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Ultime notizie. Grecia, nuovi incendi nell’Est, paesi evacuati. Ucraina, concluse ricerche a Chernihiv, 7 morti e 129 feriti

È di 7 morti e 129 feriti, fra cui anche 11 bambini, il primo bilancio dell'attacco russo sul centro della città di Chernihiv nell'Ucraina settentrionale. Il governo di Taiwan afferma di aver rilevato 42 incursioni di aerei da guerra cinesi nella sua zona di difesa aerea da quando Pechino ha annunciato il lancio di esercitazioni militari. Per il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov le armi nucleari che la Russia detiene sono ''un deterrente'' rispetto alla ''minaccia alla sicurezza di Mosca posta dall'Occidente''.

Ucraina, Lavrov: "No a guerra nucleare"
  • Brasile: timori per il rischio di fuga di Bolsonaro

    Membri del governo e della giustizia brasiliani stanno monitorando un possibile rischio di fuga di Jair Bolsonaro, l’ex presidente al centro di uno scandalo sulla vendita di gioielli ottenuti in dono e sotto accusa per il suo presunto coinvolgimento in manovre per minare le elezioni del 2022. Lo riporta l’online di Uol. Secondo il portale, membri dell’alta dirigenza dell’esecutivo indicano che il recente discorso di Bolsonaro in Goiania, secondo cui “correrebbe rischi” in Brasile ha acceso segnali di allarme. E anche al Tribunale supremo federale la percezione va nella stessa direzione. La polizia federale intanto valuta l’ipotesi di congelare i conti di Bolsonaro e della moglie Michelle. Ieri la ministra brasiliana della Pianificazione e del Bilancio, Simone Tebet, aveva insistito su un provvedimento di sequestro del passaporto di Bolsonaro.

  • Grecia: incendi nell’est, evacuati sette paesi

    È di nuovo allarme incendi in Grecia. Sette paesi nella regione di Evros, nel nord-est del Paese, sono stati evacuati oggi a causa di un vasto incendio boschivo vicino alla città di Alexandroupolis. Il primo ordine di evacuazione è stato inviato questa mattina ai villaggi di Nipsa, Aetochori e Pefka, seguito da un altro messaggio, inviato intorno alle 16, che sollecitava l’evacuazione dei villaggi di Loutros, Agnantia, Aristino e Doriko, riporta il quotidiano greco “Kathimerini”.

    Secondo i vigili del fuoco, al momento non c’è alcun pericolo immediato ma, come di consueto con gli incendi nella zona, il forte vento e il fumo stanno rendendo la situazione difficile per i residenti vicini. Le autorità hanno anche chiuso l’autostrada Egnatia in entrambe le direzioni fino allo svincolo della zona industriale di Alexandroupolis a causa del fumo denso.

  • Niger: delegazione Ecowas ha incontrato presidente Bazoum

    La delegazione della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) giunta oggi a Niamey per cercare di trovare una soluzione diplomatica alla crisi in Niger ha incontrato il deposto presidente Mohamed Bazoum, tenuto prigioniero dal golpe del 26 luglio. Lo ha riferito una fonte dell’organizzazione regionale. Bazoum “ha il morale alto”, ha assicurato la fonte. L’incontro è stato confermato da un giornalista dell’agenzia di stampa nigerina, presente questo pomeriggio al palazzo presidenziale durante la visita della delegazione.

  • Concluse ricerche a Chernihiv, 7 i morti e 129 i feriti

    Si sono concluse le ricerche nel luogo del raid russo che ha colpito Chernihiv. Lo ha riferito il ministro dell’Interno dell’Ucraina Ihor Klymenko su Telegram, fornendo l’ultimo bilancio delle vittime: 7 morti e 129 feriti, “di cui 15 bambini e 15 poliziotti”.

