Ultime notizie. Usa-Cina: vertice a sorpresa Sullivan-Wang a Malta, verso summit Xi-Biden alla Casa Bianca
I punti chiave
A Malta colloqui a sorpresa Cina-Usa, verso summit di Xi e Biden
La Cina e gli Stati Uniti tornano a parlarsi ad alto livello, a Malta. Il massimo diplomatico di Pechino, Wang Yi, ha tenuto a sorpresa “diversi cicli di colloqui” nel fine settimana con il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, utili ad affrontare un’ampia serie di questioni, tra cui l’ipotesi di un delicato summit tra i presidenti Xi Jinping e Joe Biden, possibilmente a margine dell’Apec di novembre a San Francisco. Gli incontri di sabato e domenica tra Wang e Sullivan sono giunti in una fase critica delle relazioni bilaterali, tra questioni economiche e di sicurezza in gioco, come i controlli sull’export, la guerra in Ucraina e i timori americani che la Cina possa attaccare Taiwan.
In settimana, il capo della diplomazia del Partito comunista (Pcc) ha in programma di recarsi in Russia dall’omologo Serghei Lavrov, a pochi giorni dalla visita a Pechino dell’inviato speciale di papa Francesco sulla crisi ucraina, il cardinale Matteo Zuppi. Che, a sua volta, ritornerà a breve a Mosca, come ha anticipato Lavrov, in merito a uno degli ultimi segnali su un rilanciato attivismo diplomatico intorno a una soluzione del conflitto. Intanto, mentre gli altri leader mondiali e i loro più stretti collaboratori saranno impegnati a New York per i lavori dell’Assemblea generale dell’Onu, Xi e Wang hanno deciso di non esserci: il Dragone, nella sua corsa a guidare il Sud Globale, sarà rappresentata con mossa inedita dal vicepresidente Han Zheng. Una scelta, annunciata venerdì, che è apparsa ridurre ai minimi le ipotesi di un vertice tra i presidenti di Cina e Usa. Gli incontri di Malta, invece, hanno rilanciato le aspettative sulla base anche del tenore delle dichiarazioni diffuse sui colloqui. Entrambe le parti hanno concordato sulla natura degli scambi “sinceri, sostanziali e costruttivi”, sulla comune volontà di lavorare per stabilizzare e migliorare le relazioni, e sul mantenimento delle comunicazioni aperte, nel rispetto del consenso raggiunto da Xi e Biden, nel loro unico faccia a faccia avuto in persona a Bali, al G20 di novembre 2022.
Da parte cinese, Wang ha ribadito due punti centrali, come prevedibile. Primo: la questione di Taiwan, a maggior ragione dopo le armi Usa vendute all’isola ribelle, “è la prima linea rossa insormontabile nelle relazioni sino-americane e gli Usa devono attenersi ai tre comunicati congiunti e attuare l’impegno a non sostenere l’indipendenza di Taiwan”. Secondo: lo sviluppo della Cina, quanto alle restrizioni all’export di tecnologia Usa, “ha una forte spinta endogena e segue una logica storica inevitabile. Non può essere fermato e il diritto legittimo del popolo cinese allo sviluppo non può essere privato”. I colloqui di Malta, il cui premier Robert Abela si è detto su X “orgoglioso” di averli ospitati, hanno aiutato a spiegare perché Wang non sia apparso in pubblico dal 7 settembre. Un elemento non da poco in un momento di grandi incertezze che interessano gli uomini più vicini a Xi: dopo la caduta a luglio dell’ex ministro degli Esteri Qin Gang e ad agosto dei due capi della Rocket Force (che controlla anche le testate nucleari), il ministro della Difesa Li Shangfu è assente dalla copertura dei media statali dal 29 agosto e sarebbe, secondo l’Intelligence Usa, sotto inchiesta e agli arresti domiciliari per corruzione.
Mosca, “distrutti 2 droni ucraini sulla Crimea sud-occidentale”
Le forze di difesa aerea hanno distrutto due droni ucraini sopra la parte sud-occidentale della Crimea, occupata dai russi dal 2014. Lo riferisce il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass. “Il 17 settembre intorno alle 20.30 ora di Mosca è stato sventato il tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico con droni di tipo aereo contro oggetti sul territorio della Federazione Russa. Due veicoli aerei senza pilota ucraini sono stati distrutti sopra la parte sud-occidentale della penisola di Crimea dalle forze di difesa aerea in servizio”, ha dichiarato il ministero della Difesa russo.
