ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùEuropa

Ultime notizie dal mondo. Usa, Biden tra picchetti operai: Meritate aumento significativo. Un ministro israeliano per la prima volta in Arabia Saudita

La difesa aerea russa ha reso noto di aver respinto quattro attacchi “terroristici” con droni ucraini sulla regione di confine di Kursk. Secondo quanto comunicato in una nota dal ministero della Difesa, due droni sono stati distrutti intorno alle 22.30 ora locale di ieri e altri due circa un’ora e mezzo dopo

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu EPA/ABIR SULTAN
  • Cgil: si accumulano ritardi Pnrr, Sud penalizzato

    “L’incontro della cabina di regia sul Pnrr, che si è tenuto questa sera, ha confermato una situazione molto preoccupante: i ritardi nell’attuazione del Piano sono sempre più consistenti e continuano a cumularsi”. Ad affermarlo il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari al termine del confronto. “Le misure che potrebbero non rispettare le tempistiche prefissate, e quindi a rischio fallimento risultano essere (anche dopo l’invio della proposta di revisione alla Commissione Ue) ancora 78, con una dimensione finanziaria di oltre 83 miliardi, di cui 39 (il 47% circa) nel Sud Italia”, afferma.

    Cina: "Summit con Giappone e Corea del Sud il prima possibile"
  • Nagorno: salgono a 125 i morti esplosione deposito carburante

    Sono almeno 125 le persone rimaste uccise nell’esplosione di un impianto di stoccaggio del gas nel Nagorno-Karabakh. I corpi delle vittime sono stati trasportati in Armenia. Lo ha annunciato il ministro della Sanità armeno Anahit Avanesyan in un briefing presso il centro umanitario del governo. “Oggi abbiamo trasportato dal Nagorno-Karabakh i resti di 125 corpi delle persone uccise nell’esplosione nel Nagorno-Karabakh. Sono stati consegnati all’unità competente del centro di medicina legale, dove saranno identificati. Renderemo pubblici i dati”, ha aggiunto il ministro.

    L'esodo di migliaia dal Nagorno Karabakh: almeno 20 morti in esplosione
  • Biden tra picchetti operai, meritate aumento significativo

    “Le aziende automobilistiche hanno avuto un periodo di difficolta’ ma poi si sono riprese e ora devono darvi un aumento significativo e ridarvi quello che avete perso”: cosi’ Joe Biden, con cappellino di baseball e megafono in mano, e’ diventato il primo presidente della storia moderna ad andare in mezzo ad un picchetto di operai in Michigan, dove e’ in corso lo sciopero contro Gm, Ford e Stellantis. Con lui Shawn Fain, presidente della union Uaw, il potente sindacato che ha promosso lo sciopero e che ha attaccato l’“avidita’ delle societa’”.

    Tribunale russo conferma pena di 19 anni per oppositore Navalny
  • Tajani,Italia non è il luogo dove portare tutti i migranti

    Il problema con la Germania “è legato al finanziamento a ong che poi devono portare i migranti in Italia. Perché non finanziano ong che portano i migranti in Germania? L’Italia non può essere scelta da tutto il resto dell’Europa come luogo in cui portare tutti i migranti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg4.

    Ucraina, attacco russo vicino al confine con la Romania
  • Oltre 20 mila profughi in Armenia dal Karabakh

    Sono oltre 20.000 i rifugiati arrivati in Armenia dal Nagorno Karabakh, l’enclave separatista a maggioranza etnica armena che è stata sconfitta in un’offensiva lampo dall’Azerbaigian la scorsa settimana. Lo scrive l’agenzia Tass.

    Nagorno-Karabakh, una fila di ambulanze evacua 23 feriti attraverso il corridoio Lachin
  • Parigi 2024: Onu, nessuno deve imporre alle donne cosa indossare

    “Nessuno dovrebbe imporre a una donna cosa deve indossare o non indossare”. E’ quanto ha affermato ai giornalisti a Ginevra la responsabile Onu dell’ufficio per i diritti umani Marta Hurtado. Il commento giunge dopo che la ministra dello sport francese, Amelie Oudea-Castera, ha detto che alle atlete del Paese sarà vietato indossare l’hijab durante i Giochi di Parigi del 2024, in linea con le rigide regole sulla laicità. Domenica scorsa, la ministra ha ribadito che il governo è contrario a qualsiasi esposizione di simboli religiosi durante gli eventi sportivi. “Che cosa significa? Ciò significa il divieto di qualsiasi tipo di proselitismo. Ciò significa la neutralità assoluta dei servizi pubblici”, ha detto alla tv France 3. “La nazionale francese non indosserà il velo”, ha aggiunto. Hurtado non ha affrontato direttamente la posizione della Francia. Ma ha sottolineato che la Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne esclude pratiche discriminatorie. “Qualsiasi Stato parte della convenzione - in questo caso la Francia - ha l’obbligo di... modificare i modelli sociali o culturali basati sull’idea dell’inferiorità o superiorità di entrambi i sessi”, ha detto Hurtado. “Le pratiche discriminatorie contro un gruppo possono avere conseguenze dannose”, ha sottolineato.

  • Ucraina: Mosca, “colpito magazzino forze Kiev, distrutte 3mila tonnellate munizioni”

    Le truppe russe hanno lanciato un attacco missilistico contro un magazzino delle forze armate ucraine nella regione di Kherson, a seguito del quale sono state distrutte più di 3mila tonnellate di munizioni nemiche. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo. “Il 25 settembre, un missile da crociera lanciato dall’aria ha effettuato un attacco ad alta precisione contro il deposito comune di armi e munizioni delle Forze Armate ucraine nell’area del villaggio di Kiselevka, nella regione di Kherson. Sono stati distrutti 12 hangar, nei quali erano immagazzinate più di 3mila tonnellate di munizioni di vari calibri”, ha affermato il dipartimento in una nota.