  • Zelensky in Svezia punta sui jet Gripen, Kristersson ”siamo con voi”

    “Ribadisce la necessità per noi di stare al vostro fianco in tutte le vostre battaglie”. Lo ha detto il premier svedese Ulf Kristersson che ha ricevuto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e condannato l’attacco di Chernihiv. Zelensky è alla sua prima visita in Svezia dall’inizio, 18 mesi, fa dell’invasione russa dell’Ucraina e ha incontrato il premier svedese a Flen dove - riporta la Bbc - hanno parlato della possibilità che Kiev riceva i caccia Gripen per rafforzare la sua difesa aerea.

  • Usa, Cnn: Trump si consegnerà in carcere Georgia fine prossima settimana

    Donald Trump avrebbe intenzione di consegnarsi al carcere della contea di Fulton, in Georgia, giovedì o venerdì della prossima settimana. Lo ha detto alla Cnn una fonte di polizia, secondo cui l’ex presidente americano - incriminato nei giorni scorsi per aver ordito un piano per rovesciare l’esito delle elezioni in quello Stato nel novembre del 2020 - si consegnerà alle autorità alla scadenza fissata dal procuratore della Contea di Fulton, Fani Willis, che ha indicato in venerdì 25 agosto l’ultimo giorno utile.

    L’ex presidente Usa Donald Trump (foto Clary/Afp)

  • Onu condanna il raid russo su Chernihiv: “Atroce”

    La coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite per l’Ucraina ha condannato “l’atroce” attacco missilistico russo al centro di Chernihiv e ha chiesto a Mosca di porre fine ai raid su “aree popolate”. “È atroce attaccare la piazza principale di una grande città, al mattino, mentre la gente passeggia e alcuni vanno in chiesa per celebrare una giornata religiosa per molti ucraini”, ha affermato la funzionaria Onu Denise Brown una dichiarazione online. “Condanno questo schema ripetuto di attacchi russi su aree popolate dell’Ucraina, che causano morti, distruzioni massicce e crescenti necessità umanitarie”.

  • Mosca, abbattuto drone ucraino sulla regione di Belgorod

    Il ministero della Difesa russo ha affermato che un velivolo senza pilota ucraino è stato abbattuto sopra la regione di Belgorod. “Un tentativo del regime di Kiev di commettere un attacco terroristico utilizzando un velivolo senza pilota ad ala fissa mirato a strutture nella Federazione Russa è stato sventato alle 14:00 (ora locale) del 19 agosto”, ha detto il ministero. “I mezzi di difesa aerea russi hanno rilevato il veicolo aereo senza pilota e lo hanno abbattuto sulla regione di Belgorod. Non ci sono vittime e danni”, ha aggiunto.

  • Kiev, a Chernihiv atto terrorismo, criminali pagheranno

    “Un altro sanguinoso attacco terroristico russo dimostrativo con decine di vittime nel centro di Chernihiv in un giorno libero, quando le famiglie camminano per la città con i bambini, pone ancora una volta la domanda ai sostenitori della realpolitik: la guerra può finire senza punire i criminali di guerra? La risposta è ovvia: qualsiasi riconoscimento dei terroristi contribuirà solo alla legalizzazione dei metodi terroristici”. Lo scrive su Twitter, Mikhaylo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Ogni criminale che ha del sangue nelle mani deve e sarà ritenuto responsabile”, aggiunge.

  • Niger, delegazione dell’Ecowas arriva a Niamey

    Una delegazione dell’Ecowas è giunta a Niamey per tentare una nuova mediazione con i militari golpisti che il mese scorso hanno deposto il presidente filo-occidentale Mohamed Bazoum: lo riferiscono fonti vicine all’ex-capo di Stato e alla stessa Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale che sta gestendo la crisi potenzialmente casus belli per una quindicina di Stati africani. L’arrivo della delegazione era stato preannunciato ieri sera dall’Ecowas definendolo però solo “possibile” proprio mentre il blocco ha fissato un imprecisato “D-Day” per un attacco al Niger qualora non vi venga ristabilita la democrazia.

