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Uganda, ministro ucciso dalla sua guardia del corpo

La vittima era Charles Engola, ministro del lavoro del governo di Kampala. Il bodyguard si è poi tolto la vita. Si indaga sul movente, l’ipotesi di un litigio per soldi

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1' di lettura

Charles Engola, ministro con responsabilità sul lavoro nel governo ugandese, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalla sua guardia del corpo. L’assassino si sarebbe poi tolto la vita, secondo quanto riporta l’agenzia Associated Press citando media locali. Engola è stato ucciso nella sua abitazione, in un sobborgo della capitale Kampala, in quello che viene interpretato come l’esito di una disputa privata fra i due.

Forse una lite sui pagamenti della bodyguard

Il portavoce dell’esercito ugandese Felix Kulayigye ha dichiarato in una breve nota che uno «sfortunato incidente» ha condotto all’uccisione di Engola. «Informeremo il pubblico sui dettagli mentre indaghiamo congiuntamente sulla questione», ha detto Kulayigye su Twitter.

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Le ragioni della disputa non sono chiare, ma i media ipotizzano che potrebbe essersi trattato di un litigio per i - mancati - pagamenti alla guardia del corpo. «I testimoni affermano che il soldato urlava di non essere stato pagato da molto tempo, nonostante lavorasse per un ministro», riporta il quotidiano online NilePos t.

L’incidente è destinato a creare ripercussioni in un Paese dove altri funzionari di alto profilo sono stati uccisi in attacchi con armi da fuoco nel corso degli anni. Nel 2021, un ex capo dell’esercito ugandese è stato ferito e sua figlia uccisa quando alcuni uomini armati hanno sparato contro il loro veicolo a Kampala.

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