  • Usa, Casa Bianca: storica visita di Biden a operai Uaw in sciopero

    La visita di Joe Biden agli operai in sciopero in Michigan è “storica”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, parlando a bordo dell’Air Force One che sta portando il presidente a Detroit. Biden si unirà agli operai del sindacato Uaw in sciopero contro le Tre grandi dell’automotive Usa, Ford, GM e Stellantis. Non ci sono precedenti storici per un presidente, ha detto Jean-Pierre, ricordando però che Biden aveva già preso un’iniziativa analoga nel 2019. Per ragioni di sicurezza, Jean-Pierre non ha rivelato in quale fabbrica in sciopero si recherà il presidente.

  • Russia: Corte Appello respinge ricorso Navalny, confermati 19 anni carcere

    La Prima Corte d’Appello russa ha respinto il ricorso presentato dai legali dell’oppositore Alexey Navalny contro la condanna a 19 anni di carcere in regime speciale per “estremismo”. Lo riporta la Tass. L’udienza si è svolta a porte chiuse e Navalny ha partecipato tramite collegamento video dalla colonia penitenziaria dove è detenuto.

    In conformità con la decisione del tribunale - viene spiegato - il tempo già trascorso da Navalny in custodia verrà conteggiato nel totale della pena. L’agenzia Ria Novosti sottolinea che la Corte ha apportato una serie di “piccole modifiche tecniche” al testo della sentenza che comunque non influiscono sulla durata e sulla misura della punizione.

  • Medvedev, nel 2023 la Russia ha reclutato 325.000 nuovi soldati

    Il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev, sostiene che “oltre 325.000 persone” siano state arruolate dalle forze armate russe dall’inizio dell’anno. A inizio mese, lo stesso Medvedev aveva riferito di 280.000 persone arruolate nell’esercito russo nel 2023. I dati forniti dall’ex presidente russo non sono verificabili. “Secondo il Ministero della Difesa russo, tra il primo gennaio e il 26 settembre oltre 325.000 militari si sono arruolati nelle forze congiunte”, ha dichiarato Medvedev secondo l’agenzia di stampa Interfax.

  • Usa: Corte Suprema boccia l’Alabama, più rappresentanza per afroamericani

    La Corte Suprema ha respinto il ricorso d’urgenza presentato dalle autorità dell’Alabama per evitare una nuova mappa dei distretti elettorali che includa un secondo collegio a maggioranza afroamericana. Il giudizio della Corte non è quindi cambiato rispetto a quello già espresso lo scorso giugno con una maggioranza di 5-4 che confermava l’ordinanza emessa da un tribunale di grado inferiore. La vicenda è stata seguita con attenzione, dopo che l’assemblea legislativa dell’Aalabama aveva di fatto ignorato il giudizio della Corte Suprema, istituendo una nuova mappa elettorale che non offriva sufficiente rappresentanza al 27% della popolazione afroamericana dello Stato.

  • Il generale libico Khalifa Haftar in visita a Mosca

    - Il generale libico Khalifa Haftar è in visita a Mosca, dove ha incontrato il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu. Lo scrive l’agenzia russa Ria Novosti citando un comunicato dell’Esercito nazionale libico dello stesso Haftar.

  • Ue, possibile incontro dei leader armeno e azero a Granada

    Si è conclusa la riunione tra i consiglieri per la sicurezza del Consiglio Ue, Armenia, Azerbaigian, i consiglieri diplomatici di Francia e Germania e l’inviato Ue per il Caucaso Meridionale Toivo Klaar sul Nagorno-Karabakh. “C’è stato un intenso scambio di opinioni tra i partecipanti sull’importanza di un possibile incontro tra i leader nel quadro del Terzo Vertice della Comunità Politica europea previsto per il 5 ottobre 2023 a Granada. I partecipanti hanno preso atto del comune interesse di Armenia e Azerbaigian a sfruttare l’eventuale incontro di Granada per proseguire gli sforzi di normalizzazione”, spiega il Consiglio Ue

  • Un ministro israeliano in Arabia Saudita, è la prima volta

    Per la prima volta un ministro israeliano è atterrato in Arabia Saudita. Si tratta di quello del turismo Haim Katz che parteciperà a Riad ad un convegno dell’organizzazione mondiale di settore dell’Onu. Katz - che resterà in Arabia due giorni - ha detto che “il turismo è un ponte tra le nazioni. La cooperazione in questo campo ha la potenzialità di unire i cuori e il progresso economico”. La visita si inserisce nel clima politico generale che vede la possibilità di un avvio della normalizzazione tra i due Paesi su cui stanno lavorando gli Usa.

  • Ue, nel primo semestre raddoppiato import di grano dall’Ucraina

    Nel primo semestre dell’anno le importazioni di grano dall’Ucraina nell’Unione europea sono raddoppiate in volume e in valore, facendo segnare +1,7 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2022. In modo analogo, l’import di semi oleosi e le colture proteiche è aumentato del 63% (+ 303 milioni di euro). E’ quanto emerge dal rapporto mensile della Commissione europea sulla bilancia degli scambi nell’agroalimentare. L’Ue si conferma comunque un forte esportatore di cereali. Le esportazioni sono diminuite dell’1% in valore tra gennaio e giugno 2023 rispetto al 2022 a causa della riduzione dei prezzi, aumentando tuttavia del 13% in volume (+2,6 milioni di tonnellate), in particolare in direzione dell’Africa subsahariana e dell’Asia. Nel complesso, il saldo commerciale dei cereali in Ue è sceso da 7,5 milioni di tonnellate nel primo semestre del 2022 a 4,4 nello stesso periodo del 2023