    L’aereo è atterrato intorno alle 13:00 ora locale (le 14 in Italia) con a bordo una delegazione guidata dall’ex presidente nigeriano Abdulsalami Abubakar, secondo l’unità di comunicazione del Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (Cnsp), la giunta che ha preso il potere con il colpo di Stato del 26 luglio. Abubakar si era già recato a Niamey per conto dell’Ecowas il 3 agosto, ma non aveva incontrato né il nuovo uomo forte del Niger, il generale Abdourahamane Tiani, né il presidente deposto. Secondo una fonte vicina all’Ecowas, la delegazione intende trasmettere “un messaggio di fermezza” ai militari di Niamey e incontrare il presidente Bazoum, ancora prigioniero.

    Ieri il Commissario per gli Affari politici, la pace e la sicurezza dell’organizzazione regionale, Abdel-Fatau Musah, aveva preannunciato che l’obiettivo della missione è quello di “continuare a seguire il percorso pacifico per ripristinare l’ordine costituzionale”. Allo stesso tempo, il blocco ha dichiarato di essere pronto a intervenire militarmente per ripristinare l’ordine costituzionale in Niger. “Siamo pronti a intervenire non appena verrà dato l’ordine. È stato anche fissato il giorno dell’intervento”, aveva dichiarato Musah sempre ieri al termine di una riunione di due giorni dei capi di stato maggiore dei Paesi dell’Africa occidentale ad Accra.

    Onu: ristabilire immediatamente la democrazia in Niger
  • Kiev, salgono a 117 feriti nell’attacco russo a Chernihiv

    Il numero dei feriti nell’attacco russo sulla città di Chernihiv è salito a 117 persone. Lo ha riferito il sindaco ad interim Oleksandr Lomako in un aggiornamento su Telegram. Il numero dei morti rimane invariato: 7 persone, compresa una bambina.

  • Ucraina, media russi: a Chernihiv colpito raduno specialisti droni Kiev

    L’attacco missilistico effettuato dalle forze armate russe su Chernihiv ha colpito una riunione di specialisti delle forze armate ucraine in droni da combattimento che si erano radunati con il pretesto di un festival. Lo riporta Ria Novosti citando fonti informate. “A Chernihiv è stato colpito un luogo di riunione del personale di comando delle Forze armate ucraine. Questo evento è stato effettuato nel rispetto delle misure di segretezza”, hanno detti ancora le stesse fonti. Il bilancio attuale è di 7 morti, fra cui una bambina di 6 anni, e 90 feriti.

  • Mosca, “uccisi 150 ucraini che volevano attraversare il Dnipro”

    L’esercito russo sostiene di aver “completamente eliminato” circa 150 soldati ucraini che stavano cercando di attraversare il fiume Dnipro, una linea del fronte nel sud dell’Ucraina dove le forze di Kiev stanno cercando di penetrare le difese di Mosca. “L’esercito russo ha sconfitto un distaccamento nemico di circa 150 persone che stavano cercando di prendere piede sulla riva sinistra del Dnipro”, ha dichiarato il ministero della Difesa russo in una nota, senza tuttavia dare riferimenti temporali su quando i soldati siano stati uccisi. “I gruppi nemici sparsi sono stati completamente eliminati”, ha aggiunto.

  • Papa: ridurre spese militari per provvedere a bisogni umanitari

    “È nostra responsabilità aiutare a estirpare dai cuori l’odio e la violenza. Incoraggiamo a deporre le armi, a ridurre le spese militari per provvedere ai bisogni umanitari, a convertire gli strumenti di morte in strumenti di vita”. Così Papa Francesco in un tweet.

    Papa Francesco (foto Ansa/Sala stampa vaticana)

  • Mosca, uccisi 150 ucraini che volevano attraversare il Dnipro

    L’esercito russo sostiene di aver “completamente eliminato” circa 150 soldati ucraini che stavano cercando di attraversare il fiume Dnipro, una linea del fronte nel sud dell’Ucraina dove le forze di Kiev stanno cercando di penetrare le difese di Mosca.