Generale Usa, difficile che la guerra in Ucraina finisca a breve
Il capo di stato maggiore interforze Usa, il generale Mark Milley, ha definito “improbabile” una fine a breve della guerra in Ucraina sottolineando che una vittoria da parte di Kiev è “un obiettivo molto ambizioso” e richiederebbe “molto tempo”. In un’intervista alla Cnn Milley, che lascerà il suo incarico a fine mese, ha inoltre affermato che la controffensiva degli ucraini “ha obiettivi limitati”. “Ci sono più di 200.000 soldati russi nell’Ucraina occupata. Per quanto significativa, anche se la controffensiva raggiungerà tutti i suoi obiettivi non riuscirà a cacciare tutte le forze di Mosca”. “Ci vorrà molto tempo per farlo. Si tratterà di uno sforzo notevole per un periodo di tempo considerevole”, ha spiegato il generale americano.
Zelensky conferma, “presa Klishchiyivka”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato la conquista di Klishchiyivka, villaggio ucraino nel Donetsk, vicino a Bakhmut. Lo ha fatto con un video su Telegram nel quale, dopo aver ringraziato tutto l’esercito, ha voluto fare un omaggio speciale “ai soldati che, passo dopo passo, stanno riprendendo il territorio ucraino nell’area di Bakhmut”. “L’80/ma Brigata d’assalto aereo, la 5/a Brigata d’assalto separata, la gloriosa 95/ma e la Brigata d’assalto congiunta della Polizia nazionale Rage. Klishchiyivka! Ben fatto!” ha concluso Zelensky.
Migranti: Tunisia, al via operazione su vasta scala per rallentare flussi
Il ministero degli Interni tunisino ha lanciato, su istruzione del Presidente, una operazione di sicurezza su vasta scala per rallentare gli “inaccettabili” flussi migratori “illegali”, come ha detto Kais Saied, diretti in Italia dalle sue coste. L’operazione, diretta contro i trafficanti, è concentrata su Sfax, rende noto l’agenzia Tap. Il portavoce della Guardia costiera tunisina, Houssem Jbebli, ha rivendicato il blocco di due partenze, con 200 migranti. Sei barchini sono stati inoltre sequestrati.
Guardian: “Halliburton ha continuato export in Russia per 7,1 milioni”
Il colosso americano del petrolio e del gas Halliburton - un tempo guidata dall’ex vicepresidente americano Dick Cheney - dovrà dare spiegazioni sui suoi commerci con la Russia dopo che i registri doganali hanno rivelato che più di 7,1 milioni di dollari (5,7 milioni di sterline) di attrezzature prodotte da Halliburton sono state esportate nel Paese da quando ha annunciato la fine delle sue operazioni in Russia. Lo rivela il Guardian. Lo scorso settembre Halliburton, uno dei maggiori fornitori mondiali di prodotti e servizi per l’esplorazione di petrolio e gas, ha venduto il suo ufficio russo al management locale in seguito alla pressione di Washington su tutte le società statunitensi affinché cessassero le loro attività dopo l’invasione dell’Ucraina. I registri doganali russi visti dal Guardian mostrano che, nonostante questa decisione di vendere, annunciata l’8 settembre 2022, le filiali della Halliburton hanno esportato apparecchiature per un valore di 5.729.600 dollari alla sua ex azienda in Russia nelle sei settimane successive alla vendita. L’attrezzatura è stata spedita in gran parte dagli Stati Uniti e da Singapore, anche se i registri mostrano che proveniva da una serie di paesi, tra cui Regno Unito, Belgio e Francia. La maggior parte delle esportazioni è terminata il 6 ottobre, ma l’ultima spedizione in Russia da parte di una società Halliburton, presente nei registri come Halliburton MFG, riguardava un’apparecchiatura al prezzo di 2.939,40 dollari il 24 ottobre 2022 dalla Malesia a una società denominata Sakhalin Energy, un consorzio che sta sviluppando il progetto di estrazione di petrolio e gas Sakhalin-2 nella Russia orientale. Tra i suoi investitori figura Gazprom. La Shell ha disinvestito dal consorzio dopo l’invasione dell’Ucraina. Dopo una breve pausa, nel dicembre 2022 sono riprese le importazioni di apparecchiature Halliburton in Russia da parte di due società estranee alla multinazionale statunitense. I prodotti sono stati importati dalla Turchia, portando il valore totale delle esportazioni di attrezzature Halliburton in Russia da quando la società ha chiuso le sue attività ad almeno 7.163.317 dollari. Di tutte le esportazioni verso la Russia effettuate dallo scorso settembre, il 98% è stato fornito alla ex azienda di Halliburton, nota come BurService, i cui clienti includono Gazprom, Rosneft, TNK-BP e Lukoil. Secondo i registri doganali, le esportazioni verso la Russia di attrezzature Halliburton sono continuate almeno fino alla fine di giugno di quest’anno. All’inizio di questo mese, il capo della commissione per le relazioni estere del Senato degli Stati Uniti, Bob Menendez, ha scritto alla Halliburton e ai suoi concorrenti SLB e Baker Hughes, dopo aver riferito che le società avevano continuato a commerciare con la Russia a vari livelli dopo l’invasione dell’Ucraina lo scorso febbraio. Menendez, in lettere agli amministratori delegati delle tre società, si è detto “estremamente turbato” da un rapporto della Associated Press secondo cui le vendite erano continuate nel 2022. Ha accusato il management di cercare di “realizzare un profitto” piuttosto che solidarizzare con l’Ucraina.
