Ultime notizie. Biden, incontro con Xi il mese prossimo è una possibilità. Granada: dai 27 sì a dichiarazione tranne che sui migranti
I punti chiave
- Granada, al via la riunione bilaterale tra Meloni e Scholz
- Usa: dopo il Muro i rimpatri in Venezuela, Biden adotta la linea dura con i migranti
- Meloni-Sunak, ecco perché serve fermare gli sbarchi irregolari
- Musk snobba inchiesta su Twitter, Sec si rivolge a un tribunale
- Missile russo colpisce zona centrale di Kharkiv
- Bombe russe sulla regione di Sumy, un morto
- Giappone: media, verso incremento vigilanza droni Usa a Okinawa
- Venezuela: procura emette mandato arresto contro Guaido
- Le notizie di ieri
Bild, Berlino vuole bloccare finanziamenti a ong nel 2024
Il governo tedesco vuole bloccare i finanziamenti delle ong per il soccorso dei migranti nel Mediterraneo per il prossimo anno, dopo le critiche mosse dall’Italia. Lo scrive la Bild, spiegando che nel bilancio 2023, il ministero degli Esteri tedesco aveva stanziato circa due milioni di euro per queste organizzazioni. «Ora il dietrofront: nella stesura del bilancio per il 2024 il ministero non ha nuovamente inserito la nota sui due milioni> per le ong, e fonti della commissione Bilancio hanno detto che «non è una svista. La Cancelleria è contraria al pagamento ulteriore, e il ministero degli Esteri la pensa allo stesso modo».
Usa: McCarthy verso dimissioni dalla Camera
Kevin McCarthy intende lasciare il suo seggio alla Camera prima della fine dell’attuale mandato. Lo riferiscono fonti citate da vari media Usa, tra i quali Politico e Cnn. L’ex speaker, rimasto vittima della fronda interna al suo Partito, intende rimanere al suo posto almeno fino all’elezione del nuovo speaker, che inizierà la prossima settimana, riferiscono le fonti.
Nobel: Hrw, ’Mohammadi mostra coraggio immenso per Iran rispettoso dei diritti’
’’Congratulazioni a Narges Mohammadi per aver vinto il Premio Nobel per la Pace 2023! Lei e altri attivisti iraniani per i diritti umani dimostrano ogni giorno un immenso coraggio nella loro lotta per un Iran più luminoso e rispettoso dei diritti’’. Lo ha scritto in un tweet l’organizzazione Human Rights Watch
Nobel: Guterres, ’con Mohammadi omaggio a tutte donne che lottano per libertà’
- ’’Il Premio Nobel per la Pace di oggi, assegnato a Narges Mohammadi, è un importante promemoria del fatto che i diritti delle donne stanno affrontando una forte opposizione, in Iran e altrove. Questo premio è un omaggio a tutte le donne che lottano per i propri diritti a rischio della propria libertà, salute e persino della propria vita’’. Lo ha scritto in un tweet il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
Biden loda il coraggio di Mohammadi, «sia liberata»
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden loda il “coraggio e la determinazione” di Narges Mohammadi, la vincitrice del premio Nobel per la Pace. Un riconoscimento che mostra come il “mondo continua a sentire la sua voce e il suo appello alla libertà e all’uguaglianza”, afferma Biden esortando il governo dell’Iran a rilasciarla.
Scholz, con Meloni ci siamo compresi, siamo pragmatici
Con la premier italiana Giorgia Meloni “abbiamo parlato spesso”, anche oggi: “Si tratta di conversazioni molto intense in cui abbiamo trovato una comprensione molto pragmatica. Siamo entrambi molto contenti di essere riusciti a trovare l’ultimo elemento fondamentale del diritto europeo in materia di asilo. La riforma è diventata possibile”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz nella conferenza stampa al termine del vertice a Granada. “Penso che saremo in grado di garantire in modo molto pratico che non lavoriamo gli uni contro gli altri, ma gli uni con gli altri”.
Mattarella, riforme Ue subito, non c’è una prova di appello
C’è bisogno in Europa di “un salto di qualità sul fronte dell’integrazione”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando al vertice di Arrajolos. “Non possiamo sfuggire alle scelte che si impongono: svuoteremmo la Ue di prospettive di protagonismo. E renderemo scarsamente rilevanti tutti i nostri Paesi”. Per Mattarella servono il voto a maggioranza, una effettiva politica estera, un Parlamento con autentici compiti decisionali e il completamento dell’architettura finanziaria. “È un lavoro ambizioso, per cui serve visione e lungimiranza. Ma è un passaggio senza prova d’appello. Non ci sarà un secondo tempo per farlo”.