    “L’esercito russo ha sconfitto un distaccamento nemico di circa 150 persone che stavano cercando di prendere piede sulla riva sinistra del Dnipro”, ha dichiarato il ministero della Difesa russo in una nota, senza tuttavia dare riferimenti temporali su quando i soldati siano stati uccisi. “I gruppi nemici sparsi sono stati completamente eliminati”, ha aggiunto.

    Ucraina, 540° giorno di guerra

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  • Esercito russo, sventato un attacco di droni su Mosca

    L'esercito russo afferma di aver sventato un attacco di droni ucraini a Mosca e nella regione circostante.

    Ucraina, bombardamenti russi su Chernihiv: morti e feriti
  • Canada: 2.600 ancora a Yellowknife evacuata per incendio

    Ha l’aspetto di una città quasi fantasma in Canada Yellowknife, la capitale dei Territori del Nord-Ovest, dopo che quasi tutti i 20mila residenti sono stati evacuati, in convogli o su voli d’emergenza, per fuggire alle fiamme dell’incendio che si era avvicinato alla città.

    Nella serata locale di venerdì le autorità locali dei Territori del Nord-Ovest hanno dichiarato che circa 19mila persone avevano lasciato Yellowknife in meno di 48 ore, di cui circa 15mila in auto e 3.800 con voli d’emergenza, ma che circa 2.600 persone si trovano ancora in città, di cui 1.000 lavoratori essenziali.

    Il ministro dell’Ambiente e dei cambiamenti climatici, Shane Thompson, ha dichiarato che la situazione dell’incendio rimane critica e che il personale non di emergenza che è rimasto sta mettendo in pericolo se stesso e gli altri: “Per favore, andate via subito”, ha detto.

    Canada, i roghi minacciano le case in British Columbia
  • Russia e Cina rigettano conclusioni G20 Salute su Ucraina

    La Russia e la Cina si sono opposte ai passaggi sull’Ucraina inseriti nelle conclusioni del G20 Salute. Al termine della due giorni di lavori nella città indiana di Gandhinagar, i ministri responsabili dei venti Paesi più industrializzati hanno approvato con consenso unanime un testo di nove pagine sulle priorità d’azione in ambito sanitario, ad accezione dei passaggi sull’aggressione russa in Ucraina, rigettati da Mosca e Pechino.

    Ucraina, Lavrov: "No a guerra nucleare"
  • Kiev, 502 bambini uccisi e oltre 1.100 feriti durante guerra

    Sono almeno 502 i bambini che sono stati uccisi in Ucraina dall’inizio dell’aggressione militare russa e oltre 1.100 quelli che sono rimasti feriti. Lo ha denunciato l’ufficio del procuratore generale di Kiev sottolineando che si tratta di cifre ufficiali e che il numero reale delle vittime minorenni potrebbe essere maggiore.

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  • Esplosione a Chernihiv: 7 morti e 90 feriti

    È di 7 morti e 90 feriti, fra cui anche 11 bambini, il primo bilancio dell’attacco russo sul centro della città di Chernihiv nell’Ucraina settentrionale. Lo ha reso noto su Telegram il ministro dell’Interno ucraino, Igor Klymenko.

    “La gente usciva dalla chiesa in un sabato mattina festivo”, ha scritto postando anche alcune foto. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che si trova in Svezia, ha detto che sono stati colpiti, una piazza, il Politecnico e un teatro.

    L'attacco russo a Chernihiv (Reuters/Vladyslav Savenok)

  • Sindaco Kiev, esplosioni nella capitale causano incendi

    Il sindaco di Kiev, Vitaliy Klychko, ha riferito di esplosioni questa mattina nella capitale, vicino alla tangenziale. Klychko ha spiegato che le esplosioni hanno causato incendi, che le autorità sono impegnate a spegnere.

    Si sta indagando sull’origine di queste esplosioni, che al momento non avrebbero provocato vittime, ha aggiunto il primo cittadino.