  • Ucraina: Medvedev, ’no altra scelta Mosca che scontro con Nato, alleanza fascista’

    A Mosca sono rimaste poche opzioni se non lo scontro diretto con la Nato. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev su Telegram, precisando che “sembra che alla Russia siano rimaste sempre meno scelte se non quella di impegnarsi in un conflitto di terra diretto con la Nato, che si è trasformata in un’alleanza apertamente fascista simile all’Asse di Hitler, solo di dimensioni maggiori”. Medvedev ha elencato diversi eventi che rendono più probabile uno scontro diretto tra Russia e Nato, fra i quali la consegna di carri armati Abrams di fabbricazione statunitense, la promessa di inviare Atacms a lungo raggio in Ucraina e i legami tra le autorità canadesi e Kiev. “Siamo pronti [per il conflitto], anche se il risultato avrà per l’umanità un costo molto maggiore rispetto al 1945”, ha concluso Medvedev.

  • La Romania condanna i raid russi in Ucraina vicino al confine

    - La Romania ha condannato fermamente gli attacchi russi contro le infrastrutture civili dell’Ucraina avvenuti questa notte vicino ai confini del Paese. “Il ministero della Difesa Nazionale della Romania ha monitorato in tempo reale la situazione aerea vicino ai confini statali durante gli attacchi russi contro alcuni oggetti ed elementi delle infrastrutture civili ucraine la scorsa notte. Condanniamo fermamente questi attacchi ingiustificati e illegali”, ha affermato il ministero della Difesa di Bucarest in un messaggio su X.

  • Spagna: Feijoo a discorso investitura attacca Sanchez, domani il voto, fiducia difficile

    Il leader del Partito Popolare spagnolo vincitore delle elezioni, Alberto Núñez Feijóo, ha attaccato oggi nel corso del suo discorso di investitura il premier uscente, Pedro Sánchez, e i suoi possibili patti con gli indipendentisti. Appena iniziato l’intervento di richiesta della fiducia in Congresso, Feijoo - vincitore delle elezioni del 23 luglio, forte di 137 seggi su 350 - ha denunciato una possibile amnistia per gli accusati: “Non è né giuridicamente né eticamente accettabile”, ha dichiarato. In vista del voto di fiducia - domani - Feijoo ha quindi detto di avere i voti per diventare premier, ma di non accettare le condizioni che gli vengono poste per diventarlo, un riferimento alle richieste degli indipendentisti. Il leader del Pp ha poi fatto una serie di promesse, dall’inasprimento del reato di appropriazione indebita al ripristino di quello di sedizione attraverso il reato di ’infedeltà costituzionale’. Ha annunciato alcune misure economiche, ha difeso i tagli fiscali per gli imprenditori e i redditi medi e bassi, e ha promesso di aumentare il salario minimo e rivalutare le pensioni. Sembra quasi scontato che la prima votazione - dove è richiesta la maggioranza assoluta - non consentirà a Feijoo di assicurarsi i 176 voti necessari, anche con l’appoggio dei 33 deputati di Vox. E’ prevista la possibilità di un secondo voto, dove il Congresso dovrà garantirgli per nominarlo una maggioranza semplice.

  • Ucraina: Kiev, su comandante Solokov stiamo chiarendo informazioni

    L’esercito ucraino sta attualmente chiarendo le informazioni sul comandante della flotta russa, l’ammiraglio Viktor Sokolov, dato da Kiev per morto nell’attacco lanciato contro il quartier generale della flotta russa a Sebastopoli, in Crimea. Il ministero della Difesa russo ha mostrato però un video di una riunione di oggi in cui appare Sokolov. “Poiché i russi sono stati costretti con urgenza a pubblicare una risposta con Sokolov apparentemente vivo, le nostre unità stanno chiarendo le informazioni”, si legge in un messaggio del Comando delle Forze per le Operazioni Speciali ucraine, come riporta Rbc-Ukraine. Il Comando ha precisato che molte delle 34 vittime dell’attacco ucraino a Sebastopoli non possono ancora essere identificati a causa della devastazione dei loro corpi.

  • Video con ammiraglio Sokolov a riunione tenuta oggi con Shoigu

    L’agenzia statale russa Ria Novosti ha diffuso un video di una riunione di alti ufficiali svoltasi oggi in cui compare anche l’ammiraglio Viktor Sokolov, il comandante della flotta del Mar Nero che gli ucraini avevano detto di avere ucciso in un attacco missilistico venerdì a Sebastopoli. Sokolov viene mostrato mentre, in collegamento video, ascolta un discorso del ministro della Difesa Serghei Shoigu.

  • Ue, «controlli ai confini in area Schengen ultima istanza»

    “Siamo stati molto chiari, la reintroduzione dei controlli dei confini all’interno di Schengen deve essere una misura eccezionale, limitata nel tempo e di ultima istanza in caso di serie minacce”. Lo ha detto la portavoce della Commissione Ue, Anitta Hipper, rispondendo nel corso del briefing con la stampa ad una domanda sulla volontà di Berlino di aumentare i controlli alle frontiere con la Polonia dopo lo scandalo sui visti truccati. In generale riguardo ai controlli nell’area Schengen “gli Stati devono dimostrare che ci sia proporzionalità, è una situazione complessa che stiamo affrontando”, ha aggiunto

  • Ucraina: Kadyrov posta video del figlio che picchia detenuto, ’ne sono fiero’

    Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha pubblicato sul proprio canale Telegram il video di suo figlio Adam che picchia un prigioniero accusato di essere complice dei servizi di sicurezza ucraini. “Lo ha picchiato e ha fatto la cosa giusta”, scrive Kadyrov, “senza esagerare, sì, sono orgoglioso dell’azione di Adam”. “Si è sempre distinto per il desiderio di crescere non tra i suoi coetanei ma tra gli anziani”, aggiunge, “sviluppando così ideali adulti di onore, dignità e difesa della propria religione. Rispetto la sua scelta”.