Scholz, ’sulle Ong ha deciso il Parlamento, non io’
Il cancelliere Olaf Scholz afferma di non aver avuto un ruolo diretto nella decisione di un finanziamento pubblico tedesco del salvataggio in mare dei migranti nel Mediterraneo da parte delle Ong, sottolineando che il denaro è stato approvato dal Bundestag e non dal Governo federale. “Non ho presentato la domanda”, ha detto in conferenza stampa dopo il vertice a Granada. “Questa è l’opinione che ho, di non aver presentato la domanda. E penso che questo sia inequivocabile”, ha replicato quando gli è stato chiesto quale sia la sua opinione personale
Ue: Sanchez, si cominci a parlare dell’integrazione di Kiev
“Ieri Zelensky mi ha chiesto se in Spagna c’è appoggio agli aiuti a Kiev. Gli ho detto che la nostra popolazione appoggia l’Ucraina e la sua difesa. Siamo d’accordo che si cominci a parlare della sua integrazione nell’Ue”. Lo sostiene il premier spagnolo, Pedro Sanchez, nel corso della conferenza stampa conclusiva del vertice informale di Granada.
Vertice Ue: Michel, determinati a fronteggiare migrazione irregolare, contro trafficanti
- «La migrazione è una sfida europea che richiede una risposta europea. La migrazione irregolare deve essere affrontata immediatamente e in modo determinato. Non permetteremo ai trafficanti di decidere chi entra nella Ue». È questa la dichiarazione del presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Tale dichiarazione è separata dal testo della dichiarazione congiunta a 27 data l’opposizione della Polonia e dell’Ungheria proprio sul tema dell’immigrazione.
Dai 27 sì a dichiarazione Granada tranne che sui migranti
- A quanto si apprende da fonti europee, la Dichiarazione di Granada è stata approvata all’unanimità in tutte le sue parti tranne che in quella relativa ai migranti, dove, a causa del veto di Polonia e Ungheria, è stata sostituita da una dichiarazione a parte del presidente del Consiglio Ue Charles Michel
Morawiecki, al vertice Ue respinto il capitolo su migranti
“Sono il Primo Ministro della Repubblica di Polonia. Sono responsabile della sicurezza della Polonia e dei suoi cittadini. Pertanto, in qualità di politico responsabile, respingo ufficialmente l’intero paragrafo delle conclusioni del vertice sulla migrazione. La Polonia è e rimarrà sicura sotto il governo del PiS”. Lo scrive su X il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, a margine del vertice dei leader europei a Granada
Migranti: Macron, «a Granada dichiarazione presidenza», non a 27
- Il Consiglio Europeo informale di Granada si chiuderà con una “dichiarazione della presidenza”, quindi non a 27, perché Polonia e Ungheria “hanno ripetuto al tavolo il disaccordo che hanno già espresso” pubblicamente sulla decisione di approvare a maggioranza qualificata la posizione negoziale del Consiglio sul regolamento sulle crisi migratorie. Lo dice il presidente francese Emmanuel Macron, a margine della riunione nella città andalusa.
Migranti: fonti Ue, Polonia-Ungheria minacciano blocco dichiarazione finale
Al Consiglio europeo informale di Granada “Polonia e Ungheria continuano a dire che bloccheranno l’intera dichiarazione finale se non includerà una frase secondo cui il tema della migrazione deve essere decisa per consenso”. Lo riferiscono a LaPresse fonti diplomatiche Ue, che aggiungono: “Nessun altro vuole quella frase e a nessuno importa molto della dichiarazione”.
Ucraina: media russi, colpita auto con ufficiali alto rango Kiev
Le forze armate russe hanno colpito un’auto blindata con a bordo ufficiali di alto rango dell’esercito di Kiev a Kherson. Lo riporta Ria Novosti citando un comandante di una divisione di artiglieria russa che sta combattendo nella regione. L’attacco sarebbe stato effettuato utilizzando un obice dopo che il veicolo era stato individuato e seguito tramite un drone. “Abbiamo colpito il nemico al primo colpo”, hanno spiegato
Mattarella, sostenere Kiev o rischio di conflitto devastante
- L’Unione Europea ha reagito con fedeltà e compattezza ai suoi valori. Accanto - e al di là - della doverosa solidarietà all’Ucraina, sostenendola scongiuriamo il pericolo di un conflitto dai confini imprevedibili. Se l’Ucraina cadesse assisteremmo a una deriva di aggressioni ad altri paesi ai confini con la Russia e questo - come avvenne nel secolo scorso tra il 38 e il 39 - condurrebbe a un conflitto generale e devastante. Lo ha detto, secondo quanto si è appreso, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando di Ucraina al vertice di Arrajolos in corso a Porto.
Ucraina: media, Zelensky andrà in Romania per prima volta da inizio guerra
Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky andrà in Romania per una visita di lavoro. Lo apprende l’emmittente rumena Digi24. Questa sarebbe la prima visita di Zelensky nel Paese dall’inizio della guerra e potrebbe avvenire già nella prossima settimana. Digi24 fa sapere che il leader ucraino incontrerà il presidente della Romania, Klaus Iohannis, e altri funzionari del Paese. Sicurezza, energia e agricoltura potrebbero essere i temi al centro dell’incontro.