    Ucraina, 540° giorno di guerra

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  • Zelensky in Svezia, colloqui con governo e famiglia reale

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato di essere arrivato in Svezia per colloqui con il governo, i partiti politici e la famiglia reale. “Olena ed io siamo arrivati in Svezia”, scrive Zelensky sui social media, riferendosi alla moglie. Il presidente ucraino ha affermato che terrà colloqui incentrati su “partenariato, cooperazione per la difesa, integrazione dell’Ue e sicurezza euro-atlantica comune”.

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  • Turchia-Russia: Ankara, nessun raffreddamento in rapporti con Mosca

    Non c’è nessun “raffreddamento” nei rapporti fra Russia e Turchia. Lo ha affermato Akif Çagatay Kiliç, consigliere capo del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, a Cnn Turk. “Stiamo lavorando attivamente a livello di dipartimenti di politica estera, dove continuiamo in negoziati relativi a un accordo sui cereali, e a livello di agenzie di intelligence”, ha detto. Quanto a un futuro incontro fra Erdogan e Putin “ci sono delle trattative in atto”.

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  • Borrell, Putin sta sacrificando esercito e popolo per sopravvivere

    Il presidente russo Vladimir Putin sta sacrificando il suo esercito e il suo popolo per sopravvivere, per mantenere il potere e la sua posizione politica. E’ quanto ritiene l’Alto rappresentante della politica estera dell’Unione europea Josep Borrell, che in una intervista al quotidiano spagnolo El Paìs ha detto che ’’gli aiuti della Ue all’Ucraina sono stati troppo graduali’’.

    In ogni caso, ha aggiunto, ’’la Russia ha fallito il tentativo di una rapida e fulminea invasione dell’Ucraina’’, che ha dimostrato una ’’controffensiva più resistente di quanto Putin avesse previsto’’.

    Borrell ha quindi citato Mariupol come esempio degli orrori della guerra in Ucraina, confrontandola con il bombardamento di Guenica durante la guerra civile spagnola. Parlando dei crimini di guerra commessi in Ucraina e della sofferenza della popolazione, Borrell ha ribadito la necessità di ’’una soluzione negoziata’’. Anche perché ’’la Russia è lontana dall’ottenere una vittoria’’, anche se ’’la controffensiva ucraina non sia riuscita a rompere il fronte in modo significativo’’.

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  • Taiwan accusa, Pechino vuole influenzare nostre elezioni

    Taiwan ha accusato la Cina di un tentativo di “plasmare” le elezioni previste a gennaio 2023 nel Paese dopo le manovre militari lanciate da Pechino intorno all’isola. “La Repubblica popolare cinese vuole influenzare le prossime elezioni nazionali a Taiwan.

    Sta ai nostri cittadini decidere, non al nostro tirannico vicino”, ha affermato il ministro degli Esteri, Joseph Wu, sull’account ufficiale di X del ministero.

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  • Guatemala: domani alle urne, progressista anti corruzione sfida ex first lady

    Ha promesso di garantire ’’un processo di transizione trasparente, ordinato ed efficiente’’ il presidente del Guatemala Alejandro Giammattei in un discorso alla nazione alla vigilia del ballottaggio delle elezioni presidenziali di domani. A sfidarsi sono Bernardo Arevalo, leader del partito riformista ’Movimiento Semilla’ che ha promesso di combattere la corruzione, è l’ex first lady Sandra Torres a capo del partito al governo Unità Nazionale della Speranza (Une), la forza più votata al primo turno.

    Ma è proprio Arevalo la vera sorpresa di queste elezioni, ottavo nelle intenzioni di voto del primo turno e secondo più votato alle urne. Per molti viene considerato un’occasione irrinunciabile per liberare il Guatemala dall’autoritarismo del presidente uscente Giammattei, accusato di aver costretto all’esilio più di un centinaio di magistrati, giornalisti, attivisti e difensori dei diritti umani.