Kiev, “Mosca sta spostando la sua flotta dalla Crimea per paura”
Mosca ha deciso di disperdere la flotta navale rimanente e di spostare le imbarcazioni da guerra il più lontano possibile dalla Crimea, dopo che l’Ucraina ha colpito i mezzi della Marina russa vicino alle coste della penisola, annessa unilateralmente dai russi nel 2014. Lo sostiene Sergei Bratchuk, portavoce dell’Esercito volontario ucraino del sud, a United News 24, come riporta Ukrinform. “Gli attacchi sono grandiosi. Ma guardate questa sfumatura: hanno avuto successo nelle fortezze navali più protette della flotta del Mar Nero, cioè a Sebastopoli”, ha detto Bratchuk. Secondo lui, ad oggi, l’intera flotta russa del Mar Nero è sotto la minaccia di fuoco delle Forze Armate dell’Ucraina, che hanno costretto il nemico a disperdere le proprie navi, avvicinandone molte a Novorossijsk, il porto della Russia continentale. Almeno tre grandi navi da sbarco sono state spostate nel Mar d’Azov, lontano dalle loro abituali basi sul Mar Nero. “Forse hanno paura di un altro ”baby” (Sea Baby, un drone marittimo di fabbricazione ucraina usato per attaccare le navi da guerra russe nel Mar Nero ndr) perché con i baby non si scherza”, ha suggerito Bratchuk.
Media russi, “drone di Kiev su aeroporto nella regione Kaluga”
L’Ucraina avrebbe attaccato l’aeroporto di Shaykovka, nella regione russa di Kaluga, con un drone kamikaze. Il raid, però, sarebbe stato intercettato dagli elicotteri mi-28 che avrebbero distrutto il veicolo senza pilota di Kiev. Lo riportano alcuni media russi su Telegram, come Mash. Non è la prima volta che viene presa di mira questa struttura, già colpita altre due volte, l’ultima delle quali nemmeno un mese fa. Lì, infatti, la Russia ammassa una parte importante della sua flotta aerea. “Le forze armate ucraine hanno attaccato lo strategico aeroporto di Shaykovka, nella regione di Kaluga. Senza successo: secondo le nostre informazioni, il drone kamikaze ucraino è stato intercettato e distrutto da elicotteri Mi-28”, scrive Mash, spiegando che si tratta almeno del “terzo tentativo di attaccare l’aeroporto” dall’inizio della guerra. Né i vertici di Kiev né quelli russi hanno commentato la notizia che è rimbalzata anche sui media ucraini sempre con riferimento al canale Telegram Mash.
Kadyrov rispunta in un video, “bugie sulla mia salute”
Dato per gravemente malato, in coma se non addirittura morto, Ramzan Kadyrov torna in un video per denunciare le “bugie” diffuse sul suo stato di salute. “Consiglio vivamente a tutti coloro che non riescono a distinguere la verità dalle bugie su internet di fare una passeggiata all’aria aperta e di mettere ordine nei propri pensieri. La pioggia è meravigliosamente rinvigorente”, dice il leader ceceno postando un video sul suo canale Telegram in cui si mostra sorridente, sebbene con il volto visibilmente gonfio, mentre passeggia in una strada nel verde, indossando una giacca a vento con cappuccio per proteggersi dalla pioggia. Le immagini sono state rilanciate dai media ucraini con scetticismo: Unian sottolinea ad esempio che non è possibile determinare se il video sia stato girato oggi o in passato, né dove. Appena due giorni fa l’intelligence militare ucraina aveva confermato la notizia secondo cui il “macellaio di Grozny”, alleato di Vladimir Putin nella guerra contro Kiev, fosse in coma e in gravi condizioni. Dal Cremlino non c’è stata alcuna comunicazione sulla salute di Kadyrov, ma voci e speculazioni si susseguono da mesi: già all’inizio dell’anno era apparso notevolmente ingrassato, molto gonfio in viso e con la difficoltà a tenere gli occhi aperti quando si mostrava in video. A settembre il canale Telegram russo VChK-Ogpu aveva riferito che il leader ceceno aveva fatto seppellire vivo il suo vicepremier e medico personale Elkhan Suleimanov, sospettato di aver cercato di avvelenarlo con delle iniezioni. La vicenda era stata rilanciata dal tedesco Bild.