Orban, Polonia e Ungheria stuprate dall’Ue sui migranti
Polonia e Ungheria sono state “stuprate legalmente” dall’Ue: è la provocazione lanciata dal premier ungherese, Viktor Orban, in merito al Patto Ue sulla migrazione che Budapest e Varsavia, secondo il primo ministro magiaro, sarebbero state costrette a digerire. “Se sei legalmente stuprato, costretto ad accettare qualcosa che non ti piace, come pensi di raggiungere un compromesso? È impossibile”, ha detto Orban escludendo ogni possibilità di accordo “non solo ora ma anche negli anni a venire”.
Ucraina: Kiev, russi colpiscono nel Donetsk con munizioni al fosforo
Nell’ultimo giorno di combattimenti i russi hanno bombardato due volte la località di Vuhledar (nel Donetsk)e hanno colpito Novoukrainka (nella stessa regione) con munizioni al fosforo. Lo riporta Ukrinform, citando un post su Facebook del capo a interim dell’amministrazione militare regionale, Ihor Moroz. “In direzione di Volnovakha, i russi hanno sparato due volte contro Vuhledar e hanno colpito Novoukrainka con munizioni al fosforo”, ha scritto.
Usa: dopo il Muro i rimpatri in Venezuela, Biden adotta la linea dura con i migranti
Non solo la ripresa della costruzione del Muro, anche di nuovo dei voli per i rimpatri di migranti arrivati dal Venezuela. L’amministrazione Biden adotta una linea dura per cercare di frenare gli arrivi al confine meridionale. Le persone in fuga dal Venezuela rappresentano una parte consistente di questo flusso, quasi mezzo milione di persone dal 2020 ad oggi. La scorsa settimana Joe Biden aveva esteso temporaneamente lo status legale di 470mila venezuelani che vivono negli Stati Uniti, affermando che la situazione di grande crisi economica e politica impedisce di farli tornare nel loro Paese. Solo chi è arrivato prima del 31 luglio però potrà fare domanda per questa protezione, tutti i venezuelani entrati irregolarmente negli Stati Uniti dopo questa data potranno essere rimpatriati. Ed funzionari dell’amministrazione Biden hanno annunciato che riprenderanno i voli di rimpatrio per il Venezuela, senza precisare quanti saranno o dare maggiori informazioni su eventuali accordi con il governo di Nicolas Maduro, che gli Stati Uniti non riconoscono come presidente legittimo. Anche il governo venezuelano ha confermato l’accordo per i rimpatri, con una dichiarazione in cui dà comunque la responsabilità dell’esodo dei suoi cittadini alle sanzioni imposte degli Stati Uniti, denunciandolo come “una diretta conseguenza delle misure coercitive unilaterali e del blocco della nostra economia”. Sono oltre 7 milioni i venezuelani che hanno lasciato il Paese negli ultimi 10 anni.
Prigozhin: Cremlino, indagini su schianto aereo non ancora concluse
Le indagini sullo schianto aereo che ha provocato la morte del fondatore del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, non sono ancora concluse e dunque non è possibile sapere cosa l’abbia provocato. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta la Tass. “Non è ancora possibile sapere” cosa è successo, ha affermato Peskov, perché “non ci sono ancora le conclusioni finali o un rapporto finale da parte degli investigatori”. Dunque, secondo Peskov, occorre attendere “che l’indagine sia completata”.
Migranti: Orban, impossibile ogni accordo, subito “stupro giuridico”
“Non c’è alcuna possibilità di aggiungere nessun tipo di compromesso sulla migrazione. Politicamente è inmpossile, non oggi, ma in generale per i prossimi anni. Perché legalmente abbiamo subito uno ’stupro’ da punto di vista legale. Quindi se hai subito uno stupro devi accettare qualocsa che non ti piace”.
Lo ha detto il premier ungherese, Viktor Orban, al suo arrivo al Consiglio europeo a Granada, parlando delle decisioni prese a maggioranza qualificata e non all’unanimità.
Bce: Schnabel, non possiamo dire di essere al picco con i tassi
“I nostri tassi ufficiali sono ora a livelli restrittivi e ciò contribuirà in modo sostanziale a un tempestivo ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo del 2%. Tuttavia,non possiamo dire se siamo al picco né per quanto tempo i tassi dovranno restare a livelli restrittivi. Ciò dipenderà dai dati, quindi continueremo a considerare tre fattori: le prospettive di inflazione, la dinamica dell’inflazione di fondo e la forza della trasmissione della politica monetaria”. Lo ha detto Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea (Bce), in un’intervista pubblicata sul sito della Bce.