  • Gli Usa danno a Kiev lista di riforme in 18 mesi per avere aiuti

    - Gli Stati Uniti chiedono all’Ucraina una lunga lista di riforme, da attuare nell’arco massimo di 18 mesi, per poter avere accesso all’assistenza finanziaria e militare di Washington. Lo riporta l’Ukrainska Pravda, che ha ottenuto il documento. Secondo il quotidiano, Mike Pyle, vice consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca per l’economia internazionale, ha inviato la lettera alla Piattaforma di coordinamento dei donatori e una copia è stata consegnata anche al Primo Ministro ucraino Denys Shmyhal e all’Ufficio del Presidente dell’Ucraina. Stando all’ambasciata americana in Ucraina, però, gli Stati Uniti “hanno fornito, nell’ambito del dialogo in corso con le autorità ucraine e con le parti interessate al futuro successo dell’Ucraina, una proposta di elenco di riforme prioritarie come base per la consultazione con il governo ucraino e i principali partner, nel quadro del nostro continuo sostegno al Paese e ai suoi sforzi per integrarsi in Europa, un obiettivo che gli Stati Uniti sostengono con forza”. Nessun diktat dunque ma solo una possibile roadmap, tutta da concordare. Il documento però è molto dettagliato e delinea i cambiamenti necessari in ordine di priorità: 0-3 mesi, 3-6 mesi, un anno e 18 mesi. Le riforme si concentrano sul funzionamento dei consigli di sorveglianza delle aziende statali, degli organismi anticorruzione (Procura specializzata anticorruzione, Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina, Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione) e affrontano anche i cambiamenti nell’attività del Ministero della Difesa ucraino e di tutte le forze dell’ordine, ovvero i requisiti Nato sulla supervisione civile degli apparati di forza e di sicurezza (come ad esempio lo scorporo del SBU, i servizi segreti, dall’ufficio della presidenza). “Tutte queste riforme sono necessarie ma richiedono anni, se non decenni, anche nelle economie più avanzate con grandi capacità statali: pretendere che queste riforme vengano attuate durante l’inverno significa condannare tutti al fallimento”, ha notato su X-Twitter Tymofiy Mylovanov, presidente della Kyiv School of Economics ed ex ministro dell’Economia ucraino.

  • Cremlino, non abbiamo informazioni su uccisione ammiraglio

    Il Cremlino non ha informazioni sull’uccisione dell’ammiraglio Viktor Sokolov comandante della flotta russa del Mar Nero, rivendicata dagli ucraini. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov citato dalla Tass.

  • Cremlino, gli Abrams Usa bruceranno come gli altri tank

    Gli Abrams, forniti dagli Usa all’Ucraina, sono un’arma importante, ma “bruceranno come gli altri”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.

  • Kiev, colpito quartier generale russo nel Kherson, 8 morti

    Le forze ucraine hanno colpito con sistemi di razzi a lancio multiplo Himars il quartier generale russo nella regione di Kherson uccidendo 8 ufficiali e ferendone altri 7: lo ha reso noto una fonte del servizio di sicurezza ucraino, come riporta Ukrainska Pravda. La fonte ha condiviso un video dell’attacco, avvenuto durante una riunione alla quale erano presenti ufficiali del 24/o Reggimento fucilieri motorizzato e della 70/a Divisione fucilieri motorizzata. “La riunione è terminata prematuramente: 8 ufficiali hanno lo status di ’200’, 7 di ’300’”, ha detto la fonte riferendosi ai codici numerici usati per indicare morti e feriti.

  • Kiev, ’abbiamo drone segreto,distrutte armi per 7 milioni’

    - Un drone ucraino che sarebbe “segreto” ha distrutto in una sola sera attrezzature russe per un valore totale di oltre 7 milioni di dollari. Lo riporta su Telegram il ministro della Trasformazione digitale di Kiev, Mikhail Fedorov, senza specificare la data dell’attacco. “Il drone segreto ucraino funziona” ha spiegato Fedorov, “la compagnia d’assalto Uav Hills della 92/ma Brigata meccanizzata separata ha colpito carri armati T-80 e T-72 e obici D-30”. Secondo lui questo è il risultato di un drone ucraino “di cui gli occupanti hanno molta paura. Vi parleremo del drone stesso dopo la vittoria. Che rimanga una ’piacevole’ sorpresa”

  • Russia: Lukashenko incontrerà Putin il 15 ottobre

    Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha annunciato un incontro con il presidente russo Vladimir Putin. “Ci incontreremo in Kirghizistan il 15 ottobre”, ha detto durante la visita a Minsk del governatore della regione di Leningrado, Alexander Drozdenko, che si trova in visita a Minsk. Lo riporta l’agenzia Tass. I due leader hanno in programma di discutere in Kirghizistan della produzione congiunta di attrezzature aeronautiche e della costruzione di una linea ferroviaria dalla Bielorussia a San Pietroburgo.

    Sochi, faccia a faccia tra Putin e Lukashenko
  • Svezia: 2 esplosioni in sobborgo Stoccolma, ipotesi faida tra gang

    Due potenti esplosioni hanno squarciato ieri sera e questa mattina alcune abitazioni nei sobborghi di Stoccolma, capitale della Svezia. Almeno 3 persone sono rimaste ferite mentre gli edifici sono stati danneggiati. Una prima esplosione si è verificata ieri a Hasselby, mentre una seconda è avvenuta all’alba di oggi a a Linkoping, a circa 175 chilometri di distanza. Non si sa se le esplosioni siano collegate tra loro.

