Borse, Bce sostiene l’Europa ma Milano chiude in calo. Biden: in 4 giorni presidente Fed
Dopo la seduta positiva di lunedì, resta alta l'attenzione sull'inflazione. Il Ftse Mib resta indietro dopo aver aggiornato i massimi dell'anno. Francoforte la migliore positiva Wall Street
di Chiara Di Cristofaro e Paolo Paronetto
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4' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Andamento a due velocità per le Borse europee che chiudono la seduta contrastate. A Piazza Affari il FTSE MIB, reduce dal raggiungimento dei nuovi massimi dell'anno della giornata di lunedì 15, ha chiuso in rosso. Andamento negativo per l'Ibex35 di Madrid che ha perso circa mezzo punto percentuale,mentre il DAX 40 di Francoforte è stato il migliore. Gli investitori restano attenti all'inflazione e guardano alle
Banche centrali. Ieri Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, ha rassicurato sul fatto che appare improbabile un rialzo dei tassi nella zona euro nel 2022,
anche se l'inflazione rallenterà più lentamente del previsto.
Wall Street allunga e occhi sulla Fed
Indici di Wall Street in allungo (con chiusura positiva: DJ: +0,16%; Nasdaq: +0,76%; S&P 500: +0,39%) grazie alle positive trimestrali dei grandi retailer e dopo un aumento delle vendite al dettaglio (+1,7%) a ottobre superiore alle attese.
L’inflazione resta al centro delle attenzioni, dopo aver causato la fine di una serie di cinque settimane consecutive in rialzo per gli indici. A ottobre, i prezzi all'importazione negli Stati Uniti sono aumentati più delle attese. Il dipartimento del Lavoro ha comunicato un rialzo rispetto al mese precedente dell'1,2%, dopo il +0,5% sempre registrato da giugno a settembre; le attese erano per una crescita dell'1%. Rispetto a un anno prima, i prezzi sono aumentati del 10,7%.
Se l'inflazione non rallenterà, la Federal Reserve potrebbe decidere di accelerare il passo del tapering, per ora previsto a 15 miliardi al mese per porre fine al programma di acquisto di bond da 120 miliardi di dollari al mese entro la metà del 2022; inoltre, non è da escludere che la Fed possa poi decidere di alzare i tassi d'interesse già nella prima parte del prossimo anno. A proposito di Fed Joe Biden annuncia: in circa quattro giorni ci saranno informazioni sulla nomina del presidente della banca centrale americana. Biden offre così una tempistica per rassicurare i mercati che attendono da tempo di conoscere la sua decisione su chi guiderà la banca centrale. In corsa ci sono Jerome Powell e Lael Brainard.
Intanto si rafforza ancora il dollaro americano nei confronti dell'euro scendendo sotto quota 1,1350 dollari per un euro, ai minimi da luglio 2020.
«Il tono dei banchieri centrali sta cambiando - dice Luigi Nardella di Ceresio Investors - riconoscono che i segnali di inflazione sono più persistenti e il recupero delle economie più veloce del previsto. I mercati dei tassi di interesse se ne sono accorti e prezzano un rialzo della Fed già a giugno del prossimo anno». Rimane però forte, prosegue, «la consapevolezza di non mettere a rischio la ripresa con misure restrittive eccessive». Per questo, «finché la crescita economica rimarrà sostenuta e l’azione delle banche centrali graduale i mercati azionari non dovrebbero correre forti rischi».
A Milano spicca Interpump, giù Generali
Tra i principali titoli milanesi si è messa in luce Telecom Italia grazie alla spinta arrivata dai conti di Vodafone e dalle nuove strategie allo studio da parte del gruppo di telecomunicazioni britannico La migliore è stata Interpump Group insieme a Cnh Industrial. In evidenza Diasorin grazie alla speculazione sul settore della diagnostica innescata dalle nuove indiscrezioni di un tentativo di Thermo Fisher Scientific per rilevare l'olandese Qiagen quotata a Francoforte e New York. Consistenti realizzi su Generali che viaggiava ai massimi da due anni. Vivace Brembo: il patron Alberto Bombassei lascia la presidenza e il consiglio e Matteo Tiraboschi sarà vicepresidente esecutivo.
Balzo nel primo giorno di quotazione su Euronext Growth per Racing Force, società ligure specializzata nelle attrezzature di sicurezza per gli sport motoristici, come caschi, tute e guanti (negli ultimi 10 anni ha vinto più di 60 titoli mondiali FIA con i suoi prodotti).
Criptovalute, scivolone per il bitcoin, - 5% a 60.500 dollari
Seduta di forti perdite per il bitcoin che è arrivato a perdere anche il 10% per poi recuperare terreno in area 60.500 dollari (-5%). Lo scorso 10 novembre aveva segnato il massimo storico a 69.000 dollari. Secondo gli analisti non vi sono ragioni specifiche per questo scivolone del bitcoin che è in ribasso di oltre il 14% rispetto ai valori massimi dopo una settimana che ha visto il primo upgrade della blockchain dal 2017 e il lancio di un etf negli Stati Uniti. Sembrano dunque predominare logiche di profit-taking e, secondo alcuni siti specializzati, di speculazione al ribasso. Con questo ribasso, il bitcoin è momentaneamente tornato sotto la soglia dei mille miliardi di capitalizzazione. Il bitcoin sta trascinando al ribasso l'intero comparto dove il rivale principale, l'ethereum, cede oltre il 10% attestandosi di poco sopra i 4200 dollari (3700 euro).
Calma piatta sull'obbligazionario europeo, vola il gas
Seduta poco mossa per lo spread BTp/Bund. A fine giornata il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (IT0005436693) e il titolo di pari durata tedesco e' indicato
a 121 punti base, stabile sul closing precedente. In leggero calo, invece, il rendimento del BTp decennale benchmark, che ha segnato un'ultima posizione allo 0,97% dallo 0,98% precedente.
Si impennano di nuovo i prezzi del gas in Europa: l'Agenzia federale tedesca delle reti ha annunciato la sospensione temporanea del processo di approvazione per il Nord Stream 2, il gasdotto tra Russia e Germania. In Europa il future dicembre sul Dutch TTF è tornato alle soglie dei 90 euro a megawattora.
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