Tra paesi Ue rimpatri migranti irregolari +29% nel trimestre
Nel secondo trimestre del 2023, a 105.865 cittadini di paesi terzi è stato ordinato di lasciare un paese dell’Ue (+9%), mentre 26.600 sono stati rimpatriati in un altro paese a seguito di un ordine di partenza, con una crescita del 29% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Dall’Italia i rimpatri sono stati 735, con una crescita del 9,7% rispetto al secondo trimestre del 2022. Lo rileva Eurostat. Rispetto al primo trimestre la richiesta di lasciare un Paese è scesa del 5%, stabili i rimpatri. Rispetto al primo trimestre 2023 i rimpatri dall’Italia si sono ridotti del 16,9%. Tra i rimpatri dall’Ue il 76% sono rientrati in Paesi extra Ue, segnala anche Eurostat.
A livello di cittadinanza di quanti hanno ricevuto una richiesta di uscire da un Paese Ue, marocchini e algerini hanno registrato la quota maggiore del totale (8% ciascuno), seguiti da turchi (5%), cittadini di Georgia (5%) o Afghanistan (4%). Tra i rimpatriati, in maggioranza erano da Georgia (9%), Albania (8%), Moldavia (5%), Turchia (5%) e India (4%). Il numero più alto di cittadini extra-Ue a cui è stato imposto di lasciare il territorio di uno Stato membro su è registrato in Francia (34.810), Germania (10.600) e Grecia (7.095). Quanto ai rimpatri, in testa Germania (3.805), Francia (3.005) e Svezia (2.690).
Kiev, sale a 2 morti bilancio raid russo su Kharkiv
E’ salito a due morti il bilancio dell’attacco missilistico russo sulla città di Kharkiv. Lo ha riferito su Telegram il sindaco, Ihor Terekhov. “Il numero delle vittime e dei feriti negli attacchi di stamattina a Kharkiv è in aumento. È stato trovato un altro corpo: quello di una donna nata nel 1955”. Secondo Terekhov il numero dei feriti è salito a 26. Anche il ministro ucraino dell’Interno, scrive Rbc Ucraina, conferma che le vittime a Kharkiv sono due, mentre i feriti sarebbero 28. Proseguono intanto le operazioni di ricerca e soccorso.
Turchia: nuovi raid contro milizie curde nel nord della Siria
Aerei da guerra turchi hanno effettuato attacchi aerei nel nord della Siria contro siti che Ankara ritiene siano utilizzati dalle milizie curde. Si tratta di un nuovo raid dopo l’attentato di domenica scorsa davanti al ministero turco degli Interni poi rivendicato dal Pkk. Secondo il ministero della Difesa di Ankara nel bombardamento sono stati presi di mira circa 30 siti nelle regioni di Tal Rifat, Jazeera e Derik, distruggendo grotte, bunker, rifugi e magazzini che sarebbero stati utilizzati dal Pkk o dalle milizie curde dell’Ypg, sue affiliate in Siria. Il raid arriva anche dopo l’abbattimento, da parte degli Stati Uniti, di un drone turco in Siria che secondo Washington si era avvicinato troppo alle truppe americane di stanza nella regione.
India: si aggrava bilancio inondazioni nel Sikkim, 40 morti
E’ salito ad almeno 40 morti il bilancio delle vittime dell’alluvione scatenata da un nubifragio e dall’esondazione di un lago glaciale nello stato nordorientale himalayano del Sikkim in India, secondo le fonti ufficiali. “Diciannove corpi sono stati recuperati” nello stato del Sikkim, ha detto all’Afp V.B. Pathak, il suo massimo funzionario pubblico. Shama Parveen, magistrato distrettuale nel vicino Bengala occidentale, ha affermato che altri 21 corpi sono stati recuperati nel suo stato negli ultimi tre giorni.
Italia-Polonia: bilaterale Meloni-Morawiecki a Granada, migranti e Ucraina sul tavolo
Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha incontrato a Granada il primo ministro della Polonia, Mateusz Morawiecki, in vista dei lavori del Consiglio Europeo informale di oggi a Granada. Lo comunica palazzo Chigi. I due leader si sono “lungamente” intrattenuti sui temi in agenda, “a partire dal sostegno europeo all’Ucraina, dai temi della sicurezza e difesa, dalla resilienza e competitività della base industriale europea, alle prospettive del processo di allargamento dell’Unione, nonché sui temi migratori”.
Usa: Trump appoggia candidatura Jordan come speaker Camera
L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump appoggia ufficialmente il deputato dell’Ohio Jim Jordan come successore di Kevin McCarthy come speaker della Camera. “Il deputato Jim Jordan è stato una star molto prima di fare il suo viaggio di successo a Washington, D.C., rappresentando il quarto distretto congressuale dell’Ohio”, ha scritto Trump sul social Truth Social, “sarà un grande speaker della Camera e ha il mio completo e totale appoggio!”. Jordan è stato un combattivo presidente della commissione giudiziaria della Camera e da tempo è difensore di Trump. Ha anche fatto parte di un gruppo di repubblicani che hanno lavorato con Trump per ribaltare la sua sconfitta prima del 6 gennaio.