    La radio svedese ha detto che l’esplosione a Linkoping è collegata a una faida per droga e armi in corso tra bande criminali: una guidata da un cittadino turco-svedese che vive in Turchia e l’altra dal suo ex luogotenente. La polizia ha dichiarato che i residenti dell’area colpita a Linkoping sono stati evacuati in un vicino impianto sportivo. A Hasselby, tre persone sono state portate in ospedale. La polizia ha dichiarato che nessuno è stato arrestato in relazione alle due esplosioni.

  • Kiev, ’aspettiamo risposta positiva da Ue a fine ottobre’

    “Speriamo che la Commissione Ue prenda atto dei risultati che l’Ucraina ha raggiunto come candidato all’Unione Europea: ci aspettiamo una risposta positiva alla fine di ottobre. Ma starà ai membri dell’Ue l’iniziativa di aprire nuovi negoziati entro la fine dell’anno”. Lo ha detto Ivanna Klympush-Tsintsadze Presidente della Commissione Parlamentare per l’integrazione dell’Ucraina nell’Ue alla conferenza “L’Ucraina nell’Unione Europea: il momento di agire”, organizzata dalle Ambasciate di Polonia e di Ucraina a Roma

    Ucraina, drone mostra distruzione nel villaggio di Klishchiivka
  • Ue, «Musk deve rispettare norme, siamo attenti a cosa fa X»

    “Musk sa che non è esonerato dagli obblighi abbandonando il codice di condotta” per le piattaforme online. Ora “abbiamo la legge sui servizi digitali pienamente in vigore. La applicheremo, abbiamo una nostra unità molto ben attrezzata che monitorerà e supervisionerà ciò che stanno facendo le piattaforme” quindi “il mio messaggio per Twitter è che c’è sempre la dura legge della vita: staremo attenti a quello che stai facendo”. Lo ha detto la vicepresidente della Commissione europea Vera Jourova in conferenza stampa dopo aver indicato X, l’ex Twitter, come la piattaforma dove avviene la maggior disinformazione online.

    Musk parla di un "piccolo canone mensile" per X (ex Twitter)
  • Ucraina: droni contro Odessa, 2 feriti e danni alle infrastrutture portuali a Izmail

    Due feriti e danni alle infrastrutture portuali di Izmail, a Odessa. E’ il bilancio di un attacco con droni durato due ore e sferrato contro la città ucraina. “Per due ore i terroristi russi hanno attaccato la regione di Odessa con droni”, ha scritto il governatore della regione, Oleg Kiper, su Telegram. “La maggior parte dei droni è stata abbattuta”, ha aggiunto precisando però che le infrastrutture portuali del distretto di Izmail hanno riportato danni e due autisti di camion sono rimasti feriti”, uno dei quali in modo grave. Ad essere danneggiati un certo numero di depositi, circa 30 camion e sei furgoni.

  • Cina, «le Filippine non creino problemi in acque contese»

    La Cina “consiglia alle Filippine di non provocare o fomentare problemi” dopo che la Guardia costiera di Manila ha rimosso una struttura galleggiante sistemata da Pechino su una barriera corallina contesa per impedire l’accesso alle tradizionali zone di pesca filippine. “La Cina sostiene con forza la sovranità, i diritti marittimi e gli interessi dell’isola di Huangyan”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin. Sempre nel mar Cinese meridionale, il Vietnam ha protestato per l’installazione cinese di due stazioni di identificazione automatica delle navi nelle Isole Paracel, violando la sua sovranità

  • Iran all’Aiea, legittimo rispondere alle minacce di Israele

    “È chiaro che la Repubblica islamica dell’Iran ritiene di avere il diritto di rispondere alle azioni aggressive del regime sionista”. Lo ha affermato Mohammed Eslami, il capo dell’Organizzazione per l’Energia atomica dell’Iran, durante la 76esima Conferenza Generale dell’Agenzia internazionale per l’Energia atomica in corso a Vienna. “Non c’è dubbio che il silenzio della comunità internazionale di fronte alle ripetute minacce di questo regime l’abbia recentemente incoraggiato”, ha aggiunto Eslami, come riporta Irna. “La Repubblica islamica dell’Iran, in quanto promotrice della proposta per avere un Medio Oriente senza nucleare, ha espresso ancora una volta seria preoccupazione per il programma nucleare militare clandestino del regime sionista”, ha detto Eslami.

  • Ucraina: attacco missilistico contro la città di Zelensky

    Nuovo attacco contro la città di origine del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Kryvyi Rih. A darne notizia è stato su Telegram il capo dell’amministrazione militare della città, Oleksandr Vilkul. “Il nemico continua con le sue vili tattiche terrorizzanti contro le città pacifiche. Alle prime ore di oggi gli occupanti hanno attaccato Kryvyi Rih con un missile. Hanno colpito la sede di una delle imprese locali”. Non si registrano vittime o feriti.

    Zelensky: i primi carri armati Usa Abrams sono già arrivati in Ucraina
  • Clima: Aie, Paesi avanzati anticipino traguardo zero emissioni al 2045

    “Nell’ambito di un percorso equo verso l’obiettivo globale di zero emissioni nette entro il 2050, quasi tutti i Paesi devono anticipare le date fissate” per questo traguardo. È quanto si legge nel report dell’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) dal titolo ’Net Zero Roadmap’, pubblicato questa mattina. In questo scenario, precisa il report, “le economie avanzate assumono un ruolo guida e potrebbero raggiungere lo zero emissioni nette entro il 2045 circa”, mentre “la Cina potrà raggiungere lo zero emissioni nette intorno al 2050 e altri mercati emergenti ed economie in via di sviluppo lo faranno solo ben dopo il 2050”. “Ogni Paese seguirà il proprio percorso in base alle proprie risorse e circostanze”, aggiunge l’Aie, “tuttavia, tutti devono agire in modo molto più deciso di quanto non facciano oggi”.