    La Procura guatemalteca aveva cercato di impedire a Semilla di candidarsi, accusando il movimento di Arevalo di irregolarità e di riciclo di denaro. Accuse respinte poi dl Tribunale supremo, che gli ha permesso di partecipare alla competizione elettorale. “E’ stato un colpo di stato tecnico, un’azione disperata di un gruppo politico criminale che si rende conto che i suoi giorni sono contati in termini di controllo sul potere politico”, aveva denunciato Arevalo, che ha avuto l’autorizzazione della Corte costituzionale a candidarsi. Il procuratore capo Rafael Curruchiche è stato invece inserito in una “lista nera” degli Stati Uniti per corruzione.

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  • Myanmar: cittadino svizzero arrestato per film che 'insulta' buddismo

    Il 52enne svizzero Didier Nusbaumer è stato arrestato dalle autorità militari che governano il Myanmar dopo aver pubblicato su YouTube il film, da lui scritto, filmato e montato, dal titolo ’Don’t Expect Anything’ dove - a dire della giunta militare - si insulterebbe il buddismo.

    Con lui sono stati arrestati anche 13 cittadini del Myanmar. “Sebbene le persone nei ruoli principali del film siano buddiste, si sono comportate in modo inappropriato e hanno degradato la dignità e la morale dei monaci”, hanno spiegato i militari in una nota. Nusbaumer non è il primo straniero ad essere detenuto in Myanmar dopo essere stato accusato di oltraggio al buddismo.

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  • Accordo grano, ministro Esteri turco a Kiev prossima settimana

    Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan si recherà a Kiev la prossima settimana per discutere con le autorità ucraine dell’accordo sul grano, raggiunto nel luglio dello scorso anno a Istanbul. Lo riferiscono due fonti ben informate citate da Middle East Eye.

    La missione di Fidan segue la decisione ucraina di esplorare rotte alternative per esportare i suoi cereali dopo la decisione di Mosca di ritrarsi dall’accordo il mese scorso.

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  • Abbattuti nella notte 15 droni russi

    L’aviazione di Kiev afferma di aver abbattuto 15 droni russi durante un attacco notturno. Secondo Kiev, 17 droni Shahed di fabbricazione iraniana sono stati utilizzati nell’assalto aereo, ma non ha specificato cosa sia successo agli altri due.

    Le forze russe “hanno attaccato da nord con ’Shahed-136/131’. Un totale di 17 droni d’attacco sono stati lanciati dalla regione di Kursk”, affermano le forze ucraine su Telegram, spiegando che le difese aeree sono state attivate nelle “regioni settentrionali e centrali, nonché nelle regioni occidentali”. “Quindici droni nemici sono stati distrutti dalle forze e dai mezzi dell’aeronautica in collaborazione con i sistemi di difesa aerea di altri componenti delle forze dell’Ucraina”, scrive ancora.

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  • Intelligence Gb, forze Kiev avanzano al sud

    Le forze armate di Kiev stanno continuando la loro avanzata al sud dell’Ucraina ’’lungo il fiume Mokri Yaly, mettendo in sicurezza il villaggio di Urozhaine di fronte alla dura resistenza della Russia’’. E’ quanto si legge nell’ultimo rapporto dell’intelligence britannica.

    Inoltre, ’’al nord le forze russe hanno continuato a sondare gli attacchi nell’area di Kupiansk, ma non hanno ottenuto progressi significativi’’ recita il rapporto. ’’Dall’altra parte del fronte, entrambe le parti affrontano una sfida simile: tentare di sconfiggere forze ben trincerate pur disponendo di forze limitate per condurre nuovi assalti’’, prosegue il documento.

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  • Thailandia: ex premier in autoesilio tornerà in patria martedì

    L’ex primo ministro thailandese, Thaksin Shinawatra, in esilio auto-imposto dal 2008 per sfuggire a una condanna per corruzione, tornerà in patria il prossimo martedì. Lo ha annunciato oggi sui social media la figlia Paetongtarn Shinawatra, che è tra i leader del partito di famiglia Puea Thai, probabile cardine della prossima coalizione di governo.