Cina: Sullivan incontra Wang, 'colloquio sincero, sostanziale e costruttivo'
Il Consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha incontrato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi a Malta nel quadro degli sforzi in corso per “mantenere aperti canali di comunicazione e per gestire in modo responsabile la relazione”. Lo ha reso noto la Casa Bianca. La discussione è stata “sincera, sostanziosa e costruttiva”. Al centro del colloquio i temi cruciali delle relazioni bilaterali, questioni di sicurezza regionali e globali, la guerra di Mosca contro l’Ucrain e questioni legate allo Stretto di Taiwan. Gli Usa hanno sottolineato “l’importanza della pace e della stabilità nello Stretto di Taiwan”. Le due parti si sono impegnate a mantenere questo canale di comunicazione “strategico” e perseguire altri incontri nei prossimi mesi.
Libia, a Derna quasi 900 gli edifici distrutti dall'alluvione
Sono 891 gli edifici distrutti dalle alluvioni a Derna: lo rende noto il team libico incaricato dei sopralluoghi in città, dove si contano in totale poco più di 6mila edifici. Le palazzine sommerse dal fango sono 398. Intanto, un responsabile del governo dell’est, Osama Al-Fakhry, sottolinea che le operazioni per cercare sopravvissuti “sono ancora in corso”.
Ucraina: Stoltenberg, controffensiva gradualmente sta guadagnando terreno
L’Ucraina “ha lanciato una controffensiva che tutti speravamo sarebbe stata più spedita ma che gradualmente sta guadagnando terreno”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, intervistato dal programma ’In mezz’ora’ su Rai3. “Sappiamo che quanto più forte è l’Ucraina sul campo”, quanto “più sarà forte per negoziare”, ha aggiunto Stoltenberg.
sStoltenberg rispondeva alla richiesta di illustrare in che fase della guerra siamo: “Prima di tutto dobbiamo ammettere con onestà che le guerre sono imprevedibili. Quando iniziano tendono a durare più a lungo del previsto. Dobbiamo pensare al punto da cui siamo partiti, quando” al momento dell’invasione “molti di noi temevano che l’Ucraina sarebbe crollata nel giro di poche settimane e la Russia avrebbe preso Kiev nel giro i pochi giorni, invece è avvenuto il contrario, gli ucraini sono riusciti a respingere i russi e a liberare” alcune zone, ha ricostruito Stoltenberg. “Ora l’Ucraina ha lanciato la controffensiva che tutti speravamo sarebbe stata più spedita ma, gradualmente, sta guadagnando terreno”, ha proseguito il segretario generale della Nato, ribadendo più volte che il modo per porre fine alla guerra è “sostenere l’Ucraina” in modo duraturo.
Iran, sequestrato un grosso carico di taser americani
L’intelligence iraniana ha sequestrato un carico di ’taser’ americani di contrabbando che avrebbero dovuto essere utilizzate nelle proteste nazionali tenutesi ieri per celebrare l’anniversario della morte di Mahsa Amini, la giovane deceduta era in custodia di polizia per aver indossato “abbigliamento islamico improprio”: lo ha detto il responsabile dell’ufficio del ministero della Giustizia della provincia costiera meridionale di Hormozgan, Mojtaba Ghahremani, aggiungendo che due persone sono state arrestate in connessione con il sequestro.
Il carico comprende oltre 6.000 pistole stordenti, avvolte in documenti con il disegno della bandiera americana. E’ stato confiscato da una nave nei pressi della città portuale di Khamir, ha detto il responsabile, citato dalla TV di stato, aggiungendo: “Le armi stordenti sono state spedite in Iran per fomentare rivolte e caos”. L’Iran incolpa gli Stati Uniti, gli stati occidentali, Israele e le televisioni dissidenti iraniane all’estero per le proteste scatenate dalla morte di Amini e andate avanti per diversi mesi in Iran.
Sánchez, in Spagna ci sarà un governo progressista
Il tentativo del popolare Alberto Núñez Feijóo di governare in Spagna è destinato al “fallimento”, e il prossimo esecutivo sarà “progressista”, il che rappresenterà “una magnifica notizia” per il Paese”: ne è sicuro il premier uscente e leader socialista Pedro Sánchez, secondo quanto ha detto in un evento del proprio partito in Galizia.
“Ci sarà un governo progressista, ne sono certo”, ha aggiunto, “e saranno altri quattro anni di progresso e passi avanti in termini di diritti e libertà”. Per arrivare all’obiettivo, Sánchez ha ribadito, come già detto dopo le elezioni generali dello scorso 23 luglio, di essere disposto a cercare appoggi parlamentari “anche sotto le pietre”.
Zelensky, arriverà il giorno in cui potremo vivere in pace
“In questi giorni, diverse nostre città avrebbero dovuto celebrare la loro giornata. Naturalmente, non è il momento di festeggiare. Ma arriverà il momento in cui tutti noi, tutti gli ucraini, celebreremo i giorni delle nostre città in pace e in vera sicurezza. Sarà un tempo senza occupanti sul suolo ucraino.