  • Ucraina: Cina, ’no allargamento arbitrario alleanze militari’

    “Dovremmo rispettare la sovranità e l’integrità territoriale degli altri Paesi, rispettare gli interessi fondamentali degli altri e le preoccupazioni principali di ciascuno, i percorsi di sviluppo e i sistemi sociali scelti in modo indipendente da tutti i popoli del mondo”. Si è espresso così il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, in dichiarazioni riportate dall’agenzia di stampa cinese Xinhua, in cui ha ripetuto il ’no’ di Pechino all’ “allargamento arbitrario di alleanze militari”. Wang ha insistito sul “multilateralismo vero”, sull’impegno per una “pace duratura”, sul rifiuto di “piccoli circoli”. Il capo della diplomazia del gigante asiatico è intervenuto in occasione di un libro bianco sotto lo slogan “Una comunità globale con un futuro condiviso: proposte e azioni della Cina”. La Cina non ha mai condannato esplicitamente l’invasione russa dell’Ucraina e Wang è tornato a ribattere sull’importanza di risolvere le “dispute” con il “dialogo”, sollecitando la “creazione di un ambiente” che faciliti la “sicurezza globale”. “I Paesi dovrebbero valutare le preoccupazioni di sicurezza legittime degli altri”, ha rimarcato, tornando a promuovere la Global Development Initiative e la Global Security Initiative proposte dalla Cina.

    Putin: ho accettato l'invito di Xi a recarmi in Cina a ottobre
  • Separatisti Nagorno: 20 morti nell’esplosione di ieri

    E’ di 20 morti il bilancio dell’esplosione avvenuta ieri sera all’interno di un deposito di carburante nel Nagorno-Karabakh, l’enclave contesa tra Armenia e Azerbaigian: lo hanno reso noto questa mattina funzionari locali. Il governo separatista ha dichiarato in un comunicato che “13 corpi non identificati” sono stati trovati sul posto e altre sette persone sono morte in ospedale. Ieri i separatisti armeni avevano parlato di oltre 200 feriti.

  • 007 inglesi: diminuisce la capacità della flotta russa di bloccare i porti

    La capacità della Flotta russa del Mar Nero di far rispettare il blocco de facto dei porti ucraini è “probabilmente diminuita” in seguito alla “serie di gravi attacchi” subiti nelle ultime settimane da parte delle forze ucraine e culminati con gli attacchi al suo quartier generale il 20 e 22 settembre: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.

    Questi attacchi, si legge nel rapporto pubblicato su X, hanno provocato più danni e sono stati più coordinati rispetto ai precedenti. I danni inflitti alla Flotta, commentano gli esperti di Londra, “sono quasi certamente gravi ma localizzati”: la Flotta è ancora quasi certamente in grado di adempiere alle sue missioni belliche principali di attacco con missili da crociera e pattugliamento della sicurezza locale. Tuttavia, sottolinea il rapporto, “è probabile che la sua capacità di continuare a svolgere pattugliamenti di sicurezza regionale più ampi e di far rispettare il blocco de facto dei porti ucraini sia diminuita.

    È probabile anche che la capacità di difendere i propri mezzi in porto e di effettuare la manutenzione ordinaria sia diminuita”. Il ministero osserva poi che nel Mar Nero “è in corso una battaglia dinamica, con colpi in profondità. È probabile che questo costringa la Russia a una postura reattiva - conclude - dimostrando al contempo che le forze armate ucraine possono minare la proiezione di potenza simbolica e strategica del Cremlino dal suo porto nella Sebastopoli occupata”.

  • Kiev: distrutti 26 dei 38 droni lanciati dai russi

    Nella notte la difesa aerea ucraina ha distrutto 26 dei 38 droni Shahed lanciati dall’esercito russo. Lo afferma l’aeronautica delle forze armate ucraine in un messaggio Telegram, come riporta Ukrinform. “26 droni d’attacco Shahed-136/131 sono stati distrutti dalle forze e dai mezzi di difesa aerea dell’Aeronautica militare, in collaborazione con unità di altre componenti delle Forze di Difesa dell’Ucraina”, si legge nel messaggio. I droni erano diretti sull’area sud-est dell’Ucraina.

  • Tunisia, scarcerato l’ex ministro dell’Agricoltura

    L’ex ministro dell’Agricoltura di Tunisi, Mohamed Ben Salem e l’ex deputato Ahmed Laâmari, entrambi del partito islamico Enhadha, sono stati scarcerati con l’obbligo di residenza nel governatorato di Gabès. Lo ha annunciato sui social l’ex leader di Ennhadha, Abdellatif Mekki. Ben Salem era stato arrestato dalla Guardia nazionale il 3 marzo scorso ai confini della Libia ed è stato rinviato a giudizio insieme a altre 6 persone: è accusato di tentativo di varcare illegalmente le frontiere, di detenzione di valuta illegale, nonché di violazione delle disposizioni della legge finanziaria per il possesso di 12.000 dinari e oltre 2.100 euro, in occasione del suo arresto. L’arresto di Laâmari rientra nella stesso procedimento.

  • Armenia: arrivati 13.350 rifugiati dal Nagorno-Karabakh

    L’Armenia ha dichiarato oggi che un totale di 13.350 rifugiati sono arrivati finora dal Nagorno-Karabakh, l’enclave separatista a maggioranza etnica armena che è stata sconfitta in un’offensiva lampo dall’Azerbaigian la scorsa settimana. “Fino alle 8:00 del 26 settembre, 13.350 persone sfollate con la forza sono entrate in Armenia dal Nagorno-Karabakh”, ha dichiarato il governo armeno in un comunicato.