    “Martedì 22 agosto, alle 9, sarò all’aeroporto Don Meuang per accogliere mio padre Thaksin”, ha scritto Paetongtarn. Il ritorno di Thaksin, 74 anni, in patria è ventilato da mesi, e in passato alcune presunte tempistiche sono state poi posticipate. La data annunciata ora è la stessa in cui il candidato premier del Puea Thai, il magnate immobiliare Srettha Thavisin, potrebbe essere eletto dal Parlamento a Camere riunite.

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  • Canada: stato di emergenza in British Columbia per gli incendi

    Il premier della provincia canadese della British Columbia ha dichiarato lo stato di emergenza, affermando che le autorità del Paese stanno “affrontando la peggiore stagione di incendi mai vista”, mentre migliaia di persone sono state evacuate dalle città a est di Vancouver.

    “Nelle ultime 24 ore la situazione si è evoluta rapidamente e nei prossimi giorni ci aspetta una situazione estremamente difficile”, ha detto il premier David Eby. I vigili del fuoco sono impegnati a spegnere le fiamme ormai fuori controllo di McDougall Creek che si è propagato su 10.500 ettari verso le colline e le montagne sopra la città di West Kelowna, situata 300 km a est di Vancouver, costringendo migliaia di persone ad evacuare.

    Sono state effettuate evacuazioni anche nella vicina Kelowna, città di circa 150.000 abitanti che si trova di fronte al lago Okanagan. Mentre le autorità più a nord, nella regione dei Territori del Nord-Ovest, affermano che più di 19.000 persone sono state evacuate dagli incendi che minacciano Yellowknife.

    Le squadre dei vigili del fuoco, con l’aiuto anche di militari dell’esercito, sono al lavoro 24 ore su 24 per proteggere la città di 20.000 abitanti. Si stima che circa 4.000 persone siano state trasportate in aereo, con la possibilità di altri voli oggi se il tempo, gli aerei e l’equipaggio reggeranno.

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  • Taiwan, incursione di 42 aerei cinesi in nostra zona

    Il governo di Taiwan afferma di aver rilevato 42 incursioni di aerei da guerra cinesi nella sua zona di difesa aerea da quando Pechino ha annunciato il lancio di esercitazioni militari. “Dalle 9 di oggi (19 agosto), abbiamo rilevato successivamente 42 incursioni”, ha dichiarato il ministero della Difesa dell’isola in una nota, aggiungendo che 8 navi cinesi hanno collaborato alle manovre.

    Epa/Radek Pietruszka

  • Mosca abbatte missile Kiev diretto in Crimea

    Un missile terra-aria S-200 è stato abbattuto dal sistema di difesa aerea russo. Lo riferisce il ministero della Difesa russo, specificando che il missile, “riattrezzato in un’arma d’attacco”, è stato “intercettato in volo”. L’obiettivo del missile abbattuto era il territorio della Crimea.

    Il Cremlino parla di “tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico”. Non sono state segnalate vittime o danni a terra.

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  • Lavrov: armi nucleari deterrente contro minaccia Occidente a Russia

    Le armi nucleari che la Russia detiene sono ’’un deterrente’’ rispetto alla ’’minaccia alla sicurezza di Mosca posta dall’Occidente’’. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista a International Panorama.

    ’’Nel contesto del conflitto ucraino il grande pericolo è che, a causa di un’escalation, gli Stati Uniti e i paesi della Nato rischino di creare una situazione di scontro armato diretto di potenze nucleari’’, ha affermato il capo della diplomazia russa.

    ’’Riteniamo che un tale sviluppo debba e possa essere prevenuto. Il nostro Paese è pienamente impegnato nel principio dell’inammissibilità della guerra nucleare e ritiene che non possano esserci vincitori in una simile guerra’’, ha aggiunto Lavrov.

    Secondo il ministro degli Esteri russo ’’è importante capire che l’Occidente vuole eliminare il nostro Paese perché ritenuto un serio concorrente geopolitico. Per questo Washington e Bruxelles hanno scatenato contro di noi una guerra ibrida’’.

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