E ringrazio tutti coloro che non sprecano un solo giorno per portare pace e sicurezza in tutta la nostra terra, in ogni città e comunità”, ha scritto su Telegram Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha scritto uno per uno i nomi delle città che non hanno potuto celebrare la loro giornata a causa della guerra e ha affermato: “Tutti hanno bisogno di una vittoria ucraina in egual misura”.
Kiev, 52mila soldati russi nel settore di Bakhmut
Il servizio stampa del gruppo militare orientale ucraino ha affermato alla tv nazionale che attualmente ci sono più di 50 mila soldati russi nel settore di Bakhmut, nel Donetsk. “Nella direzione di Bakhmut ci sono 52 mila soldati russi e circa 274 carri armati, più di mille veicoli corazzati, 150 sistemi di artiglieria e poco più di 120 sistemi di razzi a lancio multiplo”, ha dichiarato il portavoce Ilya Yevlash. E ha aggiunto che Mosca “solo nella direzione orientale, dispone di circa 150 mila soldati e di numerose attrezzature”. Secondo l’esercito, l’Ucraina sta facendo progressi sul fianco meridionale della direzione est.
Libia: Mezzaluna Rossa smentisce l'Onu, i morti non sono 11.300
La Mezzaluna Rossa libica ha smentito oggi il bilancio dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari secondo cui 11.300 persone sarebbero morte a causa delle inondazioni a Derna, nell’est del Paese. “Siamo stupiti di vedere il nostro nome associato a queste cifre. Che aumentano la confusione e l’angoscia delle famiglie dei dispersi”, ha dichiarato all’Afp il portavoce della Mezzaluna Rossa libica Taoufik Chokri da Bengasi.
Mali, Burkina Faso e Niger firmano un'alleanza difensiva
I regimi militari di Mali, Burkina Faso e Niger hanno firmato ieri una carta che istituisce un’alleanza difensiva, hanno annunciato le delegazioni ministeriali dei tre Paesi a Bamako, la capitale del Mali. Questa ’Carta Liptako-Gourma’ crea l’“Alleanza degli Stati del Sahel” (Aes), ha scritto il capo della giunta del Mali, Assimi Goita, su X.
L’obiettivo è “stabilire un’architettura di difesa collettiva e di assistenza reciproca”, ha sottolineato. La Carta prevede (art. 6) che “qualsiasi attacco alla sovranità e all’integrità territoriale di una o più parti contraenti sarà considerato come un’aggressione contro le altre parti e farà scattare il dovere di assistenza e soccorso da parte di tutte le parti, individualmente o collettivamente, compreso l’uso della forza armata per ripristinare e garantire la sicurezza all’interno dell’area coperta dall’Alleanza”.
Questa alleanza sarà una combinazione di sforzi militari ed economici tra i tre Paesi”, ha dichiarato il ministro degli Esteri del Mali, Abdoulaye Diop. “La nostra priorità è la lotta al terrorismo nei tre Paesi”, ha aggiunto. La regione di Liptako-Gourma - confinante con Mali, Burkina Faso e Niger - è stata devastata dal jihadismo negli ultimi anni.
Video shock, corpi dei soldati russi sparsi ovunque a Andriivka
“Nei combattimenti per Andriivka, i russi hanno perso non solo il territorio, ma anche molti soldati”, scrive il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andry Yermak pubblicando un video raccapricciante in cui si vedono a terra i cadaveri dei militari russi sparsi ovunque. “Recentemente, i russi hanno iniziato a utilizzare tutte le riserve disponibili in quest’area. A volte i soldati non avevano nemmeno il tempo di vivere per un paio d’ore, e nuova carne veniva immediatamente inviata per sostituirli”.
Il video mostra una piccola parte della Katsaps distrutta. Questi cadaveri sono sparsi ovunque”. Secondo Kiev, Andriivka, un villaggio del Donetsk a sud di Bakhmut, è stata riconquistata dall’esercito ucraino due giorni fa dopo durissimi combattimenti.
Droni di Kiev contro Mosca, Crimea e altre 3 regioni
Droni di Kiev hanno attaccato Mosca, dove almeno due piattaforme sono state abbattute e la Crimea, dove sono stati sei i droni colpiti dalla difesa aerea russa. Nella capitale il traffico aereo è stato interrotto, con 24 aerei ritardati o dirottati, e nel sud est del Paese, nella regione di Oryol, un incendio si è sviluppato in un deposito di petrolio in seguito a un attacco di Kiev.
Un drone è stato abbattuto anche nella regione di Voronezh, rivendica il ministero della Difesa a Mosca e il governatore, Aleksandr Gusec. Nella regione di Tula, un drone si è schiantato sul sito di un centro loitico.
Leader ceceno Kadyrov riappare in video a passeggio e in salute
Il leader ceceno Ramzan Kadyrov, che due giorni fa era stato dato per ’gravemente malato’ dall’intelligence di Kiev, ha postato un video consigliando “a tutti coloro che non sanno distinguere la verità dalle bugie” di fare una passeggiata all’aria aperta. La clip è stata rilanciata da Unian sottolineando che non si sa se le immagini siano di oggi oppure se si tratti di un video girato tempo fa. Kadyrov si mostra in salute mentre passeggia su una strada di campagna sotto una pioggerellina leggera.
Kiev, bombardamento massiccio questa mattina nel Donetsk
Questa mattina l’esercito russo ha bombardato massicciamente Avdiivka, in Donetsk, con l’artiglieria. Ci sono danneggiamenti, ha dichiarato Igor Moroz, capo dell’amministrazione militare regionale, indicando che anche le comunità di Vuhledar, Chasovoyarsk e Maryinka sono state sottoposte a bombardamenti russi.
Iran, militare ucciso durante le manifestazioni per Mahsa
Un membro dei Basij, la forza paramilitare delle Guardie Rivoluzionarie, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco e altri tre sono rimasti feriti durante i raduni tenutisi a Nourabad Mamasani, nella provincia di Fars, per commemorare il primo anniversario della morte di Mahsa Amini . “Due persone non identificate, in sella a una motocicletta, hanno sparato alla cieca con colpi d’arma da fuoco contro un gruppo di Basij la scorsa notte, e sono fuggite. Le forze di sicurezza provinciali stanno cercando gli assalitori”, ha dichiarato domenica il vice governatore generale della provincia Esmail Ghazalsofla, citato dall’Irna.
Tajani: tema migranti al centro delle discussioni all'Onu
“In partenza per New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite: il governo metterà al centro delle discussioni la questione migratoria al fine di individuare soluzioni condivise ed efficaci”, lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Kiev, nell'attacco a Odessa danneggiato un deposito di grano
Le truppe russe hanno attaccato la regione di Odessa con missili e droni, sono stati danneggiati un deposito di grano e dei terreni agricoli, ha dichiarato l’amministrazione militare regionale su Telegram, citata da Ukrinform. “Le nostre unità di difesa aerea hanno distrutto due droni da combattimento e cinque missili. Purtroppo, alcuni obiettivi sono stati colpiti da proiettili nemici nel distretto di Berezivka.
I terroristi russi hanno causato danni alle infrastrutture agricole: terreni agricoli e un deposito di grano”, si legge nel messaggio. Non sono state segnalate vittime. I servizi di emergenza stanno ancora lavorando.
Kim Jong-un lascia la Russia con il suo treno blindato
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha lasciato oggi l’Estremo Oriente russo sul suo treno blindato diretto al confine con la Corea del Nord, hanno riferito le agenzie di stampa russe, dopo la visita nella Federazione che era iniziata martedì scorso. “La cerimonia di partenza del leader di Pyongyang si è svolta alla stazione Artiom-Primorsky-1, dove si trovava già il treno blindato di Kim Jong Un”, ha scritto l’agenzia Ria Novosti, pubblicando un video della partenza del leader. “Il treno di Kim Jong Un si è diretto verso il valico di frontiera di Khassan, a circa 250 chilometri di distanza”, ha reso noto la Tass.
Drone colpisce sito petrolifero nel sud-ovest della Russia
La scorsa notte un drone ha attaccato un deposito petrolifero nel sud-ovest della Russia, nella regione di Oryol, provocando un enorme incendio visibile anche a molti chilometri di distanza, come mostra un video pubblicato su Telegram dal sito Mash. Il governatore Andriy Klychkov ha dichiarato che intorno alle 3.50 un drone “è caduto” sul territorio della città, su un “oggetto non residenziale”.
Successivamente ha affermato: “L’incendio di un serbatoio di carburante sul territorio dell’impianto industriale del distretto ferroviario della città di Orla è stato estinto, non ci sono vittime”, ha detto, citato da Unian.
Taiwan, 28 aerei da guerra cinesi intorno all'isola
La Cina ha fatto volare 28 aerei da guerra intorno a Taiwan e la maggior parte di questi ha attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan per missioni a “lungo raggio” non specificate: lo denunciano le autorità di Taipei. Il ministero della Difesa di Taiwan ha affermato che sono 20 gli aerei rilevati da questa mattina che hanno attraversato la linea mediana del corso d’acqua che separa Taiwan e la Cina continentale e sono entrati nella zona di identificazione della difesa aerea sud-est e sud-ovest dell’isola autogovernata.
La Cina sta conducendo “missioni come esercitazioni e addestramento a lungo raggio”, ha affermato in una nota il ministero della Difesa, aggiungendo che sta monitorando la situazione con aerei e navi da pattuglia. La settimana scorsa Taipei ha segnalato un aumento del numero di incursioni da parte di aerei da guerra e navi cinesi, dopo che Pechino ha dichiarato che le sue truppe erano in “massima allerta” a seguito del transito di due navi appartenenti a Stati Uniti e Canada attraverso lo stretto di Taiwan.
Il ministero della Difesa dell’isola ha affermato che 68 aerei cinesi e 10 navi da guerra sono stati rilevati intorno all’isola tra mercoledì mattina e giovedì mattina. Alcuni di questi aerei e navi da guerra si stavano dirigendo verso un’area non specificata del Pacifico occidentale per “condurre addestramenti marittimi e aerei congiunti” con la portaerei cinese Shandong, ha affermato il ministero. La Cina non ha commentato ufficialmente eventuali esercitazioni condotte nel Pacifico occidentale.
Kiev, morti oltre 272mila soldati russi da inizio guerra
“Lo Stato maggiore delle forze armate ucraine ha riferito che la Russia ha perso 272.320 soldati in Ucraina dall’inizio della sua invasione il 24 febbraio dello scorso anno”. Lo riporta il ’The Kyiv independent’. Il numero dei soldati russi deceduti comprende anche “530 vittime delle forze russe subite nell’ultimo giorno”.
Secondo il rapporto di Kiev “la Russia ha perso anche 4.620 carri armati, 8.828 veicoli corazzati da combattimento, 8.537 veicoli militari e serbatoi di carburante, 6.003 sistemi di artiglieria, 776 sistemi di razzi a lancio multiplo, 523 sistemi di difesa aerea, 315 aerei, 316 elicotteri, 4.742 droni, e 20 navi da guerra”.
Stoltenberg (Nato): Dobbiamo prepararci a una guerra lunga
In un’intervista pubblicata oggi, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, avverte che bisognerà “prepararsi a una lunga guerra in Ucraina”. “La maggior parte delle guerre durano più a lungo di quanto previsto quando iniziano - afferma Stoltenberg al media tedesco Funke -. Dobbiamo quindi prepararci per una lunga guerra in Ucraina”.
“Vogliamo tutti una pace rapida - continuato il segretario generale della Nato -, ma allo stesso tempo dobbiamo riconoscere questo: se il presidente Volodymyr Zelensky e gli ucraini smetteranno di combattere, il loro Paese non esisterà più; se il presidente Vladimir Putin e la Russia depongono le armi, avremo la pace”.
Per quanto riguarda il desiderio di Kiev di aderire alla Nato, Stoltenberg assicura: “Non c’è dubbio che prima o poi l’Ucraina entrerà” nell’Alleanza atlantica. “Quando questa guerra finirà avremo bisogno di garanzie di sicurezza per l’Ucraina, altrimenti la storia potrebbe ripetersi”, avverte il segretario generale della Nato.
Ucraina: Russia ha speso 167 miliardi dollari per guerra
La Russia ha speso 167 miliardi di dollari per la guerra d’invasione all’Ucraina. Lo riporta il ’The Kyiv independent’ citando Forbes sulla base dei dati pubblicati dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Si tratta - viene spiegato - di una cifra che non include la spesa per la difesa della Russia “non legata alla guerra, né le perdite economiche della Russia a seguito delle sanzioni internazionali”.
Le spese maggiori vanno “alle forniture militari, che costano 51,3 miliardi di dollari. Gli stipendi militari costano 35,1 miliardi di dollari, mentre i risarcimenti alle famiglie dei caduti ammontano a 21 miliardi di dollari”.
Iran, Usa ed europei abusano dell'Aiea per obiettivi politici
Gli Stati Uniti e i 3 Paesi europei firmatari dell’accordo sul nucleare del 2015 (Gran Bretagna, Francia e Germania) “hanno abusato del Consiglio dei governatori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) con l’obiettivo di raggiungere i propri obiettivi politici e danneggiare la cooperazione Iran-Aiea”: lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani. Kanani ha fatto questa osservazione in risposta alla dichiarazione di ieri del capo dell’Aiea Rafael Grossi, che ha condannato la recente espulsione da parte dell’Iran degli ispettori dell’agenzia come “una mossa sproporzionata e senza precedenti”.
Il Consiglio dei governatori, nella sua ultima riunione, aveva invitato l’Iran, in una dichiarazione, a collaborare con l’agenzia. “Gli Stati Uniti e l’E3 hanno anche minacciato l’Iran con una nuova risoluzione”, ha commentato Teheran. “Abbiamo già messo in guardia sulle conseguenze di tali sforzi volti a politicizzare l’Aiea. L’organismo mondiale dovrebbe agire in modo professionale e senza alcuna pressione”, ha sottolineato Kanani, citato dall’Irna. Nel frattempo Tasnim ha riferito che gli ispettori non ammessi dall’Iran provengono da Francia e Germania.
Libia: bilancio inondazioni, oltre 11.400 morti e 10.000 dispersi
Le inondazioni di una settimana fa in Libia hanno provocato almeno 11.300 morti a Derna, nell’est del Paese. Lo riferisce l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli affari umanitari. Altre 170 persone sono morte in diverse località della Libia orientale.
“Secondo la Mezzaluna rossa libica, queste inondazioni - spiega l’ufficio dell’Onu - senza precedenti hanno causato circa 11.300 morti, e 10.100 dispersi nella sola città di Derna. Si prevede che questi numeri aumentino”.
Russia, Mosca risponderà a rafforzamento Nato nell'Artico
La Russia risponderà al rafforzamento del potenziale militare della Nato nell'Artico con una serie di misure, comprese quelle preventive. Lo ha detto a Ria Novosti l'ambasciatore russo Nikolai Korchunov, sottolineando l'aumento della tensione politico-militare nell'Artico a causa della “linea non costruttiva degli Stati Uniti e dei loro alleati, soprattutto nel contesto dell'operazione speciale russa in Ucraina”.
Secondo l’ambasciatore, “il percorso verso il rafforzamento del potenziale militare della Nato in questa regione, anche attraverso l'ingresso della Finlandia nell'alleanza e la prevista inclusione della Svezia, indica la prevalenza nella Nato di scenari violenti per garantire la propria sicurezza alle latitudini settentrionali a scapito della sicurezza di altri paesi”.
Mosca, ha avvertito Korchunov, risponderà a queste sfide e minacce con “una serie di misure necessarie, comprese quelle di natura preventiva, derivanti dai compiti” che Vladimir Putin ha delineato nel quadro del Concetto di politica estera e della strategia per lo sviluppo della zona artica russa.
Artiglieria russa colpisce Pokrovsk, nel Dnipropetrovsk
Le truppe russe continuano a bombardare il distretto di Nikopol, nella regione ucraina di Dnipropetrovsk. Lo ha riferito Serhiy Lysak, capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, che ha dato la notizia tramite Telegram, come riferisce Ukrinform. Nella notte l’esercito russo ha attaccato oltre cinque volte il villaggio di Pokrovsk. Si stanno verificando le conseguenze dell’attacco ma al momento non si registrano vittime.
“Le prime ore del mattino sono state tese per l’intero Paese e in particolare per la regione di Dnipropetrovsk. Le autorità hanno riferito del lancio di missili da crociera. Uno di questi è stato abbattuto sulla nostra regione”, ha detto Lysak. Come riportato in precedenza da Ukrinform, nelle ultime 24 ore sono stati segnalati più di 30 scontri. Mosca ha lanciato otto attacchi missilistici e 57 attacchi aerei, nonché oltre 30 attacchi con lanciarazzi multipli contro le truppe ucraine e in aree residenziali.
Esplosioni a Odessa, allarme anti-aereo in tutto il Paese
È scattato l’allarme anti-aereo in tutta l’Ucraina per oltre due ore; vengono segnalate esplosioni a Odessa. A riferirlo l’Ukrainska pravda che cita i media locali. L’aeronautica aveva avvertito della minaccia missilistica della Russia. Secondo fonti militari di Kiev 12 dei 16 missili aerei sono stati abbattuti. L’obiettivo principale dell’attacco - viene spiegato - era il territorio meridionale dell’Ucraina, a sud di Odessa.
Droni vicino Mosca, ritardi e cancellazioni negli aeroporti
Ventiquattro voli hanno subito ritardi o cancellazioni nella notte negli aeroporti di Mosca in concomitanza con due attacchi ucraini con droni vicino alla città. Lo riferisce la Tass, precisando che dalle 8.30 ora locale (le 7.30 in Italia) gli aeroporti cittadini “funzionano normalmente”.
L’Agenzia federale russa per il trasporto aereo ha detto ai giornalisti che “al mattino presto, sono state temporaneamente imposte restrizioni sui voli verso gli aeroporti di Domodedovo e Zhukovsky per la sicurezza dei voli su aerei civili” e che “un volo è stato dirottato”.
Alle 2.26 ora di Mosca, nove voli sono stati ritardati e due cancellati all’aeroporto di Vnukovo, sette hanno subito ritardi all’aeroporto di Sheremetyevo e otto voli all’aeroporto di Domodedovo, in concomitanza con l’abbattimento di un drone appena fuori città. Poco prima, ha riferito il sindaco Sergey Sobyanin su Telegram, “un altro drone diretto sulla città era stato abbattuto durante la notte dalle difese aeree nel distretto di Ramenky.
”Non ci sono stati danni o vittime poiché i detriti sono caduti a terra”, ha detto. Circa 2 ore e mezza prima Sobyanin aveva riferito di un altro attacco con drone diretto a Mosca respinto nel distretto dell’Istria. Anche in questo caso non sono state segnalate vittime o danni.