  • Bombe russe sul Kherson: 5 feriti

    Almeno cinque persone sono rimaste ferite in seguito a continui attacchi russi - nella notte e questa mattina - nella regione di Kherson: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, come riporta Rbc-Ucraina. In particolare, sono stati colpiti i villaggi di Kiselyvka e Olhivka, situati nei distretti di Kherson e Beryslav.

  • La Russia vuole rientrare nel Consiglio Onu per i diritti umani

    In vista del voto in programma per il mese prossimo, la Russia sta facendo campagna con i paesi membri delle Nazioni Unite per ottenerne l’appoggio in sede di rinnovo del Consiglio dei diritti umani dell’Onu. Espulsa dall’organo sussidiario dell’Assemblea Generale ad aprile dello scorso anno, dopo l’invasione dell’Ucraina, Mosca punta ora a farsi rieleggere all’interno dell’organismo con sede a Ginevra composto da 47 Stati, eletti per tre anni a scrutinio segreto dall’Assemblea a maggioranza dei suoi membri. A darne notizia è la Bbc, che ha ottenuto copia di un ’position paper’ che la Russia sta facendo circolare tra i paesi membri dell’Onu chiedendone l’appoggio.

    Nel documento, Mosca promette di “individuare soluzioni adeguate a risolvere i problemi dei diritti umani” e si propone di impedire che il Consiglio di trasformi “in uno strumento al servizio della volontà politica di un gruppo di paesi”. Il voto è previsto per il 10 ottobre, e si svolgerà nel rispetto del principio dell’equa ripartizione geografica, che vede la Russia in competizione con Albania e Bulgaria per i due seggi riservati ai paesi dell’Europa centrale ed orientale. Lunedì davanti allo stesso Consiglio sono state presentate prove di abusi dei diritti umani raccolte a carico della Russia dalla Commissione di inchiesta che opera in Ucraina. Erik Mose, capo della commissione, ha parlato di prove di crimini di guerra inclusi tortura, stupri, attacchi ai civili.

  • Ancora bombe russe su Odessa

    Due persone sono rimaste ferite la notte scorsa durante un altro attacco delle forze russe contro l’infrastruttura portuale della regione di Odessa dopo quello della notte tra domenica e lunedì: lo ha reso noto il governatore della regione, Oleg Kiper, come riporta Ukrainska Pravda. “Nel distretto di Izmail, l’infrastruttura vicino al porto è stata colpita. Due uomini, camionisti, sono rimasti feriti”, ha scritto Kiper su Telegram sottolineando che hanno subito danni l’edificio del posto di blocco, diversi magazzini, oltre 30 camion e sei furgoni.

  • Tunisia: Saied rinvia visita delegazione Commissione Ue

    Il presidente tunisino Kais Saied ha chiesto alla Commissione europea di rinviare “ad una data successiva da concordarsi tra le due parti” una visita a Tunisi di una delegazione dell’esecutivo di Bruxelles. Lo ha annunciato in una nota la presidenza tunisina, citata dall’agenzia Tap, che ricorda che la settimana scorsa la Commissione aveva annunciato lo sblocco di 127 milioni di euro destinati alla Tunisia. Il 14 settembre scorso, il governo tunisino aveva negato l’ingresso nel Paese a una delegazione dell’Europarlamento.

    A quanto si apprende, la visita della delegazione della Commissione europea, per parlare dell’attuazione del memorandum Tunisia-Ue, era in programma per la fine della settimana. Nel comunicato non vengono precisate le ragioni della richiesta di rinvio, ma i media tunisini notano che Saied ha comunicato la decisione durante una riunione del Consiglio di sicurezza, nel corso della quale ha ribadito di “non voler cedere la neanche la minima parte di sovranità nazionale”, sottolineando che si dovrà fare affidamento sulle proprie risorse per finanziare il bilancio dello Stato.

  • Clima, Aie: i Paesi ricchi fissino target emissioni zero a 2045

    Quasi tutti i Paesi dovrebbero accelerare il passo per raggiungere il traguardo della neutralità carbonica, le cosiddette ’emissioni zero’: lo afferma l’Agenzia Internazionale dell’Energia (Aie), invitando i “Paesi ricchi” ad anticipare i loro obiettivi al 2045 e la Cina al 2050.

    Questa accelerazione, che comporterebbe un anticipo di 5 anni sugli obiettivi di neutralità carbonica fissati nella maggior parte dei Paesi sviluppati - tra cui Usa, Ue, Regno Unito e Giappone - e di 10 anni in Cina, è necessaria per contenere il riscaldamento globale a +1,5 gradi rispetto all’era preindustriale, ha dichiarato l’Aie.

  • Kiev: nella notte abbattuti 26 droni russi su 38

    Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto la notte scorsa 26 droni kamikaze russi Shahed su un totale di 38: lo ha reso noto su Telegram l’esercito di Kiev. I droni sono stati lanciati da sud-est, ovvero dalle aree di Primorsko-Akhtarsk in Russia e Capo Chauda nella Crimea occupata.

  • Cina in contatto con Usa per partecipazione di Xi al vertice Apec

    La Cina ha reso noto che sta parlando con gli Stati Uniti su chi rappresenterà la nazione asiatica al vertice Apec tra meno di due mesi, dopo che il presidente Xi Jinping ha recentemente saltato un importante incontro di leader mondiali.