Attacchi cyber in 120 paesi, nel mirino la Nato e l’Ucraina
Nell’ultimo anno è aumentata la portata globale degli attacchi cyber, hanno interessato 120 Paesi e sono stati caratterizzati dallo spionaggio sponsorizzato dai governi. Quasi la metà ha preso di mira Stati membri della Nato e più del 40% è stato sferrato contro organizzazioni governative o del settore privato coinvolte nella costruzione e nella manutenzione di infrastrutture critiche. In Europa, i paesi più attaccati sono stati Ucraina (33%), Regno Unito (11%), Francia e Polonia (5%), Italia (4%) e Germania (3%). Sono i dati del nuovo Microsoft Digital Defense Report, un’analisi condotta da luglio 2022 a giugno 2023.
Secondo il rapporto, se “nel recente passato gli attacchi erano più incentrati sul guadagno finanziario attraverso ransomware, i dati mostrano che oggi la motivazione predominante è quella di rubare informazioni, monitorare segretamente le comunicazioni o manipolare ciò che le persone leggono”. Tra gli attori più attivi su questo fronte ci sono Russia, Cina, Iran e Corea del Nord. L’Intelligenza artificiale - spiega inoltre Microsoft - crea nuove minacce ma anche nuove opportunità di difesa. Gli aggressori, infatti, “stanno già utilizzando l’IA come arma per perfezionare i messaggi di phishing e migliorare le operazioni con immagini sintetiche”, ma allo stesso tempo, “l’intelligenza artificiale sarà fondamentale anche per una difesa efficace, grazie alla capacità di automatizzare e velocizzare aspetti della cybersecurity come il rilevamento delle minacce, la risposta, l’analisi e la previsione”. I dati analizzati da Microsoft indicano, infine, che gli attacchi ransomware aumentano in sofisticazione e velocità, così c’è una crescita di quelli basati sulle password e sull’autenticazione a più fattori.Vertice Ue: Orban, tagliati fuori da decisioni regole migranti, accordo impossibile
Polonia e Ungheria promettono che si metteranno di traverso nella Ue sulle decisioni che si profilano per la gestione delle crisi migratorie. Il premier ungherese Viktor Orban ha indicato che Polonia e Ungheria “sono state lasciate fuori completamente per cui non c’è alcuna possibilità di trovare alcun tipo di accordo sulle migrazioni. Politicamente è impossibile”. Orban ha aggiunto parlando alla stampa che non c’è intesa sulle migrazioni perché «precedentemente abbiamo deciso che su tale materia le decisioni sarebbero state prese all’unanimità, ma la proposta sul regolamento sulla gestione delle crisi migratorie è stata presa a maggioranza qualificata nel Consiglio Ue». D’alta parte secondo le regole Ue tale decisione non avrebbe potuta essere presa ricorrendo all’unanimità. Polonia e Ungheria hanno votato contro l’accordo sulla posizione negoziale del Consiglio per le discussioni finali con l’Europarlamento, mentre Repubblica Ceca, Slovacchia e Austria si sono astenute.
Von der Leyen, ’attuare piano Lampedusa e Memorandum con Tunisi’
“L’intesa sul regolamento sulle crisi migratorie è stato un grande successo, che un pezzo importante del puzzle del pacchetto. Ma ci sono anche le azioni operative: nel breve periodo agiremo secondo i dieci punti di Lampedusa e nel medio attraverso il memorandum con la Tunisia. E’ importante investire in questi Paesi e stabilire dei corridoi legali e umanitari” della migrazione. Lo ha detto la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen entrando al vertice Ue di Granada.
Al via il vertice Ue a Granada, allargamento e migranti tra temi
Al via questa mattina al Palazzo dei Congressi di Granada il vertice informale organizzato dalla presidenza spagnola dell’Ue. Si tratta del secondo giorno in cui i leader europei sono riuniti in Andalusia, dopo il summit della Comunità politica europea di ieri, che ha raccolto 45 capi di Stato o di governo, tra cui Volodymyr Zelensky. Sul tavolo della riunione di oggi i principali temi sono: autonomia strategica dell’Ue, dal punto di vista economico e della difesa, allargamento e riforme istituzionali, immigrazione, che sarà il dossier del pranzo di lavoro. Al termine della riunione è prevista una Dichiarazione di Granada sulla quale, tuttavia, pesano ancora i veti di Polonia e Ungheria sul fronte migranti. Il vertice fa seguito alla visita all’Alhambra - seguita da una cena - da parte dei leader. Ad accoglierli il re Felipe e la regina Letizia. Felipe, dopo aver visto Zelensky, ha tenuto un intervento davanti ai suoi ospiti, facendo appello “ad una pace vera” in Ucraina ed esaltando la storia di Granada, “esempio di fusione culturale” in Europa.
