Un artbook per raccontare VLOGO, l'iconico logo di Valentino
In questo libro 16 magazines hanno risemantizzato la funzione commerciale del logo
di Redazione
2' di lettura
Come tradurre la complessità della storia e dell'identità profonda di Maison Valentino in una forma immediata, precisa, universale e inconfondibile? Centrale, in questo processo, il logo che evoca in modo immediato i valori di una storia. Per conoscere questa storia, fatta di uomini e di donne, di abiti, di lavoro, di racconti, di poesia, di amore, arriva ora un artbook per raccontare i confini del ruolo del VLOGO, l'iconico logo di Valentino.
E non solo il nostro mondo è costellato di loghi ma raramente ci chiediamo però che cosa davvero siano questi loghi. Di cosa parlano? Quali echi richiamano? Quel che siamo soliti chiamare logo è in realtà l'abbreviazione di logotipo. Dal greco – logos, parola e – typos, lettera. Una parola che diventa un segno. E quindi un segno che significa un racconto.
Un'idea che si muove in spazi attigui, a modo loro ovvi, forse così ovvi che diventa difficile leggerli. Un'idea che si fa parola e poi si condensa in segno attraverso la grafica. Un segno fatto di linee, di rette e di curve, di pieni e di vuoti. E che poi ancora dal foglio o dallo schermo può esplodere in oggetto tridimensionale e quindi finalmente reale. E unirsi indissolubilmente agli oggetti e alle creazioni di un marchio diventandone parte fondamentale e strutturale.
In questo libro 16 magazines hanno risemantizzato la funzione commerciale del logo in chiave iconoclasta, in libere associazioni visive e con la più totale libertà fotografica e artistica. Intervenendo sulle pagine, in un universo sincretico di immagini, fotografie, segni, disegni, caratteri, scritte, parole, cancellature, correzioni, sovrascritture, scarabocchi, pennellate, tagli, ripetizioni e tutto ciò che attiene al processo di trasformazione delle idee in concetti chiari e raccontabili, il direttore creativo della maison, Pierpaolo Piccioli, traccia la stratificazione di significati possibili che non siamo soliti vedere perché concentrati nell'univocità del logo, del manufatto o della campagna.
Ma non solo, in queste pagine troviamo in una forma aperta e molteplice cosa il VLogo Signature è e anche cosa potrebbe essere. Forzandone la funzione grafica e liberando i livelli di lettura si sprigionano suggestioni che in genere non superano lo stadio progettuale. Qui il processo creativo si mette a nudo, e in una miriade di segni liberi si mostra nella sua più sincera e dinamica confusione poetica.
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