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Uffici, l’assorbimento cresce del 40% a Milano e del 24% a Roma

Secondo gli analisti di Jll, si conferma l’asset class più attrattiva, raddoppiando gli investimenti nei primi nove mesi del 2022 (rispetto allo stesso periodo 2021)

di Laura Cavestri

I punti chiave<a class="classi-link-interno" href="#U401846874991bSH"></a>

3' di lettura

Con 4 miliardi di euro di investimenti capital markets nei primi nove mesi del 2022 (in crescita del 95% anno su anno), 57 operazioni concluse e un focus su Milano, l’office si conferma l'asset class più dinamica in Italia e il settore più attrattivo per gli investitori. È quanto emerge dall'ultima ricerca di Jll. Le transazioni sono state, per la maggior parte, concluse con capitali nazionali, mentre gli investitori internazionali sono stati coinvolti in operazioni per circa 1.4 miliardi di euro.

Milano

Milano continua ad essere la città di riferimento con 2,7 miliardi di investimenti (circa il 70% del totale nazionale), totalizzando 38 operazioni di compravendita che hanno interessato sia le zone centrali che quelle periferiche. Anche il mercato delle locazioni registra una forte crescita registrando 224 transazioni, per un totale di 368.000 mq locati nei primi 9 mesi dell’anno (+40% anno su anno). La domanda ha riguardato principalmente uffici con dimensioni al di sotto dei mille al mq (61% del totale) e di grado A (76%). Circa il 35% della domanda ha interessato spazi ubicati nelle aree centrali (Cbd, Centro Storico, Centro), il 28% in periferia, il 21% nell’area dell’Hinterland e il 16% nel semicentro. I canoni di locazione sono aumentati raggiungendo una media di 675 euro /mq.

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Roma

Roma ha registrato 9 transazioni di capital markets, per un valore complessivo di circa 0.8 miliardi di euro, relative a immobili ubicati principalmente nelle aree del Centro e dell’Eur Anche a Roma si è delineata una crescita nel mercato delle locazioni, in cui sono state concluse 110 transazioni, per una superficie complessiva di circa 118mila mq (+24% anno su anno). La domanda si è concentrata maggiormente nelle aree dell’Eur (36%), del Centro-Semicentro (26%) e del CBD (21%), mentre gli spazi di grado B sono stati i più richiesti (60%), principalmente a causa della scarsa offerta di immobili di grado A presenti a Roma. Gli affitti prime sono risultati stabili, attestandosi a 520 euro/mq/pa.Nel terzo trimestre 2022 i rendimenti netti prime sono aumentati sia a Milano (3,30%) che a Roma (3,75%) rispetto al periodo precedente.«Prosegue il trend positivo che sta caratterizzando il 2022 per quanto riguarda le locazioni degli uffici a Milano» ha commentato Marco Pancotti, head of Office Agency per la sede di Milano di Jll –. È cresciuto infatti sia il take-up – che in proiezione ci porterà a fine anno ad un risultato in linea col take-up record registrato nel 2019 – sia il numero dei contratti sottoscritti. In fase di scelta del nuovo ufficio rimane costante l’attenzione da parte degli occupiers ai servizi che l’edificio offre ai propri tenant e, soprattutto, a tutto ciò che concerne le certificazioni Esg di cui è dotato».

«Anche Roma – conclude Massimo Livi, head of Transactional Business Rome Leasing – ha mostrato un dato positivo, con aspettative maggiori per l'ultimo trimestre sebbene sarà difficile raggiungere il take up del pre-Covid, ma comunque in crescita. La domanda nella Capitale è sempre soprattutto per il Centro, a fronte di una scarsità di offerta, e l’Eur, dove si rivolge verso immobili di grado A con attenzione a quegli immobili Esg compliant: questi due sottomercati continuano a rappresentare la maggior parte del take up romano».

«L’approccio degli investitori al real estate è oggi particolarmente guidato dalla comparazione degli yield ai titoli di stato e dal costo del finanziamento che, anche su deal core, ha un impatto rilevante sulle performance – ha concluso Luca Vaj, head of Office Capital Markets di Jll –. D’altro canto l’effetto positivo dell'inflazione sui rendimenti, il mercato occupiers ancora performante e la spinta verso l’Esgsono elementi che tutelano gli investitori in questo momento di criticità».

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