Ucraina: 52 morti nell’attacco russo a Hroza
Il bilancio delle vittime dell’attacco di ieri al villaggio di Hroza, nella regione di Kharkiv, è salito a 52. Lo ha dichiarato il capo della regione Oleg Synegubov a Radio Svoboda, precisando che “sei persone sono ricoverate in strutture sanitarie. Le ferite sono piuttosto gravi. Una persona è morta in ospedale, di conseguenza per ora contiamo 52 vittime di questo atto terroristico”. Hroza è un piccolo insediamento con circa 300 persone. Finora è stato possibile identificare 35 delle persone uccise nell’attacco. “Un quinto della popolazione è morto a causa di questo attacco missilistico contro i civili. Richiamo l’attenzione sul fatto che non c’erano segni della presenza dei militari, si tratta esclusivamente di civili, persone pacifiche”, ha osservato il capo della regione.
Migranti: Morawiecki, se Tusk va al potere saranno redistribuiti in Europa
L’Ue “vuole attuare” il patto europeo sulle migrazioni e l’asilo, pertanto, “se il partito di Donald Tusk arriva al potere in Polonia, verranno introdotte queste soluzioni e gli immigrati verrano distribuiti”. Lo dice il premier polacco Mateusz Morawiecki, in un doorstep di diversi minuti a Granada, senza domanda da parte della stampa polacca.
Morawiecki ha parlato nella sua lingua madre: la traduzione dal polacco all’inglese è stata effettuata mediante un software. In Polonia si terranno le elezioni legislative il prossimo 15 ottobre: Piattaforma Civica, il partito di centrodestra guidato dall’ex presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk (che da subito si oppose ai tentativi della Commissione di far passare il principio dei ricollocamenti obbligatori), è il principale concorrente del partito nazionalista Pis, di cui Morawiecki fa parte.
Argentina: Milei, il debito con l’Fmi non è in discussione
Il pagamento del debito che l’Argentina ha con il Fondo monetario internazionale (Fmi) “non è in discussione”: lo ha detto il candidato ultraliberista alla presidenza, Javier Milei, vincitore delle primarie e favorito nei sondaggi alle imminenti elezioni. “Pagheremo il debito e rispetteremo i diritti di proprietà. È molto irresponsabile sollevare lo spettro del default. Non si può fomentare il caos in una situazione delicata come quella in cui viviamo”, ha affermato l’esponente di La Libertad Avanza a Mar del Plata a margine di un incontro con gli imprenditori. Ieri il Fmi ha confermato che l’Argentina pagherà solo dopo le elezioni presidenziali di domenica 22 le tre quote del debito in scadenza ad ottobre per un totale di 2,6 miliardi di dollari.
Colpito porto sul Danubio a Odessa, al confine rumeno
Nella notte i droni russi hanno preso di mira le infrastrutture portuali, danneggiando un impianto di stoccaggio di grano sul Danubio a Odessa, hanno riferito le Forze di difesa meridionali ucraine, citate dai media nazionali. “La Russia ha lanciato un attacco massiccio durante la notte nella zona di Odessa. Le infrastrutture frontaliere e portuali dell’area danubiana sono state colpite: un deposito di grano è stato danneggiato e diversi camion hanno preso fuoco”, è stato riferito. Oleg Kiper, capo dell’amministrazione militare della regione, ha detto che i traghetti sono stati sospesi a Izmail, vicino al confine rumeno.
Musk snobba inchiesta su Twitter, Sec si rivolge a un tribunale
La Sec, la Consob americana, ha chiesto ad un tribunale federale di San Francisco di ordinare a Elon Musk di rispettare le indagini dell’agenzia sulla sua acquisizione di Twitter nel 2022, dopo che non si e’ presentato il 15 settembre per testimoniare nella sede a San Francisco. La Sec aveva poi offerto al patron di Tesla di deporre più vicino alla sua casa in Texas, ma gli sforzi “sono stati accolti con il rifiuto totale di Musk di comparire per testimoniare”. L’agenzia sta indagando sull’acquisto di azioni di Twitter da parte di Musk e sulle dichiarazioni in merito ai suoi investimenti nella società.
Meloni-Sunak, ecco perché serve fermare gli sbarchi irregolari
“Ogni settimana, migliaia di migranti attraversano il Mediterraneo per raggiungere l’Italia, entrando illegalmente in Europa. Molti si dirigono verso Nord per raggiungere il Regno Unito. Questo è il motivo per cui stiamo lavorando insieme per fermare le imbarcazioni e chiediamo a tutti di agire con lo stesso senso di urgenza”. E’ quanto scrivono in un intervento pubblicato dal Corriere della Sera il premier italiano Giorgia Meloni e quello britannico Rishi Sunak.
