la nuova stagione guardando il campo e non i tribunali sportivi. Adesso testa al Campionato e alla Coppa Italia: ci impegneremo al massimo per dare ai nostri tifosi le più grandi soddisfazioni possibili in queste competizioni».
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