Le Borse migliorano sul finale ma le tensioni Usa-Cina spingono i listini in rosso. Wall Street chiude negativa
Indici nervosi alla luce della visita a Taiwan della speaker della Camera americana. Attesa per la riunione dell’Opec+ di mercoledì. A Milano trimestrali sotto i riflettori
di Paolo Paronetto
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Il riaccendersi delle tensioni Usa-Cina a causa della visita della speaker della Camera americana, Nancy Pelosi, a Taiwan ha caratterizzato la giornata di contrattazioni sui mercati azionari europei. I principali listini hanno chiuso in moderato ribasso, recuperando dai minimi di giornata ma non riuscendo a riconquistare la parità. A Piazza Affari il FTSE MIB ha fatto segnare così -0,35%. Tra i principali titoli milanesi, Banco Bpm si è messa in luce alla vigilia della pubblicazione della semestrale e mentre resta sotto i riflettori il processo di selezione del partner assicurativo. Bene anche Stellantis, dopo che il mercato italiano dell'auto in luglio ha arrestato il crollo dei mesi precedenti, e Ferrari, sostenuta in particolare dalla revisione al rialzo della guidance sul 2022. Vendite invece su Amplifon, Saipem e Davide Campari. La visita di Pelosi segna una prima volta da 25 anni per un'alta carica americana a Taiwan e Pechino ha fatto subito sapere di considerare una minaccia le «interferenze» di Washington nel territorio che la Cina rivendica da decenni.
Wall Street chiude in calo. Il Dow Jones perde l’1,22% a 32.396,76 punti, il Nasdaq cede lo 0,16% a 12.348,76 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,66% a 4.091,36 punti.
Trimestrali sotto i riflettori a Piazza Affari
Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari prosegue la stagione delle trimestrali, che finora ha riservato soprattutto sorprese positive da parte delle «big» che hanno riportato i conti trimestrali e semestrali. È il caso di Finecobank e Generali, colpita dai realizzi nonostante i risultati sopra le attese, mentre Ferrari ha approfittato dei numeri positivi e della revisione al rialzo della guidance sul 2022. Bene Iveco Group e Leonardo - Finmeccanica, quest'ultima grazie anche al fatto che l'autorità americana di regolamentazione del settore aereo potrebbe presto dare il via libera alla ripartenza delle consegne del B787 (Leonardo fornisce componenti a Boeing). Tra le peggiori Saipem, nonostante il guizzo iniziale in scia a un nuovo contratto da 300 milioni, e Moncler.
Euro/dollaro poco mosso, il petrolio attende l'Opec+
Sul mercato valutario, euro/dollaro poco mosso a 1,0201 dollari da 1,0198 ieri in chiusura. La moneta unica vale anche 134,47 yen (da 136,42), mentre il rapporto dollaro/yen è a 131,81 (131,91). Poco mosso il prezzo del petrolio, mentre il mercato attende le decisioni dell'Opec+ in calendario domani: il contratto ottobre sul Brent segna +0,26% a 100,29 dollari al barile e il future settembre sul Wti +0,05% a 93,94 dollari. In rialzo dell'1,1% a 203 euro per megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma olandese Ttf.
Alle spalle il primo semestre
I listini azionari globali hanno chiuso l’ultima seduta della scorsa settimana in rialzo, ma a coronamento di uno dei più brutti semestri da decenni, che vede le Piazze mondiali in rosso (-18% il FTSE MIB di Milano, -10% lo Stoxx Europe, -14% l’S&P500 Usa, -11% Shanghai). La guerra ha esacerbato la pressione sulla carenze di materie prime, con l’inflazione tornata ai livelli degli anni ’80 in molti Paesi, Italia compresa, a fronte del forte rallentamento economico.
Spread chiude in rialzo a 225 punti, rendimento al 3,03%
Chiusura in rialzo per lo spread BTp-Bund. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005436693) e il pari scadenza tedesco e' indicato a 225 punti base, in aumento rispetto ai 221 punti base del finale di ieri. In salita anche il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un'ultima posizione al 3,03% dal 2,97% del finale della vigilia (3,15% al closing di venerdì).
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