“È una crisi etica - affermano - con bande criminali che traggono profitto dalla miseria dei più vulnerabili. È una crisi umanitaria, con naufragi che quest’anno hanno già provocato oltre 2.000 vittime. Ed è una crisi europea: come ha indicato von der Leyen sono gli Stati a decidere chi arriva in Europa, non gli scafisti e i trafficanti”.
“Abbiamo una posizione comune - prosegue l’intervento - e ora è il momento di agire. Solo fermando il flusso di irregolari possiamo ripristinare la fiducia dei cittadini britannici e italiani, non solo nei nostri confini nazionali, ma anche nella cooperazione europea e internazionale. La nostra determinazione nell’affrontare questo problema sta già dando risultati. Ha portato a un cambio di passo nel dibattito in tutta Europa. Per questo motivo, in collaborazione con i partner europei e del nostro vicinato, siamo aperti a discutere nuove intese volte a bloccare le partenze. Dobbiamo stroncare le bande di trafficanti e per questo accogliamo con favore il recente piano in 10 punti della presidente von der Leyen che prevede iniziative in tal senso”.
Palestinese ucciso vicino a Nablus, in Cisgiordania
Un palestinese è stato ucciso la notte scorsa ad Huwara, a sud di Nablus, in Cisgiordania. La Wafa attribuisce la morte di Labib Muhammad Labib Dhamidi (19 anni) “ai proiettili sparati dai coloni israeliani” entrati nella cittadina palestinese. L’esercito (Idf) ha confermato l’ingresso dei civili israeliani ad Huwara e l’inizio di incidenti tra le parti.
Ed ha sostenuto che un palestinese è stato ucciso dai soldati dopo il lancio di pietre contro un veicolo israeliano. Sempre ad Huwara ieri pomeriggio, una famiglia israeliana, compreso un neonato, si era salvata dagli spari di un attentatore palestinese, poi ucciso dai soldati.
India: vasto incendio a Mumbai, 7 morti e 51 feriti
Sette morti, tra cui due bambini, e almeno 51 i feriti: è il bilancio di un vasto incendio scoppiato nella notte a Mumbai, nel quartiere di Goregaon West, in un edificio residenziale di sette piani. I medici dell’HBT Trauma Hospital e del Cooper Hospital, dove sono stati ricoverati i feriti, fanno sapere che in cinque sono in gravi condizioni e che potrebbero non sopravvivere.
Il fuoco è divampato in uno dei negozi del pianterreno e si è immediatamente allargato alle automobili parcheggiate sulla strada, creando una serie di devastanti esplosioni. I Vigili del Fuoco hanno impiegato quattro ore per spegnere l’incendio. Il comandante Ravindra Ambulgekar ha detto che l’edificio, costruito nel 2006 nell’ambito di un progetto di edilizia popolare della municipalità, non aveva il sistema antincendio e che l’ascensore era fuori uso.
Kiev, 281.090 militari russi uccisi da inizio guerra
La Russia ha perso nell’ultimo giorno 620 uomini, facendo salire a 281.090 le perdite fra le sue fila dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.
Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di 281.090 uomini, 4.777 carri armati, 9.082 mezzi corazzati, 6.666 sistemi d’artiglieria, 806 lanciarazzi multipli, 540 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 316 aerei, 316 elicotteri, 9.015 attrezzature automobilistiche, 20 unità navali e 5.158 droni.
Russia: Duma discute revoca bando esperimenti nucleari
“Il Consiglio della Duma di Stato russa discuterà nella prossima riunione della revoca della ratifica del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (Ctbt), in linea con gli interessi nazionali della Russia”. Lo ha annunciato Vyacheslav Volodin, presidente della Duma di Stato russa, sul suo canale Telegram, precisando che la discussione costituirà “una risposta agli Stati Uniti che non hanno ancora ratificato il trattato”.
Missile su Kharkiv, 9 i feriti, anche un bambino di 11 mesi
È di 9 feriti, tra cui un bambino di 11 mesi, il bilancio provvisorio dell’attacco russo con un missile nel distretto di Slobidsky, nella zona centrale di Kharkiv, in Ucraina orientale. Non è ancora chiaro se c’è qualcuno sotto le macerie, ha spiegato Oleg Sinegubov, capo dell’amministrazione militare di Kharkiv.
Saied: la Tunisia ha la sua sovranità, non cede a pressioni
“La Tunisia è ferma sulla sua sovranità e non cederà alle pressioni perché la sovranità statale ha la precedenza su ogni altra considerazione”. Lo ha affermato il presidente tunisino Kais Saied, parlando delle relazioni del Paese in riferimento alla scena regionale e internazionale, ricevendo il ministro degli Esteri, Nabil Ammar, al Palazzo di Cartagine.