  • Migliaia di armeni in fuga dal Nagorno, l’Ue media

    Una marea umana in fuga verso l’Armenia. Migliaia di armeni hanno abbandonato in queste ore il Nagorno Karabakh, enclave in territorio azero, dopo la violenta offensiva militare della scorsa settimana che ha provocato, in questa regione contesa del Caucaso meridionale, centinaia di morti, feriti o dispersi. Un esodo di massa a pochi giorni dalla fulminea vittoria dei soldati azeri contro le truppe dell’autoproclamata ’repubblica’ ribelle, malgrado le rassicurazioni del presidente azero Ilham Aliev, che i diritti degli armeni che rimarranno saranno “garantiti”. Una situazione difficile che ha registrato oggi anche nuove vittime nell’esplosione di un deposito di carburanti nell’enclave, che allarma le cancellerie occidentali, preoccupate di un’ulteriore escalation dopo quella ucraina alle porte dell’Europa e che domani faranno il punto in una riunione ad hoc.

    Secondo quanto si apprende da fonti europee i consiglieri nazionali della sicurezza di Armenia, Azerbaigian, Francia, Germania si incontreranno insieme al rappresentante speciale Ue per il Caucaso Meridionale, Toivo Klaar. Ad ospitare il vertice a Bruxelles il consigliere nazionale per la sicurezza del Consiglio Ue, Simon Mordue. Scopo dell’incontro sarà fare il punto della situazione attuale e preparare un possibile incontro dei leader a Granada, dove il 5 ottobre si terrà il vertice della Comunità Politica Europea. In campo anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan giunto nell’enclave azera di Nakhichevan, situata tra Armenia e Iran e al confine con la Turchia, per incontrare il suo omologo Aliev. Una tappa dal forte valore simbolico, per il leader di Ankara che ricopre un ruolo di primo piano in questa parte del Caucaso.

    La Russia convitato di pietra. Mosca, che considera il Caucaso come un proprio territorio e tre anni fa ha dispiegato una forza di pace in questo territorio conteso, ha respinto con fermezza le critiche espresse il giorno prima dal primo ministro armeno Nikol Pashinian di avere lanciato “attacchi inaccettabili contro la Russia” per cercare di assolversi dai suoi “fallimenti”. “Siamo convinti che la leadership di Erevan stia commettendo un enorme errore, cercando deliberatamente di abbattere i molteplici e secolari legami tra Armenia e Russia e rendendo il Paese ostaggio dei giochi geopolitici dell’Occidente”, si legge in una nota del ministero degli Esteri di Mosca. La crisi nel Caucaso meridionale allarma anche gli Stati Uniti convinti che la Russia abbia dimostrato di non essere un “partner affidabile” dopo l’offensiva azera. “La Russia ha dimostrato di non essere un partner affidabile per la sicurezza”, ha tuonato il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.

  • Mosca: respinti 4 attacchi con droni su regione Kursk

    La difesa aerea russa ha reso noto di aver respinto quattro attacchi “terroristici” con droni ucraini sulla regione di confine di Kursk. Secondo quanto comunicato in una nota dal ministero della Difesa, due droni sono stati distrutti intorno alle 22.30 ora locale di ieri e altri due circa un’ora e mezzo dopo. Già domenica la capitale regionale Kursk era stata attaccata con droni, uno dei quali avrebbe colpito l’edificio del servizio segreto interno russo (Fsb) e un altro una raffineria di petrolio, secondo quanto sostenuto dai media di Kiev.

  • Ucraina: F35 Italia scortano fuori spazio aereo Nato aerei non identificati

    Due velivoli non identificati sono stati intercettati nel pomeriggio del 21 settembre da una coppia di F35 italiani, schierati a difesa della base aerea di Malbork in Polonia, dopo essere penetrati nello spazio aereo protetto dei Paesi alleati della Nato.

    La notizia confermata dal Ministero della Difesa è riportata nella sezione operazioni internazionali del sito Difesa.it. I due aerei sono stati scortati fuori dallo spazio aereo protetto dai caccia italiana della TFA - 32° Wing con uno “scramble” ordinato dal Combined Air Operations Centre di Uedem in Germania, l’ente di controllo della Nato che ha il compito di controllare e vigilare su tutte le tracce radar di velivoli sospetti che si avvicinino o che tentino di entrare nello spazio aereo protetto dall’Alleanza Atlantica senza autorizzazione. Gli F35 coinvolti nell’operazione del dispositivo permanente di Air Policing appartengono al 32° Stormo di Amendola e al 6° Stormo di Ghedi.

  • Siria, scontri tra Fds e gruppi armati a Deir Ezzor: 22 morti

    E’ di almeno 22 morti il bilancio di nuovi scontri tra le Forze democratiche siriane, milizie curde sostenute dagli Stati Uniti, e gruppi armati locali a Deir Ezzor: tra le vittime una donna, tre membri delle Fds e e 18 miliziani. Secondo l’Osservatorio siriani per i diritti umani, ong con sede a Londra, si contano anche 52 feriti, tra cui quattro civili. Le Fds sostengono che gli scontri sono iniziati in risposta ad un attacco delle milizie vicine al governo di Damasco nei pressi del villaggio di Al Mayadeen, nella parte orientale della Siria.

  • Mosca, droni ucraino sull’aeroporto di Kursk e a Belgorod

    I sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto ieri sera altri due droni ucraini sulla regione di Kursk, e sette droni ucraini sopra la regione di Belogorod, secondo quanto riporta la Tass citando il ministero della Difesa russo. Due droni ucraini erano stati abbattuti sopra la regione di Kursk intorno alle 22:30 ora locale (le 23.30 ora italiana), è stato precisato. Mosca ha anche fatto sapere che la regione di Belgorod “è stata attaccata massicciamente dai droni”. “I residenti hanno segnalato un massiccio attacco di droni nel distretto di Grayvoronsky”. Anche qui è entrato in funzione il sistema di difesa aerea.

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti