Un altro anno record per EuroItalia, tra licenze e focus su marchi propri
L’azienda guidata dalla famiglia Sgariboldi, fondata 45 anni fa in Lombardia, supera i 700 milioni di ricavi con un export oltre il 90%
di Giulia Crivelli
3' di lettura
Se c’è un’azienda per la quale usare le definizione multinazionale tascabile, è la lombarda EuroItalia. A dire il vero, un’azienda nemmeno tanto tascabile: in 45 anni di attività è cresciuta fino ad arrivare a un fatturato stimato per il 2023 di ben oltre 700 milioni di euro (erano 690 nel 2022 e la crescita potrebbe essere anche superiore a quella stimata nei primi mesi dell’anno). L’azienda fondata nel 1978 da Giovanni Sgariboldi è tra le più grandi del nostro Paese e ha un ruolo centrale sia nella filiera lombarda della cosmetica (la più importante anche in termini di export, si veda l’articolo a pagina 4) sia in quella nazionale e internazionale, visto che ha un export superiore al 90%.
Basti pensare che alla fine dello scorso anno Deloitte aveva inserito EuroItalia nella nona edizione dello studio annuale Global Powers of Luxury Goods. Non solo per i bilanci più recenti, ma perché tra le venti aziende che hanno corso di più nel quadriennio 2018-2021 Deloitte ha individuato due nomi italiani: Moncler (Cagr, tasso medio di crescita, del 12,9%) e, appunto, EuroItalia, che nel periodo preso in esame ha mostrato una crescita media del 10,9%, nonostante le crisi economico-finanziarie globali che ben conosciamo.
Se il nome dell’azienda non suona eccessivamente familiare ai consumatori finali è per due motivi: il primo è la “riservatezza operosa” del fondatore e della sua famiglia (Davide Sgariboldi, figlio di Giovanni, che ricopre la carica di ceo, è general maneger dell’azienda); il secondo motivo è che tra le attività più importanti di EuroItalia c’è lo sviluppo di fragranze e prodotti cosmetici in licenza, grazie a partnership, in genere di lungo periodo, con marchi della moda e dell’alta gamma, che si affidano all’azienda per ogni fase del ciclo di vita di un profumo, dall’ideazione al packaging alla distribuzione. Negli anni al portafoglio licenze si sono aggiunti marchi propri di grande rilievo, che l’azienda intende sviluppare anche seguendo percorsi originali rispetto a quelli scelti per marchi in licenza.
A cominciare da Atkinsons, acquisito da EuroItalia nel 2020: circa un anno fa è stato lanciato il profumo da uomo James, che ha avuto molto successo ed è espressamente dedicato al fondatore del marchio, nato a Londra nel 1799. Il lancio era stato preceduto da altre fragranze sviluppate da EuroItalia, molte delle quali ispirate alla storia di Atkinsons, come 24 Old Bond Street, che porta il nome dell’indirizzo londinese dell’edificio dove nel 1826 Atkinsons aprì un flagshipstore, rimasto in attività per 150 anni. E una delle novità principali della seconda metà dell’anno, particolarmente adatta al periodo natalizio, è la linea di candele per la casa, proprio a marchio Atkinsons, alla quale Davide Sgariboldi lavorava da diversi mesi, anche vista la crescente importanza delle candele e delle profumazioni per la casa.
Come per ogni prodotto EuroItalia, per le candele c’è stata grande attenzione alla sostenibilità: il 21% del vetro è riciclato (percentuale simile a quella che si ritrova nelle boccette dei profumi), il 75% della cera è di origine vegetale e la percentuale di paraffina è pari a zero. Inoltre la maggior parte degli ingredienti delle varie cere profumate viene da coltivazioni responsabili, che garantiscono che gli ingredienti siano ottenuti rispettando i diritti umani e seguendo i principi del commercio equo e solidale e naturalmente con il minimo impatto negativo sull’ambiente. Pensando alle festività, Atkinsons propone due cofanetti di minicandele, Tea Time Temptation e The British Collection. Il primo è composto da quattro profumazioni diverse – Shortbread Suprise, Rum & Cheastnut Duet, Blueberry Muffin e Gingerbread Deluxe – che ricordano tipi di “comfort food” e prelibatezze tipicamente inglesi. Il secondo set richiama atmosfere dell’intera Gran Bretagna: Velvet Crush, Amber Glory, Caramel Fever e Scottish Highlands.
Tornando al core business dei profumi, il lancio di punta dell’anno è stato quello delle fragranze Brunello Cucinelli, una da donna e una da uomo, presentate nella scorsa primavera e che hanno segnato il debutto del marchio di alta gamma nel mondo della cosmetica. EuroItalia conta inoltre sulle altre licenze in portafoglio, dove spiccano Versace, Missoni, Moschino, Dsquared2 e Michael Kors, e sui marchi propri: oltre ad Atkinsons c’è Naj Oleari, focalizzato sul make-up e particolarmente attento alle generazioni più giovani.
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