“Il nostro Paese tratterà con i suoi partner su un piano di parità in un quadro di rispetto reciproco”, ha affermato il capo dello Stato secondo quanto si legge in una nota della presidenza.
Durante l’incontro è stata discussa inoltre la necessità di accelerare al più presto i movimenti diplomatici e consolari. L’accento è stato posto sulla necessità che le ambasciate e i consolati si assumano pienamente le proprie responsabilità per rappresentare la Tunisia al massimo livello, difendere i suoi interessi e fornire i migliori servizi ai cittadini all’estero, secondo la nota.
Kiev abbatte 3 droni russi diretti su Odessa
La difesa aerea ucraina ha abbattuto nella notte tre droni Shahed-131/136 sulla regione di Odessa. Lo ha riferito il governatore regionale Oleh Kiper. Le forze russe avevano preso di mira le infrastrutture portuali del distretto di Izmail. Secondo il governatore, durante l’attacco è stato danneggiato un deposito di grano e nove camion hanno preso fuoco. L’incendio è stato spento. Non ci sono informazioni sulle vittime.
Giappone: media, verso incremento vigilanza droni Usa a Okinawa
Manovre logistiche militari sempre più intense tra i vertici di Giappone e Stati Uniti nell’Indo-Pacifico, per incrementare la vigilanza sul “temuto espansionismo della Cina” nell’area. I droni da ricognizione MQ-9 Reaper dell’esercito Usa, temporaneamente dispiegati nella prefettura di Kagoshima, saranno presto trasferiti nell’isola a sud dell’arcipelago di Okinawa, anticipa l’agenzia Jiji Press, che cita fonti anonime a conoscenza del dossier.
I velivoli aerei senza pilota saranno spostati dalla base aerea delle forze di Autodifesa giapponesi a Kanoya, alla base militare Usa di Kadena, probabilmente già a novembre per rafforzare la sorveglianza attorno alle isole Nansei, nel sud-ovest del Giappone, dove le navi militari cinesi aumentano le loro attività di pattugliamento, seppur nei limiti consentiti dalle leggi internazionali della navigazione. Attualmente, otto droni MQ-9 sono schierati presso la base di Kanoya, dove sosta un’unità operativa di circa 200 persone per una missione temporanea iniziata a novembre dell’anno scorso.
In agosto, rivela la Jiji, un incidente ha visto protagonista un drone che aveva deviato il suo percorso durante l’atterraggio, causando una sospensione delle operazioni di perlustrazione. Proprio ad Okinawa attualmente è in corso un vero e proprio braccio di ferro tra il governo centrale e il governatore dell’isola, Denny Tamaki, dopo l’ennesimo stop di quest’ultimo ai lavori di bonifica per il trasferimento della base Usa di Futenma, nel quartiere residenziale di Ginowan, all’area costiera meno densamente popolata di Henoko, sempre all’interno dell’isola.
Dalla fine della Seconda guerra mondiale, nel 1945, Okinawa ospita oltre la metà delle truppe degli Stati Uniti in Giappone, con circa 30.000 marines dispiegati sul territorio, con le basi che occupano poco meno del 20% della superficie dell’isola. Se da un lato generano un indotto notevole, dicono gli analisti, dall’altra parte sono anche la causa di un alto livello di criminalità, di cui è vittima la popolazione locale.
Venezuela: procura emette mandato arresto contro leader opposizione Guaido
La Procura venezuelana ha annunciato di aver emesso un mandato d’arresto contro il leader dell’opposizione Juan Guaido e che richiederà l’emissione di un avviso rosso da parte dell’Interpol. I procuratori sono stati incaricati “di emettere un mandato d’arresto contro di lui e una richiesta di avviso rosso da parte dell’Interpol affinché paghi per i suoi crimini”, ha dichiarato il pm Tarek William Saab.
Esiliato negli Usa, Guaido è accusato in particolare di tradimento, usurpazione di funzioni, riciclaggio di denaro e associazione a delinquere. “Guaido ha utilizzato le risorse della Pdvsa (il colosso petrolifero pubblico Petroleos de Venezuela, ndr) per causare perdite vicine o superiori a 19 miliardi di dollari”, ha dichiarato il procuratore venezuelano affermando di basarsi sulle “rivelazioni” fornite alla stampa “da un tribunale federale negli Stati Uniti.
Missile russo colpisce zona centrale di Kharkiv
Un missile russo ha colpito il distretto di Slobidsky situato nella zona centrale di Kharkiv. Lo ha constatato l’Ansa sul posto. È troppo presto per dire se ci sono morti, ma senz’altro ci sono feriti. Il missile ha colpito un edificio in un viale circondato da abitazioni civili.